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Supplemento Ordinario n. 2 al B.U. n. 06

Codice 17
D.D. 29 agosto 2007, n. 260

L.R. n. 40/1998, art. 10 - Fase di verifica della procedura di Via inerente il progetto di “un centro commerciale classico e di uno sequenziale” presentato dalla Societa’ RAAM Immobiliare Srl, localizzato nel Comune di Savigliano (CN) - Esclusione del progetto dalla Fase di valutazione di cui all’art. 12 della l.r. n. 40/1998

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di ritenere che il progetto di “un centro commerciale classico e di uno sequenziale”, localizzato in Comune di Savigliano (CN), lungo la S.P. n. 662 Savigliano - Saluzzo in direzione Saluzzo presentato dalla Società RAAM Immobiliare s.r.l. con sede in Saluzzo, piazza Risorgimento, 41, possa essere escluso dalla fase di valutazione di cui all’art. 12 della l.r. 40/98 per le ragioni dettagliatamente espresse in premessa, a condizione che vengano realizzate tutte le mitigazioni di impatto ambientale proposte nel progetto allegato all’istanza in oggetto e che il progetto municipale recepisca tutte le prescrizioni e le raccomandazioni di seguito elencate:

Dal punto di vista tecnico-progettuale:

Viabilità

* Le opere di miglioramento della viabilità così come previste dal documento sottoscritto dalla Società RAAM insieme alle Società CABI e SAVIDIS, comune di Savigliano e provincia di Cuneo dovranno essere eseguite prima dell’attivazione dell’insediamento commerciale.

* L’effettivo costo per la realizzazione delle opere di competenza della Società dovrà essere determinato da adeguati computi metrici sottoposti alla verifica degli Enti interessati e che consentiranno di determinare l’entità delle fidejussioni a garanzia degli Enti stessi.

* Per la realizzazione delle rotonde, degli innesti e dell’ampliamento della S.P. 662 dovranno essere richieste le specifiche autorizzazioni agli Enti competenti.

* In sede di istanza di autorizzazione alle opere viabilistiche dovranno essere eliminate le criticità derivanti dagli attraversamenti esistenti.

Progetto

* Le nuove costruzioni devono inserirsi convenientemente nell’ambiente, rispettandone le caratteristiche peculiari. A tal fine, all’Amministrazione comunale è riservata la valutazione delle caratteristiche tipologiche e costruttive proposte negli elaborati progettuali definitivi.

* Le aree destinate a parcheggio pubblico o d’uso pubblico e privato dovranno soddisfare il fabbisogno previsto dall’art. 25 della D.C.R n. 563-13414 del 29.10.1999 e s.m.i., l’art. 21 della l.r. n. 56/77 e s.m.i. , la L. 122/89 e le prescrizioni dell’art. 30 delle n.t.a. del PRGC vigente nel comune di Savigliano.

* Le superfici destinate a standards urbanistici e la viabilità in progetto interna al perimetro della localizzazione L2, saranno gratuitamente cedute al Comune di Savigliano in fase di stipula di Convenzione Urbanistica; detta Convenzione stabilirà le modalità di gestione, manutenzione ordinaria e straordinaria delle stesse, nonché di gestione dell’energia elettrica, a carico del proponente.

Dal punto di vista ambientale

Paesaggio

* Nell’impianto di specie arboree ed arbustive, la scelta delle varietà di specie per il rinverdimento deve utilizzare specie autoctone e/o tenere conto del clima e del disturbo antropico; le specie devono essere messe a dimora secondo i corretti canoni della forestazione urbana; non devono essere usate specie esotiche o di esclusivo valore ornamentale.

* La sistemazione del verde pubblico dovrà essere implementata con la piantumazione di essenze tipiche della zona (pioppi capitozzati e salici) lungo le sponde del canale Morina nei tratti scoperti.

Gestione degli inerti

* Dovrà essere quantificato il volume del materiale di scavo. A tal fine si ricorda che per il recupero o riutilizzo di terre e rocce di scavo la normativa di riferimento è il d. lgs. 3 aprile 2006 n. 152 “Norme in materia ambientale”, articolo 186.

Acque

* Le acque nere provenienti da entrambi i comparti dell’insediamento commerciale saranno convogliate nella pubblica rete fognaria di Savigliano gestita dalla Alpi Acque Spa. Dovrà essere indicata in planimetria il punto o i punti previsti per l’allaccio della rete nera interna con la pubblica fognatura. Inoltre dovrà essere specificato se nei calcoli effettuati per determinare il carico volumetrico ed inquinante dei reflui si è tenuto conto dell’apporto delle eventuali attività artigianali o di lavorazione alimenti che si installeranno nel centro commerciale in progetto;

* le acque di seconda pioggia, previo passaggio in un apposito scolmatore, vengono scaricate sul suolo: il proponente dovrà specificare le modalità di allontanamento di tali acque, tenuto conto del volume e della portata delle acque meteoriche, della tipologia e della capacità drenante del terreno e della presenza della falda acquifera sotterranea a circa 3 metri dal piano di campagna;

* per quanto riguarda gli allacciamenti sia all’acquedotto che alla fognatura comunale, preso atto dei quantitativi di progetto presentati e della comunicazione inviata alla Società Alpi Acque, gestore dell’impianto per conto dell’amministrazione comunale, si richiede che un’eventuale impossibilità a fornire quanto richiesto debba portare ad una successiva valutazione che potrà concretizzarsi o in un potenziamento delle reti esistenti oppure nella realizzazione di altri sistemi purché compatibili con le vigenti normative di settore, a carico del proponente.

Sistemi di illuminazione

* Il sistema di illuminazione del centro commerciale deve essere adeguata alla Legge Regionale n°31 del 24/03/00 “Disposizione per la prevenzione e lotta all’inquinamento luminoso e per il corretto impiego delle risorse energetiche . A tal fine si richiede di prevedere la massima integrazione possibile dell’impianto con l’illuminazione naturale tramite l’installazione, ove necessario, di sensori a fotocellula e dimmer; l’utilizzazione di lampade con il massimo rapporto tra flusso utile e potenza e del tipo a basso consumo energetico; si richiede inoltre di prevedere, fatti salvi gli aspetti relativi alle norme di sicurezza stradale, un’ attenuazione automatica delle sorgenti luminose esterne a servizio dei centri commerciali e dei parcheggi nel periodo notturno 22:00(6:00 per limitare l’inquinamento luminoso e ridurre i consumi energetici; infine, in fase di progetto esecutivo si richiede di esplicitare le procedure di gestione dell’impianto di illuminazione, tali da consentire le opportune verifiche. Si suggerisce di valutare l’utilità di pannelli solari fotovoltaici: considerata l’ampia superficie piana delle coperture degli edifici (che in parte dovranno ospitare macchine e impianti), il contributo al soddisfacimento del fabbisogno elettrico del complesso potrebbe risultare interessante.

Gestione rifiuti

* I rifiuti assimilabili agli urbani devono essere conferiti ad appositi contenitori.

* Gli imballaggi ed assimilabili in carta, cartone, plastica, legno , ecc. devono essere destinati al riutilizzo ed al riciclaggio.

* L’area predisposta per lo stoccaggio provvisorio dei rifiuti separati deve essere ben individuata e dotata di compattatori per ridurre il volume dei rifiuti.

* I rifiuti liquidi pericolosi (olii esausti, acidi grassi in olio minerali, i liquidi di lavaggio delle attrezzature, ecc.) devono essere stoccati in contenitori etichettati e posizionati in un luogo coperto, utilizzando un bacino di contenimento per contenere gli eventuali spandimenti.

Risparmio energetico

* Gli affinamenti progettuali da introdurre in sede di stesura del progetto definitivo devono incentivare il risparmio energetico e l’uso di energie alternative, che dovranno rispondere a quanto previsto dal D.L.gs. n. 311 del 29/12/2006 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 26 del 01/02/2007 che modifica il Dlgs 192/2005 sul rendimento energetico in edilizia;

* Nella progettazione e realizzazione degli impianti di produzione di energia, riscaldamento e condizionamento, il proponente deve tenere conto di quanto previsto dalla scheda 5N dello “Stralcio di piano per il riscaldamento ambientale e il condizionamento”, documento di aggiornamento del Piano Regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell’aria, approvato dal Consiglio Regionale con D.C.R. n. 98-1247 del 11.1.2007 e della Legge Regionale 28.05.2007 n. 13 “Disposizioni in materia di rendimento energetico nell’edilizia” nonché della normativa di attuazione di quest’ultima (art. 21) eventualmente in vigore all’atto di presentazione dell’istanza del Permesso di Costruire.

* In particolare, si fa presente che la SCHEDA 5N, lettera A) “Prestazioni del sistema edificio-impianto” della D.C.R. n. 98-1247 del 11.01.2007 prescrive:" Nel caso in cui l’edificio faccia parte di interventi che prevedano la costruzione di complessi costituiti da una pluralità di edifici, anche realizzati su lotti limitrofi, il cui fabbisogno termico totale sia maggiore di 1 MWt, deve essere previsto un impianto termico composto da un polo di generazione di calore centralizzato e da una rete locale di distribuzione dei fluidi termovettori che consenta la termoregolazione e la contabilizzazione separata dei consumi".

Impianto di cogenerazione

* L’impianto proposto, formato da due caldaie da 2, 5 MW termici ed un motore da MW elettrico, alla luce del Testo Unico pare non necessitare di autorizzazione alle emissioni in atmosfera, in quanto tutti e tre gli impianti sono sotto soglia e pertanto in deroga ai sensi dell’art. 269 comma 14. Tuttavia esso è tenuto a rispettare i contenuti del piano stralcio sul riscaldamento della Regione Piemonte di cui alla D.C.R. n. 98-12479 del 11 gennaio 2007. E’ pertanto opportuno riportare, nella fase di progettazione definitiva, i dati progettuali atti a certificarne il rispetto, con particolare riferimento alle emissioni in atmosfera, sia del motore che delle caldaie, e agli obblighi di produzione di energia da fonte rinnovabile (solare termico)

* La realizzazione dell’impianto da ubicarsi nell’area siglata P1.9 bis, (esterna alla localizzazione L2 e subordinata all’approvazione di proprio strumento urbanistico esecutivo) dovrà avvenire prima dell’attivazione dell’insediamento commerciale.

Fase di cantiere

* L’allestimento e la gestione del cantiere devono essere previsti nell’ottica di mitigare il più possibile l’impatto sul territorio; in particolare dovranno essere rispettate le richieste dell’ARPA nel contributo richiamato in premessa, in particolare:

o la falda idrica si colloca in prossimità del piano di campagna ad una profondità di soli 3 metri; qualora si intercetti la falda dovranno essere fornite indicazioni in merito alle opere di mitigazione che si intendono adottare, in fase di cantiere, al fine di evitare l’inquinamento della falda stessa;

o in merito alla realizzazione degli attraversamenti del Canale Morina dovranno essere previsti e descritti tutti gli accorgimenti che saranno adottati al fine di evitare il dilavamento del calcestruzzo e delle malte utilizzate, dilavamento che potrebbe causare l’inquinamento delle acque dei corpi idrici stessi;

Verifica delle prescrizioni e monitoraggi

* Fermo restando le competenze istituzionali in materia di vigilanza in capo ad altri Enti, si prescrive di affidare ad Arpa Dipartimento di Cuneo ai sensi dell’art. 8 della l.r. n. 40/98 il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera.

* Si richiede una campagna di monitoraggio della qualità dell’aria mediante l’uso di campionatori passivi (radielli) per i parametri NO2 e BTEX secondo le seguenti indicazioni:

- Per la fase ante operam: monitoraggio con campionatori passivi di tipo diffusivo (radielli) in almeno 4 punti rilevanti dal punto di vista dell’inquinamento da traffico che verrà indotto dall’attivazione dell’insediamento commerciale ed in un punto (bianco) che si presume non risentirà dell’attività correlata al progetto una volta entrato in funzione. Dovranno essere realizzate almeno 2 campagne della durata di una settimana.

- Nella fase di esercizio il proponente dovrà eseguire un monitoraggio per la durata di due settimane, rientranti nel medesimo periodo dell’anno e nello stesso sito della campagna ante operam.

- Ripetizione per due anni successivi all’avvio dell’insediamento commerciale del monitoraggio con campionatori passivi, nei medesimi siti, periodi dell’anno e per la stessa durata del monitoraggio ante operam.

* Dovrà essere effettuata una campagna di misura di verifica delle emissioni di rumore stimate nella valutazione, tramite modellizzazione matematica, con il centro commerciale in piena attività, in prossimità dei ricettori sensibili più vicini alle sorgenti di rumore individuate. Nel caso in cui i rilievi risultino superiori ai valori stimati e non rispettanti i limiti della vigente normativa di legge si dovranno contestualmente prevedere opere di bonifica risolutive.

* Si ricorda infine, che eventuali future modifiche all’interno e all’esterno del centro commerciale in esame, atte a variare quanto riportato nella valutazione esaminata, relativamente alla rumorosità prodotta, dovranno essere valutate dall’organo di controllo prima della messa in opera.

* Deve essere comunicato al Dipartimento ARPA di Cuneo l’inizio ed il termine dei lavori onde permettere il controllo dell’attuazione delle prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/1998.

* Si richiede di concordare con il Dipartimento ARPA di Cuneo le modalità e le tempistiche di attuazione delle attività di monitoraggio e di consegna dei risultati delle attività suddette.

* Il Direttore dei lavori deve trasmettere all’ARPA Dipartimento di Cuneo, una dichiarazione, accompagnata da una relazione esplicativa, relativamente all’attuazione di tutte le misure prescritte, compensative, di mitigazione e di monitoraggio, incluse nella documentazione presentata, ed integrate da quelle contenute nel presente atto ed inoltre una planimetria e una relazione dettagliata relativa alla distribuzione interna dell’area di cantiere (ubicazione, dimensionamento e modalità di gestione) degli impianti fissi e di tutti i sistemi necessari per lo smaltimento controllato degli inquinanti provenienti dalle lavorazioni previste garantendone, nel tempo, la verifica della capacità e dell’efficacia;

* i risultati dei rilevamenti effettuati devono essere trasmessi all’ARPA Dipartimento di Cuneo;

* in caso di significativo aumento dei parametri di inquinamento dovranno essere individuati ulteriori sistemi di mitigazione a carico del proponente volti alla riduzione degli impatti.

* L’approvazione del progetto municipale per il rilascio dei permessi di costruire da parte del Comune di Savigliano è subordinata al recepimento delle prescrizioni di cui al presente atto.

* Dovrà essere ottenuta autorizzazione regionale ex art. 26 l.r. n. 56/77 s.m.i. preventiva al rilascio dei permessi di costruire subordinata al rispetto delle prescrizioni contenute nel presente atto.

Sono fatti salvi i diritti e gli interessi di terzi, nonché le competenze di altri Organi, Amministrazioni o Enti in senso autorizzativo ai fini della realizzazione dell’intervento in oggetto.

Si invita il proponente a prendere visione interamente dei pareri pervenuti a questo Settore per quanto di competenza di ogni organo interessato ai sensi dell’art. 9 della l.r. n. 40/98.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’art. 9 della l.r. 40/98 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte.

Avverso la presente Determinazione é ammesso ricorso innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte entro il termine di 60 giorni a decorrere dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione o in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di cui sopra.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto ed ai sensi dell’art. 12, comma 8 della l.r. n. 40/1998.

Il Dirigente responsabile
Patrizia Vernoni