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Bollettino Ufficiale n. 04 del 24 / 01 / 2008

Deliberazione della Giunta Regionale 28 dicembre 2007, n. 17-7947

Approvazione di modalita’ e criteri per la partecipazione in termini di cofinanziamento ai Programmi delle attivita’ delle Amministrazioni provinciali per azioni ed iniziative di documentazione, informazione e sensibilizzazione in campo ambientale per l’anno 2008 e per il 2009. Prenotazione sul cap. 12579/2009 dell’importo di euro 903.800,00.

A relazione dell’Assessore De Ruggiero:

Premesso:

- che il documento adottato dal Consiglio dell’Unione Europea del 26 giugno 2006, relativo alla Nuova Strategia dell’UE in materia di Sviluppo Sostenibile, che aggiorna la Strategia di Göteborg del 2001, conferma e rafforza i concetti già espressi in precedenti documenti, in particolare la trasversalità dello sviluppo sostenibile come obiettivo dell’Unione Europea. Il documento sottolinea come l’educazione allo sviluppo sostenibile rappresenti una condizione fondamentale per promuovere cambiamenti sotto il profilo comportamentale e dotare tutti i cittadini delle competenze necessarie per conseguire uno sviluppo sostenibile. Nello stesso documento si afferma come, nel contesto del Decennio ONU di educazione allo sviluppo sostenibile (2005-2014), gli Stati membri siano chiamati ad impegnarsi per rafforzare e rilanciare l’integrazione dell’educazione nelle politiche per lo sviluppo sostenibile;

- che nel marzo 2007 è stato approvato dalla Conferenza Stato-Regioni e Province autonome il documento “Orientamenti e obiettivi per il nuovo quadro programmatico per l’Educazione all’ambiente e allo sviluppo sostenibile”. Il documento rappresenta la riconferma, all’interno di un percorso avviato da anni, dell’impegno e della volontà da parte dello Stato e delle Regioni di curare e rafforzare un lavoro in materia di educazione all’ambiente ed allo sviluppo sostenibile, per quanto possibile in forma organica e condivisa.

Sulla base di questo documento le Amministrazioni Regionali sono chiamate a rafforzare, fornendo opportuni strumenti e competenze, le Strutture Regionali di Coordinamento che devono acquisire la dimensione di “cabina di regia” volta, ad integrare le politiche regionali con la proposta territoriale, svolgendo, in ultima analisi, il compito di facilitatore dei processi, prestando particolare attenzione a creare occasioni e momenti di partecipazione rivolti ai cittadini e alle organizzazioni di varia natura. Acquisendo, pertanto, il ruolo d’interfaccia tra gli indirizzi e le linee guida di politiche integrate orientate alla sostenibilità e i processi/progettualità del territorio.

Nel paragrafo “Quadro nazionale di riferimento” si afferma, in particolare: “......il sistema IN.F.E.A. si configura, pertanto, come integrazione di sistemi a scala regionale, aperto e dinamico, dove l’Amministrazione regionale svolge un ruolo di ascolto, di proposta e coordinamento, favorendo un colloquio continuo con i soggetti impegnati nel mondo dell’educazione ambientale (Centri di Educazione Ambientale, Scuole, Aree protette, ARPA, Università, Associazioni, ecc.), mondo nel quale negli ultimi tempi hanno assunto un ruolo significativo nella costruzione dei Sistemi le reti di Centri di educazione ambientale, mentre in alcune realtà regionali le ARPA contribuiscono significativamente ai Sistemi regionali stessi. Le Regioni rappresentano l’elemento di raccordo con gli Enti Locali, favorendo l’integrazione delle competenze ai diversi livelli territoriali in un quadro di governance.”

Il paragrafo “Le azioni proposte”, inoltre, dice espressamente per quanto riguarda le Regioni: “Le amministrazioni regionali sono consapevoli che il processo per la sostenibilità dello sviluppo si fonda sulla forte integrazione delle politiche di settore e che, al fine di rendere i processi della formazione, dell’educazione e della sensibilizzazione per lo sviluppo organici alle politiche di sviluppo del territorio, è necessario che tali strumenti siano rafforzati e incardinati nei processi di programmazione regionale e pervasivi rispetto ad ogni politica settoriale. In questo senso si impegnano a rilanciare e completare la realizzazione dei sistemi regionali IN.F.E.A. affinché diventino efficaci strumenti di supporto a tale strategia.”

In coerenza con tale disegno strategico e con la storia della Rete e del Sistema della Regione Piemonte in materia IN.F.E.A. sono stati adottati dalla Regione Piemonte, quali strumenti programmatici e di riferimento, i seguenti atti:

- con D.G.R. n. 13-14592 del 24.01.05 è stato approvato un Accordo tra la Regione e le Province piemontesi per lo sviluppo della rete regionale di servizi per l’educazione ambientale, il quale ha sancito di fatto una forma più organica di collaborazione ai fini dell’affermazione di un sistema integrato di iniziative ed interventi in materia ed ha previsto la predisposizione di Programmi provinciali da parte delle Province, impostati secondo i criteri e le indicazioni concordate ed approvate annualmente dalla Regione, da attuarsi con cofinanziamento regionale;

- con D.G.R. n. 29-2904 del 22 maggio 2006 è stato approvato il “Programma regionale IN.F.E.A. Linee Guida per gli anni 2006-2008", il quale, confermando l’importanza dei processi di comunicazione e di sensibilizzazione aventi come oggetto le tematiche ed i problemi ambientali, ha sottolineato l’importanza della programmazione IN.F.E.A. e dello sviluppo dei sottosistemi provinciali al fine di creare maggiore coesione e forza di ”rete" all’interno dell’intero sistema regionale;

- con D.G.R. n. 15-3041 del 5 giugno 2006 sono state approvate “Le linee guida per la presentazione dei Programmi provinciali e individuazione di indicatori di qualità”, nell’ottica del perseguimento di un sistema percepito come strumento condiviso, utile per lo sviluppo qualitativamente connotato dei singoli soggetti presenti sul territorio, che svolgono funzioni ed attività all’interno del sistema della Rete regionale, e per un miglioramento delle iniziative e delle azioni proposte nell’ambito dell’educazione ambientale; tali linee guida che hanno caratterizzato in modo positivo la progettazione dei Programmi 2006 e del 2007, costituendo un sistema valoriale condiviso, hanno permesso di rafforzare il concetto di sistema creando le condizioni per una sua maggiore qualificazione attraverso il potenziamento del lavoro in rete, di intraprendere un percorso volto a definire la “qualità di processo” con una crescita della qualità progettuale e dell’efficacia delle azioni progettuali.

Verificato che per la promozione, l’organizzazione e lo sviluppo dell’educazione ambientale e alla sostenibilità, sulla scorta degli atti sopra citati e di quanto maturato attraverso la Rete e il Sistema regionale, si è lavorato nella direzione di “rafforzare il sistema”, creando le condizioni affinché questo esista e si potenzi nel corso del tempo, assumendo come concetto di base una comunità di pratica e di ricerca, un insieme di soggetti uniti da qualcosa che li accomuna e che motiva le comunicazioni, gli scambi, le interazioni, le co-evoluzioni;

preso atto che, l’Accordo quadro sopra citato ha permesso di definire una più razionale articolazione del sistema regionale IN.F.E.A. che ha comportato una nuova organizzazione in cui la Regione, nel suo ruolo istituzionale, propone un’organizzazione che prevede l’articolazione del sistema regionale in sottosistemi provinciali che dialogano tra loro;

dato atto che la crescita del sistema IN.F.E.A. piemontese si sta delineando attraverso la costruzione di un quadro di riferimento e di una metodologia comuni e attraverso un lavoro di potenziamento e qualificazione del lavoro in rete, al fine di costruire una rete di relazioni efficaci e costruttive fra competenze e realtà; tale integrazione e coordinamento è stata caratterizzata anche dalla definizione di strumenti comuni utili a garantire unitarietà di intenti in particolare per quanto riguarda le modalità con cui le Province lavorano con il territorio per elaborare, monitorare e valutare le iniziative progettuali;

ritenuto di dover prevedere che i Programmi IN.F.E.A. presentati dalle Amministrazioni provinciali siano presentati ogni due anni, visto il percorso intrapreso volto da un lato al rafforzamento della progettazione partecipata e dall’altro all’impostazione e applicazione di una metodologia condivisa di monitoraggio;

dato atto di dover quantificare in Euro 1.807.600,00 la somma da destinare, a copertura parziale delle spese, per la realizzazione dei Programmi provinciali IN.F.E.A. per il 2008 e 2009;

considerato che a copertura delle spese previste si farà fronte per l’anno 2008 con le risorse attribuite dal Direttore della Direzione Ambiente con nota dell’11 ottobre 2007, prot. 1043 al Settore politiche di prevenzione tutela e risanamento ambientale sul cap. 12579/2008 (A. n. 100055) per un ammontare di Euro 903.800,00;

ritenuto di dover prenotare per il 2009 sul cap. 12579 la somma di Euro 903.800,00;

vista la L.R. 10/2007;

vista la D.G.R. n. 29-2904 del 22 maggio 2006 di approvazione del “Programma regionale IN.F.E.A. (Informazione, Formazione, Educazione ambientale) Linee guida 2006-2008";

visto la legge regionale n. 51/97;

la Giunta regionale, con voto unanime espresso nelle forme di legge,

delibera

di approvare i criteri, le procedure e le modalità per la richiesta di un sostegno finanziario per l’attuazione di azioni ed iniziative di documentazione, informazione e sensibilizzazione in campo ambientale per il 2008 e 2009 da assegnare alle Amministrazioni provinciali, come previsto dal documento allegato alla presente deliberazione, di cui è parte integrante;

di quantificare in Euro 1.807.600,00 la somma da destinarsi alle iniziative di cui sopra, di cui Euro 903.800,00 è la somma prenotata sul cap. 12579/2008 (P. 100055) con D.G.R. n. 5-7023 dell’8 ottobre 2007;

di prenotare sul cap. 12579/2009 la somma di Euro 903.800,00 (Prenot. n. 100059/2009);

di prevedere la contemporanea pubblicazione, sul Bollettino Ufficiale della Regione, della deliberazione e del documento allegato relativo ai criteri, alle procedure e alle modalità per la presentazione dei Programmi di attività da parte delle Amministrazioni provinciali, ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato