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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 03

Codice 26.2
D.D. 7 settembre 2007, n. 422

Provvedimento conclusivo della fase di verifica della procedura di VIA, di cui all’art. 10 l.r. 40/98, inerente il progetto preliminare dal titolo: “S.S. 34 del Lago Maggiore. Variante all’abitato di Verbania della S.S. 34.”. Necessita’ di sottoporre il progetto alla fase di valutazione di cui all’art. 12 della L.R. 40/98.

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

a) di considerare le premesse parte integrante della presente Determinazione Dirigenziale;

b) di concludere il procedimento relativo alla Fase di Verifica, di cui all’art. 10 della L.R. n. 40/98, relativo al progetto “S.S. 34 del lago Maggiore. Variante all’abitato di Verbania della S.S. 34.”, presentato dall’ANAS S.p.A. - Compartimento della Viabilità per il Piemonte, con sede legale in Torino, C.so Matteotti 8, con nota n. CTO-0019086-P del 14.06.2007, e di sottoporre il progetto medesimo alla fase di valutazione e giudizio di compatibilità ambientale ai sensi dell’art. 12 L.R. 40/1998, che potrà avvenire anche per singoli lotti funzionali;

c) di richiedere all’Ente proponente Anas S.p.A. - Compartimento della Viabilità per il Piemonte, che nel corso della redazione del progetto definitivo, che potrà essere presentato anche per singoli lotti funzionali, siano rispettate le condizioni e le richieste di approfondimento emerse in Conferenza dei Servizi preliminare ed elencate nel seguito, finalizzate all’ottenimento in sede della successiva Conferenza dei Servizi sul progetto definitivo, dei necessari atti di consenso da parte delle Amministrazioni interessate:

Aspetti ambientali

E’ necessario approfondire e meglio dettagliare l’aspetto relativo alla gestione del materiale di smarino derivante dallo scavo delle gallerie, con approfondite e dettagliate informazioni relative ai siti di smaltimento e deposito (temporaneo o definitivo) con riferimento alla localizzazione, ai volumi stoccati, al tempo di permanenza e alla potenziale azione erosiva delle acque.

In considerazione dei pareri negativi del Comune di Mergozzo e della Città di Gravellona Toce, si valuti la possibilità di individuare alternative al sito previsto dal progetto ricedente in Comune di Mergozzo e di Gravellona Toce, per lo smaltimento del materiale di risulta dello scavo delle gallerie.

Dovranno essere individuati i potenziali impatti sulle diverse componenti ambientali derivanti dalla attività di trasporto e di stoccaggio degli inerti e le misure di mitigazione da porre in atto in fase di cantiere. Dovrà inoltre essere prodotta la progettazione degli interventi di recupero ambientale dei siti di deposito definitivo.

Il materiale terroso derivante da operazioni di scotico dovrà essere adeguatamente accantonato, conservato in modo da non alterarne le caratteristiche chimico-fisiche e riutilizzato per gli interventi di recupero ambientale. Il progetto definitivo dovrà indicare le aree destinate allo stoccaggio del terreno di scotico e dovrà specificare le modalità di stoccaggio, conservazione e manutenzione dei cumuli in relazione ai tempi di stoccaggio del materiale e di ripristino ambientale dei luoghi.

Nella redazione del progetto definitivo si raccomanda una particolare attenzione tesa a minimizzare le possibili ricadute negative sull’insieme paesaggistico, con particolare riferimento all’area di pertinenza della Villa Ada Troubetzkoy, edificio soggetto a tutela di carattere ambientale.

Lo Studio di Impatto Ambientale dovrà essere corredato da una prima quantificazione indicativa, anche in base alle tipologie forestali interferite, della consistenza del taglio di vegetazione arborea ed arbustiva necessario per la realizzazione delle opere in progetto. Si raccomanda di limitare il taglio al minimo indispensabile.

Il progetto definitivo dovrà sviluppare la progettazione degli interventi di ripristino delle superfici interessate dalla realizzazione dei lavori in progetto, di inserimento paesaggistico, di mitigazione e di compensazione ambientale, indicando le diverse tipologie di intervento e la loro localizzazione. Il computo metrico dovrà comprendere le relative voci di spesa. Nell’individuazione delle diverse tipologie di intervento dovrà essere posta particolare attenzione alla presenza e alla necessità di ricostituzione dei corridoi faunistici e degli ambienti ripariali. La progettazione dovrà prevedere anche il recupero delle aree di cantiere e delle superfici utilizzate per lo stoccaggio temporaneo del terreno di scotico, dello smarino e dei materiali di costruzione. Le opere a verde dovranno essere eseguite nelle stagioni idonee (primavera ed autunno), utilizzando specie erbacee, arbustive ed arboree autoctone adatte alle condizioni stazionali. Tale progetto dovrà essere concordato preventivamente con gli Enti interessati, con la Direzione Territorio Rurale e con l’ARPA Piemonte.

Per quanto riguarda gli impatti sulla fauna selvatica, pur non rinvenendo la necessità di realizzare specifici passaggi per la fauna, si ritiene opportuno che la progettazione delle opere di attraversamento dei corsi d’acqua (Canale di Mergozzo, torrente San Bernardino, torrente San Giovanni) e dei relativi interventi di ripristino e di mitigazione ambientale sia effettuata prevedendo la ricostituzione dei corridoi ecologici e faunistici interferiti.

Al fine di garantire l’attecchimento del materiale vegetale utilizzato negli interventi di recupero, di mitigazione e di compensazione ambientale, il proponente dovrà predisporre un piano di manutenzione delle opere a verde, da svolgersi almeno nel triennio successivo alla realizzazione delle stesse, che preveda la risemina delle superfici ove si sia verificato un mancato o un ridotto sviluppo della copertura erbacea e la sostituzione delle fallanze nell’ambito delle formazioni arbustive ed arboree ricostituite.

Ai fini della valutazione di incidenza diretta o indiretta della fase di cantiere sul SIC/ZPS “Fondo Toce” e sulla ZPS “Lago di Mergozzo e Mont’Orfano” il progetto definitivo dovrà chiarire maggiormente l’ubicazione e l’estensione delle aree interferite dal campo logistico, dai cantieri e dalle aree di deposito dei materiali di risulta, prevedendo se necessario eventuali misure di contenimento e mitigazione .

Aspetti Geotecnici

Nel progetto definitivo sarà necessario intensificare la campagna di indagini geostrutturali e geomeccaniche, onde conseguire una migliore conoscenza dell’ammasso roccioso interessato dai tratti di galleria “Monte Rosso” e “Ghiffa”.

Dovranno essere approfondite le conoscenze sulla geoidrologia dei versanti collinari, specialmente per quanto riguarda la zona del rio San Giacomo, del Monte Rosso e del Rio Ballona, con particolare attenzione alla dinamica sorgentizia.

Aspetti idraulici, idrici

Dovranno essere maggiormente dettagliate le problematiche legate alla dinamica torrentizia dei torrenti S. Bernardino e S. Giovanni, con particolare attenzione alla loro tendenza evolutiva ed ai fenomeni di trasporto solido.

In fase di progettazione definitiva dovrà essere valutata la possibilità che le venute d’acqua significative e persistenti eventualmente intercettate (di portata paragonabile alle emergenze sorgentizie della zona) possano essere captate e convogliate all’esterno, per l’eventuale utilizzo a vantaggio dei cantieri oppure delle comunità locali, previa comunicazione all’ente gestore Ambito Territoriale Ottimale (A.T.O.) competente per territorio, il quale indicherà le opportune modalità operative al riguardo.

Nel progetto definitivo dovrà essere posta particolare attenzione allo studio delle risorse idriche potabili eventualmente interessate dai lavori, sia nel senso della salvaguardia di quelle attuali che della possibile fruizione di quelle scoperte nel corso dell’effettuazione degli interventi.

Con riferimento alle mitigazioni previste dal progetto a tutela delle acque superficiali attraversate dall’opera, del Lago Maggiore e del sistema idrico Lago di Mergozzo - Canale di mergozzo - lago Maggiore, il progetto definitivo dovrà individuare con maggiore precisione e con cartografia di dettaglio la localizzazione, il dimensionamento, lo sviluppo temporale dei singoli cantieri, le attività industriali ivi previste e gli impianti di trattamento dei relativi reflui, nonché i punti di scarico dei reflui trattati.

Raccolta acque di piattaforma

Per quanto riguarda l’intercettazione delle acque di prima pioggia, il progetto definitivo dovrà dettagliare le modalità di raccolta e di trattamento delle acque raccolte e dovranno essere indicati i recettori finali, individuando le soluzioni adatte ad evitare che, in corrispondenza dei punti di rilascio, nel caso di portate eccezionali, si creino problemi di erosione e di esondazione ora non esistenti. Dovrà inoltre essere predisposto un piano di manutenzione del sistema di raccolta e trattamento delle acque di prima pioggia finalizzato a mantenere il sistema funzionale nel tempo.

Impatto Acustico

Nel progetto definitivo dovrà essere allegata autocertificazione dalla quale il tecnico, che ha predisposto la documentazione di impatto acustico, risulti riconosciuto “competente in acustica ambientale” ai sensi della Legge 447/1995, art. 2 commi 6 e 7.

La Relazione previsionale dovrà essere integrata con un programma dei rilevamenti di verifica da eseguirsi a cura del proponente durante la realizzazione e l’esercizio di quanto in progetto.

Interferenze con la viabilita’ locale

Dovranno essere approfonditi gli aspetti legati agli impatti sulle condizioni di viabilità, derivati dalla movimentazione dei mezzi per il conferimento di materiali, addetti ecc.. per la fase di cantiere.

Tali aspetti sarebbero da valutare meglio in funzione delle condizioni delle strade che si prevede di utilizzare e del carico di traffico già presente, specialmente nei periodi e nelle ore di punta, prevedendo opportune misure di mitigazione degli impatti.

Il progetto definitivo dovrà approfondire l’aspetto relativo alla variante alla SP 54 del Lago di Mergozzo, in quanto le opere che saranno realizzate sul fronte della stessa, dovranno garantire l’accesso ai fabbricati ed ai terreni lungo il fronte strada interessato dai lavori di variante della sede stradale, inoltre la vecchia sede stradale dovrà essere opportunamente raccordata alla nuova viabilità con adeguati innesti tali da non rendere difficoltose le manovre di ingresso ed uscita.

Dovrà essere attentamente valutata l’influenza dell’infrastruttura sui flussi di traffico nei tratti rotonda Trobaso - rotonda Ponte Plusch ed in corrispondenza degli altri innesti sulla attuale viabilità nel centro abitato di Verbania.

Interferenze con il territorio agricolo

Per quanto riguarda le aree agricole interferite dalla realizzazione degli interventi in progetto, il proponente dovrà verificare eventuali interferenze con il reticolo irriguo e con la viabilità rurale. Nel caso in cui fossero accertate interferenze, il proponente dovrà individuare le soluzioni più idonee a risolvere le problematiche relative alla rete irrigua, in modo da assicurarne la continuità e la funzionalità e da consentire l’effettuazione delle operazioni di manutenzione in maniera agevole e in sicurezza, e dovrà consentire l’accesso ai fondi agricoli sia durante la fase di cantiere, sia in relazione alla persistenza delle opere sul territorio.

Aspetti relativi ad altre interferenze

Si consiglia al proponente di contattare l’agenzia AIPO per verificare eventuali interferenze con le opere arginali programmate previste dalla “Variante Toce”.

Sono state individuate le seguenti interferenze con linee elettriche:

- Linea elettrica a 50 kV Verbania - Cannobio, nella campata tra i sostegni 2 e 3, della società ENEL. Le quote del piano stradale in corrispondenza dell’uscita della galleria Monterosso e della spalla del ponte sul torrente San Bernardino evidenziano una insufficiente distanza tra il piano stradale ed i conduttori dell’elettrodotto. Sarà necessario sostituire i sostegni con altri di altezza superiore oppure interrare il tratto di linea aerea.

- Linea elettrica A.T. a 132 kV T044 Gravellona - Verbania, della Società TERNA, nella campata tra i sostegni 31 e 32 in prossimità del termine della galleria Monte Rosso lato svincolo Intra 1.

Si ricorda che nella redazione del progetto definitivo si dovranno valutare tecnicamente ed economicamente, con gli Enti e con le Società interessate, tutte le ulteriori interferenze del tracciato con eventuali servizi.

Per il trattamento degli scarichi civili di cantiere, laddove non sia praticabile l’allacciamento a pubblica fognatura (soluzione da ritenersi preferibile), sarà necessario progettare sistemi alternativi alla realizzazione di fossa imhoff (WC chimici, cisterne a tenuta ecc..).

Nel caso si rendesse necessario ricorrere alla realizzazione di fosse Imhoff per il campo logistico di Fondo Toce, queste dovranno essere dimensionate sul numero massimo di lavoratori presenti in cantiere.

d) di dare atto che la presente determinazione sarà inviata alla Società proponente ANAS S.p.a. - Compartimento della Viabilità per il Piemonte ed ai soggetti interessati di cui all’articolo 9 della L.R. 40/1998 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte.

Avverso la presente determinazione è ammessa da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte, entro il termine di 60 giorni dalla data di ricevimento del presente atto o dalla piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla Legge n. 1034 del 6.12.1971 oppure Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 24.11.1971 n. 1199.

La presente determinazione dirigenziale sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino