Torna al Sommario del Supplemento ordinario n. 1

Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 03

Codice 23.1
D.D. 26 settembre 2007, n. 157

L.R. 40/1998 - Fase di verifica della procedura di VIA inerente al progetto “Lavori di sistemazione idraulica in sinistra orografica del fiume Dora Baltea in corrispondenza della zona industriale” in localita’ Airale nel comune di Carema (TO), presentato dal Comune di Carema - Esclusione del progetto dalla Fase di valutazione di cui all’art. 12 della L.R. 40/1998.

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di ritenere che il progetto “Lavori di sistemazione idraulica in sinistra orografica del fiume Dora Baltea in corrispondenza della zona industriale” presentato dal Comune di Carema, localizzato in località Airale nel comune di Carema (TO), sia escluso dalla fase di valutazione di cui all’articolo 12, per le ragioni dettagliatamente espresse in premessa, subordinatamente al rispetto delle seguenti condizioni, vincolanti ai fini dei successivi provvedimenti necessari alla realizzazione dell’intervento:

1. Nel progetto definitivo dovrà essere effettuata la sovrapposizione tra la planimetria catastale e le opere in progetto al fine di verificare l’eventuale presenza di terreno demaniale a tergo delle difese.

2. Nel progetto definitivo dovranno essere verificate eventuali interferenze dello scarico fognario presente nella zona della sezione 6 con le fondazioni delle difese previste.

3. In fase di progettazione definitiva dovrà esser concordata con l’ANAS la tipologia delle barriere in New Jersey e dovrà essere effettuata una verifica statica del muro anche nei riguardi delle norme del Codice della Strada.

4. In fase di progettazione definitiva dovranno essere predisposti due quadri economici distinti per i due finanziamenti e, per quanto riguarda in particolare il finanziamento CIPE, dovranno essere seguiti i disposti della D.G.R. n.27-3424 del 17/07/2006 per quanto attiene la gestione economica degli interventi.

5. In fase di progettazione definitiva, dovrà essere definita la provenienza dei materiali inerti necessari per la realizzazione dell’opera, individuando cave in attività la cui produzione sia compatibile con le caratteristiche richieste.

6. Nel progetto definitivo dovranno essere prodotta la planimetria dell’area/e di cantiere con individuazione: dell’ubicazione di eventuali impianti fissi; dell’area di sosta dei mezzi utilizzati; dell’area di stoccaggio degli idrocarburi, dei rifiuti e di deponia dei materiali di scavo e costruzione; della viabilità utilizzata dai mezzi di cantiere per accedervi. L’ubicazione degli impianti dovrà tener conto dei ricettori sensibili con soluzioni atte a minimizzare l’impatto associato alle attività di cantiere, in particolare per quanto riguarda le emissioni di polveri e l’inquinamento acustico. L’effettuazione dei lavori dovrà essere programmata in un periodo dell’anno tale da non interferire con il periodo di riproduzione della fauna acquatica.

7. I progetti definitivo ed esecutivo dovranno sviluppare la progettazione degli interventi di ripristino ambientale delle superfici interessate dalla realizzazione dei lavori e il computo metrico dovrà comprendere le relative voci di spesa. Le opere a verde dovranno essere eseguite nelle stagioni idonee (primavera ed autunno), utilizzando specie adatte alle condizioni stazionali. Al fine di garantire l’attecchimento del materiale vegetale utilizzato, il proponente dovrà prevedere un periodo di manutenzione di tali opere, da svolgersi almeno nell’anno successivo alla realizzazione delle stesse, che preveda la risemina delle superfici ove si sia verificato un mancato o un ridotto sviluppo della copertura erbacea.

8. Dovranno essere realizzate tutte le misure di mitigazione ambientale indicate nello Studio di prefattibilità ambientale allegato al progetto preliminare.

9. Il taglio di vegetazione arborea dovrà essere limitato al minimo indispensabile. Dovrà inoltre essere posta particolare cura nella gestione della fase di cantiere al fine di evitare danneggiamenti agli alberi esistenti.

10. Prima dell’esecuzione degli interventi in alveo dovranno essere effettuate le operazioni di allontanamento dell’ittiofauna presente. In base a quanto disposto dall’articolo 12 della legge regionale n. 37 del 29 dicembre 2006 “Norme per la gestione della fauna acquatica, degli ambienti acquatici e regolamentazione della pesca”, il recupero e la successiva reimmissione della fauna ittica dovranno essere autorizzati dalla Provincia di Torino e i costi di esecuzione di tali operazioni saranno a carico del proponente.

11. Dovranno essere adottate, a cura, carico e sotto la diretta e completa responsabilità dell’Impresa, tutte le precauzioni e messi in atto gli interventi necessari ad assicurare la tutela dall’inquinamento da parte dei reflui originati, direttamente e indirettamente, dalle attività di cantiere, delle acque superficiali e sotterranee e del suolo. In particolare le acque reflue dei cantieri e delle aree di lavorazione, dovranno essere sottoposte a processi di chiarificazione e depurazione che consentano la loro restituzione. In ogni caso qualsiasi scarico dovrà essere autorizzato dall’Autorità competente in materia.

12. Al fine di limitare l’intorbidamento delle acque e di evitare inquinamenti delle acque sia superficiali sia sotterranee e del suolo occorrerà tener conto che le acque di lavaggio betoniere e acque di supero dei cls, che contengono una forte componente di materiale in sospensione, dovranno essere adeguatamente lasciate decantare prima della loro immissione nell’impianto di depurazione. Si dovrà prevedere la separazione degli oli ed idrocarburi eventualmente presenti nelle acque che saranno classificati “rifiuti speciali” e, quindi, smaltiti a discarica autorizzata. Occorrerà, inoltre, garantire l’impermeabilizzazione delle aree di sosta delle macchine operatrici e degli automezzi nei cantieri e l’adozione di un piano di intervento rapido per il contenimento e l’assorbimento di eventuali liquidi provenienti da sversamenti accidentali. Per quanto riguarda i getti in calcestruzzo in prossimità delle falde idriche sotterranee dovranno essere attuate tutte le precauzioni al fine di evitare la dispersione nei corsi d’acqua e sul suolo del cemento e degli additivi.

13. Al fine di ridurre al minimo gli impatti sulla fauna acquatica, durante l’esecuzione degli interventi in alveo dovrà essere garantito il deflusso delle acque del fiume Dora Baltea attraverso la realizzazione di savanelle temporanee e il cantiere dovrà essere organizzato in modo da ridurre allo stretto indispensabile le deviazioni del corso d’acqua.

14. L’impresa dovrà utilizzare tutti gli accorgimenti atti a ridurre la produzione e la propagazione di polveri sospese, quali una bagnatura e copertura con teloni dei materiali polverosi trasportati con autocarri, una costante bagnatura di materiali polverosi eventualmente stoccati nelle aree di cantiere; un periodico lavaggio della sede stradale asfaltata qualora la stessa dovesse presentarsi imbrattata di fango derivante dal transito dei mezzi di cantiere.

15. Per limitare l’impatto acustico si dovranno utilizzare tutti gli accorgimenti come, ad esempio localizzare gli impianti fissi più rumorosi (es. compressori) alla massima distanza dai recettori esterni; orientare gli impianti che hanno emissione direzionale in modo da ottenere il livello minimo di pressione sonora; programmare le operazioni più rumorose nel periodo della giornata più tollerabile dalla popolazione (es. 8.00-12.00 14.00-18.00) interrompendo tali operazioni nelle ore destinate al riposo (es. 12.00-14.00); se necessario prevedere l’uso di barriere acustiche mobili da posizionare di volta in volta in prossimità delle lavorazioni più rumorose. In caso di superamenti dei limiti previsti dalle vigenti normative, si ricorda la possibilità di ottenere un’autorizzazione Comunale in deroga per le attività di cantiere, ai sensi dell’art. 6 della L. 447/95.

16. Al termine dei lavori l’alveo dovrà essere ripristinato in maniera tale da presentare caratteristiche morfologiche di naturalità (quali irregolarità planimetriche del fondo, presenza residua di materiale lapideo di pezzatura rappresentativa e caratterizzante) analoghe a quelle precedenti all’intervento, in modo da non determinare effetti di banalizzazione dell’alveo stesso che penalizzerebbero il rapido recupero delle caratteristiche dell’habitat originario.

17. Al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco. Per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deponia temporanea, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, le eventuali piste di servizio realizzate per l’esecuzione dei lavori, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell’esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino dei siti alle condizioni precedenti l’esecuzione dei lavori.

18. Al Dipartimento ARPA territorialmente competente dovrà essere comunicato l’inizio ed il termine dei lavori, onde permettere il controllo dell’attuazione delle prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/98. Il Direttore dei lavori dovrà trasmettere, secondo le tempistiche concordate in fase di progettazione del monitoraggio, all’ARPA Piemonte, Coordinamento Centrale VIA - VAS e Dipartimento competente per il territorio, una dichiarazione, accompagnata da una relazione esplicativa, relativamente all’attuazione di tutte le misure prescritte, compensative, di mitigazione e di monitoraggio, incluse nella documentazione presentata, e integrate da quelle contenute nella presente determinazione.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’articolo 9 della L.R. 40/1998 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al tribunale amministrativo regionale entro il termine di sessanta giorni dalla notificazione.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Carlo Pelassa