Torna al Sommario Indice Sistematico

Bollettino Ufficiale n. 48 del 29 / 11 / 2007

Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2007, n. 1-7320

L.R. 23 aprile 2007, n. 9, articolo 56. Approvazione Programma di attuazione per lo sviluppo delle pari opportunita’.

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

- di approvare il “Programma di attuazione per lo sviluppo delle pari opportunità”, ai sensi dell’articolo 56, comma 1, della legge regionale 23 aprile 2007, n. 9, allegato alla presente deliberazione (All. A) per farne parte integrante e sostanziale;

- di demandare a successivi provvedimenti l’individuazione degli interventi da realizzare con le risorse del bilancio regionale 2007 e il relativo accantonamento, sui pertinenti capitoli per avviare l’attuazione del presente Programma, ai sensi del comma 2 dell’articolo 56 della citata legge regionale 23 aprile 2007, n. 9;

- di revocare, per le considerazioni in premessa indicate, la D.G.R. n. 78-2952 del 22/5/2006, recante l’individuazione di criteri e modalità di assegnazione dei contributi, a valere sul cap. 14279 del bilancio 2006, ad Enti ed Associazioni per programmi di attività finalizzati al raggiungimento delle pari opportunità.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n.8/R/2002.

(omissis)

Allegato

Programma di attuazione per lo sviluppo delle pari opportunità art. 56, comma 1, legge regionale 23 aprile 2007, n. 9

Il DPEFR 2007-2009, approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale 3 aprile 2007, n. 124-13674, include tra gli orientamenti strategici le pari opportunità, di genere e in senso ampio, che costituiscono dunque priorità e trasversalità fondamentale, che si intende declinare in ogni fase e aspetto della programmazione regionale.

La legge regionale 23 aprile 2007, n. 9 (legge finanziaria per l’anno 2007) all’articolo 56, comma 1, stabilisce che la Giunta regionale, previa informativa alla Commissione consiliare competente, approvi uno specifico Programma di attuazione per lo sviluppo delle pari opportunità.

Con l’inserimento nella legge finanziaria del 2007 di tale articolo, in sintonia con le indicazioni dell’Unione Europea tese ad ampliare il concetto di pari opportunità da un ambito di genere a tutte le categorie di cittadini particolarmente svantaggiate o a rischio di discriminazioni, la Regione Piemonte intende quindi consolidare e rafforzare il proprio impegno a favore del perseguimento sul proprio territorio di un’effettiva realizzazione delle pari opportunità per tutti, indipendentemente dal genere, dall’età, dall’orientamento sessuale, dalla nazionalità, dall’origine etnica, dalle condizioni di disabilità, dalla religione, nell’intento di rimuovere qualunque forma di segregazione e contrastare qualunque forma di discriminazione diretta o indiretta, valorizzando le differenze che devono essere considerate per ciò che effettivamente sono, ossia una risorsa; la Regione Piemonte opera quindi per rendere effettiva, in tutte le forme in cui si estrinseca la sua azione, la parità di opportunità per tutti.

La Regione Piemonte intende pertanto proseguire nel percorso intrapreso fin dai primi anni della sua attività con l’istituzione della Consulta femminile e proseguito con la costituzione degli organismi di parità, in primis la Commissione Regionale per le Pari Opportunità tra uomo e donna, il Comitato Pari Opportunità dell’Ente fino alla più recente Consulta delle Elette.

La Regione è impegnata da tempo nella promozione e sostegno delle pari opportunità sul lavoro, con la diffusione dei principi di pari opportunità attraverso la programmazione del Fondo Sociale Europeo e la gestione del relativo Programma Operativo, il sostegno all’imprenditoria femminile attraverso la gestione regionale della legge 25 febbraio 1992, n. 215 e di specifiche leggi regionali, il sostegno agli Enti locali per l’adozione e l’attuazione dei Piani di Coordinamento degli Orari e per la promozione delle Banche del Tempo, e, come naturale conseguenza di tale impegno, ha recentemente deciso di introdurre il Bilancio di Genere nell’Ente, utilissimo strumento di valutazione e misurazione dell’impatto, su cittadini e cittadine del territorio piemontese, delle politiche assunte e della relativa efficacia in un’ottica di genere.

Proseguendo quindi nell’intento di conseguire risultati sempre più incisivi, la Regione Piemonte, in attuazione del suddetto art. 56 della legge regionale 23 aprile 2007, n. 9, individua nel presente Programma di interventi la strategia per lo sviluppo ed il sostegno delle pari opportunità per tutti, ed intende perseguire gli obiettivi che stanno alla base del presente Programma attraverso l’attività legislativa e programmatoria, utilizzando le risorse economiche del bilancio regionale, nonché i fondi specifici nazionali e comunitari, in particolare i fondi strutturali, in coerenza con la legislazione comunitaria e nazionale.

A tal fine l’art. 56, comma 2, della citata legge regionale 23 aprile 2007, n.9 prevede l’utilizzo, a partire dall’anno finanziario 2007, delle risorse iscritte nell’UPB 15991 (Direzione Formazione Professionale Lavoro - Titolo 1: spese correnti) del Bilancio di previsione per l’anno 2007, dedicando in tal modo specifiche risorse finanziarie attinte dal Bilancio regionale, ad integrazione delle risorse a tal fine già destinate, per il conseguimento degli obiettivi di pari opportunità.

Per la realizzazione delle attività previste dal presente Programma la Regione procederà attraverso la realizzazione diretta delle stesse o attraverso la concessione di contributi agli EE.LL., alle Istituzioni, alle Università ed alle Organizzazioni senza scopo di lucro.

INTERVENTI FINALIZZATI AD INTEGRARE LE PARI OPPORTUNITA’ NELL’AMBITO EDUCATIVO/FORMATIVO

In data 26.9.2006 è stato siglato un Protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte e la sede regionale del Ministero della Pubblica Istruzione finalizzato alla promozione e realizzazione di iniziative per la diffusione della cultura di genere e per l’introduzione delle pari opportunità nella didattica.

Il Protocollo prevede azioni integrate tese a inserire nella scuola i temi di parità, l’attenzione alle differenze di genere e l’educazione alla condivisione dei ruoli.

L’attuazione degli interventi previsti dal Protocollo d’intesa è in corso ed è oggetto di costante valutazione, anche al fine di prevedere eventuali ulteriori interventi per contrastare nuovi preoccupanti fenomeni di discriminazione quali il bullismo.

Per quanto attiene l’alta formazione si prevede di consolidare la collaborazione con le Università piemontesi, già avviata con iniziative specifiche messe in atto nell’ambito del POR FSE 2000/2006.

La Regione intende quindi proseguire la fattiva collaborazione intrapresa anche con l’assegnazione di risorse per l’introduzione di moduli specifici e/o l’istituzione di Master post laurea.

INTERVENTI FINALIZZATI ALL’INTEGRAZIONE SOCIALE E LAVORATIVA ED ALL’INCREMENTO DELLA PRESENZA FEMMINILE NEL LAVORO

Si intende proseguire nella realizzazione di interventi volti ad incrementare la presenza delle donne nel mondo del lavoro, abbattere la segregazione orizzontale e verticale, combattere ogni forma di discriminazione nei luoghi di lavoro basata su sesso, orientamenti sessuali, religione, origine etnica, nazionalità, età, disabilità, convinzioni personali, anche in considerazione degli obiettivi di Lisbona.

Si intende proseguire secondo le linee di intervento già perseguite in ambito POR FSE con la programmazione 2000/2006 con interventi a favore della conciliazione tra tempi personali e lavorativi, con interventi integrati a favore delle assistenti familiari (rinforzo delle competenze, valorizzazione del ruolo), interventi volti al reinserimento socio-lavorativo di soggetti in stato di grave disagio sociale, anche al fine di favorire l’integrazione sociale degli immigrati con interventi che valorizzino le differenze culturali, determinino maggiori possibilità di inserimento lavorativo e creino le condizioni per una maggiore valorizzazione delle donne migranti; si prevede inoltre di rafforzare gli interventi già intrapresi a favore delle vittime di tratta per prostituzione, anche attraverso azioni di cooperazione internazionale.

Sul fronte dell’imprenditoria e dell’autoimpiego, si intende proseguire ed incrementare le azioni volte al sostegno ed al rafforzamento dell’imprenditoria femminile attraverso l’utilizzo dei Fondi Strutturali, dei fondi di provenienza nazionale, dei fondi regionali. Si intende inoltre favorire la nascita di nuove imprese femminili anche attraverso i POR regionali e l’utilizzo dei Fondi Strutturali.

PROMOZIONE E SOSTEGNO DI INIZIATIVE DEGLI ENTI LOCALI PER INTERVENTI FINALIZZATI ALLO SVILUPPO DELLE PARI OPPORTUNITA’ SUL TERRITORIO

Analizzando il territorio e le infrastrutture esistenti in un’ottica orientata al genere ed alle categorie socialmente svantaggiate, possono essere previsti interventi specifici volti a migliorare la qualità della vita e la sicurezza delle persone.

La Regione intende proseguire e rafforzare l’azione di collaborazione e sostegno agli Enti locali, in quanto funzionalmente più vicini a cittadine e cittadini e portatori di una più approfondita e puntuale conoscenza delle problematiche del loro territorio e del loro tessuto sociale; una particolare attenzione dovrà essere dedicata al rafforzamento e consolidamento delle reti di soggetti operanti sul territorio che concorrono, attraverso il loro impegno quotidiano, alla realizzazione concreta delle pari opportunità per tutti .

Tra gli interventi da attuare la Regione Piemonte ritiene particolarmente importante individuare e pianificare azioni di contrasto e prevenzione al grave fenomeno della violenza sessuale e contro la persona perpetrata nei confronti delle donne e dei bambini, ed interventi di accompagnamento e sostegno alle vittime.

Relativamente all’adozione di piani di azioni positive e di Bilanci di Genere da parte di Enti locali, si intende proseguire e potenziare gli interventi già avviati in ambito POR FSE; si prevede inoltre di incrementare, con risorse aggiuntive regionali, il sostegno ai Comuni per l’adozione e l’attuazione dei Piani di Coordinamento degli Orari e per la promozione delle Banche del Tempo, ai sensi della legge regionale 6 aprile 1995, n. 52.

BILANCIO DI GENERE DELLA REGIONE PIEMONTE

Una prima analisi del contesto regionale e del Bilancio regionale consuntivo 2006, affidata all’IRES Piemonte per conoscere il diverso impatto delle decisioni politiche rispetto agli uomini e alle donne, ha permesso di delineare linee di azione e modalità operative per l’adozione del Bilancio di Genere, inteso anche come processo di sensibilizzazione alle tematiche di genere e orientamento delle politiche della Regione Piemonte verso una maggiore coerenza rispetto agli obiettivi di pari opportunità.

Si prosegue pertanto l’azione di consolidamento e continuità nell’adozione del Bilancio di Genere della Regione Piemonte, utile anche al fine di individuare un piano di azioni positive interno all’Ente.

STUDI, RICERCHE, INTERVENTI DI COMUNICAZIONE

Si prevede di realizzare analisi e ricerche specifiche al fine di approfondire la conoscenza su determinati fenomeni o problematiche e di valutare gli interventi attuati; si prevede inoltre di finanziare interventi di comunicazione (pubblicazioni, convegni, seminari, ecc) mirati ad un’efficace diffusione di principi di Pari Opportunità, di valorizzazione delle differenze, di principi di non discriminazione.

In particolare si prevede la realizzazione di un evento di grande visibilità, confronto e dialogo sui temi delle pari opportunità e dei diritti, rappresentato dalla grande Fiera internazionale “Melting box ”, che potrà assumere una cadenza biennale.