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Bollettino Ufficiale n. 46 del 15 / 11 / 2007

Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2007, n. 33-7352

L.R. n. 34 del 23.10.2006, “Iniziative a sostegno dello sviluppo del turismo religioso”. Approvazione del Programma annuale 2007.

A relazione dell’Assessore Manica:

Visto che il programma del governo regionale assegna al turismo un ruolo di particolare rilevanza nel processo di diversificazione e di rilancio dell’economia coerentemente con gli indirizzi che l’Unione Europea assegna a questo settore nell’ambito delle proprie politiche di sviluppo secondo il principio di sostenibilità;

considerato che il sostegno al settore turistico regionale va perseguito in stretta collaborazione con il territorio - in particolare con gli Enti locali che intendano agire per il miglioramento a fini turistici delle proprie aree di competenza - attraverso la messa in atto di programmi articolati di intervento che, tra l’altro, permettano la qualificazione dell’offerta turistica;

dato atto che la possibile connessione fra spiritualità e territorio si pone come elemento innovativo per la costruzione di un progetto che ponga al centro del “pacchetto” un’offerta integrata e di qualità, legata alle fonti del sacro, ma anche ad aree suggestive, alla natura, alla cultura, ai luoghi del benessere;

dato atto che la stessa qualificazione dell’offerta turistica passa anche attraverso la creazione, il potenziamento ed il miglioramento di strutture ed infrastrutture accessibili a tutti: ai ceti meno abbienti, ai giovani, agli anziani ed ai diversamente abili che desiderano godere della nostra terra e della nostra ospitalità;

dato atto che il movimento turistico religioso rappresenta uno dei possibili strumenti di allungamento e di diversificazione della stagione turistica alla luce dell’enorme rilevanza assunta a livello internazionale da questa tipologia di turismo che porta ogni anno in tutto il mondo milioni di pellegrini a visitare luoghi sacri;

vista la L.R. n. 34 del 23.10.2006 “Iniziative a sostegno dello sviluppo del turismo religioso”, che definisce gli strumenti ed individua le tipologie di intervento per lo sviluppo e la qualificazione dell’offerta turistica piemontese attraverso i contributi concessi ai sensi della legge medesima;

considerato che in Piemonte esiste un grande patrimonio legato alla spiritualità, ma anche un potenziale unico per sviluppare percorsi innovativi, nuovi prodotti, un concetto stesso di spiritualità evocativo di paesaggi interiori ricchi di spunti religiosi e non solo che si esplicita attraverso le visite ai luoghi d’arte e di cultura, alle fonti del misticismo e alla natura stessa;

verificato che l’art. 3, comma 1, della citata L.R. n. 34/06 stabilisce che la Giunta Regionale - in funzione del perseguimento delle finalità della legge stessa e sentita la competente Commissione consiliare - predisponga e approvi il Programma Annuale definendo, tra le altre cose, i contenuti ed i criteri degli strumenti di programmazione e di progettazione, le priorità e gli indirizzi per la promozione e l’integrazione degli interventi, l’entità delle risorse finanziarie e le modalità di utilizzo per il raggiungimento degli obiettivi;

considerato che il citato Programma Annuale 2007, in armonia con quanto indicato nella L.R. n. 34/06, si propone di incrementare i flussi turistici e favorire l’aumento della permanenza media dei turisti stessi, di diversificare l’offerta dei territori a vocazione turistica aumentando il contributo all’economia regionale del turismo “non tradizionale” e di nicchia;

visto che il Programma Annuale 2007, inoltre, intende contribuire al rafforzamento ed al rilancio dei territori turistici in declino estendendo la pratica turistica e le connesse attività a tutti i cittadini e soprattutto agli strati meno abbienti, ai diversamente abili, ai giovani ed agli anziani anche ai fini del recupero e dell’integrazione sociale;

sentita la competente III Commissione consiliare, così come stabilito all’art. 3, comma 1 della L.R. n. 34/2006, che nella seduta del 29.10.2007 ha espresso a maggioranza parere favorevole in merito ai contenuti del Programma Annuale 2007;

dato atto che con D.G.R. n. 64 - 7187 del 22.10.2007 è stato tra l’altro accantonato ed assegnato alla Direzione Turismo, Commercio e Sport lo stanziamento di Euro 1.212.000,00 (Acc. n. 101621) iscritto sul cap. n. 25668 del Bilancio 2007 (UPB DA 17062) finalizzato al finanziamento del Programma annuale 2007 - predisposto ai sensi dell’art. 3, comma 1 della L.R. n. 34/06 - che definisce gli strumenti ed individua le tipologie di intervento per lo sviluppo e la qualificazione dell’offerta turistica piemontese;

dato atto che con la medesima D.G.R. n. 64 - 7187 del 22.10.2007 è stato tra l’altro altresì accantonato ed assegnato alla citata Direzione regionale lo stanziamento di Euro 250.000,00 (Acc. n. 101618) iscritto sul cap. n. 16473 del Bilancio 2007 (UPB DA 17051) finalizzato al finanziamento di iniziative promozionali a sostegno dello sviluppo del turismo religioso ai sensi della L.R. n. 34/2006, Programma annuale 2007;

ritenuto, pertanto, di poter procedere all’approvazione del Programma Annuale per l’anno 2007, allegato e parte integrante della presente deliberazione, secondo quanto previsto all’art. 3, comma 1, della L.R. n. 34/06;

la Giunta regionale, a voti unanimi resi nelle forme di legge,

delibera

di approvare il Programma Annuale 2007, definito in attuazione dell’art.3, comma 1 della L.R. 23/10/2006, n. 34 “Iniziative a sostegno dello sviluppo del turismo religioso”, allegato e parte integrante della presente deliberazione;

di dare atto che al sostegno del Programma Annuale 2007, previsto dalla Legge Regionale n. 34/2006, si farà fronte con i seguenti stanziamenti accantonati ed assegnati con D.G.R. n. 64 - 7187 del 22.10.2007 a favore della Direzione Turismo, Commercio e Sport:

* cap. n. 25668 del Bilancio 2007 (UPB DA 17062) Euro 1.212.000,00 (Acc. n. 101621);

* cap. n. 16473 del Bilancio 2007 (UPB DA 17051) Euro 250.000,00 (Acc. n. 101618).

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato

REGIONE PIEMONTE
Assessorato al Turismo, Sport e Pari Opportunità
Direzione Turismo, Commercio e Sport
Settore Offerta Turistica
Settore Coordinamento della Promozione Domanda Turistica

Legge Regionale del 23.10.2006, n. 34 “Iniziative a sostegno dello sviluppo del turismo religioso"

PROGRAMMA ANNUALE 2007

Introduzione

Il movimento turistico religioso rappresenta uno dei possibili strumenti di allungamento e diversificazione della stagione turistica anche alla luce dell’enorme rilevanza assunta a livello internazionale dal turismo religioso che porta ogni anno milioni di pellegrini a visitare luoghi sacri.

Il settore del turismo religioso e devozionale è capace di interessare una pluralità di dimensioni: dalla ricerca spirituale, unita all’apprezzamento delle bellezze dei paesaggi e dell’arte, sino al semplice bisogno di serenità e introspezione. Rappresenta anche il tentativo di contrapporre al disagio che nasce dagli aspetti più esasperati della società dell’apparire e del consumare, la ricerca di valori interiori e di “benessere” inteso in senso generale, che coniuga cioè il recupero di spiritualità, di pensiero e di riflessione.

In questo senso, molto forte è la relazione fra benessere e territorio, che si esplicita nella ricerca del sé anche attraverso le visite ai luoghi d’arte e di cultura, alle fonti del misticismo e della spiritualità, alla natura.

In Piemonte esiste un grande patrimonio legato alla spiritualità, ma anche un potenziale unico per sviluppare percorsi innovativi, nuovi prodotti, un concetto stesso di spiritualità evocativo di paesaggi interiori ricchi di spunti religiosi e non solo.

Questa forte connessione fra spiritualità, benessere e territorio si pone come elemento innovativo per la costruzione di un progetto che, superando il concetto tradizionale di turismo religioso (legato per lo più a pellegrinaggi, ai luoghi sacri compiuti senza alcun aggancio al territorio circostante e, di conseguenza, con ricadute modeste sull’occupazione delle strutture ricettive), ponga al centro del “pacchetto” un’offerta integrata e di qualità. Legata alle fonti del sacro, ma anche ad aree suggestive, alla natura, alla cultura, ai luoghi del benessere.

Senza voler richiamare la Terra Santa, sarebbe sufficiente pensare ai numerosi santuari che attirano credenti - e non - da tutti i continenti, consolidando fenomeni di grande rilevanza sociale e culturale, dai quali derivano però anche immancabili benefici di tipo economico-turistico per le comunità direttamente interessate. Accanto ai “siti” devozionali crescono di importanza anche i “percorsi” devozionali, che possono riguardare itinerari di grande fascino - come ad esempio il cammino di Santiago de Compostela o la Via Francigena - ma anche brevi percorsi, come ad esempio le vie crucis. In tutti i casi è evidente la necessità per i luoghi e gli itinerari interessati di poter disporre di strutture per l’accoglienza, di materiale informativo, di personale qualificato nelle varie fasi della promozione, della comunicazione, dell’ospitalità.

Il ragionamento si completa considerando che molti “turisti religiosi” appartengono ai ceti meno abbienti, oppure a classi d’età con minore disponibilità di reddito come i giovani, gli anziani o i diversamente abili, inoltre, spesso il viaggiare di queste persone avviene all’interno di gruppi numerosi, come i gruppi della terza età o le scolaresche in viaggio d’istruzione. I diversi elementi implicano la necessità di poter contare su strutture turistiche dedicate quali conventi, istituti seminariali o altre strutture che possono assumere una nuova funzione, sempre tuttavia legata, almeno in parte, alla loro missione originaria.

Il Piemonte intende proporsi come una regione “aperta” a tutti: alle persone che possono spendere come a quelle non abbienti ma che desiderano comunque godere della nostra terra e della nostra ospitalità, magari visitando proprio quei beni culturali e quei percorsi devozionali che sono classificati come “minori” rispetto alle più ambite e celebrate mete della montagna, dei laghi, delle terme.

Vi sono, dunque, luoghi e percorsi che potrebbero contribuire in maniera ancora più significativa alla crescita socio-culturale ed economica del territorio piemontese come dimostra l’affermarsi di nuove manifestazioni specialistiche di tipo fieristico che mettono a contatto offerta e domanda in questo comparto. Dopo la seconda edizione della “Borsa del turismo religioso e delle aree protette” che si è svolta a San Giovanni Rotondo - città che ospita la cattedrale del venerato Padre Pio - è stata recentemente organizzata dal 21 al 24 giugno 2007 la seconda edizione della “Borsa dei Percorsi Devozionali e Culturali” al Sacro Monte di Oropa che ha registrato un notevole successo ed ha favorito l’incontro tra operatori piemontesi e italiani, portatori dell’offerta turistica-culturale relativa ai siti devozionali, anche con tour operator internazionali giunti dall’Europa e dal mondo. La manifestazione ha riunito, ancora una volta, i soggetti coinvolti in un settore turistico in grado di muovere ogni anno milioni di persone: buyers internazionali e operatori dell’offerta italiana e piemontese, tour operator ed associazioni culturali, consorzi turistici e associazioni di categoria, enti pubblici, enti gestori e di promozione turistica. Uno degli obiettivi - pienamente raggiunto - è stato proprio quello di scoprire (o magari riscoprire) le realtà devozionali piemontesi e nazionali, luoghi straordinari ma spesso lontani dai circuiti abituali, attraverso il viaggio.

All’interno del Piano Strategico Regionale per il Turismo, di cui per la prima volta il Piemonte si sta dotando, i percorsi devozionali costituiscono un importante segmento che coinvolge gran parte del turismo regionale.

La Legge Regionale n. 34 del 26 ottobre 2006, per il finanziamento di iniziative a favore del mantenimento e dell’incremento delle attività svolte a sostegno del turismo religioso ha questo obiettivo: valorizzare un turismo che muove importanti flussi soprattutto in aree caratterizzate da santuari storici e da un sentito pellegrinaggio devozionale affinché il patrimonio costituito dai beni religiosi e dai percorsi devozionali possa essere conosciuto al meglio, sia a livello di comunità piemontese, sia tra i numerosi ospiti, seguendo il principio per cui il miglior promotore del proprio territorio è il soggetto che lo vive ogni giorno, che lo conosce bene e che lo protegge con cura.

NOTA PER LA PRESENTAZIONE
DELLE DOMANDE DI CONTRIBUTO

Il presente bando - illustrato nelle pagine che seguono - è stato suddiviso in due parti: la “Parte Prima” (a sua volta suddivisa in 1^ Sezione e 2^ Sezione), riguarda l’intervento dal punto di vista strutturale ed il relativo modello per la richiesta di contributo è da presentare, per competenza, al Settore Offerta Turistica.

La “Parte Seconda” riguarda, invece, le attività di natura promozionale e la domanda di contributo è da presentare, per competenza, al Settore Coordinamento della Promozione Turistica.

Pertanto, anche nel caso in cui il medesimo progetto riguardasse sia un intervento di natura strutturale che un intervento di carattere promozionale, il soggetto proponente dovrà presentare due domande di contributo distinte ciascuna sull’apposito modello regionale a tal fine predisposto dal Settore Offerta Turistica e dal Settore Coordinamento della Promozione Turistica.

Parte Prima
1^ SEZIONE:

Settore Offerta Turistica

Indirizzi e criteri

1.1Finalità ed obiettivi

Il Piano Annuale 2007 assume quali linee di azione principali gli indirizzi strategici già indicati nelle linee di indirizzo programmatico e procedurale per la definizione del Piano Strategico Regionale del Turismo approvate con D.G.R. n. 42-1831 del 19 dicembre 2005:

* Rafforzamento e diffusione dell’immagine del turismo piemontese;

* Sviluppo di “prodotti turistici” che si configurano a completamento e caratterizzazione territoriale dell’offerta;

* Sostegno e rilancio di “prodotti turistici” con potenziale ancora da esprimere o di “prodotti” immediatamente vendibili di impatto nazionale e internazionale.

In particolare il presente Piano Annuale, in armonia con quanto indicato nella Legge Regionale n. 34 del 26 ottobre 2006, si propone di:

* incrementare i flussi turistici e favorire l’aumento della permanenza media dei turisti stessi essendo il turismo religioso, ad oggi, prevalentemente un turismo escursionistico di “giornata”;

* aumentare il contributo all’economia regionale del turismo “non tradizionale” e di nicchia;

* diversificare l’offerta dei territori a vocazione turistica;

* rivitalizzare e rilanciare i territori turistici in declino;

* estendere la pratica turistica e delle connesse attività ricreative, culturali e del tempo libero a tutti i cittadini e soprattutto agli strati meno abbienti, ai diversamente abili, ai giovani ed agli anziani anche ai fini del recupero e dell’integrazione sociale;

* diffondere le attività turistiche improntate alla maggiore conoscenza dei Santi Sociali ed i Missionari del Piemonte, favorendo la mobilità dei cittadini sia residenti all’interno della regione sia provenienti da altre regioni italiane o estere;

* potenziare le strutture e gli impianti esistenti e favorire la creazione di nuovi siti tecnologicamente avanzati destinati agli usi del turismo sociale e religioso;

* coordinare gli interventi pubblici nel settore, anche in collegamento con le iniziative di associazioni senza scopo di lucro per la realizzazione di programmi articolati di intervento.

1.2 Localizzazione degli interventi

L’intero territorio regionale.

1.3 Soggetti Beneficiari

Sono ammessi alla partecipazione al presente Bando gli Enti Pubblici, gli Enti Religiosi e gli Enti senza scopo di lucro che esercitano anche attività nel settore del turismo religioso e che operano nel territorio regionale piemontese. Tali Enti possono partecipare direttamente, in quanto proprietari del bene oggetto di intervento o, qualora consentito dalla normativa vigente, in quanto autorizzati con delega scritta dalla proprietà stessa.

1.4 Soggetti Esclusi

Non sono ammessi alla partecipazione al Bando i soggetti privati, le cooperative, le imprese, gli Enti con fini di lucro sia che rappresentino la proprietà del bene oggetto di intervento sia come Enti propositivi del progetto stesso.

1.5 Tipologie di interventi finanziabili

Il presente Programma Annuale attua o interviene a favore di iniziative per:

1. la costruzione, il completamento, il riattivamento, l’ampliamento e l’ammodernamento di impianti e strutture destinati a gestire l’accoglienza dei turisti ad opera di soggetti pubblici, Enti religiosi ed enti senza scopo di lucro (così come già indicato al paragrafo 1.3);

2. l’acquisizione delle attrezzature necessarie per migliorare la funzionalità delle strutture di cui al precedente punto 1. e l’organizzazione dei relativi servizi;

3. l’installazione di impianti innovativi e l’utilizzo di nuove tecnologie allo scopo di aumentare la fruibilità e l’accessibilità - anche da parte di persone con ridotte capacità motorie - di infrastrutture e percorsi che integrino le risorse ambientali con i patrimoni religiosi dislocati sul territorio;

4. la realizzazione, il recupero, il miglioramento ed il potenziamento di strutture ed infrastrutture allo scopo di favorire ed incrementare la diffusione della conoscenza, della conservazione e valorizzazione delle testimonianze storiche e culturali della vita e delle opere dei Santi Sociali e dei Missionari del Piemonte.

1.6 Requisiti di ammissibilità

Sono ammessi alla valutazione, gli interventi che presentano i seguenti requisiti:

* Devono essere realizzati nel territorio della Regione Piemonte;

* Se l’intervento interessa un percorso, una struttura o un’infrastruttura deve essere aperta al pubblico - anche con ridotta capacità motoria - o deve esserne garantita l’apertura e l’accessibilità al termine dei lavori;

* Il costo totale ammissibile del progetto, comprensivo di IVA e spese tecniche (queste ultime ammissibili fino ad un massimo del 10% delle opere edili), non deve essere inferiore ad euro 50.000,00. Nel caso di interventi presentati dalle Comunità Collinari o dalle Comunità Montane il costo minimo ammissibile dell’intervento non deve essere inferiore ad euro 30.000,00, così come specificato al paragrafo 1.10;

* L’Ente proponente deve garantire, in proprio o attraverso il reperimento di ulteriori contributi, la copertura finanziaria del progetto per la parte eccedente lo stanziamento regionale;

* Il livello di elaborazione dell’intervento proposto dai soggetti pubblici deve essere quello di “progettazione definitiva”, in conformità a quanto stabilito dalla normativa vigente sui lavori pubblici. Nel caso di enti no profit il livello di progettazione richiesto è assimilato, in termini di dettaglio progettuale, a quello di “progettazione definitiva” previsto per i soggetti pubblici;

* Le opere relative al progetto proposto non devono essere ancora avviate alla data di presentazione della domanda. Sono ammessi gli interventi non avviati su parti ben definite di un progetto generale di cui sia già in corso la realizzazione. Tali iniziative sono peraltro ammesse solo nella misura in cui sia dimostrabile che il contributo regionale è necessario al buon esito del progetto generale;

* I progetti presentati che prevedano - successivamente alla realizzazione - la gestione di attività in forma diretta ed indiretta dovranno essere corredati da un piano di gestione;

* I lavori dovranno iniziare entro 12 mesi dalla comunicazione di affidamento del contributo da parte della Regione Piemonte e dovranno essere terminati entro 36 mesi dalla data di inizio lavori (se non diversamente stabilito per casi specifici e motivati). La richiesta di un’eventuale proroga dei tempi deve essere presentata a firma del Legale Rappresentante dell’Ente proponente almeno un mese prima della scadenza; essa può essere concessa unicamente per motivi eccezionali e documentabili non dipendenti dalla volontà del beneficiario. La scadenza dei tempi fissati senza che siano iniziati o conclusi i lavori e senza che sia stata richiesta una proroga determina la revoca del contributo regionale concesso.

1.7 Entità dei contributi

Per la realizzazione dei progetti ritenuti idonei presentati a valere sul presente Programma Annuale 2007 la Regione Piemonte - sulla base delle risorse disponibili e nel rispetto delle norme vigenti - concederà un contributo in conto capitale a favore dei soggetti di cui al paragrafo 1.3, fino alla misura massima del 60% della spesa ritenuta ammissibile e, comunque, entro il limite di contribuzione massimo di euro 200.000,00, ad eccezione dei progetti presentati dalle Comunità Montane e dalle Comunità Collinari come specificato al paragrafo 1.10.

1.8 Criteri generali di valutazione

Le candidature presentate ai sensi del Programma Annuale 2007 saranno oggetto di:

* Verifica sotto il profilo formale;

* Valutazione di merito.

1.8.1 Verifica formale

Le proposte progettuali presentate saranno esaminate preliminarmente sotto il profilo della correttezza formale, ossia della conformità con quanto stabilito nel presente Programma Annuale:

1. Dossier di Candidatura presentato entro i termini di legge e regolarmente sottoscritto;

2. Soggetto beneficiario previsto dal Programma Annuale 2007;

3. Tipologia di intervento compatibile con quanto indicato ai paragrafi 1.5 e 1.6;

4. Completezza e regolarità della documentazione richiesta e necessaria alla valutazione;

5. Rispetto dei tempi.

Saranno giudicati “non ammissibili” i Dossier di Candidatura che a seguito della verifica preliminare risulteranno:

1. Presentati oltre il termine stabilito (fa fede il timbro postale);

2. Non completi dei documenti e delle informazioni richieste (da fornire secondo la modulistica predisposta dagli uffici regionali e sottoscritta dal Legale Rappresentante);

3. Il cui contenuto risulti incompatibile con le tipologie di intervento indicate ai paragrafi 1.5 e 1.6 e con i beneficiari ammissibili indicati al paragrafo 1.3;

4. I cui lavori siano iniziati o conclusi prima della presentazione della domanda.

Le relative proposte progettuali saranno, pertanto, escluse dalla successiva fase di valutazione di merito.

In presenza di altre carenze di ordine formale di minor rilievo, diverse da quelle sopra elencate, gli uffici regionali competenti potranno richiedere di provvedere alla relativa integrazione affinché l’istanza possa essere valutata nel merito.

1.8.2 Valutazione di merito

Le proposte progettuali concernenti le tipologie di intervento coerenti con gli obiettivi fissati dalla L.R. n. 34/2006, saranno valutate alla luce della dimostrata efficacia, efficienza, fattibilità urbanistica e sostenibilità ambientale ed economica. In particolare per la valutazione di tali elementi saranno utilizzati i seguenti criteri generali:

* Qualità complessiva del progetto anche rispetto alla capacità dello stesso di generare nuova occupazione e nuove attività economiche (c.d. “effetto moltiplicatore”);

* Coerenza del progetto rispetto alle finalità del Programma Annuale 2007 attuativo della L.R. n. 34/2006;

* Coerenza e funzionalità dell’opera con i caratteri ed i fabbisogni della località sede dell’intervento e con gli attrattori turistici in essa presenti;

* Contributo alla qualificazione ambientale e urbana della località turistica e alla riduzione degli effetti negativi derivanti dal carico turistico;

* Grado di fattibilità del progetto, in particolare per quanto concerne l’aspetto finanziario e autorizzativo (capacità finanziaria dell’Ente proponente, idoneità tecnico-urbanistica dell’intervento, tempi di realizzazione);

* Credibilità e sostenibilità economica nella fase di gestione (se prevista) e di posizionamento nel mercato successivamente alla realizzazione dell’intervento;

* Partecipazione di giovani (fino a 35 anni d’età) o di fasce sociali deboli nel programma di realizzazione, organizzazione e gestione del progetto presentato;

* Grado di innovazione dell’intervento proposto sia in relazione alle nuove tecnologie adottate sia ai servizi erogati;

* Collegamento (filiera) con altri provvedimenti di incentivazione comunitari, nazionali e regionali proposti e positivamente considerati (Accordi di Programma, Patti Territoriali, Progetti Integrati d’Area, Piani Integrati di Sviluppo Locale ecc.) o completamento degli stessi;

* Contributo allo sviluppo ed alla valorizzazione dell’identità, della tradizione e dell’economia turistica della località sede dell’intervento.

Nel rispetto dei criteri di valutazione di merito sopra indicati, la Regione Piemonte, con successivo atto deliberativo, provvederà alla definizione di apposite “Procedure di valutazione” che stabiliranno l’entità e le modalità di applicazione dei punteggi assegnabili a ciascun indicatore, al fine della formazione della graduatoria di idoneità dei progetti presentati.

Le “Procedure” stabiliranno per i medesimi progetti il punteggio minimo che dovranno raggiungere affinché possano essere ammissibili a contributo. I progetti che a seguito della valutazione effettuata mediante i criteri sopra indicati non raggiungano la soglia minima (punteggio minimo) stabilita dalle specifiche “Procedure di valutazione” saranno giudicati non idonei e pertanto non finanziabili.

La graduatoria di idoneità finale è formulata sulla base del punteggio totale ottenuto dalla somma del punteggi assegnati ad ogni singolo criterio comprensivo dell’eventuale “punteggio di priorità” attributo in caso di intervento rientrante tra quelli definiti “prioritari”, così come meglio specificato ai successivi paragrafi 1.9 e 1.9.1. Infatti, tra gli interventi giudicati “Idonei”, ossia che raggiungeranno la soglia minima di punteggio sopra citata, saranno considerati prioritari (e riceveranno - quindi - un punteggio aggiuntivo) quelli che appartengono alle tipologie di seguito descritte.

A parità di punteggio sarà preso in considerazione l’ordine temporale di presentazione dei Dossier di Candidatura. Le graduatorie relative alle iniziative finanziabili saranno approvate con provvedimento amministrativo entro 90 giorni lavorativi dal termine di scadenza per la presentazione del Dossier di Candidatura.

Con lo stesso provvedimento di approvazione delle graduatorie saranno altresì stabiliti i tempi per l’avvio e la conclusione degli interventi nonché per la rendicontazione documentata delle spese sostenute.

L’esito finale della valutazione, sia positivo sia negativo, sarà comunicato individualmente a tutti i soggetti che hanno presentato istanza.

1.9 Priorità

In relazione alle tipologie di intervento finanziabili, di cui al paragrafo 1.5, verrà data precedenza alle proposte progettuali appartenenti alle tipologie sotto indicate:

1. Miglioramento, ammodernamento (anche in termini di adeguamento alla normativa vigente per il superamento della barriere architettoniche), e recupero all’uso di impianti e strutture già esistenti e collegate ad attrattori religiosi;

2. Realizzazione di nuovi posti letto per l’accoglienza dei pellegrini;

3. Realizzazione o adattamento di strutture allo scopo di favorire ed incrementare la diffusione della conoscenza, della conservazione e valorizzazione delle testimonianze storiche della vita e delle opere dei Santi Sociali e dei Missionari del Piemonte (ad esempio la realizzazione di centri di studio e di consultazione, di musei o di mostre permanenti);

I punteggi attribuiti ai progetti, secondo l’appartenenza alle categorie prioritarie sopra elencate, sono costituiti da valori fissi, non soggetti quindi ad ulteriori valutazioni istruttorie di merito. Tali punteggi non sono tra loro cumulabili . Pertanto, nei casi di iniziative ricadenti in tipologie comprese in più di una categoria prioritaria individuata, verrà attribuito il punteggio più elevato.

1.9.1 Ambiti Territoriali prioritari

In relazione agli ambiti territoriali di intervento, verrà assegnato un ulteriore punteggio fisso alle proposte progettuali che vengono presentate dai territori sotto indicati:

1. Interventi presentati dalle Comunità Collinari ai sensi della D.C.R. n. 826-6658 del 12 maggio 1988;

2. Interventi presentati dalle Comunità Montane.

Il presente punteggio aggiuntivo verrà attribuito anche nel caso in cui la tipologia di intervento proposto non rientri tra quelle prioritarie elencate al paragrafo 1.9.

1.10 Entità dei contributi

Per la predisposizione dei progetti ritenuti idonei presentati a valere sul presente Programma Annuale 2007 la Regione Piemonte, sulla base delle risorse disponibili e nel rispetto delle norme vigenti in materia di concessione di contributi e di regolamentazione delle attività turistiche e sportive, concederà:

* Contributo in conto capitale, a favore dei soggetti di cui al paragrafo 1.3, fino alla misura massima del 60% della spesa ritenuta finanziabile, per la realizzazione di progetti di intervento, che comportino un investimento minimo ammissibile uguale o superiore a euro 50.000,00. Il contributo massimo concedibile è pari a euro 200.000,00;

Per i progetti presentati dalle Comunità Collinari e dalle Comunità Montane di cui al paragrafo 1.9.1:

* Contributo in conto capitale fino alla misura massima del 70% della spesa ritenuta finanziabile, per la realizzazione di progetti che comportino un investimento minimo ammissibile uguale o superiore a euro 30.000,00. Il contributo massimo concedibile è pari a euro 100.000,00.

L’Ente proponente può decidere di rinunciare al punteggio aggiuntivo di priorità relativo agli Ambiti Territoriali (che - si ricorda - viene assegnato nel caso di progetti presentati ad opera delle Comunità Montane e delle Comunità Collinari) allo scopo di poter ottenere, se dovuto, il contributo massimo concedibile pari ad euro 200.000,00 anziché quello spettante pari ad euro 100.000,00.

La spesa ammissibile è computata al lordo dell’I.V.A., salvo i casi in cui la stessa possa essere recuperata, rimborsata o compensata, in qualche modo, da parte del beneficiario. Tali casi devono essere obbligatoriamente segnalati dal richiedente al momento della domanda di contributo.

1.11 Valutazione ex post

Ai soggetti beneficiari dei contributi potrà essere richiesta, dopo un anno dal termine dei lavori, documentazione contenente dati economici e fisici inerenti il progetto finanziato e una relazione che analizzi i risultati conseguiti in rapporto agli obiettivi proposti nella fase di progettazione iniziale.

1.12 Piano finanziario

Le risorse necessarie per il finanziamento del Piano Annuale 2007 sono definite nella loro entità complessiva sulla base delle disponibilità relative all’esercizio finanziario 2007.

2^ SEZIONE:

Settore Offerta Turistica

Modalità di attuazione

2.1 Premesse

Le modalità di attuazione qui di seguito descritte si riferiscono alle proposte progettuali relative alle tipologie di intervento elencate al paragrafo 1.5 della Parte Prima, 1^ Sezione “Indirizzi e criteri” del Piano Annuale 2007 redatto in applicazione della L.R. n. 34 del 26 ottobre 2006.

Tali modalità descrivono le procedure di candidatura, di selezione delle proposte, di assegnazione e di liquidazione dei contributi e di attuazione degli interventi finanziati a conclusione delle procedure istruttorie.

Le domande di partecipazione al presente bando - pena l’inammissibilità - dovranno essere presentate esclusivamente mediante gli appositi moduli regionali e attraverso le modalità di seguito descritte.

2.2 Presentazione delle candidature

Le candidature riferite alle iniziative di cui al paragrafo 1.5 dovranno essere presentate entro 90 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte (B.U.R.) del presente Piano Annuale 2007.

La modulistica di candidatura sarà approvata con determina dirigenziale successivamente all’approvazione del Piano Annuale 2007 e pubblicata sul B.U.R.

Le candidature dovranno essere presentate, mediante l’apposito Dossier, alla Regione Piemonte, Direzione Turismo, Commercio e Sport, - Settore Offerta Turistica e Interventi Comunitari in Materia Turistica, Via Avogadro, 30 - 10121 Torino.

Nei casi previsti, i documenti costituenti la candidatura dovranno risultare in regola con le norme vigenti in materia di imposta di bollo (D.M. 20/8/92).

Con il medesimo provvedimento deliberativo di cui al paragrafo 1.8.2, Parte Prima, 1^ Sezione “Indirizzi e criteri” si provvederà a disciplinare le modalità relative ai controlli formali ed alle valutazioni di merito delle candidature, nonché le modalità di gestione dei contributi assegnati ai beneficiari.

I medesimi soggetti beneficiari dei contributi di cui al presente Piano Annuale 2007, sono tenuti a collaborare fornendo i documenti richiesti e necessari al controllo amministrativo e contabile dell’intervento finanziato secondo le indicazioni impartite dalla Direzione regionale competente.

2.3. Dossier di candidatura

Le domande di partecipazione al presente bando dovranno essere presentate esclusivamente utilizzando la modulistica predisposta allo scopo dalla Regione Piemonte e dovrà - pena l’esclusione dell’istanza - contenere i documenti di seguito descritti:

* Domanda di finanziamento sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’Ente richiedente che dovrà contenere le informazioni sul soggetto proponente, la denominazione dell’intervento, la natura del richiedente, il costo totale del progetto ed il relativo contributo richiesto, la localizzazione e la tipologia dell’intervento;

* Relazione generale dell’intervento (da redigere utilizzando l’apposita modulistica regionale), elaborati tecnico-progettuali definitivi (conformi a quanto stabilito dalla normativa sui lavori pubblici vigente), altra documentazione richiesta dalla modulistica di candidatura.

Il contenuto della Relazione generale dovrà illustrare - tra le altre informazioni - anche il contesto socio-economico e territoriale locale e i suoi attrattori turistici; i punti di forza e di debolezza del medesimo contesto soprattutto dal punto di vista dei problemi e delle difficoltà esistenti sul territorio considerato; il rapporto tra la proposta progettuale avanzata e la capacità di quest’ultima di influire in maniera positiva sui problemi evidenziati e di ottimizzare la presenza dei vantaggi locali in termini di ricadute economiche ed occupazionali dell’investimento proposto.

La presente Relazione generale è finalizzata ad illustrare la coerenza degli obiettivi che si intendono raggiungere con l’iniziativa proposta rispetto alle potenzialità-opportunità ed alle difficoltà-carenze del contesto locale. Verranno, pertanto, privilegiate quelle iniziative che - meglio di altre - dimostreranno un’adeguata sostenibilità economica e la capacità di integrarsi con la propria realtà territoriale, favorendo l’ “effetto moltiplicatore”, la valorizzazione delle opportunità e l’attenuazione delle carenze del territorio in questione.

Tutti i progetti di intervento che prevedano - successivamente alla realizzazione - la gestione di attività in forma diretta ed indiretta dovranno essere corredati anche da un “piano di gestione”, così come già indicato al paragrafo 1.6 relativo ai requisiti di ammissibilità delle istanze.

La modulistica necessaria alla presentazione delle istanze di contributo è in distribuzione gratuita presso la Direzione regionale Turismo, Commercio e Sport - Settore Offerta Turistica e Interventi Comunitari in Materia Turistica, Via Avogadro, 30, Torino oppure è reperibile attraverso il sito internet: www.regione.piemonte.it/turismo.

E’, ovviamente, consentito l’invio di ulteriori documenti ed elaborati (ad esempio documentazione fotografica) in grado di meglio illustrare la qualità del progetto.

2.4.Realizzazione degli interventi, varianti

Successivamente alla comunicazione di ammissibilità a contributo da parte della Regione Piemonte, Direzione Regionale Turismo, Commercio e Sport - Settore Offerta turistica, il Legale Rappresentante dell’intervento ammesso a finanziamento dovrà confermare formalmente l’accettazione del contributo e sottoscrivere un atto di impegno alla realizzazione e, nei casi previsti, alla successiva gestione dello stesso, secondo le modalità e i tempi stabiliti, pena la revoca del contributo assegnato.

La realizzazione dell’intervento dovrà essere conforme al progetto definitivo approvato e finanziato. Varianti sostanziali, o che comunque snaturino le finalità e i caratteri propri del progetto definitivo approvato, apportate in sede esecutiva, comporteranno la revoca del provvedimento di ammissione al contributo dell’intervento.

I soggetti beneficiari di cui al paragrafo 1.3, dovranno presentare, entro il termine che verrà indicato al momento della comunicazione di ammissibilità al contributo, alla Regione Piemonte, Direzione regionale Turismo, Commercio e Sport - Settore Offerta turistica, il progetto esecutivo nonché i beneficiari soggetti all’applicazione delle norme vigenti in materia di opere pubbliche dovranno altresì comunicare l’esito della gara d’appalto e il relativo importo di aggiudicazione.

Qualsiasi variante del progetto esecutivo anche se non modifica l’impostazione originale del progetto ammesso al finanziamento dovrà essere adottata, da parte dei beneficiari, ai sensi della normativa vigente in materia di opere pubbliche; in tutti i casi, comunque, i beneficiari dovranno preventivamente sottoporre alla Regione Piemonte qualunque variante. La Regione si pronuncerà in merito entro 60 giorni; trascorso tale termine senza osservazioni o provvedimenti da parte della Regione la variante si intende accolta.

L’eventuale incremento del costo d’investimento totale dell’intervento, determinatosi a seguito di variante accolta dalla Regione, non potrà comportare un incremento del contributo inizialmente assegnato al momento dell’approvazione del progetto definitivo.

L’eventuale utilizzo delle economie derivanti dal cosiddetto “ribasso d’asta” a seguito dell’aggiudicazione dell’appalto, a favore di varianti in corso d’opera, dovrà essere oggetto di specifica richiesta da parte del beneficiario alla Regione Piemonte, Direzione Regionale Turismo, Commercio e Sport - Settore Offerta turistica.

2.5.Liquidazione dei contributi

I contributi concessi per la predisposizione e la realizzazione dei progetti proposti dai soggetti pubblici di cui al paragrafo 1.3 ritenuti idonei e ammissibili in relazione alle risorse disponibili, saranno liquidati ai beneficiari secondo le seguenti modalità:

* 50% del contributo ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, dell’inizio dei lavori;

* 40% del contributo ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, di aver realizzato il 50% dei lavori;

* 10% del contributo o quota proporzionale spettante, quale saldo finale, ad avvenuta rendicontazione finale, da parte del beneficiario, della spesa totale sostenuta, previa verifica della conformità dell’intervento realizzato con il progetto approvato.

I contributi concessi per la predisposizione e la realizzazione dei progetti proposti e realizzati dagli enti religiosi ed enti “no profit” di cui al paragrafo 1.3, ritenuti idonei e ammissibili in relazione alle risorse disponibili, saranno liquidati ai beneficiari secondo le seguenti modalità:

* 50% del contributo assegnato ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, di aver sostenuto almeno il 50% della spesa ammessa a contributo, o in alternativa, 50% del contributo ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, dell’inizio dei lavori, previa presentazione di garanzia fideiussoria, assicurativa o bancaria rapportata all’ammontare della quota anticipata, a garanzia della completa realizzazione del progetto;

* il restante 50% del contributo, o la relativa quota proporzionale spettante, sarà liquidata a avvenuta rendicontazione finale, da parte del beneficiario, della spesa totale effettivamente sostenuta, previa verifica della conformità dell’intervento realizzato con il progetto approvato. Tale quota potrà altresì essere erogata contemporaneamente alla prima, in forma di anticipo, quando richiesto, previa presentazione da parte del beneficiario di garanzia fideiussoria, assicurativa o bancaria rapportata all’ammontare della quota anticipata, a garanzia della completa realizzazione del progetto. Nel caso di una rendicontazione finale inferiore alla spesa prevista ammessa a contributo, la fideiussione sottoscritta dal beneficiario dovrà garantire la restituzione della quota eccedente opportunamente rivalutata.

In alternativa alle modalità sopra descritte, il contributo può essere liquidato a fine lavori, in un’unica soluzione nonché rapportato alla spesa effettivamente sostenuta e documentata, previa verifica della conformità con quanto approvato.

2.6.Vincoli, rinunce e revoche, cumuli

La concessione di contributi per gli interventi di cui al paragrafo 1.5, comporta automaticamente l’impegno da parte degli enti beneficiari a garantire la destinazione d’uso dei progetti realizzati per le medesime finalità per cui sono stati approvati per un periodo di 10 anni.

Eventuali deroghe dovranno essere autorizzate con provvedimento della Regione Piemonte che ne preciserà i limiti e le modalità di attuazione.

Il mancato rispetto del vincolo di destinazione comporta la revoca del contributo e la restituzione integrale delle somme erogate aumentate degli interessi.

La Regione Piemonte ha facoltà, inoltre, di controllare l’effettiva realizzazione delle attività programmate da parte dei soggetti beneficiari dei contributi ed eventualmente di revocare la concessione del contributo stesso, nei seguenti casi:

* qualora l’iniziativa non venga realizzata in conformità di quanto descritto nella domanda di contributo e nel provvedimento di concessione;

* quando vengano accertate gravi irregolarità nella contabilizzazione della spesa o nella documentazione esibita.

Come già indicato, la revoca del contributo comporta la restituzione delle somme erogate opportunamente rivalutate. Tuttavia, l’importo dovuto per la restituzione delle somme erogate può essere proporzionalmente ridotto, qualora il beneficiario - poi divenuto inadempiente - documenti la realizzazione di almeno una parte funzionale dell’iniziativa approvata.

Qualora intenda rinunciare al contributo, il beneficiario deve darne immediata comunicazione scritta alla Regione Piemonte, Direzione Turismo, Commercio e Sport - Settore Offerta turistica, Via Avogadro, 30 - 10121 Torino.

Nei casi in cui le iniziative finanziate ai sensi del presente Piano Annuale 2007 beneficino di altri contributi pubblici, la somma totale di tali contributi non potrà superare il 100% della spesa sostenuta per la realizzazione di dette iniziative. In tali casi, comunque, il beneficiario è tenuto obbligatoriamente a informare preliminarmente la Regione Piemonte, Direzione Turismo, Commercio e Sport - Settore Offerta turistica, degli ulteriori contributi assegnati e utilizzati per le iniziative in questione.

Parte seconda

Settore Coordinamento della

Promozione Domanda Turistica

1. Finalità ed obiettivi

Il Piano Annuale 2007 assume quali linee di azioni principali gli indirizzi strategici già indicati nelle linee di indirizzo programmatico e procedurale per la definizione del Piano Strategico Regionale del Turismo approvate con D.G.R. n. 42-1831 del 19 dicembre 2005:

* Rafforzamento e diffusione dell’immagine del turismo piemontese;

* Sviluppo di “prodotti turistici” che si configurano a completamento e caratterizzazione territoriale dell’offerta;

* Sostegno e rilancio di “prodotti turistici” con potenziale ancora da esprimere o di “prodotti” immediatamente vendibili di impatto nazionale e internazionale.

In particolare il presente Piano Annuale, in armonia con quanto indicato nella Legge Regionale n. 34 del 26 ottobre 2006, si propone di:

* incrementare i flussi turistici e favorire l’aumento della permanenza media dei turisti stessi essendo il turismo religioso, ad oggi, prevalentemente un turismo escursionistico di “giornata”;

* aumentare il contributo all’economia regionale del turismo “non tradizionale” e di nicchia;

* diversificare l’offerta dei territori a vocazione turistica;

* rivitalizzare e rilanciare i territori turistici in declino;

* estendere la pratica turistica e delle connesse attività ricreative, culturali e del tempo libero a tutti i cittadini e soprattutto agli strati meno abbienti, ai giovani ed agli anziani anche ai fini del recupero e dell’integrazione sociale;

* diffondere le attività turistiche improntate alla maggiore conoscenza dei Santi Sociali ed i Missionari del Piemonte, favorendo la mobilità dei cittadini sia residenti all’interno della regione sia provenienti da altre regioni italiane o estere;

* potenziare le strutture e gli impianti esistenti e favorire la creazione di nuovi siti tecnologicamente avanzati destinati agli usi del turismo sociale e religioso;

* coordinare gli interventi pubblici nel settore, anche in collegamento con le iniziative di associazioni senza scopo di lucro per la realizzazione di programmi articolati di intervento.

2.Localizzazione degli interventi

L’intero territorio regionale.

3. Soggetti Beneficiari

Possono accedere ai contributi di cui al presente bando:

a) gli enti pubblici;

b) le associazioni senza scopo di lucro, aventi nell’oggetto sociale anche finalità di tipo turistico- religioso e di crescita della cultura;

c) gli enti religiosi;

Le Associazioni che presentano domanda di contributo devono operare sul territorio piemontese da almeno tre anni e devono allegare copia dello Statuto all’apposito modello, da cui emergano le finalità sopraindicate.

4. Tipologie di interventi finanziabili

Le proposte devono essere riferite ad interventi, a progetti e ad iniziative di cui all’articolo 2 della legge regionale 34/2006:

a) interventi volti a far conoscere i Santi sociali ed i Missionari del Piemonte, le attività svolte, i monumenti architettonici destinati al culto e le relative località di riferimento;

b) progetti mirati ad organizzare e gestire l’accoglienza anche a basso costo delle strutture pubbliche e private;

c) iniziative tese alla conoscenza [...] ed alla valorizzazione delle testimonianze storiche della vita dei Santi sociali e dei Missionari piemontesi, quali la realizzazione di filmati, di musei multimediali, di musei etnografici e di circuiti teatrali;

d) interventi per consolidare nel tempo flussi di turismo religioso che permettano l’inserimento del territorio regionale nei circuiti nazionali ed internazionali del turismo culturale, solidale e religioso.

5. Priorità

In relazione alle tipologie di intervento finanziabili, di cui al punto 4, verrà data precedenza alle proposte progettuali appartenenti alle tipologie che si articolano sul territorio piemontese ed integrano sensibilità e carismi specifici di più Santi del Piemonte, valorizzando così realtà locali anche diverse: più Santi in più siti territoriali. E’ ipotizzabile la collaborazione di più realtà religiose con riferimento a Santi differenti, eventualmente collegati tra loro per aree tematiche o sensibilità comuni.

6. Spese ammissibili

Le spese ammissibili sono quelle indirizzate alle azioni di comunicazione per la pubblicizzazione e per la promozione di pacchetti turistici, realizzati dai soggetti autorizzati ai sensi della normativa vigente (D. Lgs. 17 marzo 1995, n. 111), attraverso l’utilizzo di “media” o mediante la predisposizione di materiale informativo.

7. Entità dei contributi

Il contributo concedibile non potrà essere superiore al 50% della spesa ammissibile e comunque non superiore a Euro 50.000,00 e non inferiore a Euro 20.000,00.

Sono ammesse al finanziamento le spese effettuate successivamente alla presentazione della domanda di contributo relativa all’anno 2007, purché regolarizzate ai sensi del presente bando.

A fronte del contributo regionale, al soggetto beneficiario è richiesto di evidenziare l’identità e l’immagine coordinata del territorio regionale, garantendo la visibilità del marchio istituzionale della Regione Piemonte, mediante l’inserimento del medesimo sui supporti di comunicazione e nelle azioni propagandistiche connesse al progetto, oltre che favorendo la diffusione di campagne stampa pubblicitarie con le seguenti modalità:

• realizzazione materiale promozionale cartaceo;

• realizzazione e produzione di spot promozionali radiofonici e/o televisivi;

• esposizione di immagini del territorio piemontese e dei suoi prodotti di eccellenza su supporti audiovisivi, cd-rom, dvd;

Si ricorda che è richiesto di evidenziare l’identità, l’immagine coordinata del territorio regionale mediante l’inserimento del marchio istituzionale e della campagna promopubblicitaria, fornita a cura del Settore regionale competente, su tutto il materiale cartaceo. Il Settore si riserva inoltre di richiedere ulteriori azioni di comunicazione in relazione alla specificità del progetto, in tempo utile prima della realizzazione delle stesse.

8. Presentazione delle domande

Le domande di contributo devono essere inoltrate alla Regione Piemonte - Direzione Turismo, Commercio e Sport - Settore Coordinamento della Promozione Domanda Turistica - Via Avogadro 30 - 10121 Torino, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del presente Piano annuale 2007.

Le domande che pervengono in data successiva al periodo sopra indicato o incomplete della documentazione sottoindicata saranno dichiarate inammissibili.

Le domande, sottoscritte dal Legale rappresentante, devono essere corredate di ogni elemento utile a valutare il programma promozionale sotto il profilo tecnico, organizzativo e finanziario, pena la non ammissibilità.

In particolare, le domande devono essere presentate esclusivamente utilizzando la modulistica predisposta allo scopo e corredate di:

* relazione riguardante la descrizione del progetto (specificando il soggetto organizzatore, il luogo dello svolgimento della manifestazione, la durata dell’evento) gli obiettivi che si intendono perseguire oltre agli elementi utili a valutarne la rilevanza ai fini del presente bando di cui ai punti 4 e 5;

* piano finanziario delle entrate e delle spese previste (specificando ogni singola voce, le risorse impegnate e le eventuali sovvenzioni da parte di altri Enti e/o Istituzioni, quote di iscrizione o introiti vari);

* per i soggetti di cui al precedente punto 3.b, copia autenticata dello Statuto da cui emergano le finalità non lucrative e turistico-religiose dell’associazione stessa e che la medesima sia operante sul territorio da almeno tre anni.

Qualora dalla domanda di contributo non emergano gli elementi sufficienti a consentire l’istruttoria, l’Amministrazione Regionale può richiederne l’integrazione.

9. Ammissione ai contributi

Le domande saranno esaminate dal competente Settore Coordinamento della Promozione Domanda Turistica.

Il procedimento di ammissione o di esclusione al contributo regionale deve concludersi entro 90 giorni dalla data di scadenza della presentazione delle domande.

L’esito dell’istruttoria sarà comunicato ai soggetti interessati, così come previsto dalla normativa vigente e dalla legge regionale 4 luglio 2005, n. 7 “Nuove disposizioni in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, dopo l’assunzione di provvedimento dirigenziale di ammissione o di esclusione.

10. Concessione dei contributi

La concessione dei contributi è assunta con determinazione del Dirigente del Settore Coordinamento della Promozione Domanda Turistica - Organizzazione degli eventi promozionali, nei limiti dello stanziamento previsto dal bilancio regionale per l’anno in corso.

11. Liquidazione dei contributi

I contributi saranno liquidati a realizzazione ultimata delle manifestazioni e delle iniziative oggetto di contributo, previa presentazione entro 90 giorni dalla data di ultimazione delle medesime della seguente documentazione:

* documentazione probatoria della realizzazione dell’iniziativa (quali rassegna stampa, locandine, opuscoli, manifesti, supporti informativi ed altro materiale);

* rendiconto analitico delle spese effettuate, cui deve essere allegata la relativa documentazione delle spese sostenute (fatture, ricevute e scontrini fiscali, note spese, parcelle);

* documentazione riguardante eventuali contributi concessi da altri enti pubblici e deliberazione relativa;

* modalità di accredito del contributo (coordinate bancarie: codice IBAN, CAB e ABI);

* dichiarazione del legale rappresentante riguardante il regime IVA dell’Ente e la non assoggettabilità alla ritenuta IRES;

* relazione consuntiva comprovante il buone esito dell’iniziativa.

L’eventuale impossibilità al rispetto dei tempi suddetti per la presentazione della documentazione sopra indicata deve essere debitamente motivata entro i termini stessi.

Si precisa che il contributo assegnato si riferisce ad iniziative realizzate in un anno a partire dalla data di presa d’atto della domanda di contributo e che, pertanto, la relativa documentazione ai fini della liquidazione deve riguardare tale annualità; eventuali ritardi nella realizzazione del progetto debbono essere comunicati ai competenti uffici regionali, debitamente motivati e sottoscritti dal legale rappresentante.

Qualora la spesa effettivamente sostenuta sia inferiore a quella ammessa a contributo, questo, in sede di liquidazione, sarà proporzionalmente ridotto.

Tale contributo sarà revocato in caso di mancata realizzazione dell’iniziativa prevista o di mancata presentazione della documentazione probante.

Per quanto riguarda la presentazione della documentazione sopramenzionata, il beneficiario potrà, eventualmente, comprovare tutti gli stati, fatti e qualità personali mediante la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, ai sensi del DPR 28 dicembre 2000, n. 445, capo III, sezione V “Norme in materia di dichiarazioni sostitutive”.

Sulla veridicità delle suddette dichiarazioni sostitutive saranno effettuati idonei controlli, anche a campione, da parte del Settore competente, utilizzando altresì strumenti informatici e telematici, ai sensi dell’art. 71 del già citato DPR 445/2000.