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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 42

Deliberazione della Giunta Regionale 8 ottobre 2007, n. 36-7053

REG CE 1083/2006. Presa d’atto della Decisione C(2007) 3809, del 02/08/2007, che approva il Programma Operativo della Regione Piemonte cofinanziato dal Fondo europeo di Sviluppo Regionale FESR, per il periodo 2007/2013, a titolo dell’obiettivo “Competitivita’ regionale e Occupazione”; istituzione del Comitato di Sorveglianza del Programma operativo.

A relazione del Vicepresidente Peveraro:

Premesso che:

- il Regolamento CE n. 1083/2006, recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), sul Fondo sociale europeo (FSE) e sul Fondo di coesione, ha fissato i nuovi obiettivi della politica di coesione europea e disciplinato l’utilizzo dei Fondi strutturali per il periodo 2007/2013;

- il Regolamento CE n. 1080/2006, relativo al Fondo europeo di sviluppo FESR, ha definito i compiti del Fondo, il campo di applicazione del suo intervento con riguardo agli obiettivi “Convergenza”, “Competitività regionale e occupazione” e “Cooperazione territoriale europea” - quali definiti all’art. 3.2 del sopramenzionato Regolamento generale - nonché le norme in materia di ammissibilità al sostegno del Fondo;

- con il Regolamento CE n. 1828/2006, c.d. regolamento attuativo, si stabiliscono le disposizioni generali di realizzazione dei programmi cofinanziati dai Fondi strutturali;

- la Regione Piemonte risulta ammissibile alla partecipazione dei Fondi strutturali destinati al conseguire gli obiettivi della “Competitività regionale e occupazione” e della “Cooperazione territoriale europea”;

- in data 3 febbraio 2005, la Conferenza Unificata ha sancito l’intesa in ordine a procedure, tempi e modalità di definizione del Quadro strategico di riferimento nazionale per la politica di coesione 2007/2013, nel rispetto di quanto richiesto dall’art. 32 del su citato REG CE 1083/2006;

- con D.G.R. n. 35-214 del 7/6/2005 sono state approvate le Direttive procedurali ed organizzative per la definizione dei documenti di programmazione e gestione coordinata relativi alle politiche comunitarie di coesione per il periodo 2007/2013;

- con Deliberazione del Consiglio regionale n. 2631183, dell’11/10/2005, è stato adottato il Documento Strategico Regionale (DSR);

- con Deliberazione del Consiglio regionale n. 94-43541, del 21/12/2006, è stato approvato il “Documento di Programmazione Strategico-Operativa” (DPSO), previsto dal Quadro Strategico di Riferimento Nazionale per l’adozione di un approccio di programmazione unitaria per l’utilizzo dei diversi strumenti finanziari (Fondi strutturali, Fondo Aree Sottoutilizzate, Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, leggi regionali di settore);

- in data 30/11/2006, i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, coinvolte a titolo dell’obiettivo “Competitività regionale e occupazione”, hanno definito il riparto delle risorse comunitarie ad esse complessivamente attribuite, delle risorse messe a disposizione dallo Stato per il cofinanziamento nazionale nonché delle risorse derivanti dal Fondo per le Aree Sottoutilizzate;

- con deliberazione del CIPE, in data 22/12/2006, è stato adottato il Quadro Strategico di Riferimento Nazionale - contenente inoltre l’elenco dei programmi regionali e della relativa dotazione finanziaria assegnata a ciascuno di essi - in vista dell’inoltro ufficiale alla CE preliminare all’avvio della fase di negoziato.

Considerato che:

- entro la scadenza del 5 marzo 2007, la Regione ha provveduto a presentare la proposta di Programma Operativo FESR della Regione Piemonte per il periodo 2007/2013 - adottata con D.G.R. n. 1-5289 del 19/2/2007 - a titolo dell’obiettivo “Competitività regionale e occupazione”; nell’ambito di tale deliberazione,la Giunta ha dato mandato all’Assessore alla Programmazione (coadiuvato dalle proprie strutture e dalla struttura designata quale Autorità di gestione del Programma) ad interloquire, nel corso del negoziato, con le strutture tecniche nazionali di coordinamento e con quelle della Commissione sia per fornire informazioni supplementari sia per apportare le modifiche ed integrazioni ritenute necessarie;

- successivamente, si è avviata una fase di negoziazione e di verifica con i Servizi della CE e del Ministero dello Sviluppo Economico (in qualità di amministrazione capofila a livello nazionale dei programmi FESR) incaricati dell’esame delle proposte, finalizzata principalmente a specificare alcuni elementi di dettaglio sui contenuti della proposta di Programma e alcune considerazioni specifiche sul sistema di attuazione;

- il negoziato informale sul POR FESR è stato contrassegnato da un forte spirito di collaborazione che ha consentito di emendare od integrare il testo del documento programmatico in base alle osservazioni formulate dagli uffici della Commissione, accelerando di molto l’iter di approvazione del Programma da parte della Commissione europea;

- l’esame della Proposta del POR FESR della Regione Piemonte ha registrato unanime apprezzamento - cfr. c.d. “Position paper” dei servizi della Commissione del 27/4/2007, prot. 04172, - per l’idoneità della strategia fortemente orientata al perseguimento degli obiettivi del Consiglio europeo di Lisbona e Goteborg nonchè degli Orientamenti Strategici Comunitari, e in particolare l’interesse per alcune scelte forti che focalizzano l’azione regionale su Trasferimento tecnologico, Energia, Sviluppo urbano e Valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale;

- gli emendamenti e le integrazioni del Programma (peraltro di natura meramente tecnica e/ o redazionale ), pienamente coerenti con gli indirizzi derivati sia dai Regolamenti che dagli orientamenti nazionali e comunitari in materia, hanno riguardato in particolare i seguenti aspetti:

* la necessità di inserire alcuni elementi di specificazione su sinergie, complementarietà degli interventi e linee di demarcazione tra il programma FESR, il programma si sviluppo rurale regionale FEASR ed il programma nazionale per la pesca FEP ,anche allo scopo di evitare che una medesima operazione possa essere finanziata da più Fondi;

* la necessità di esplicitare concretamente la complementarietà tra gli assi del POR FESR ed i vari programmi di cooperazione territoriale;

* l’impegno ad adottare opportune misure per una significativa iniziativa sul versante della comunicazione dei risultati della politica europea, ivi compreso il ruolo della UE lungo tutto il periodo di programmazione;

* la necessità di esplicitare l’impegno a realizzare gli interventi dell’asse 3 - “Riqualificazione territoriale” - mediante il ricorso ad un approccio “integrato”; per quanto riguarda lo “Sviluppo urbano”, la necessità di esplicitare elementi che consentano di concentrare l’azione dei piani di sviluppo urbano in modo da evitare la polverizzazione delle risorse ed il conseguente depotenziamento dell’impatto degli interventi;

* l’esigenza di una migliore definizione di alcuni indicatori statistici (di risultato e di impatto), in particolare di tipo ambientale e territoriale, che consentano un allineamento del programma alle analisi da intraprendersi a livello nazionale ed europeo;

* la opportunità di estendere alle grandi imprese - in aggiunta alle Piccole e medie imprese- la possibilità di accedere ai benefici finanziati dal POR FESR ove ciò risulti necessario a garantire una massa critica adeguata e ricadute effettive sia sul sistema produttivo regionale nel suo complesso che sulle imprese di minori dimensioni; sul versante delle azioni di trasferimento tecnologico, è stata accolta l’indicazione di porre maggiore enfasi al versante della “domanda” di servizi che proviene dalle PMI piuttosto che su quello dell’’offerta’;

* l’inserimento di alcune specificazioni su modalità di gestione e attuazione, con particolare riferimento al ruolo degli Organismi intermedi, alla composizione del Comitato di Sorveglianza, alle modalità di selezione delle operazioni ed infine alle procedure di monitoraggio.

Atteso che:

- la Commissione Europea - Direzione generale Politica Regionale - con nota del 14/3/2007, prot. 02581, a seguito dell’esame operato dai propri Servizi, ha comunicato di considerare ricevibile la Proposta di Programma Operativo FESR della Regione Piemonte per il periodo 2007/2013, in quanto contenente tutti gli elementi richiamati dall’art. 37 del REG CE n. 1083/2006; a seguito di tale comunicazione, in base all’art. 56.1 del predetto Regolamento generale, sono considerate ammissibili al finanziamento del F.E.S.R. le spese effettivamente pagate a far data dal 1 gennaio 2007;

- la Commissione delle Comunità Europee, con Decisione C(2007) 3809 del 02/08/2007 (identificativo del programma n. CCI 2007 IT 162 PO 011) ha approvato la partecipazione del FESR - nella misura di 426.119.322 di Euro - a cofinanziamento del suddetto Programma Operativo Regionale, a titolo dell’obiettivo “Competitività regionale e occupazione” per il periodo 2007/2013;

- il contributo massimo a carico del FESR è fissato al 39,57% del totale della spesa pubblica e che la restante quota di finanziamento di 650.838.932 di Euro (pari al 60,43%) deve essere garantita con risorse pubbliche nazionali;

- per quanto concerne la predetta quota pubblica nazionale di finanziamento, il piano finanziario del Programma ,approvato dalla Commissione, prevede una ripartizione di tale apporto nazionale nella misura del 23,08%( pari a 150.193.600 Euro) a carico della Regione e nella misura del 76,92%, (pari a 500.645.332 Euro, a valere sul Fondo di Rotazione di cui alla L. 183/87), a carico dello Stato;

- con deliberazione del CIPE, attualmente in corso di registrazione da parte della Corte dei Conti, si è assunto l’impegno finanziario necessario a garantire la conseguente copertura della partecipazione nazionale.

Atteso altresì che:

- il già richiamato REG CE n. 1083/06, concernente l’utilizzo dei Fondi strutturali, prevede, fra l’altro, all’art. 63, che, per ciascun programma operativo, sia istituito un Comitato di Sorveglianza, entro tre mesi dalla data di notifica della decisione di approvazione del POR, con il compito di accertare l’efficacia e la qualità dell’attuazione del Programma operativo.

Visto il paragrafo 5.2.7 del Programma operativo che prevede:

Il Comitato di sorveglianza del Programma operativo ,istituito in conformità dell’art. 63 del regolamento (CE) n. 1083/2006, è presieduto dal Presidente della Giunta Regionale o da un’autorità da esso delegata e si compone di rappresentanti della Regione e dello Stato Centrale.

In particolare , sono membri del Comitato di Sorveglianza:

- l’Autorità di Gestione e gli altri rappresentanti della Regione;

- strutture regionali, diverse dall’Autorità di Gestione, titolari di linee di intervento all’interno dei Programmi Operativi nonché gli organismi e gli enti cui sia eventualmente delegata la gestione di specifiche linee di intervento;

- Ministero dello Sviluppo economico - Dipartimento per le Politiche di sviluppo e coesione - Servizio per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari, in qualità di Amministrazione nazionale responsabile del coordinamento generale delle politiche dei Fondi Strutturali ed in qualità di amministrazione nazionale capofila del Fondo;

- Ministero dell’Economia e delle Finanze - Ispettorato Generale per i rapporti con l’Unione Europea (I.G.R.U.E.);

- Amministrazioni responsabili delle politiche trasversali (Ambiente e Pari Opportunità), secondo i rispettivi ambiti di competenza territoriale;

- Consigliera Regionale di Parità, Presidente della Commissione Regionale per le Pari Opportunità e le Autorità ambientali competenti per ambito territoriale;

- un rappresentante dell’Autorità di Gestione del POR FSE della Regione Piemonte;

- un rappresentante dell’Autorità di Gestione del PSR FEASR della Regione Piemonte;

- un responsabile regionale dell’attuazione del FEP;

- un rappresentante dei Programmi di “Cooperazione territoriale europea” della Regione Piemonte;

- le Autorità di Gestione dei Programmi Operativi Nazionali dei settori di intervento del Programma Operativo;

- le componenti rappresentative del partenariato istituzionale (comuni, comunità montane e province) e delle autonomie funzionali (Camere di Commercio e Università);

- un rappresentante della città capoluogo della Regione;

- i rappresentanti del partenariato economico e sociale, del terzo settore e del sistema regionale della ricerca e innovazione.

Eventuali integrazioni e/o aggiornamenti delle componenti,anche su indicazione della giunta regionale, potranno essere deliberate del Comitato stesso, conformemente al suo regolamento interno.

Possono inoltre presenziare alle attività del Comitato di Sorveglianza altri partecipanti che possono apportare il proprio contributo all’attuazione del P.O.R. ma che comunque non sono membri effettivi del Comitato di sorveglianza, soggetti idonei a contribuire all’attuazione del POR, pur non rivestendo la qualifica di membri effettivi del Comitato di sorveglianza.

Su propria iniziativa, o a richiesta del Comitato di Sorveglianza, un rappresentante della Commissione europea potrà partecipare ai lavori del Comitato a titolo consultivo.

I rappresentanti della Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e del Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) potranno partecipare a titolo consultivo qualora la BEI o il FEI forniscano un contributo al POR.

Possono altresì partecipare alle riunioni del Comitato, su invito del suo Presidente, il valutatore indipendente, esperti e altre Amministrazioni.

E’ assicurata, ove possibile, un’equilibrata partecipazione di uomini e donne.

Considerato che, conseguentemente, si rende necessario:

- prendere atto della decisione della Commissione, sopra citata, di adozione del Programma Operativo Regionale,finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale FESR, a titolo dell’obiettivo “Competitività regionale e occupazione”, per il periodo 2007/2013 e della correlativa ammissione a finanziamento per un importo pari a 426.119.322 euro;

- prendere atto della deliberazione del CIPE, sopra citata, con la quale si dispone il cofinanziamento a carico dello Stato a valere sul Fondo di Rotazione - ex l. 183/87 - per un importo pari a 500.645.332 Euro;

- prendere atto che la quota di cofinanziamento a carico della Regione - corrispondente al 23,08% della quota nazionale pubblica - ammonta a 150.193.600 Euro e che tale fabbisogno troverà adeguata previsione e copertura sul Bilancio della Regione mediante l’adozione di successivi provvedimenti;

- istituire il Comitato di Sorveglianza del Programma.

Quanto sopra premesso,

la Giunta regionale, a voti unanimi espressi nelle forme di legge,

delibera

* di prendere atto che, con decisione n. 3809 C(2007) del 02/08/2007, la Commissione delle Comunità europee:

* ha adottato il Programma Operativo della Regione Piemonte - obiettivo “Competitività regionale e occupazione” - per il periodo 2007/2013, che si allega a fare parte integrante e sostanziale della presente deliberazione (allegato 1) e del collegato “Rapporto di valutazione ex ante” (allegato 2);

* ne ha disposto la correlativa ammissione a finanziamento a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), per un importo pari a 426.119.322 euro;

* di prendere atto dell’impegno da parte dello Stato - mediante delibera CIPE attualmente in corso di registrazione da parte della Corte dei Conti - con la quale si dispone la copertura sulla contropartita nazionale a valere sul Fondo di Rotazione - ex l. 183/87 - per un importo pari a 500.645.332 Euro;

* di prendere atto che la quota di cofinanziamento a carico della Regione - corrispondente al 23,08% della quota nazionale pubblica - ammonta a 150.193.600 Euro, disponendo che tale fabbisogno troverà adeguata previsione e copertura sul Bilancio della Regione mediante l’adozione di successivi provvedimenti;

* di istituire il Comitato di Sorveglianza del Programma, ai sensi dell’art. 63 del REG CE n. 1083/2006, competente a formulare proposte ed indirizzi all’Autorità di gestione per l’attuazione del Programma nonché di accertare l’efficacia e la qualità dell’attuazione sul predetto Programma, nella composizione di seguito indicata:

1. il Presidente della Regione Piemonte, od un suo delegato, che lo presiede;

2. l’Assessore alle Attività Produttive;

3. l’Assessore alla Ricerca e Innovazione;

4. l’Assessore alla Programmazione;

5. il responsabile della Direzione regionale alle Attività Produttive, individuato quale Autorità di Gestione del Programma o suo delegato;

6. un rappresentante dell’Autorità di Certificazione, un rappresentante dell’Autorità di Audit e un rappresentante dell’Autorità Ambientale del Programma;

7. i responsabili delle Direzioni regionali (diverse dall’Autorità di Gestione), titolari di misure/linee di intervento all’interno del Programma;

8. un rappresentante per ciascun organismo o ente cui sia eventualmente delegata la gestione di specifiche misure/linee di intervento;

9. un rappresentante del Ministero dello Sviluppo economico - Dipartimento per le Politiche di sviluppo e coesione - Servizio per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari, in qualità di Amministrazione nazionale responsabile del coordinamento generale delle politiche dei Fondi Strutturali ed in qualità di amministrazione nazionale capofila del fondo;

10. un rappresentante del Ministero dell’Economia e delle Finanze - Ispettorato Generale per i rapporti con l’Unione Europea (I.G.R.U.E.);

11. la Consigliera di Parità regionale;

12. il Presidente della Commissione Regionale per le Pari Opportunità;

13. un rappresentante dell’Autorità di Gestione del POR FSE della Regione Piemonte;

14. un rappresentante dell’Autorità di Gestione del PSR FEASR della Regione Piemonte;

15. un responsabile regionale dell’attuazione del FEP;

16. un rappresentante di ciascuna struttura regionale responsabile di Programmi di “Cooperazione territoriale europea”;

17. le Autorità di Gestione dei Programmi Operativi Nazionali dei settori di intervento del Programma Operativo;

18. un rappresentante dei comuni designato congiuntamente dall’ANCI Piemonte e dalla Lega delle Autonomie locali;

19. un rappresentante, dell’U.P.P.I. (Unione delle Province piemontesi);

20. un rappresentante dell’UNCEM;

21. un rappresentante di Union Camere Piemonte;

22. un rappresentante della Commissione Europea;

23. un rappresentante del mondo accademico designato congiuntamente dal Politecnico di Torino, dall’Università degli studi di Torino e dall’Università del Piemonte orientale;

24. il Sindaco della città di Torino;

25. un rappresentante di Confindustria Piemonte;

26. un rappresentante di FederAPI Piemonte;

27. due rappresentanti designati congiuntamente dalle associazioni di categoria delle imprese artigiane più rappresentative a livello nazionale ed operanti nella Regione;

28. un rappresentante designato congiuntamente dalle organizzazioni di categoria delle imprese del commercio e dei servizi più rappresentative a livello nazionale ed operanti nella Regione;

29. un rappresentante delle sezioni regionali di tutela del movimento cooperativo;

30. due rappresentanti designati congiuntamente dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori più rappresentative a livello nazionale ed operanti nella Regione;

31. un rappresentante designato congiuntamente dalle Fondazioni bancarie aventi sede in Piemonte;

32. un rappresentante delle associazioni ambientaliste;

33. un rappresentante del Terzo Settore.

I membri rubricati dal n. 1 al n. 21 partecipano alle sedute del Comitato con voto deliberativo mentre i restanti, dal n. 22 al n. 31, partecipano con voto consultivo.

Il Comitato potrà essere eventualmente integrato, a seguito di deliberazione del Comitato stesso (conformemente al suo regolamento interno), anche su indicazione della Giunta regionale; potranno inoltre presenziare alle attività del Comitato di Sorveglianza soggetti idonei a contribuire all’attuazione del POR, pur non rivestendo la qualifica di membri effettivi del Comitato; su propria iniziativa, o a richiesta del Comitato di Sorveglianza, un rappresentante della Commissione europea potrà partecipare ai lavori del Comitato a titolo consultivo; rappresentanti della Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e del Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) potranno partecipare a titolo consultivo ai lavori del Comitato qualora la BEI o il FEI forniscano un contributo all’attuazione del Programma; potranno altresì partecipare alle riunioni del Comitato, su invito del suo Presidente, il soggetto incaricato della valutazione del Programma, esperti e rappresentanti di altre Amministrazioni;

* di demandare, al responsabile della Direzione regionale alle Attività Produttive - struttura individuata quale Autorità di Gestione del Programma - gli adempimenti necessari all’individuazione puntuale dei soggetti componenti il suddetto Comitato di Sorveglianza, preliminarmente alla costituzione del Comitato stesso che sarà formalizzata con Decreto del Presidente della Regione;

* di demandare altresì al responsabile della Direzione regionale Attività Produttive, tutti gli adempimenti necessari e conseguenti per la piena ed ottimale attuazione del Programma e, specificatamente, le attività e le funzioni come definite all’art. 60 del REG CE 1083/2006;

* di demandare al responsabile della Direzione Bilanci e Finanze - struttura individuata quale Autorità di Certificazione del Programma - tutti gli adempimenti necessari alla corretta certificazione delle spese erogate per l’attuazione del programma e, specificatamente, le funzioni come definite all’art. 61 del REG CE 1083/2006;

* di demandare al responsabile della Struttura Speciale Controllo di Gestione- struttura individuata quale Autorità di Audit del programma - tutti gli adempimenti necessari alla verifica dell’adeguatezza dei sistemi di gestione e controllo e alla corretta dichiarazione delle spese connesse all’attuazione del programma e, specificatamente, le funzioni come definite all’art. 62 del REG CE 1083/2006;

* di demandare al responsabile della Direzione Tutela e Risanamento Ambientale e Programmazione Gestione Rifiuti - struttura individuata quale Autorità Ambientale del Programma - tutti gli adempimenti necessari ad assolvere la funzione di garantire l’integrazione ambientale e di rafforzare l’orientamento allo sviluppo sostenibile in tutte le fasi di predisposizione, attuazione e sorveglianza del programma ed in dettaglio le funzioni come definite al par. 5.1.4 del POR;

* di provvedere alla informazione e divulgazione della presente deliberazione, garantendo quanto richiesto dall’art. 7 del Regolamento(CE) 1828/06.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato