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Bollettino Ufficiale n. 40 del 4 / 10 / 2007

Deliberazione della Giunta Regionale 17 settembre 2007, n. 20-6887

Attivita’ Formative e di Aggiornamento per Guardie Ecologiche Volontarie. Definizione dei criteri e dei contenuti per la gestione delle attivita’ medesime per il biennio 2007-2008.

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

- di approvare, i criteri concernenti le istruzioni per la gestione dei corsi di cui agli allegati n. 1 e n. 2 facenti parte integrante del presente atto deliberativo;

- di autorizzare, ai sensi del Regolamento per la disciplina delle attività delle Guardie Ecologiche Volontarie, approvato con D.C.R. n. 611-10668 in data 7/12/1983 e modificato con D.C.R. n. 980/4082 del 06/03/1995, gli Enti di cui agli allegati n. 1 e n. 2 facenti parte integrante della presente deliberazione, ad organizzare ed a svolgere nel biennio 2007/2008 i corsi di formazione e di aggiornamento per Guardie Ecologiche Volontarie, per il numero di ore e per gli importi specificati, comportanti una spesa complessiva nel biennio 2007/2008 di Euro 108.800,00, a cui si farà fronte con le somme già accantonate (A. 101133) con D.G.R. 30-6493 del 23/07/2007 sul cap. 17638 alla Direzione ”Tutela e risanamento ambientale - Programmazione gestione rifiuti".

La presente deliberazione verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato 1

Criteri concernenti la gestione ed i contenuti dei Corsi di Formazione Professionale delle Guardie Ecologiche Volontarie

In applicazione dell’art. 37 della legge regionale n. 32 del 2 Novembre 1982 che prevede l’istituzione dei Corsi per la Formazione delle Guardie Ecologiche Volontarie e del Regolamento attuativo approvato con D.C.R. nº 611-10668 del 7 /12/1983 successivamente modificato con DCR nº 980-4082 del 6/3/95, vengono fissati con la presente i criteri per la impostazione delle attività di formazione professionale per detto personale per il biennio 2007 - 2008 .

1 - Caratteristiche dei corsi

A - Durata

I corsi avranno una durata di 165 ore, così articolate:

- n. 98 ore di lezioni teoriche, secondo il programma riportato al successivo punto C

- n. 42 ore di lezioni pratiche, all’aperto, per l’approfondimento delle conoscenze acquisite nel corso teorico. Tali lezioni comprenderanno visite guidate collettive, al seguito dei docenti.

- n. 25 ore di tirocinio, anche individuale o di gruppo, al seguito di GEV durante l’attività di servizio.

Le lezioni teoriche avranno una frequenza almeno bisettimanale e le stesse avranno una durata non superiore alle 3 ore e non inferiore alle 2.

Per le ore di lezione pratiche all’aperto verranno conteggiate n. 3 ore per la mezza giornata e n. 6 ore per l’intero giorno .

B - Periodo di svolgimento:

Il periodo di svolgimento è compreso fra il 1° gennaio ed il 30 giugno dell’anno successivo.

Eventuali proroghe potranno essere concesse esclusivamente in casi di comprovata causa di forza maggiore.

C - Programma dei corsi :

I corsi dovranno prevedere la trattazione degli argomenti sotto descritti, ampliamenti sviluppati sulla manualistica didattica ed operativa distribuita dall’Assessorato regionale all’Ambiente alle Province e consistente nei volumi e materiali denominati :

- Quaderni didattici

- Raccolta legislativa

- Vademecum G.E.V.

- Raccolta diapositive

Tale documentazione contiene le nozioni fondamentali che dovranno essere illustrate alle aspiranti Guardie Ecologiche Volontarie: il materiale fornito dovrà essere opportunamente integrato anche sulla base della personale esperienza e conoscenza dei docenti, per gli argomenti che richiedono maggiore approfondimento e dettaglio (ad es. riconoscimento di specie animali, vegetali, fungine ecc.) con particolare riferimento alle specie tutelate dalla normativa regionale in vigore .

I corsi dovranno attenersi alla seguente impostazione esplicitata anche a pag. 9 del quaderno didattico “Educazione ambientale : proposte didattiche”

Introduzione al Corso

Modulo 1

L’ambiente come eco-socio-sistema (quaderni didattici n.1-6 e Vademecum)

56 ore teoriche - 30 ore di pratica - 2 ore di verifica

Essere G.E.V. dal punto di vista socio-culturale e da quello giuridico-amministrativo

Sistema Terra. Le reazioni della vita

Introduzione allo studio di ambiente : ecologia, cartografia, elementi di geomorfologia, ecc.

I principali ecosistemi piemontesi con lezioni teoriche, utilizzo di carte topografiche e visite guidale sul territorio.

l’ambiente di pianura

l’ambiente delle valli alpine - l’ambiente collinare

l’ambiente lacustre

l’ambiente urbano

l’ambiente fluviale

Avvicinamento all’area locale con: uscite sul territorio e individuazione di uno o più ecosistemi locali per uno studio di ambiente

Ampliamenti interdisciplinari significativi dello studio dell’ambiente prescelto (storico geografici, naturalistici, economico-sociali);

approfondimenti teorico-pratici sui vari argomenti disciplinari, tenendo sempre presente l’interdisciplinarietà, sul terreno ed in aula - approfondimenti relativi al rapporto uomo-ambiente con particolare riguardo al territorio oggetto della ricerca (cercando di mettere in luce sia l’ambiente “fisiologico” sia l’ambiente “ patologico”);

Brainstorming e riflessione collettiva sui risultati dello studio di ambiente

momenti di verifica delle conoscenze acquisite.

Modulo 2

Aspetti giuridico-normativi e comportamentali (quaderni didattici n. 7 e 8, Vademecum, raccolta legislativa)

38 ore teoriche - 12 ore di pratica - 2 ore di verifica

Aspetti giuridico- amministrativi:

Figura giuridica del Pubblico Ufficiale e della Guardia Particolare Giurata come emerge dalle leggi in materia ed ambiti operativi con riferimenti ai risvolti di ordine civile e penale, funzioni e mansioni della G.E.V., in relazione all’impiego previsto dalle leggi regionali: procedure di nomina, verbalizzazione delle infrazioni, comminazione delle sanzioni, modulistica.

- T.U. delle leggi di Pubblica sicurezza approvato con R.D. 18/06/1931 n. 773

- L. 24/11/1981 n° 689 s.m.i “ Modifiche al sistema penale”

- art. 357 C.P.

La normativa:

Le norme (leggi nazionali e regionali, decreti, circolari, ecc.) sono raggruppate secondo un ordine di priorità in relazione alla attività della G.E.V. ; nel primo gruppo (elencato di seguito) sono indicate le norme i cui principi devono essere ben conosciuti in quanto prevedono espressamente il concorso della G.E.V. nelle attività di vigilanza ed accertamento delle violazioni relative :

- L.R. 2/11/1982 n° 32 “Nome per la conservazione del patrimonio naturale e dell’assetto ambientale ” e successive modifiche approvate con L.R. 21/6/1984 n° 29, L.R., 29/08/1986 n° 37 e L.R. 23/04/2007, n. 9 (Legge finanziaria per l’anno 2007)

- Circolare applicativa n. 8/ ECO del 3 giugno 1985

- Circolare applicativa 15/AUR del 29/07/1986

- Circolare applicativa n. 22/ECO del 19 luglio 1994;

- Circolare applicativa n. 24/ECO del 18 ottobre 1994

- L. 1/03/1975 n. 47 e successive modificazioni (incendi)

- L. 23/08/1993 n. 352 e successive modificazioni (funghi)

- D.lgs. 3/4/2006 n. 152 e successive modificazioni (rifiuti)

- L.R. 29/08/1986 n. 37 e successive modificazioni (tartufi)

- L.R. 09/08/1989 n. 45 (vincolo idrogeologico)

- L.R. 22/03/1990 n. 12 (parchi)

- L. R. 09/06/1994 n. 16 (incendi)

- Circolare del 9/03/1995 n. 6 / AGE (incendi)

- L.R. 03/04/1995 n. 47 (biotopi)

- L.R. 04/04/1995 n. 51 (minerali)

- L.R. 13/04/1995 n. 59 (rifiuti)

- Regolamenti locali in materia di tutela dell’ambiente

Il secondo gruppo, successivamente riportato, annovera al suo interno, norme che contengono principi generali la cui illustrazione è funzionale ad una più ampia ed articolata conoscenza della normativa inerente l’ambiente e sua tutela:

- L. 06/01/1931 n. 99 (piante officinali)

- R.D. 26/05/1932 n. 772 (piante officinali)

- T.U. n. 42/2004 (beni ambientali)

- L. 08/07/1986 n. 349 (Ministero Ambiente)

- L 06/12/1991 n. 394 (parchi)

- L. 07/02/1992 n. 150 e successive modificazioni (animali e vegetali)

- L. 01/02/1992 n. 157 (caccia)

- L.R. 05/12/1977 n. 56 e successive modificazioni (urbanistica)

- L.R 29/12/2006 n. 37 (pesca)

- L.R. 20/04/1989 n. 20 (beni ambientali)

- L.R. 21/07/1992 n. 36 (parchi)

- L.R. 04/09/1996 n. 70 (caccia)

il comportamento delle G.E.V. nei confronti del cittadino, la funzione educativa, la contravvenzione come momento di approccio, dialogo e formazione del cittadino; elementi di pronto soccorso e di protezione civile.

Momenti di verifica delle conoscenze acquisite

Modulo 3

Tirocinio di 25 ore

2 - Gli Enti Gestori

Le Province sono gli Enti Gestori dei Corsi per Guardie Ecologiche Volontarie.

Esse organizzano e gestiscono i corsi, anche in collaborazione con le Comunità Montane e con i Comuni, nonché con gli Enti e le Associazioni aventi come scopo la tutela dell’Ambiente e riconosciute ai sensi dell’art. 13 della legge n° 349/86 e successivi decreti di attuazione .

3 - Gli Allievi dei corsi

Possono essere allievi dei corsi per la nomina a Guardia Ecologica Volontaria i cittadini di età superiore ai 18 anni, in possesso della licenza della scuola dell’obbligo .

La domanda di ammissione ai corsi dovrà essere formulata per iscritto, previa lettura e consegna al candidato del Regolamento di disciplina regionale e, ove adottato, di quello provinciale

4 - Programmazione dei corsi assegnati

A seguito delle consultazioni effettuate con le Amministrazioni Provinciali, il prospetto dei corsi previsti per il biennio 2007 - 2008, corredato dei relativi contributi regionali calcolati ai sensi del successivo punto 13, è il seguente:





PROVINCE    Numero corsi formazione    Importo contributo regionale Euro
ALESSANDRIA    2    22.400,00
ASTI    -    -
BIELLA     -    -
CUNEO    2    22.400,00
NOVARA    1    11.200,00
TORINO    3    33.600,00
VERBANIA    -    -
VERCELLI    -    -
Totale    8    89.600,00



Ogni Provincia è tenuta ad iniziare l’attività organizzativa e formativa dei corsi assegnati entro il 31-12-2008.

Al fine di verificare tale fattispecie, la Provincia dovrà comunicare alla Regione Piemonte almeno 15 giorni prima dell’emissione del Bando la volontà di dare seguito al corso assegnato, segnalando altresì la data presunta di fine corso.

Nel caso in cui la Provincia non rispetti il succitato termine, perderà le risorse finanziarie relative al corso non espletato nei tempi previsti, fatte salve attestate e documentate cause di forza maggiore.

I corsi dovranno essere altresì, di norma, opportunamente dislocati sul territorio di ciascuna Provincia, in funzione delle specifiche esigenze di tutela ambientale derivanti dalla distribuzione della popolazione nonché dalle caratteristiche delle attività economiche e turistiche che vi si svolgono e/o di qualsiasi altro fattore che possa determinare la necessità di Guardie Ecologiche Volontarie .

Previa la stipulazione di opportuni accordi tra le Province interessate, nulla osta che Cittadini residenti nel territorio di una Provincia confinante con quella in cui viene organizzato il corso siano accettati a frequentare il corso medesimo, fatte salve le normative statali e regionali e gli adempimenti conseguenti ai fini della nomina e dell’espletamento del servizio di Guardia Ecologica Volontaria.

5 - Comunicazione di inzio del corso

Almeno 5 giorni prima della lezione introduttiva dovrà essere trasmessa la comunicazione di inizio del corso, anche a mezzo Fax (011/4322396), alla Direzione Regionale Formazione Professionale - Lavoro, Settore Attività Formativa, Via Magenta, 12 - 10122 Torino e alla Direzione Tutela e Risanamento ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti, Settore Politiche di Prevenzione - Tutela e Risanamento Ambientale Via Principe Amedeo 17 - 10123 Torino della corredata dalla seguente documentazione:

- Lettera contenente il luogo e la data di inizio del corso

- Elenco degli allievi iscritti

- Orario del corso

- Programma del corso

- Indicazione del Responsabile del corso, cui effettuare eventuali comunicazioni.

6 - Registro di presenza Allievi

Il registro è scaricabile dal sito Internet della Regione Piemonte all’indirizzo;

www.Regione.Piemonte.it/Formaz/Dirregg.htm, alla voce Nuovi Modelli di Registro per la rilevazione Presenza Allievi, cliccando il modulo Word Registro Regione Piemonte.

La sezione riguardante le presenze degli allievi, dovrà essere riprodotta in numero di pagine sufficienti a coprire tutto il periodo del percorso formativo, numerate progressivamente ed accuratamente pinzate in fascicolo in modo da impedire qualsiasi dispersione e recare la vidimazione prevista dall’Ente Gestore in analogia con le procedure adottate negli altri corsi di formazione gestiti e rivolti a disoccupati o occupati..

Tutti gli Allievi iscritti al corso vi devono apporre, all’inizio di ogni lezione, la propria firma.

Sarà cura del docente riportare eventuali uscite anticipate dei partecipanti ai corsi.

L’Ente Gestore dovrà attenersi scrupolosamente a tutte le istruzioni per l’uso del Registro chiaramente riportate nella prima pagina del medesimo.

L’impossibilità di prendere visione del Registro di Presenza Allievi da parte dell’Ispettore regionale durante la verifica di rendicontazione, comporta la revoca del finanziamento relativo al corso in oggetto.

7- Frequenza ai corsi :

Possono iscriversi e frequentare il corso 65 allievi al massimo: la presenza di uditori non è ammessa.

Il corso è attivabile con un numero di allievi non inferiore alle 15 unità e viene sospeso nel caso in cui la totalità degli iscritti comunichi formalmente il ritiro dal corso.

Gli Enti dovranno avere cura, secondo le disposizioni di cui al precedente punto 3, che al corso accedano allievi di età superiore ai 18 anni, che diano sufficienti garanzie di seguire il corso con continuità ed assiduità e che si impegnino a prestare la loro attività volontaria sul territorio provinciale di residenza al termine del corso .

E’ facoltà dell’Ente, qualora anche l’elevato numero di richieste di partecipazione lo imponga, far precedere il corso da una preselezione sulla base di criteri oggettivi prefissati . Saranno ammessi all’esame finale per il conseguimento della idoneità alla nomina a Guardia Ecologica Volontaria solo quegli Allievi che hanno frequentato almeno l’80% delle ore teorico pratiche (79 - 33) ed il 100% del tirocinio (25).

Fa testo della presenza dell’allievo unicamente la firma apposta, lezione per lezione, sul Registro.

8 - Orario delle lezioni

L’orario delle lezioni è stabilito secondo le esigenze locali dagli stessi Enti gestori e degli allievi. E’ consentito lo svolgimento di lezioni pratiche all’aperto anche nei giorni festivi.

L’orario non deve protrarsi oltre le ore ventiquattro.

9 - I docenti dei corsi

Lo svolgimento dell’attività didattica sarà assicurato da personale docente in possesso di adeguata professionalità e di idonea esperienza.

L’attivazione di rapporti esterni è ammessa unicamente sotto forma di collaborazione professionale e l’utilizzo e la retribuzione di tale collaborazione è subordinata, nel caso della collaborazione dei dipendenti dell’Università, del Politecnico, degli Istituti Scientifici e degli apparati centrali e periferici delle pubbliche Amministrazioni, all’autorizzazione da parte degli Enti di appartenenza a svolgere l’incarico.

E’ consentita la delega solo per le funzioni di docenza, progettazione e per i servizi accessori limitatamente ai casi in cui gli Enti gestori non possono disporne in maniera diretta . Il terzo delegato dovrà comunque possedere i requisiti e le competenze richieste per l’intervento.

Responsabile a tutti gli effetti dell’intervento formativo risulta, in ogni caso, l’Ente gestore di cui al punto 2.

10 - Segreteria del corso

Per ogni singolo corso l’Ente dovrà designare un segretario, scegliendolo fra i propri dipendenti o degli Enti con i quali viene organizzato il corso, con le seguenti mansioni :

- tenere i collegamenti con l’Ente gestore per le questioni amministrative ;

- provvedere alla funzionalità logistica del corso;

- custodire il Registro di presenza allievi in modo che sia sempre reperibile dai funzionari regionali preposti alla vigilanza.

11 - Libri e materiale didattico

I libri ed il materiale didattico, con particolare riferimento alla manualistica predisposta e distribuita dall’Assessorato all’Ambiente della Regione Piemonte, devono essere consegnati gratuitamente agli allievi all’inizio del corso.

Gli allievi devono, all’atto della consegna del materiale, firmare quietanza per ricevuta, impegnandosi alla restituzione della manualistica regionale in caso di abbandono del corso, di non raggiungimento del numero minimo di ore di frequenza per l’ammissione all’esame finale o di mancato superamento dell’esame finale stesso di cui al successivo punto 13 . Copia di detta ricevuta, deve essere inserita nel Registro di presenza allievi .

12 - Esame finale

Per tutti i corsi è previsto un esame finale inteso ad accertare il grado di preparazione degli allievi sui contenuti del corso. Sono ammessi all’esame finale tutti gli allievi che hanno frequentato almeno l’80% delle ore di lezione teoriche e pratiche (rispettivamente 79 e 33) ed il 100% del tirocinio (25 ore).

L’Amministrazione Provinciale provvederà alla nomina delle commissioni d’esame invitando le Amministrazioni interessate a designare i propri rappresentanti.

La Commissione sarà composta da:

- due rappresentanti della Direzione regionale “Tutela e Risanamento Ambientale Programmazione e Gestione Rifiuti” di cui uno con funzioni di Presidente"

- tre rappresentanti designati dall’Ente gestore, di cui uno deve essere il coordinatore Provinciale del Servizio Guardie Ecologiche Volontarie, uno può essere individuato nell’ambito del corpo docente, e uno in veste di uditore, può essere individuato tra le GEV in servizio, con adeguata preparazione ed esperienza.

Per la validità della Commissione dovranno essere presenti almeno tre rappresentanti, compreso il Presidente.

L’esame si articolerà in una prova scritta ed un colloquio.

La Prova scritta consisterà in un questionario a scelta mulipla mirato ad accertare le conoscenze del candidato in materia di cultura generale ambientale e in materia di legislazione ambientale e delle procedure di verbalizzazione e sanzionatorie in campo amministrativo. Tale schema sarà predisposto dal Settore Politiche di Prevenzione, Tutela e Risanamento Ambientale della Regione Piemonte.

La valutazione complessiva è basata su un punteggio massimo conseguibile di 100 punti così ripartito: 50 punti per il questionario e 50 punti per il colloquio.

Per l’ammissione alla verifica orale il candidato dovrà conseguire il punteggio di sufficienza di almeno 35 su 50 punti disponibili nella prova scritta, mentre nel colloquio la votazione minima da conseguire non potrà essere inferiore a 30 su 50 punti disponibili: l’esame si intende superato con un punteggio complessivo minimo di 65/100, derivante dalla sommatoria dei punteggi conseguiti nelle citate prove.

La Commissione ha la facoltà di elevare il punteggio conseguito con le prove d’esame, che deve essere comunque pari o superiore a 65/100, attribuendo fino a un massimo di 5 punti in considerazione dell’impegno dimostrato dall’allievo nell’ambito del corso.

Il superamento dell’esame dà diritto al Candidato al rilascio da parte dell’Amministrazione Provinciale dell’Attestato di frequenza e profitto (in bollo), con conseguente idoneità alla nomina a Guardia Ecologica Volontaria, nel rispetto della normativa vigente in materia.

Viene riconosciuta ai candidati non idonei la possibilità di ripetere l’intero esame finale nell’ambito delle procedure del corso di formazione immediatamente successivo, qualora previsto, nella programmazione in vigore nella Provincia di appartenenza o in una limitrofa; tale facoltà è concessa unicamente a quei candidati che in prima istanza, nonostante l’esito negativo complessivo dell’esame, abbiano superato la prova scritta e, su giudizio dell’Ente gestore, abbiano dimostrato impegno e diligenza nell’ambito del corso, nonchè predisposizione al servizio. Ai fini della riammissione alle procedure d’esame il candidato è comunque tenuto alla frequenza di almeno trenta ore teoriche delle lezioni del nuovo corso nelle materie indicate dalla Amministrazione Provinciale di appartenenza.

Ai membri della Commissione l’Ente gestore corrisponderà il gettone di presenza nella misura stabilità dalla normativa regionale vigente.

13- Contributo regionale

La Regione Piemonte, a titolo di corrispettivo delle spese correnti sostenute per ciascun corso, erogherà all’Ente, secondo le modalità che verranno indicate, l’importo risultante dal prodotto del parametro fissato in 80 Euro per il numero di ore teoriche e pratiche effettivamente svolte e riconosciute e, comunque, fino al massimo delle 140 ore previste nel programma.

Le ore di cui al tirocinio (25) sono totalmente a carico dell’Ente gestore.

L’importo tiene conto delle quote relative agli oneri per il personale, le spese di organizzazione, all’affitto dei locali e delle attrezzature, produzione di materiale didattico e di consumo, illuminazione, riscaldamento, spese postali e telefoniche, di cancelleria, spese per le visite degli allievi, lezioni pratiche, effettuate con mezzo comune, gettoni di presenza ai componenti la Commissione di esame nella misura fissata dall’art. 1 della L.R. 04.08.1997 n. 44 e successive modificazioni.

Il contributo, approvato dalla Giunta Regionale, sarà erogabile soltanto nel caso in cui il corso in oggetto sia stato svolto per almeno l’80% delle ore previste e secondo le seguenti modalità :

- il 40% a comunicazione di inizio di attività ;

- il saldo, rideterminato sulla base dell’attività effettivamente svolta e riconosciuta e delle spese sostenute e documentate.

14 - Disposizioni relative alla rendicontazione

Al termine del corso la provincia dovrà presentare alla Regione Piemonte un elenco delle spese sostenute per l’attuazione del medesimo redatto secondo le modalità previste nell’atto di impegno del contributo regionale. Sulla base di tale documentazione la Regione Piemonte disporrà la visita di un ispettore regionale per il controllo finale di rendicontazione. L’ispettore, a controllo effettuato, redigerà un verbale nel quale verrà evidenziata la cifra che la Provincia dovrà percepire a saldo.

L’erogazione di tale somma dovrà essere formalmente richiesta dalla Provincia al Settore Regionale Gestione Amministrativa delle attività Formative - Via Magenta, 12 - 10128 Torino.e al Settore Politiche di Prevenzione - Tutela e Risanamento Ambientale Via Principe Amedeo 17 - 10123 Torino.

15 - Disposizioni finali

Le presenti disposizioni dovranno essere portate a conoscenza degli allievi frequentanti il corso, prima dell’inizio del medesimo.

Gli Uffici regionali del Settore Attività Formative della Direzione Formazione Professionale - Lavoro (tel. 011/4322462) e del Settore Politiche di Prevenzione - Tutela e Risanamento Ambientale della Direzione Tutela e Risanamento ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti (tel. 011/4322782 - 011/4324542) sono a disposizione per informazioni e chiarimenti.

Allegato 2

Criteri concernenti la gestione dei corsi di aggiornamento delle Guardie Ecologiche Volontarie

In applicazione dell’ultimo comma dell’art. 2 del Regolamento di disciplina, approvato con D.C.R. n°611-10668 del 7 Dicembre 1983 e successivamente modificato con DCR nº 980-4082 del 6/3/95, che prevede l’istituzione dei corsi di aggiornamento delle Guardie Ecologiche Volontarie, vengono fissati con la presente i criteri per la impostazione delle attività di aggiornamento per detto personale già operante, per il biennio 2007 - 2008.

1 - Caratteristiche dei corsi

A - Durata

I corsi avranno una durata di 20 ore articolata in ore di lezioni teoriche e se necessario in ore di lezioni pratiche, all’aperto, per l’approfondimento delle conoscenze acquisite nel corso teorico.

Le lezioni teoriche avranno una durata non superiore alle 3 ore e non inferiore alle 2.

Per le ore di lezione pratica all’aperto verranno conteggiate 3 ore per la mezza giornata e 6 per l’intero giorno .

B - Periodo di svolgimento

I corsi dovranno svolgersi entro il 31.12. 2008, fatte salve attestate e documentate cause di forza maggiore.

Il programma dei corsi sarà stabilito, di volta in volta, dall’Ente gestore sulla base delle esigenze e delle reali necessità di aggiornamento del personale in servizio, con la trattazione prioritaria delle tematiche di cui al successivo punto 11.

2 - Gli Enti gestori

Le Province sono gli Enti gestori dei corsi per Guardie Ecologiche Volontarie.

Esse organizzano e gestiscono i corsi, anche in collaborazione con le Comunità Montane e con i Comuni, nonché con gli Enti e le Associazioni aventi come scopo la tutela dell’ambiente e riconosciute ai sensi dell’art. 13 della legge n. 349/86 e successivi decreti di attuazione.

3 - Gli Allievi dei corsi

Possono essere ammessi ai corsi di aggiornamento solo le Guardie Ecologiche Volontarie effettivamente in servizio .

4 - Programmazione a livello provinciale dei corsi

A seguito delle consultazioni effettuate con le Amministrazioni Provinciali,il prospetto dei corsi previsti per il biennio 2007 - 2008, corredato dei relativi contributi regionali calcolati ai sensi del successivo punto 13, è il seguente:



PROVINCE    Numero corsi aggiornamento    Importo contributo regionale Euro
ALESSANDRIA    3    4.800,00
ASTI    1    1.600,00
BIELLA     1    1.600,00
CUNEO    2    3.200,00
NOVARA    1    1.600,00
TORINO    3    4.800,00
VERBANIA    1    1.600,00
VERCELLI    -    -
Totale    12    19.200,00

5 - Comunicazione dello svolgimento dei corsi

I corsi dovranno essere opportunamente dislocati sul territorio di ciascuna Provincia, in funzione delle specifiche esigenze.

Ogni Provincia dovrà attivare i corsi nel rispetto del piano biennale approvato, dando comunicazione scritta del luogo e della data di inizio e presunta fine alla Direzione Regionale Formazione Professionale - Lavoro - Via Magenta, 12 - 10122 Torino e alla Direzione regionale Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti - via Principe Amedeo n° 17 -10123 Torino, almeno 5 giorni prima dell’avvio dei corsi, anche a mezzo fax (011 4322396)

Tale comunicazione dovrà essere corredata da

- Elenco degli allievi iscritti

- Orario del corso

- Programma del corso

- Indicazione del Responsabile del corso, con i riferimenti telefonici e di posta elettronica per eventuali comunicazioni.

6 - Registro di presenza Allievi

Il registro è scaricabile dal sito Internet della regione Piemonte all’indirizzo:

www.Regione.Piemonte.it/Formaz/Dirregg.htm, alla voce Nuovi Modelli di Registro per la rilevazione Presenza Allievi, cliccando il modulo Word Registro Regione Piemonte.

La sezione riguardante le presenze degli allievi, dovrà essere riprodotta in numero di pagine sufficienti a coprire tutto il periodo del percorso formativo, numerate progressivamente ed accuratamente pinzate in fascicolo in modo da impedire qualsiasi dispersione e recare la vidimazione prevista dall’Ente Gestore in analogia con le procedure adottate negli altri corsi di formazione gestiti e rivolti a disoccupati o occupati.

Tutti gli Allievi iscritti al corso vi devono apporre, all’inizio di ogni lezione, la propria firma.

Sarà cura del docente riportare eventuali uscite anticipate dei partecipanti ai corsi.

L’Ente Gestore dovrà attenersi scrupolosamente a tutte le istruzioni per l’uso del Registro chiaramente riportate nella prima pagina del medesimo.

L’impossibilità di prendere visione del Registro di Presenza Allievi da parte dell’Ispettore regionale durante la verifica di rendicontazione, comporta la revoca del finanziamento relativo al corso in oggetto.

7 - Frequenza ai corsi

Il corso tipo è previsto e finanziato per un numero ottimale di 50 allievi.

Fa testo della presenza dell’Allievo unicamente la firma apposta lezione per lezione sul Registro.

Alla frequenza del corso di aggiornamento deve essere subordinato il rinnovo del decreto di Guardia Particolare Giurata da parte della Provincia.

8 - Orario delle lezioni

L’orario delle lezioni è stabilito secondo le esigenze dagli stessi Enti gestori. E’ consentito lo svolgimento di lezioni pratiche all’aperto anche nei giorni festivi. L’orario non deve protrarsi oltre le ore ventiquattro.

9 - I Docenti dei corsi

Lo svolgimento dell’attività didattica sarà assicurato da personale docente in possesso di adeguata professionalità e di idonea esperienza

L’attivazione di rapporti esterni è ammessa unicamente sotto forma di collaborazione professionale e l’utilizzo e la retribuzione di tale collaborazione è subordinata, nel caso della collaborazione dei dipendenti dell’Università, del Politecnico, degli Istituti Scientifici e degli apparati centrali e periferici delle pubbliche Amministrazioni, all’autorizzazione da parte degli Enti di appartenenza a svolgere l’incarico.

E’ consentita la delega solo per le funzioni di docenza, progettazione e per i servizi accessori, limitatamente ai- casi in cui gli Enti gestori non possono disporne in maniera diretta . Il terzo delegato dovrà comunque possedere i requisiti e le competenze richieste per l’intervento.

Responsabile a tutti gli effetti dell’intervento formativo risulta, in ogni caso, l’Ente gestore di cui al punto 2.

10 - Segreteria locale dei corsi

Per ogni singolo corso l’Ente dovrà designare un segretario, scegliendolo fra i funzionari o tecnici propri o degli Enti di concerto con i quali viene organizzato il corso, con le seguenti mansioni :

- tenere i collegamenti con l’Ente gestore per le questioni amministrative

- provvedere alla funzionalità logistica del corso;

- custodire il Registro di presenza allievi in modo che sia sempre reperibile dai funzionari regionali preposti alla vigilanza.

11 - Argomenti dei corsi, libri e materiale didattico

Le materie da trattare prioritariamente nei corsi di cui alla presente circolare sono:

- le procedure sanzionatorie e la normativa correlata;

- micologia finalizzata al riconoscimento delle specie fungine;

- botanica finalizzata al riconoscimento delle specie floreali protette;

- biologia della fauna minore di cui alla L.R. 32/1982;

- novità normative di recente adozione coinvolgenti la figura della GEV;

- preparazione della GEV alla aquisizione di competenze in materia di caccia e pesca.

I libri di testo ed il materiale didattico devono essere consegnati gratuitamente agli allievi nelle prime lezioni.

Gli allievi devono, all’atto della consegna del materiale, firmare quietanza per ricevuta.

Copia di detta ricevuta, deve essere inserita nel Registro di presenza allievi.

12 - Attestato di frequenza

Alle Guardie Ecologiche Volontarie che avranno frequentato almeno l’80% delle ore di lezione teoriche e pratiche sarà rilasciato da parte dell’Amministrazione Provinciale un attestato di frequenza del corso.

13 - Contributo regionale

La Regione Piemonte, a titolo dì corrispettivo delle spese correnti sostenute per ciascun corso, erogherà all’Ente, secondo le modalità che verranno indicate, l’importo risultante dal prodotto del parametro fissato in 80 Euro per il numero di ore effettivamente svolte e riconosciute fino al massimo delle 20 previste nel programma.

L’importo tiene conto delle quote relative agli oneri per il personale, alle spese di organizzazione, all’affitto dei locali e delle attrezzature, produzione di materiale didattico e di consumo, illuminazione, riscaldamento, spese postali e telefoniche, di cancelleria, spese per la visita degli allievi (lezioni pratiche) effettuate con mezzo comune.

Il contributo approvato dalla Giunta Regionale sarà erogato secondo le seguenti modalità:

- il 40% a comunicazione di inizio di attività;

- il saldo, rideterminato sulla base dell’attività effettivamente svolta e riconosciuta e delle spese sostenute e documentate.

14 - Disposizioni relative alla rendicontazione

Al termine del corso, la Provincia dovrà presentare alla Regione Piemonte un elenco delle spese sostenute redatto secondo le modalità previste nell’atto di impegno del contributo regionale. Sulla base di tale documentazione la Regione Piemonte disporrà la visita di un ispettore regionale per il controllo finale di rendicontazione. L’ispettore, a controllo effettuato, redigerà un verbale nel quale verrà evidenziata la cifra che la Provincia dovrà percepire a titolo di saldo.

L’erogazione di tale somma dovrà essere formalmente richiesta dalla Provincia al Settore Regionale Gestione Amministrativa delle attività Formative - Via Magenta, 12 - 10128 Torino.e al Settore Politiche di Prevenzione - Tutela e Risanamento Ambientale Via Principe Amedeo 17 - 10123 Torino.

15 - Disposizioni finali

Le presenti disposizioni dovranno essere portata a conoscenza degli allieví frequentanti il corso prima dell’inizio del medesimo.

Gli Uffici Regionali del Settore Attività Formative (tel. 011/4322462) e del Settore Politiche di prevenzione e risanamento ambientale (tel. 011/4322782-011/4324542) sono a disposizione per informazioni e chiarimenti