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Bollettino Ufficiale n. 39 del 27 / 09 / 2007

Codice 17.1
D.D. 31 maggio 2007, n. 113

L.R. n. 40/1998 - Fase di verifica della procedura di VIA inerente il progetto “Centro Commerciale Sequenziale con annesse opere di urbanizzazione” da localizzarsi nel Comune di Rivarolo Canavese (TO), S.P. 460 di Ceresole, presentato dalla Societa’ Basko Spa - Esclusione del progetto dalla Fase di Valutazione di Impatto Ambientale di cui all’art. 12 della l.r. n. 40/98.

 (omissis)

IL DIRIGENTE

 (omissis)

determina

di ritenere che il progetto “Centro Commerciale Sequenziale con annesse opere di urbanizzazione” da localizzarsi nel Comune di Rivarolo Canavese S.P. 460 di Ceresole presentato dalla Società Basko Spa con sede in Genova, Lungotorrente Secca 3A, possa essere escluso dalla fase di valutazione di cui all’art. 12 della l.r. 40/98 per le ragioni dettagliatamente espresse in premessa, a condizione che vengano realizzate tutte le mitigazioni di impatto ambientale proposte nel progetto allegato all’istanza in oggetto e che il progetto municipale recepisca tutte le prescrizioni e le raccomandazioni di seguito elencate:

Dal punto di vista tecnico-progettuale:

Viabilità

* Poiché l’intervento prevede una nuovo ramo d’innesto sull’esistente intersezione a rotatoria, lungo la S.S.P. n. 460 al km 18+200 circa, che potrebbe indurre l’insorgere di problematiche legate al livello di servizio garantito attualmente, in sede di progettazione particolare, dovranno essere presentate e valutate idonee soluzioni di adeguamento infrastrutturale dell’intersezione alle mutate condizioni di traffico locale indotto dal nuovo insediamento commerciale, sotto il profilo tecnologico, strutturale e geometrico.

* In ogni caso non potranno essere ammesse riduzioni dell’attuale livello di servizio sui rami della S.S.P. n. 460. A tale scopo dovrà essere fornito ogni chiarimento atto a definire il livello di servizio (livello C) della S.S.P. n. 460 in termini di tempi di attesa e lunghezza di coda.

* In merito al quadro normativo di riferimento, in linea generale, ci si deve riferire ai seguenti disposti:

1. D.M. Infrastrutture e Trasporti del 19.04.2006, “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali”;

2. Norma UNI 10439, “Requisiti illumino-tecnici delle strade con traffico motorizzato”;

3. D.M. Infrastrutture e Trasporti del 21.06.2004 n. 2367 “Istruzioni tecniche per la progettazione, l’omologazione e l’impiego dei dispositivi di ritenuta nelle costruzioni stradali”;

4. D.M. 05.11.2001, “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade”;

5. D.M. Infrastrutture e Trasporti 10/07/2002, “Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo”;

6. D.Lgs. 30.04.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e s.m.i. e relativo Regolamento d’Attuazione - D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e s.m.i.

* In linea generale, dovranno essere razionalizzati i percorsi pedonali e i relativi attraversamenti sulla viabilità provinciale e locale.

* Viste le dimensioni ridotte dell’area dedicata all’area carico/scarico per attenuare gli inquinanti prodotti dai veicoli in attesa o rallentati si chiede all’amministrazione di regolamentare il carico e scarico differenziandolo a seconda del supermercato e delle medie strutture in modo tale che gli automezzi per la consegna non arrivino tutti insieme, quindi orari differenziati, prima dell’orario di apertura.

* Per la viabilità in prossimità dei ricettori sensibili è necessario utilizzare asfalto fonoassorbente.

* Le piste ciclabili devono essere collegate:

* Alla direttrice 1 prevista nel programma piste ciclabili del Comune di Rivarolo Canadese approvato con D.G.C. n. 261 del 11.07.2001 e successive modifiche, qualora intervenute;

* alle piste ciclabili eventualmente presenti nel Comune di Feletto.

* Il proponente provveda a realizzare, anche dopo l’attivazione del centro commerciale, in accordo con il comune di Feletto, delle opere di mitigazione del traffico indotto proveniente dalla SP 41 in attraversamento dell’abitato di Feletto, in particolare per la messa in sicurezza del tratto di piazza San Pietro antistante il cimitero, mediante idonea cartellonistica, illuminazione e realizzazione di un passaggio pedonale protetto.

Progetto

Interferenza gasdotto:

* ai fini della sicurezza dovranno essere eseguiti idonei interventi di protezione del gasdotto, da definire, previo esame completo del progetto interferente, tramite convenzione con la Ditta proponente e/o avente diritto;

* Snam Rete Gas provvederà a propria cura, ma a tutte spese della Ditta proponente il progetto e/o avente diritto, alle opere di adeguamento del metanodotto interferito;

* il progetto interferente dovrà essere modificato al fine di garantire il mantenimento a terreno agrario, a cura e spese della Ditta proponente il progetto e/o avente diritto, dell’intera fascia asservita (m. 8,00 dal metanodotto), fatta eccezione di n. 2 tratti non contigui adibiti a viabilità veicolare e di n. 2 tratti non contigui adibiti ad accesso pedonale;

* la recinzione del lotto non dovrà in nessun modo intercludere il metanodotto e la relativa fascia asservita;

* qualsiasi tipo di area adibita a parcheggio dovrà essere ubicata fuori dalla fascia asservita;

* qualsiasi fabbricato dovrà rispettare la distanza minima di servitù; tale distanza dovrà intendersi misurata in senso orizzontale ed ortogonale al gasdotto, fra la tubazione stessa e la proiezione verticale del limite di massimo ingombro del fabbricato e relativi piani interrati;

* gli attraversamenti del gasdotto con servizi interrati di qualsiasi genere dovranno avvenire nel rispetto della legislazione vigente in materia di sicurezza gasdotti, pertanto qualora si renda necessario realizzare idonee opere di protezione al metanodotto per normalizzare l’interferenza, sarà cura di Snam Rete Gas Spa eseguire gli interventi specifici con onere di spesa totalmente a carico della Ditta proponente e/o avente diritto;

* sull’intera fascia asservita dovrà essere permanentemente garantito a Snam Rete Gas il libero accesso senza particolari formalità per interventi di sorveglianza, esercizio, manutenzione, riparazione ed emergenza;

* all’interno della fascia asservita del gasdotto in pressione ed esercizio, nessun lavoro potrà essere intrapreso senza preventiva autorizzazione di SNAM Rete Gas, nonché in accordo con i tecnici del Centro di Casale Monferrato - fraz. Popolo 2° rondò 78/A, 15030 Casale Monferrato (AL).

* Sulla base dell’esame completo del progetto interferente la Snam si riserva la facoltà di indicare ulteriori condizioni oltre a quelle comunicate.

Interferenza linee elettriche

È necessario che prima dello sbancamento si provveda allo spostamento dei cavi a bassa tensione passanti sull’area dell’intervento, in maniera definitiva e preferibilmente interrata, e vi sia adeguata valutazione della linea di media tensione.

Dal punto di vista ambientale

Paesaggio

L’area in esame risulta essere destinata ad uso agricolo. La realizzazione degli edifici determina un impatto irreversibile sul paesaggio, oltre che un’impermeabilizzazione dell’area e una notevole sottrazione di suolo. Si richiede di prevedere azioni di mitigazione e/o compensazione sotto il profilo ambientale per compensare la sottrazione di suolo agricolo da concordarsi con il Comune e/o settore Risorse agricole della Provincia

Per tutte le aree verdi che si verranno a creare sia all’interno del centro commerciale sia per la viabilità esterna è necessario prevedere la responsabilità e le modalità di gestione.

Inoltre la fascia verde sul lato S.S.Ceresole n. 460 deve avere un’altezza idonea a garantire il non abbagliamento ai veicoli in transito.

La viabilità in progetto sul lato nord potrebbe essere avvicinata il più possibile verso la viabilità interna in modo da traslare la fascia verde a progetto verso i recettori sensibili. Inoltre in questa porzione di verde prevedere se necessario barriere fonoassorbenti o comunque prevedere l’installazione di piante in grado di filtrare/trattenere le polveri prodotte dal traffico veicolare ad esempio come Carpinus betulus, Corylus avellana, Cornus sanguinea, Rosa rugosa, Salix repens argentea, Viburnum lantana, contraddistinte dalla fitta tomentosità delle foglie (Rümler, 1990), sono in grado di compiere questa funzione, con una disposizione a quinconce e ad un’elevata densità di impianto.

Gestione degli inerti

Considerato che il progetto prevede sbancamenti è necessario che, nel progetto definitivo, sia descritto un bilancio degli inerti che quantifichi i volumi di materiale da trasportare in discarica, i volumi di terreno riutilizzato in loco, i volumi di inerti per il confezionamento di calcestruzzi e per la preparazione delle fondazioni.

Dovranno essere individuate e localizzate cartograficamente le aree di cantiere, le eventuali piste necessarie e le aree di stoccaggio materiale previste per i lavori di movimento terra relativi ai vari interventi in progetto. In particolare non sono stati quantificati e debitamente valutati tutti i cantieri definiti temporanei o mobili collegati alla realizzazione del centro commerciale e l’effettiva necessità per la logistica di cantiere.

E’ inoltre necessario specificare il sito prescelto per lo smaltimento e un’attenta valutazione delle ricadute sulla viabilità in fase di cantiere necessario per la movimentazione degli inerti.

A tal fine si ricorda che per il recupero o riutilizzo di terre e rocce di scavo la normativa di riferimento è il d. lgs. 3 aprile 2006 n. 152 “Norme in materia ambientale” , articolo 186.

Scarichi idrici e acque meteoriche

Considerato che è intenzione del proponente raccogliere le acque meteoriche di prima pioggia su alcune aree individuate come potenzialmente a rischio di inquinamento e, a seguito di trattamento inviarle in “pozzi perdenti”, con la presente si sottolinea che ai sensi del D.P.G.R. 23.2.2006 n. 1/R avente per oggetto “Disciplina delle acque meteoriche di dilavamento e delle acque di lavaggio di aree esterne”, il piano di prevenzione e gestione delle acque di prima pioggia dovrà essere valutato dal comune di Rivarolo.

Interferenze con il reticolo idrografico superficiale

Gli affinamenti di tipo progettuale da apportare all’opera in progetto durante lo sviluppo nelle successive fasi progettuali dovranno tenere conto della fattibilità tecnica della proposta rispetto alla necessità di opere che si presume siano realizzate in sotterraneo a fronte della stato idrogeologico e la possibile interazione con la falda. E dovranno rispettare le prescrizioni del D.M. 11.03.08 “Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione”.

Inoltre è necessario verificare , sia in fase esecutiva sia in fase di esercizio del centro commerciale, che non vi siano interferenze tra le porzioni sotterranee dell’opera e la falda, considerando la massima escursione della stessa.

Rumore

Si richiede l’inserimento di una barriera fonoassorbente sul lato nord verso i recettori sensibili e sul recettore posto sul lato sud dell’opera in oggetto, adeguatamente mascherato come indicato nel parafo “Vegetazione, paesaggio”.

Gestione Rifiuti

E’ necessario definire esattamente l’ingombro dell’isola ecologica che va a sottrarre dello spazio di manovra dei mezzi adibiti al trasporto merci e smaltimento rifiuti. Bisogna infatti ricordare che nel centro commerciale vi è anche lo stoccaggio di bancali e pedane che occupano una notevole superficie che va a sommarsi alla sottrazione già sopra descritta.

Peraltro lo spazio di accumulo dei bancali non è stato previsto.

L’isola ecologica deve avere una pavimentazione idonea al transito di veicoli ed impermeabilizzata, con un opportuna pendenza che permetta la raccolta delle acque di lavaggio dell’area e il convogliamento nei sistemi di trattamento previsti per le acque meteoriche, inoltre come per le altre aree si deve prevedere un idoneo sistema di gestione delle acque meteoriche. L’area deve essere sottoposta periodicamente ad operazioni di disinfestazione Tutta l’area deve essere recintata, e deve essere mascherata alla vista ed integrata nell’ambiente con un’eventuale predisposizione di una fascia di vegetazione sempreverde. La zona dedicata al conferimento della carta e del cartone deve essere protetta mediante copertura, dagli agenti atmosferici.

All’interno dell’isola ecologica deve essere mantenuta una sistemazione decorosa ed efficiente, garantendo sia la minimizzazione della manipolazione manuale dei rifiuti, sia il rispetto di tutte le norme di sicurezza, protezione e tutela della salute dei lavoratori e dell’ambiente.

Sistemi di illuminazione

Il sistema di illuminazione del centro commerciale deve essere adeguata alla Legge Regionale n°31 del 24/03/00 “Disposizione per la prevenzione e lotta all’inquinamento luminoso e per il corretto impiego delle risorse energetiche .

Vibrazioni

Per le opere di fondazione dei fabbricati si suggerisce di valutare con il gestore del gasdotto presente nell’area di progetto le tipologie di lavorazioni utilizzate durante la fase di cantiere che potrebbero generare problemi di stabilità e sicurezza.

Risparmio energetico

Gli affinamenti progettuali da introdurre in sede di stesura del progetto definitivo devono incentivare il risparmio energetico e l’uso di energie alternative, che dovranno rispondere a quanto previsto dal D.L.gs. n. 311 del 29/12/2006 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 26 del 01/02/2007 che modifica il Dlgs 192/2005 sul rendimento energetico in edilizia.

A titolo di esempio devono essere favoriti:

- Il ricorso a tecniche costruttive che prevedano soluzioni tipiche della “ bio-edilizia” quali le soluzioni progettuali di riscaldamento e raffrescamento “naturale” o “passivo”.

- Introdurre sistemi di cogenerazione e/o valutare la possibilità di collegamento in sistemi di teleriscaldamento.

- Gli impianti di illuminazione artificiali devono essere dimensionati secondo standard che consentano un corretto uso dell’energia evitando sprechi o sottodimensionamenti rispetto all’uso previsto e realizzati utIlizzando apparecchiature ad alta efficienza e basso consumo.

Nella progettazione e realizzazione degli impianti di produzione di energia, riscaldamento e condizionamento, il proponente deve tenere conto di quanto previsto dalla scheda 5N dello “Stralcio di piano per il riscaldamento ambientale e il condizionamento”, documento di aggiornamento del Piano Regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell’aria, approvato dal Consiglio Regionale con D.C.R. n. 98-1247 del 11.1.2007;

Fase di cantiere

* L’allestimento e la gestione del cantiere devono essere previsti nell’ottica di mitigare il più possibile l’impatto sul territorio; in particolare dovranno essere rispettate le richieste dell’ARPA nel contributo richiamato in premessa.

Verifica delle prescrizioni e monitoraggi

* Fermo restando le competenze istituzionali in materia di vigilanza in capo ad altri Enti, si prescrive di affidare ad Arpa Dipartimento di Torino ai sensi dell’art. 8 della l.r. n. 40/98 il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera.

* Si richiede una campagna di monitoraggio della qualità dell’aria ante operam con un laboratorio mobile attrezzato di strumentazione per il rilevamento di monossido di carbonio, ossidi di azoto, e PM10. Tale campagna di 3 settimane è da ripetere a tre mesi dall’entrata in esercizio dell’attività, in questo modo è possibile valutare i livelli attuali della qualità dell’aria nella zona interessata al progetto, valutare i nuovi livelli in presenza di flussi di traffico aggiuntivi e verificare se le stime ottenute con il modello Dimula sono corrette.

* Dovrà essere effettuata una campagna di misura di verifica delle emissioni di rumore stimate nella valutazione, tramite modellizzazione matematica, con il centro commerciale in piena attività, in prossimità dei ricettori sensibili più vicini alle sorgenti di rumore individuate. Nel caso in cui i rilievi risultino superiori ai valori stimati e non rispettanti i limiti della vigente normativa di legge si dovranno contestualmente prevedere opere di bonifica risolutive.

* Nel caso si insediassero nel centro commerciale attività che necessitino di refrigerazione e/o riscaldamento (es. frigoriferi) anche nel periodo notturno (con centro commerciale chiuso) e che per questa ragione utilizzino gli impianti tecnologici predisposti sul tetto del medesimo, si dovrà procedere necessariamente ad una nuova valutazione di impatto acustico previsionale dell’area interessata dalle emissioni acustiche dei citati impianti.

* Si ricorda infine, che eventuali future modifiche all’interno e all’esterno del centro commerciale in esame, atte a variare quanto riportato nella valutazione esaminata, relativamente alla rumorosità prodotta, dovranno essere valutate dall’organo di controllo prima della messa in opera.

* Deve essere comunicato al Dipartimento ARPA di Torino l’inizio ed il termine dei lavori onde permettere il controllo dell’attuazione delle prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/1998.

* Si richiede di concordare con il Dipartimento ARPA di Torino le modalità e le tempistiche di attuazione delle attività di monitoraggio e di consegna di risultati delle attività suddette.

* Il Direttore dei lavori deve trasmettere all’ARPA Dipartimento di Torino, una dichiarazione, accompagnata da una relazione esplicativa, relativamente all’attuazione di tutte le misure prescritte, compensative, di mitigazione e di monitoraggio, incluse nella documentazione presentata, ed integrate da quelle contenute nel presente atto ed inoltre una planimetria e una relazione dettagliata relativa alla distribuzione interna dell’area di cantiere (ubicazione, dimensionamento e modalità di gestione) degli impianti fissi e di tutti i sistemi necessari per lo smaltimento controllato degli inquinanti provenienti dalle lavorazioni previste garantendone, nel tempo, la verifica della capacità e dell’efficacia;

* i risultati dei rilevamenti effettuati devono essere trasmessi all’ARPA Dipartimento di Torino;

* in caso di significativo aumento dei parametri di inquinamento dovranno essere individuati ulteriori sistemi di mitigazione a carico del proponente volti alla riduzione degli impatti.

* Dovrà essere verificata da parte del Comune di Rivarolo l’esistenza di eventuali vincoli di tutela paesaggistica gravanti sull’area interessata dall’intervento al fine di verificare la competenza autorizzativa.

* L’approvazione del progetto municipale per il rilascio dei permessi di costruire da parte del Comune di Rivarolo Canavese è subordinata al recepimento delle prescrizioni di cui al presente atto.

* Dovrà essere ottenuta autorizzazione regionale ex art. 26 l.r. n. 56/77 s.m.i. preventiva al rilascio dei permessi di costruire subordinata al rispetto delle prescrizioni contenute nel presente atto.

Sono fatti salvi i diritti e gli interessi di terzi, nonché le competenze di altri Organi, Amministrazioni o Enti in senso autorizzativo ai fini della realizzazione dell’intervento in oggetto.

Si invita il proponente a prendere visione interamente dei pareri pervenuti a questo Settore per quanto di competenza di ogni organo interessato ai sensi dell’art. 9 della l.r. n. 40/98.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’art. 9 della l.r. 40/98 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte.

Avverso la presente Determinazione é ammesso ricorso innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte entro il termine di 60 giorni a decorrere dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione o in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di cui sopra.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto ed ai sensi dell’art. 12, comma 8 della l.r. n. 40/1998.

Il Dirigente responsabile
Patrizia Vernoni