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Bollettino Ufficiale n. 38 del 20 / 09 / 2007

Codice 22.8
D.D. 10 settembre 2007, n. 244

Metanodotto “Allacciamento Elyo Italia DN 200 mm (8"), 75 bar”, da localizzarsi nel Comune di Cuneo, presentato dalla Societa’ Snam Rete Gas S.p.A. Autorizzazione ai sensi degli articoli 52 quater e sexies del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 modificato dal D. Lgs 27 dicembre 2004, n. 330.

La Società Snam Rete Gas S.p.A., soggetta all’attività di direzione e coordinamento dell’Eni S.p.A., con sede legale in San Donato Milanese (MI) Piazza Santa Barbara, 7 ed uffici in Torino - Corso Taranto n. 61/a, ha inoltrato in data 7 dicembre 2006 alla Regione Piemonte l’istanza, ai sensi degli articoli 52 quater e 52 sexies D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327, come modificato dal D.lgs. 27 dicembre 2004 n. 330, per l’accertamento della conformità urbanistica, l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, l’approvazione del progetto e la dichiarazione di pubblica utilità del “Metanodotto Allacciamento Elyo Italia DN 200 mm (8"), 75 bar”, da localizzarsi in Comune di Cuneo nella Provincia di Cuneo.

La documentazione presentata da Snam Rete Gas S.p.A. in allegato all’istanza era comprensiva del progetto definitivo dell’opera in scala 1:10.000, delle planimetrie catastali in scala 1:2.000 con indicazione della fascia di vincolo preordinato all’esproprio e dell’area di occupazione lavori, della dichiarazione prevista dall’art. 31, comma 2 del D. lgs. 164/2000, della relazione tecnica, dell’elenco fogli e particelle catastali con i relativi intestatari interessati dal vincolo preordinato all’esproprio, di un elenco dei soggetti interessati al rilascio di pareri, nulla osta, autorizzazioni ecc.

Con Determinazione Dirigenziale del 12 gennaio 2007 n. 10 sono quindi state attribuite dal Responsabile del Settore Programmazione e Risparmio in materia energetica le responsabilità del procedimento e dell’istruttoria per il procedimento in oggetto.

Sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 3 del 18 gennaio 2007 è stato pubblicato il comunicato di avvio del procedimento e avviso al pubblico di avvenuto deposito degli elaborati, ai sensi della D.G.R. n. 25 - 3293 del 3 luglio 2006, con in allegato l’elenco delle aree interessate dal vincolo preordinato all’esproprio e delle aree interessate dall’occupazione temporanea. Con tale avviso, ai sensi degli artt. 7 e 8 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i. e dell’art. 14 della L.R. 4 luglio 2005, n. 7, ha avuto inizio la fase istruttoria del procedimento.

Ai sensi dell’art. 52 ter del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 e s.m.i., essendo il numero dei destinatari superiore a 50, lo stesso comunicato è stato pubblicato nella medesima data sul sito internet della Regione. Nella stessa data, inoltre, Snam Rete Gas S.p.A. ha provveduto a pubblicare il comunicato sui quotidiani La Stampa e Repubblica, nonché a consegnare al Comune di Cuneo copia del comunicato per l’affissione all’Albo Pretorio, che è avvenuta dal 18 gennaio al 7 febbraio. Al responsabile del procedimento non sono pervenute osservazioni sul tracciato.

L’istruttoria ha seguito le procedure di autorizzazione alla realizzazione di gasdotti di distribuzione interprovinciale e di trasporto di competenza regionale come definite dalla D.G.R. 25 - 3293 del 3 luglio 2006, ed in particolare quanto indicato all’allegato B che definisce le modalità per il procedimento di autorizzazione relativo a gasdotti non rientranti nel campo di applicazione della normativa in materia di V.I.A.

Nella fase di autorizzazione sono stati invitati a partecipare, oltre all’ARPA Piemonte, la Direzione Tutela e Risanamento ambientale, i Settori Risanamento acustico ed atmosferico, Grandi rischi industriali, Tecnologie di smaltimento e recupero della Direzione stessa, il Settore Beni ambientali della Direzione Pianificazione e gestione urbanistica, le Direzioni Pianificazione risorse idriche, Territorio rurale, Difesa del suolo, Opere pubbliche ed il Settore decentrato Opere Pubbliche di Cuneo, il Settore Attività negoziale e contrattuale - Espropri - Usi civici della Direzione Patrimonio Tecnico ed il Settore Accordi di Programma ed Esame di Conformità Urbanistica della Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica. Sono stati inoltre invitati tutti i soggetti interessati come indicato da Snam Rete Gas. S.p.A. nell’istanza di autorizzazione.

In data 30 marzo 2007 è stata convocata una conferenza di servizi al fine di valutare gli interessi pubblici coinvolti nel procedimento. A tale riunione è stato invitato il proponente, che ha illustrato l’opera soggetta ad autorizzazione, di seguito illustrata.

Il metanodotto Allacciamento Elyo Italia ha lo scopo di garantire il trasporto dei quantitativi di gas naturale richiesti, nel medio/lungo termine, per uso termoelettrico e maggiori condizioni di flessibilità nel trasporto medesimo. L’attuale linea al servizio della società Michelin, presso la quale è realizzato l’impianto cogenerativo Elyo, non è infatti in grado di garantire il trasporto della quantità richiesta di gas naturale. Il tracciato, di lunghezza pari a 2.800 m, si sviluppa interamente nel Comune di Cuneo, ed è stato scelto dal proponente in considerazione sia della situazione geomorfologica circostante che dei vincoli già esistenti sul territorio e specificatamente sui fondi attraversati, al fine di ridurre il gravame di servitù sulle aree interessate. Il metanodotto ha origine da quello esistente Asti - Cuneo che verrà interconnesso, mediante un punto di intercettazione derivazione importante (P.I.D.I.), con il metanodotto Cherasco - Cuneo in progetto; termina nel punto di intercettazione disaggio allacciamento (P.I.D.A.) all’interno dell’area di proprietà dell’utente. Il metanodotto si sviluppa prevalentemente su aree a destinazione agricola, ed è quasi completamente parallelo all’esistente linea a 12 bar che alimenta lo stabilimento Michelin; dove non esiste il parallelismo con il metanodotto esistente, il nuovo tracciato si sviluppa parallelamente ad una strada comunale. I terreni interessati sono destinati dal vigente P.R.G. di Cuneo in parte a zone agricole, in parte a fasce di rispetto strade ed in parte a zone a prevalente funzione produttiva. Il percorso attraversa la Strada Provinciale 306 Centallo Ronchi, una strada asfaltata (previsto ampliamento da P.R.G.), una futura strada in progetto da P.R.G., la strada comunale Via Chiosa, la strada comunale dei Ronchi, i Canali Borca del Molino, Ronchi Miglia, Roero, Miglia. Il metanodotto è progettato nel rispetto delle “Norme di sicurezza antincendio per il trasporto, la distribuzione, l’accumulo e l’utilizzazione del gas naturale con densità non superiore a 0,8" contenute nel Decreto del Ministero dell’Interno del 24.11.1984 e s.m.i., e consente il trasporto del gas naturale a una pressione massima di esercizio di 75 bar. L’area di vincolo preordinato all’esproprio è pari a 13,5 m dall’asse della tubazione ivi compresa la superficie occorrente per accedere ai punti di intercettazione del gas. Snam Rete Gas S.p.A. prevede di concludere le opere di realizzazione del metanodotto entro massimo 12 mesi dall’inizio dei lavori, che prevedono in successione l’accatastamento delle tubazioni, l’apertura della pista di lavoro, lo sfilamento delle tubazioni, la saldatura delle tubazioni e delle curve, i controlli non distruttivi, lo scavo della trincea, i controlli dell’isolamento elettrico, la posa ed il rinterro della condotta, i collaudi ed i ripristini.

In occasione della conferenza di servizi sono pervenuti pareri da parte della Direzione regionale Difesa del Suolo, Settore Pianificazione Difesa del Suolo, di ACDA S.p.A., dell’ENEL Divisione Infrastrutture e Reti, Unità territoriale Rete elettrica Piemonte e Liguria, zona di Cuneo, della Provincia di Cuneo, Settore viabilità, Uff. 11, del Ministero delle Comunicazioni, Ispettorato Territoriale per il Piemonte e la Valle d’Aosta, Ufficio Interferenze Elettriche. In data successiva, ma antecedente al termine originariamente previsto per la conclusione del procedimento, sono pervenuti i pareri della Direzione regionale Territorio Rurale, del Settore regionale decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Cuneo, della Città di Cuneo e della società Comecart S.p.A.

Successivamente, in data 5 luglio 2007 il Settore Accordi di programma ed esame di conformità urbanistica ha inviato una nota, con la quale il responsabile segnalava la mancanza del progetto cartaceo complessivo e della documentazione urbanistica, che non consentiva al settore competente di pervenire alla conclusione della procedura di accertamento di conformità urbanistica.

In data 17 luglio 2007, termine di conclusione del procedimento secondo quanto stabilito dalla D.G.R. 25 - 3293 del 3 luglio 2006, non erano ancora pervenuti al responsabile del procedimento il parere del Settore Accordi di programma ed esame di conformità urbanistica e quello previsto in capo al Settore Attività negoziale e contrattuale - Espropri - Usi civici in merito all’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio. In tale data, pertanto, non sussistevano i presupposti per addivenire all’adozione del provvedimento finale, che, ai sensi della normativa vigente, deve contenere l’accertamento della conformità urbanistica, l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, l’approvazione del progetto, la dichiarazione di pubblica utilità, nonché l’autorizzazione alla costruzione del gasdotto, e costituisce variazione degli strumenti urbanistici vigenti.

Con Determinazione Dirigenziale del 17 luglio 2007 n. 173 del Responsabile del Settore Programmazione e Risparmio in materia energetica si è pertanto prorogato il termine di conclusione del procedimento, prevedendo conseguentemente una nuova scadenza al cinquantesimo giorno dal ricevimento, da parte del Settore Accordi di programma ed esame di conformità urbanistica, della documentazione necessaria per l’accertamento della conformità urbanistica. Con la stessa si è inoltre stabilito che entro lo stesso termine sarebbe comunque dovuto pervenire al Settore Programmazione e risparmio in materia energetica il parere relativo all’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio da parte del settore competente.

In data 16 luglio 2007 Snam Rete Gas S.p.A, con nota prot. n. 1760, ha comunicato di aver inviato al Settore Accordi di programma ed esame di conformità urbanistica la documentazione segnalata nella nota a cura del responsabile del suddetto settore.

Sono successivamente pervenuti, in data 19 luglio 2007 il parere del Settore Attività negoziale e contrattuale - Espropri - Usi civici, ed in data 22 agosto 2007 nota del responsabile del Settore Accordi di programma ed esame di conformità urbanistica con la quale si richiedeva al Comune di Cuneo documentazione mancante per l’espressione del parere di competenza.

A seguito dell’invio da parte del Comune della documentazione di cui sopra e da parte di Snam Rete Gas S.p.A. di una ulteriore nota tecnica prot n. 2131, in data 10 settembre 2007 è pervenuto il parere di competenza del Settore Accordi di programma ed esame di conformità urbanistica, che, rilevando la difformità dell’opera in progetto rispetto agli strumenti urbanistici vigenti ed adottati nel Comune di Cuneo ma esprimendo parere favorevole in merito al progetto proposto, ha consentito la conclusione del provvedimento autorizzativo.

Sia in sede di conferenza di servizi che nei documenti pervenuti non sono emersi pareri ostativi alla realizzazione del metanodotto in oggetto, a condizione che siano osservate le prescrizioni progettuali e gestionali indicate dai soggetti che si sono espressi nel corso del procedimento, e che si riportano di seguito.

Direzione regionale Territorio Rurale

1. le aree agricole e naturali interessate dalla realizzazione del metanodotto dovranno essere ripristinate in modo da ricreare quanto prima le condizioni originarie. Per quanto riguarda in particolare le superfici occupate da colture legnose (es. frutteti), il proponente dovrà concordare con i proprietari o i gestori dei fondi le modalità e le tempistiche degli interventi di ripristino;

2. per quanto riguarda le aree agricole interferite dall’opera in progetto, la fase di cantiere dovrà essere organizzata e gestita in modo tale da consentire l’accesso alle proprietà;

3. il terreno agrario ottenuto dalle operazioni di scotico dovrà essere adeguatamente accantonato, avendo cura di separare i diversi orizzonti pedologici, e dovrà essere utilizzato nelle operazioni di ripristino ambientale; gli strati terrosi prelevati in fase di cantiere dovranno essere ricollocati secondo la loro successione originaria;

4. nelle fasi di predisposizione del progetto definitivo, il proponente dovrà verificare con i consorzi irrigui operanti nell’area di intervento le soluzioni individuate per risolvere le interferenze con il reticolo irriguo esistente e il cronoprogramma relativo alla realizzazione delle opere, in modo da assicurare la funzionalità della rete irrigua e da permettere l’effettuazione delle operazioni di manutenzione della rete stessa in maniera agevole e in sicurezza; il consorzio irriguo operante nell’area di intervento a cui fare riferimento è il Consorzio irriguo di 2° grado gestore Aggregazione Consorzi di Irrigazione Sinistra Stura di Demonte - C.so Nizza 37 Cuneo;

5. durante la fase di cantiere, per tutte le lavorazioni che saranno realizzate in prossimità dei corsi d’acqua naturali ed artificiali dovranno essere adottati tutti i provvedimenti necessari per evitare intorbidamenti delle acque e sversamenti accidentali di materiali, in modo da eliminare tutte le possibilità d’inquinamento delle acque;

6. al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco; per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deponia temporanea, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, le piste di accesso alle aree di lavoro, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell’esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti;

7. poiché la realizzazione dell’opera prevede per gli interventi di collaudo un uso massiccio di acqua, si raccomanda di eseguire attente verifiche al fine di valutare che detti interventi non influiscano negativamente sulla qualità delle acque e non vadano a mutare il comportamento idraulico degli corsi d’acqua eventualmente interessati dall’approvvigionamento e seguente scarico delle acque utilizzate; tali mutamenti potrebbero infatti andare ad inficiare la funzionalità di eventuali derivazioni di canali ad uso irriguo poste in un intorno significativo all’area d’intervento;

Settore regionale Tutela e Risanamento ambientale

8. devono essere utilizzati mezzi omologati rispetto ai limiti di emissione stabiliti dalle norme nazionali e comunitarie in vigore alla data di inizio lavori del cantiere;

9. i gruppi elettrogeni utilizzati, quale fonte primaria e continuativa di energia elettrica per il cantiere, se equipaggiati con motori a ciclo diesel devono essere dotati di specifici sistemi di contenimento delle emissioni di particolato;

10. i programmi di manutenzione devono prevedere interventi specificatamente finalizzati a mantenere a livelli ottimali le prestazioni emissive delle apparecchiature utilizzate. In particolare tali interventi devono interessare gli impianti di abbattimento polveri, gli apparati di bagnatura, i generatori di calore (bruciatori) e i motori a combustione interna installati su mezzi mobili o impianti fissi nonché, in generale, lo stato di efficienza di ogni altro apparato che possa incidere sulle emissioni complessive del cantiere;

11. le piste di cantiere devono essere periodicamente bagnate al fine di limitare l’emissione di polveri per sollevamento; nei periodi di scarsa piovosità deve essere effettuata anche la bagnatura periodica del materiale proveniente dallo scavo della trincea e accantonato a fianco della pista;

12. devono essere realizzati idonei dispositivi di lavaggio delle ruote dei mezzi pesanti all’uscita delle aree di cantiere;

13. devono essere utilizzati teli protettivi a chiusura dei cassoni degli autocarri utilizzati per il trasporto dei materiali polverulenti;

14. gli eventuali impianti di betonaggio, di frantumazione-vagliatura e recupero di inerti devono essere autorizzati per le emissioni in atmosfera ai sensi della normativa vigente, anche seguendo, ove possibile, le previste procedure semplificate;

15. devono essere concordati con il Comune i punti di accesso al cantiere nonché i percorsi ottimali al fine di minimizzare gli impatti locali sulla qualità dell’aria, sul clima acustico e sulla viabilità;

16. prima dell’inizio dei lavori, dovrà essere analizzato in sede locale l’impatto acustico generato dalle fasi di cantiere e individuati tutti gli accorgimenti tecnici e operativi atti a minimizzare il disturbo con la presentazione al Comune della relazione previsionale di impatto acustico, redatta secondo le disposizioni regionali emanate con D.G.R. 2/2/2004, n. 9-11616 (criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico);

17. si dovrà tendere a rispettare i limiti (assoluto e differenziale) vigenti all’avvio della fase di cantiere e, qualora detto obiettivo non fosse raggiungibile con l’attuazione degli accorgimenti previsti dalla D.G.R. 2/2/2004, n. 9-11616, potranno essere concesse da parte dei Comuni deroghe per le attività rumorose temporanee di cui all’art. 6, comma 1, lettera h, della legge 447/1995;

Ministero delle Telecomunicazioni, Ispettorato Territoriale per il Piemonte e la Valle d’Aosta, Ufficio Interferenze Elettriche

18. dovrà essere presentata istanza all’Ufficio Interferenze Elettriche del Ministero delle Telecomunicazioni per il rilascio da parte dell’Ente del nulla osta alla costruzione, ai sensi dell’art. 95 del D. lgs. 259 del 1.8.2003, per la tutela dei preesistenti impianti della Rete Pubblica di Comunicazione;

Città di Cuneo

19. dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti necessari al fine di non arrecare danni alle eventuali reti sotterranee dei pubblici servizi (Enel, Telecom Italia, A.C.D.A., Illuminazione Pubblica ecc,), previo accertamento delle condutture esistenti nell’area in cui devono essere eseguiti i lavori;

20. dovranno essere osservate le distanze convenzionali fra i vari servizi pubblici interrati;

21. l’occupazione del suolo dovrà essere portata a conoscenza del pubblico, da parte della ditta richiedente, mediante l’apposizione dei prescritti segnali stradali 48 ore prima dell’inizio dei lavori di occupazione, in conformità a quanto previsto dal vigente Codice della Strada;

22. la pavimentazione bituminosa interessata dallo scavo stesso dovrà essere tagliata con apposita macchina operatrice a lama rotante;

23. l’area occupata per l’esecuzione dei lavori di cui trattasi, dovrà essere segnalata a sensi del vigente Codice della Strada e, a tale riguardo, dovranno essere presi preventivi accordi con il Comando Polizia Municipale, sia per quanto riguarda l’eventuale chiusura al transito della circolazione stradale del tratto di via interessata dai lavori in questione, sia per quanto riguarda le segnalazioni diurne e notturne, l’apposizione delle targhe di divieto di sosta, ecc., nonché in merito all’eventuale ripristino della segnaletica stradale orizzontale;

24. al fine di evitare possibili futuri cedimenti della pavimentazione stradale si prescrive che, nell’esecuzione dei riempimenti degli scavi eseguiti, venga usato materiale arido a granulometria continua con l’aggiunta di filler, previa bagnatura e costipamento con mezzi meccanici ogni 20/25 cm. di spessore di riempimento;

25. il ripristino provvisorio della pavimentazione bituminosa, dovrà essere effettuato mediante la stesa di uno strato in conglomerato cementizio (magrone) e/o in conglomerato bituminoso (strato di base) delle spessore sufficiente (min. 10 cm) a garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione stradale (Art. 21 - comma 2° del vigente Codice della Strada). Tale situazione dovrà essere mantenuta sino all’esecuzione del ripristino definitivo;

26. il ripristino “definitivo” (fresatura o taglio con lama rotante e realizzazione tappeto di usura) della pavimentazione bituminosa, dovrà essere effettuato, previo adeguato periodo di assestamento; a tale scopo, dovranno essere presi opportuni accordi con il Civico ufficio Strade, in merito alle modalità tecniche di intervento; si precisa che il bordo di giunzione tra la vecchia e la nuova pavimentazione, dovrà essere sigillato con nastro prefabbricato in bitume polimero (larghezza minima cm 10);

27. ad avvenuta rimozione del cantiere, dovrà essere provveduto all’accurata pulizia dell’area interessata dall’occupazione (scopatura, lavaggio, ecc.);

28. dovranno essere comunicate, con congruo anticipo le date di inizio e di ultimazione dei lavori e l’avvenuta esecuzione del ripristino dell’area pubblica interessata dai lavori in questione;

29. dovrà essere preventivamente assolto il pagamento del canone di occupazione di suolo pubblico presso il Settore Tributi della Città di Cuneo - Via Roma 37 - 3° piano;

Provincia di Cuneo

per quanto riguarda il parere della Provincia di Cuneo, che propone una serie di prescrizioni relative all’attraversamento della strada di loro competenza (S.P. 306), in sede di conferenza di servizi Snam Rete Gas. S.p.A. ha confermato di attraversare, in un unico punto, la provinciale con le tecniche dello spingitubo o trivella, con buche di spinta ad almeno 15m di distanza dalla sede stradale nonché una profondità di interramento della condotta di circa 4m rispetto al piano viabile; inoltre, Snam Rete Gas S.p.A. ha precisato nella stessa sede che non esistono comunque parallelismi ne interferenze con la viabilità su strade provinciali;

30. l’attraversamento della strada provinciale dovrà avere luogo solo con le modalità indicate da Snam Rete Gas S.p.A. in sede di conferenza di servizi e sopra riportate; eventuali assestamenti dovranno essere compensati con la ribitumatura a piena sezione stradale di una fascia di almeno 50 m a cavallo dell’attraversamento;

31. l’inizio dei lavori dovrà essere comunicato in via formale almeno 1 mese prima al Settore provinciale competente;

32. il progetto esecutivo dovrà essere integrato da Snam Rete Gas S.p.A. con le disposizioni necessarie per la gestione della viabilità, limitando eventuali sensi unici alternati alle ore diurne e rimuovendoli in occasione dei fine settimana e delle festività;

33. le interferenze con la viabilità dovranno essere limitate al minimo possibile;

34. eventuali rilevati saranno costituiti unicamente da materiale arido compattato fino ad ottenere un modulo di almeno 500 kg/mq su prova di piastra tipo svizzero ed al 98% del Proctor modificato; i tecnici della Provincia provvederanno all’espletamento di queste prove per le quali la richiedente dovrà mettere a disposizione un autocarro 4 assi carico;

35. eventuali scavi aperti saranno ritombati interamente con uso di calcestruzzo;

36. in caso di eventuali ulteriori interazioni con il sistema viario provinciale, come ad esempio la realizzazione di zone in ampliamento del corpo stradale, dovranno essere presi accordi con il competente settore provinciale;

37. la Provincia di Cuneo si riserva comunque la facoltà di effettuare visite in cantiere per accertare la corretta esecuzione dei lavori e di richiedere eventuali integrazioni alle opere in progetto al fine di risolvere aspetti di dettaglio;

38. in caso di non corretta esecuzione dei lavori relativi all’attraversamento delle strade provinciali, Snam Rete Gas S.p.A. ha l’obbligo di effettuare a sue spese le opere di ripristino necessarie producendo a fine di garanzia una polizza fidejussoria bancaria secondo accordi da prendere con la Provincia;

ENEL Divisione Infrastrutture e Reti, Unità territoriale Rete elettrica Piemonte e Liguria, zona di Cuneo

39. eventuali interferenze con elettrodotti preesistenti aerei e sotterranei dovranno rispettare quanto previsto dal D.M. 21.03.88 n. 449 e s.m.i., nonché dalle norme CEI 11-17 fasc. 558;

40. qualora si rendesse necessario provvedere a modificazioni e/o spostamenti di elettrodotti per renderli compatibili all’opera, dovranno essere tempestivamente trasmessi ad ENEL Distribuzione S.p.A. i progetti definitivi dell’opera e comunicati i dati del soggetto la quale farà carico la spesa dei relativi eventuali interventi;

ACDA S.p.A.

41. dovrà essere fornito ad ACDA S.p.A., per ogni punto di intersezione con la rete dell’acquedotto, un disegno della sezione tipo in funzione del quale l’Azienda indicherà le spese necessarie per le eventuali modifiche provvisorie o definitive delle condotte idriche;

42. se durante l’esecuzione dei lavori dovesse essere scoperta una condotta idrica, per il suo attraversamento si dovrà anticipatamente avvisare ACDA S.p.A. per permettere un sopralluogo tecnico che indicherà come provvedere alla sistemazione definitiva della tubazione;

43. eventuali spostamenti definitivi o provvisori delle tubazioni idriche interessate dovranno essere concordati preventivamente e regolamentati da atti formali diretti a definire i tempi di intervento, con i costi relativi a carico del richiedente;

Settore regionale Accordi di Programma ed Esame di Conformità Urbanistica

44. devono essere adeguati gli strumenti urbanistici del Comune interessato con l’individuazione sulle tavole di piano del tracciato del metanodotto approvato, comprensivo delle fasce di rispetto e delle servitù, anche ai fini dell’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, come previsto dalle leggi in materia espropriativa; copia degli aggiornamenti cartografici dei piani urbanistici sopra citati dovrà essere trasmessa al Settore regionale Accordi di Programma ed Esame di Conformità Urbanistica a cura del Comune di Cuneo;

Settore regionale Settore Attività negoziale e contrattuale - Espropri - Usi civici

45. il Comune dovrà presentare alla Direzione Patrimonio Tecnico idonea dichiarazione da cui risulti, a seguito degli accertamenti effettuati presso la sede comunale nonché presso il “Commissariato Usi Civici Piemonte - Valle d’Aosta e Liguria”, l’esistenza o meno del vincolo di uso civico sui terreni da occupare, per consentire da parte della Direzione stessa il rilascio del provvedimento di occupazione d’urgenza o di determinazione urgente dell’indennità (ex art. 22bis e 22 del D.P.R. 327/2001 e s.m.i.);

46. qualora l’opera interessasse terreni vincolati, prima di iniziare i lavori, il Comune dovrà presentare all’Ufficio regionale Usi Civici istanza di concessione amministrativa come previsto dalla l. 1766/1927 e s.m.i.;

47. in materia espropriativa, Snam Rete Gas S.p.A., dopo il rilascio dell’autorizzazione, dovrà predisporre un piano particellare completo comprendente sia le aree soggette ad occupazione temporanea che quelle ad asservimento coattivo con l’indicazione delle rispettive indennità offerte, che, unitamente ai Certificati Urbanistici completi di planimetria di P.R.G. in scala catastale ed estratto delle N.T.A. nonché ad eventuali ulteriori elaborati necessari per la stima delle indennità, dovrà essere allegato alle istanze di occupazione d’urgenza (ex art. 22bis del D.P.R. 327/2001) o di determinazione urgente dell’indennità (ex art. 22 del D.P.R. 327/2001) da presentare alla Direzione Patrimonio Tecnico;

Considerato che alla luce di quanto sopra esposto appaiono soddisfatte le condizioni ritenute essenziali per l’accertamento della conformità urbanistica, l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, l’approvazione del progetto e la dichiarazione di pubblica utilità del “Metanodotto Allacciamento Elyo Italia DN 200 mm (8"), 75 bar”;

Il Responsabile del procedimento

vista la Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i.;

visto il D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327;

visto il D.lgs. 27 dicembre 2004 n. 330;

visto il D. lgs. 23 maggio 2000 n. 164;

vista la L.R. 4 luglio 2005 n. 7;

vista la D.G.R. n. 25 - 3293 del 3 luglio 2006;

vista la Determinazione Dirigenziale del 12 gennaio 2007 n. 10 del Settore Programmazione e risparmio in materia energetica;

vista la Determinazione Dirigenziale del 17 luglio 2007 n. 173 del Settore Programmazione e risparmio in materia energetica;

visti i lavori della conferenza di servizi ed il relativo verbale della seduta del 30 marzo 2007;

visti i pareri, i nulla osta, le autorizzazioni, le comunicazioni, agli atti del Settore Programmazione e Risparmio in materia energetica, pervenuti dai soggetti interessati;

determina

* di approvare il progetto definitivo per la realizzazione del “Metanodotto Allacciamento Elyo Italia DN 200 mm (8"), 75 bar”, così come da istanza presentata dalla Società Snam Rete Gas in data 7 dicembre 2006;

* di stabilire che la società Snam Rete Gas S.p.A. è autorizzata a costruire ed esercire l’opera di cui all’oggetto nel Comune di Cuneo, in conformità al progetto approvato;

* di subordinare la validità della presente autorizzazione al rispetto delle prescrizioni citate in premessa;

* di dare atto che, fatto salvo quanto specificato in premessa e gli adempimenti previsti dalle norme di sicurezza vigenti, la presente autorizzazione sostituisce, anche ai fini urbanistici ed edilizi, le autorizzazioni, concessioni, nulla osta e atti di assenso comunque denominati previsti dalle norme vigenti, costituendo titolo a costruire le citate opere in conformità al progetto approvato;

* di subordinare l’esercizio dell’opera agli adempimenti previsti dalle norme vigenti in materia di sicurezza;

* di dare atto che la presente autorizzazione ha effetto di variante urbanistica ed ha, inoltre, efficacia di dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità ai sensi del D.P.R. 327/2001 e s.m.i.;

* di trasmettere la presente autorizzazione al Consiglio Comunale di Cuneo per l’adozione delle corrispondenti varianti agli strumenti urbanistici comunali ai sensi dell’articolo 19 comma 3 del D.P.R. 327/2001 e s.m.i.;

* di dare atto che la presente autorizzazione costituisce vincolo preordinato all’esproprio dei beni interessati ai fini della realizzazione delle suddette opere ed indicati negli allegati al progetto approvato;

* di dare atto che l’opera deve essere realizzata nella posizione e secondo le caratteristiche e le modalità costruttive previste nel progetto approvato e in osservanza delle disposizioni delle norme vigenti in materia di metanodotti;

* di stabilire che prima dell’inizio dei lavori Snam Rete Gas S.p.A. trasmetta ai soggetti competenti un documento che indichi tutte le prescrizioni che, in fase di cantiere, Snam Rete Gas S.p.A. e le società appaltatrici si impegnano a rispettare;

* di stabilire che Snam Rete Gas S.p.A., prima di iniziare la fase di cantiere, prenda contatti con i Consorzi Gestori della rete irrigua anche ai fini della definizione della tempistica dei lavori, nonché nei casi di eventuali interferenze con canali del demanio regionale;

* di dare atto che l’autorizzazione s’intende accordata fatti salvi i diritti dei terzi e nel rispetto di tutte le disposizioni vigenti; ne consegue che la Società assume la piena responsabilità per quanto riguarda i diritti dei terzi e gli eventuali danni comunque causati dalla costruzione delle opere di cui trattasi, sollevando l’Amministrazione da qualsiasi pretesa da parte di terzi che si ritenessero danneggiati;

* di dare atto che la società è obbligata ad eseguire, durante la costruzione e l’esercizio delle opere, tutte quelle opere nuove o modifiche che, a norma di legge, venissero prescritte per la tutela degli interessi pubblici e privati, entro i termini che saranno all’uopo stabiliti, con le conseguenze di legge in caso di inadempimento;

* di stabilire che copia integrale del progetto esecutivo sia inviata, a cura di Snam Rete Gas S.p.A., prima dell’inizio dei lavori, alle Amministrazioni autorizzanti, alla Regione ed al Comune, mentre gli elaborati esecutivi relativi alle sole opere interferenti devono essere inviati alle società proprietarie delle opere interferite;

* di stabilire che Snam Rete Gas S.p.A. comunichi ai soggetti di cui al punto precedente la data e l’ora dell’entrata in esercizio delle opere;

* di dare atto che ai proprietari sarà data notizia, a cura e spese del proponente, della data di adozione di questo atto e della facoltà di prendere visione della relativa documentazione mediante pubblico avviso da affiggere per almeno venti giorni all’albo pretorio del Comune nel cui territorio ricadono gli immobili da assoggettare al vincolo, nonché su uno o più quotidiani a diffusione nazionale o locale.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 16 del D.P.G.R. 8/R/2002.

Avverso la presente autorizzazione è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. competente nel termine di sessanta giorni dalla data di pubblicazione della presente determinazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia