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Bollettino Ufficiale n. 29 del 19 / 07 / 2007

Deliberazione del Consiglio Regionale 26 giugno 2007, n. 133 - 23971

Programmi pluriennali per la promozione sportiva e per l’impiantistica sportiva anni 2007-2009, in attuazione della legge regionale 22 dicembre 1995, n. 93 (Norme per lo sviluppo dello sport e delle attività fisico-motorie)

(omissis)

Tale deliberazione, nel testo che segue, è posta in votazione: il Consiglio approva.

IL CONSIGLIO REGIONALE

visto l’articolo 3, comma 1, della legge regionale 22 dicembre 1995, n. 93 (Norme per lo sviluppo dello sport e delle attività fisico-motorie), in base al quale il Consiglio regionale, su proposta della Giunta regionale, approva il programma pluriennale di interventi in materia di impiantistica sportiva;

visto l’articolo 7, comma 1, della l.r. 93/1995, che riconosce alla Regione il ruolo di promuovere la diffusione e la qualificazione delle attività sportive e fisico-motorie ricreative, sostenendo a tal fine l’attività della scuola, degli enti e delle associazioni che operano senza fine di lucro, effettuando anche direttamente interventi in materia;

visto l’articolo 7, comma 2, della l.r. 93/1995, ai sensi del quale il Consiglio regionale, su proposta della Giunta regionale, approva il programma pluriennale per la promozione delle attività sportive e fisico-motorie, il quale individua gli indirizzi di intervento della Regione, le azioni e gli strumenti principali, le risorse finanziarie di massima, i criteri e le modalità di concessione dei contributi;

considerato che i programmi pluriennali per la promozione delle attività sportive e fisico-motorie e per l’impiantistica sportiva, già approvati con deliberazione del Consiglio regionale n. 229 - 10389, del 28 marzo 2002 (Programma pluriennale per la promozione delle attività sportive e fisico-motorie anni 2002-2005, in attuazione della l.r. 93/1995), sono scaduti e si rende, pertanto, necessaria l’approvazione di nuove linee programmatiche;

considerato che la proposta di programma pluriennale per la promozione delle attività sportive e fisico-motorie anni 2007-2009 e la proposta di programma pluriennale per l’impiantistica sportiva anni 2007-2009 tengono conto delle indicazioni emerse nel corso dei lavori del “Tavolo Regionale Permanente dello Sport”, convocato alla luce della previsione contenuta nei programmi stessi;

considerato che i succitati programmi pluriennali tengono conto anche delle indicazioni emerse nel corso della “Conferenza regionale dello Sport”;

viste le deliberazioni della Giunta regionale n. 31-5437 del 5 marzo 2007 e n. 27-5575 del 26 marzo 2007 e preso atto delle motivazioni ivi addotte;

acquisito il parere della VI Commissione consiliare permanente, espresso a maggioranza in data 3 maggio 2007

delibera

- di approvare il “Programma pluriennale per la promozione delle attività sportive e fisico-motorie anni 2007-2009", allegato alla presente deliberazione per costituirne parte integrante (allegato 1);

- di approvare il “Programma pluriennale di interventi per l’impiantistica sportiva anni 2007-2009", allegato alla presente deliberazione per costituirne parte integrante (allegato 2).

Allegato 1)

PROGRAMMA PLURIENNALE PER LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITA’ SPORTIVE
E FISICO-MOTORIE - ANNI 2007-2009.

INDICE

1. INTRODUZIONE.

Creare una cultura dell’attività fisica e sportiva. la nuova legge quadro sulle attività

sportive e fisico-motorie

I profili della pratica fisico-motoria e sportiva in Italia e in Piemonte

Sistema di monitoraggio degli interventi sostenuti

Assi di intervento

2. ASSE 1. SVILUPPO DELLA CONOSCENZA DELLA PRATICA SORTIVA

Misura 1.1. Censimento degli impianti sportivi

Obiettivi

Azioni di intervento

Soggetti beneficiari

Modalità di attuazione della misura ed entità del finanziamento

Misura 1.2. Sistema informativo regionale dello sport (SIRS)

Obiettivi

Azioni di intervento

Soggetti beneficiari

Modalità di attuazione della misura ed entità del finanziamento

Misura 1.3. Organizzazione di convegni, seminari, conferenze, incontri tecnici ed

attivazione di ricerche mirate

Obiettivi

Azioni di intervento

Soggetti beneficiari

Modalità di attuazione della misura ed entità del finanziamento

3. ASSE 2. PROMOZIONE DELLE ATTIVITA’ FISICO-MOTORIE.

Misura 2.1. Sostegno attività sportive e fisico-motorie

Obiettivi

Azioni di intervento

Soggetti beneficiari

Modalità di attuazione della misura ed entità del finanziamento

Misura 2.2. Sostegno attività (Programmi) dei Comitati regionali degli Enti di

promozione sportiva

Obiettivi

Azioni di intervento

Soggetti beneficiari

Modalità di attuazione della misura ed entità del finanziamento

Misura 2.3. Sostegno all’organizzazione di eventi sportivi

Obiettivi

Azioni di intervento

Soggetti beneficiari

Modalità di attuazione della misura ed entità del finanziamento

Misura 2.4. Sostegno ad azioni di intervento specifiche su tematiche di carattere

sportivo (sport e ambiente, sport nelle carceri, integrazione attraverso lo sport, pari

opportunità, etc.)

Obiettivi

Azioni di intervento

Soggetti beneficiari

Modalità di attuazione della misura ed entità del finanziamento

Misura 2.5. Sportelli sport

Obiettivi

Azioni di intervento

Soggetti beneficiari

Modalità di attuazione della misura ed entità del finanziamento

4. ASSE 3. COMUNICAZIONE SPORTIVA, SPONSORIZZAZIONI E PREMI

SPORT REGIONE PIEMONTE

Misura 3.1. Attivazione di campagne etiche con e attraverso lo sport

Obiettivi

Azioni di intervento

Soggetti beneficiari

Modalità di attuazione della misura ed entità del finanziamento

Misura 3.2. Sostegno ad atleti, associazioni e società sportive, federazioni sportive,

discipline sportive associate, enti di promozione sportiva del Piemonte

Obiettivi

Azioni di intervento

Soggetti beneficiari

Modalità di attuazione della misura ed entità del finanziamento

Misura 3.3. Sostegno del talento sportivo

Obiettivi

Azioni di intervento

Soggetti beneficiari

Modalità di attuazione della misura ed entità del finanziamento

Misura 3.4. Premi sport Regione Piemonte

Obiettivi

Azioni di intervento

Soggetti beneficiari

Modalità di attuazione della misura ed entità del finanziamento

5. ASSE 4. FORMAZIONE E ISTRUZIONE SPORTIVA

Misura 4.1 Formazione ed istruzione sportiva e fisico-motoria in età scolare

Obiettivi

Azioni di intervento

Soggetti beneficiari

Modalità di attuazione della misura ed entità del finanziamento

6. NORME GENERALI PER L’ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI

L’attività e le procedure di gestione

Strumenti operativi


1. INTRODUZIONE.

Il presente “Programma pluriennale per la promozione delle attività sportive e fisico-motorie - anni 2007-2009", predisposto in attuazione della legge regionale 22 dicembre 1995, n. 93 (Norme per lo sviluppo dello sport e delle attività fisico-motorie) (titolo III, articolo 7), contiene le linee guida per coordinare e promuovere gli interventi di politica sportiva da realizzarsi in Piemonte nel triennio indicato, delineate in coerenza con gli indirizzi espressi dall’organo politico-amministrativo (Giunta regionale) nel DPEFR 2007-2009, approvato dal Consiglio regionale.

Esso definisce, pertanto, gli indirizzi in base ai quali devono essere erogati i finanziamenti in spesa corrente (“spesa contributiva” e c.d. “spesa diretta”) per il sostegno di interventi diretti a perseguire le finalità di cui all’articolo 1 della l.r. 93/1995, e cioè:

a) la diffusione della pratica sportiva e delle attività fisico-motorie-ricreative rivolte alla generalità dei cittadini, al fine incrementare la percentuale dei praticanti;

b) l’accesso dei soggetti svantaggiati alle attività sportive fisico-motorie-ricreative;

c) l’organizzazione del territorio e dei servizi per la pratica dello sport e delle attività fisico-motorie;

d) lo sviluppo dell’organizzazione sportiva e dell’associazionismo sportivo di base;

e) i rapporti di collaborazione con gli Enti di promozione sportiva, con il Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), con le Federazioni sportive, con l’Istituto superiore di educazione fisica (ex ISEF, oggi SUISM), con gli organi scolastici e ogni altro organismo e istituzione che svolge attività nel settore disciplinato dalla legge;

f) la tutela sanitaria delle attività sportive;

g) l’interazione tra attività sportive e attività turistiche e culturali;

h) l’incremento della presenza femminile nell’attività sportiva, sostenendo specifiche iniziative allo scopo;

i) una mirata attenzione e il conseguente sostegno a tutte le attività sportive che privilegino la formazione di base dei bambini in età scolare e l’attività sportiva degli adolescenti e della terza età.

Ciò premesso, va detto che il quadro costituzionale delineato con la riforma del Titolo V della Costituzione, suggerisce il rafforzamento del ruolo dell’ente regione come centro di regolazione e programmazione mediante la definizione di obiettivi strategici e di linee di indirizzo per una più efficace politica pubblica per lo sport da attivarsi nelle province e nei comuni al fine di diffondere tra tutti i cittadini una nuova cultura sportiva. Una politica pubblica per lo sport che veda nelle province il livello di raccordo e di coordinamento territoriale delle attività sportive e nei comuni, l’ente che, con il coinvolgimento dell’associazionismo sportivo, promuove lo sport per tutti e provvede alla gestione degli impianti e delle strutture sportive. In questo senso, particolare attenzione andrà posta nella definizione del sistema di rapporti della Regione che si possono così sintetizzare:

* rapporti internazionali con altri enti istituzionali (regioni, enti territoriali, in particolare all’interno dell’Unione Europea);

* rapporti con lo Stato, in un quadro ove la Regione partecipa e contribuisce alla definizione della programmazione nazionale in materia sportiva;

* rapporti con il sistema delle autonomie territoriali, da realizzare attraverso azioni di concertazione e coordinamento e con modalità di lavoro ispirate al confronto e alla partecipazione, individuando una sede istituzionale di confronto su linee d’indirizzo e su programmi e progetti territoriali;

* rapporti con altri enti istituzionali (CONI, CIP, Ministero della Pubblica Istruzione (MPI), Centri di medicina per lo sport, etc.);

* rapporti con soggetti di diritto privato, singoli o associati, che non perseguono finalità di lucro (FSN, DSA, EPS, associazioni e società sportive).

Pertanto, il ruolo della Regione delineato nel presente Programma è quello di un ente al quale è affidata la funzione di coordinare il complesso delle attività che le diverse istituzioni locali e l’articolata realtà delle organizzazioni sportive (CONI CIP, FSN, DSA, EPS, associazioni e società sportive) promuovono e realizzano allo scopo di perseguire le finalità generali di politica sportiva sopra indicati e di definire, attraverso una nuova legge regionale il riassetto del sistema sportivo regionale.

Mediante un apposito Tavolo di lavoro l’Amministrazione regionale ha iniziato un confronto permanente con gli enti Locali Province e Comuni capoluogo di provincia.

Gli obiettivi posti alla base di questo strumento snello e operativo sono:

* scambiare dati e informazioni sui rispettivi universi di riferimento;

* affrontare periodicamente aspetti economici e strutturali delle iniziative da realizzare insieme;

* monitorare e valutare gli esiti delle azioni comuni compiute.

Il percorso è stato avviato nell’ottobre 2006, mediante il “Tavolo consultivo e di coordinamento dello sport Regione-enti istituzionali piemontesi”, istituito con il precipuo scopo di creare sinergie e un confronto sulle modalità d’intervento per quanto concerne la realizzazione di grandi eventi sul territorio regionale.

Tale modus operandi dovrà portare a selezionare gli eventi indicandone le priorità territoriali, da sostenere da parte degli attori istituzionali che compongono il Tavolo, quali appuntamenti riconosciuti a livello nazionale ed internazionale come “eccellenza”.

Creare una cultura dell’attività fisica e sportiva. Una nuova legge regionale per lo sport.

Gli scenari dello sport nazionale e internazionale sono in continua evoluzione. L’incremento della pratica delle eterogenee e molteplici discipline sportive dell’ultimo decennio indica che lo sport oltre a rappresentare un passatempo, costituisce anche e soprattutto un’occasione di formazione della persona, educazione permanente, tutela della salute, strumento di inclusione e di coesione sociale.

La Commissione Europea nel Trattato di Maastricht del 1992, ha riconosciuto una particolare rilevanza allo sport, attribuendogli cinque funzioni: educativa, sanitaria, sociale, culturale e ludica. Mentre la Carta Europea dello sport (1992), all’articolo 2, ha definito lo sport come “qualsiasi forma di attività fisica che, attraverso una partecipazione organizzata o non organizzata, abbia per obiettivo l’espressione o il miglioramento della condizione fisica e psichica, lo sviluppo delle relazioni sociali o l’ottenimento di risultati in competizioni di tutti i livelli”.

Questa definizione rappresenta un grande valore politico, perché da essa occorre far discende e diffondere l’idea dello sport quale diritto di tutti i cittadini. Diritto che deve essere garantito dalle istituzioni pubbliche attraverso la disponibilità di adeguate risorse economiche, la promozione e il sostegno delle attività sportive e ludico-motorie, la messa a disposizione degli impianti sportivi.

Lo sport, inoltre, va visto anche sotto un’altra ottica, quella di comparto e di volano per il territorio, per le grandi potenzialità di sviluppo economico ed occupazionale che rappresenta.

Infatti, per il territorio piemontese dopo le Olimpiadi di Torino si è aperta una nuova e positiva stagione per lo sport. Il Piemonte, regione olimpica, ha l’importante responsabilità di sfruttare adeguatamente l’eredità delle strutture e dei Giochi, ma anche quella di non disperdere un’immagine di territorio nel quale lo sport rappresenta un’"eccellenza" ed una vocazione.

Affinché questo potenziale positivo possa sviluppasi adeguatamente e si possano accrescere i livelli della pratica occorre che anche in questo settore vengano introdotte adeguate riforme.

Partendo dalle considerazioni esposte, per rispondere alla doppia esigenza di semplificare il quadro normativo dello sport da un lato, e, dall’altro, di ridisegnare le norme alla luce dei profondi cambiamenti socio-culturali intervenuti nel tempo nel “mondo sportivo”, l’azione della Regione Piemonte sarà mirata alla elaborazione di una legge quadro regionale che normi l’intero comparto sportivo, costituito da attività e impianti sportivi.

Naturalmente, tutto questo deve avvenire in sintonia ed in parallelo con lo scenario nazionale che si va delineando su tale importante obiettivo politico che vede impegnato il Governo e le Regioni, ciascuno per le competenze spettanti, nella predisposizione di una legge quadro nazionale sullo sport. In questa direzione è rilevante il ruolo e lo sforzo che la Regione Piemonte saprà “giocare” quale istituzione attiva e propositiva al “Tavolo nazionale dello sport” per orientare la politica pubblica dello sport e, quindi, le decisioni verso un più chiaro ed efficace “modello organizzativo dello sport”.

Le Regioni, e tra queste il Piemonte, quindi, devono svolgere pienamente i compiti che la Costituzione attribuisce loro, divenendo protagoniste nella proposta di una riforma del sistema sportivo nazionale e nella definizione di un sistema sportivo regionale di “qualità”.

In attesa della legge quadro nazionale e per affermare una “politica pubblica per lo sport”, nella direzione di una fattiva e stretta collaborazione tra lo Stato e le Regioni, il Ministro dello sport ha avviato un nuovo indirizzo di politica sportiva che si articola nei seguenti temi:

- sport e scuola;

- sport e salute;

- “governance” del sistema sportivo;

- impiantistica sportiva.

I profili della pratica fisico-motoria e sportiva in Italia e in Piemonte.

Per presentare la situazione della pratica sportiva in Italia ed in Piemonte, si fa riferimento al lavoro “I numeri dello sport italiano. La pratica sportiva in Italia attraverso i dati CONI e ISTAT del 2005", pubblicato nell’aprile 2006. Si tratta di dati relativi all’attività fisico-motoria, ottenuti da indagini multiscopo effettuate dall’STAT mediante la somministrazione di questionari, suddividendo la popolazione, composta da 56.450.000 cittadini, per fasce d’età.

Di essi 23 milioni di persone (pari al 40,6%) non praticano alcuna attività fisica nel tempo libero - dato in diminuzione rispetto al 2003 (41,6%), anno della penultima rilevazione. Quasi 22 milioni di persone (pari al 38,5%) praticano qualche attività fisica (o anche attività indicate come sportive, ma in modo discontinuo) - dato in aumento rispetto al 2003 (37,6%). Quasi 12 milioni di persone (pari al 20,9%) praticano attività sportive in modo continuativo - dato in aumento rispetto al 2003 (20,8%). Complessivamente, il 59,4%.

Sempre in base al rapporto sopra richiamato, sotto l’aspetto geografico, la crescita dell’attività sportiva ha riguardato soprattutto il centro, le isole ed una buona parte del sud. Mentre è stata registrata una certa contrazione al nord.

Per quanto concerne le società (sezioni) affiliate alle federazioni risultano essere nel 2005 circa 58.347. Mentre quelle affiliate alle discipline associate circa 5.999. Il totale, invece, delle società (sia monosportive che polisportive) affiliate nel 2005 agli enti di promozione sportiva risultano 83.155.

Per quanto riguarda le categorie di praticanti tesserati alle FSN inclusi nel monitoraggio CONI per l’anno 2005, il numero è di 3.450.000 unità. In ordine alle categorie di praticanti tesserati nel 2005 alle DSA, sempre incluse nel monitoraggio CONI, risultano 220.000 unità. Gli iscritti dichiarati, invece, dagli enti di promozione sportiva nel 2005 assommano a circa 6.480.000.

In riferimento al sistema sportivo piemontese esso è organizzato nel seguente modo:

* n. 1 comitato regionale e n. 8 comitati provinciali del CONI;

* n. 46 comitati regionali di federazioni sportive;

* n. 14 comitati regionali di discipline sportive;

* n. 17 comitati regionali di enti di promozione sportiva;

* n. 5.000 circa tra società sportive senza fine di lucro, più 287 altri nuclei, affiliati a FSN e DSA;

* n. 3.950 circa tra società sportive, polisportive e circoli affiliati agli EPS.

In base alle “schede di approfondimento” per ciascuna Regione, realizzati dal CONI con la collaborazione di Censis Servizi e del Dipartimento di statistica DSPSA dell’Università di Roma “La Sapienza”, è stata fatta un’analisi in base alla quale è risultato che in Piemonte nell’anno 2005, su una popolazione di 4.182.000 residenti con 3 anni e più, praticano sport in modo continuativo 21,4%. Mentre, praticano sport o qualche attività fisica il 43%. Non praticano nessuna attività sportiva o fisica il 35,4%.

Sistema di monitoraggio degli interventi sostenuti.

Il Settore sport della Regione Piemonte deve, possibilmente, istituire un dispositivo di raccolta di dati finanziari e statistici sull’attuazione dei Programmi annuali.

Il controllo dell’attuazione del Programma è realizzato, per mezzo di indicatori idonei a misurare:

- il grado di perseguimento degli obiettivi specifici delle misure e degli assi di intervento;

- lo stato di avanzamento, in termini di progetti finanziati, di risultato e di impatto degli interventi sostenuti, per la popolazione e il territorio sul quale le iniziative si realizzano.

In particolare, il sistema di monitoraggio deve permettere di:

- disporre di dati finanziari e procedurali affidabili e aggregabili;

- fornire informazioni specifiche che consentano di effettuare controlli a campione e sopralluoghi.

Il monitoraggio deve essere effettuato mediante una procedura informatizzata che consenta la rilevazione dei dati, sia di carattere quantitativo che qualitativo, di ciascun progetto e/o iniziativa sportiva realizzata e finanziata dalla Regione.

Assi di intervento.

Il presente Programma si articola in quattro Assi. Per ciascun asse sono previste le misure, le azioni di intervento, i soggetti beneficiari, le modalità per la concessione del finanziamento, e gli altri elementi che disciplinano l’erogazione dei finanziamenti regionali. Gli assi di intervento individuati sono i seguenti:

Asse 1 - sviluppo della conoscenza dello sport.

Rientrano in questo asse, le misure e le azioni di intervento riguardanti lo studio, l’analisi e il monitoraggio dell’evoluzione del fenomeno sportivo e dello stato del sistema sportivo in Piemonte; in particolare riguardo ai molteplici aspetti della pratica sportiva, alla dotazione di impianti, alla tutela della salute, alla sicurezza, al reinserimento sociale delle classi svantaggiate, all’incremento della presenza femminile, alla pratica dei diversamente abili e allo sviluppo delle attività fisico-motorie e di mantenimento per i cittadini anziani. Tutti questi elementi considerati con particolare riferimento agli aspetti socio-economici, alle interazioni con altri settori produttivi e non, alla formazione professionale degli operatori.

Asse 2 - Promozione delle attività fisico-motorie.

Rientrano in questo asse, le politiche pubbliche dello sport, le misure e le azioni di intervento riguardanti il sostegno: delle attività sportive e ricreative per la diffusione della pratica sportiva; di eventi sportivi; per il sostegno di azioni di intervento specifiche su tematiche di carattere sportivo coniugate con altri filoni (sport e ambiente, sport e pari opportunità, e così via).

Asse 3 - Comunicazione sportiva, sponsorizzazioni e premi regione piemonte.

Rientrano in questo asse, le misure e le azioni di intervento riguardanti l’attivazione di campagne etiche con e attraverso lo sport, il sostegno ad atleti, associazioni e società sportive, federazioni sportive, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva del Piemonte, e l’assegnazione di “Premi sport Regione Piemonte”.

Asse 4 - Formazione e istruzione sportiva.

Rientrano in questo asse, la misura e le azioni di intervento che prevedono la formazione e l’istruzione sportiva e fisico-motoria in età scolare.

Strumenti finanziari.

In ordine agli interventi finanziari che la Regione Piemonte pone in essere vengono utilizzate le risorse stanziate sui seguenti capitoli del bilancio annuale di previsione:

* capitolo 17283 “Contributi ad enti ed alle società per la promozione e diffusione dell’attività sportiva (l.r. 93/1995)”;

* capitolo 12723 “Spese per gli interventi di promozione e programmazione sportiva anche attraverso l’adesione della Regione con quote associative a enti, istituti, associazioni e comitati correlati ad eventi sportivi (l.r. 93/1995 e 6/1977)”.

2.

ASSE 1

SVILUPPO DELLA CONOSCENZA DELLA PRATICA SPORTIVA

Tale obiettivo strategico si articola nelle misure di seguito indicate.

MISURA 1.1 - CENSIMENTO DEGLI IMPIANTI SPORTIVI.

Realizzare il censimento regionale degli impianti sportivi presenti sul territorio con il precipuo scopo di conoscere tutti i dati necessari per una programmazione “mirata” di nuovi impianti e per una razionalizzazione e ottimizzazione delle strutture e per una promozione e diffusione delle strutture esistenti.

In particolare, tale attività dovrà portare alla raccolta di quelle informazioni necessarie a conoscere l’ubicazione, la consistenza (numero), la tipologia e la qualità delle strutture presenti sul territorio regionale, nonché l’idoneità e la capacità delle stesse strutture ad ospitare attività sportive, il loro stato di manutenzione, etc. Formano oggetto di rilevazione del censimento gli spazi di attività sportiva, gli impianti sportivi e i complessi sportivi.

OBIETTIVI.

L’attività di censimento concorre al perseguimento dei seguenti obiettivi:

* conoscere l’impiantistica sportiva pubblica e privata ubicata sul territorio regionale;

* conoscere la tipologia di impianti, nonché la qualità delle strutture;

* conoscere la capacità dell’impianto, ai fini anche di ospitare eventi sportivi;

* creare una banca dati funzionale alla programmazione delle politiche sportive relative al finanziamento per la costruzione e la manutenzione di impianti sportivi.

AZIONI DI INTERVENTO.

Le azioni di intervento che ricadono nella misura 1.1 sono:

* azione di intervento diretta alla definizione della scheda di rilevazione dei dati finalizzati a raccogliere le informazioni necessarie;

* azione di intervento diretta alla realizzazione di un software per la gestione informatica dei dati raccolti con la rilevazione;

* azione di intervento diretta alla stipulazione di una convenzione con un soggetto giuridico (Osservatorio turistico) per il coordinamento delle attività svolte dai “rilevatori” sul territorio e per l’analisi socio-economica statistica dei dati rilevati;

* azione di intervento diretta al coinvolgimento dell’Università e/o Politecnico direttamente o indirettamente per la fornitura dei rilevatori, l’immissione dei dati nel programma realizzato e l’analisi dei dati stessi;

* azione di intervento diretta al coinvolgimento delle province piemontesi per la comunicazione/informazione del censimento presso gli enti locali e verso i gestori privati;

* azione di rilevazione dell’esistente e delle necessità di nuovi impianti per lo sport e per le attività fisico-motorie, per la predisposizione di un “Piano regolatore dell’impiantistica sportiva”.

SOGGETTI BENEFICIARI.

Possono essere soggetti beneficiari terzi:

* le Province, le Università, gli Istituti di ricerca e ogni altro organismo ed istituzione che svolga attività similare.

MODALITA’ DI ATTUAZIONE DELLA MISURA ED ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO.

Regia pubblica regionale e/o compartecipazione, mediante spesa diretta.

Le azioni di intervento che ricadono in questa misura devono essere realizzate dalla Regione direttamente o mediante rapporti di collaborazioni con soggetti specializzati attraverso la c.d. “spesa diretta” e in raccordo con altre istituzioni (Province piemontesi, Università, Comuni, etc.).

Per la realizzazione delle attività del SIRS, pertanto, possono essere stipulate convenzioni con enti, istituzioni, società, istituti di ricerca, organizzazioni sportive e con esperti che abbiano specifica competenza nel settore dello sport.

MISURA 1.2 - SISTEMA INFORMATIVO REGIONALE DELLO SPORT (SIRS).

Costituzione di un Sistema informativo regionale dello sport (SIRS), per assicurare un sistema coordinato di monitoraggio della domanda e dell’offerta sportiva; per una conoscenza delle società sportive operanti in Regione, dell’occupazione sportiva, degli interventi regionali di sostegno e della loro efficacia.

OBIETTIVI.

L’attività del SIRS concorre:

* alla programmazione regionale nel settore dello sport;

* al monitoraggio dell’entità ed efficienza del sistema sportivo piemontese;

* alla valutazione dell’efficacia degli interventi regionali in materia;

* a fornire a tutti i soggetti interessati i dati e le elaborazioni per una migliore conoscenza del settore dello sport piemontese;

* alla realizzazione del sistema informativo regionale del settore dello sport, in raccordo con gli osservatori comunitari, nazionali e regionali, settoriali ed economici e con altri istituti di ricerca;

* elaborazione e costruzione di una banca dati da parte dell’Osservatorio turistico.

Attraverso il SIRS la Regione assicura la gestione delle basi dati e le elaborazioni necessarie all’attività sportiva. Il SIRS svolge le seguenti attività:

* acquisisce i dati informativi sia direttamente, sia quelli presenti presso altre strutture regionali, nazionali, comunitarie ed extracomunitarie, che hanno rilevanza per il comparto sportivo;

* aggiorna ed elabora i dati disponibili ai fini della programmazione regionale, nonché per la realizzazione di strumenti di informazione sportiva periodica.

AZIONI DI INTERVENTO.

* Realizzazione del sistema informativo regionale del settore sportivo, in raccordo con altri enti e istituti di ricerca;

* costruzione ed aggiornamento di una banca dati da parte della Regione Piemonte anche mediante il supporto dell’Osservatorio turistico.

SOGGETTI BENEFICIARI.

Possono essere soggetti beneficiari terzi:

* Province piemontesi, Università, Comuni, Comunità Montane.

MODALITA’ DI ATTUAZIONE DELLA MISURA ED ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO.

Regia pubblica regionale e/o compartecipazione, mediante spesa diretta.

Le azioni di intervento che ricadono in questa misura devono essere realizzate dalla Regione direttamente o mediante rapporti di collaborazioni con soggetti specializzati attraverso la c.d. “spesa diretta” e in raccordo con altre istituzioni (Province piemontesi, Università, Comuni, etc.).

Per la realizzazione delle attività del SIRS, pertanto, possono essere stipulate convenzioni con enti, istituzioni, società, istituti di ricerca, organizzazioni sportive e con esperti che abbiano specifica competenza nel settore dello sport.

Per garantire il coordinamento nelle analisi e nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sportivo e per una rapida attivazione della funzione, il SIRS può essere gestito ed aggiornato, previo accordo, dall’Osservatorio Turistico Regionale, previsto dalla legge regionale 26 ottobre 1996, n. 75 (Organizzazione dell’attività di promozione, accoglienza e informazione turistica in Piemonte).

MISURA 1.3 - ORGANIZZAZIONE DI CONVEGNI, SEMINARI, CONFERENZE, INCONTRI TECNICI ED ATTIVAZIONE DI RICERCHE MIRATE.

OBIETTIVI.

* Favorire attraverso incontri tecnici, seminari, convegni, conferenze, il dibattito scientifico nel mondo sportivo, la divulgazione e l’approfondimento di tematiche legate all’attività fisico-motoria;

* attivare corsi e ricerche mirate in materia sportiva, con particolare riferimento alla tutela della salute, dell’ambiente, della sicurezza, agli aspetti socio-economici, gestionali, tecnici, di etica sportiva;

* compartecipare alla predisposizione di pubblicazioni di rilievo, realizzate in materia sportiva.

AZIONI DI INTERVENTO.

* attivazione di iniziative di ricerca in campo fisico motorio e sportivo e sulla gestione degli impianti sportivi in collaborazione con soggetti giuridici sportivi, istituzionali, etc.;

* sostegno e organizzazione di convegni e seminari in materia sportiva;

* sostegno e organizzazione di corsi e ricerche in materia sportiva;

* produzione di pubblicazioni e di materiale divulgativo.

SOGGETTI BENEFICIARI.

Possono essere soggetti beneficiari terzi:

* Enti locali, Università, CONI, CIP, federazioni sportive, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, associazioni sportive, istituti di ricerca e ogni altro organismo ed istituzione che svolga attività nel settore sportivo ed ha rilevanza regionale e/o nazionale.

MODALITA’ DI ATTUAZIONE DELLA MISURA ED ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO.

Regia pubblica regionale e/o compartecipazione, mediante spesa diretta.

Previa approvazione da parte dalla Giunta regionale dei criteri per la valutazione e la selezione delle istanze pervenute e la determinazione dell’importo finanziario da concedere sulla spesa ritenuta ammissibile contenuti nel “Programma annuale per la promozione delle attività sportive e fisico-motorie” (di seguito definito Programma annuale), deve essere assunto con determinazione dirigenziale l’impegno di spesa e deve essere approvato il negozio giuridico che disciplina il rapporto tra le parti contraenti.

Per gli interventi che ricadono nella presente misura è prevista un’entità di finanziamento che può arrivare fino all’80% della spesa ammissibile, con limite massimo di percentuale fissata annualmente con provvedimento amministrativo se realizzate da soggetti terzi. Il finanziamento regionale può essere definito nell’ambito della percentuale sopra stabilita tenendo conto del bilancio preventivo relativo all’azione di intervento.

3.

ASSE 2

PROMOZIONE DELLE ATTIVITA’ FISICO-MOTORIE

Tale obiettivo strategico si articola nelle misure di seguito indicate.

MISURA 2.1 - SOSTEGNO ATTIVITÀ SPORTIVE E FISICO-MOTORIE.

Sostegno degli interventi per la diffusione della pratica sportiva e delle attività fisico-motorie di valenza regionale.

OBIETTIVI.

Per perseguire le finalità indicate nell’articolo 1, della l.r. 93/1995, la Regione Piemonte sostiene mediante la concessione di contributi:

I. la pratica fisico-motoria-ricreativa e sportiva dei diversamente abili;

II. la promozione delle attività sportive e fisico-motorie tra i giovani in età scolare;

III. la formazione sportiva di tecnici e dirigenti che agiscono nel “mondo” dello sport;

IV. la pratica dello “sport per tutti” (anziani, donne, etc.);

V. l’avviamento dei giovani all’agonismo;

VI. lo sviluppo dell’organizzazione sportiva.

AZIONI DI INTERVENTO (PROGETTI).

L’intervento finanziario della Regione è finalizzato al sostegno delle seguenti azioni di intervento :

* azione di intervento (progetto) diretta ad incentivare la pratica motoria e sportiva dei diversamente abili;

* azione di intervento (progetto) diretta alla promozione delle attività sportive e fisico-motorie tra i giovani e le ragazze in età scolare;

* azione di intervento (progetto) diretta alla formazione sportiva di tecnici e Dirigenti che agiscono nel “mondo” dello sport;

* azione di intervento (progetto) diretta alla promozione della pratica dello “sport per tutti”;

* azione di intervento (progetto) diretta all’avviamento dei giovani all’agonismo;

* azione di intervento (progetto) diretta a promuovere la costituzione di nuovi settori femminili nell’ambito di società sportive già costituite ed a sostegno della loro attività sportiva agonistica e di avviamento alla pratica sportiva.

Con l’approvazione dei Programmi annuali, attuativi del presente Programma pluriennale, è possibile individuare e pianificare anche altre azioni di intervento che, previamente concordate con le organizzazioni sportive, possono rientrare tra le azioni da finanziare.

SOGGETTI BENEFICIARI.

Sono soggetti beneficiari delle risorse stanziate sul capitolo competente di spesa contributiva i seguenti soggetti:

* Comitati regionali e comitati provinciali del Piemonte delle federazioni sportive nazionali (FSN) e delle discipline sportive associate (DSA), riconosciute dal CONI;

* Comitati provinciali, comitati territoriali e/o infra-provinciali, degli enti di promozione sportiva (EPS) del Piemonte, riconosciuti dal CONI;

* Società e associazioni sportive, costituite senza fini di lucro, affiliate a federazioni sportive nazionali e/o Discipline sportive associate e/o a enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, con sede legale principale ubicata sul territorio regionale piemontese.

Possono essere individuati nei Programmi annuali altri soggetti pubblici e/o privati che sono ritenuti legittimati alla presentazione della domanda di concessione di contributo per la realizzazione del progetto.

MODALITA’ DI ATTUAZIONE DELLA MISURA ED ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO.

Previa approvazione da parte dalla Giunta regionale dei criteri per la valutazione e la selezione delle domande e la determinazione dell’importo contributivo da concedere sulla spesa ritenuta ammissibile contenuti nel Programma annuale, dovrà essere sarà assunto con determinazione dirigenziale un “Avviso per presentare le domande di contributo per la promozione delle attività sportive e fisico-motorie”.

Con l’approvazione del Programma annuale devono essere stabilite:

* la spesa complessiva minima che deve presentare l’azione di intervento (progetto), sotto il quale la domanda di richiesta di concessione di contributo è dichiarata inammissibile. Tale spesa può essere differenziata a seconda del soggetto legittimato a presentare la domanda;

* il numero di domande che ciascun soggetto giuridico può presentare;

* la possibilità di presentare una domanda da parte di un soggetto c.d. capofila che preveda un intervento di tipo c.d. “aggregativo”;

* l’obbligatorietà della registrazione presso l’Ufficio del Registro entro un termine prestabilito, del sodalizio;

* il contributo massimo che può essere concesso per ciascuna azione di intervento (progetto) e per ciascun soggetto sportivo richiedente;

* i parametri e le modalità di valutazione delle istanze;

* il termine perentorio entro il quale devono essere presentata la domanda di richiesta di concessione di contributo;

* i casi di non ammissibilità della domanda;

* le modalità di ripartizione degli stanziamenti del capitolo di bilancio competente, per territorio, per ciascuna tipologia di intervento prevista e per soggetti giuridici richiedenti;

* le modalità per la predisposizione delle graduatorie di merito;

* le modalità per la rendicontazione da produrre da parte dei soggetti ammessi a finanziamento e quelle per la successiva liquidazione del contributo.

In ordine alle azioni di intervento (progetti) che ricadono nella presente misura è prevista la seguente entità di contributo:

* per le azioni di intervento (progetti) dirette ad incentivare la pratica motoria e sportiva dei diversamente abili, può essere erogato un contributo in spesa corrente fino a 60% della spesa ritenuta ammissibile sulla domanda presentata dall’ente organizzatore, con un importo massimo di contributo che può essere concesso, stabilito nel Programma annuale;

* per le azioni di intervento (progetti) dirette alla promozione delle attività sportive e fisico-motorie tra i giovani in età scolare, può essere erogato un contributo in spesa corrente fino a 60% della spesa ritenuta ammissibile sulla domanda presentata dall’ente organizzatore, con un importo massimo di contributo che può essere concesso, stabilito nel Programma annuale;

* per le azioni di intervento (progetti) dirette alla formazione sportiva di tecnici e dirigenti che agiscono nel “mondo” dello sport, può essere erogato un contributo in spesa corrente fino a 60% della spesa ritenuta ammissibile sulla domanda presentata dall’ente organizzatore, con un importo massimo di contributo che può essere concesso, stabilito nel Programma annuale;

* per le azioni di intervento (progetti) dirette alla promozione della pratica dello “sport per tutti”, può essere erogato un contributo in spesa corrente fino a 60% della spesa ritenuta ammissibile sulla domanda presentata dall’ente organizzatore, con un importo massimo di contributo che può essere concesso, stabilito nel Programma annuale;

* per le azioni di intervento (progetti) dirette all’avviamento dei giovani all’agonismo, può essere erogato un contributo in spesa corrente fino a 60% della spesa ritenuta ammissibile sulla domanda presentata dall’ente organizzatore, con un importo massimo di contributo che può essere concesso, stabilito nel Programma annuale;

* per le azioni di intervento (progetti) dirette a promuovere la costituzione di nuovi settori femminili nell’ambito di società sportive già costituite ed a sostegno della loro attività sportiva agonistica e di avviamento alla pratica sportiva, può essere erogato un contributo in spesa corrente fino al 60% della spesa ritenuta ammissibile sulla domanda presentata dall’ente organizzatore, con un importo massimo di contributo che può essere concesso, stabilito nel Programma annuale.

Al fine di promuovere il miglioramento qualitativo e quantitativo delle azioni di intervento (progetti) ed agevolare la razionalizzazione del sistema sportivo, favorendo il rafforzamento degli enti sportivi (federazioni sportive, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva) e la loro capacità di rappresentare e coordinare l’attività delle associazioni sportive loro affiliate, le azioni di intervento (progetti di tipo c.d. “aggregativo”) che saranno realizzate da enti di promozione sportiva, da federazioni sportive, da discipline sportive associate, in collaborazione con cinque o più associazioni sportive affiliate, saranno sostenuti con un contributo regionale maggiore rispetto al contributo normalmente previsto per quel tipo di intervento dal Programma annuale. La misura del maggior beneficio sarà stabilita nei programmi annuali e si applicherà anche nel caso ne derivi il superamento dell’importo di contributo massimo stabilito.

In ogni caso tale maggiore contributo non può superare il 30% rispetto all’importo calcolato sulla base della percentuale prevista per ciascuna tipologia alla quale si può applicare la regola del progetto c.d. di tipo aggregativo.

I progetti devono, pena la non ammissibilità, essere realizzati sul territorio regionale piemontese da parte delle organizzazioni sportive individuate, la cui sede legale deve essere ubicata in Piemonte.

La domanda di richiesta di concessione del contributo per la realizzazione delle azioni di intervento (progetti) indicati nel Programma annuale, deve essere presentata nel termine perentorio stabilito nello stesso Programma.

La liquidazione del contributo deve avvenire ad attività svolta e previo rendiconto della medesima. Se la spesa rendicontata è inferiore a quella ammessa a preventivo, la percentuale contributiva deve essere rapportata a quella rendicontata, ad eccezione dei casi per i quali il finanziamento sarà revocato per intero.

Ai fini dell’erogazione del contributo per le azioni di intervento (progetti) dirette a promuovere la costituzione di nuovi settori femminili nell’ambito di società sportive già costituite ed a sostegno della loro attività sportiva agonistica e di avviamento alla pratica sportiva sono da considerarsi “nuovi settori femminili” quelli costituiti a partire dalla data del 1° gennaio 2007.

MISURA 2.2 - SOSTEGNO ATTIVITÀ (PROGRAMMI) DEI COMITATI REGIONALI DEGLI ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA.

Sostegno degli interventi per la promozione e diffusione dell’attività sportiva di base e dell’aggregazione associativa, nonché per i servizi per lo sport.

OBIETTIVI.

Tra gli obiettivi dei servizi allo sport vi sono:

* diffondere l’attività sportiva di base e l’aggregazione associativa;

* migliorare le strutture e la loro efficienza per lo svolgimento di attività di consulenza in favore dei sodalizi affiliati;

* salvaguardare il patrimonio di esperienze e di competenze, sia volontaristiche che professionali;

* promuovere la formazione degli operatori sportivi e l’informazione sulle materie inerenti lo sport e l’associazionismo.

AZIONI DI INTERVENTO (PROGRAMMA DI ATTIVITA’).

L’articolo 7, comma 4, della l.r. 93/1995, stabilisce che la Regione riconosce il ruolo degli enti di promozione sportiva nella promozione e diffusione dell’attività sportiva di base e dell’aggregazione associativa.

Pertanto, sarà sostenuto il “Programmi di attività” esclusivamente presentato da ciascun Comitato regionale degli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI. Tale sostegno da parte della Regione Piemonte è indirizzato alle seguenti azioni di intervento:

* assistenza e indirizzo nella redazione dei progetti e nella realizzazione dei programmi delle ssociazioni e società sportive;

* consulenza amministrativa, fiscale, legale a favore delle associazioni e società sportive;

* servizio di informazione e sostegno per le pubblicazioni delle associazioni e società sportive (periodici, manuali, ricerche, materiali didattici, siti informatici, servizi on line, ecc.);

* corsi di formazione dei tecnici e dirigenti (preparatori, allenatori, arbitri, dirigenti tecnici e sportivi);

* promozione e realizzazione dell’attività sportiva per tutti;

* convegni e seminari in materia sportiva.

SOGGETTI BENEFICIARI.

* Comitati regionali degli enti di promozione sportiva (EPS) riconosciuti dal CONI.

MODALITA’ DI ATTUAZIONE DELLA MISURA ED ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO.

Previa approvazione da parte dalla Giunta regionale dei criteri per la valutazione e la selezione delle domande e la determinazione dell’importo contributivo da concedere sulla spesa ritenuta ammissibile contenuti nel Programma annuale, sarà assunto con determinazione dirigenziale l’avviso per presentare le domande di contributo per la promozione delle attività sportive e fisico-motorie.

La valutazione della domanda e del Programma di attività sarà effettuata sulla base dei criteri indicati nel Programma annuale.

Pertanto, con l’approvazione del Programma annuale devono essere stabilite:

* la documentazione da allegare alla domanda;

* il costo complessivo minimo che deve presentare l’azione di intervento (Programma di attività);

* il numero di domande che ciascun soggetto giuridico può presentare;

* il contributo massimo che può essere concesso per ciascuna azione di intervento (Programma di attività) e per ciascun soggetto sportivo richiedente;

* i parametri e le modalità di valutazione delle istanze;

* il termine perentorio entro il quale devono essere presentate le domande di richiesta di concessione del contributo;

* i casi di non ammissibilità della domanda;

* le modalità di ripartizione degli stanziamenti del capitolo di bilancio competente;

* le modalità per la predisposizione delle graduatorie di merito;

* le modalità per la rendicontazione da produrre da parte dei soggetti ammessi a contributo e le modalità per la successiva liquidazione dello stesso contributo.

MISURA 2.3 - SOSTEGNO ALL’ORGANIZZAZIONE DI EVENTI SPORTIVI.

Sostegno di manifestazioni sportive di valenza regionale, nazionale ed internazionale di alto livello tecnico e agonistico e di forte valenza promozionale che abbiano forti ricadute, sia di immagine che di richiamo verso i territori in cui si svolgono e/o che valorizzino politiche di investimento infrastrutturale attuate o in corso di attuazione.

La misura 2.2 rappresenta una esplicazione dell’articolo 7 della l.r. 93/1995, che attribuisce alla Regione il compito di promuove la diffusione e la qualificazione delle attività sportive e fisico-motorie ricreative, effettuando anche direttamente interventi concernenti la realizzazione di manifestazioni sportive a carattere promozionale.

OBIETTIVI.

* affermare il ruolo e l’immagine del Piemonte quale regione con vocazione al grande sport;

* sostenere le capacità tecnico-organizzative del territorio a pianificare e ospitare eventi sportivi, turistici-sportivi-culturali, ripetibili negli anni;

* valorizzare gli investimenti infrastrutturali e di impiantistica sportiva

* promuovere azioni di valorizzazione dei territori e di visibilità nel contesto nazionale e internazionale;

* perseguire l’interazione tra attività sportive e attività turistiche e culturali;

* promuovere azioni di concertazione tra enti territoriali ed il sistema sportivo.

AZIONI DI INTERVENTO (INIZIATIVE).

Le azioni di intervento (iniziative) che possono essere finanziate con la c.d. spesa diretta, in quanto ricadenti nella misura di che trattasi sono i seguenti:

* “Manifestazioni di livello nazionale e/o internazionale” che possono essere definite “grandi eventi sportivi e/o agonistici-competitivi”, per le loro caratteristiche, per il loro rilievo tecnico-sportivo, per la valenza territoriale, per la valenza sia agonistica sia aggregativa e che meritano, quindi, di essere parzialmente finanziate dall’Amministrazione regionale.

* “Manifestazioni relative a prove di campionati italiani, europei, mondiali, e manifestazioni in genere di livello nazionale e/o internazionale, organizzate da enti e/o comitati appositamente costituiti” che possono essere parzialmente finanziate dall’Amministrazione regionale;

Il sostegno di tali eventi si può realizzare attraverso quote di adesione a enti, istituti, associazioni e comitati, ai sensi della l.r. 6/1977 e successive modifiche. Ciò sarà possibile per i grandi eventi sportivi nazionali e/o internazionali, proposti dai soggetti pubblici e privati, purché l’iniziativa abbia finalità sportiva.

* “Manifestazioni di interesse regionale” che possono essere parzialmente finanziate dall’Amministrazione regionale;

* Manifestazioni di interesse locale che sono sostenute mediante risorse finanziarie regionali destinate alle Amministrazioni provinciali.

Il sostegno di tali eventi si può realizzare attraverso:

* la titolarità e la regia regionale per la realizzazione di tali eventi,

* la compartecipazione a manifestazioni organizzate da terzi: ciò sarà possibile per i grandi eventi sportivi proposti dai soggetti pubblici e/o privati, purché l’iniziativa abbia finalità sportiva.

Specificamente:

- le manifestazioni internazionali sono quelle manifestazioni inserite con le relative deliberazioni nei calendari regionali, nazionali e/o internazionali delle FSN, delle DSA e degli EPS, ed in cui viene riconosciuta la caratterizzazione internazionale della manifestazione e per la quale è previsto un contributo economico e/o organizzativo delle stesse.

In assenza di precise indicazioni federali verranno prese in considerazione le manifestazioni con la presenza di atleti appartenenti ad almeno tre nazioni estere ed in numero non inferiore al 10% del totale per gli sport individuali e di quattro rappresentative nazionali o di club stranieri per quanto riguarda gli sport di squadra, se si tratta di tornei o campionati, ovvero almeno due rappresentative nazionali o club stranieri in caso di incontri triangolari o quadrangolari.

- Le manifestazioni nazionali comprendono i campionati italiani o criterium nazionali inseriti nei calendari regionali, nazionali, delle FSN, delle DSA e degli EPS che coinvolgano atleti provenienti da almeno sei regioni.

L’eventuale partecipazione estesa a tutti i tesserati delle società sportive della regione appartenenti alla disciplina oggetto della manifestazione, nel rispetto dei requisiti di ammissione, costituisce priorità ai fini della valutazione della richiesta.

- Le manifestazioni di interesse regionale sono quelle che si svolgono sul territorio piemontese e sono riconosciute annualmente dalle federazioni sportive o discipline sportive associate o dagli enti di promozione sportiva e che coinvolgono squadre e/o atleti.

- Le manifestazioni di interesse locale sono sostenute mediante risorse finanziarie che saranno assegnate, compatibilmente con le disponibilità di bilancio regionale, alle Amministrazioni provinciali, previa stipula di apposite convenzioni, nell’ambito del rapporto di collaborazione istituzionale che intercorre tra Regione Piemonte e Amministrazioni provinciali piemontesi.

SOGGETTI BENEFICIARI.

Sono soggetti terzi che possono beneficiare delle risorse stanziate sul capitolo competente di spesa c.d. “spesa diretta” i seguenti soggetti:

* Comitato regionale e Comitati provinciali del Piemonte del CONI;

* Comitato regionale e Comitati provinciali del Piemonte del CIP;

* Comitati regionali e Comitati provinciali del Piemonte delle federazioni sportive nazionali (FSN);

* Comitati regionali e Comitati provinciali del Piemonte delle discipline sportive associate (DSA), riconosciute dal CONI;

* Comitati regionali, Comitati provinciali, comitati territoriali e/o infra-provinciali, degli enti di promozione sportiva (EPS) del Piemonte, riconosciuti dal CONI;

* Società e associazioni sportive, costituite senza fini di lucro, affiliate a federazioni sportive nazionali e/o discipline sportive associate e/o a enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, con sede legale principale ubicata sul territorio regionale piemontese;

* Enti locali e loro consorzi;

* Enti, Istituti e Comitati appositamente costituiti, ai sensi del codice civile e delle leggi in materia, ai quali la Regione può aderire ai sensi della l.r. 6/1977 e successive modifiche.

Eventualmente, altri soggetti pubblici e/o privati beneficiari possono essere individuati nei Programmi annuali.

MODALITA’ DI ATTUAZIONE DELLA MISURA ED ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO.

Regia pubblica regionale e/o compartecipazione, mediante spesa diretta.

Previa approvazione da parte dalla Giunta regionale dei criteri per la valutazione e la selezione delle domande e la determinazione dell’importo finanziario da concedere sulla spesa ritenuta ammissibile contenuti nel Programma annuale, deve essere assunto con determinazione dirigenziale l’impegno di spesa e deve essere approvato il negozio giuridico che disciplina il rapporto tra le parti contraenti.

In particolare, il sostegno, da parte della Regione Piemonte, delle iniziative sportive descritte nella presente misura, può avvenire mediante c.d. regia pubblica regionale, oppure mediante la compartecipazione finanziaria alle iniziative organizzate da terzi, oppure attraverso quote di adesione ad enti, istituti, associazioni e comitati secondo le procedure previste della l.r. 6/1977 (Norme per l’organizzazione e la partecipazione a convegni, congressi ed altre manifestazioni, per l’adesione ad Enti ed Associazioni e per l’acquisto di documentazione di interesse storico ed artistico).

Il sostegno finanziario per le iniziative che ricadono nella presente misura può essere erogato nella seguente misura:

1) fino a una concorrenza massima del 50% della spesa complessiva ritenuta ammissibile, per le iniziative sportive che ricadono nella tipologia “Manifestazioni di livello nazionale e/o internazionale” che possono essere definite “grandi eventi sportivi e/o agonistici-competitivi”. Il finanziamento regionale e il limite massimo di percentuale, per ogni iniziativa che ricade nella tipologia “Manifestazioni di livello nazionale e/o internazionale” che possono essere definite “grandi eventi sportivi e/o agonistici-competitivi”, vengono fissati annualmente con il Programma annuale;

2) fino a una concorrenza massima del 60% della spesa complessiva ritenuta ammissibile, per le iniziative sportive che ricadono nella tipologia “Manifestazioni relative a prove di campionati italiani, europei, mondiali, e manifestazioni in genere di livello nazionale e/o internazionale, organizzate da Enti e/o Comitati appositamente costituiti”, con limite massimo di percentuale fissata annualmente con il Programma annuale. Il limite massimo di percentuale può essere derogato in caso di adesione da parte della Regione Piemonte, ad enti, istituti, associazioni e comitati ai sensi della l.r. 6/1977;

3) fino a una concorrenza massima del 50% della spesa complessiva ritenuta ammissibile, per le iniziative sportive che ricadono nella tipologia “Manifestazioni di interesse regionale”. Il finanziamento regionale può essere definito nell’ambito della percentuale sopra stabilita tenendo conto del bilancio preventivo relativo all’iniziativa. Per le “Manifestazioni di interesse regionale” il tetto di finanziamento regionale erogabile viene fissato annualmente con il Programma annuale;

4) le risorse finanziarie da destinare alle province a sostegno delle “Manifestazioni di interesse locale”, sono stabilite annualmente con l’approvazione del Programma annuale.

Nella destinazione delle risorse finanziarie finalizzate a sostenere gli interventi di cui sopra, si dovrà tenere conto del criterio che tali interventi coinvolgano il territorio regionale nella misura più ampia possibile e che, nel contempo, siano finalizzati ad incentivare il maggior numero di discipline sportive.

MISURA 2.4 - SOSTEGNO AD AZIONI DI INTERVENTO SPECIFICHE SU TEMATICHE DI CARATTERE SPORTIVO (SPORT E PARI OPPORTUNITÀ, SPORT E AMBIENTE, SPORT NELLE CARCERI, INTEGRAZIONE ATTRAVERSO LO SPORT, ETC.).

Sostegno di azioni specifiche per l’implementazione della pratica fisico-motoria sportiva e di specifiche discipline sportive.

OBIETTIVI.

* valorizzare iniziative volte a garantire pari opportunità nello sport;

* costruire e valorizzare iniziative dirette ad abbattere l’esclusione dalla pratica sportiva, per i giovani tra i 14 e i 18 anni di età;

* avvicinare i giovani alle discipline sportive, in particolare a quelle meno praticate;

* attivare in sinergia con l’Assessorato alle politiche sociali, iniziative intese a favorire l’elevazione culturale, la salute psico-fisica, nonché il miglioramento della qualità della vita dei detenuti, anche mediante l’ottimizzazione del tempo libero, inteso come momento in cui è possibile praticare attività ricreativo-sportive;

* abbinare la pratica motoria e sportiva con le risorse naturali e ambientali del territorio;

* valorizzare iniziative aventi una particolare valenza per la diffusione della pratica sportiva;

* incrementare la pratica fisico-motoria-ricreativa e sportiva da parte degli anziani, delle donne, etc.

AZIONI DI INTERVENTO.

Le azioni di intervento (iniziative) che possono essere finanziate con la c.d. “spesa diretta”, in quanto ricadenti nella misura 2.3 sono quelli che rientrano nella seguente tipologia:

* “Iniziative specifiche su tematiche di carattere sportivo” proposti da soggetti pubblici e/o privati che siano ritenuti dall’Amministrazione regionale di particolare interesse e, quindi, meritevoli di finanziamento.

A titolo esemplificativo ma non esaustivo, rientrano in tale tipologia le seguenti azioni di intervento:

* azione diretta a creare l’opportunità di accedere alla pratica di attività motorie e sportive, qualunque siano le condizioni sociali;

* azione diretta all’avvicinamento dei giovani alle discipline sportive meno praticate;

* azione diretta al miglioramento della qualità della vita dei detenuti, mediante l’ottimizzazione del tempo libero, inteso come momento in cui è possibile praticare attività ricreativo-sportive;

* azione diretta alla realizzazione di abbinamenti tra la pratica motoria e sportiva e la valorizzazione delle risorse naturali e ambientali del territorio, con particolare riferimento alle discipline svolte all’aria aperta (trekking, escursionismo, mountain-bike, canoa, etc.);

* azione diretta a creare le condizioni per annullare o quanto meno ridurre l’esclusione dalla pratica sportiva i giovani di età tra i 14 e 18 anni, con minori capacità atletiche o configurabili come atleti di non particolare interesse agonistico;

* azione diretta a diffondere la cultura dell’attività fisica e il rifiuto di sostanze illecite;

* azione diretta ad incrementare la pratica fisico-motoria-ricreativa e sportiva da parte degli anziani e delle donne.

In ordine alle iniziative che ricadono in tale tipologia, l’Amministrazione regionale valuterà caso per caso gli obiettivi e la valenza delle azioni del progetto provvedendo a stabilire se lo stesso è meritevole di finanziamento. Ciò deve avvenire tenendo conto di un’equa distribuzione delle risorse sul territorio.

SOGGETTI BENEFICIARI.

Sono soggetti terzi che possono beneficiare delle risorse stanziate sul capitolo competente di spesa c.d. “spesa diretta” i seguenti soggetti:

* Comitato regionale e ComitatipProvinciali del Piemonte del CONI;

* Comitato regionale e Comitati provinciali del Piemonte del CIP;

* Comitati regionali e Comitati provinciali del Piemonte delle federazioni sportive nazionali (FSN);

* Comitati regionali e Comitati provinciali del Piemonte delle discipline sportive associate (DSA), riconosciute dal CONI;

* Comitati regionali, Comitati provinciali, Comitati territoriali e/o infra-provinciali, degli enti di promozione sportiva (EPS) del Piemonte, riconosciuti dal CONI;

* Società e associazioni sportive, costituite senza fini di lucro, affiliate a federazioni sportive nazionali e/o discipline sportive associate e/o a enti dipPromozione sportiva riconosciuti dal CONI, con sede legale principale ubicata sul territorio regionale piemontese;

* Enti locali e loro consorzi;

* Enti, istituti e comitati appositamente costituiti, ai sensi del codice civile e delle leggi in materia, ai quali la Regione aderisce ai sensi della l.r. 6/1977 e successive modifiche;

Eventualmente, altri soggetti pubblici e/o privati possono essere individuati nei Programmi annuali.

MODALITA’ DI ATTUAZIONE DELLA MISURA ED ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO.

Regia pubblica regionale e/o compartecipazione, mediante spesa diretta.

Previa approvazione da parte dalla Giunta regionale dei criteri per la valutazione e la selezione delle istanze pervenute e la determinazione dell’importo finanziario da concedere sulla spesa ritenuta ammissibile contenuti nel Programma annuale, deve essere assunto con determinazione dirigenziale l’impegno di spesa e deve essere approvato il negozio giuridico che disciplina il rapporto tra le parti contraenti.

Per gli interventi che ricadono nella misura 2.3, è prevista la seguente entità di finanziamento: fino al 70% della spesa ammissibile, con limite massimo di percentuale fissata annualmente con il Programma annuale, se realizzate da soggetti terzi.

Il finanziamento regionale può essere definito nell’ambito della percentuale sopra stabilita tenendo conto del bilancio preventivo relativo all’azione di intervento.

MISURA 2.5 - SPORTELLI SPORT

L’Amministrazione regionale, nell’ambito del rapporto di collaborazione istituzionale che intercorre con le Amministrazioni provinciali, intende continuare nell’esperienza, nei limiti delle disponibilità finanziarie, l’attività gli “Sportelli Sport”, per potenziare il servizio di consulenza ed informazione in materia sportiva a favore dei soggetti sportivi presenti sul territorio piemontese.

Tale servizio viene attivato attraverso la stipula di appositi accordi (convenzioni) con le province piemontesi.

L’attivazione di servizi specifici costituisce uno strumento per il sostegno e la valorizzazione del sistema sportivo, per migliorare l’efficienza delle sue strutture e per salvaguardare il suo patrimonio di esperienze e di competenze.

OBIETTIVI.

* Incentivare le attività di consulenza per l’organizzazione, lo sviluppo ed il consolidamento delle organizzazioni sportive;

* promuovere la formazione e l’informazione sulle materie inerenti lo sport e sui programmi e le possibilità di finanziamento pubblico.

AZIONI DI INTERVENTO.

Sono azioni di intervento sostenute dalla Regione:

* Informazione alle attività di assistenza e di consulenza amministrativa, fiscale, legale, di indirizzo nei confronti dei sodalizi sportivi;

* Informazione relativa alla redazione dei progetti ed alla realizzazione dei programmi delle Organizzazioni sportive;

* sostegno per l’attività di supporto fornita da ciascuna provincia alla Regione, nella realizzazione del progetto Censimento degli impianti sportivi presenti sul territorio regionale.

SOGGETTI BENEFICIARI.

Sono soggetti beneficiari le province.

MODALITA’ DI ATTUAZIONE ED ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO.

Regia pubblica regionale mediante spesa diretta, secondo i criteri e le modalità fissate annualmente dalla Giunta regionale mediante il “Programma annuale per la promozione delle attività sportive e fisico-motorie”. Il riparto dell’importo che sarà destinato a tale scopo deve tenere conto del numero dei comuni presenti sul territorio di competenza di ciascuna provincia e della popolazione.

4.

ASSE 3

COMUNICAZIONE E PROMOZIONE SPORTIVA, SPONSORIZZAZIONI, PREMI SPORT REGIONE PIEMONTE

Tale obiettivo strategico si articola nelle misure di seguito indicate.

MISURA 3.1 - ATTIVAZIONE DI CAMPAGNE ETICHE CON E ATTRAVERSO LO SPORT.

Lo sport, grazie alla immagine positiva della generalità dei suoi protagonisti, rappresenta un mezzo comunicativo validissimo per la diffusione di messaggi etici e, in genere, istituzionali.

Pertanto, è necessario imbastire una comunicazione efficace per veicolare i “valori dello sport” e per rafforzare una diffusa coscienza e cultura sportiva. Inoltre, occorre far crescere la coscienza dei cittadini sul ruolo dello sport e della pratica sportiva. Per fare questo bisogna avviare campagne finalizzate a comunicare temi essenziali. Per questi motivi, la Regione Piemonte nei prossimi anni intende avviare delle iniziative finalizzate a promuovere alcune tematiche ritenute essenziali, quali:

* sport e salute;

* sport e solidarietà;

* sport e lealtà;

* sport e fair-play.

Tutto questo deve avvenire senza precludere la possibilità di attivare altri interventi che possono essere individuati di volta in volta per la promozione dello sport e delle iniziative sportive che la Regione ritiene strategiche.

OBIETTIVI.

* Promuovere il valore educativo dello sport;

* educare alla corretta pratica fisico-motoria;

* attivare la campagna istituzionale per la lealtà sportiva;

* promuovere sinergie con altre campagne istituzionali a carattere etico promosse dalla Regione.

AZIONI DI INTERVENTO.

* Realizzazione di progetti pilota in collaborazione con organizzazioni regionali, nazionali ed internazionali;

* acquisto di materiali e spazi promo-pubblicitari (tabellare, pubbli-redazionale, riviste specializzate, mezzi di stampa, aree pubbliche dove esporre materiale cartellonistico);

* organizzazione di giornate informative, in particolare in ambito scolastico ed associativo;

* messa in opera di strategie di comunicazione, anche mediante l’impiego di agenzie specializzate, per l’ottimizzazione delle politiche regionali di promozione sportiva;

* produzione di materiale promozionale (pieghevoli, striscioni, gadgets, etc.).

SOGGETTI BENEFICIARI.

Sono soggetti terzi che possono beneficiare delle risorse stanziate sul capitolo competente di spesa c.d. “spesa diretta” le organizzazioni sportive del Piemonte.

MODALITA’ DI ATTUAZIONE DELLA MISURA ED ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO.

Regia pubblica regionale e/o compartecipazione, attraverso spesa diretta per la realizzazione delle azioni. A tale proposito possono essere stipulate convenzioni e contratti con enti, istituzioni, società, istituti di ricerca, organizzazioni sportive, esperti dello sport e della comunicazione.

MISURA 3.2 - SOSTEGNO AD ATLETI, ASSOCIAZIONI E SOCIETA’ SPORTIVE, FEDERAZIONI SPORTIVE, DISCIPLINE SPORTIVE ASSOCIATE, DEL PIEMONTE.

La Regione Piemonte, in attuazione dell’articolo 7, comma1, lett. c), della l.r. 93/1995, riconosce negli interventi di sponsorizzazione sportiva un efficace strumento di sostegno delle organizzazioni sportive (Associazioni, società sportive, federazioni sportive, discipline sportive associate) che rappresentano le “eccellenze” per lo sport piemontese e di promozione dell’immagine del Piemonte. Per tale motivo, vengono attuate specifiche azioni di sponsorizzazione e premiazione sportiva a beneficio di atleti e di squadre piemontesi affermatesi ai massimi livelli nazionali ed internazionali, quali testimonial della Regione Piemonte.

OBIETTIVI.

* Promuovere l’immagine sportiva ed etica della Regione Piemonte;

* sostenere gli atleti piemontesi affermati a livello nazionale ed internazionale, quali testimonial della Regione Piemonte;

* sostenere l’attività agonistica di alto livello di squadre piemontesi che costituiscono le “eccellenze” dello sport piemontese, quali testimonial della Regione Piemonte.

AZIONI DI INTERVENTO.

* Sponsorizzazione di atleti di livello nazionale e/o internazionale, piemontesi o appartenenti a società/associazioni sportive piemontesi;

* Sponsorizzazione di associazioni e/o società sportive piemontesi le cui squadre competono nelle massime divisioni o campionati regolarmente organizzati dalle federazioni sportive, dalle discipline sportive associate, la cui attività riveste particolare interesse sotto il profilo promozionale e pubblicitario.

SOGGETTI BENEFICIARI.

Sono soggetti che possono beneficiare delle risorse destinate dalla Regione all’attività di sponsorizzazione:

* le società e le associazioni sportive, affiliate a Federazioni sportive nazionali e/o Discipline sportive associate riconosciute dal CONI, con sede legale principale ubicata sul territorio regionale piemontese;

* gli atleti di livello nazionale e/o internazionale piemontesi o tesserti a società/associazioni sportive piemontesi.

MODALITA’ DI ATTUAZIONE DELLA MISURA ED ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO.

Regia pubblica regionale mediante spesa diretta. In particolare, in base all’articolo 7, della l.r. 93/1995, la Regione Piemonte, tramite la struttura competente, può procedere ad attivare contratti di sponsorizzazione con:

* atleti di livello nazionale e/o internazionale piemontesi o appartenenti a società piemontesi che hanno partecipato a competizioni e/o a manifestazioni sportive di livello nazionale e/o internazionale e hanno conseguito dei risultati sportivi;

* associazioni e/o società sportive le cui squadre competono nelle massime divisioni o campionati regolarmente organizzati dalle federazioni sportive.

Tali sponsorizzazioni saranno attivate utilizzando risorse finanziarie stanziate sul capitolo di spesa diretta ed attraverso contratti direttamente stipulati con i singoli atleti, sentite le federazioni sportive o le discipline sportive associate di appartenenza, la dove è prevista tale procedura e con le associazioni e/o società sportive.

Tali contratti possono prevedere la partecipazione di altri fondi messi a disposizione, non necessariamente vincolati a fini sportivi.

MISURA 3.3 - SOSTEGNO DEL TALENTO SPORTIVO.

Lo sport ha in sé un valore educativo e socializzante. Esso tuttavia può consentire anche gratificanti inserimenti professionali. Occorre che i giovani atleti che vi si dedicano siano opportunamente indirizzati e, se meritevoli, aiutati, in modo che il sommarsi di impegni scolastici e sportivi non sia un handicap per lo studente, ma un’opportunità in più di realizzazione. Pertanto, la Regione Piemonte opererà per sostenere finanziariamente l’individuazione e la crescita di giovani talenti sportivi appartenenti a federazioni sportive e/o discipline sportive associate, con finalità olimpiche.

Per talento sportivo si intende un giovane che presenta delle capacità a raggiungere risultati che testimonino la sua attitudine, ma che ha bisogno anche di trovare un ambiente idoneo ed un sostegno economico per il conseguimento di un elevato livello prestativo.

OBIETTIVI.

Sostenere finanziariamente la preparazione di giovani con talento sportivo, compresi fra i 14 anni e 18 anni, che sono tesserati a FSN e a DSA.

AZIONI DI INTERVENTO.

Azione di intervento di progetti presentati da parte delle FSN e delle DSA, intese a preparare i giovani con talento sportivo, compresi fra i 14 anni e 18 anni.

SOGGETTI BENEFICIARI.

Possono essere soggetti beneficiari terzi:

* federazioni sportive, discipline sportive associate.

MODALITA’ DI ATTUAZIONE DELLA MISURA ED ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO.

Regia regionale e/o compartecipazione attraverso spesa diretta e mediante la fissazione dei criteri con l’approvazione del “Programma annuale per la promozione delle attività sportive e fisico-motorie” da parte della Giunta regionale.

MISURA 3.4 - PREMI SPORT REGIONE PIEMONTE.

Tale misura è diretta ad assegnare dei premi agli atleti e alle squadre sportive dilettantistiche piemontesi che nel competere nelle varie discipline hanno raggiunto risultati sportivi eccellenti.

OBIETTIVI.

Premiare il valore sportivo per i risultati eccellenti ottenuti in campo regionale, nazionale, internazionale, da atleti e associazioni sportive dilettantistiche piemontesi.

AZIONI DI INTERVENTO (PROGRAMMI).

* Premi agli atleti normodotati agonisti tesserati e alle associazioni sportive dilettantistiche piemontesi affiliate a FSN e/o DSA;

* Premi agli atleti diversamente abili agonisti tesserati e alle associazioni sportive dilettantistiche piemontesi composti da atleti diversamente abili affiliate al CIP;

* Premi agli atleti normodotati agonisti tesserati e alle associazioni sportive dilettantistiche piemontesi affiliate agli EPS.

SOGGETTI BENEFICIARI.

Possono essere soggetti beneficiari:

* atleti normodotati agonisti tesserati a FSN e/o DSA;

* atleti diversamente abili agonisti tesserati al CIP;

* atleti normodotati agonisti tesserati agli EPS;

* associazioni sportive dilettantistiche piemontesi affiliate a FSN e/o DSA;

* associazioni sportive dilettantistiche piemontesi composti da atleti diversamente abili affiliate al CIP;

* associazioni sportive dilettantistiche piemontesi affiliate agli EPS.

MODALITA’ DI ATTUAZIONE DELLA MISURA ED ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO.

Regia pubblica regionale e/o compartecipazione, mediante spesa diretta.

Tali premi devono riguardare tutte le discipline sportive. La procedura in base alla quale selezionare gli atleti e le società sportive e stabilire l’entità dei premi deve essere definita dagli uffici del Settore Sport, eventualmente mediante il supporto organizzativo, rispettivamente, del CONI e del CIP, per quanto di competenza.

In quest’ottica sarà istituito anche un premio a favore degli atleti tesserati e associazioni/società piemontesi affiliate agli EPS - Comitati del Piemonte, che hanno anch’essi ottenuto dei risultati sportivi in competizioni organizzate dagli stessi enti a livello nazionale. La procedura in base alla quale selezionare gli atleti e le associazioni/società e, quindi, stabilire la tipologia dei premi sarà definita da una apposita Commissione regionale all’uopo costituita.

5.

ASSE 4

FORMAZIONE E ISTRUZIONE SPORTIVA

Tale obiettivo strategico si articola nelle misure di seguito indicate.

MISURA 4.1 - FORMAZIONE ED ISTRUZIONE SPORTIVA E FISICO-MOTORIA IN ETÀ SCOLARE

La misura prevede l’attivazione di collaborazioni con gli enti scolastici per sostenere azioni di promozione dell’attività fisico-motoria e l’individuazione di percorsi formativi e di istruzione sportiva.

OBIETTIVI.

* Promuovere la ricerca e la concertazione di azioni comuni tra la scuola ed il sistema sportivo per una maggiore diffusione della cultura sportiva e della pratica delle attività fisico-motorie;

* favorire la corretta pratica sportiva dei giovani in età scolare.

AZIONI DI INTERVENTO.

* Interventi per promuovere l’attività motoria e sportiva nella scuola, con particolare riferimento alla scuola primaria (ex scuola elementare);

* formazione dei formatori.

SOGGETTI BENEFICIARI.

Sono soggetti beneficiari dei finanziamenti messi a disposizione dalla Regione per la realizzazione delle azioni di intervento che ricadono nella presente misura:

* Istituti scolasti, Università, Direzione generale regionale del Ministero della Pubblica Istruzione (MPI), CONI., CIP, FSN, DSA, EPS.

MODALITA’ DI ATTUAZIONE DELLA MISURA ED ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO.

Regia pubblica regionale e/o compartecipazione, mediante spesa diretta.

Per la realizzazione delle azioni possono essere stipulate convenzioni con Istituti scolastici, Università, CONI, CIP, FSN, DSA, EPS e contratti con esperti con specifica competenza nel settore delle scienze motorie e dell’educazione sportiva in età scolare.

6. NORME GENERALI PER L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA.

Per l’attuazione del presente Programma entro 30 giorni, possibilmente, dalla pubblicazione della legge regionale di approvazione del bilancio annuale di previsione per l’esercizio finanziario di riferimento, la Giunta regionale è incaricata di approvare per ciascun anno un “Programma annuale per la promozione delle attività sportive e fisico-motorie” e deve darne comunicazione alla competente commissione consiliare. Il Programma annuale può essere oggetto di revisione entro il 31 luglio di ogni anno e in ogni caso entro 30 giorni successivi la data di pubblicazione sul BUR della legge regionale di approvazione del bilancio di assestamento, in relazione ai risultati di gestione e al grado di raggiungimento degli obiettivi e di utilizzo delle risorse finanziarie stabilite nel Programma stesso.

Nella redazione dei Programmi annuali la Giunta regionale deve tenere conto di equi criteri di distribuzione territoriale.

I criteri di selezione e valutazione delle domande di richiesta di finanziamento sono parte integrante del Programma annuale.

L’attività e le procedure di gestione.

Il Programma annuale deve stabilire i criteri in base ai quali approvare gli “Avvisi annuali” per poter procedere alla presentazione delle domande con i relativi progetti collegati, alla selezione delle istanze di finanziamento (c.d. “modalità a bando”) e deve indicare i capitoli di bilancio ai quali si fa riferimento per l’assegnazione delle risorse relative al raggiungimento degli obiettivi e alla realizzazione delle azioni di intervento.

Accanto a tale procedura a bando deve essere indicata, inoltre, per iniziative che vengono finanziate con la c.d. “spesa diretta”, la procedura di realizzazione. La procedura mediante l’utilizzo della c.d. “spesa diretta” deve prevedere la realizzazione a regia pubblica regionale di iniziative, oppure la compartecipazione ad iniziative organizzate da terzi mediante la stipulazione di accordi, convenzioni, contratti, quote di adesione ai sensi della l.r. 6/1977.

L’istruttoria dei progetti deve comprendere:

- l’esame di ammissibilità formale (completezza della documentazione);

- la verifica di coerenza con il contenuto del Programma (affidabilità dei proponenti e veridicità delle azioni proposte, localizzazione, conformità con le politiche regionali);

- la verifica della valenza sportiva dell’iniziativa;

- la valutazione tecnico-economica.

Strumenti operativi.

L’Assessorato allo sport deve convocare, possibilmente, una volta all’anno una riunione programmatica dei rappresentanti dei soggetti indicati al comma 2, dell’articolo 2 della l.r. 93/1995 al fine di:

a) analizzare lo stato dello Sport e delle attività motorie in Piemonte;

b) formulare proposte per la definizione e l’aggiornamento dei programmi e dei piani annuali;

c) verificare l’attuazione dei programmi regionali;

d) coordinare l’azione dei soggetti che vi partecipano

Per meglio espletare, poi, la funzione di coordinamento la Regione Piemonte può insediare, se non già istituito, un “Tavolo Regionale Permanente dello Sport”, con funzione di consultazione e confronto permanente tra la Regione Piemonte, il “mondo” scolastico, le Organizzazioni sportive, gli enti istituzionali. Il Tavolo è costituito:

* dall’Assessore Regionale allo Sport o un suo delegato, che lo convoca e lo presiede;

* dal Responsabile del Settore regionale Sport;

* dal Presidente o un suo delegato del Comitato regionale piemontese del CONI;

* dal Presidente o un suo delegato del Comitato regionale piemontese del CIP;

* da due rappresentanti dei Comitati regionali delle Federazioni sportive riconosciute dal CONI;

* da due rappresentanti dei Comitati regionali delle discipline sportive associate riconosciute dal CONI;

* da due rappresentanti dei Comitati regionali degli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI;

* dal Direttore regionale per il Piemonte del Ministero per l’Istruzione, Università e Ricerca;

* dal un rappresentaste dell’Unione delle province piemontesi (UPP).

Il Tavolo è operativo con la presenza di almeno quattro componenti.

Sono compiti del Tavolo:

* analizzare lo stato dello sport e delle attività motorie in Piemonte;

* formulare proposte per la definizione e l’aggiornamento dei programmi e dei piani annuali per la promozione sportiva e per l’impiantistica sportiva, ai sensi della l.r. 93/1995;

* verificare l’attuazione dei programmi regionali.

Qualora lo ritiene opportuno l’Assessore con delega allo sport della Regione Piemonte, può invitare al Tavolo soggetti rappresentanti di altre Istituzioni che sono portatori di interessi per gli argomenti trattati.

In seguito all’approvazione del presente Programma pluriennale, la Giunta regionale è investita del compito di istituire, con atto deliberativo, il Consiglio regionale dello sport (di seguito definito “Consiglio”).

Il Consiglio, quale organo consultivo della Giunta Regionale in materia di sport, è presieduto dall’Assessore con delega allo sport della Regione Piemonte o da un suo delegato ed è composto dai soggetti di cui all’articolo 2, comma l. della l.r. 93/1995, 2. I componenti del Consiglio durano in carica tre anni e ad essi non compete nessuna indennità e/o rimborso spese. Soltanto per chi lo presiede, il regolamento può prevedere un rimborso spese.

L’organizzazione e le modalità di funzionamento del Consiglio sono stabilite da un apposito regolamento che lo stesso Consiglio adotta.

La Regione Piemonte provvede a mettere a disposizione del Consiglio possibilmente la sede e una disponibilità finanziaria per il funzionamento a carico del bilancio annuale regionale di previsione, il cui importo è definito annualmente.

Allegato 2)

PROGRAMMA PLURIENNALE DI INTERVENTI PER L’IMPIANTISTICA SPORTIVA

ANNI 2007-2009

INDICE

1. INTRODUZIONE.

Assi di intervento

Strumenti finanziari

2. ASSE 1. MESSA A NORMA, AMPLIAMENTO, COMPLETAMENTO E

DIVERSIFICAZIONE DEGLI IMPIANTI

Misura 1.1 - Recupero funzionale e manutenzione straordinaria

Obiettivi

Azioni di intervento

Soggetti beneficiari

Modalità di attuazione della misura ed entità del finanziamento

Misura 1.2 - Realizzazione di spazi attrezzati per le attività fisico-motorie e le

aree verdi

Obiettivi

Azioni di intervento

Soggetti beneficiari

Modalità di attuazione della misura ed entità del finanziamento

3. ASSE 2. NUOVA IMPIANTISTICA SPORTIVA IN AREE CARENTI O

DI PARTICOLARIE VOCAZIONE

Misura 2.1 - Interventi in zone con gravi carenze impiantistiche o di particolare vocazione

Obiettivi

Azioni di intervento

Soggetti beneficiari

Modalità di attuazione della misura ed entità del finanziamento

Misura 2.2 - Strutturazione di aree dedicate agli sport praticabili in ambiente naturale

e all’aria aperta ad infrastrutturazione leggera

Obiettivi

Azioni di intervento

Soggetti beneficiari

Modalità di attuazione della misura ed entità del finanziamento

4. ASSE 3. IMPIANTISTICA SPORTIVA PER GARE DI LIVELLO NAZIONALE ED

INTERNAZIONALE O IN BACINI A GRANDE UTENZA

Misura 3.1 - Interventi di impiantistica di interesse nazionale ed internazionale o a grande

bacino d’utenza

Obiettivi

Azioni di intervento

Modalità di attuazione della misura ed entità del finanziamento

5. NORME GENERALI PER L’ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI DEL PROGRAMMA

PLURIENNALE DI INTERVENTI PER L’IMPIANTISTICA SPORTIVA ANNI 2007-2009

L’attività e le procedure di gestione

Il sistema di monitoraggio

Disposizioni transitorie

Strumenti operativi


1. INTRODUZIONE.

Il presente “Programma pluriennale di interventi per l’impiantistica sportiva - anni 2007-2009", predisposto in attuazione della legge regionale 22 dicembre 1995, n. 93 (Norme per lo sviluppo dello sport e delle attività fisico-motorie) (titolo II, articolo 3), rappresenta lo strumento al quale attenersi per pianificare e coordinare gli interventi di impiantistica sportiva in Piemonte nel triennio indicato.

Specificamente, il Programma pluriennale contiene nell’ambito di ciascun Asse e ciascuna Misura, le azioni di intervento diretti a realizzare, potenziare, recuperare, adeguare, mettere in sicurezza, gli impianti sportivi.

Alle linee contenute nel Programma pluriennale viene data attuazione mediante l’approvazione dei Piani annuali.

Assume rilevanza in tale contesto, per una politica pubblica ed una programmazione mirata e ben “calibrata” il censimento degli impianti sportivi oggi esistenti sul territorio regionale. Il censimento è stato avviato dall’ ente Regione, con la collaborazione delle povince piemontesi e con il coinvolgimento del Politecnico di Torino. Il censimento consentirà di conoscere:

* l’impiantistica sportiva pubblica e privata ubicata sul territorio regionale;

* la tipologia di impianti, nonché la qualità delle strutture;

* la capacità dell’impianto, ai fini anche di ospitare eventi sportivi.

Il censimento dovrà consentire, inoltre, di creare una banca dati funzionale alla programmazione delle politiche sportive relative al finanziamento per la costruzione e la manutenzione di impianti sportivi.

Tale lavoro dovrà portare alla predisposizione di una “sorta” di piano regolatore dell’impiantistica sportiva piemontese.

ASSI DI INTERVENTO.

Il presente Programma pluriennale si articola in tre Assi. Per ciascun Asse sono previste le misure, le azioni di intervento, i soggetti beneficiari, le modalità per la concessione del finanziamento in spesa in conto capitale e/o l’abbattimento del tasso di interesse praticato dall’Istituto per il credito sportivo o di altri Istituti bancari e/o l’attivazione della fidejussione da parte della Regione Piemonte, nonchè gli altri elementi che disciplinano l’erogazione dei finanziamenti regionali. Gli assi di intervento individuati sono i seguenti:

Asse 1 - Messa a norma degli impianti, ampliamento e diversificazione.

Sostegno del potenziamento e la qualificazione degli impianti e delle attrezzature sportive, con particolare riferimento agli interventi di miglioramento e manutenzione delle strutture esistenti e favorisce il miglioramento, il recupero funzionale e il potenziamento dell’impiantistica sportiva di base, per il gioco sportivo e le attività fisico-motorie e ricreative.

Asse 2 - Nuova impiantistica sportiva in aree carenti o di particolare vocazione.

Sostegno alla creazione di nuova impiantistica sportiva in bacini d’utenza ad elevata domanda o particolarmente vocati per lo sviluppo di pratiche turistico-sportive con particolare riferimento agli sport praticabili all’aria aperta ed alla pluriattività.

Asse 3 - Impiantistica sportiva per gare di livello nazionale ed internazionale o in bacini a grande utenza.

Recupero funzionale e costruzione di impianti sportivi di eccellenza che permettano lo svolgimento di gare nazionali ed internazionali o la realizzazione di impianti che per caratteristiche tipologiche si rivolgono ad un grande bacino di utenza (quali le piscine, le palestre-palazzetti, i campi di atletica leggera), da localizzarsi in aree che esprimono una domanda sportiva adeguata alla potenzialità dell’impianto e tale che garantisca una corretta gestibilità sotto il profilo funzionale che economico.

Attraverso gli Assi sopra descritti si intendono sostenere interventi finalizzati alle seguenti tipologie di impianti sportivi:

- impianti sportivi agonistici;

- impianti sportivi di esercizio;

- impianti sportivi complementari.

STRUMENTI FINANZIARI.

In ordine agli interventi finanziari che la Regione Piemonte pone in essere per sostenere gli interventi nel settore dell’impiantistica sportiva in base alla presente programmazione, vengono utilizzate le risorse stanziate sul seguente capitolo del bilancio annuale di previsione:

* capitolo 26720 “Fondo regionale per il potenziamento e la qualificazione degli impianti e delle attrezzature sportive (l.r. 93/1995 e 18/2000)”;

2.

ASSE 1

MESSA A NORMA, AMPLIAMENTO, COMPLETAMENTO E DIVERSIFICAZIONE DEGLI IMPIANTI

MISURA 1.1 - RECUPERO FUNZIONALE E MANUTENZIONE STRAORDINARIA.

OBIETTIVI.

Migliorare ed ampliare la possibilità di utilizzo degli impianti esistenti e favorire la loro gestibilità sotto il profilo tecnico-funzionale ed economico.

AZIONI DI INTERVENTO.

Saranno sostenuti:

a) interventi diretti ad abbattere le barriere architettoniche degli impianti esistenti ai sensi della legge 13/1989 e del d.m. 236/1989, anche per meglio favorire la pratica sportiva dei diversamente abili;

b) interventi di adeguamento degli impianti esistenti alle norme di sicurezza e igienico-sanitarie, compresi gli interventi volti a favorire l’applicazione delle norme nazionali e regionali in materia di sicurezza degli impianti sportivi e dei luoghi di lavoro, al risparmio energetico e allo smaltimento dei rifiuti e dei reflui inquinanti;

c) interventi di manutenzione straordinaria degli impianti sportivi dati dagli enti pubblici in concessione ai soggetti beneficiari o di proprietà degli stessi;

d) interventi diretti all’acquisizione di attrezzature sportive che hanno una vita economica di almeno 5 anni, con l’esclusione dei mezzi di trasporto, degli animali, delle attrezzature utilizzate per interventi di movimento terra e attività di coltivazione e manutenzione di terreni e delle superfici erbose.

SOGGETTI BENEFICIARI.

Sono soggetti beneficiari:

1. Enti e organismi pubblici:

* le province;

* le comunità montane e collinari;

* i comuni e loro consorzi o aziende o società a prevalente capitale pubblico.

2. Organizzazioni sportive e altri Enti con o senza personalità giuridica:

* le federazioni sportive nazionali riconosciute dal CONI,

* le discipline sportive associate riconosciute dal CONI;

* gli enti di promozione sportiva con o senza personalità giuridica e riconosciuti dal CONI;

* le società e le associazioni sportive aventi personalità giuridica costituite senza fine di lucro, affiliate ad una FS e/o una DSA e/o EPS riconosciuti dal CONI;

* le associazioni e società sportive senza personalità giuridica e senza fine di lucro affiliate da almeno un anno ad una FS e/o una DSA e/o EPS riconosciuti dal CONI;

* gli enti morali che perseguono, in conformità delle normative che li concernono e sia pure indirettamente, finalità ricreative e sportive senza fine di lucro (articolo 3 della legge 1295/1957, così come sostituito dall’articolo 2 della legge 50/1983).

I soggetti giuridici indicati ai precedenti punti 1. e 2., per accedere ai benefici regionali, limitatamente per interventi su impianti sportivi e/o su aree nella loro piena disponibilità (proprietà, affitto, concessione, ecc.), devono avere la stessa piena disponibilità per un periodo non inferiore a 6 anni a decorrere dal I° gennaio dell’anno in corso a quello di presentazione della domanda di contributo/beneficio. Nel caso di stipula di un mutuo, il periodo dovrà essere almeno pari alla durata del mutuo stesso e in ogni caso non inferiore ai 6 anni. Sono escluse forme contrattuali che prevedano il tacito rinnovo.

I soggetti indicati alla presente misura per ottenere l’agevolazione regionale devono dimostrare preventivamente la copertura dei costi di realizzazione del progetto per la parte eccedente il contributo/beneficio regionale che eventualmente può essere concesso, ed indicare la data prevista di inizio e fine lavori. Il mancato rispetto della data prevista di inizio e fine lavori comporta la revoca del contributo/benefico. Rispetto alla data di inizio e fine lavori è ammessa una proroga dei termini solo per motivate e documentate cause di forza maggiore e per un periodo che può arrivare sino ad un massimo di 6 mesi.

In via del tutto eccezionale, tale termine può essere esteso dagli uffici regionali, in seguito alla valutazione della motivazione che ha determinato la richiesta di proroga.

MODALITA’ DI ATTUAZIONE DELLA MISURA ED ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO.

Previa approvazione dei criteri contenuti nel piano annuale attuativo del presente Programma pluriennale, dovrà essere approvato con provvedimento dirigenziale l’Avviso annuale per il sostegno finanziario, che può avvenire mediante l’erogazione di:

* un contributo in conto capitale, la cui percentuale massima e il contributo massimo concesso per ciascun progetto sono stabilite nel piano annuale;

* un contributo in conto interessi (abbattimento dell’interesse sui mutui), la cui percentuale massima di abbattimento, per ciascun progetto, è stabilito nel piano annuale;

* una garanzia fideiussoria, la cui quota parte che sarà rilasciata dalla Regione Piemonte, per ciascun progetto, è stabilita nel piano annuale.

L’importo massimo progettuale e il beneficio/contributo in conto capitale erogabile, saranno stabiliti annualmente con l’approvazione dei Piani annuali per l’impiantistica sportiva.

MISURA 1.2 - REALIZZAZIONE DI SPAZI ATTREZZATI PER LE ATTIVITÀ FISICO-MOTORIE E LE AREE VERDI.

OBIETTIVI.

Favorire la pratica fisico-motoria e la relativa aggregazione sociale, in aree e spazi non destinati in modo specifico all’impiantistica sportiva e nei quali si integrano diverse funzioni quali attività culturali, associative e di ritrovo.

AZIONI DI INTERVENTO.

Saranno sostenuti:

a) interventi di sistemazione di aree verdi e di spazi attrezzati urbani, al fine di consentire un loro utilizzo per le attività fisico-motorie all’aperto anche individualizzate e non organizzate.

SOGGETTI BENEFICIARI.

Sono soggetti beneficiari:

1. Enti e organismi pubblici:

* le province;

* le comunità montane e collinari;

* i comuni e loro consorzi o aziende o società a prevalente capitale pubblico.

2. Organizzazioni sportive e altri Enti con o senza personalità giuridica:

* le federazioni sportive nazionali riconosciute dal CONI,

* le discipline sportive associate riconosciute dal CONI;

* gli enti di promozione sportiva con o senza personalità giuridica e riconosciuti dal CONI;

* le società e le associazioni sportive aventi personalità giuridica costituite senza fine di lucro, affiliate ad una FS e/o una DSA e/o EPS riconosciuti dal CONI;

* le associazioni e società sportive senza personalità giuridica e senza fine di lucro affiliate da almeno un anno ad una FS e/o una DSA e/o EPS riconosciuti dal CONI;

* gli enti morali che perseguono, in conformità delle normative che li concernono e sia pure indirettamente, finalità ricreative e sportive senza fine di lucro (articolo 3 della legge 1295/1957, così come sostituito dall’articolo 2 della legge 50/1983).

I soggetti giuridici indicati ai precedenti punti 1. e 2., per accedere ai benefici regionali, limitatamente per interventi su impianti sportivi e/o su aree nella loro piena disponibilità (proprietà, affitto, concessione ecc.), devono avere la stessa piena disponibilità per un periodo non inferiore a 6 anni a decorrere dal I° gennaio dell’anno in corso a quello di presentazione della domanda di contributo/beneficio. Nel caso di stipula di un mutuo, il periodo dovrà essere almeno pari alla durata del mutuo stesso e in ogni caso non inferiore ai 6 anni. Sono escluse forme contrattuali che prevedano il tacito rinnovo.

I soggetti indicati alla presente misura per ottenere l’agevolazione regionale devono dimostrare preventivamente la copertura dei costi di realizzazione del progetto per la parte eccedente il contributo/beneficio regionale che eventualmente può essere concesso, ed indicare la data prevista di inizio e fine lavori. Il mancato rispetto della data prevista di inizio e fine lavori comporta la revoca del contributo/benefico. Rispetto alla data di inizio e fine lavori è ammessa una proroga dei termini solo per motivate e documentate cause di forza maggiore e per un periodo che può arrivare sino ad un massimo di 6 mesi.

In via del tutto eccezionale, tale termine può essere esteso dagli uffici regionali, in seguito alla valutazione della motivazione che ha determinato la richiesta di proroga.

MODALITA’ DI ATTUAZIONE DELLA MISURA ED ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO.

Previa approvazione dei criteri contenuti nel piano annuale attuativo del presente Programma pluriennale, dovrà essere approvato con provvedimento dirigenziale l’avviso annuale per il sostegno finanziario, attraverso:

un contributo in conto capitale, la cui percentuale massima e il contributo massimo concesso per ciascun progetto sono stabilite nel piano annuale;

un contributo in conto interessi (abbattimento dell’interesse sui mutui), la cui percentuale massima di abbattimento, per ciascun progetto, è stabilita nel piano annuale;

una garanzia fideiussoria, la cui quota parte che sarà rilasciata dalla Regione Piemonte, per ciascun progetto, è stabilita nel piano annuale.

L’importo massimo progettuale e il beneficio/contributo in conto capitale erogabile, saranno stabiliti annualmente con l’approvazione dei piani annuali per l’impiantistica sportiva.

3.

ASSE 2

NUOVA IMPIANTISTICA SPORTIVA IN AREE CARENTI O DI PARTICOLARE VOCAZIONE

MISURA 2.1 INTERVENTI IN ZONE CON GRAVI CARENZE IMPIANTISTICHE O DI PARTICOLARE VOCAZIONE.

OBIETTIVI.

* riequilibrare l’offerta sportiva nei confronti della domanda;

* favorire la realizzazione di impianti per la pratica sportiva di base e specialistica in aree in cui sono riscontrabili gravi carenze di impianti che pregiudicano la possibilità di praticare l’attività sportiva, soprattutto da parte dei ragazzi in età scolare, dei giovani e dei portatori di handicap.

AZIONI DI INTERVENTO.

Saranno sostenuti:

a) interventi da realizzare in bacini di utenza con una dotazione di impianti inferiori alla media regionale, nelle quali è necessario rafforzare i servizi di base a favore della collettività;

b) interventi da realizzare nelle aree caratterizzate da forte sviluppo urbanistico e demografico;

c) interventi da realizzare nelle aree a vocazione turistica;

d) interventi di nuova realizzazione e/o potenziamento di impianti medio-piccoli preferibilmente con requisiti di polifunzionalità e polivalenza per favorire la pratica sportiva di un utenza non specialistica;

e) interventi di eccellenza volti a favorire la pratica sportiva da parte dei soggetti diversamente abili in bacini di utenza carenti, definiti in accordo con il Comitato paralimpico italiano (CIP).

SOGGETTI BENEFICIARI.

Sono soggetti beneficiari:

1. Enti e organismi pubblici

* le province;

* le comunità montane e collinari;

* i comuni e loro consorzi o aziende o società a prevalente capitale pubblico.

2. Organizzazioni sportive e altri Enti con o senza personalità giuridica:

* le federazioni sportive nazionali riconosciute dal CONI;

* le discipline sportive associate riconosciute dal CONI;

* gli enti di promozione sportiva con o senza personalità giuridica e riconosciuti dal CONI;

* le società e le associazioni sportive aventi personalità giuridica costituite senza fine di lucro, affiliate ad una FS e/o una DSA e/o EPS riconosciuti dal CONI;

* le associazioni e società sportive senza personalità giuridica e senza fine di lucro affiliate da almeno un anno ad una FS e/o una DSA e/o EPS riconosciuti dal CONI;

* gli enti morali che perseguono, in conformità delle normative che li concernono e sia pure indirettamente, finalità ricreative e sportive senza fine di lucro (articolo 3 della legge 1295/1957, così come sostituito dall’articolo 2 della legge 50/1983).

I soggetti giuridici indicati ai precedenti punti 1. e 2., per accedere ai benefici regionali, limitatamente per interventi su impianti sportivi e/o su aree nella loro piena disponibilità (proprietà, affitto, concessione ecc.), devono avere la stessa piena disponibilità per un periodo non inferiore a 6 anni a decorrere dal I° gennaio dell’anno in corso a quello di presentazione della domanda di contributo/beneficio. Nel caso di stipula di un mutuo, il periodo dovrà essere almeno pari alla durata del mutuo stesso e in ogni caso non inferiore ai 6 anni. Sono escluse forme contrattuali che prevedano il tacito rinnovo.

I soggetti indicati alla presente misura per ottenere l’agevolazione regionale devono dimostrare preventivamente la copertura dei costi di realizzazione del progetto per la parte eccedente il contributo/beneficio regionale che eventualmente può essere concesso, ed indicare la data prevista di inizio e fine lavori. Il mancato rispetto della data prevista di inizio e fine lavori comporta la revoca del contributo/benefico. Rispetto alla data di inizio e fine lavori è ammessa una proroga dei termini solo per motivate e documentate cause di forza maggiore e per un periodo che può arrivare sino ad un massimo di 6 mesi.

In via del tutto eccezionale, tale termine può essere esteso dagli uffici regionali, in seguito alla valutazione della motivazione che ha determinato la richiesta di proroga.

Con riferimento alla misura 2.1d) (interventi di nuova realizzazione e/o potenziamento di impianti medio-piccoli preferibilmente con requisiti di polifunzionalità e polivalenza per favorire la pratica sportiva di un utenza non specialistica), per i Comuni con popolazione pari o inferiore a 1000 (mille) abitanti risultante dall’ultimo censimento ufficiale, in cui insistono situazioni di marginalità socio economica e infrastrutturale, sono previste le deroghe di seguito indicate. Le situazioni di marginalità socio economica e infrastrutturale sono misurate sulla base di indicatori economici, finanziari , sociali , territoriali e demografici individuati dalla Regione Piemonte.

Il contributo in conto capitale erogabile, la cui percentuale massima e il contributo massimo concesso per ciascun progetto sono stabiliti nel piano annuale, può avere i seguenti valori:

* Il contributo in conto capitale può essere concesso sino all’80% della spesa ritenuta ammissibile sulla domanda presentata dal soggetto richiedente;

* il contributo in conto capitale massimo concesso per ciascun progetto e per ciascun comune richiedente, sarà stabilito nei piani annuali.

I Comuni interessati possono utilizzare il proprio avanzo di amministrazione per far fronte alla restante spesa non coperta con il contributo in conto capitale che viene concesso dalla Regione Piemonte.

MODALITA’ DI ATTUAZIONE DELLA MISURA ED ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO.

Previa approvazione dei criteri contenuti nel piano annuale attuativo del presente Programma pluriennale, dovrà essere approvato con provvedimento dirigenziale l’avviso annuale per il sostegno finanziario, attraverso:

un contributo in conto capitale, la cui percentuale massima e il contributo massimo concesso per ciascun progetto sono stabilite nel piano annuale;

un contributo in conto interessi (abbattimento dell’interesse sui mutui), la cui percentuale massima di abbattimento, per ciascun progetto, è stabilita nel piano annuale;

una garanzia fideiussoria, la cui quota parte che sarà rilasciata dalla Regione Piemonte, per ciascun progetto, è stabilita nel piano annuale.

L’importo massimo progettuale e il beneficio/contributo in conto capitale erogabile, saranno stabiliti annualmente con l’approvazione dei piani annuali per l’impiantistica sportiva.

Gli interventi proposti dagli enti e organismi pubblici (comunità montane e collinari, comuni e loro consorzi o aziende o società a prevalente capitale pubblico) che ricadono nella presente misura, sono finanziabili se inseriti nel Programma settoriale della provincia, di cui al d. lgs 267/2000 e devono avere, possibilmente, carattere sovra-comunale.

Inoltre, per quanto concerne i comuni che fanno parte di una comunità montana, gli interventi da realizzarsi devono avere carattere sovra comunale e devono essere inseriti nei piani di opere ed interventi di tali enti.

MISURA 2.2 - STRUTTURAZIONE DI AREE DEDICATE AGLI SPORT PRATICABILI IN AMBIENTE NATURALE E ALL’ARIA APERTA AD INFRASTRUTTURAZIONE LEGGERA.

OBIETTIVI.

Sviluppare attività sportive all’aria aperta anche a sostegno dell’offerta rivolta al turismo di matrice sportiva.

AZIONI DI INTERVENTO.

Saranno sostenuti:

a) interventi per il miglioramento e la strutturazione di aree dedicate alla pratica di attività sportive all’aria aperta, quali a titolo esemplificativo, arrampicata sportiva, torrentismo, mountain-bike, parapendio, canoa, beach volley, pattinaggio a rotelle e su ghiaccio all’aperto, cicloturismo, percorsi per jogging e podismo, e simili, con interventi leggeri ad impatto ambientale bassissimo o nullo e prive di strutture di servizio;

b) interventi di strutturazione dei servizi indispensabili alla corretta fruizione delle aree dal punto di vista ambientale e della sicurezza;

c) interventi per la messa in opera di adeguata segnaletica.

SOGGETTI BENEFICIARI.

Sono soggetti giuridici beneficiari:

1. Enti e organismi pubblici

* le province;

* le comunità montane e collinari;

* i comuni e loro consorzi o aziende o società a prevalente capitale pubblico;

2. Organizzazioni sportive e altri Enti con o senza personalità giuridica:

* le federazioni sportive nazionali riconosciute dal CONI,

* le discipline sportive associate riconosciute dal CONI;

* gli enti di promozione sportiva con o senza personalità giuridica e riconosciuti dal CONI;

* le società e le associazioni sportive aventi personalità giuridica costituite senza fine di lucro, affiliate ad una FS e/o una DSA e/o EPS riconosciuti dal CONI;

* le associazioni e società sportive senza personalità giuridica e senza fine di lucro affiliate da almeno un anno ad una FS e/o una DSA e/o EPS riconosciuti dal CONI;

* gli enti morali che perseguono, in conformità delle normative che li concernono e sia pure indirettamente, finalità ricreative e sportive senza fine di lucro (articolo 3 della legge 1295/1957, così come sostituito dall’articolo 2 della legge 50/1983).

I soggetti giuridici indicati ai precedenti punti 1. e 2., per accedere ai benefici regionali, limitatamente per interventi su impianti sportivi e/o su aree nella loro piena disponibilità (proprietà, affitto, concessione ecc.), devono avere la stessa piena disponibilità per un periodo non inferiore a 6 anni a decorrere dal I° gennaio dell’anno in corso a quello di presentazione della domanda di contributo/beneficio. Nel caso di stipula di un mutuo, il periodo dovrà essere almeno pari alla durata del mutuo stesso e in ogni caso non inferiore ai 6 anni. Sono escluse forme contrattuali che prevedano il tacito rinnovo.

I soggetti indicati alla presente misura per ottenere l’agevolazione regionale devono dimostrare preventivamente la copertura dei costi di realizzazione del progetto per la parte eccedente il contributo/beneficio regionale che eventualmente può essere concesso, ed indicare la data prevista di inizio e fine lavori. Il mancato rispetto della data prevista di inizio e fine lavori comporta la revoca del contributo/benefico. Rispetto alla data di inizio e fine lavori è ammessa una proroga dei termini solo per motivate e documentate cause di forza maggiore e per un periodo che può arrivare sino ad un massimo di 6 mesi.

In via del tutto eccezionale, tale termine può essere esteso dagli uffici regionali, in seguito alla valutazione della motivazione che ha determinato la richiesta di proroga.

Con riferimento alla misura 2.2a) (interventi per il miglioramento e la strutturazione di aree dedicate alla pratica di attività sportive all’aria aperta, quali a titolo esemplificativo, arrampicata sportiva, torrentismo, mountain-bike, parapendio, canoa, beach volley, pattinaggio a rotelle e su ghiaccio all’aperto, cicloturismo, percorsi per jogging e podismo, e simili, con interventi leggeri ad impatto ambientale bassissimo o nullo e prive di strutture di servizio), per i comuni con popolazione pari o inferiore a 1000 (mille) abitanti risultante dall’ultimo censimento ufficiale, in cui insistono situazioni di marginalità socio economica e infrastrutturale, sono previste le deroghe di seguito indicate. Le situazioni di marginalità socio economica e infrastrutturale sono misurate sulla base di indicatori economici, finanziari , sociali , territoriali e demografici individuati dalla Regione Piemonte.

Il contributo in conto capitale erogabile, la cui percentuale massima e il contributo massimo concesso per ciascun progetto sono stabiliti nel piano annuale, può avere i seguenti valori:

* Il contributo in conto capitale può essere concesso sino all’80% della spesa ritenuta ammissibile sulla domanda presentata dal soggetto richiedente;

* il contributo in conto capitale massimo concesso per ciascun progetto e per ciascun comune richiedente, sarà stabilito nei piani annuali.

I comuni interessati possono utilizzare il proprio avanzo di amministrazione per far fronte alla restante spesa non coperta con il contributo in conto capitale che viene concesso dalla Regione Piemonte.

MODALITA’ DI ATTUAZIONE DELLA MISURA ED ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO.

Previa approvazione dei criteri contenuti nel Piano annuale attuativo del presente Programma pluriennale, dovrà essere approvato con provvedimento dirigenziale l’avviso annuale per il sostegno finanziario, attraverso:

un contributo in conto capitale, la cui percentuale massima e il contributo massimo concesso per ciascun progetto sono stabilite nel piano annuale;

un contributo in conto interessi (abbattimento dell’interesse sui mutui), la cui percentuale massima di abbattimento, per ciascun progetto, è stabilita nel piano annuale;

una garanzia fideiussoria, la cui quota parte che sarà rilasciata dalla Regione Piemonte, per ciascun progetto, è stabilita nel piano annuale.

L’importo massimo progettuale e il beneficio/contributo in conto capitale erogabile, saranno stabiliti annualmente con l’approvazione dei piani annuali per l’impiantistica sportiva.

4.

ASSE 3

IMPIANTISTICA SPORTIVA PER COMPETIZIONI DI LIVELLO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE O IN BACINI A GRANDE UTENZA

MISURA 3.1 INTERVENTI DI IMPIANTISTICA DI INTERESSE NAZIONALE ED INTERNAZIONALE O A GRANDE BACINO D’UTENZA.

OBIETTIVI.

* Recuperare funzionalmente e/o costruire impianti sportivi di eccellenza che permettano lo svolgimento di gare nazionali ed internazionali e/o la realizzazione di strutture di eccellenza adatte ad ospitare centri federali;

* ristrutturare, adeguare, migliorare funzionalmente, nonchè potenziare la nuova realizzazione di impianti sportivi atti a consentire lo svolgimento di manifestazioni agonistiche di rango nazionale ed internazionale;

* realizzare impianti che per caratteristiche tipologiche si rivolgono ad un grande bacino di utenza, inserito in programmi provinciali (quali piscine, palestre-palazzetti, campi di atletica leggera, e simili), da localizzarsi in aree che esprimono una domanda sportiva adeguata alla potenzialità dell’impianto e tale che garantisca una corretta gestibilità sotto il profilo funzionale che economico.

AZIONI DI INTERVENTO.

Saranno sostenuti:

a) interventi di ristrutturazione, adeguamento, potenziamento, miglioramento, messa a norma di impianti sportivi per attività agonistiche di livello nazionale ed internazionale;

b) interventi di realizzazione di impianti sportivi per attività agonistiche di livello nazionale ed internazionale;

c) interventi di ristrutturazione o realizzazione di strutture di eccellenza adatte ad ospitare centri federali.

SOGGETTI BENEFICIARI.

1. Enti e organismi pubblici:

* le province;

* le comunità montane e collinari;

* i comuni e loro consorzi o aziende o società a prevalente capitale pubblico.

2. Organizzazioni sportive e altri Enti, con personalità giuridica:

* le federazioni sportive nazionali riconosciute dal CONI,

* le discipline sportive associate riconosciute dal CONI;

* gli enti di promozione sportiva con o senza personalità giuridica e riconosciuti dal CONI;

* le associazioni/società sportive aventi personalità giuridica costituite senza fine di lucro, affiliate ad una FS e/o una DSA e/o EPS riconosciuti dal CONI;

* gli enti morali con personalità giuridica che perseguono, in conformità delle normative che li concernono e sia pure indirettamente, finalità ricreative e sportive senza fine di lucro (articolo 3 della legge 1295/1957, così come sostituito dall’articolo 2 della legge 50/1983).

3. Organizzazioni sportive e altri Enti, senza personalità giuridica:

* le associazioni/società sportive senza personalità giuridica e senza fine di lucro affiliate da almeno un anno ad una FS e/o una DSA e/o EPS riconosciuti dal CONI;

* gli enti morali senza personalità giuridica che perseguono, in conformità delle normative che li concernono e sia pure indirettamente, finalità ricreative e sportive senza fine di lucro (articolo 3 della legge 1295/1957, così come sostituito dall’articolo 2 della legge 50/1983).

I soggetti giuridici indicati al precedente punto 3, possono accedere soltanto ai benefici concernenti interventi di cui alla misura 3.1.a) e specificamente: ristrutturazione, adeguamento, miglioramento, messa a norma, impianti sportivi per attività agonistiche di livello nazionale ed internazionale.

I soggetti giuridici indicati ai precedenti punti 1., 2. e 3., per accedere ai benefici regionali, limitatamente per interventi su impianti sportivi e/o su aree nella loro piena disponibilità (proprietà, affitto, concessione ecc.), devono avere la stessa piena disponibilità per un periodo non inferiore a 6 anni a decorrere dal I° gennaio dell’anno in corso a quello di presentazione della domanda di contributo/beneficio. Nel caso di stipula di un mutuo, il periodo dovrà essere almeno pari alla durata del mutuo stesso e in ogni caso non inferiore ai 6 anni. Sono escluse forme contrattuali che prevedano il tacito rinnovo.

I soggetti indicati alla presente misura, per ottenere l’agevolazione regionale devono dimostrare preventivamente la copertura dei costi di realizzazione del progetto per la parte eccedente il contributo/beneficio regionale che eventualmente può essere concesso, ed indicare la data prevista di inizio e fine lavori. Il mancato rispetto della data prevista di inizio e fine lavori comporta la revoca del contributo/benefico. Rispetto alla data di inizio e fine lavori è ammessa una proroga dei termini solo per motivate e documentate cause di forza maggiore e per un periodo che può arrivare sino ad un massimo di 6 mesi.

In via del tutto eccezionale, tale termine può essere esteso dagli uffici regionali, in seguito alla valutazione della motivazione che ha determinato la richiesta di proroga.

MODALITA’ DI ATTUAZIONE DELLA MISURA ED ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO.

un contributo in conto capitale, la cui percentuale massima e il contributo massimo concesso per ciascun progetto sono stabilite nel piano annuale;

un contributo in conto interessi (abbattimento dell’interesse sui mutui), la cui percentuale massima di abbattimento, per ciascun progetto, è stabilita nel piano annuale;

una garanzia fideiussoria, la cui quota parte che sarà rilasciata dalla Regione Piemonte, per ciascun progetto, è stabilita nel piano annuale.

L’importo massimo progettuale e il beneficio/contributo in conto capitale erogabile, saranno stabiliti annualmente con l’approvazione dei piani annuali per l’impiantistica sportiva.

Gli interventi proposti dagli Enti e organismi pubblici (comunità montane e collinari, comuni e loro consorzi o aziende o società a prevalente capitale pubblico) che ricadono nella presente misura, azioni di intervento 3.1b) e 3.1c), sono finanziabili se inseriti nel Programma settoriale della provincia, di cui al d. lgs 267/2000.

5. - NORME GENERALI PER L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA PLURIENNALE DI INTERVENTI PER L’IMPIANTISTICA SPORTIVA ANNI 2007-2009.

Per l’attuazione del presente Programma pluriennale entro 30 giorni, possibilmente, dalla pubblicazione della legge regionale di approvazione del bilancio annuale di previsione per l’esercizio finanziario di riferimento, la Giunta regionale è incaricata di approvare per ciascun anno un “Piano annuale di interventi per l’impiantistica sportiva” (di seguito definito Piano annuale) e deve darne comunicazione alla competente commissione consiliare. Il Piano annuale può essere oggetto di revisione entro il 31 luglio di ogni anno e in ogni caso entro 30 giorni successivi la data di pubblicazione sul BUR della legge regionale di approvazione del bilancio di assestamento, in relazione ai risultati di gestione e al grado di raggiungimento degli obiettivi e di utilizzo delle risorse finanziarie stabilite nel Piano stesso.

Gli interventi previsti dal presente Programma e nei Piani annuali attuativi sono finanziati mediante le risorse di cui al fondo istituito con l. r. 18/2000 e con le altre risorse messe a disposizione sul relativo capitolo di competenza del bilancio annuale regionale di previsione, nonché utilizzando altri strumenti ivi previsti (abbattimento del tasso di interresse, fidejussione).

La Giunta regionale è autorizzata a stipulare convenzioni con l’Istituto per il credito sportivo o con altri Istituti di credito, per la concessione di mutui agevolati per l’impiantistica sportiva.

I finanziamenti degli impianti e delle attrezzature sportive richiesti agli Istituti di credito dai soggetti ammessi ai contributi previsti dalla legge possono essere garantiti, nel capitale e negli interessi, da fideiussione regionale.

Tale fideiussione è subordinata alle seguenti condizioni:

a) i soggetti pubblici richiedenti devono dimostrare l’integrale o la parziale carenza di cespiti delegabili e precisare come intendono assolvere agli obblighi derivanti dal finanziamento;

b) i soggetti privati richiedenti devono essere regolarmente costituiti; devono altresì dimostrare la situazione economico- patrimoniale sulla base dei bilanci degli ultimi tre esercizi; devono inoltre indicare le modalità con le quali intendono assolvere gli obblighi derivanti dal finanziamento.

La Giunta regionale definisce le modalità e i limiti della concessione della garanzia fideiussoria e può stipulare con idonei Istituti di credito e consorzi-fidi convenzioni finalizzate alla concessione delle garanzie.

Ai fini della concessione della garanzia fideiussoria la Regione si riserva di richiedere titoli legittimi di prelazione.

I soggetti realizzatori degli interventi finanziati dalla legge devono garantire l’uso pubblico e il mantenimento della specifica destinazione d’uso degli impianti ed attrezzature, mediante impegno assunto con atto pubblico.

Possono concorrere alla realizzazione del Piano annuale risorse messe a disposizione oltre che dalla Regione Piemonte, anche da enti nazionali e dall’Unione Europea.

Nella redazione dei Piani annuali la Giunta regionale deve tenere conto di equi criteri di distribuzione territoriale e prevedere un’equa distribuzione delle risorse tra gli Assi di intervento.

L’attività e le procedure di gestione

Il Piano annuale deve stabilire i criteri in base ai quali approvare gli “Avvisi annuali” (c.d. “modalità a bando”) per poter procedere alla presentazione delle domande con i relativi progetti collegati, alla selezione delle istanze di finanziamento e deve indicare i capitoli di bilancio ai quali si fa riferimento per l’assegnazione delle risorse relative al raggiungimento degli obiettivi e alla realizzazione delle azioni di intervento.

Il Piano annuale deve prevedere, in generale, modalità di selezione basate su appositi “Avvisi” a presentare progetti sulla base di uno schema tipo approvato dagli uffici regionali competenti per materia su indicazione dei criteri e modalità attuative approvate dalla Giunta regionale.

L’avviso viene presentato in un unico dossier, su modulistica unificata, completo di tutte le informazioni inerenti i termini di presentazione delle domande, i parametri di valutazione, le percentuali di contributo che può essere assegnato, i documenti da allegare, il numero delle domande da presentare e ogni altra notizia utile all’istruttoria regionale.

L’istruttoria dei progetti deve comprendere:

- l’esame di ammissibilità formale (completezza della documentazione);

- la verifica di coerenza con il Piano annuale (capacità dei proponenti di realizzare le azioni proposte, localizzazione, conformità con le politiche regionali);

- la valutazione tecnico-economica.

Tutte le proposte di intervento da realizzare nel rispetto delle normative vigenti del CONI, dovranno essere presentate per ottenere il parere favorevole sul progetto stesso, al CONI - Comitato regionale/provinciale di competenza.

In ordine alle proposte di intervento che ricadono nell’Asse 1, Misura 1.1, azione di intervento 1.1a) (abbattere le barriere architettoniche per l’accesso agli impianti esistenti, ai sensi della legge 13/1989, e del d.m. 236/1989, anche per meglio favorire la pratica sportiva dei diversamente abili) e nell’Asse 2, Misura 2.1, azione di intervento 2.1.e) (interventi di eccellenza volti a favorire la pratica sportiva da parte dei soggetti diversamente abili in bacini di utenza carenti, definiti in accordo con il Comitato paralimpico italiano (CIP), dovranno essere corredate da un parere favorevole rilasciato dal Comitato paralimpico italiano (CIP).

Il sistema di monitoraggio.

Gli uffici regionali competenti sono responsabili dell’istituzione di un dispositivo di raccolta di dati finanziari e statistici affidabili sull’attuazione dei piani annuali. La sorveglianza del Programma è realizzata, per mezzo di indicatori idonei a misurare:

- il grado di perseguimento degli obiettivi specifici delle misure e degli assi di intervento;

- lo stato di avanzamento, in termini di progetti finanziati, di risultato e di impatto al livello appropriato.

In particolare, il sistema di monitoraggio previsto in attuazione del Programma sarà articolato in modo da permettere di:

- disporre di dati finanziari, procedurali affidabili e aggregabili;

- fornire informazioni specifiche che eventualmente si rendessero necessarie, ad esempio in occasione di controlli.

La definizione del sistema di monitoraggio ha come base un efficace coordinamento delle attività di rilevazione dei dati sulle azioni attivate, al fine di costituire un unico database di progetti necessario per seguire l’evoluzione della vita del Programma, consentire di esercitare la Sorveglianza e la Valutazione, agevolare le azioni di comunicazione e trasparenza.

Il monitoraggio del Programma dovrà essere effettuato mediante una procedura informatizzata che consenta la rilevazione dei dati, sia di carattere quantitativo che qualitativo, a livello di singolo progetto.

Disposizioni transitorie.

Sino a quando non vengono pubblicati i dati relativi al censimento dell’impiantistica sportiva, avviato dalla Regione Piemonte, non sussiste l’obbligo per gli interventi proposti dagli enti e organismi pubblici (comunità montane e collinari, comuni e loro consorzi o aziende o società a prevalente capitale pubblico) che ricadono nell’Asse 2, Misura 2.1 e nell’Asse 3, Misura 3.1, di presentare il progetto all’Amministrazione provinciale competente per l’inserimento nel Programma settoriale della Provincia, di cui al d.lgs. 267/2000.

Inoltre, tale non obbligatorietà di presentazione degli interventi vige anche per quelli proposti dai comuni che fanno parte di una comunità montana che ricadono nell’Asse 2, Misura 2.1, che devono essere inseriti nei Piani di opere ed interventi delle comunità montane competenti.

Strumenti operativi.

Per meglio espletare, poi, la funzione di coordinamento la Regione Piemonte può insediare, se non già istituito, un “Tavolo Regionale Permanente dello Sport”, con funzione di consultazione e confronto permanente tra la Regione Piemonte, il “mondo” scolastico, le organizzazioni sportive, gli enti istituzionali. Il Tavolo è costituito:

* dall’Assessore regionale allo Sport o un suo delegato, che lo convoca e lo presiede;

* dall’Assessore regionale all’Urbanistica-Pianificazione territoriale o un suo delegato;

* dal Responsabile del Settore regionale sport;

* dal Presidente del Comitato regionale piemontese del CONI o un suo delegato;

* dal Presidente del Comitato regionale pemontese del CIP o un suo delegato;

* da due rappresentanti dei Comitati regionali delle federazioni sportive riconosciute dal CONI;

* da due rappresentanti dei Comitati regionali delle discipline sportive associate riconosciute dal CONI;

* da due rappresentanti dei Comitati regionali degli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI;

* dal Direttore regionale per il Piemonte del Ministero per l’Istruzione, Università e Ricerca o un suo delegato;

* da un rappresentante dell’Unione delle province piemontesi (UPP);

* da un rappresentante dell’Associazione nazionale comuni d’Italia (ANCI), Sezione regionale del Piemonte,

* da un rappresentante dell’Unione nazionale comuni, comunità, enti montani (UNCEM), Sezione regionale del Piemonte.

* da un rappresentante della Lega delle Autonomie locali, Sezione regionale del Piemonte;

* da un rappresentante della Consulta regionale unitaria dei Piccoli Comuni del Piemonte (ANPCI).

Il Tavolo è operativo con la presenza di almeno quattro componenti.

Sono compiti del Tavolo:

* formulare proposte per la definizione e l’aggiornamento del Programma pluriennale e dei Piani annuali per l’impiantistica sportiva, ai sensi della l.r. 93/1995;

* verificare l’attuazione del Programma pluriennale regionale e dei conseguenti Piani annuali.

(omissis)