Torna al Sommario Indice Sistematico

Bollettino Ufficiale n. 27 del 05 / 07 / 2007

Deliberazione della Giunta Regionale 18 giugno 2007, n. 35-6184

L.R. 13 ottobre 2003, n. 26 “Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualita’”. Individuazione territoriale del Distretto del riso del Piemonte e del Distretto Agroalimentare di Qualita’ del Settore Orticolo

A relazione dell’Assessore Taricco:

Con la legge 13 ottobre 2003, n. 26, di seguito legge, la Regione Piemonte ha promosso lo sviluppo ed il consolidamento di sistemi locali individuati quali i distretti rurali e distretti agroalimentari di qualità ai sensi dell’art. 13 del decreto legislativo n. 228/2001 (Orientamento e modernizzazione del settore agricolo, a norma dell’articolo 7 della legge 5 marzo 2001, n. 57).

L’entità territoriale distrettuale, nel corpo della legge, assume la connotazione di modello di sviluppo improntato alla sostenibilità ed alla partecipazione, stante il riconoscimento dell’esistenza, in ambito regionale, di articolazioni organizzative del sistema agroalimentare e di un pluralismo tipologico di modelli territoriali di sviluppo.

La legge, agli artt. 8 e 9, prevede l’impegno della Regione a supportare la realizzazione dei distretti agroalimentari di qualità e rurali attraverso i piani di distretto, la cui attuazione avviene mediante strumenti di programmazione negoziata.

In data 4 ottobre 2004, con atto deliberativo n. 33-13542, la Giunta regionale ha approvato le istruzioni di applicazione della legge prevedendo, tra l’altro, che la procedura per l’individuazione dei distretti agroalimentari di qualità e rurali avvenga su proposta della Provincia o delle Province interessate.

Le indicazioni metodologiche, approvate con D.D. n. 11 del 18/01/2005 e redatte con la collaborazione dell’Istituto di ricerche economiche e sociali del Piemonte (IRES), hanno suggerito alle Province interessate i metodi ed i criteri necessari per la delimitazione delle aree di distretto, allo scopo di rendere omogeneo e funzionale il processo di individuazione.

I distretti agroalimentari di qualità, in particolare, rispondono ai requisiti di cui all’art. 4 della legge nella misura in cui si caratterizzano per saper esprimere una spiccata specializzazione produttiva derivante dalla particolare concentrazione, in loco, di anelli produttivi riconducibili ad una specifica filiera e per la significatività delle relazioni che intercorrono tra le imprese e tra queste ed il contesto locale.

La nota metodologica ha evidenziato come, sulla base dell’esperienza e dei numerosi riscontri forniti da ricerche svolte dall’IRES e da altri soggetti, è possibile individuare specifiche aree distrettuali, tra cui quelle relative ai distretti orticolo e del riso, il primo interessante la zona dell’alessandrino, il secondo comprensivo dell’area risicola appartenente alle Province di Vercelli, Alessandria, Biella e Novara. In tali aree, infatti, la specializzazione e la concentrazione produttiva relative, rispettivamente, alle coltivazioni orticole e del riso assumono una connotazione di quasi esclusività, che trae origine da ragioni storiche e geografiche.

Attualmente è allo studio una modifica legislativa della norma regionale in materia distrettuale. La modifica tende ad uniformare la disciplina, equiparando i distretti dei vini (legge regionale n. 20/99) ai distretti agroalimentari e rurali di cui alla legge regionale n. 26/03, non modificando la fase di delimitazione territoriale ivi prevista,ma apportando innovazione in ordine alla fase di animazione dei distretti.

L’approvazione della composizione territoriale dei distretti, per i quali le province competenti avevano già presentato proposta (distretto del riso, distretto orticolo), è necessaria per permettere la programmazione delle aree distrettuali, secondo sia l’attuale legge regionale n. 26/03 che la nuova normativa in fase di presentazione alla Giunta regionale. L’urgenza è legata alla necessità di poter definire le politiche distrettuali nell’ambito delle programmazioni agricole legate al Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013 la cui proposta è stata adottata dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 48-5643 del 2 aprile 2007.

Tale proposta al punto 3.2.4 “Gli strumenti di intervento” prevede fra l’altro che “Nelle aree che si caratterizzano come distretti agroalimentari, specifici programmi territoriali potranno prevedere la realizzazione di interventi di sistema complementari agli interventi di filiera, mirando ad aumentare la competitività complessiva del sistema locale.”

Distretto del riso

Conformemente al disposto di cui alla D.G.R. n. 33-13542 del 4/10/2004, con i seguenti atti le province interessate hanno espressamente manifestato la volontà a costituirsi in Distretto del riso, approvando la definizione territoriale dei comuni partecipanti al costituendo distretto: deliberazione di Giunta n. 591 del 7/09/2005 della Provincia di Alessandria, deliberazione di Giunta n. 312 del 2/08/2005 della Provincia di Biella, deliberazioni di Giunta n. 575 del 9/11/2005 e n. 627 del 1/12/2005 della Provincia di Novara, deliberazione di Giunta n. 6225 del 22/12/2005 della Provincia di Vercelli.

Sulla base delle surrichiamate deliberazioni le Province di Vercelli, Alessandria, Biella e Novara di comune accordo si sono dotate del documento denominato “Studio preliminare all’adozione del piano di animazione del distretto del riso di Piemonte”, redatto dall’Istituto Sperimentale per la cerealicoltura di Roma - Sezione specializzata per la Risicoltura di Vercelli.

Lo studio evidenzia che l’area presenta vantaggi competitivi naturali, con buone potenzialità di crescita future, ed ha sviluppato importanti economie esterne, nonché fenomeni di cooperazione a livello locale. In particolare, come sinteticamente evidenziato al punto 6.3 dello studio, si rileva l’esistenza di un’area geografica delimitata e specializzata nel settore del riso, la cui consistenza, sia in termini di superficie complessiva a riso, che in termini produttivi e di presenza delle imprese della trasformazione, riveste rilievo nazionale e comunitario. Nell’area, inoltre, il riso assume connotati che esulano dalla funzione produttiva, ponendosi in rapporto dialettico sia con la tradizione e la cultura che con l’ambiente ed il territorio, evidenziando un’interconnessione con il sistema locale dei servizi alle attività produttive.

Coerentemente con quanto già indicato dalla nota metodologica approvata con D.D. n. 11 del 18/01/2005 dall’esame dello studio emerge, pertanto, che il Distretto del riso possiede i requisiti previsti dall’articolo 4 (Requisiti per l’individuazione dei distretti agroalimentari di qualità) della legge regionale 13 ottobre 2003, n. 26.

La Provincia di Vercelli, con atto di Giunta n. 6434 del 30/12/2004 ha deliberato la proposta territoriale sulla base degli atti deliberativi delle Province del costituendo Distretto del riso, Alessandria, Biella, Novara e Vercelli, che hanno individuato, quale capofila del distretto la Provincia di Vercelli attribuendole, come previsto dalla D.G.R. n. 33-13542 del 4/10/2004, il compito di raccordare le attività nella fase di costituzione del distretto.

Le Province di Vercelli, Alessandria, Biella e Novara, di intesa tra loro, una volta individuato dalla Regione il territorio distrettuale con il presente atto, potranno procedere all’elaborazione del piano di interventi cui l’attuale studio costituisce atto prodromico, conformemente a quanto previsto dall’articolo 6 (Piano di distretto) della citata legge regionale.

Distretto orticolo

La Provincia di Alessandria, con Deliberazione n. 361 del 25/05/2005 ha provveduto ad affidare all’Università degli Studi del Piemonte Orientale - Dipartimento di Studi per l’Impresa e il Territorio gli studi propedeutici alla delimitazione del Distretto orticolo, comprendenti la valutazione degli indici di specializzazione e di concentrazione, nonché l’analisi delle potenzialità del distretto.

La stessa provincia, in conformità al disposto di cui alla D.G.R. n. 33-13542 del 4/10/2004, con delibera di Giunta n. 33 del 18/01/2006 ha espressamente manifestato la volontà a costituirsi in Distretto agroalimentare di qualità del settore orticolo specificando gli ambiti territoriali distrettuali e dando atto, tra l’altro, che, stanti i risultati degli studi di cui sopra, gli indici di specializzazione e di concentrazione ed il rapporto tra la superficie agricola utilizzata per le coltivazioni orticole in relazione all’intera superficie agricola provinciale, sono conformi ai dettami di cui alle linee guida per l’applicazione della legge (DD 18 gennaio 2005, n. 11).

Con DGP n. 32 del 18/01/2006 la Provincia di Alessandria ha provveduto ad affidare all’AIAB Piemonte di Borgaro Torinese (TO) incarico di prestazione tecnica per l’effettuazione di un’indagine sulla situazione produttiva e di mercato delle colture orticole biologiche della Provincia di Alessandria, prodromica alla predisposizione della proposta di Piano per il distretto. Con medesima finalità, con Determinazione Dirigenziale DDSP1-110-2006 del 29/06/2006, è stata affidata a CADIR-LAB di Quargnento (AL) un’indagine mirata a valutare la situazione esistente e le potenzialità di sviluppo del mercato e del marketing delle produzioni orticole del territorio alessandrino.

I suddetti studi ed indagini sono quindi confluiti nell’ “Ipotesi di istituzione e proposte di Piano di Azione - Distretto Agroalimentare di Qualità del Settore Orticolo”, documento approvato con deliberazione della Giunta provinciale di Alessandria n. 576 del 27 settembre 2006.

Da essi si evince che la qualità dei prodotti del settore orto-alimentare dell’area distrettuale, sia con riguardo alla salubrità che ai caratteri merceologici ed organolettici, è assicurata dal fatto che molte aziende orticole e delle successive fasi della filiera sono orientate verso produzioni a lotta integrata e biologica; che un numero consistente di ortaggi ha ottenuto il riconoscimento di Prodotto Agricolo Tipico (PAT); per altre produzioni sono stati avviati dei progetti per il riconoscimento di prodotto a Denominazione di Origine Protetta (DOP); alcune aziende stanno completando la procedura per la certificazione EUREPGAP ed altre possiedono certificazioni di qualità del sistema di produzione; un numero considerevole di aziende grossiste e cooperative lavorano prodotti con certificazione di rintracciabilità di filiera. Per quanto attiene la certificazione di qualità del prodotto ed anche di gestione ecologica delle aziende esse costituiscono un importante campo di intervento della politica di sviluppo locale, assumendo il programma del distretto l’obiettivo strategico della qualità, che si raggiunge tutelando e valorizzando i prodotti tradizionali ed innovando e migliorando altri prodotti ed i sistemi di coltivazione e gestione aziendale.

L’integrazione funzionale è confermata, invece, dalla distribuzione territoriale dei servizi locali offerti (con particolare riguardo alla ricerca ed alla consulenza agronomica, all’assistenza tecnica ed economico-amministrativa) e dalle relazioni che con essi hanno sviluppato le imprese dei sistemi locali di produzione orticola.

Infine, è stata evidenziata una certa integrazione tra produzione agroalimentare e fenomeni culturali e turistici, la cui espansione, in un’ottica multifunzionale, potrebbe costituire un importante obiettivo del piano di sviluppo del distretto.

Dall’esame studi ed indagini sopraccitati emerge, pertanto, che il Distretto orticolo possiede i requisiti previsti dall’articolo 4 (Requisiti per l’individuazione dei distretti agroalimentari di qualità) della legge regionale 13 ottobre 2003, n. 26, ed è rispondente a quanto indicato dalla nota metodologica approvata con D.D. n. 11 del 18/01/2005.

La Provincia di Alessandria elaborerà il Piano del Distretto Agroalimentare di Qualità del Settore Orticolo, di cui l’ipotesi di Piano di Azione del distretto agroalimentare di qualità nel settore delle coltivazioni orticole costituisce presupposto, conformemente a quanto previsto dall’articolo 6 (Piano di distretto) della citata legge regionale.

Le Giunte provinciali dei distretti orticolo e del riso hanno deliberato le definizioni territoriali sentite le rappresentanze economiche, sociali ed istituzionali locali, in ottemperanza al disposto di cui al comma 1, art. 5 della legge, ed hanno provveduto a trasmettere gli atti all’Assessorato Agricoltura, tutela della fauna e della flora, Direzione Programmazione e valorizzazione dell’agricoltura, settore Politiche comunitarie, a cui compete l’istruttoria regionale.

La Giunta regionale ritiene pertanto che si siano attivate le previsioni di cui all’articolo 5 (Procedure per l’individuazione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità) della legge regionale 13 ottobre 2003, n. 26, per procedere ad individuare, ai sensi della predetta legge, il Distretto del riso del Piemonte ed il Distretto Agroalimentare di Qualità del Settore Orticolo.

Il provvedimento non comporta oneri di spesa sul bilancio regionale.

Sentito il parere favorevole all’unanimità della Commissione Consiliare competente espresso in data 11/06/2007.

La Giunta Regionale, a voti unanimi,

delibera

Sulla base delle considerazioni svolte in premessa:

sono individuati territorialmente, ai sensi dell’articolo 5 della legge regionale 13 ottobre 2003, n. 26 “Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità”, i seguenti distretti:

1) il Distretto del riso del Piemonte, comprendente i comuni di cui all’allegato A alla presente deliberazione per farne parte integrante;

Le Province di Vercelli, Alessandria, Biella e Novara, di intesa tra loro, elaboreranno il Piano del Distretto del riso del Piemonte, in conformità al disposto di cui all’articolo 6 (Piano di distretto) della legge.

2) il Distretto Agroalimentare di Qualità del Settore Orticolo, comprendente i comuni di cui all’allegato B alla presente deliberazione per farne parte integrante.

La Provincia di Alessandria provvederà a predisporre il Piano del Distretto Agroalimentare di Qualità del Settore Orticolo, in conformità al disposto di cui all’articolo 6 (Piano di distretto) della legge.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato A

Territorio Distretto del riso del Piemonte

PROVINCIA DI ALESSANDRIA

Comuni di:

Balzola, Borgo San Martino, Casale Monferrato, Frassineto Po, Giarole, Morano Po, Occimiano, Pomaro, Ticineto, Villanova Monferrato.

PROVINCIA DI BIELLA

Comuni di:

Brusnengo, Castelletto Cervo, Gifflenga, Cavaglia’, Cossato, Dorzano, Massazza, Masserano, Mottalciata, Salussola, Villanova.

PROVINCIA DI NOVARA

Comuni di:

Barengo, Bellinzago Novarese, Biandrate, Borgolavezzaro, Briona, Caltignaga, Cameri, Casalbeltrame, Casaleggio Novara, Casalino, Casalvolone, Castellazzo Novarese, Cerano, Galliate, Garbagna Novarese, Granozzo Con Monticello, Landiona, Mandello Vitta, Momo, Nibbiola, Novara, Recetto, Romentino, San Nazzaro Sesia, San Pietro Mosezzo, Sillavengo, Sozzago, Terdobbiate, Tornaco, Trecate, Vaprio d’agogna, Vespolate, Vicolungo, Vinzaglio, Carpignano Sesia, Fara Novarese.

PROVINCIA DI VERCELLI

Comuni di:

Albano, Arborio, Asigliano, Balocco, Bianze’, Borgo Vercelli, Buronzo, Caresana, Caresanablot, Carisio, Casanova Elvo, Cigliano, Collobiano, Costanzana, Crescentino, Desana, Fontanetto Po, Formigliana, Gattinara, Ghislarengo, Greggio, Lamporo, Lenta, Lignana, Livorno Ferraris, Motta Dei Conti, Olcenengo, Oldenico, Palazzolo, Pertengo, Pezzana, Prarolo, Quinto, Rive, Roasio, Ronsecco, Rovasenda, Salasco, Sali-Crova, San Germano, San Giacomo, Santhia’, Stroppiana, Tricerro, Trino, Tronzano, Vercelli, Villarboit, Villata, Saluggia.

Allegato B

Territorio Distretto Agroalimentare di Qualità del Settore Orticolo

PROVINCIA DI ALESSANDRIA

Comuni di:

Acqui Terme, Alessandria, Alfiano Natta, Alice Bel Colle, Alluvioni Cambio’, Altavilla Monferrato, Alzano Scrivia, Balzola, Basaluzzo, Bassignana, Bergamasco, Bistagno, Borgo San Martino, Borgoratto Alessandrino, Bosco Marengo, Bozzole, Camagna Monferrato, Camino, Carbonara Scrivia, Carentino, Carpeneto, Casal Cermelli, Casale Monferrato, Casalnoceto, Cassine, Castellar Guidobono, Castellazzo Bormida, Castelletto Merli, Castelletto Monferrato, Castelnuovo Bormida, Castelnuovo Scrivia, Castelspina, Cella Monte, Cereseto, Cerrina Monferrato, Coniolo, Conzano, Cuccaro Monferrato, Felizzano, Frascaro, Frassinello Monferrato, Frassineto Po, Fresonara, Frugarolo, Fubine, Gabiano, Gamalero, Giarole, Guazzora, Isola Sant’antonio, Lu, Masio, Mirabello Monferrato, Molino Dei Torti, Mombello Monferrato, Moncestino, Montaldo Bormida, Montecastello, Morano Sul Po, Morsasco, Murisengo, Novi Ligure, Occimiano, Odalengo Grande, Odalengo Piccolo, Olivola, Orsara Bormida, Ottiglio, Oviglio, Ozzano Monferrato, Pecetto di Valenza, Pietra Marazzi, Piovera, Pomaro Monferrato, Pontecurone, Pontestura, Ponzano Monferrato, Pozzolo Formigaro, Predosa, Quargnento, Quattordio, Ricaldone, Rivalta Bormida, Rivarone, Rocca Grimalda, Rosignano Monferrato, Sala Monferrato, Sale, San Giorgio Monferrato, San Salvatore Monferrato, Serralunga Di Crea, Sezzadio, Solero, Solonghello, Strevi, Terrugia, Terzo, Ticineto, Tortona, Treville, Trisobbio, Valenza, Valmacca, Vignale Monferrato, Viguzzolo, Villadeati, Villalvernia, Villamiroglio, Villanova Monferrato, Volpedo.