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Bollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007
Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 7-6097
Approvazione dello schema di Convenzione tra Regione Piemonte e Azienda Sanitaria Locale 19 di Asti per la ricerca e sperimentazione di impianti che utilizzano fonti di energia alternative e rinnovabili
A relazione dellAssessore Bairati:
Il sostegno alla ricerca, allinnovazione ed alla competitività del sistema economico piemontese rappresenta uno dei punti prioritari del programma di legislatura della Giunta regionale del Piemonte.
In attuazione delle competenze attribuite dallart. 117 della Costituzione la Regione Piemonte, con la legge regionale n. 4 del 30 gennaio 2006 Sistema regionale per la ricerca e linnovazione, si è dotata dello strumento necessario per dare attuazione alle politiche regionali, attraverso lorganizzazione, la promozione ed il coordinamento del Sistema regionale della ricerca.
Le linee generali dintervento (art. 4 l.r. 4/06), approvate dal Consiglio Regionale con deliberazione n. 89-29105 del 12 settembre 2006, ed il Programma triennale della ricerca 2007 - 2009" (art. 5 l.r. 4/06), approvato con D.G.R. n. 4 - 5080 del 15 gennaio 2007, in armonia con gli indirizzi dellUnione Europea in materia di realizzazione dello Spazio europeo della ricerca prevedono tra gli obiettivi strategici e tra le priorità tematiche della Regione lo sviluppo dellenergia in tutte le sue forme di fonti rinnovabili.
La Regione Piemonte riconosce il ruolo della domanda pubblica come promotore di iniziative di sperimentazione tecnologica, in questo caso nel campo energetico-ambientale, ancora appartenenti ad una fase precompetitiva e con necessità di verifica dei risultati, prima che i prodotti testati si configurino con una precisa collocazione di mercato.
Il mercato delle fonti energetiche rinnovabili, a livello globale è caratterizzato da una dinamica di forte sviluppo sia sul versante dellinstallazione di nuovi impianti e produzione di nuove forme di energia rinnovabile che sul fronte della ricerca di nuove e più efficienti tecnologie.
La crescente necessità di adottare azioni dirette alla protezione dellambiente, della salute e della qualità della vita della popolazione impone il perseguimento degli obiettivi di contenimento dellinquinamento atmosferico e di riduzione dellemissione di gas climalterandi.
In tale contesto rivestono un ruolo decisivo le politiche di sostegno dellinnovazione tecnologica e della ricerca applicata in campo energetico per soddisfare la crescente domanda di energia pulita ed in generale di contenimento delle emissioni.
Il Consiglio europeo, riunito a Göteborg nel giugno del 2001, ha approvato la strategia europea per lo sviluppo sostenibile - soddisfare i bisogni dellattuale generazione senza compromettere quelli delle generazioni future - individuando in una prima fase una serie di obiettivi e misure come orientamento generale per il futuro sviluppo di politiche in quattro settori prioritari: cambiamenti climatici, trasporti, sanità pubblica e risorse naturali.
In questi ultimi anni la Regione Piemonte ha portato avanti una intensa politica di sensibilizzazione circa le fonti rinnovabili traducendo in numerose e concrete azioni di gestione, pianificazione e sviluppo in materia di energia, realizzate con enti, associazioni, istituti di ricerca, gli impegni sottoscritti dallItalia alla Conferenza di Kyoto e ratificati con il Protocollo dintesa della conferenza dei Presidenti delle regioni e delle province autonome per il coordinamento delle politiche finalizzate alla riduzione delle emissioni dei gas-serra nellatmosfera sottoscritto a Torino il 5 giugno 2001.
In Piemonte sono in atto incentivi e sperimentazioni per limitare gli impatti relativi alla produzione di energia. In particolare si sperimenta luso di fonti rinnovabili e la produzione di energia da materiale di recupero, per limitare limmissione di sostanze nocive nellambiente, lalterazione del paesaggio, la contaminazione di suoli e risorse idriche. Naturalmente, anche lutilizzo di fonti rinnovabili ha un impatto ambientale, che è attualmente allo studio degli esperti, ma è comunque solitamente più limitato, e dunque più sostenibile, rispetto a quello delle fonti tradizionali non rinnovabili.
La Regione Piemonte con D.G.R n. 30 - 4180 del 30 ottobre 2006 ha attivato anche lelaborazione di un Atto di indirizzo strategico sulle politiche energetiche della regione allo scopo di attuare una decisiva attività di ricerca di fonti energetiche alternative e rinnovabili.
Nellambito della ricerca e sperimentazione in campo energetico lAzienda Sanitaria Locale 19 di Asti (ASL 19) con nota prot. n. 9949 del 24 maggio 2007 ha presentato alla Regione Piemonte una relazione sintetica, agli atti degli uffici regionali competenti, sulle particolari caratteristiche architettoniche del presidio ospedaliero Cardinal Massaja e sullo studio di soluzioni che utilizzano fonti di energia alternative e rinnovabili in risposta alle esigenze della struttura.
Larchitettura dellospedale, nato dallaccostamento di due edifici simmetrici, è singolare per la presenza della grande piazza coperta, un ampio spazio alto 5 piani, che proietta una visione urbana allinterno dellospedale, le grandi vetrate allinizio e alla fine collegano visivamente linterno dellospedale con lesterno come se non vi fosse distinzione tra ospedale e lambiente circostante.
Il presidio ospedaliero Cardinal Massaja è un insieme di padiglioni raccolti attorno ad una piazza, centro dei percorsi di affluenza verso le varie attività e prestazioni sanitarie, nonché centro delle attività commerciali e delle manifestazioni da quelle culturali a quelle umani, dalle mostre mercato dei bambini alle cerimonie religiose durante le ricorrenze. Nella piazza coperta si trovano negozi, esercizi pubblici, una banca ed una chiesa.
La struttura architettonica del presidio ospedaliero Cardinal Massaja determina in effetti un maggior consumo energetico dovuto appunto al fabbisogno della piazza.
LASL 19 ha già iniziato un percorso di studio ed approfondimento volto a trovare una razionalizzazione delle utenze (consumo di energia, di acqua, di combustibile, etc.) con sistemi di approvvigionamento alternativi, innovativi e/o sperimentali.
In considerazione delle più recenti tecnologie energetiche ed a fronte di una sempre maggiore esigenza politico-sociale di utilizzo di fonti alternative e rinnovabili, lASL 19 in tale studio esamina lintroduzione di impianti fotovoltaici o ad energia solare, di impianti di cogenerazione, di impianti di teleriscaldamento con biocombustibili solidi, di impianti alimentati con biodiesel o di utenze preferenziali alimentate ad idrogeno.
La singolare struttura architettonica dellospedale, presso il quale è già stata avviata unattività di ricerca e studio di soluzioni che utilizzano fonti di energia rinnovabili, rende particolarmente interessante linstaurazione di una collaborazione tra la Regione Piemonte e lASL 19 per la ricerca e sperimentazione di fonti di energia alternative e rinnovabili e per lo studio ed analisi dei risultati.
La Regione Piemonte attraverso tale collaborazione intende perseguire lobiettivo di finanziare anche la sperimentazione di fonti di energia alternative e rinnovabili, in questo caso, presso una struttura pubblica con particolari caratteristiche architettoniche che possa fornire dei dati utili per la valutazione dei benefici sociali, ambientali, di miglioramento della qualità della vita ed economici nel lungo periodo.
La Regione Piemonte a seguito dei primi risultati ottenuti potrà valutare la possibilità di estendere la sperimentazione presso altre strutture pubbliche che hanno già avviato studi e ricerche in campo energetico.
La Regione Piemonte ha pertanto ritenuto di individuare il presidio ospedaliero Cardinal Massaja come sito pilota per la ricerca e la sperimentazione di nuovi impianti che utilizzino fonti di energia alternative e rinnovabili ad alto potenziale di innovazione tecnologica ai fini di valutare gli effetti ed analizzare i costi/benefici derivanti dalla sperimentazione, ed in particolare valutare i vantaggi per la collettività, sia per quanto riguarda la qualità della vita che dellambiente.
Tutto ciò premesso;
vista la legge regionale 8 agosto 1997 n. 51 Norme sullorganizzazione degli uffici e sullordinamento del personale regionale;
vista la legge regionale 11 aprile 2001 n. 7 Ordinamento contabile della Regione Piemonte;
vista la legge regionale 30 gennaio 2006 n. 4 Sistema regionale per la ricerca e innovazione;
vista le legge regionale 23 aprile 2007 n. 10 Bilancio di previsione per lanno 2007 e bilancio pluriennale per gli anni 2007-2009";
vista la D.G.R n. 60 - 3015 del 30 maggio 2006 che ha istituito la Struttura flessibile Competitività e innovazione;
visto lo schema di Convenzione che disciplina i rapporti tra Regione Piemonte e Asl 19 (allegato 1);
la Giunta regionale a voto unanime reso nelle forme di legge
delibera
1. di approvare, per i motivi e le finalità riportate in premessa, lo schema di convenzione tra Regione Piemonte e Azienda Sanitaria Locale 19 di Asti per la ricerca e sperimentazione di impianti che utilizzano fonti di energia alternative e rinnovabili, per farne parte integrante e sostanziale (allegato 1);
2. di autorizzare lAssessore alla Ricerca e Innovazione, Andrea Bairati, alla firma della medesima convenzione, con facoltà di apportare le eventuali modifiche non sostanziali che si rendessero necessarie allatto della stipula;
3. di demandare a successivi atti amministrativi, da assumersi con determinazione dirigenziale, lapprovazione dei singoli progetti attuativi della convenzione in oggetto;
4. agli oneri finanziari derivanti dallattuazione della convenzione si farà fronte con le risorse del capitolo 23457 UPB S1992 da trasferire (richiesta di trasferimento 100.000,00 Euro ) sullistituendo capitolo della stessa UPB con Codice SIOPE 2237, come da nota prot. n. 10169/S1 del 7 giugno 2007 al responsabile della Direzione Bilanci e Finanze, con successivi atti verranno accantonati.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart 61 dello Statuto della Regione Piemonte e dellart 14 del Regolamento regionale 29 luglio 2002, n. 8/R.
(omissis)
Allegato
Convenzione tra Regione Piemonte e Azienda Sanitaria Locale 19 di Asti per la ricerca e sperimentazione di impianti che utilizzano fonti di energia alternative e rinnovabili
Regione Piemonte, con sede in Torino, P.zza Castello 165, in persona dellAssessore alla Ricerca e Innovazione, Andrea Bairati
e
Azienda Sanitaria Locale 19, con sede in Asti, Corso Dante 202 , in persona del Direttore Generale, arch. Luigi Robino
Premesso che:
In attuazione dellart. 117 della Costituzione la Regione Piemonte ha approvato la l.r. 30 gennaio 2006, n. 4, recante Sistema Regionale per la Ricerca e linnovazione, la quale stabilisce gli obiettivi strutturali e programmatici di promozione della ricerca e dellinnovazione, e le strategie di consolidamento del sistema della ricerca regionale allinterno dello spazio europeo della ricerca.
Le Linee generali di intervento (art. 4 l.r. 4/06), approvate con D.C.R. 89-19105 del 12 settembre 2006, e il Programma triennale della ricerca 2007 - 2009" (art. 5 l.r.4/06), approvato con D.G.R. n. 4 - 5080 del 15 gennaio 2007, in armonia con i principi comunitari ed in particolare con il VII programma quadro, prevedono un ruolo sempre più determinante per la ricerca scientifica ed applicata nei settori dellenergia e dellambiente.
La crescente necessità di adottare azioni dirette alla protezione dellambiente, della salute e della qualità della vita della popolazione impone il perseguimento degli obiettivi di contenimento dellinquinamento atmosferico e di riduzione dellemissione di gas climalterandi .
In tale contesto rivestono un ruolo decisivo le politiche di sostegno dellinnovazione tecnologica e della ricerca applicata in campo energetico per soddisfare la crescente domanda di energia pulita ed in generale di contenimento delle emissioni.
LAzienda Sanitaria Locale 19 (di seguito ASL 19) con nota prot. n. 9949 del 24 maggio 2007 ha inviato alla Regione Piemonte una relazione sintetica, agli atti degli uffici regionali competenti, sulle particolari caratteristiche architettoniche del presidio ospedaliero Cardinal Massaja e sullo studio di soluzioni che utilizzano fonti di energia alternative e rinnovabili in risposta alle esigenze della struttura.
Larchitettura dellospedale, nato dallaccostamento di due edifici simmetrici, è resa particolare dalla presenza della grande piazza coperta, un grande spazio alto 5 piani, che proietta una visione urbana allinterno dellospedale, le grandi vetrate allinizio e alla fine collegano visivamente linterno dellospedale con lesterno come se non vi fosse distinzione tra ospedale e lambiente circostante.
Il presidio ospedaliero Cardinal Massaja è dunque un insieme di padiglioni raccolti attorno ad una piazza, centro dei percorsi di affluenza verso le varie attività e prestazioni sanitarie, nonché centro delle attività commerciali e delle manifestazioni da quelle culturali a quelle umane, dalle mostre mercato dei bambini alle cerimonie religiose durante le ricorrenze. Nella piazza coperta si trovano negozi, esercizi pubblici, una banca ed una chiesa.
La scelta progettuale architettonica, ha fatto sì che, a fronte di una superficie calpestabile paragonabile ad altri ospedali con 630 posti letto, la volumetria sia indubbiamente superiore in conseguenza alla presenza del volume della piazza coperta.
La struttura architettonica del presidio ospedaliero Cardinal Massaja determina in effetti un maggior consumo energetico dovuto appunto al fabbisogno della piazza.
LASL 19 ha già iniziato un percorso di studio ed approfondimento volto a trovare una razionalizzazione delle utenze (consumo di energia, di acqua, di combustibile, etc.) con sistemi di approvvigionamento alternativi, innovativi e/o sperimentali.
In considerazione delle più recenti tecnologie energetiche ed a fronte di una sempre maggiore esigenza politico-sociale di utilizzo di fonti alternative e rinnovabili, lASL 19 in tale studio esamina lintroduzione di impianti fotovoltaici o ad energia solare, di impianti di cogenerazione, di impianti di teleriscaldamento con biocombustibili solidi, di impianti alimentati con biodiesel o di utenze preferenziali alimentate ad idrogeno.
La Regione Piemonte riconosce il ruolo della domanda pubblica come promotore di iniziative di sperimentazione tecnologica, in questo caso nel campo energetico-ambientale, ancora appartenenti ad una fase precompetitiva e con necessità di verifica dei risultati, prima che i prodotti testati si configurino con una precisa collocazione di mercato.
La Regione Piemonte persegue lobiettivo di finanziare anche la sperimentazione di fonti di energia alternative e rinnovabili, presso una struttura pubblica con particolari caratteristiche architettoniche, che possa comunque fornire dei dati utili per la valutazione dei benefici sociali, ambientali, di miglioramento della qualità della vita ed economici nel lungo periodo.
La Regione Piemonte ha quindi ritenuto di individuare il presidio ospedaliero Cardinal Massaja quale sito pilota per la ricerca e la sperimentazione di nuovi impianti che utilizzano fonti di energia alternative e rinnovabili ad alto potenziale di innovazione tecnologica ai fini di valutare gli effetti ed analizzare i costi/benefici derivanti dalla sperimentazione.
Tutto ciò premesso tra le Parti si conviene quanto segue.
Art. 1 - Premesse
1. Le premesse costituiscono parte integrante della presente Convenzione.
Art. 2 - Oggetto
1. La presente Convenzione regola i rapporti tra Regione Piemonte e Azienda Sanitaria Locale 19 di Asti relativamente alla ricerca e sperimentazione di impianti che utilizzano fonti di energia rinnovabile sul sito del presidio ospedaliero Cardinal Massaja.
Art. 3 - Modalità di attuazione
1. LASL 19 presenterà alla Regione Piemonte, Struttura speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale, Struttura flessibile Competitività e innovazione, le proposte progettuali di ricerca e sperimentazione in campo energetico da effettuarsi nel presidio ospedaliero Cardinal Massaja che abbiano un elevato contenuto innovativo.
2. Le proposte progettuali devono essere caratterizzate da un elevato livello di innovazione e di sperimentazione e, allo stesso tempo, apportare potenzialmente benefici sociali, ambientali e di miglioramento della qualità della vita, riconoscendo la Regione Piemonte a tali caratteristiche priorità strategica.
3. La proposta progettuale deve garantire per la Regione Piemonte il perseguimento degli obiettivi di ricerca e sperimentazione di nuovi impianti che utilizzano fonti di energia alternative e rinnovabili ad alto potenziale di innovazione tecnologica ai fini di valutarne gli effetti ed analizzare i costi/benefici derivanti dalla sperimentazione degli stessi. Da tali obiettivi sono escluse le normali azioni di risparmio energetico perseguite dallASL 19 nelle sue politiche di gestione.
4. La proposta progettuale deve contenere :
- la descrizione dettagliata dellintervento e dei suoi obbiettivi;
- la relazione tecnica
- il piano economico-finanziario
- e qualsiasi altro documento/informazione che la Regione Piemonte riterrà opportuno richiedere ad integrazione e completamento della proposta progettuale.
5. I progetti saranno approvati dalla Regione Piemonte con determinazione del Dirigente della Struttura flessibile Competitività e innovazione nella quale saranno specificate le modalità e i termini di erogazione e rendicontazione dei finanziamenti.
Art. 4 - Valutazione
1. La Regione Piemonte, a seguito di una valutazione sulla fattibilità e sulla corrispondenza del progetto agli obiettivi ed alle politiche regionali può finanziare, limitatamente alle disponibilità di bilancio, i progetti e programmi di ricerca e sperimentazione di fonti di energia alternative e rinnovabili che abbiano un elevato grado di innovazione.
2. La valutazione della proposta progettuale è effettuata in base, oltre a quanto indicato nel comma 1, ai seguenti parametri:
- validità, originalità ed innovatività degli aspetti tecnologici;
- fattibilità del progetto sotto il profilo economico-finanziario.
Art. 5 - Obblighi
1. Considerato laspetto sperimentale degli interventi finanziati, lASL 19 si impegna a permettere, su richiesta della Regione Piemonte, laccesso ai ricercatori e studiosi agli impianti in sperimentazione per attività di studio e analisi di dati e risultati.
2. LASL19 deve garantire un efficace diffusione dei risultati anche tramite le attività di collaudo dellinnovazione, informazione e divulgazione.
3. La Regione Piemonte si riserva di estendere il progetto ed i suoi risultati ad altri enti pubblici senza nulla dovere allASL 19.
4. LASL 19 nellutilizzo dei finanziamenti regionali è tenuta al rispetto delle regole comunitarie e nazionali in materia di contratti pubblici.
Art. 6 - Verifica dei risultati
1. LASL 19 anche al fine di agevolare lattività di programmazione della Regione Piemonte invia annualmente una relazione tecnico-gestionale sui risultati conseguenti allattuazione degli interventi realizzati a seguito della presente convenzione.
Art. 7 - Durata
1. La presente convenzione ha validità triennale dalla data di sottoscrizione ed è rinnovabile previa valutazione tra le parti.
Art. 8 - Modifiche
1. Ogni modifica alla presente convenzione sarà valida solo se redatta in forma scritta e sottoscritta da entrambe le Parti.
Art. 9 - Controversie
1. Per qualsiasi controversia che dovesse insorgere tra le parti in relazione allinterpretazione, allesecuzione e/o alla validità del presente atto, il Foro competente è quello di Torino.
LAssessore regionale
Andrea Bairati
Il Direttore Generale A.S.L. 19
Luigi Robino