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Supplemento Ordinario n. 2 al B.U. n. 23

Deliberazione della Giunta Regionale 4 giugno 2007, n. 44-6067

Decreto Ministeriale n. 32442 del 31/05/2000 “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite”: Piano Operativo per l’anno 2007.

A relazione dell’Assessore Taricco:

Il Decreto Ministeriale n. 32442 del 31 maggio 2000 “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 159 del 10 luglio 2000, prevede che debbano essere i Servizi Fitosanitari Regionali competenti per territorio ad individuare quali siano le misure opportune e praticamente adottabili nel proprio territorio.

La D.G.R. n 81-581 del 24 luglio 2000, recepisce il citato D. M. n. 32442 e incarica il Settore Fitosanitario Regionale di stabilire con propria determinazione le zone focolaio, di insediamento e indenni particolarmente a rischio nonché le misure da applicare sul territorio regionale consistenti in trattamenti insetticidi obbligatori contro il vettore della malattia Scaphoideus titanus e nell’estirpo delle piante infette.

La D.D. n. 110 del 22 maggio 2007 e s.m.i., ha individuato le zone focolaio, insediamento e indenni particolarmente a rischio, nonché le misure da applicare sul territorio regionale; la DD n. 89 del 17 maggio 2006 ha disposto le misure obbligatorie per il vivaismo viticolo.

La D.C.R. n. 442-14210 del 30 settembre 1997 prevede che al Settore Fitosanitario Regionale competa, tra l’altro, il coordinamento degli interventi correlati all’attuazione della legislazione regionale, nazionale, comunitaria e internazionale nel campo fitosanitario.

La L.R. 12 ottobre 1978, n. 63, ed in particolare l’art. 47 prevede, tra l’altro, che la Regione, allo scopo di favorire lo sviluppo delle produzioni nonché una più razionale utilizzazione di tutte le risorse impiegate in agricoltura nel comparto della lotta contro i parassiti animali e vegetali, può attuare studi, indagini, ricerche e programmi di sperimentazione agraria applicata, di attività dimostrativa o di lotta fitosanitaria per i singoli comparti produttivi.

Il Reg. CE 1493/1999 del Consiglio, del 17 maggio 1999, e s.m.i. relativo all’Organizzazione Comune del Mercato viticolo, all’articolo 4 definisce e norma i “diritti di reimpianto” ed il Reg CE 1227/2000 della Commissione del 31 maggio 2000, stabilisce le modalità di applicazione del regolamento (CE) n°1493/1999.

Il D.M. n. 32921 del 27 luglio 2000, recante norme di attuazione del regolamento (CE) del Consiglio n° 1493/1999 e del regolamento (CE) della Commissione n°1227/2000, dispone tra l’altro che le Regioni e le Province autonome adottino gli opportuni provvedimenti necessari a regolamentare e controllare il corretto esercizio del diritto di reimpianto.

La D.G.R. n.48-2240 del 12 febbraio 2001 e s.m.i., stabilisce le misure di applicazione dei Regg. CE 1493/1999 e 1227/2000 e la D.D. n. 16 del 27 marzo 2001, approva la relativa modulistica.

La D.G.R. n. 43 - 3137 del 12 giugno 2006 ha previsto l’adozione di un Piano Operativo per l’attuazione delle misure di lotta obbligatoria alla flavescenza dorata in Piemonte per l’anno 2006.

Nonostante il notevole sforzo messo in atto a livello regionale, questa fitoplasmosi continua ad arrecare gravi danni alla viticoltura per cui anche per il 2007 è necessario proseguire gli interventi di lotta al fine di preservare il settore vitivinicolo piemontese predisponendo uno specifico Piano Operativo.

La lotta contro la malattia si basa sulla profilassi attuata attraverso la tempestiva estirpazione delle piante infette, i trattamenti insetticidi contro l’insetto vettore e l’impiego nei reimpianti di materiale di moltiplicazione sano.

Per adempiere alle direttive impartite dal Decreto Ministeriale del 31/05/2000 “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite”, è necessario istituire una procedura di rilevamento sul territorio delle piante di vite colpite da sintomi riferibili alla suddetta malattia e della presenza dell’insetto vettore.

In questi anni sono state sostituite oltre 4,5 milioni di piante all’interno di vigneti produttivi e sono stati estirpati 2200 ettari. In aree di forte pressione della malattia e di elevata presenza del vettore è necessario posticipare il reimpianto di un vigneto o il rimpiazzo delle singole viti ed attendere che l’epidemia sia messa sotto controllo. In tali condizioni la sostituzione di singole viti è destinata al fallimento come dimostrato dall’esperienza di questi anni e la concessione di finanziamenti pubblici a sostegno di questa pratica incentiva comportamenti tecnicamente errati; si ritiene pertanto necessario sospenderne l’erogazione.

Sulla base delle considerazioni sopra riportate e tenuto conto della diffusione raggiunta dalla malattia sul territorio, si pone l’esigenza di concentrare l’impegno nei vigneti più colpiti. Pertanto le comunicazioni sulla presenza della malattia da parte dei conduttori che intendono accedere alle misure finanziarie potranno essere presentate solo nel caso di estirpo di intere unità vitate o di porzioni delle stesse.

All’onere relativo si fa fronte, nella misura di Euro 500.000,00 con quota parte dello stanziamento dell’UPB 12.03.1 della Direzione regionale Sviluppo dell’Agricoltura. All’impegno di spesa si provvederà con successiva determinazione dirigenziale.

Per contenere efficacemente la Flavescenza dorata è opportuno sostenere finanziariamente le aziende colpite impegnate nell’adozione di misura di lotta obbligatoria.

Di conseguenza il presente Piano Operativo è finalizzato anche alla rilevazione oggettiva dei danni causati dalla malattia per poter consentire agli agricoltori colpiti di accedere alle misure di sostegno finanziario.

Per semplificare gli adempimenti da parte degli agricoltori nonché le verifiche e le operazioni di istruttoria da parte degli uffici preposti, in conformità con quanto disposto dalla D.G.R. n.48-2240 del 12 febbraio 2001 è necessario definire un’unica procedura valida per l’applicazione sia del D.M. n. 32442 del 31/05/2000 sia della D.G.R. n.48-2240 del 12 febbraio 2001.

Consultati per via telematica i rappresentanti degli agricoltori e gli Uffici agricoli delle Province.

Acquisito con consultazione telematica, avviata il 22 maggio 2007 e conclusasi il 28 maggio 2007, il parere favorevole del Comitato di cui all’ex art. 8 della L.R. 17/1999.

Considerata la necessità di una immediata applicazione del Piano operativo, si rende opportuno dare tempestiva esecutività al presente provvedimento.

La Giunta Regionale, unanime,

delibera

ai fini dell’applicazione del D.M. n. 32442 del 31/5/2000 riguardante le “Misure per lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite”, di adottare per l’anno 2007 il Piano operativo contenuto nell’allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante.

La Direzione Regionale 12 “Sviluppo dell’Agricoltura” - Settore Fitosanitario è incaricata di provvedere all’attuazione del Piano.

All’onere relativo si fa fronte, nella misura di Euro 500.000,00 con quota parte dello stanziamento dell’UPB 12.03.1 della Direzione regionale Sviluppo dell’Agricoltura già accantonato. All’impegno di spesa si provvederà con successiva determinazione dirigenziale.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato

PIANO OPERATIVO FLAVESCENZA
DORATA DELLA VITE
ANNO 2007

PREMESSA

L’applicazione del decreto di lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata, D.M. n. 32442 31/05/2000 “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite”, riguarda la totalità della superficie coltivata a vite delle province di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara e Torino, pertanto la superficie interessata al monitoraggio supera i 46 mila ettari. L’accertamento della malattia può svolgersi solo in un periodo limitato di tempo nel corso della stagione vegetativa e pertanto le indagini devono essere concentrate in soli due mesi. Di conseguenza, vista la gravità della malattia e la necessità che le misure di lotta obbligatoria vengano puntualmente applicate sul territorio, si rende necessario predisporre un piano operativo che coinvolga altri enti presenti sul territorio e dotati di competenza in materia, quali le Amministrazioni Provinciali, le Organizzazioni Professionali degli agricoltori direttamente o tramite le loro Società di servizi, le Associazioni dei Produttori, le Cantine Sociali, le Centrali Cooperative, i liberi professionisti, il C.S.I., etc.

Nel caso dell’adozione di misure finanziarie per sostenere le aziende impegnate nell’attuazione della lotta obbligatoria il piano di monitoraggio ne consentirà la fruizione da parte degli agricoltori colpiti, potendosi fondare sulla rilevazione oggettiva dei danni causati dalla malattia.

Il Piano Operativo si articola in due parti.

1) MONITORAGGIO DELLA PRESENZA DELLA MALATTIA

1.1 - Comunicazione da parte dei conduttori dei vigneti per l’accesso alle misure finanziarie

I conduttori dei vigneti che si intendono estirpare possono comunicare la presenza della malattia e l’intenzione di procedere all’estirpo dell’unità vitata intera o di una porzione alla Provincia, attraverso la presentazione di apposita modulistica in duplice copia; tale modulistica varrà anche ai sensi del Reg. CE n. 1493/99 e della DGR n. 48-2240 del 12.02.2001.

La presentazione di tale modulistica è condizione indispensabile ai fini di poter usufruire di eventuali contributi che verranno adottati per la Flavescenza Dorata.

Comunque in ottemperanza al D.M. n. 32442 31/05/2000 “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite” il conduttore del vigneto ha l’obbligo di estirpare le piante colpite pena la denuncia all’autorità giudiziaria, ai sensi dell’art. 9.

Le comunicazioni con richiesta di estirpo totale di una unità vitata o di una porzione della stessa vincoleranno il beneficiario nell’esecuzione dell’intervento richiesto.

1.2 - Modulistica

La modulistica, l’utilizzo di supporti informatici per la modulistica e le scadenze per la presentazione verranno stabilite mediante apposita determinazione dall’Assessorato Regionale all’Agricoltura in accordo con le Province.

1.3 - Organizzazione dei controlli

- Le Province raccoglieranno la modulistica.

- I controlli verranno effettuati da apposite squadre costituite a livello provinciale con tecnici in possesso di idoneo titolo di studio

- Le squadre saranno costituite da almeno due tecnici di cui uno del Settore Fitosanitario Regionale (S.F.R.) che parteciperà con proprio personale o con liberi professionisti appositamente incaricati. Gli altri tecnici della squadra saranno individuati dalla Provincia tra propri funzionari o incaricando le Organizzazioni Professionali degli agricoltori (direttamente o tramite le loro Società di servizi), le Associazioni dei Produttori, le Cantine Sociali, le Centrali Cooperative, gli Ordini ed eventuali enti costituiti da liberi professionisti.

- L’organizzazione delle squadre e della loro attività sarà coordinata dal S.F.R. e dalla Provincia ai quali dovranno essere tempestivamente segnalate eventuali anomalie o disfunzioni.

I criteri di priorità per le categorie di vigneti da monitorare verranno definiti dal Settore Fitosanitario.

1.4- Procedura operativa e compiti delle squadre

Le squadre effettueranno il sopralluogo nei vigneti segnalati con la richiesta di estirpo o estirpo/reimpianto con la rilevazione della percentuale di piante infette, l’elaborazione di uno schema dell’appezzamento, la rilevazione della superficie dell’unità vitata o della porzione della stessa oggetto dell’estirpo, la redazione e la firma del verbale da parte del tecnico del S.F.R. o del libero professionista appositamente incaricato.

In caso di non eseguibilità dell’immediato estirpo per elevato numero di piante colpite, il viticoltore procederà immediatamente al taglio del ceppo ed estirperà il vigneto inderogabilmente entro il 31 marzo 2008, impegnandosi ad eliminare tempestivamente la nuova vegetazione prodotta dopo il taglio. Il S.F.R. effettuerà i controlli e in caso di inadempienza procederà ai sensi dell’art. 9 del D.M. n. 32442 31/05/2000 “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite”

Ai sensi del D.M. 31/05/2000 in zona focolaio tutte le piante infette devono essere estirpate.

1.5 - Accertamento dell’estirpazione

Gli interessati, effettuato l’estirpo, ne danno comunicazione immediata alla Provincia per gli adempimenti di competenza.

2) VIGILANZA SUL TERRITORIO

Il S.F.R. effettuerà azioni di vigilanza sul territorio finalizzate a:

1- verificare l’esecuzione dei trattamenti insetticidi;

2- verificare la presenza della malattia e l’esecuzione dei trattamenti insetticidi in appezzamenti segnalati da parte di terzi (Amministrazioni comunali, provinciali, Comunità montane, privati, ecc.) che potrebbero rappresentare un elevato rischio fitosanitario (superfici vitate abbandonate, trascurate o viti inselvatichite).

3- ispezionare tutti i campi di piante madri utilizzati come fonte di materiale di moltiplicazione per la produzione di materiale vivaistico.

Il S.F.R. provvederà a inviare alle aziende una notifica sull’esito dei sopralluoghi e sugli obblighi di legge.

3) ISTITUZIONI CHE PARTECIPERANNO ALLA REALIZZAZIONE DEL PIANO OPERATIVO (PUNTO 1 E PUNTO 2) E RELATIVI COMPITI:

– Settore Fitosanitario Regionale:

* coordinamento delle attività e raccolta dati;

* controllo a campione dell’attività delle squadre;

* intervento diretto in caso di particolari problemi;

* eventuale formazione di tutti i tecnici rilevatori;

* messa a punto della procedura in collaborazione con il Settore Sviluppo Produzioni Vegetali e con gli Assessorati Provinciali all’Agricoltura;

* incarichi ai liberi professionisti.

– Amministrazioni provinciali interessate:

* ricevimento modulistica e adempimenti di competenza;

* accertamento in campo della malattia mediante propri tecnici;

* contributo forfetario a titolo di rimborso spese ai soggetti che metteranno a disposizione i tecnici per l’accertamento in campo della malattia;

* eventuale segnalazione dei vigneti da controllare;

* caricamento pratiche relativi agli estirpi e/o reimpianti;

* coordinamento del caricamento dei verbali relativi a tutti i sopralluoghi effettuati dalle squadre;

* supporto logistico.

– Organizzazioni Professionali Agricole o loro Società di servizi, Associazioni dei produttori, Liberi professionisti, Cantine Sociali, Centrali cooperative:

* caricamento delle comunicazioni presentate su supporto informatico con stampa del modulo di verbale;

* partecipazione alle squadre di monitoraggio.

– C.S.I. Piemonte:

* predisposizione procedure informatiche per la presentazione delle comunicazioni e per l’acquisizione dei dati dei verbali di sopralluogo.

4) FINANZIAMENTO DEL PIANO:

a) La Regione Piemonte, mediante i fondi stanziati farà fronte all’onere finanziario relativo al corrispettivo per i liberi professionisti incaricati dal S.F.R. e alle spese relative al caricamento informatico dei dati dei verbali di sopralluogo con la dotazione finanziaria di euro 500.000,00 con quota parte dello stanziamento dell’UPB 12.03.1 della Direzione regionale Sviluppo dell’Agricoltura.

b) Le Province si faranno carico del rimborso forfetario delle spese ai soggetti che metteranno a disposizione i tecnici per l’accertamento in campo della malattia.