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Bollettino Ufficiale n. 23 del 07 / 06 / 2007

Codice 11.3
D.D. 29 maggio 2007, n. 67

L.R. 22/12/1995, n. 95, art. 6, comma 2, lettere b), c), e), f), g) e comma 3. Programma regionale straordinario per la cooperazione e l’associazionismo agricolo di trasformazione e commercializzazione del settore vitivinicolo. D.G.R. n. 52-5944 del 21/05/2007. Approvazione Istruzioni operative

La Giunta Regionale, con Deliberazione n. 52-5944 del 21/05/2007, ha approvato il Bando relativo alla L.R. 22/12/1995, n. 95, art. 6, comma 2, lett. b), c), e), f), g) e comma 3 “Programma regionale straordinario per la cooperazione e l’associazionismo agricolo di trasformazione e commercializzazione del settore vitivinicolo”.

Il Bando rinvia a una determinazione della Direzione Regionale Programmazione e Valorizzazione dell’Agricoltura l’adozione di Istruzioni operative circa le spese ammissibili, i requisiti di ammissibilità (specifiche e indicazioni sulla loro dimostrazione), le condizioni di esclusione (specifiche), le procedure generali di istruttoria (istruttoria, verifiche, erogazione del contributo ecc.), la modulistica e quant’altro necessario per l’operatività.

Sono state pertanto predisposte le Istruzioni operative di cui all’allegato A che fanno parte integrante della presente determinazione.

IL DIRETTORE

Visti gli artt. 4 e 17 del D.lgs. n. 165 del 30 marzo 2001;

visto l’art. 23 della L.R. 8 agosto 1997, n. 51;

vista la L.R. n. 7/2001;

determina

di approvare le Istruzioni operative di cui all’allegato A, parte integrante della presente determinazione in applicazione del Bando approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 52-5944 del 21/05/2007, ai sensi della L.R. 22/12/1995, n. 95, art. 6, comma 2, lett. b), c), e), f), g) e comma 3 “Programma regionale straordinario per la cooperazione e l’associazionismo agricolo di trasformazione e commercializzazione del settore vitivinicolo”.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto.

Il Direttore regionale
Giancarlo Prina Pera

Allegato A

L.R. 22/12/1995, n. 95 articolo 6, comma 2, lettere b), c), e), f), g) e comma 3 “INTERVENTI REGIONALI PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA AGROINDUSTRIALE PIEMONTESE”

Programma regionale straordinario per la cooperazione e l’associazionismo agricolo di trasformazione e commercializzazione del settore vitivinicolo

Istruzioni operative

INDICE

I PARTE GENERALE

1. PROGRAMMAZIONE E POLITICA COMUNITARIA

2. BENEFICIARI

3. REQUISITI DI AMMISSIBILITA’

4. ESCLUSIONI

5. CRITERI DI PRIORITA’ E GRADUATORIE

6. PUNTEGGI

7. PROCEDURE

8. RICORSI

9. AUTOCERTIFICAZIONI E DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE

10. NORME TECNICHE

11. VINCOLO DI DESTINAZIONE

12. MODULISTICA

II INTERVENTI

1. DISPOSIZIONI GENERALI

2. STRUTTURE. (art. 6, comma 2, lett. b)

3. ACQUISTO MACCHINE. (art. 6, comma 2, lett. c)

4. PROGETTI COMMERCIALI E DI MARKETING. (art. 6, comma 2, lett. e)

5. PERSONALE QUALIFICATO. (art. 6, comma 2, lett. f)

6. SISTEMI DI QUALITA’. (art. 6, comma 2, lett. g)

7. STUDI DI FATTIBILITA’ (art. 6 comma 3).


I PARTE GENERALE

1. PROGRAMMAZIONE E POLITICA COMUNITARIA.

Con la legge regionale n. 95/95 la Regione disciplina gli interventi per lo sviluppo del sistema agroindustriale piemontese attraverso l’utilizzo coordinato delle risorse finanziarie della Regione, dello Stato e dell’Unione Europea.

Poiché gli Orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato nel settore agricolo e forestale 2007-2013 (2006/C 319/01) pubblicati sul GUCE - serie C del 27 dicembre 2006 prevedono che gli aiuti agli investimenti concessi alle imprese attive nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli siano assimilati agli aiuti concessi alle PMI e propongono come termine ultimo per l’adeguamento dei regimi di aiuto esistenti il 31/12/2008, nel presente bando si farà ancora riferimento alla normativa preesistente.

In particolare, le iniziative per essere ammesse ai benefici regionali devono essere conformi alle norme fissate dalla UE in tema di aiuti di Stato per gli investimenti relativi alla trasformazione e alla commercializzazione dei prodotti agricoli, con particolare riferimento agli Orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato (2000/C 28/02), e successive modificazioni ed integrazioni ed al Piano regionale di sviluppo rurale della Regione Piemonte (P.S.R., Reg. 1257/99 e n. 1750/99)

2. BENEFICIARI.

Di seguito vengono riportate le definizioni dei beneficiari dei finanziamenti previsti nelle presenti norme:

a) società cooperative agricole e loro consorzi iscritti all’Albo delle cooperative a mutualità prevalente, o che abbiano presentato domanda di iscrizione nei termini previsti dalla legge e, comunque, prima della presentazione della domanda di contributo.

b) organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi del d.lgs. 102/2005,

c) Società di capitali con finalità di operare nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli il cui capitale sia posseduto per almeno il 50% da uno o più dei seguenti soggetti:

* cooperative agricole iscritte all’Albo delle cooperative a mutualità prevalente;

* organizzazioni dei produttori agricoli riconosciute ai sensi del d.lgs. 102/2005;

* imprenditori agricoli professionali;

La quota capitale del 50% può essere raggiunta anche con la partecipazione congiunta di Enti pubblici e/o di società a capitale prevalentemente pubblico.

Ai sensi della vigente legislazione sono società di capitali le società per azioni (art. 2325 del Codice Civile), le società a responsabilità limitata (art. 2472 del Codice Civile), e le società in accomandita per azioni (art. 2462 del Codice Civile), anche nelle forme consortili di cui all’art. 2602 del Codice Civile.

3. REQUISITI DI AMMISSIBILITA’.

All’atto della domanda i beneficiari dovranno dimostrare di possedere almeno uno dei seguenti requisiti:

- essere il risultato della concentrazione di due o più imprese di trasformazione e commercializzazione dei prodotti vitivinicoli che svolgano in forma aggregata una o più fasi del processo produttivo;

- comprovare l’impegno a realizzare un processo di concentrazione e pervenire alla costituzione (anche attraverso processi di fusione per incorporazione) di un’impresa atta a svolgere in forma aggregata una o più fasi del processo di trasformazione e commercializzazione entro due anni dalla data di presentazione della domanda di finanziamento;

- aver commercializzato meno del 50% di prodotto sfuso nell’ultima campagna vitivinicola oppure come media delle ultime due.

Per poter beneficiare degli aiuti previsti dalla Legge i soggetti beneficiari dovranno, inoltre, dimostrare di possedere i seguenti requisiti:

a) essere aziende di provata redditività economica, sulla base di una valutazione delle prospettive;

b) rispettare i requisiti comunitari e nazionali minimi in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali;

c) fornire prove sufficienti dell’esistenza di normali sbocchi di mercato per i prodotti;

d) gli impianti oggetto di finanziamento devono aver sede nel territorio piemontese, (qualora l’investimento fosse inserito in una iniziativa a carattere interregionale la Regione finanzia gli interventi che riguardano il territorio e gli interessi economici piemontesi);

e) i prodotti lavorati e/o trasformati dalle cooperative o loro consorzi devono provenire per almeno il 60% dal conferimento dei soci fatto salvo comprovati motivi di forza maggiore per un periodo limitato di tempo;

f) le Società di capitali devono garantire una adeguata e duratura partecipazione dei produttori agricoli ai vantaggi economici che da esse derivano attraverso la stipula di contratti di coltivazione e vendita che definiscano: il prodotto, le attività e l’area geografica nei cui confronti è applicabile; la durata (non inferiore a cinque anni a partire dal momento in cui entra in funzione l’impianto), e le condizioni del suo rinnovo, la definizione di prescrizioni al fine di adeguare il prodotto oggetto del contratto alle esigenze dell’immissione sul mercato, con riferimento anche alle caratteristiche qualitative del prodotto ed ai servizi logistici che incidono sulla determinazione del prezzo di commercializzazione previste, il riconoscimento delle cause di forza maggiore che giustificano il mancato rispetto parziale o totale delle reciproche obbligazioni delle parti; tali contratti devono riguardare almeno il 60% della materia prima trasformata, avere valenza giuridica ed essere registrati. L’accertamento del mancato rispetto delle obbligazioni da parte dell’impresa beneficiaria del contributo regionale comporta la revoca del contributo e la restituzione delle agevolazioni ricevute maggiorate degli interessi legali.

Dimostrazione di alcuni requisiti di ammissibilità.

Essere il risultato della concentrazione di due o più imprese. All’atto della domanda dovrà essere allegata copia dell’atto costitutivo ovvero dell’atto di fusione e dello statuto dai quali si evincano le aziende associate e lo scopo sociale dell’impresa.

Impegnarsi a realizzare un processo di concentrazione e pervenire alla costituzione (anche attraverso processi di fusione per incorporazione) di un’impresa atta a svolgere in forma aggregata una o più fasi del processo di trasformazione e commercializzazione. All’atto della domanda dovranno essere allegate le delibere dei consigli di amministrazione di tutte le imprese che parteciperanno alla costituzione del nuovo soggetto, indipendentemente dal fatto che presentino domanda di finanziamento ai sensi del presente bando. Tali delibere dovranno contenere l’assenso alla costituzione del nuovo soggetto, le modalità di adesione, le funzioni che verranno svolte in forma aggregata nonché i tempi necessari per realizzare l’aggregazione.

Aver commercializzato meno del 50% di prodotto sfuso nell’ultima campagna vitivinicola oppure come media delle ultime due. Il requisito deve essere posseduto relativamente alle vendite della campagna vitivinicola 2006 (1° agosto 2005 - 31 luglio 2006) ovvero della media delle ultime due (2005 e 2006, ovvero 1° agosto 2004 - 31 luglio 2005 e 1° agosto 2005 - 31 luglio 2006) se più favorevole. L’Ufficio preposto all’istruttoria delle pratiche provvederà ad effettuare il controllo sul 100% delle dichiarazioni utilizzando le denunce presentate dalle aziende enologiche per l’Anagrafe vitivinicola.

Redditività economica. Le imprese al fine di dimostrare di essere in condizioni di redditività economica e di essere in equilibrio finanziario, devono dimostrare in sede di presentazione della domanda un indice di redditività dell’impresa , ottenuto dal bilancio riclassificato, ed identificato con il margine operativo lordo della gestione caratteristica (collegata cioè all’attività tipica dell’azienda) calcolato relativamente all’ultimo anno e ai tre anni successivi la realizzazione del progetto.

La metodologia da adottare è quella indicata dalle istruzioni operative per la Misura G del Piano di Sviluppo rurale 2000-2006 della Regione Piemonte.

Requisiti minimi in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali. I requisiti minimi in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali si intendono soddisfatti quando vi è il rispetto, da parte delle imprese beneficiarie delle normative obbligatorie vigenti al momento della presentazione della domanda, fatte salve le eventuali deroghe concesse. Tali requisiti saranno “autocertificati” da parte dell’impresa beneficiaria all’atto di presentazione della domanda e, a richiesta dell’Ufficio competente, dovrà essere dimostrato l’avvenuto adeguamento entro le scadenze stabilite dalla legislazione. Il quadro normativo (disposizioni comunitarie, nazionali e regionali) in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali con riferimento al settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli è quello riportato sul modello di dichiarazione predisposto dall’Assessorato Agricoltura.

4. ESCLUSIONI.

Non sono ammissibili i seguenti investimenti:

- investimenti fatturati prima della presentazione della domanda di aiuto,

- acquisto del terreno,

- sistemazione (sbancamento e livellamento) del terreno, salvo casi di entità limitata e di comprovata necessità,

- acquisto di macchinari ed attrezzature usate,

- demolizioni,

- lavori di ordinaria manutenzione e di abbellimento,

- acquisto di materiali di consumo e tutti gli acquisti non soggetti ad ammortamento, attrezzature per il contenimento e l’imballaggio dei prodotti (bins, cassette, pallets, barriques, ecc...).

Secondo quanto previsto dal PSR della Regione Piemonte approvato con DGR n. 118-704 del 31 luglio 2000, tutti gli investimenti materiali sono ammissibili a condizione che non comportino un aumento della capacità di trasformazione e commercializzazione aziendale.

Non sono ammissibili investimenti che non riguardino uve e vini di qualità riconosciuti ai sensi della normativa comunitaria esistente (VQPRD).

Verrà valutata caso per caso l’ammissibilità di tutte le opere non strettamente produttive (sale riunioni, recinzioni, piazzali, alloggi custode, ...) che, comunque, devono essere inserite in un idoneo progetto produttivo.

La spesa per IVA, imposte, o tasse non è mai ammissibile a finanziamento.

5. CRITERI DI PRIORITA’ E GRADUATORIE.

5.1 Verranno finanziati prioritariamente i progetti ritenuti ammissibili presentati da società che siano il risultato della concentrazione di due o più imprese di trasformazione e commercializzazione dei prodotti vitivinicoli che svolgano in forma aggregata una o più fasi del processo produttivo.

Tali progetti saranno inseriti in apposita graduatoria, secondo i punteggi sotto indicati, solo nel caso in cui le risorse finanziarie sul bilancio per l’anno 2007 non siano sufficienti a finanziarli tutti.

5.2 Come seconda priorità verranno finanziati i progetti ritenuti ammissibili presentati da società che si sono impegnate a realizzare un processo di concentrazione e pervenire alla costituzione di un’impresa atta a svolgere in forma aggregata una o più fasi del processo di trasformazione e commercializzazione entro due anni dalla data di presentazione della domanda di finanziamento.

Tali progetti saranno inseriti in apposita graduatoria, secondo i punteggi sotto indicati, solo nel caso in cui le risorse finanziarie sul bilancio per l’anno 2008 non siano sufficienti a finanziarli tutti.

Le risorse finanziarie sono prenotate sui bilanci di previsione per gli anni 2008 e 2009.

5.3 I progetti ritenuti ammissibili presentati da società che hanno commercializzato meno del 50% di prodotto sfuso nell’ultima campagna vitivinicola oppure come media delle ultime due, saranno inseriti in un’apposita graduatoria redatta sulla base dei punteggi sotto indicati.

Gli impegni di spesa potranno essere assunti sui fondi eventualmente non utilizzati con la prima graduatoria sul bilancio per l’anno 2007, ovvero sulle risorse prenotate sui bilanci di previsione per gli anni 2008 e 2009, secondo le disponibilità.

6. PUNTEGGI.

Qualora si renda necessario redigere le graduatorie di cui al precedente punto 5, i punteggi da utilizzare sono i seguenti:

* impresa con sede operativa in zona montana (D.C.R. n. 826-6658 del 12/05/1988) punti 3

* impresa che trasforma almeno il 51% di materie prime con certificazione biologica ai sensi del reg. CE 2092/91 e successive modificazioni ed integrazioni punti 3

* impresa certificata: UNI EN ISO serie 9000:2000 (Vision 2000), 14.000:2004, EMAS e altre certificazioni di qualità rilasciate da enti terzi accreditati punti 3

* imprese che trasformano/commercializzano materia prima agricola che sia almeno per l’80% prodotta sul territorio della Regione Piemonte punti 3

* progetti che prevedono iniziative riguardanti la commercializzazione di prodotti vitivinicoli confezionati:

fino al 50% della spesa complessivamente richiesta punti 0

dal 50,1 all’80% della spesa complessivamente richiesta punti 4

dall’80,1 al 100% della spesa complessivamente richiesta punti 8

A parità di punteggio in ciascuna graduatoria, verranno finanziate prioritariamente imprese che non hanno attualmente in corso altre domande di finanziamento sulla L.R. 95/95 e sul D.lgs. 173/98 e, successivamente, le domande ammissibili verranno finanziate in ordine cronologico di presentazione desunto dal timbro postale di partenza.

Le domande non finanziate per esaurimento delle risorse finanziare disponibili saranno archiviate dandone comunicazione alle imprese.

I requisiti per l’assegnazione dei punteggi devono essere posseduti all’atto della presentazione della domanda e devono essere mantenuti fino alla liquidazione del contributo a saldo.

7. PROCEDURE.

7.1 Domande. Le domande devono essere presentate, redatte sull’apposito modello e corredate di tutta la documentazione prevista, all’Assessorato Agricoltura, Tutela della Fauna e della Flora della Regione Piemonte, Direzione Programmazione e Valorizzazione dell’Agricoltura, Corso Stati Uniti, 21, 10128 Torino, dal 04/06/2007 al 31/07/2007.

Le domande dovranno essere inviate esclusivamente a mezzo di raccomandata e, come data di presentazione, fa fede il timbro postale di partenza.

Eventuali informazioni possono essere richieste alla Regione Piemonte, Assessorato Agricoltura, Direzione Programmazione e Valorizzazione dell’Agricoltura, Settore Sviluppo Agroindustriale, Corso Stati Uniti, 21, 10128 Torino, tel. 011/4321476, e-mail agroindustria@regione.piemonte.it).

Le domande presentate oltre il termine prescritto o prive, anche parzialmente, della documentazione prevista saranno archiviate dandone comunicazione agli interessati.

La presentazione delle domande da parte delle imprese interessate non comporta alcun impegno finanziario per l’Amministrazione regionale.

Le attività intraprese o gli acquisti eventualmente realizzati prima dell’approvazione del progetto sono effettuati a rischio e pericolo dell’impresa.

Entro 30 giorni dal termine di scadenza per la presentazione delle domande, l’ufficio provvede, ai sensi degli artt. 13 e 14 della L.R. 4 luglio 2005, n. 7, a dare comunicazione agli interessati dell’avvio del procedimento.

7.2. Preistruttoria. L’Assessorato effettuerà una preistruttoria con eventuali accertamenti in loco per valutare l’esistenza dei requisiti fondamentali.

Entro 60 giorni dal termine di scadenza per la presentazione delle domande l’Amministrazione provvede a respingere le istanze giunte fuori termine, quelle non corredate dalla documentazione prescritta e quelle ritenute inammissibili per mancanza dei requisiti soggettivi ed oggettivi.

La reiezione delle domande sarà comunicata agli interessati a mezzo lettera raccomandata A.R. secondo le procedure previste dall’art. 15 della L.R. 4 luglio 2005, n. 7.

7.3. Nucleo di Valutazione. I programmi ritenuti ammissibili in sede di preistruttoria saranno trasmessi al nucleo di valutazione costituito con Deliberazione della Giunta Regionale che, entro i 30 giorni successivi, provvederà ad effettuarne l’esame tecnico-economico.

I programmi verranno presi in esame in ordine cronologico, anche prima della scadenza dei termini di presentazione delle domande. Al termine dell’istruttoria il nucleo provvederà a redigere una relazione con la valutazione tecnico-economica e finanziaria dei programmi.

7.4. Determinazione di approvazione delle graduatorie e di impegno di spesa. Il Settore Sviluppo Agroindustriale, sentito il parere della Commissione regionale consultiva per l’agroindustria di cui all’art. 11, predisporrà la determinazione del Direttore regionale con la quale verranno approvate le graduatorie, se necessarie, e verranno effettuati gli impegni di spesa.

La determinazione stabilisce il limite massimo di spesa ammissibile per ciascuna iniziativa ed il relativo contributo a carico del bilancio regionale.

Per le istanze non finanziabili l’Assessorato darà comunicazione del mancato accoglimento a tutti i soggetti interessati a mezzo lettera raccomandata A.R. secondo le procedure previste dall’art. 15 della L.R. 4 luglio 2005, n. 7.

7.5. Istruttoria. Il Settore Sviluppo Agroindustriale dopo la determinazione del Direttore, provvederà a definire l’istruttoria tecnico-amministrativa di ciascuna domanda e a predisporre il provvedimento del responsabile del Settore con il quale verrà determinata l’esatta spesa ammessa, l’importo del contributo in conto capitale e verranno fissate le necessarie prescrizioni.

7.6. Anticipo. Dopo l’approvazione del progetto, purchè gli investimenti siano iniziati, le Ditte possono richiedere un anticipo fino all’80% (in un’unica soluzione), su presentazione di fideiussione bancaria o assicurativa in favore della Regione Piemonte di importo pari all’importo richiesto. La fideiussione non dovrà avere data di scadenza e verrà svincolata dal Settore Sviluppo Agroindustriale all’atto dell’accertamento finale.

Qualora la fideiussione abbia una scadenza dovrà essere previsto il rinnovo automatico della stessa fino allo svincolo da parte del Settore Sviluppo Agroindustriale. Non saranno accettate fidejussioni che non abbiano le caratteristiche sopra descritte.

7.7. Collaudo. I contributi a saldo saranno erogati, su richiesta dei beneficiari, previo accertamento di avvenuta esecuzione dei lavori e degli acquisti e a seguito della presentazione della documentazione prescritta con il provvedimento dirigenziale di concessione di cui al punto 7.5.

7.8. Liquidazione con riserva per opere ed impianti. L’Amministrazione regionale può procedere alla liquidazione delle agevolazioni concesse relative alla costruzione di opere ed impianti anche in assenza delle prescritte autorizzazioni e certificazioni rilasciate da pubbliche amministrazioni, (vigili del fuoco, autorità sanitaria, comuni, ecc.) sempre che l’interessato dimostri di aver tempestivamente adempiuto a quanto in suo dovere per ottenere il rilascio della suddetta documentazione e su presentazione di fideiussione bancaria o assicurativa in favore della Regione Piemonte di importo pari al contributo liquidato.

Rimane a carico del beneficiario l’obbligo di presentare i documenti mancanti entro il termine stabilito dall’Amministrazione e comunque non appena ne venga in possesso, pena la decadenza delle agevolazioni e la conseguente restituzione delle somme riscosse maggiorate degli interessi legali.

8. RICORSI.

I provvedimenti di archiviazione, diniego, sospensione e revoca delle istanze saranno comunicati a mezzo lettera raccomandata A.R., secondo le procedure previste dall’art. 15 della L.R. 4 luglio 2005, n. 7, con obbligo per l’Amministrazione di motivare le ragioni del provvedimento; la comunicazione indicherà gli organi ai quali è possibile presentare ricorso.

9. AUTOCERTIFICAZIONI E DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE.

I documenti richiesti possono essere resi mediante dichiarazioni sostitutive di certificazione o dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà secondo quanto previsto dagli artt. 19, 46, 47, 48 e 49 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445.

L’Amministrazione provvederà a verificare la rispondenza delle informazioni contenute nelle dichiarazioni sostitutive mediante controlli a campione e, in tutti i casi in cui sorgono fondati dubbi sulla veridicità delle dichiarazioni stesse, come previsto dall’art. 71 del medesimo D.P.R..

Ai sensi dell’art. 73, le pubbliche amministrazioni e i loro dipendenti, salvi i casi di dolo o colpa grave, sono esenti da ogni responsabilità per gli atti emanati, quando l’emanazione sia conseguenza di false dichiarazioni o di documenti falsi o contenenti dati non più rispondenti a verità, prodotti dall’interessato o da terzi.

10. NORME TECNICHE.

10.1. Inizio lavori. L’inizio dei lavori per le opere edili viene attestato dalla comunicazione inviata al Comune; per gli acquisti si fa riferimento alla data di fatturazione. Possono essere ammessi al contributo gli investimenti fatturati e pagati a partire dalla data di presentazione della domanda di finanziamento alla Direzione Programmazione e Valorizzazione dell’Agricoltura.

L’avvenuta assunzione del personale specializzato è comprovata dalla stipula del contratto e dall’emissione della prima busta paga.

L’inizio dei lavori non comporta impegno alcuno per l’Amministrazione ai fini di un eventuale finanziamento.

10.2. Varianti. Sono ammesse varianti tecniche al progetto approvato in istruttoria, previa autorizzazione della Amministrazione regionale, sempre che le modifiche rientrino nell’ambito della stessa tipologia di investimento e nel limite dell’impegno complessivo di spesa stabilito in precedenza.

La domanda di variante deve essere presentata all’Ufficio che ha eseguito l’istruttoria corredata dalla seguente documentazione:

* copia del verbale dell’organo competente con la quale si autorizza il legale rappresentante alla presentazione della variante;

* progetto completo di variante (disegni, relazione tecnica, computo metrico estimativo, preventivi, ecc.);

* concessione edilizia di variante nei casi previsti dalle vigenti leggi;

* perizia asseverata di congruità dei prezzi e quantità.

Si possono apportare, senza preventiva autorizzazione, compensazioni tra voci di spesa che restino nel limite del 15% di ognuna di esse, nell’ambito della spesa massima complessivamente ammessa.

La variazione della marca o della ditta fornitrice di manufatti, impianti e attrezzature non si configura come variante e pertanto non necessita di preventiva autorizzazione.

Variazioni relative all’assunzione di personale specializzato dovranno in ogni caso essere preventivamente comunicate al Settore Sviluppo Agroindustriale unitamente ad una relazione che motivi la sostituzione del personale ed al curriculum del personale che si intende assumere in sostituzione.

Varianti che, conseguentemente alla mancata realizzazione di opere e/o acquisti, comportino una riduzione superiore al 30% della spesa ammessa complessiva a finanziamento costituiranno motivo di revoca dell’intero finanziamento.

Non sono ammesse varianti in sanatoria.

10.3. Tempo di esecuzione delle opere. Il termine per il completamento degli investimenti e la presentazione della documentazione per la liquidazione del contributo del progetto è stabilito al 31/12/2008. Tale termine potrà essere prorogato su motivata e comprovata richiesta da parte del beneficiario fino ad un massimo di 12 mesi.

Trascorso il termine assegnato senza l’avvenuta esecuzione delle opere e senza che sia stato richiesto il relativo accertamento, l’agevolazione decade.

Il Settore Sviluppo Agroindustriale procederà alla revoca del finanziamento con conseguente recupero delle somme eventualmente versate a titolo di anticipo maggiorate degli interessi legali.

Relativamente all’assunzione di personale qualificato la rendicontazione potrà avvenire solo al termine dei tre anni dall’assunzione.

10.4. Congruità di prezzi e quantità. Le Ditte per dimostrare la congruità dei prezzi del progetto devono presentare una perizia asseverata, circostanziata e motivata, senza l’obbligo di fare riferimento a prezzari, ma facendo riferimento a preventivi dettagliati. Nel caso siano previste opere edili dovrà essere presentato un computo metrico riportante anche solo le quantità che dovranno essere dichiarate congrue nella perizia asseverata.

Tale perizia deve essere eseguita da un professionista iscritto al relativo albo utilizzando il modello predisposto dall’Amministrazione.

Non sono previste maggiorazioni imputabili ad inflazione, imprevisti e aggiornamento prezzi.

10.5. Spese generali e tecniche. La percentuale massima ammissibile per spese generali e tecniche è fissata come segue:

- fino all’8% dell’importo relativo agli investimenti previsti dall’art. 6, comma 2, lett. b),

- fino al 2,5% dell’importo relativo agli investimenti previsti dall’art. 6, comma 2, lett. c),

- fino al 2,5% dell’importo relativo agli investimenti previsti dall’art. 6, comma 2, lett. g).

Ai fini della determinazione delle spese generali fanno parte delle opere edili anche gli impianti elettrici, idrici, termici ed informatici necessari ad assicurare una normale funzionalità agli stabilimenti.

L’importo per le spese generali e tecniche dovrà essere debitamente documentato mediante parcelle o fatture dettagliate e dovrà essere dichiarato congruo nella perizia asseverata di collaudo.

10.6. Quietanze. Le fatture presentate unitamente alla richiesta di liquidazione del contributo devono essere quietanzate dalle ditte emittenti. La dicitura “pagato” apposta sulle fatture non è sufficiente. Per essere considerata regolarmente quietanzata la fattura deve riportare gli estremi delle modalità di pagamento (assegno, ricevuta bancaria, cambiale, ecc.) e deve essere datata e firmata. In alternativa può essere allegata alla fattura copia della documentazione bancaria attestante il pagamento, ovvero lettera della ditta emittente la fattura di dichiarazione di quietanza. Tale lettera deve riportare l’intestazione della ditta emittente la fattura stessa, gli estremi di quest’ultima, le modalità e i tempi di pagamento nonché la formula di quietanza liberatoria secondo il fac-simile predisposto dal Settore Sviluppo Agroindustriale. Non é ammesso il pagamento in contanti.

11. VINCOLO DI DESTINAZIONE.

Le strutture e gli impianti fissi realizzati con il contributo regionale non possono essere distolti dalle finalità e dall’uso per cui sono stati ottenuti i benefici, né alienate, totalmente o parzialmente, per un periodo di dieci anni dalla richiesta di collaudo; i macchinari e le attrezzature, per un periodo di cinque anni dal loro acquisto.

E’ ammessa, previa autorizzazione dell’Amministrazione regionale, l’alienazione anticipata di strutture, di impianti e di macchinari, purché determinata da cause di forza maggiore o da motivate ragioni di ordine tecnico-economico.

I posti di lavoro creati con l’assunzione di personale qualificato devono essere conservati cinque anni.

L’inosservanza dei termini sopraindicati, anche quando ciò avviene in conseguenza della cessazione dell’attività dell’impresa e, se trattasi di società, anche in caso di scioglimento anticipato, liquidazione o fallimento, comporta la revoca immediata delle agevolazioni concesse e il recupero delle stesse maggiorate degli interessi legali.

12. MODULISTICA.

Per il presente bando, i modelli predisposti dal Settore Sviluppo Agroindustriale da utilizzare sono:

* domanda (modello 01.95Vit);

* elenco soci cooperative (modello 02.95);

* elenco soci per le società di capitali (mod. 03.95);

* elenco fornitori per società di capitali (modello 04.95);

* scheda rilevamento dati tecnico-economici (modello 05.95);

* scheda di auto-attribuzione del punteggio (modello 06.95Vit);

* dichiarazione requisiti minimi in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali;

* modello richiesta liquidazione contributi;

* dichiarazione di iscrizione delle fatture sul libro giornale, cespiti ed acquisti;

* perizia asseverata di congruità di prezzi e quantità;

* perizia asseverata di collaudo;

* fac-simile garanzia fideiussoria per anticipo;

* fac-simile garanzia fideiussoria per liquidazione con riserva;

* fac-simile dichiarazione di quietanza liberatoria;

* fac-simile dichiarazione sostitutiva di certificazione;

* fac-simile dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

La modulistica è disponibile sul sito internet della Regione Piemonte nella sezione Agricoltura (http://www.regione.piemonte.it/agri/servizi/moduli/agroindustriale.htm).

II INTERVENTI

1. DISPOSIZIONI GENERALI

Possono essere concessi contributi per la realizzazione di organici programmi economico finanziari, riguardanti interventi di impianto, consolidamento e sviluppo, nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti vitivinicoli che dovranno dimostrare l’idoneità a conseguire, nel tempo di tre anni, risultati di valorizzazione delle produzioni vitivinicole piemontesi e produrre effetti strutturali e duraturi per il settore interessato.

I programmi devono prevedere il conseguimento di economie di scala mediante iniziative di concentrazione ovvero di riconversione.

I programmi devono comprendere almeno due iniziative tra quelle previste dal presente bando ed una deve essere obbligatoriamente quella prevista dalla L.R. 95/95, art. 6, comma 2, lettera e) (progetti commerciali e di marketing).

1.1. Domande. Le domande dovranno essere presentate, redatte sull’apposito modello e corredate di tutta la documentazione prevista, all’Assessorato Agricoltura, Tutela della Fauna e della Flora della Regione Piemonte, Direzione Programmazione e Valorizzazione dell’Agricoltura, Corso Stati Uniti 21, 10128 Torino, dal 04/06/2007 al 31/07/2007.

Gli aventi diritto dovranno presentare una domanda unica per tutti gli interventi richiesti, allegando la documentazione indicata nelle presenti istruzioni per ciascuna iniziativa.

1.2. Documentazione comune a tutti gli interventi.

1. domanda di finanziamento (modello 01.95Vit);

2. copia dell’atto costitutivo e dello statuto vigente con gli estremi di omologazione (se non sono mai stati presentati) o dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, firmata dal legale rappresentante, attestante che i documenti in oggetto sono già stati presentati all’Assessorato Agricoltura (specificare per quale intervento) e non vi sono state modifiche successive;

3. copia del certificato/attestato di avvenuta revisione cooperativa, ovvero copia della dichiarazione resa ai sensi dell’art. 6, D.L. 2 agosto 2002, n. 220 e del versamento del contributo per la revisione cooperativa;

4. certificato di iscrizione alla C.C.I.A.A. attestante che il beneficiario non risulta in stato fallimentare liquidazione amministrativa coatta, ammissione in concordato o amministrazione controllata o dichiarazione sostitutiva di certificazione;

5. qualora il contributo stimato sia superiore a euro 154.000,00 il certificato di cui al punto 3 dovrà essere presentato in originale e contenere il nulla osta ai fini dell’art. 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575 e successive modificazioni ed integrazioni (antimafia);

6. copia della delibera dell’organo competente, con la quale si è assunta la decisione di chiedere l’intervento regionale e si è designata la persona incaricata della presentazione della domanda, della riscossione del contributo e di tutti gli adempimenti eventualmente occorrenti;

7. progetto di consolidamento e/o sviluppo dal quale dovrà risultare:

* la cronistoria dell’azienda,

* l’organizzazione dell’impresa (produzione, strutture ed impianti attuali, laboratori di controllo, rete commerciale),

* l’attività svolta nell’ultimo triennio (rapporti con i fornitori/soci, dati relativi alla produzione, ai prodotti, ai mercati, ai canali distributivi, ai controlli di qualità ed ai sistemi di qualità, al costo delle materie prime e dei semilavorati, costo del lavoro, al target di consumo dei prodotti, ai prodotti ed alle imprese concorrenti, alle azioni promozionali, dati patrimoniali e finanziari),

* un’analisi in termini di punti di debolezza e punti di forza dell’impresa, minacce ed opportunità;

* gli obiettivi in termini di capacità di produzione e di mercato che si intendono raggiungere, con dimostrazione dell’esistenza di realistici sbocchi di mercato;

* l’idoneità degli investimenti ad ottenere, nell’arco di un triennio, risultati di valorizzazione dei prodotti e di determinare effetti strutturali e duraturi nel settore;

* i costi di investimento distinti per tipo di intervento;

* un’analisi di fattibilità tecnico-economica e di redditività degli investimenti (ROI);

* il piano finanziario e la modalità di reperimento delle risorse a copertura delle spese preventivate;

* ogni altra informazione ritenuta utile ai fini dell’illustrazione della validità tecnico-economica e finanziaria del programma di investimento.

8. elenco soci per cooperative e organizzazioni dei produttori dei produttori con l’indicazione dei conferimenti (modello 02.95);

9. elenco dei soci per le società di capitali con l’indicazione della percentuale di capitale posseduta da ognuno (modello 03.95);

10. elenco dei fornitori della materia prima per le società di capitali (modello 04.95);

11. per le società di capitali, copia della proposta di contratti di coltivazione e vendita sottoscritta da entrambe le parti che definisca: il prodotto, le attività e l’area geografica nei cui confronti è applicabile; la durata (non inferiore a cinque anni a partire dal momento in cui entra in funzione l’impianto), e le condizioni del suo rinnovo, la definizione di prescrizioni al fine di adeguare il prodotto oggetto del contratto alle esigenze dell’immissione sul mercato, con riferimento anche alle caratteristiche qualitative del prodotto ed ai servizi logistici che incidono sulla determinazione del prezzo di commercializzazione previste, il riconoscimento delle cause di forza maggiore che giustificano il mancato rispetto parziale o totale delle reciproche obbligazioni delle parti. Tali proposte di contratti devono riguardare almeno il 60% della materia prima trasformata. Prima della presentazione della domanda di accertamento finale i contratti dovranno essere stipulati e registrati.

12. ultimo bilancio di esercizio, recante gli estremi di deposito, completo di nota integrativa, relazione sulla gestione, relazione del collegio sindacale e verbale dell’assemblea che lo ha approvato;

13. scheda rilevamento dati tecnico-economici (modello 05.95);

14. scheda di auto-attribuzione del punteggio (modello 06.95Vit);

15. perizia asseverata di congruità di prezzi e quantità relativa a tutti gli interventi per i quali è chiesto il contributo;

16. dichiarazione, resa dal legale rappresentante della ditta, di conformità all’originale dei documenti presentati in copia unitamente alla fotocopia del documento di identità.

L’Assessorato si riserva di richiedere qualsiasi altra documentazione che fosse ritenuta necessaria dal Nucleo di valutazione o dagli uffici incaricati di svolgere l’istruttoria delle domande.

2. STRUTTURE. (art. 6, comma 2, lett. b)

Iniziative finanziabili. Fatte salve le esclusioni contenute al paragrafo 4 della Parte generale delle presenti istruzioni, sono finanziabili la costruzione e il potenziamento, la ristrutturazione e l’ammodernamento stabilimenti produttivi per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti vitivinicoli.

Tra le iniziative finanziabili sono compresi gli investimenti per la tutela dell’ambiente, il rispetto delle norme igienico-sanitarie, la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro, e lo smaltimento dei sottoprodotti ottenuti dai processi di trasformazione aziendale purché siano finalizzati al rispetto di requisiti obbligatori di nuova introduzione per i quali non siano già scaduti i termini per l’adeguamento.

Fanno parte degli investimenti finanziabili anche gli impianti elettrici, idrici, termici ed informatici necessari ad assicurare una normale funzionalità agli stabilimenti.

Gli investimenti per il commercio al minuto (spacci, negozi, punti vendita, ecc.) saranno finanziati nel limite di spesa massima ammissibile di 60.000,00 euro.

E’ ammesso l’acquisto di fabbricati a condizione che si tratti di strutture produttive dismesse da almeno 1 anno alla data di presentazione della domanda, o che siano utilizzate per attività non agricole, purché siano previsti investimenti significativi a fini di razionalizzazione e ristrutturazione per attività agroindustriali; non é comunque ammesso l’acquisto di strutture per la cui realizzazione siano stati erogati contributi pubblici.

Limiti agli investimenti.

* beneficiari risultanti della concentrazione di due o più imprese o che si impegnano a realizzarla spesa ammissibile compresa tra 250.000,00 e 6.000.000,00 euro,

* altri beneficiari spesa ammissibile compresa tra 250.000,00 e 1.000.000,00 euro.

Agevolazioni previste. Potrà essere concesso un contributo in conto capitale fino al 35% della spesa ritenuta ammissibile. Qualora il beneficiario realizzi un processo di concentrazione e pervenga alla costituzione di un’impresa atta a svolgere in forma aggregata una o più fasi del processo di trasformazione e commercializzazione entro due anni dalla data di presentazione della domanda di finanziamento, ovvero ne sia la risultante e sia stato costituito successivamente alla data di pubblicazione del presente bando, la percentuale di contribuzione potrà essere elevata fino al 40%.

Documentazione da allegare alla domanda (oltre a quella comune a tutti gli interventi).

1. computo metrico dettagliato di spesa, distinto per categorie di opere, firmato dal legale rappresentante e dal tecnico progettista (anche solo quantitativo);

2. disegni dettagliati delle opere da eseguire con l’indicazione delle eventuali opere preesistenti (colorate in blu), di quelle da demolirsi (colorate in giallo) e di quelle da costruirsi (colorate in rosso). Inoltre dovrà prodursi una planimetria di insieme di tutti i fabbricati su scala 1:500 con riportati gli estremi catastali;

3. preventivi dettagliati di spesa di Ditte specializzate a scelta del beneficiario;

4. relazione tecnica dettagliata, con l’indicazione del tempo occorrente per la realizzazione delle opere, firmata dal legale rappresentante e dal tecnico progettista;

5. titolo di possesso del terreno su cui devono sorgere le opere o dello stabilimento in cui devono essere realizzate (copia dell’atto di acquisto debitamente trascritto, compromesso di vendita, certificato catastale, contratto di affitto registrato, ecc.);

6. copia della deliberazione con la quale il Consiglio di amministrazione ha approvato il progetto esecutivo;

7. eventuale permesso di costruire o D.I.A.;

Collaudo e liquidazione. La liquidazione del contributo verrà effettuata a seguito di specifica richiesta redatta sul modello predisposto dall’Assessorato corredata dalla seguente documentazione:

1. perizia asseverata di collaudo;

2. computo metrico consuntivo;

3. copia delle fatture dettagliate e quietanzate;

4. dichiarazione di iscrizione delle fatture sul libro giornale, cespiti e registro IVA acquisti;

5. disegni esecutivi;

6. certificato di agibilità o equivalente;

7. certificato di iscrizione al Registro Imprese della Camera di Commercio col quale si attesta che la società si trova nel pieno possesso ed esercizio dei propri diritti o dichiarazione sostitutiva di certificazione;

8. ogni altra documentazione prescritta con l’atto di concessione;

9. dichiarazione di conformità all’originale dei documenti presentati in copia resa dal legale rappresentante della ditta unitamente alla fotocopia del documento di identità.

Qualora il beneficiario intenda avvalersi della possibilità della liquidazione con riserva dovrà allegare alla richiesta di collaudo la documentazione utile a dimostrare di aver tempestivamente adempiuto a quanto in suo dovere per ottenere il rilascio delle autorizzazioni o certificazioni mancanti e dovrà produrre una fideiussione bancaria o assicurativa in favore della Regione Piemonte di importo pari al contributo concesso.

Qualora il beneficiario abbia ottenuto la maggiorazione della percentuale di contributo concessa a chi realizzi un processo di concentrazione e pervenga alla costituzione di un’impresa atta a svolgere in forma aggregata una o più fasi del processo di trasformazione e commercializzazione entro due anni dalla data di presentazione della domanda di finanziamento, potrà chiedere la liquidazione del contributo a saldo anche se il processo di concentrazione non é ancora concluso. In tal caso dovrà produrre una fideiussione bancaria o assicurativa in favore della Regione Piemonte di importo corrispondente al contributo ottenuto. La fidejussione verrà svincolata dal Settore Sviluppo Agroindustriale secondo le modalità previste per la liquidazione con riserva.

3. ACQUISTO MACCHINE. (art. 6, comma 2, lett. c)

Iniziative finanziabili. Sono finanziabili l’acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti vitivinicoli; strumentazioni di laboratorio, apparecchiature informatiche (hardware e software) e telematiche.

Gli investimenti per il commercio al minuto (spacci, negozi, punti vendita, ecc.) saranno finanziati nel limite di spesa massima ammissibile di 60.000,00 euro.

Non sono finanziabili i mobili e gli arredi per ufficio, gli automezzi per il trasporto persone, l’attrezzatura minuta e i materiali di consumo.

Limiti degli investimenti.

* beneficiari risultanti della concentrazione di due o più imprese o che si impegnano a realizzarla spesa ammissibile compresa tra 50.000,00 e 1.000.000,00 euro,

* altri beneficiari spesa ammissibile compresa tra 50.000,00 e 500.000,00 euro.

Agevolazioni previste. Potrà essere concesso un contributo in conto capitale fino al 35% della spesa ritenuta ammissibile.

Qualora il beneficiario realizzi un processo di concentrazione e pervenga alla costituzione di un’impresa atta a svolgere in forma aggregata una o più fasi del processo di trasformazione e commercializzazione entro due anni dalla data di presentazione della domanda di finanziamento, ovvero ne sia la risultante e sia stato costituito successivamente alla data di pubblicazione del presente bando, la percentuale di contribuzione potrà essere elevata fino al 40%.

Documentazione da allegare alla domanda (oltre a quella comune a tutti gli interventi)

1. elenco degli impianti, macchinari ed attrezzature da acquistare con l’indicazione del relativo costo;

2. titolo di possesso dello stabilimento ove saranno collocati gli impianti, macchinari ed attrezzature;

3. un preventivo dettagliato di ditta specializzata per ogni impianto, macchinario ed attrezzatura.

Collaudo e liquidazione. La liquidazione del contributo verrà effettuata a seguito di specifica richiesta redatta sul modello predisposto dall’Assessorato corredata dalla seguente documentazione:

1. perizia asseverata di collaudo;

2. elenco degli impianti, macchinari ed attrezzature acquistate;

3. copia delle fatture dettagliate e quietanzate;

4. dichiarazione di iscrizione delle fatture sul libro giornale, cespiti e registro IVA acquisti;

5. copia del libretto di circolazione per gli automezzi;

6. certificato di iscrizione al Registro Imprese della Camera di Commercio col quale si attesta che la società si trova nel pieno possesso ed esercizio dei propri diritti o dichiarazione sostitutiva di certificazione;

7. ogni altra documentazione prescritta con l’atto di concessione;

8. dichiarazione di conformità all’originale dei documenti presentati in copia resa dal legale rappresentante della ditta unitamente alla fotocopia del documento di identità.

Qualora il beneficiario abbia ottenuto la maggiorazione della percentuale di contributo concessa a chi realizzi un processo di concentrazione e pervenga alla costituzione di un’impresa atta a svolgere in forma aggregata una o più fasi del processo di trasformazione e commercializzazione entro due anni dalla data di presentazione della domanda di finanziamento, potrà chiedere la liquidazione del contributo a saldo anche se il processo di concentrazione non é ancora concluso. In tal caso dovrà produrre una fideiussione bancaria o assicurativa in favore della Regione Piemonte di importo corrispondente al contributo ottenuto. La fidejussione verrà svincolata dal Settore Sviluppo Agroindustriale secondo le modalità previste per la liquidazione con riserva.

4. PROGETTI COMMERCIALI E DI MARKETING. (art. 6, comma 2, lett. e)

Iniziative finanziabili. Sono finanziabili l’acquisizione di specifiche consulenze professionali e la redazione di studi di fattibilità finalizzati all’avvio di progetti commerciali e di marketing aventi carattere innovativo riguardanti le strategie di prodotto (confezionamento, etichettatura, ecc.), l’organizzazione della rete commerciale, le aree di mercato, i canali distributivi, la logistica e la politica promozionale (pubblicità, relazioni pubbliche, promozione vendite, vendita personale, ecc.).

Limiti degli investimenti. Spesa massima ammissibile 400.000,00 euro.

Agevolazioni previste. Potrà essere concesso un contributo in conto capitale fino al 35% della spesa ritenuta ammissibile. Qualora il beneficiario realizzi un processo di concentrazione e pervenga alla costituzione di un’impresa atta a svolgere in forma aggregata una o più fasi del processo di trasformazione e commercializzazione entro due anni dalla data di presentazione della domanda di finanziamento, ovvero ne sia la risultante e sia stato costituito successivamente alla data di pubblicazione del presente bando, la percentuale di contribuzione potrà essere elevata fino al 50%.

Documentazione da allegare alla domanda (oltre a quella comune a tutti gli interventi).

1. relazione sul programma che si intende attuare con l’indicazione degli obiettivi da raggiungere in riferimento alle strategie di prezzo, al prodotto, ai canali distributivi, al target, ecc.;

2. preventivo di spesa;

3. curriculum del professionista o della società di consulenza incaricata;

4. eventuale altra documentazione ritenuta necessaria in relazione alla tipologia del progetto.

Collaudo e liquidazione. La liquidazione del contributo verrà effettuata a seguito di specifica richiesta redatta sul modello predisposto dall’Assessorato corredata dalla seguente documentazione:

1. rendiconto della spesa sostenuta;

2. copia delle fatture dettagliate e quietanzate;

3. dichiarazione di iscrizione delle fatture sul libro giornale e registro IVA acquisti;

4. sintesi del lavoro svolto redatta dal professionista o dalla società di consulenza incaricata;

5. certificato di iscrizione al Registro Imprese della Camera di Commercio col quale si attesta che la società si trova nel pieno possesso ed esercizio dei propri diritti o dichiarazione sostitutiva di certificazione;

6. ogni altra documentazione prescritta con l’atto di concessione.

Qualora il beneficiario abbia ottenuto la maggiorazione della percentuale di contributo concessa a chi realizzi un processo di concentrazione e pervenga alla costituzione di un’impresa atta a svolgere in forma aggregata una o più fasi del processo di trasformazione e commercializzazione entro due anni dalla data di presentazione della domanda di finanziamento, potrà chiedere la liquidazione del contributo a saldo anche se il processo di concentrazione non é ancora concluso. In tal caso dovrà produrre una fideiussione bancaria o assicurativa in favore della Regione Piemonte di importo corrispondente al contributo ottenuto. La fidejussione verrà svincolata dal Settore Sviluppo Agroindustriale secondo le modalità previste per la liquidazione con riserva.

5. PERSONALE QUALIFICATO. (art. 6, comma 2, lett. f)

Iniziative finanziabili. Sono finanziabili gli oneri relativi all’assunzione a tempo indeterminato di personale tecnico qualificato e specializzato, per l’attuazione di servizi ad elevato contenuto di innovazione tecnologica finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto.

Sono ammissibili a finanziamento gli oneri riguardanti non più dell’equivalente di due unità lavorative a tempo pieno per progetto.

L’aumento netto del numero di dipendenti è calcolato rispetto alla media dei 12 mesi precedenti la domanda e i posti di lavoro devono essere conservati 5 anni.

Il personale dovrà dimostrare una particolare esperienza e/o professionalità nel proprio settore di impiego e potrà essere assunto dopo la presentazione del progetto all’Assessorato.

Limiti degli investimenti. La spesa ammissibile a finanziamento viene determinata con riferimento ai minimi previsti dai contratti nazionali di categoria.

Agevolazioni previste. Può essere concesso un contributo in conto capitale per un periodo massimo di tre anni e in misura decrescente: 50% nel primo anno, 35% nel secondo anno e 20% nel terzo anno.

Documentazione da allegare alla domanda (oltre a quella comune a tutti gli interventi).

1. relazione dettagliata sugli obiettivi previsti dall’iniziativa;

2. previsione di spesa sulla base dei minimi contrattuali in vigore al momento dell’assunzione;

3. curriculum vitae della persona da assumere, sottoscritto dalla medesima.

Collaudo e liquidazione. La liquidazione del contributo verrà effettuata a seguito di specifica richiesta corredata redatta sul modello predisposto dall’Assessorato corredata dalla seguente documentazione:

1. riepilogo della spesa sostenuta;

2. copia delle buste paga;

3. attestazione del versamento degli oneri dovuti dall’azienda (previdenziali, assistenziali, fiscali, assicurativi, ecc.) resa in forma di dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà;

4. certificato di iscrizione al Registro Imprese della Camera di Commercio col quale si attesta che la società si trova nel pieno possesso ed esercizio dei propri diritti o dichiarazione sostitutiva di certificazione;

5. ogni altra documentazione prescritta con l’atto di concessione.

6. SISTEMI DI QUALITA’. (art. 6, comma 2, lett. g)

Iniziative finanziabili. Acquisto di apparecchi e strumenti di prova, controllo e collaudo e relativi software, finalizzati alla realizzazione di sistemi di qualità aziendale.

I beneficiari dovranno dimostrare, nell’arco di tre anni dalla data di erogazione del contributo, di aver ottenuto la certificazione del sistema da un organismo accreditato.

L’acquisizione di consulenze specialistiche finalizzate alla realizzazione di sistemi di qualità possono essere rendicontate nell’ambito delle spese generali e tecniche.

Limiti degli investimenti. Spesa massima ammissibile 200.000,00 euro.

Agevolazioni previste. Può essere concesso un contributo in conto capitale fino al 40% della spesa ritenuta ammissibile.

Documentazione da allegare alla domanda (oltre a quella comune a tutti gli interventi)

1. relazione sugli obiettivi previsti dall’iniziativa che comprovi che il beneficiario abbia proceduto all’analisi dettagliata della situazione aziendale, all’individuazione dei punti critici del processo produttivo, all’identificazione degli adempimenti da attuare in relazione agli aspetti organizzativi, di qualificazione del personale e di adeguamento tecnologico, all’elaborazione di manuali di qualità e delle procedure ed ad altri eventuali adempimenti relativi all’adozione della norma prescelta oppure documentazione comprovante l’elaborazione di manuali di qualità e delle procedure, ed altri eventuali adempimenti relativi all’adozione della norma prescelta;

2. elenco delle attrezzature da acquistare con l’indicazione del relativo costo;

3. titolo di possesso dello stabilimento ove saranno collocate le attrezzature;

4. un preventivo dettagliato di ditta specializzata per ogni attrezzatura.

Collaudo e liquidazione. La liquidazione del contributo verrà effettuata a seguito di specifica richiesta redatta sul modello predisposto dall’Assessorato corredata dalla seguente documentazione:

1. perizia asseverata di collaudo;

2. elenco delle attrezzature acquistate;

3. copia delle fatture dettagliate e quietanzate;

4. copia dell’attestato di conformità alla norma prescelta rilasciata da un organismo accreditato;

5. dichiarazione di iscrizione delle fatture sul libro giornale, cespiti e registro IVA acquisti;

6. certificato di iscrizione al Registro Imprese della Camera di Commercio col quale si attesta che la società si trova nel pieno possesso ed esercizio dei propri diritti;

7. ogni altra documentazione prescritta con l’atto di concessione;

8. dichiarazione di conformità all’originale dei documenti presentati in copia resa dal legale rappresentante della ditta unitamente alla fotocopia del documento di identità.

Il contributo può essere liquidato anche prima che sia stato conseguito l’attestato di conformità; su presentazione di fideiussione bancaria o assicurativa in favore della Regione Piemonte di importo pari al contributo ottenuto.

Rimane a carico del beneficiario l’obbligo di presentare la documentazione comprovante l’avvenuta certificazione entro tre anni dal collaudo delle attrezzature e comunque non appena ne venga in possesso, pena la decadenza delle agevolazioni e la conseguente restituzione delle somme riscosse maggiorate degli interessi legali.

7. STUDI DI FATTIBILITA’ (art. 6 comma 3).

Iniziative finanziabili Sono finanziabili l’acquisizione di specifiche consulenze professionali e la redazione di studi di fattibilità finalizzati a processi di concentrazione d’imprese mediante fusione, secondo quanto previsto dal comma 3 dell’art. 6 della L.R. n. 95 del 22/12/1995.

Limiti degli investimenti. Spesa massima ammissibile 15.000,00 euro per ciascuna azienda interessata dal processo di fusione.

Agevolazioni previste. Può essere concesso un contributo in conto capitale fino al 50% della spesa ritenuta ammissibile.

Documentazione da allegare alla domanda (oltre a quella comune a tutti gli interventi)

1. relazione sul processo di fusione con l’indicazione delle motivazioni, delle aziende interessate e dei tempi necessari per le diverse fasi del processo;

2. preventivi di spesa;

3. curriculum del professionista o della società di consulenza incaricata;

4. eventuale altra documentazione ritenuta necessaria in relazione alla tipologia del progetto.

Collaudo e liquidazione. La liquidazione del contributo verrà effettuata a seguito di specifica richiesta redatta sul modello predisposto dall’Assessorato corredata dalla seguente documentazione:

1. studio di fattibilità che dovrà, tra l’altro, contenere:

- tipo di concentrazione d’imprese;

- approfondita analisi di bilancio delle imprese interessate dal processo di concentrazione tendente ad evidenziare attraverso il calcolo e la valutazione di indici di struttura e di natura finanziaria ed economica i punti di debolezza e di forza dei soggetti interessati dal processo di concentrazione nonché il vantaggio economico derivante dalla realizzazione del processo stesso;

- schema procedurale dettagliato dell’operazione, con l’indicazione dei tempi necessari per le diverse fasi del processo di concentrazione e delle date di ogni scadenza e/o atto individuato nello studio;

- modifiche statutarie da apportare agli statuti sociali delle imprese preesistenti;

- iniziative e gli interventi strutturali finalizzati al miglioramento qualitativo del prodotto.

2. fatture dettagliate e quietanzate relative alla redazione dello studio di fattibilità;

3. dichiarazione di iscrizione delle fatture sul libro giornale e registro IVA acquisti;

4. certificato di iscrizione al Registro Imprese della Camera di Commercio col quale si attesta che la società si trova nel pieno possesso ed esercizio dei propri diritti o dichiarazione sostitutiva di certificazione;

5. ogni altra documentazione prescritta con l’atto di concessione.