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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 22

Codice 17.1
D.D. 16 aprile 2007, n. 73

L.R. n. 40/1998 - Fase di verifica della procedura di Via inerente il progetto presentato dalla Societa’ Geomark Srl su incarico e per conto della Societa’ Gaia 3000 Srl , localizzato in area Cp1 nel Comune di Moncalieri - Esclusione del progetto dalla Fase di valutazione di cui all’art. 12 della l.r. n. 40/1998

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di ritenere che il “Progetto per la realizzazione di un centro commerciale sequenziale in area Cp1 come individuata dal PRGC vigente, all’interno della porzione di territorio definita ”Aree a destinazione produttiva e terziaria parzialmente edificate - Comune di Moncalieri (TO) “ presentato dalla Società Geomark Srl con sede in Corso Regina Margherita 99 - Torino - (omissis), su incarico e per conto della Società Gaia 3000 Srl con sede legale in Torino, Galleria San Federico 54 - (omissis), possa essere escluso dalla fase di valutazione di cui all’art. 12 della l.r. 40/98 per le ragioni dettagliatamente espresse in premessa, a condizione che vengano realizzate tutte le mitigazioni di impatto ambientale proposte nel progetto allegato all’istanza in oggetto e che il progetto municipale recepisca tutte le prescrizioni e le raccomandazioni di seguito elencate:

Dal punto di vista tecnico-progettuale:

Viabilità

Il centro commerciale in oggetto si trova ad integrare, soprattutto per quanto riguarda la viabilità, con altri tre insediamenti terziario-commerciali: due posti nell’area Cp1 nel PRGC del Comune di Moncalieri, denominati rispettivamente “Decathlon”, già realizzato e “Sanda Vadò” da realizzare, e l’altro localizzato a sud degli stessi centri, denominato “Centro dell’Intrattenimento” già realizzato, pertanto:

- dovranno essere recepite le prescrizioni sulle tempistiche realizzative e i criteri di progettazione relative alle opere di viabilità dell’area indicate nella deliberazione della Conferenza dei Servizi per l’autorizzazione amministrativa commerciale dell’impianto in progetto (n.15900/17.1 del 24/12/2004);

- si ritiene necessario suggerire per le successive fasi progettuali, il coinvolgimento (incontri con tavoli tecnici) dei vari Enti pubblici competenti e dei gestori delle reti infrastrutturali che fino ad ora hanno collaborato per la stesura del presente “studio di impatto sulla viabilità”; al fine di verificare e concordare delle soluzioni viabilistiche-trasportistiche attuabili anche in fasi successive, che possano, a lungo termine, garantire un’offerta di trasporto sufficiente da poter assicurare un’efficace, efficiente e sicura gestione della mobilità, in un nodo tanto nevralgico del sistema viario dell’area metropolitana torinese;

- si rimarca la necessità di curare lo studio viabilistico per quanto attiene le nuove opere previste lungo il confine sud dell’area interessata in funzione dei flussi di traffico in direzione del centro abitato di Moncalieri. In particolare si evidenzia l’importanza di un corretto dimensionamento delle rotatorie per le motivazioni esposte al punto precedente;

- dovrà essere prevista anche la viabilità di tipo pedonale che permetta il collegamento tra le varie strutture commerciali presenti nell’area.

Progetto

- Dovranno essere verificate la natura e le caratteristiche meccaniche dei terreni interessati dai carichi trasmessi dalle strutture in progetto, predisponendo una opportuna indagine geognostica, proporzionata alle dimensioni del progetto stesso, ai sensi del D.M. 11/03/88;

- Dovranno inoltre essere verificate la tipologia e la qualità delle terre di scavo, ai sensi della normativa di settore, privilegiando il loro riutilizzo in loco rispetto al conferimento delle stesse in discarica.

- Riutilizzare il suolo asportato e opportunamente accantonato in fase di cantiere, per la sistemazione delle aree a verde previste;

- Indicare i possibili siti di approvvigionamento e smaltimento, dettagliare i siti di deponia temporanea del materiale proveniente dagli scavi, prevedere le modalità di riutilizzo, il trasporto, il numero di mezzi necessari. È opportuno pianificare la movimentazione del materiale di risulta degli scavi, per consentirne il massimo recupero/riutilizzo dei materiali e minimizzare l’uso della discarica. Inoltre sarà necessario valutare la gestione del traffico in fase di cantiere considerata la vicinanza con i centri abitati di Torino e Trofarello.

- Dovranno essere individuate e localizzate cartograficamente le aree di cantiere, le eventuali piste necessarie e le aree di stoccaggio materiale previste per i lavori di movimento terra relativi ai vari interventi in progetto. In particolare non sono stati quantificati e debitamente valutati tutti i cantieri definiti temporanei o mobili collegati alla realizzazione del centro commerciale e della viabilità connessa e l’effettiva necessità per la logistica di cantiere.

- Indicare specifiche attenzioni nell’organizzazione e gestione del cantiere per limitare al minimo possibile lo spostamento dei mezzi d’opera nei periodi di maggiore flusso di traffico, riducendo in tal modo le pressioni sull’area in oggetto, già caratterizzata da un non trascurabile grado di inquinamento acustico ed atmosferico;

- In merito alla dismissione e demolizione del pozzo irriguo esistente, il progettista deve fare riferimento alle disposizioni dell’allegato E del Decreto del Presidente della Giunta Regionale 29 luglio 2003 n. 10/R: “Regolamento regionale recante:Disciplina dei procedimenti di concessione di derivazione di acqua pubblica (Legge Regionale 29 dicembre 2000, n. 61)”. Le soluzioni tecnico progettuali per la chiusura del pozzo esistente devono essere definite in modo specifico tenendo conto dell’eventuale condizione di miscelazione delle acque di falde diverse.

- Condurre adeguate verifiche dell’assetto stratigrafico ed idrogeologico locale anche in fase di realizzazione delle opere, a scavi aperti;

- Si richiede di esaminare la possibilità, in accordo con il Comune di Moncalieri, di integrare la rete del Trasporto Pubblico con un collegamento (ad esempio servizio di navetta) al nuovo Centro Commerciale e di quelli previsti nella stessa area, al fine di diminuire il traffico veicolare con conseguenti benefici ambientali.

Dal punto di vista ambientale

Acque superficiali e sotterranee

Al fine di pervenire ad un quadro conoscitivo del settore in esame sono stati consultati i dati di tipo geologico disponibili all’interno della Banca Dati della Provincia di Torino, dai quali è emerso che:

* l’area è stata interessata da allagamenti in occasione degli eventi alluvionali del 1994 e del 2000;

* la Banca Dati Geologica della Regione Piemonte indica che l’area è allagabile con tempo di ritorno compreso tra 25 e 50 anni e alluvionabile da materiale limoso;

* il deflusso delle acque è condizionato dalla presenza di infrastrutture quali C.so Savona, la linea ferroviaria Torino-Asti, la strada Palera;

* l’idrografia superficiale è caratterizzata da un reticolo secondario formato da numerosi canali artificiali di differente ampiezza e variamente collegati tra loro;

* la soggiacenza della falda è compresa tra 3 e 10 metri di profondità dal p.c..

Nella relazione geologica e geotecnica a corredo del progetto viene riportato che l’attuale assetto del territorio in corrispondenza dell’area in oggetto ha perso ormai da molto tempo ogni traccia di naturalità, con conseguente alterazione radicale del sistema di deflusso superficiale delle acque. Inoltre gli alvei naturali che si presentavano antecedentemente all’antropizzazione e che hanno dato vita a fenomeni di esondazione ed allagamento molto estesi sono stati sostituiti da alvei artificiali sovente sottodimensionati e con sviluppo assolutamente tortuoso e irrazionale.

Nella stessa relazione viene detto anche che in seguito all’evento alluvionale del ‘94 le Amministrazioni competenti sono intervenute tramite la progettazione di sistemi di completo riassetto idraulico del territorio, finalizzati al raggiungimento di una completa o almeno più accettabile salvaguardia dell’esistente, vincolando la realizzazione di nuove infrastrutture, sia civili che industriali (compresa quindi quella in oggetto), alla effettiva realizzazione delle opere di sistemazione.

Alla luce di quanto sopra riportato si ritiene che l’opera in progetto possa essere realizzata esclusivamente in dipendenza dalla presenza e funzionalità degli interventi di riassetto territoriale messi in opera o previsti, di cui sopra.

Si concorda in tal senso con quanto indicato nella relazione geologica-geotecnica relativamente:

- alla necessità di prevedere la quota dello zero edilizio a + 1 m rispetto alla quota media del piano campagna e al divieto di realizzazione di locali interrati o seminterrati (come da NTA del PRGC);

- alle modifiche alla viabilità, che non devono costituire un impedimento allo smaltimento di eventuali lame d’acqua superficiale conseguenti a fenomeni di allagamento localizzati;

- alla necessità di approfondire le indagini in sito per meglio definire l’assetto stratigrafico ed idrogeologico locale vista la situazione stratigrafica variabile anche su distanze piuttosto ravvicinate a causa di continue eteropie di facies.

Paesaggio

La notevole sottrazione di suolo (ad uso agricolo, coltivazione di mais), di corridoi ecologici e l’impermeabilizzazione che si viene a verificare non solo per la realizzazione di questo centro commerciale, ma anche per le altre opere previste per l’area Cp1 del PRGC di Moncalieri, richiede di prevedere adeguati interventi di mitigazione e/o compensazione ambientale, pertanto:

- qualora non sia possibile promuovere azioni nel Comune interessato, si potrebbero individuare interventi diversamente localizzati; è tuttavia auspicabile che tali opere siano mantenute nel contesto di riferimento (nella collina torinese o nel parco del Po). Tra i possibili interventi di compensazione si segnala la possibilità di prevedere interventi di recupero naturalistico delle aree intercluse poste in prossimità dei raccordi stradali in progetto, inoltre si richiede di migliorare l’assetto della Gora del Molino sita in prossimità delle opere, per evitare che sia ridotto alla condizione di canale in cemento e per conferirgli un grado di naturalità.

Gestione Rifiuti

* E’ necessario individuare la posizione per lo stoccaggio di bancali e pedane che occupano una notevole superficie.

Sistemi di illuminazione

* Il sistema di illuminazione del centro commerciale deve essere adeguata alla Legge Regionale n°31 del 24/03/00 “Disposizione per la prevenzione e lotta all’inquinamento luminoso e per il corretto impiego delle risorse energetiche .

Rumore

* Dovranno essere adottati gli accorgimenti tecnici per la riduzione della rumorosità del centro commerciale indicati nella relazione di “Clima acustico attuale e valutazione di impatto acustico previsionale” datata giugno 2006 (prot. 48550 del 27.6.06) a mitigazione degli impatti sui recettori più esposti, allegati alla procedura di approvazione del Pec.

* Per la viabilità in progetto, secondo quanto evidenziate nella documentazione di impatto acustico, dovranno essere realizzate gli interventi tecnici atti a garantire il rispetto dei limiti ed a carico del proponente in conformità al disposto del DPR 142/04 (a titolo esemplificativo e non esaustivo: direttamente sulla sorgente rumorosa come pavimentazione fonoassorbente, giunti silenziosi, lungo la via di propagazione del rumore dalla sorgente al ricettore con barriere acustiche naturali o artificiali; direttamente sul recettore: serramenti fonoassorbenti, isolanti fonoassorbenti).

* Dovranno essere rispettati i requisiti acustici passivi degli edifici ai sensi del DPCM del 05.12.1997 in funzione della loro tipologia realizzativa.

Atmosfera

* Dovrà essere garantito il rispetto nella fase della realizzazione dell’esercizio delle prescrizioni del d. lgs. 192/05 e s.m.i.

* In merito alla realizzazione di nuovi edifici, si rinvia, oltre a quanto previsto dal d. lgs. 192/05 e l. 10/91 e s.m.i., alle disposizioni della Deliberazione del Consiglio Regionale 11 gennaio 2007, n. 98 - 1247, pubblicate sul BUR n. 06 del 8.2.07 ed entrate in vigore il 24.2.2007 che dovranno essere integralmente recepite.

Risparmio energetico

Il piano energetico ambientale regionale inserisce tra le azioni prioritarie da attivare ai sensi dell’art. 8 della LR n. 23 del 7/10/2002 la promozione della generazione diffusa, dell’efficienza energetica e della ricerca su tecnologie energeticamente efficienti applicate, tra gli altri, al comparto della grande distribuzione commerciali; oltre allo sviluppo del teleriscaldamento e all’integrazione del Regolamento Edilizio.

Il proponente, nella relazione di prefattibilità ambientale, prevede una fornitura elettrica di 1300KW dalla rete Enel tramite due cabine di trasformazione da media a bassa tensione e stima un fabbisogno di gas per il riscaldamento pari a circa 2.500.00 Kcal.

Dichiara inoltre l’intenzione di minimizzare l’impatto ambientale con l’impiego di impianti e macchinari caratterizzati da bassi consumi, elevati rendimenti, minima quantità di emissioni inquinanti e di rumore.

Tra questi si evidenzia la previsione di installare pompe di calore e centrali frigorifere a recupero energetico del calore di condensazione del gas frigorifero per produzione di acqua calda sanitaria.

* Considerata la presenza nel sito di altri centri commerciali già esistenti o di prossima realizzazione e la vicinanza con la centrale termoelettrica AEM, si ritiene utile valutare la possibilità di:

* applicazione del teleriscaldamento mediante connessione alla vicina centrale termoelettrica AEM, già impiegata da anni in assetto cogenerativo per il teleriscaldamento di Torino Sud. L’ampia disponibilità di calore anche durante la stagione estiva potrebbe anche rendere interessante l’impiego di impianti di refrigenerazione ad assorbimento, che comportano un notevole riduzione dei consumi di energia elettrica.

* raggruppamento delle cabine elettriche di trasformazione al servizio di questa struttura e delle analoghe che si trovano nelle immediate vicinanze, con conseguente collocazione nel sito più adeguata.

Altri aspetti di carattere generale che possono essere considerati sono i seguenti:

* impiego delle migliori tecniche edilizie disponibili relativamente alle prestazioni energetiche degli edifici, in particolare per ottimizzare l’isolamento termico degli interni e minimizzare il fabbisogno energetico per la climatizzazione estiva ed invernale (riscaldamento e raffrescamento naturale o passivo), tenendo anche conto del contributo al riscaldamento apportato da macchinari e illuminazione artificiale

* utilizzo più ampio possibile della luce naturale per l’illuminazione degli spazi interni. Nella relazione fornita dal proponente non si accenna a questa possibilità, mentre si evidenzia l’intenzione di razionalizzare i consumi energetici impiegando prevalentemente lampade a elevata efficienza per l’illuminazione interna ed esterna con adeguati dispositivi automatizzati per l’accensione e lo spegnimento, nonché per la riduzione di intensità luminosa nelle ore notturne

* valutazione delle possibilità di impiego di impianti solari termici o fotovoltaici, eventualmente integrati nei materiali edilizi.

- Gli edifici dovranno rispettare per il riscaldamento ambientale e il condizionamento i requisiti stabiliti con la Delibera del Consiglio Regionale 11/01/2007 n.98-1247 scheda 5 N per gli edifici adibiti a E5: Attività commerciali e assimilabili quali: negozi, magazzini di vendita all’ingrosso o al minuto, supermercati e esposizioni.

Fase di cantiere

* L’allestimento e la gestione del cantiere devono essere previsti nell’ottica di mitigare il più possibile l’impatto sul territorio; in particolare dovranno essere rispettate le richieste dell’ARPA nel contributo richiamato in premessa.

Verifica delle prescrizioni e monitoraggi

* Fermo restando le competenze istituzionali in materia di vigilanza in capo ad altri Enti, si prescrive di affidare ad Arpa Dipartimento di Torino ai sensi dell’art. 8 della l.r. n. 40/98 il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera.

* Si richiede una campagna di monitoraggio della qualità dell’aria ante operam nella zona in cui verrà creata una nuova rotatoria ed indicata con la sigla R10 nella relazione “Valutazione clima acustico attuale e valutazione di impatto acustico previsionale”, in quanto tale zona sarà caratterizzata da un incremento di traffico piuttosto significativo rispetto ai livelli attuali. Tale campagna dovrà essere effettuata per almeno 3 settimane con un laboratorio mobile attrezzato di strumentazione per il rilevamento di CO, NO2, e PM10 e dovrà essere ripetuta dopo almeno 3 mesi dalla conclusione del progetto e dall’entrata in esercizio del centro commerciale. Tali campagne permetteranno di conoscere i reali impatti sulla qualità dell’aria del progetto e permetteranno la verifica delle previsioni presentate attualmente dal proponente.

* Occorre effettuare un rilievo delle condizioni di deflusso e informazione all’utenza atte a consentire un’efficace gestione del traffico e un monitoraggio traffico post-realizzazione a tre/sei/dodici mesi nell’area vasta (Centro Commerciale, nuova viabilità e viabilità modificata).

* Dovrà essere effettuata una campagna di misura di verifica delle emissioni di rumore stimate nella valutazione, tramite modellizzazione matematica, con il centro commerciale in piena attività, in prossimità dei ricettori sensibili più vicini alle sorgenti di rumore individuate. Nel caso in cui i rilievi risultino superiori ai valori stimati e non rispettanti i limiti della vigente normativa di legge si dovranno contestualmente prevedere opere di bonifica risolutive.

* Particolare attenzione dovrà essere posta nella valutazione post-operam delle immissioni differenziali dell’area di carico e scarico materiali.

* Nel caso si insediassero nel centro commerciale attività che necessitino di refrigerazione e/o riscaldamento (es. frigoriferi) anche nel periodo notturno (con centro commerciale chiuso) e che per questa ragione utilizzino gli impianti tecnologici predisposti sul tetto del medesimo, si dovrà procedere necessariamente ad una nuova valutazione di impatto acustico previsionale dell’area interessata dalle emissioni acustiche dei citati impianti.

* Deve essere comunicato al Dipartimento ARPA di Torino l’inizio ed il termine dei lavori e il luogo del deposito del Progetto esecutivo relativo alle opere pubbliche, onde permettere il controllo dell’attuazione delle prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/1998.

* Il Direttore dei lavori deve trasmettere all’ARPA Dipartimento di Torino, una dichiarazione, accompagnata da una relazione esplicativa, relativamente all’attuazione di tutte le misure prescritte, compensative, di mitigazione e di monitoraggio, incluse nella documentazione presentata, ed integrate da quelle contenute nella Determina della Giunta Regionale, conclusiva del procedimento amministrativo relativo all’opera in oggetto; inoltre, consegna una planimetria e una relazione dettagliata relativa alla distribuzione interna dell’area di cantiere (ubicazione, dimensionamento e modalità di gestione) degli impianti fissi e di tutti i sistemi necessari per lo smaltimento controllato degli inquinanti provenienti dalle lavorazioni previste garantendone, nel tempo, la verifica della capacità e dell’efficacia;

* i risultati dei rilevamenti effettuati devono essere trasmessi all’ARPA Dipartimento di Torino;

* in caso di significativo aumento dei parametri di inquinamento dovranno essere individuati ulteriori sistemi di mitigazione a carico del proponente volti alla riduzione degli impatti.

* L’intervento dovrà essere realizzato in conformità agli elaborati depositati presso il Settore Urbanistica del Comune di Moncalieri ed in conformità alle prescrizioni dell’accoglimento del Sindaco del 07.03.2007.

* L’approvazione del progetto di Pec e del conseguente progetto municipale per il rilascio dei permessi di costruire da parte del Comune di Settimo Torinese è subordinata al recepimento delle prescrizioni di cui al presente atto.

* Dovrà essere ottenuta autorizzazione regionale ex art. 26 l.r. n. 56/77 s.m.i. preventiva al rilascio dei permessi di costruire che subordinata al rispetto delle prescrizioni contenute nel presente atto.

Sono fatti salvi i diritti e gli interessi di terzi, nonché le competenze di altri Organi, Amministrazioni o Enti in senso autorizzativo ai fini della realizzazione dell’intervento in oggetto.

Si invita il proponente a prendere visione interamente dei pareri pervenuti a questo Settore per quanto di competenza di ogni organo interessato ai sensi dell’art. 9 della l.r. n. 40/98.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’art. 9 della l.r. 40/98 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte.

Avverso la presente Determinazione é ammesso ricorso innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte entro il termine di 60 giorni a decorrere dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione o in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di cui sopra.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto ed ai sensi dell’art. 12, comma 8 della l.r. n. 40/1998.

Il Dirigente responsabile
Patrizia Vernoni