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Bollettino Ufficiale n. 22 del 31 / 05 / 2007

Codice 23.1
D.D. 3 aprile 2007, n. 61

L.R. 40/1998 - Fase di verifica della procedura di VIA e contestuale valutazione di incidenza inerente al progetto “Lavori di adeguamento dell’argine maestro in sponda sinistra del fiume Sesia” in Comune di Villata presentato dall’A.I.PO - Esclusione del progetto dalla fase di valutazione di cui all’art. 12 della L.R. 40/1998

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di ritenere che il progetto “Lavori di adeguamento dell’argine maestro in sponda sinistra del fiume Sesia” presentato dall’ Agenzia Interregionale per il fiume Po, localizzato in comune di Villata (VC), sia escluso dalla fase di valutazione di cui all’articolo 12, per le ragioni dettagliatamente espresse in premessa, subordinatamente al rispetto delle seguenti condizioni, vincolanti ai fini dei successivi provvedimenti necessari alla realizzazione dell’intervento:

1. In sede di progettazione definitiva dovranno essere effettuate le opportune verifiche di stabilità delle opere di difesa previste, anche in condizioni dinamiche determinate dagli eventi di piena.

2. In sede di progettazione definitiva si dovrà produrre un’idonea cartografia con la precisa ubicazione del cantiere, l’indicazione delle aree destinate allo stoccaggio di materiali/terreno e le eventuali postazioni in cui si effettuerà il rifornimento mezzi. Qualora il rifornimento avvenga all’interno del cantiere, dovranno essere previste delle zone idonee (pavimentazione impermeabile, canalette di raccolta, cordoli di contenimento, ecc..), al fine di minimizzare l’impatto in caso di sversamenti accidentali. Si dovranno inoltre indicare, sulla medesima cartografia, i percorsi compiuti dagli automezzi in entrata e uscita dal cantiere.

3. Poiché l’intervento in progetto interferisce con le aree agricole esistenti, il progetto definitivo dovrà approfondire, di concerto con i proprietari o i gestori dei fondi, gli aspetti di dettaglio circa le interferenze legate alla presenza della viabilità interpoderale e delle piste di attraversamento dell’argine per l’accesso alla zona golenale antistante l’argine stesso, individuando e programmando gli eventuali interventi di spostamento ed adeguamento. Durante la fase di cantiere dovrà essere sempre consentito l’accesso ai fondi.

4. Nelle fasi di predisposizione del progetto definitivo ed esecutivo, il proponente dovrà verificare con il consorzio irriguo operante nell’area di intervento le soluzioni individuate per risolvere le interferenze con il reticolo irriguo esistente e il cronoprogramma relativo alla realizzazione delle opere, in modo da assicurare la funzionalità della rete irrigua e da permettere l’effettuazione delle operazioni di manutenzione della rete stessa in maniera agevole e in sicurezza.

5. Dovrà essere predisposta una valutazione previsionale d’impatto acustico ai sensi della L.R. 50/2000 e della D.G.R. 02/02/2004 n. 9-11616 sottoscritta dal proponente e dal tecnico abilitato che l’ha predisposta, con riferimento al piano di zonizzazione acustica approvato dal Comune di Villata.

6. Il taglio di vegetazione arborea ed arbustiva dovrà essere limitato al minimo indispensabile, effettuandolo esclusivamente laddove risulti assolutamente necessario. Dovrà inoltre essere posta particolare cura nella gestione della fase di cantiere al fine di evitare danneggiamenti agli alberi esistenti, sia nell’ambito degli impianti di pioppicoltura intensiva, sia nel lembo relitto di querco-carpineto situato all’estremità sud del tratto di rilevato arginale da adeguare.

7. In fase di cantiere dovranno essere predisposte tutte le misure atte a scongiurare il rischio di immissione di sostanze inquinanti e previsto un piano di “intervento rapido” per il contenimento e l’assorbimento di eventuali sversamenti accidentali, anche sul terreno.

8. Le acque di lavaggio dei piazzali o del cantiere dovranno essere opportunamente decantate prima di essere scaricate nel corpo idrico superficiale.

9. Durante la fase di realizzazione dell’opera si dovrà provvedere a regolare bagnatura delle strade sterrate, specialmente nei periodi meno piovosi, al fine di contenere la dispersione delle polveri in atmosfera. Inoltre, qualora i mezzi trasportino materiale polverulento, dovranno essere opportunamente coperti da telone, onde evitare la dispersione delle polveri. Dovrà inoltre essere prevista la pulizia degli automezzi in uscita dall’area di cantiere.

10. Poiché gli interventi in progetto ricadono all’interno di un’Area protetta e di un Sito Natura 2000, l’esecuzione dei lavori dovrà essere sospesa nel periodo di nidificazione dell’avifauna (15 marzo-15 giugno); nel caso in cui, in virtù di motivi di interesse pubblico e di organizzazione, tale via non fosse percorribile, dovranno essere adottati opportuni sistemi di mitigazione da concordarsi con ARPA Piemonte-Settore VIA/VAS e con il Parco naturale delle Lame del Sesia, previa specifica richiesta al Settore Regionale Pianificazione Aree Protette della Direzione Turismo - Sport - Parchi.

11. Dovranno essere ottemperate le misure di mitigazione ambientale contenute nella Relazione ambientale allegata al progetto preliminare.

12. Il ripristino delle aree di cantiere, così come proposto dal proponente, dovrà prevedere la messa a dimora di alberi e arbusti di specie autoctone compatibili con la tipologia del querco-carpineto della bassa pianura. La messa a dimora dovrà essere effettuata in stagioni idonee (primavera, autunno), seguendo tutte le modalità che ne consentano un buon attecchimento. Il dettaglio di tali interventi (specie, sesti di impianto, opere di manutenzione) dovrà essere concordato con Arpa Piemonte-Settore VIA/VAS e il Parco delle Lame del Sesia.

13. Il miscuglio di specie erbacee da utilizzare negli interventi di inerbimento del rilevato arginale dovrà essere scelto coerentemente con le condizioni stazionali ed il corteggio floristico delle aree circostanti; la scelta delle specie da utilizzare in tale miscuglio dovrà essere concordata con Arpa Piemonte-Settore VIA/VAS e il Parco delle Lame del Sesia.

14. Al fine di garantire l’attecchimento del materiale vegetale utilizzato negli interventi di recupero ambientale delle superfici interessate dalla realizzazione dei lavori in progetto, il proponente dovrà prevedere un periodo di manutenzione delle opere a verde, da svolgersi almeno nell’anno successivo alla realizzazione delle stesse, che preveda la risemina delle superfici ove si sia verificato un mancato o un ridotto sviluppo della copertura erbacea.

15. Al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco. Per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deposito temporaneo, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, le eventuali piste di servizio realizzate per l’esecuzione delle opere, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell’esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti.

16. Si raccomanda di non ricorrere ad interventi di bonifica dei terreni a scopo agrario finalizzati all’approvvigionamento del materiale inerte necessario per l’adeguamento dell’argine.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’articolo 9 della L.R. 40/1998 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al tribunale amministrativo regionale entro il termine di sessanta giorni dalla notificazione.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Carlo Pelassa