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Bollettino Ufficiale n. 22 del 31 / 05 / 2007

Deliberazione della Giunta Regionale 7 maggio 2007, n. 14-5821

L.R. 21/1985 s.m.i. D.M. 18.12.2006. D.M. 2.3.2007. Approvazione del “Programma generale d’intervento mirato all’informazione di consumatori e utenti” denominato “Iniziative di assistenza, informazione e formazione ai consumatori”

A relazione dell’Assessore Caracciolo:

Il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 18 dicembre 2006, all’articolo 3, assegna alle regioni e province autonome una somma complessiva di 14 milioni di euro per la realizzazione di interventi mirati all’informazione e all’assistenza a favore dei consumatori ed utenti, in attuazione dell’art. 148, comma 1, legge 23 novembre 2000. La somma assegnata alla Regione Piemonte ammonta a Euro 985.100,00. Nel medesimo articolo si precisa che, con successivo Decreto del Direttore generale per l’armonizzazione del mercato e la tutela dei consumatori, sono individuate le modalità di effettuazione dell’iniziativa, le modalità di presentazione dei programmi generali di intervento, le modalità di rendicontazione delle spese, comprese quelle relative allo svolgimento delle attività di monitoraggio e di controllo, le modalità di liquidazione delle risorse.

Il Decreto del Direttore generale per l’armonizzazione del mercato e la tutela dei consumatori del 2 marzo 2007 ha previsto, fra l’altro, all’articolo 4, che i programmi, uno per ciascuna regione o provincia autonoma, per essere ammessi al contributo, dovranno prevedere la realizzazione di interventi esclusivamente e direttamente mirati al miglioramento della condizione informativa dei consumatori e degli utenti e potranno prevedere strumenti quali l’apertura e gestione di appositi sportelli informativi e call center, oltre che la realizzazione di interventi inseriti nei piani regionali di settore purché esclusivamente e direttamente destinati ai consumatori.

All’articolo 4 si stabilisce, inoltre, che il Programma deve essere approvato con atto della Regione, e deve essere trasmesso al Ministero, ai sensi dell’articolo 8, entro il 15 maggio 2007.

Il decreto definisce inoltre l’oggetto del programma, gli obiettivi e le finalità; individua: i soggetti attuatori; la previsione dei costi totali; la previsione o meno dell’apporto di ulteriori risorse al programma da parte dello stesso soggetto beneficiario e/o di altri soggetti pubblici o privati; le modalità e i tempi di effettuazione dell’attività di monitoraggio; la dichiarazione di effettuare l’impegno delle risorse assegnate entro il 31 dicembre 2007; l’indicazione del responsabile della realizzazione del programma.

All’articolo 6 si identificano i soggetti attuatori nelle Regioni e Province autonome, anche in collaborazione con le associazioni dei consumatori presenti sul territorio e riconosciute.

Sono inoltre definite le spese ammissibili (art. 7), i termini e le modalità di presentazione dei programmi e la realizzazione degli stessi (art. 8). Gli interventi previsti e finanziati in ciascun programma devono essere completati e rendicontati entro il 15 ottobre 2008.

Si rende pertanto necessario predisporre e approvare il citato programma al fine di inviare il medesimo al Ministero dello Sviluppo Economico entro il 15 maggio 2007, evitando di decadere dal finanziamento ricevuto.

Per quanto attiene i contenuti del “Programma generale d’intervento mirato all’informazione di consumatori e utenti”, si propone di derivarlo dal piano triennale di attività 2005-2007 per la difesa e tutela del consumatore, approvato con D.C.R. 13.6.2006 n. 75 - 19620.

L’articolazione del programma denominato “Iniziative di assistenza, informazione e formazione ai consumatori”, nell’esposizione successiva, tiene conto di quanto richiesto nei modelli 02 e 03 allegati al citato decreto dirigenziale del 2 marzo 2007.

Oggetto: La Regione, sulla base di piani triennali approvati dal Consiglio in materia di tutela del consumatore, ha attivato negli anni una capillare rete di informazione ai cittadini e numerose iniziative di formazione e informazione dei giovani consumatori.

Il programma si pone per un verso, l’obiettivo di garantire la continuità operativa agli sportelli di assistenza e informazione ai cittadini attivati con le risorse finanziarie di cui al D.M. 23.11.2004, per altro verso di dare una strutturazione definita ai percorsi di informazione ed educazione al consumo nelle scuole, attuati negli anni sia dall’amministrazione regionale, sia dalle associazioni dei consumatori, attraverso la creazione di una Scuola del consumo consapevole diffusa sul territorio.

Obiettivi, finalità: Ai sensi del Piano di attività triennale per la difesa e tutela del consumatore approvato dal Consiglio regionale con D.C.R. 13.6.2006 n. 75 - 19620, i progetti ed i programmi devono convergere sul raggiungimento tra l’altro del “consolidamento e sviluppo dell’informazione e della formazione sul consumerismo”.

L’obiettivo prioritario è di assicurare la continuità di presenza, sul territorio regionale, di centri di assistenza al cittadino. Tali sportelli sono accessibili a tutti i cittadini con un’apertura settimanale da due a cinque giorni e da sei a trenta ore complessive.

Vengono gestiti dalle associazioni dei consumatori iscritte all’albo regionale talora con l’intervento dell’ente locale che partecipa sinergicamente con un sostegno finanziario.

L’attuale rete, nel periodo luglio 2006 - marzo 2007, ha avuto oltre 100.000 contatti e distribuito materiale informativo, consentendo il raggiungimento degli obiettivi programmati.

L’amministrazione regionale ha, da tempo, attuato iniziative di informazione ed educazione al consumo nelle scuole, sia direttamente che attraverso contributi alle associazioni dei consumatori.

L’iniziativa più recente è stata diffusa sotto le etichette “Più so meglio consumo” e “Informaconsumatori” e ha coinvolto migliaia di studenti nelle scuole di ogni ordine e grado del Piemonte.

La Scuola del consumo consapevole intende consolidare nel tempo e diffondere su tutto il territorio regionale una rete di scuole e di iniziative di informazione e formazione al consumo rivolte ai giovani e gestite con le istituzioni scolastiche.

Si ritiene pertanto di incentrare il programma su due interventi denominati rispettivamente

1. Gli sportelli del consumatore

2. La Scuola del consumo consapevole

Costi totali degli interventi per i quali è richiesto il finanziamento e copertura finanziaria

Numero interventoCosto complessivoRisorse Ministeriali% risorse assegnate all’intervento (% sul tot. delle risorse assegnate)Risorse soggetto beneficiario/attuatore/altro
1Euro 617.500Euro 430.00043,65%Euro 187.500
2Euro 553.500Euro 553.50056,19%Euro 0
TotaleEuro 1.171.000Euro 983.50099,84%Euro 187.500

Costo totale del programma


Importo%
Costo totale degli interventiEuro 1.171.000,0099,86%
Compenso per la Commissione di verificaEuro 1.600,000,14%
Totale ProgrammaEuro 1.172.600,00100%


Modalità e termini di nomina della Commissione di verifica e della determinazione dei relativi oneri di spesa: La Commissione di cui all’art. 12 del Decreto del 2 marzo 2007 verrà nominata con determinazione del Dirigente Regionale responsabile del Programma, il quale provvede ad acquisire la designazione del rappresentante della Direzione Generale del Ministero, e designa il rappresentante regionale scelto fra i funzionari della Direzione Commercio Artigianato che si occupano della gestione della L.R. 21/85 s.m.i. La Commissione verrà nominata entro 60 giorni dalla comunicazione dell’approvazione del programma. Ai componenti della Commissione spetta il rimborso delle spese previste per le missioni dei dipendenti regionali (determinazione della Direzione Bilanci n. 213 dell’8.8.2006, contenente la nuova disciplina delle missioni del personale regionale). L’importo destinato al pagamento dello svolgimento della funzione da parte del componente ministeriale della commissione è di Euro 1.600,00, a valere sull’assegnazione ministeriale

I soggetti attuatori: Per quanto riguarda l’intervento 1, la Regione Piemonte con la collaborazione delle Associazioni dei consumatori iscritte ad oggi all’Albo previsto dall’articolo 9 bis della l.r. 21/85 s.m.i. e più precisamente ACU-Associazione Consumatori Utenti, Adiconsum Piemonte, Adoc Piemonte, Adusbef, Arc Piemonte, Associazione Consumatori Piemonte, Cittadinanzattiva, Codacons Piemonte, Comitato Difesa Consumatori, Federconsumatori Piemonte, La Casa del consumatore, Movimento Consumatori, Movimento difesa del cittadino, Unione Tutela Consumatori.

Per quanto riguarda l’intervento 2 il soggetto attuatore è la Regione Piemonte.

Ambito territoriale interessato: Regione Piemonte.

Modalità e riferimenti normativi per la rendicontazione: Per quanto riguarda le spese dell’amministrazione regionale la rendicontazione avverrà secondo il d.m. del 2 marzo 2007, entro il 31 maggio 2008 ed entro il 15 settembre 2008 da parte delle associazioni dei consumatori con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con modelli predisposti dall’amministrazione regionale.

Modalità e tempi del monitoraggio: Intervento 1: schede riepilogative dell’attività di sportello inviate al Settore regionale competente ogni 15 giorni. Intervento 2: rapporti trimestrali sull’attività svolta.

Criteri per la verifica dei risultati: Analisi delle schede riepilogative e dei rapporti periodici, sopralluoghi del personale regionale, verifiche telefoniche, verifiche di disfunzioni segnalate dagli utenti, analisi del costo contatto.

Il dettaglio dei due interventi si propone essere il seguente:

lntervento 1: Gli sportelli del consumatore

Oggetto, obiettivi, finalità: L’obiettivo prioritario è di assicurare la presenza, sul territorio regionale, di centri di assistenza al cittadino in ragione degli attuali centri. Tali sportelli, accessibili a tutti i cittadini, hanno un’apertura settimanale da due a cinque giorni e da sei a trenta ore complessive.

Vengono gestiti dalle associazioni dei consumatori iscritte all’albo regionale talora con l’intervento dell’ente locale che partecipa sinergicamente con un sostegno finanziario.

L’intervento si pone quindi, l’obiettivo di garantire, sino al 15.9.2008, la continuità operativa agli sportelli di assistenza e informazione attivati con le risorse finanziarie di cui al D.M. 23.11.2004, oltre che l’azione informativa regionale.

Quadro temporale: Durata (in mesi): 11,5. Data di inizio: 1.10.2007. Data di conclusione: 15.9.2008.

Descrizione delle azioni da intraprendere, degli strumenti necessari e delle modalità di realizzazione: L’obiettivo è quello di mettere a disposizione del cittadino, oltre all’informazione sui propri diritti e doveri, centri di assistenza qualificati, presso i quali possa ottenere un servizio di documentazione, ricevere consigli, prospettare i propri problemi, derivandone precise indicazioni operative. Tale sistema di servizi è realizzato tramite una rete regionale di sportelli, attualmente costituita da 55 punti, alla quale si deve dare continuità per il periodo 1.1.2008 - 15.9.2008, rafforzando l’attuale sistema informativo attraverso la diffusione, anche nel 2008, di materiali quali il vademecum del consumatore, l’agenda del consumatore e prodotti multimediali (trasmissioni radiofoniche) e organizzando momenti di dibattito.

Quadro economico delle spese previste


Costo complessivoEuro 617.500100%
Contributo ministeroEuro 430.00069,64%
Risorse regionaliEuro 100.00016,19%
Risorse soggetto attuatoreEuro 87.50014,17%
Risorse comunitarie
Altre risorse

Quadro economico delle spese ammissibili previste per l’intervento (1)


Importo totale
%Risorse Ministero%
1Personale Euro 190.312,5043,5Euro 152.250,0043,5
2Macchinari e attrezzatureEuro 38.062,508,7Euro 30.450,008,7
3Servizi di consulenzaEuro 76.125,00 17,4Euro 60.900,0017,4
4Servizi di ComunicazioneEuro 56.875,0013Euro 45.500,0013
5Servizi di Pubblicità (Max 10% di 6)Euro 19.250,004,4Euro 15.400,004,4
6Spese ammissibiliEuro 380.625,0087Euro 304.500,0087
7Spese generaliEuro 56.875,0013Euro 45.500,0013
8Totale InterventoEuro 437.500,00100Euro 350.000,00100


(1) vista la strutturazione dello schema le risorse ivi previste sono esclusivamente quelle destinate alle associazioni dei consumatori iscritte all’albo regionale per l’attività degli Sportelli del consumatore. Per le iniziative di comunicazione è prevista la destinazione ulteriore della somma di Euro 180.000,00, gestita direttamente dalla Regione Piemonte, di cui Euro 80.000,00 quali risorse del Ministero ed Euro 100.000,00 quali risorse della Regione.

Ulteriori risorse finanziarie: L’assegnazione statale deve costituire al massimo l’ottanta per cento della spesa ammissibile prevista dal citato decreto del 2 marzo 2007, la parte rimanente è a carico delle associazioni dei consumatori, ai sensi del punto 3.3 della D.C.R. 13.6.2006 n. 75 - 19620 (Piano triennale di attività 2005-2007 per la difesa e tutela del consumatore).

Indicazione di criteri per la misurazione dell’efficacia dell’intervento: Analisi delle schede riepilogative di attività, sopralluoghi periodici del personale regionale, verifiche telefoniche, verifiche di disfunzioni segnalate dagli utenti, analisi del costo contatto.

Al fine di rendere operativo il Programma, in particolare l’intervento 1, si propone di approvare le seguenti modalità attuative, riprese da quelle già approvate con D.G.R. del 5 giugno 2006, n. 64 - 3089, relativa al precedente “Programma generale d’intervento mirato all’informazione di consumatori e utenti” e, nella definizione dell’ammontare contributivo, rapportate al minor periodo di durata dell’attuale Programma:

Gli sportelli, individuati con atto formale ed accreditati dalla Regione Piemonte, dovranno fornire servizi di informazione e orientamento ai cittadini.

I requisiti per conseguire e mantenere la qualifica di sportello del consumatore, da verificare a cura dell’ufficio preposto, sono i seguenti:

1) accesso ad Internet e una casella di posta elettronica intestata all’associazione;

2) segreteria telefonica;

3) orario di accesso al pubblico di almeno 6 ore settimanali complessive distribuite in due giorni;

4) identificazione di un responsabile di sportello;

5) gratuità delle prestazioni relative alle informazioni di primo impatto;

6) la postazione non deve in alcun modo avere un uso promiscuo, ossia non deve essere dedicata ad altre attività - siano esse professionali o di altre associazioni; la distinzione deve essere percepibile dal consumatore;

7) esporre fuori dall’ufficio una targa che lo identifichi quale sportello del consumatore.

A sostegno della funzionalità ed organizzazione delle associazioni iscritte nell’elenco regionale, con riferimento al ruolo di coordinamento che svolgono con le altre associazioni che gestiscono il servizio, con gli sportelli di informazione al cittadino e con l’amministrazione pubblica, si riconosce un contributo di Euro 4.700,00 per ciascuna delle associazioni aderenti al programma e iscritte nell’albo regionale di cui all’art. 9 bis della L.R. 21/1985, s.m.i.

Per ogni sportello delle associazioni aderenti al progetto e iscritte nell’albo regionale di cui all’art. 9 bis della L.R. 21/1985, s.m.i., accreditato al 1/1/2008, che fornisca il servizio di informazione per almeno 6 ore settimanali complessive distribuite in due giorni, si riconosce un contributo di Euro 2.800,00; per ogni sportello delle associazioni aderenti al progetto e iscritte nell’albo regionale di cui all’art. 9 bis della L.R. 21/1985, s.m.i., accreditato al 1/1/2008, che svolga un’attività per almeno cinque giorni la settimana e per sei ore al giorno, nei capoluoghi di provincia, si riconosce un contributo di Euro 7.100,00.

L’importo massimo concedibile, per i servizi di sportello, a una singola associazione è di Euro 42.500,00.

La spesa per gli sportelli dovrà essere rapportata ad un servizio omogeneamente distribuito sul territorio regionale.

Le domande per l’accreditamento degli sportelli dovranno essere inviate al Settore competente entro il 31.10.2007.

Nel caso in cui le candidature per l’accreditamento siano superiori alle risorse disponibili, si procederà alla loro individuazione tenendo conto della loro distribuzione territoriale, dei servizi aggiuntivi che vi vengono svolti, delle forme di aggregazione tra associazioni nella gestione del servizio, della partecipazione alla rete di tutte le associazioni e di ogni altro elemento consenta di assicurare un migliore servizio ai cittadini.

Nel caso in cui, nel corso della gestione, si rilevassero eventuali possibili residui di spesa, nei confronti degli impegni assunti, sarà possibile procedere all’assegnazione di quei fondi proporzionalmente alla maggior spesa effettuata, anche in deroga ai massimali di contributo sopra definiti.

La cancellazione dall’albo regionale di cui alla L.R. 21/85 s.m.i. è causa di revoca dell’accreditamento e dei contributi concessi.

La liquidazione dei contributi avverrà per il 50% ad ammissione, per il 30% dopo il 31 marzo 2008, il restante 20% a conclusione del Programma, dietro presentazione di idonea rendicontazione delle spese sostenute e di una relazione di attività che dovrà pervenire al Settore competente entro e non oltre 26.9.2008.

Intervento 2: La Scuola del consumo consapevole

Oggetto, obiettivi, finalità: L’intervento prevede l’attuazione della “Scuola del consumo consapevole”, costituita da una struttura centrale, con compiti di coordinamento, progettualità, comunicazione, informazione, e formazione, punto di riferimento di una rete di almeno una decina di scuole, del ciclo primario e secondario, il più possibile diffuse territorialmente, in modo da avere una presenza della Scuola del consumo consapevole in tutte le province piemontesi.

Ciascun istituto coinvolto nel progetto, sulla base dell’esperienza pregressa e delle specificità territoriali, individuerà un filone di attività nel quale specializzarsi e per il quale proporsi come punto di riferimento per le altre scuole del territorio.

Particolare attenzione sarà data alle scuole di montagna, al fine di potere istituire alcuni punti di eccellenza della Scuola del Consumo anche in aree svantaggiate, caratterizzate da calo demografico e carenza di servizi. Ciò allo scopo di contribuire a contrastare la situazione di svantaggio, aiutando la scuola locale ad attrarre utenti dal fondovalle (non solo alunni, ma anche altri giovani e persone interessate alle attività extracurricolari svolte).

La Regione definirà le linee di indirizzo strategico, attuerà il coordinamento generale del progetto e sosterrà la progettualità e l’offerta formativa della Scuola, sia a livello centrale sia periferico.

Per lo svolgimento di tali compiti, la Regione si avvarrà del supporto di un Comitato Tecnico Scientifico, appositamente istituito, che sarà composto da rappresentanti della Regione stessa, dell’Ufficio Scolastico Regionale, dell’Università, delle Scuole partner dell’iniziativa, delle Associazioni dei Consumatori riconosciute a livello regionale.

In particolare, le Associazioni dei Consumatori saranno coinvolte sia nella definizione delle strategie generali sia nella progettazione degli interventi specifici.

Il primo compito della struttura centrale sarà quello di “interfaccia” tra la struttura regionale e le scuole coinvolte nel progetto. Pertanto dovrà trasferire alle scuole pilota le linee di indirizzo definite in sede di Comitato Tecnico Scientifico e confrontarsi con esse per lo sviluppo della progettualità operativa necessaria a tradurre in concreto tali linee. In quanto organismo di coordinamento, la sede centrale dovrà, non solo tenere i rapporti con i singoli istituti, ma anche cercare di favorire i rapporti tra le scuole, in modo da far scaturire “valore aggiunto” da una rete reale e non soltanto formale. Inoltre, dovrà curare i rapporti con l’Università e i centri di ricerca (in primo luogo con le strutture che a vario titolo già collaborano con l’Ufficio Tutela del Consumatore della Regione, ma non solo) e favorire i rapporti di questi centri con le scuole pilota, in modo da agevolare - nell’ambito del filone di intervento prescelto da ciascun istituto - una progettualità più specialistica e innovativa. Analogamente, dovrà operare con le associazioni dei consumatori.

Per il ruolo ricoperto, la sede centrale diventerà un nodo strategico del sistema, punto di incontro tra le istituzioni (Regione, altri enti pubblici eventualmente coinvolti nel progetto, quali Province, Comuni, Comunità Montane e Collinari, Provveditorati, Direzioni didattiche, ecc.), i centri di ricerca (Università, ecc.), le scuole pilota, le associazioni dei consumatori.

Particolarmente importante sarà il coinvolgimento delle Associazioni dei consumatori. L’associazionismo in campo consumerista, infatti, è portatore di esperienze e competenze che la Regione intende valorizzare. Pertanto, le Associazioni dei consumatori riconosciute dalla Regione Piemonte saranno interpellate e coinvolte sia nello sviluppo della progettualità complessiva della Scuola sia nella realizzazione dei progetti specifici delle scuole pilota.

Operando nel modo descritto, la Scuola del Consumo si troverà nella condizione ottimale per raccogliere le sollecitazioni e i suggerimenti che potranno venire dall’uno o dall’altro punto della rete e per riuscire a concretizzarli attraverso l’apporto e la condivisione di più partner. In particolare, si troverà nella condizione ideale per poter raccogliere e portare a sintesi sollecitazioni e idee diverse, in modo da creare, anche dal punto di vista progettuale, un forte valore aggiunto della rete.

Ognuna delle scuole inserite nel progetto, individuerà, in accordo con le strutture regionali e con la sede centrale, il settore sul quale intende lavorare, nella scelta del quale si terrà conto delle specificità territoriali e dell’esperienza pregressa della scuola. La struttura centrale provvederà a mettere in contatto e a favorire l’interazione tra la scuola pilota e gli attori locali che per attività e competenze possano fornirle un supporto specialistico rispetto agli argomenti che essa intenderà sviluppare.

La scuola pilota, quindi, diventerà punto di riferimento, per quel settore e svilupperà progetti rivolti non solo ai propri alunni, ma a tutte le scuole. Dovrà, pertanto, avere infrastrutture adeguate per poter accogliere ospiti esterni, anche in diversi periodi dell’anno. Eventualmente le infrastrutture potranno essere messe a disposizione da altri soggetti locali, pubblici o privati.

L’obiettivo specifico dell’intervento è la formazione al consumerismo degli alunni e degli studenti della scuola primaria e secondaria, attraverso la realizzazione di interventi altamente qualificati di educazione al consumo consapevole, che la Regione intende sviluppare in collaborazione con un nucleo iniziale di scuole pilota, per renderli successivamente fruibili da parte di tutti gli istituti scolastici, non solo piemontesi, ma anche delle altre regioni.

In particolare, è obiettivo del progetto dare vita ad iniziative di informazione e formazione non estemporanee, ma integrate e continuative nel tempo, in modo tale da offrire al mondo della scuola - alunni ed insegnanti - un punto di riferimento unitario, in grado di soddisfare ad ampio raggio e in maniera altamente qualificata le esigenze di formazione e informazioni riconducibili alle tematiche del consumo consapevole e responsabile e della centralità del cittadino consumatore.

Quadro temporale: Durata (in mesi): 14,5. Data di inizio: 1.7.2007. Data di conclusione: 15.9.2008.

Descrizione delle azioni da intraprendere, degli strumenti necessari e delle modalità di realizzazione: Per la realizzazione dell’intervento è necessario intraprendere le seguenti azioni:

a) Per quanto riguarda la messa in opera della Sede centrale:

Individuazione dei locali per la sede centrale:

Il centro di coordinamento (sede centrale) sarà situato a Torino, attrezzando allo scopo alcuni locali da individuarsi

Allestimento locali:

Lo spazio necessario per l’attività del centro dovrà comprendere:

* un ufficio di direzione e segreteria ;

* una sala per riunioni, lezioni, conferenze, capace di accogliere almeno 50/70 persone ;

* una sala per la consultazione dei materiali (volumi, riviste, opuscoli, supporti informatici);

* una o più sale per la conservazione dei materiali prodotti dalla Scuola o acquistati a titolo di documentazione, studio, informazione.

Apertura sede centrale e avvio delle attività di formazione, informazione e comunicazione:

Formazione

Presso la sede centrale saranno organizzati corsi di formazione e aggiornamento degli insegnanti. Per tali corsi saranno attivate le migliori risorse dell’Università e dei centri di ricerca, non solo piemontesi, ma, se possibile, italiani ed europei. Si partirà dalla rete consolidata di docenti e ricercatori che da tempo collaborano con la regione Piemonte, Ufficio Tutela del Consumatore, per ampliarla successivamente con altre risorse, a seconda delle esigenze delle scuole coinvolte nel progetto (ad esempio psicologi, divulgatori di materie scientifiche, altri esperti).

Informazione:

Predisposizione sito internet, newsletter e blog:

Il sito web della Scuola del Consumo, gestito dalla sede centrale sarà accessibile sia in modalità extranet, per la comunicazione verso l’esterno, sia in modalità intranet, per la comunicazione e lo scambio di informazioni tra i partner.

Sul sito web saranno illustrate tutte le attività della Scuola del Consumo, sia quelle svolte a livello centrale, sia quelle realizzate dalle scuole pilota. Al sito potrà eventualmente essere collegato un blog gestito autonomamente dagli studenti.

La sede centrale, inoltre, produrrà una newsletter finalizzata alla divulgazione delle attività della Scuola e rivolta soprattutto agli istituti scolastici del Piemonte, ai provveditorati, agli enti pubblici. La newsletter tratterà anche argomenti vari inerenti l’educazione al consumo consapevole e, più in generale, la tutela del consumatore.

La sede centrale, infine, potrà organizzare presentazioni di saggi, conferenze e incontri a tema rivolti anche ad un pubblico non selezionato.

Comunicazione

La sede centrale curerà i rapporti con la stampa e le iniziative di comunicazione all’esterno dell’attività dell’intera rete. In particolare, si avrà cura di diffondere in maniera capillare, presso le scuole del Piemonte e delle altre Regioni, soprattutto quelle confinanti, il catalogo dell’offerta formativa, comprendente l’elenco dei progetti sviluppati dalla Scuola del consumo consapevole. Il catalogo sarà diffuso sia attraverso il web sia, eventualmente, con la spedizione postale di depliant e altro materiale informativo.

b) Per quanto riguarda le Scuole pilota:

Invio della comunicazione e dei questionari alle scuole: Per l’individuazione delle scuole pilota sarà inviato un questionario a tutte le scuole del Piemonte, invitandole a manifestare il loro interesse rispetto al progetto, a indicare l’esperienza pregressa, il filone di attività sul quale intenderebbero lavorare, la disponibilità di infrastrutture adeguate all’accoglienza di ospiti esterni, la possibilità di stipulare eventuali accordi con altri soggetti (pubblici o privati) in grado di mettere a disposizione le necessarie infrastrutture.

Le scuole pilota realizzeranno le attività nell’ambito delle proprie infrastrutture o di infrastrutture messe a disposizione da altri soggetti locali (pubblici o privati). Si prevede, per ciascuna scuola, l’esigenza di poter attrezzare un’aula capace di accogliere circa 30 visitatori per volta . Si richiede, inoltre, il possesso di una strumentazione informatica di base (un personal computer fornito di Office) per le comunicazioni on-line, l’utilizzo del sito web e la consultazione del programma di biblioteca.

Le attrezzature e i materiali necessari alla realizzazione dei progetti, qualora non fossero già in possesso degli istituti, potranno acquistati dalla Regione e messi a disposizione in comodato d’uso.

Valutazione delle proposte: Le scuole che risponderanno positivamente saranno invitate ad un incontro con la Regione, nel corso del quale il progetto sarà illustrato in dettaglio. Successivamente, si chiederà alle scuole interessate di presentare una proposta progettuale. Tra le proposte pervenute e sulla base di criteri oggettivi e trasparenti, saranno selezionate le 8/10 scuole da inserire nel progetto.

Definizione in dettaglio dei progetti e avvio della sperimentazione: Una volta individuate le scuole partner, si procederà alla definizione della progettazione di dettaglio. I progetti singoli dovranno inserirsi in un’ottica di progettazione integrata, secondo linee guida che saranno definite dal comitato tecnico-scientifico, composto da rappresentanti della Regione, dell’Ufficio Scolastico Regionale, dell’Università, delle Scuole pilota e delle Associazioni dei Consumatori. In questo modo sarà possibile trattare una vasta gamma di argomenti, sempre però tenendo conto delle caratteristiche territoriali e delle specificità locali, ed evitando le sovrapposizioni.

A questo punto si potrà avviare la sperimentazione, inizialmente “testando” i progetti nell’ambito della rete di scuole partner dell’iniziativa e, successivamente, accogliendo anche scolaresche provenienti da altri istituti sia del Piemonte sia di fuori regione.

Definizione del catalogo dell’offerta formativa: Una volta definita la progettazione complessiva e stabilite le modalità, i tempi e gli orari per l’accoglienza dei visitatori, sarà pubblicato il catalogo dell’offerta formativa, reso disponibile sia in versione cartacea sia su internet.

Promozione ad ampio raggio delle attività delle scuole pilota: L’attività della Scuola del Consumo e delle Scuole partner sarà promossa attraverso un’intensa campagna di comunicazione, che prevede l’utilizzo di diversi strumenti, quali conferenze stampa, acquisto di spazi pubblicitari, distribuzione di materiale promozionale, comunicazioni mirate alle scuole.



    Tempi di realizzazione
Fase di realizzazione    Dal    Al
Allestimento locali    1 luglio 2007    15 novembre 2007
Apertura sede centrale e sviluppo delle attività di formazione,
informazione e comunicazione    15 novembre 2007    15 settembre 2008
Predisposizione sito internet e newsletter     1 settembre 2007    31 dicembre 2007
Selezione delle scuole pilota    15 luglio 2007    30 settembre 2007
Definizione in dettaglio dei progetti    1 ottobre 2007    15 novembre 2007
Elaborazione catalogo dell’offerta formativa    1 ottobre 2007    30 novembre 2007
Sviluppo della sperimentazione con le scuole     15 novembre 2007    30 giugno 2008
Promozione attività scuole pilota (pubblicità e comunicazione)     30 novembre 2007    15 settembre 2008

Piano finanziario

    Importo    %
Costo complessivo    553.500    100%
        
Contributo ministero    553.500    100%
Risorse regionali        
Risorse soggetto attuatore        
Risorse comunitarie        
Altre risorse        

Quadro economico delle spese ammissibili previste per l’intervento

        Importo totale    %    Risorse Ministero    %
1    Personale     60.000,00    10,84    60.000,00    10,84
2    Macchinari e attrezzature    95.000,00    17,17    95.000,00    17,17
3    Servizi di consulenza    225.000,00    40,65    225.000,00    40,65
4    Servizi di Comunicazione    153.500,00    27,73    153.500,00    27,73
5    Servizi di Pubblicità (Max 10% di 6)    20.000,00    3,61    20.000,00    3,61
6    Spese ammissibili    553.500,00    100    553.500,00    100
7    Spese generali    0        0    
8    Totale Intervento    553.500,00    100    553.500,00    100



Indicazione di criteri per la misurazione dell’efficacia dell’intervento: L’efficacia dell’intervento sarà misurata attraverso il numero delle scuole che aderiranno all’iniziativa, sia proponendosi come scuole pilota sia usufruendo dei servizi formativi offerti dal centro rete e dalle scuole pilota stesse.

Altri indicatori di efficacia saranno dati dal numero degli studenti coinvolti e dalla varietà dei percorsi formativi proposti.

A conclusione dell’anno scolastico sarà attuata un’analisi di soddisfacimento degli utenti.

Visto che, ai sensi del D.M. 2.3.2007, il Programma deve concludersi ed essere rendicontato (anche nella documentazione contabile, con l’invio dei mandati di pagamento) dalla Regione Piemonte al Ministero entro il 15.10.2008, pena la revoca del contributo, il pagamento delle somme liquidate, per gli interventi 1 e 2, dovrà avvenire entro il 10.10.2008.

Con successive deliberazioni di Giunta si provvederà, ai sensi della L.R. 7/2001, all’istituzione, nell’UPB 17031, di capitoli di spesa aventi ad oggetto l’attuazione del Programma, ed agli accantonamenti delle risorse necessarie.

La Giunta regionale, unanime,

concorde con la relazione dell’Assessore proponente.

Visti:

il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 18 dicembre 2006;

il Decreto del Direttore generale per l’armonizzazione del mercato e la tutela dei consumatori del 2 marzo 2007;

le LL.RR. 21/1985 s.m.i., 51/1997;

la D.C.R. 13.6.2006 n. 75 - 19620;

la D.G.R. del 5 giugno 2006, n. 64 - 3089;

sentita la Consulta regionale per la difesa e tutela del consumatore nella seduta del 18 aprile 2007, alla quale sono state invitate anche le associazioni non rappresentate in tale organo, ma iscritte all’Albo di cui all’articolo 9 bis della L.R. 21/85 s.m.i.

delibera

Di approvare il “Programma generale d’intervento mirato all’informazione di consumatori e utenti”, denominato “Iniziative di assistenza, informazione e formazione ai consumatori”, in premessa descritto.

Di dar mandato alla Direzione Commercio e Artigianato - Settore Rete carburanti e commercio su aree pubbliche di predisporre gli atti necessari a presentare il programma al Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione generale per l’armonizzazione del mercato e la tutela dei consumatori entro il 15 maggio 2007.

Si precisa che, ai sensi dell’articolo 3, ultimo comma, della legge 241/90 s.m.i., contro la presente deliberazione può essere presentato ricorso al TAR entro 60 giorni, oppure innanzi al Capo dello Stato entro 120 giorni, dalla piena conoscenza della stessa.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione PIemonte ai sensi dell’articolo 61 dello Statuto e dell’articolo 14 del regolamento regionale n. 8/R/2002.

(omissis)