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Bollettino Ufficiale n. 20 del 17 / 05 / 2007

Codice 17.1
D.D. 26 marzo 2007, n. 54

L.R. n. 40/1998 - Fase di verifica della procedura di Via inerente il progetto “Realizzazione di un comparto commerciale in area Pdc (Subambiti A,B, C, D, E) Strada Cebrosa del vigente PRGC del comune di Settimo Torinese ” presentato dalla Societa’ Promocentro Italia SpA, localizzato nel Comune di Settimo Torinese - Esclusione del progetto dalla Fase di valutazione di cui all’art. 12 della l.r. n. 40/1998

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di ritenere che il “Progetto per la realizzazione di un comparto commerciale in area Pdc (Subambiti A, B, C, D, E) Strada Cebrosa del Vigente PRGC - Comune di Settimo Torinese (TO)” presentato dalla Società Promocentro Italia SpA con sede in Pero (MI), via Vincenzo Monti 35, possa essere escluso dalla fase di valutazione di cui all’art. 12 della l.r. 40/98 per le ragioni dettagliatamente espresse in premessa, a condizione che vengano realizzate tutte le mitigazioni di impatto ambientale proposte nel progetto allegato all’istanza in oggetto e che il progetto municipale recepisca tutte le prescrizioni e le raccomandazioni di seguito elencate:

1. dal punto di vista procedurale

Dovrà essere verificata, con un quesito da parte del proponente al Ministero dell’Ambiente, la necessità di avviare un procedimento di VIA di competenza statale, per i seguenti interventi :

* realizzazione del nuovo sovrappasso dell’autostrada TO-AO e sovrappasso TO-MI, un volta acquisito il consenso degli Enti gestori;

* sistemazione della barriera di esazione A.T.I.V.A.

2. dal punto di vista progettuale

Progetto

* Si chiede di specificare la tipologia costruttiva e le caratteristiche tecniche della pavimentazione permeabile prevista per l’area di sosta esterna dei parcheggi. Si chiede di valutare l’opportunità di realizzare, per quanto riguarda il parcheggio auto, una o più aree asfaltate ed impermeabilizzate o in alternativa destinare il parcheggio in quota nei tre sub ambiti A, E e D, ad ospitare un quantitativo di auto pari a quello che potrebbe essere il carico minimo di veicoli presenti quotidianamente (es. per frequentatori del parco costanti: addetti ai lavori, flusso ordinario presso i centri commerciali , anche nei giorni di minore afflusso).

* Si chiede di verificare la natura e le caratteristiche meccaniche dei terreni interessati dai carichi trasmessi dalle strutture in progetto, predisponendo una opportuna indagine geognostica, proporzionata alle dimensioni del progetto stesso, ai sensi del D.M. 11/03/88.

Interventi di viabilità

In merito al nuovo sovrappasso autostradale:

* si ritiene opportuno coordinare l’organizzazione della carreggiata del tratto antistante gli stabilimenti Pinkilgton e G.F.T. secondo lo schema predisposto per l’attivazione degli interventi previsti dal P.R.G.C. Pd-PdC (SUE 121), evitando la creazione di un tratto di carreggiata, in direzione nord, a due corsie che si riducono ad una per tornare a due in prossimità dell’intersezione con Via Caffadio. La soluzione prospettata (con restringimento) sarebbe difficilmente gestibile con i volumi di traffico presenti sulla S.P. n. 3.

* esaminando il tracciato dei raccordi laterali alla rampa di nuova costruzione si evince che allo stabilimento G.F.T., sarebbe preclusa la possibilità di indirizzare i mezzi in uscita in direzione sud (Torino). Tale condizione potrebbe manifestarsi soltanto con la realizzazione della nuova viabilità di raccordo con la rotatoria posta ad ovest dello stabibilimento G.F.T., e reimmissione sulla S.P. n. 3 attraverso Via Caffadio. Qualora tale condizione non si realizzi contestualmente alla realizzazione del nuovo manufatto di scavalcamento e raccordi laterali, occorrerà ricercare una soluzione che garantisca allo stabilimento G.F.T. la possibilità di raccordarsi con la viabilità in direzione Torino.

* in sede di progettazione definitiva / esecutiva dei nuovi sovrappassi occorrerà considerare quanto segue:

- la previsione e posa in opera di un congruo numero di cavidotti nei due marciapiedi, per il posizionamento delle reti tecnologiche onde evitare di staffare le condotte a viste ai bordi di un nuovo manufatto. I cavidotti dovranno essere presentare dimensioni idonee per l’alloggiamento dei vari servizi (ENEL, telefono, gas, ecc.).

- integrare il progetto con l’indicazione del sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche della nuova piattaforma stradale dell’opera di scavalcamento.

* L’infrastruttura viaria deve essere integrata con una nuova arteria per l’immissione sul nuovo sovrappasso dell’Autostrada Torino - Aosta, in direzione Settimo Torinese, come già anticipato in sede di precedente Conferenza dei Servizi in data 01.03.2007.

* Dovrà essere prevista una nuova strada di accesso al Motel Giglio e cascina limitrofa dalla futura viabilità del centro commerciale in sostituzione di quella attuale che verrà soppressa con l’eliminazione dell’area di servizio sull’autostrada Torino -Milano.

* L’intero sistema viabilistico integrato, dovrà essere completato anteriormente all’attivazione dell’insediamento commerciale e comunque, contestualmente all’intervento di riordino del casello autostradale di Settimo Torinese dell’ATIVA S.p.A.

* A seguito del nuovo sovrappasso a due corsie sull’autostrada A4 Torino-Milano in asse con Strada Cebrosa e alla demolizione del sovrappasso esistente - S.A.T.A.P, prevedere per l’area dismessa della Strada Cebrosa compresa tra l’autostrada A4 e il comparto PdC, una destinazione all’uso commerciale in modo da studiare delle soluzione alternative per le aree esterne al centro commerciale (sistemazione verde, aree parcheggi, ecc.) e non creare pertanto reliquati non più utilizzabili.

Bilancio Inerti

* Dovranno essere indicati i possibili siti di approvvigionamento e smaltimento e predisposto lo studio per il riutilizzo dei materiali in esubero. Tali scelte dovranno essere frutto di un’attenta indagine mirata a ridurre il più possibile il bacino per la reperibilità dei materiali ed in funzione della minimizzazione degli impatti indotti.

* Dovranno essere individuate e localizzate cartograficamente le aree di cantiere, le eventuali piste necessarie e le aree di stoccaggio materiale previste per i lavori di movimento terra relativi ai vari interventi in progetto. In particolare non sono stati quantificati e debitamente valutati tutti i cantieri definiti temporanei o mobili collegati alla realizzazione del centro commerciale e l’effettiva necessità per la logistica di cantiere.

3. dal punto di vista ambientale

Flora, Fauna, Ecosistemi

* Si richiede di prevedere azioni di mitigazione e/o compensazione sotto il profilo ambientale per compensare la sottrazione di suolo agricolo e del corridoio ecologico previsto dal PRUSST. Qualora non sia possibile promuovere azioni nel Comune interessato, si potrebbero individuare interventi diversamente localizzati; è tuttavia auspicabile che tali opere siano mantenute nel contesto di riferimento. Gli interventi di mitigazione e/o compensazione ambientale dovranno essere valutati analizzando il progetto inserito nel Programma PRUSST “2010 plan”, affinché consistano effettivamente in miglioramenti, riqualificazioni o ripristini del suolo.

* Una proposta potrebbe prevedere che, a titolo di compensazione dei danni all’agricoltura, sia riservata una certa superficie commerciale a favore di soggetti collettivi che producono e commercializzano prodotti agroalimentari tipici regionali o provinciali.

* Su Via Cebrosa sono presenti alberi di alto fusto. Risulta quindi necessario verificare la possibilità del loro mantenimento integrandoli nel progetto, oppure di prevedere come previsto dai piani urbanistici una fascia a verde.

* In base a quanto previsto dalla variante 13 “..Le aree vegetate saranno organizzate a macchia e /o a corridoio, a pieno campo o nell’ambito di aree a parcheggi con caratteristiche di drenaggio non inferiori al 50% della superficie....” si richiede una piantumazione cospicua tra gli stalli dei parcheggi a raso che si colleghi alla fascia verde sul lato occidentale e meridionale del comparto con funzione di corridoio ecologico, prevista dal PRGC, e l’adozione di stalli con pavimentazione autobloccante drenante rinverdita.

* Sul parcheggio sopraelevato è necessario prevedere un’ombreggiatura a verde dove si consiglia di utilizzare specie adatte alla realizzazione di giardini pensili.

* E’ necessario riprogettare lo spazio verde compatibile con il progetto del Canale Scolmatore previsto dal Comune di Settimo Torinese adeguando tale area alle necessità di “corridoio verde” previste nel progetto P.R.U.S.S.T. “Tangenziale verde”.

Ambiente idrico

Assetto idrogeologico

* Rispetto alla componente idrogeologica si ritiene opportuno che venga approfondito l’impatto sulla dinamica di moto della falda e sulla qualità delle acque sotterranee, connessa con la realizzazione dei comparti commerciali, in particolare si chiede di approfondire:

- le possibili interferenze sia riguardo a modificazioni indotte alle dinamiche di moto di falda sia per la possibile contaminazione delle acque di falda freatica e confinata;

- l’interferenza con gli attingimenti dei pozzi industriali limitrofi all’area di intervento (es. area GFT ad Est dell’area Pdc);

- le interferenze della falda con le vasche per gli scarichi e tutte le opere strutturali in parte interrate;

- la realizzazione dei pali di fondazione degli edifici (pilastri in c.a.o. prefabbricati che andranno ad insistere direttamente ed esclusivamente sullo strato alluvionale di depositi ghiaiosi, ad una profondità di circa 2,00 metri dal piano di campagna attuale).

* Si chiede inoltre di:

- predisporre un opportuno studio geotecnico sui requisiti fisico-meccanici del terreno di fondazione,

- predisporre un rilievo topografico di dettaglio, e una planimetria con la sovrapposizione delle quote di progetto con la simulazione idraulica dei livelli idrici.

- predisporre una verifica idraulica che tenga conto delle opere in progetto e di eventuali progetti di cui si sia a conoscenza nelle sue vicinanze (ad esempio è prevista la realizzazione di nuove edificazioni e conseguente impermeabilizzazione del suolo, connesse alla Città della mobilità)

- verificare che gli interventi di sistemazione idraulica dello Scolmatore e dell’area in esame siano efficaci dal punto di vista idraulico sia per la fase di cantiere che di esercizio; dovranno, inoltre, essere verificate le ricadute determinate dall’attuazione di tali opere nelle aree esterne al sito.

* in considerazione dell’alta vulnerabilità della falda freatica, qualora sia prevista l’installazione di serbatoi o aree di stoccaggio di rifiuti o liquidi inquinanti, si raccomanda la corretta progettazione e realizzazione delle opere di impermeabilizzazione, al fine di scongiurare - per quanto possibile - l’eventualità di infiltrazione di sostanze inquinanti nel sottosuolo.

* realizzare opportuni sondaggi geotecnici al fine di approfondire eventuali problematiche relative alla progettazione delle tipologie fondazionali e alla verifica delle condizioni idrogeologiche;

* procedere, in sede di progettazione definitiva, alla caratterizzazione di dettaglio dei litotipi sottoposti a carico e valutare attraverso una campagna di indagini geognostiche, geotecniche e ad una campagna di misure piezometriche eventuali interazioni tra la falda freatica e le fondazioni delle opere previste.

Gestione delle acque

Scarichi

* In merito alla valutazione della problematica relativa allo scarico dei reflui occorre che venga meglio approfondito il ciclo delle acque, sia dal punto di vista delle portate che del percorso dei vari reflui e delle acque riutilizzate.

* In riferimento agli scarichi idrici, considerato che dall’analisi della documentazione emerge che è intenzione dell’azienda scaricare come prima ipotesi le acque nere e le acque meteoriche di prima pioggia in fognatura pubblica (gestito dalla SMAT S.p.A.) con la presente si ritiene utile segnalare la necessità di coinvolgere il gestore della fognatura stessa nella valutazione del progetto.

* Si rammenta che l’art. 4 del D.P.G.R 23/2/2006 n. 1/R avente per oggetto “Disciplina delle acque meteoriche di dilavamento e delle acque di lavaggio di aree esterne” prevede che “le immissioni delle acque meteoriche di dilavamento provenienti da opere e interventi soggetti alle procedure di valutazione di impatto ambientale sono soggette, ove necessario, alle prescrizioni dettate dal provvedimento con cui l’autorità competente rende il giudizio di compatibilità ambientale”.

* Stante quanto sopra e considerate le estese superfici scolanti dalle quali verranno raccolte le acque di prima pioggia e la superficialità della falda nell’area in esame, si ritiene necessario che il proponente presenti per la successiva fase progettuale il piano di prevenzione e gestione previsto dal citato D.P.G.R. 1/R. Tale piano dovrà essere valutato ed eventualmente approvato dal gestore della fognatura stessa, nell’ipotesi di scarico in fognatura nera, dal Comune sede dell’insediamento nell’ipotesi di smaltimento negli strati superficiali del sottosuolo. In tale ultima ipotesi dovrà essere tenuto conto del divieto di scarico diretto in acque sotterranee .

* Qualora si realizzino opere igienico-sanitarie (acquedotti e/o fognature) a scomputo di oneri di urbanizzazione, i progetti definitivi delle stesse dovranno essere sottoposti, ai sensi della l.r. n. 18/1984 e s.m.i. al parere della Direzione Opere Pubbliche - settore decentrato OO.PP e Difesa Assetto Idrogeologico - Torino se di importo inferiore a Euro 516, 457 o del Comitato regionale per le Opere Pubbliche (C.R.O.P.) se di importo superiore.

Deviazione dei corsi d’acqua esistenti (Rio Furioso, B.ra Caffadio, Rio dei Gelsi)

* ai sensi della Circ.P.G.Reg.Piemonte 08-05-1996 n.7/LAP (adottata con D.G.R.15-07-2002 n. 45-6656) i corsi d’acqua presenti in area classificati IIIa nella carta di sintesi del PRG Var.13 dovranno essere mantenuti a cielo libero, se in terra con scarpe con pendenza h/b=2/3, e i manufatti di attraversamento non dovranno restringere assolutamente la sezione libera del canale, a prescindere dalla portata stimabile (Circ.P.G.Reg.Piemonte 08-05-1996 n.7/LAP, Art.3.10 commi 1, 2, 3 e 4).

Vibrazioni

* Per le opere di fondazione dei fabbricati si suggerisce di valutare le vibrazioni (onde sussultorie di tipo sismico) che potranno essere trasmesse dal transito della linea ferroviaria ad alta Capacità Torino- Bussoleno previsto in tale tratto in interrato con due gallerie artificiali che ospiteranno due binari, paralleli al fronte principale dell’edificio commerciale previsto nel sub ambito A.

Considerazioni energetiche

* Si raccomanda a tale proposito la scelta e la messa in opera delle migliori tecnologie impiantistiche e soluzioni architettoniche al fine di ridurre e razionalizzare i fabbisogni energetici e i conseguenti oneri gestionali.

* A titolo di esempio si identificano alcune possibili soluzioni applicabili al progetto in esame.

- Favorire in massima misura possibile il riscaldamento e il raffrescamento naturale o “passivo” (ombreggiamento, vetri selettivi, ecc....)

- Dotare gli edifici di un’adeguata coibentazione; si evidenzia al proposito che i limiti di trasmittanza termica previsti per le strutture edilizie dai D.Lgs. 192/05 e 311/06 dal 2008 saranno inferiori a quelli indicati sulla relazione progettuale.

- Favorire la disponibilità di illuminazione naturale degli spazi interni e prevedere una razionale disposizione degli stessi in funzione dell’uso previsto.

- Realizzare gli impianti di illuminazione artificiale evitando sprechi o sottodimensionamenti e utilizzando lampade ad alta efficienza e basso consumo.

- Impiegare impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e come contributo al riscaldamento degli ambienti.

- Nella descrizione dei vari comparti nello studio del SIA pag. 55 si dichiara che le superfici curve dei prospetti nord-est e nord-ovest vedono l’utilizzo delle superfici vetrate a tutt’altezza e dei frangisole, queste tipi di riparo risulterebbe più utile se utilizzato per le aperture dei lati con esposizione sud-est, sud, sud-ovest

- Installare elementi solari fotovoltaici per la produzione di energia elettrica sulle coperture. Si nota che, agli elevati costi di installazione degli stessi, si contrappongono, oltre ai noti vantaggi ambientali (produzione di energia elettrica pulita e rinnovabile), la possibilità di integrarli nei materiali edilizi (uso di coperture, tegole o facciate fotovoltaiche) e gli incentivi in conto energia previsti dal Decreto del Ministero per le Attività Produttive del 28 luglio 2005 e dai decreti attuativi della Legge Finanziaria 2007.

- E’ necessario che gli edifici rispondano per il riscaldamento ambientale e il condizionamento ai requisiti stabiliti con la Delibera del Consiglio Regionale 11/01/2007 n. 98-1247 scheda 5 N per gli edifici adibiti a E5: Attività commerciali e assimilabili quali: negozi, magazzini di vendita all’ingrosso o al minuto, supermercati e esposizioni.

Teleriscaldamento e trigenerazione

* Considerata l’ubicazione del progetto nelle vicinanze della nuova centrale termoelettrica Acea Electrabel di Leinì e l’espansione attualmente in corso della rete di teleriscaldamento gestita da ASM S.p.A (Società SEI), nel territorio di Settimo Torinese e nei comuni limitrofi, si ritiene necessario la predisposizione delle strutture in progetto per l’allacciamento alla rete di teleriscaldamento.

* Essendo inoltre la tipologia di utenza caratterizzata da elevato fabbisogno energetico per la refrigerazione e la climatizzazione estiva, si ritiene anche opportuno l’impiego di impianti frigoriferi ad assorbimento, che comportano il duplice vantaggio di utilizzare consistenti quantità di calore dalla rete anche durante la stagione estiva e di ridurre conseguentemente i consumi elettrici.

* L’espansione delle reti di teleriscaldamento attualmente in corso nell’area metropolitana torinese è indotta dalla realizzazione di nuove centrali termoelettriche di grande potenza in cogenerazione che, se da un lato saranno in grado di immettere in rete grandi quantità di calore, dall’altro potranno costituire un nuovo elemento di criticità locale per la qualità dell’aria, compensabile almeno in parte con lo spegnimento o la mancata attivazione di altri punti di emissione. I vantaggi ambientali della cogenerazione e del teleriscaldamento sono tuttavia strettamente legati a un effettivo utilizzo del calore disponibile nella massima misura possibile in sostituzione di altri generatori.

* I sistemi di trigenerazione costituiscono un sistema innovativo, particolarmente adattabile a stutture ancora da realizzarsi, che consente di ottenere efficienze energetiche molto elevate degli impianti cogenerativi in ogni stagione, soprattutto in presenza di utenze con elevato fabbisogno energetico per il raffrescamento e la refrigerazione.

* Si richiede pertanto che venga valutata la possibilità di realizzare la climatizzazione e la refrigerazione estiva attraverso sistemi di teleraffrescamento; qualora ciò non sia possibile sull’intero comparto di realizzazzione venga previsto un progetto pilota almeno su una parte.

Illuminazione esterna

* Si raccomanda la razionalizzazione dei consumi energetici impiegando lampade a elevata efficienza e adeguati dispositivi automatizzati per l’accensione e lo spegnimento, nonché per la riduzione dell’intensità luminosa nelle ore notturne (per esempio spegnimento delle insegne non indispensabili dopo una certa ora).

* Si raccomanda inoltre l’impegno a limitare le dispersioni di luce verso l’alto utilizzando corpi illuminanti con certificazione di idoneità per l’impiego in zona 2, come definita dalla norma UNI 10819 a cui fa riferimento la L.R. n. 31 del 2000, finalizzata alla prevenzione dell’inquinamento luminoso e alla riduzione dei consumi energetici nell’illuminazione esterna.

Rifiuti e bonifiche

* Per la gestione dei rifiuti occorre prevedere una o più isole ecologiche ed è necessario definire esattamente l’ingombro di esse in quanto va a sottrarre lo spazio di manovra dei mezzi adibiti al trasporto merci e lo smaltimento rifiuti. Per tale motivo tali aree non dovranno essere sottostimate, ma dovranno esse adottati criteri di progettazione e coerenti con le indicazioni fornite dalla Regione Piemonte D.G.R. 23/12/2003 n° 93-11429 e il D.Lgs n°151/2005. Dovrà essere garantita la schermatura di tali aree dalla vista dei visitatori dei centri commerciali.

* Durante la fase di cantiere è necessaria la messa in riserva di eventuali rifiuti recuperabili che dovrà essere effettuata conformemente ai dettami impartiti dal D.M. 5/2/98.

4. fase di cantiere

* L’allestimento e la gestione del cantiere devono essere previsti nell’ottica di mitigare il più possibile l’impatto sul territorio; in particolare dovranno essere rispettate le richieste dell’ARPA nel contributo richiamato in premessa.

5. Verifica delle prescrizioni e monitoraggi

Deve essere rispettato quanto segue:

* fermo restando le competenze istituzionali in materia di vigilanza in capo ad altri Enti, si prescrive di affidare ad Arpa Dipartimento di Torino ai sensi dell’art. 8 della l.r. n. 40/98 il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera;

* si dovranno effettuare le seguenti attività di monitoraggio, in fase di costruzione e di esercizio, da concordare preventivamente col Dipartimento ARPA di Torino: acustico, atmosferico;

* deve essere comunicato al Dipartimento ARPA di Torino l’inizio ed il termine dei lavori e il luogo del deposito del Progetto esecutivo relativo alle opere pubbliche, onde permettere il controllo dell’attuazione delle prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/1998;

* il Direttore dei lavori deve trasmettere all’ARPA Dipartimento di Torino, una dichiarazione, accompagnata da una relazione esplicativa, relativamente all’attuazione di tutte le misure prescritte, compensative, di mitigazione e di monitoraggio, incluse nella documentazione presentata, ed integrate da quelle contenute nella Determina della Giunta Regionale, conclusiva del procedimento amministrativo relativo all’opera in oggetto; inoltre, consegna una planimetria e una relazione dettagliata relativa alla distribuzione interna dell’area di cantiere (ubicazione, dimensionamento e modalità di gestione) degli impianti fissi e di tutti i sistemi necessari per lo smaltimento controllato degli inquinanti provenienti dalle lavorazioni previste garantendone, nel tempo, la verifica della capacità e dell’efficacia;

* i risultati dei rilevamenti effettuati devono essere trasmessi all’ARPA Dipartimento di Torino;

* in caso di significativo aumento dei parametri di inquinamento dovranno essere individuati ulteriori sistemi di mitigazione a carico del proponente volti alla riduzione degli impatti.

* Il rilascio dell’autorizzazione regionale ex art. 26 comma 7 e seguenti della l.r. n. 56/77 s.m.i, del permesso di costruire e la realizzazione del subambito A, dei subambiti B1 e B2 e relativa viabilità avvengano in ordine cronologico per ultimi.

* Ai sensi dell’art. 65 quinquies delle NTA della Variante 16 al PRGC, stante il carattere strategico assegnato dalla Variante n° 13 del PRGC agli interventi infrastrutturali previsti dal PRUSST 2010 Plan nelle aree i cui interventi partecipano alla realizzazione dello scolmatore ovest e ricadenti in classe IIIb2 di pericolosità idrogeologica è applicabile il criterio di contemporaneità realizzativi prevista al comma 8, lettera a), punto 7.10 della Nota Tecnica Esplicativa alla Circolare PGR 8 maggio 1996 7/LAP. Pertanto i permessi di costruire relativi al progetto in oggetto dovranno comprendere, per il rispetto della contemporaneità, prescrizioni e garanzie sulla esecuzione delle opere di protezione idrogeologica previste per la tutela delle aree interessate.

* Il Comune di Settimo Torinese garantirà il coordinamento di tutti gli interventi infrastrutturali in fase di realizzazione previsti in progetto: Canale Scolmatore Ovest, adeguamento autostrada A4 To-Mi con realizzazione nuovo cavalcavia sulla Strada Cebrosa e nuovo svincolo relativo alla zona commerciale in esame, adeguamento del casello autostradale A5 To-Ao (ivi compresa la definizione del nuovo canale di gronda autostradale e la disponibilità delle aree), lavori di viabilità provinciale (ampliamento Strada Cebrosa e nuovo sovrappasso zona Fornacino e complanari attestanti alla viabilità esistente), lavori di viabilità comunale (nuova dorsale parallela alla Strada Cebrosa) . Le tempistiche relative alla realizzazione dei singoli interventi di infrastrutturazione dovranno essere esplicitate nel cronoprogramma al fine di concordare con gli enti le progressive attivazioni delle nuove infrastrutture viabilistiche.

* Dovrà essere ottenuta autorizzazione urbanistica ex art. 26 LR 56/77 s.m.i. preventiva al rilascio dei permessi di costruire che dovrà essere subordinata al rispetto delle prescrizioni contenute nel presente atto.

* L’approvazione del progetto di Pec e del conseguente progetto municipale per il rilascio dei permessi di costruire da parte del Comune di Settimo Torinese è subordinata al recepimento delle prescrizioni di cui al presente atto.

Sono fatti salvi i diritti e gli interessi di terzi, nonché le competenze di altri Organi, Amministrazioni o Enti in senso autorizzativo ai fini della realizzazione dell’intervento in oggetto.

Si invita il proponente a prendere visione interamente dei pareri pervenuti a questo Settore per quanto di competenza di ogni organo interessato ai sensi dell’art. 9 della l.r. n. 40/98.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’art. 9 della l.r. 40/98 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte.

Avverso la presente Determinazione é ammesso ricorso innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte entro il termine di 60 giorni a decorrere dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione o in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di cui sopra.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto ed ai sensi dell’art. 12, comma 8 della l.r. n. 40/1998.

Il Dirigente responsabile
Patrizia Vernoni