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Bollettino Ufficiale n. 19 del 10 / 05 / 2007

Deliberazione della Giunta Regionale 16 aprile 2007, n. 17-5698

Rete regionale delle Agende 21 locali. Approvazione della bozza del testo di “Protocollo d’intesa” proposto alle Amministrazioni del territorio

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

di approvare il testo del “Protocollo d’intesa”, allegato alla presente Deliberazione come parte integrante, che sarà proposto per la sua sottoscrizione alle Amministrazioni del territorio regionale ed alle Istituzioni interessate a far parte della Rete di Agende 21 locali della Regione Piemonte.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato

PROTOCOLLO D’INTESA

RETE DELLE AGENDE 21 LOCALI DELLA REGIONE PIEMONTE

Richiamati:

* L’"Agenda 21 Locale" (A21L), processo previsto nel cap. 28 dell’Agenda 21 di Rio de Janeiro (1992) in virtù del quale le Amministrazioni di governo del territorio a livello locale ricercano la collaborazione con i vari portatori di interesse ed i rappresentanti della società civile per definire piani di azione orientati ad obiettivi di sostenibilità.

* La “Carta delle Città Europee per un modello urbano sostenibile” elaborata ad Aalborg (DK) nel maggio dell’anno 1994 in occasione della 1° Conferenza europea sulle Città sostenibili.

* La “Carta di Valencia” approvata dai partecipanti alla Conferenza Ambientale dei Ministri e dei Leader politici regionali dell’Unione Europea tenutasi in Spagna il 21 novembre 1995.

* Il Piano d’azione di Lisbona “Dalla carta all’azione” elaborato nell’anno 1996 in occasione della 2° Conferenza europea delle Città sostenibili.

* L’"Appello di Hannover" elaborato nel febbraio dell’anno 2000 in occasione della 3° Conferenza europea delle Città sostenibili.

* La “Strategia d’Azione Ambientale per lo Sviluppo Sostenibile in Italia” presentata a Johannesburg nell’anno 2002 nel corso della Conferenza “Rio + 10" in cui si afferma che ”Fondamento metodologico dell’Agenda 21 locale è l’integrazione del fattore ambientale con l’economia di tutti i settori, industria, trasporti, energia, agricoltura, turismo e con gli aspetti sociali, occupazione, condizione della donna e dei giovani, formazione, salute, qualità della vita, in particolare di bambini ed anziani".

* Gli “Aalborg Commitments” con cui Enti Locali europei che sostengono la “Campagna delle Città Europee Sostenibili”, riuniti alla Conferenza di Aalborg +10 (9/11 giugno 2004) si propongono di tradurre la visione comune di un futuro urbano sostenibile in concreti obiettivi di sostenibilità e in azioni, secondo i diversi livelli di competenza.

* La Nuova Strategia dell’Unione Europea in materia di Sviluppo Sostenibile (2006) che invita a rafforzare e promuovere ulteriormente strategie e processi quali Agenda 21 locale ed altri ad ampia partecipazione pubblica.

* L’art. 118 della Costituzione della Repubblica Italiana il quale stabilisce che Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscano l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà.

* Il Quadro Strategico Nazionale (Q.S.N.) finalizzato ad individuare gli assi di indirizzo relativi alla programmazione finanziaria dei Fondi Strutturali per il periodo 2007-2013, che evidenzia, fra l’altro: “..... Questi documenti strategici convergono, in armonia con la concomitante riflessione avvenuta a livello comunitario ed esplicitata negli Orientamenti condivisi per la politica di coesione, nel finalizzare la politica regionale 2007-2013 a obiettivi di produttività, competitività e innovazione da perseguire in tutto il Paese, in un’ottica di sviluppo sostenibile. È in questa chiave che, nella proposta strategica, viene anche declinata la forte attenzione al fattore umano, alla qualità della vita, all’inclusione sociale, all’ambiente.....”

Evidenziato che:

* Il Programma di Governo per l’VIII legislatura 2005/2010 “Un Piemonte aperto, tollerante, innovativo”, presentato in Consiglio Regionale il 16 maggio 2005, nel Capitolo “Territorio e ambiente” paragrafo “Informazione, formazione, educazione ambientale”, fa esplicito riferimento, come ambito di interesse e di impegno nell’azione di indirizzo e coordinamento proprio dell’Amministrazione regionale, all’ampio ventaglio di azioni e processi riconducibili alle politiche di sostenibilità ambientale fra cui particolare rilievo assume l’Agenda 21 locale.

* La Regione in coerenza con quanto sopra, con DGR n. 16-5008 del 28.12.2006 ha aderito al “Coordinamento Nazionale Agende 21 Locali Italiane” costituitosi il 20.09.2000 ed a cui aderiscono ad oggi 330 enti a livello nazionale fra cui più Regioni.

* L’Assessorato all’Ambiente, in attuazione del menzionato Programma e nell’ambito della propria strategia di valorizzazione, potenziamento, sostegno al perseguimento ed all’adozione di criteri di sostenibilità nei processi di vita e di sviluppo della società locale, con particolare attenzione ai processi volontari fra cui Agenda 21 locale, intende presidiare con maggiore intensità ed attenzione l’azione di indirizzo, coordinamento a favore dei processi di “Agenda 21 locale” già avviati o potenzialmente attivabili sul territorio regionale.

* Lo sviluppo di attenzione ed impegno su Agenda 21 locale è previsto dal “Programma regionale IN.F.E.A. (Informazione - Formazione - Educazione Ambientale). Linee guida 2006 - 2008" approvato con DGR n. 29-2904 del 22.5.2006.

* A fronte di iniziative sviluppatesi in forma disomogenea e occasionale, caratterizzate da difficoltà gestionali che in più occasioni hanno rallentato se non minato i processi, è emersa l’attesa da parte del territorio per un’azione di orientamento e sostegno dell’istituzione regionale, che per competenze, dimensione territoriale e funzioni rappresenta l’ambito ottimale per un efficace coordinamento ed una azione di impulso in tale settore.

* Attraverso una recente indagine ricognitiva l’Assessorato all’Ambiente della Regione Piemonte ha inteso definire un quadro conoscitivo aggiornato sullo stato di attuazione di processi di Agenda 21 locale nel contesto piemontese.

* L’indagine ha evidenziato come, attualmente, risultino avviati ventinove processi di cui sei promossi da Amministrazioni provinciali, sette da Comunità Montane, quattordici da Comuni e due da Enti Parco.

Ritenuto pertanto opportuno:

* Promuovere un’azione di coordinamento a livello regionale fra Regione, Amministrazioni locali e Istituzioni, mirata alla costituzione di una Rete delle Agende 21 locali del Piemonte allo scopo di sviluppare una strategia ed un programma di diffusione dei processi e degli strumenti di Agenda 21 e di buone pratiche di governo a supporto della sostenibilità dello sviluppo locale e regionale, nel rispetto delle autonomie di azione degli enti e in coerenza con le rispettive competenze, anche in collegamento con il Coordinamento Agende 21 locali italiane e con altre reti di enti locali attive a livello internazionale.

* Recuperare e valorizzare l’esperienza di reti e sistemi di Agende 21 locali preesistenti in Piemonte in particolare nate e coordinate a livello di singole Province.

* Coordinare il processo di Agenda 21 con gli strumenti di programmazione negoziata/ concertata in fase progettuale o già in essere (Piani Territoriali Integrati, Corona Verde, Contratti di Fiume, altri strumenti di governance partecipativi, di riqualificazione urbana, programmi locali di mobilità sostenibile, sostenibilità energetica,.........), considerate le potenzialità di Agenda 21 locale quale metodo adeguato e strumento partecipativo per l’individuazione di azioni coerenti con i principi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica e per la capacità di mettere in relazione il livello locale con quello globale, anche nella predisposizione di piani e programmi.

* Individuare percorsi di integrazione fra i “Piani d’azione locale”, la programmazione regionale e le opportunità di finanziamento comunitario.

* Favorire l’utilizzo di criteri premiali per l’accesso a Programmi e Misure di iniziativa regionale per gli Enti locali impegnati in processi di Agenda 21, da individuare sulla base di risultati conseguiti, a partire dall’attivazione del processo di Agenda 21 locale.

* Evidenziare che la Rete delle Agende 21 locali del Piemonte si configurerà prevalentemente come sede di confronto, ideazione e promozione di iniziative di informazione, sensibilizzazione, scambio di esperienze sui principi e gli strumenti di sostenibilità, anche a supporto delle Amministrazioni interessate all’adozione degli stessi; occasione di conoscenza, dibattito, condivisione ed approfondimento; momento per la definizione di azioni orientate al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e l’individuazione dei rispettivi destinatari, secondo principi e modalità di cooperazione e sostenibilità.

Per quanto sopra premesso il presente documento è sottoscritto da Amministrazioni locali ed Istituzioni quale forma di adesione volontaria alla Rete delle Agende 21 locali del Piemonte.

La sottoscrizione è sostenuta da specifico atto formale da parte dell’Amministrazione o dell’Istituzione medesima.

Rimane inteso che le amministrazioni già aderenti a Reti di Agenda 21 locali provinciali o rappresentative di differenti forme associative sovra territoriali, riconosciute ai sensi della normativa vigente, che abbiano già avviato un proprio processo di Agenda 21 risulteranno iscritte al Coordinamento in virtù dell’adesione formale sottoscritta dal soggetto istituzionale rappresentativo della forma associativa stessa.

La sottoscrizione delle Amministrazioni, singole o associate, è subordinata ai seguenti impegni:

1) adesione alla Carta di Aalborg e/o agli Aalborg Commitments

2) avvio formale delle procedure entro un anno dalla sottoscrizione del presente Protocollo

3) destinazione di opportune risorse economiche, di personale e strumentali.

Il rispetto delle condizioni di cui ai punti 1) e 2) sarà oggetto di un’attività di monitoraggio da parte della segreteria tecnica del Coordinamento Regionale di Agenda 21 a partire dall’anno di sottoscrizione.

L’adesione alla Rete non comporta costi associativi.

Il presente protocollo ha durata illimitata.