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Bollettino Ufficiale n. 18 del 3 / 05 / 2007

Codice 26.2
D.D. 16 aprile 2007, n. 149

Provvedimento conclusivo della conferenza di servizi sul progetto definitivo, ai sensi della D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003, inerente il progetto presentato dall’ARES Piemonte dal titolo: SR 549. Lavori urgenti per la realizzazione di una galleria di by - pass della zona in frana in localita’ Ceppo Morelli, tra gli abitati di Prequartera e Campioli

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

a) di considerare le premesse parte integrante della presente Determinazione Dirigenziale;

b) di prendere atto dei pareri espressi dalle Amministrazioni in sede di Conferenza di Servizi e di considerare acquisito l’assenso delle Amministrazioni che, regolarmente convocate, non abbiano espresso definitivamente la loro volontà nell’ambito della C.d.S medesima, fatto salvo quanto previsto dall’art. 14-ter della Legge 241/90 e s.m.i. e dall’art. 21 della legge regionale n. 7 del 4 luglio 2005;

c) di concludere positivamente il procedimento relativo alla Conferenza di Servizi Definitiva, sul progetto denominato “SR 549. Lavori urgenti per la realizzazione di una galleria di by - pass della zona in frana in località Ceppo Morelli, tra gli abitati di Prequartera e Campioli”, presentato dall’ARES Piemonte con istanza prot. n° 486 del 24.01.2007, dando atto che tutti gli atti riferiti al procedimento medesimo restano in deposito presso la Direzione Regionale Trasporti - Settore Viabilità ed Impianti Fissi;

d) di dare atto che il presente provvedimento sostituisce ad ogni effetto intese, pareri, concessioni, autorizzazioni, nulla osta previsti dalle leggi statali e regionali e che costituisce, ai sensi dell’art. 8 della L.R. 19/2001 e della D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003, ove necessario, Variante agli Strumenti Urbanistici;

e) di dare atto che i pareri e gli assensi di cui al punto d) sono rilasciati facendo salvi ed impregiudicati eventuali diritti di terzi;

f) di dare atto che, ai sensi dell’art. 10 del D.P.R. 327/2001, con il presente provvedimento viene disposto il vincolo preordinato all’esproprio sulle particelle catastali individuate nel progetto definitivo;

g) di prendere atto della determinazione dirigenziale n. 423 del 16.04.2007 della Direzione Regionale Patrimonio Tecnico, Settore attività negoziale e contrattuale - espropri - usi civici, allegato A alla presente determinazione, alla quale il Proponente ed i Comuni interessati dovranno attenersi per quanto riguarda gli interventi da effettuare sui terreni ad uso civico, nonché per le procedure da adottarsi per la sospensione dell’esercizio del diritto di uso civico e per le modifiche di destinazione d’uso;

h) di stabilire che la validità del presente provvedimento è subordinata all’osservanza delle prescrizioni e valutazioni nel seguito elencate:

Aspetti Paesaggistici e Archeologici

* Gli imbocchi di valle e di monte della galleria, i muri di sostegno e tutti i paramenti murari dovranno essere realizzati con pietrame locale di buon spessore posato secondo la tipologia tradizionale.

* I muri di sostegno dovranno essere opportunamente rincalzati per mitigarne le altezze.

* Le cabine degli impianti dovranno essere previste in posizione defilata per evitare l’impatto eccessivo con il contesto naturale, e comunque costruite in sintonia con le preesistenze locali.

* L’antica mulattiera che collega gli abitati posti a monte di Ceppo Morelli dovrà essere ripristinata senza modificarne la sezione, il fondo ed il tracciato.

* Nell’esecuzione generale dell’opera si dovrà porre particolare cura ed attenzione nella scelta ed impiego dei materiali, così da non turbare l’equilibrio del contesto ambientale con elementi di disturbo, con speciale riguardo ai metodi di lavorazione, mantenendo intatte le caratteristiche tipiche della zona.

* Nei luoghi oggetto dell’intervento sono valutabili gravi elementi di rischio archeologico, pertanto, tutte le opere che alterino lo stato dei suoli, comprese le operazioni connesse all’allestimento dei cantieri e della viabilità provvisoria, dovranno essere assistite da parte di operatori archeologici specializzati, sotto il controllo del Ministero per i Beni e le attività Culturali, per garantire una puntuale e pronta tutela delle strutture e dei reperti archeologici. L’assistenza dovrà essere effettuata secondo le indicazioni del Ministero eventualmente anche in corso d’opera, ai sensi della normativa vigente, per la documentazione e la tutela delle strutture e dei depositi archeologici.

* In caso di rinvenimenti di particolare interesse ed entità potranno essere richieste anche in corso d’opera da parte del Ministero per i Beni e le attività culturali, varianti progettuali a tutela di quanto rinvenuto. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali a tal fine si riserva di impartire tutte le istruzioni necessarie per un idonea indagine, documentazione e conservazione dei reperti.

* Preliminarmente all’avvio delle opere di scavo dovrà essere trasmesso al Ministero per i Beni e le Attività Culturali il calendario dei lavori al fine di predisporre eventuali sopralluoghi in corso d’opera,da parte dei funzionari di questo Ministero, comunicando altresì il nominativo della ditta incaricata dell’assistenza archeologica e del responsabile del cantiere archeologico.

* In caso di rinvenimenti occasionali di strutture o reperti archeologici, anche dubbi, dovranno essere date esplicite e formali istruzioni alla Direzione Lavori affinché sia garantito il rispetto di quanto disposto dal D.L. 42/2004, con particolare riguardo all’immediata segnalazione al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ed alla sospensione dei lavori nel tratto interessato, fino all’arrivo del funzionario archeologo.

Mitigazione degli impatti sull’ambiente

* Il progetto esecutivo dovrà sviluppare adeguatamente gli interventi di inserimento paesaggistico, di ripristino e di mitigazione ambientale relativi ai siti di stoccaggio definitivo degli inerti, alla pista di accesso al sito di Morghen e alle aree direttamente interessate dai lavori di realizzazione della galleria, in modo da ottenere una ricucitura tra le aree oggetto dell’intervento e quelle limitrofe. Il progetto esecutivo di tali interventi dovrà essere concordato con la Direzione Territorio Rurale e dovrà prevedere l’utilizzo di specie erbacee, arbustive ed arboree autoctone adatte alle condizioni stazionali.

* Le opere a verde dovranno essere eseguite nelle stagioni idonee (primavera ed autunno) al fine di assicurare la riuscita di tali interventi.

* Dovrà essere previsto un periodo di manutenzione obbligatoria delle opere a verde, da svolgersi almeno nei tre anni successivi la realizzazione delle opere stesse, che preveda la risemina delle superfici ove si sia verificato un mancato o un ridotto sviluppo della copertura erbacea e la sostituzione delle fallanze nell’ambito delle formazioni arboree ed arbustive ricostituite.

* Il progetto esecutivo dovrà sviluppare gli interventi relativi allo smantellamento dell’attuale pista di by-pass alla S.R. 549 esistente in sponda destra del torrente Anza e al recupero ambientale dei luoghi, definendone i tempi di realizzazione.

Aspetti idraulici

* Dovranno essere trasmesse alla Direzione Opere Pubbliche - Settore Decentrato OO.PP. e difesa assetto idrogeologico di Verbania della Regione Piemonte le tavole del progetto esecutivo di dettaglio relative agli scarichi delle acque della galleria e di prima pioggia previsti in sponda destra e in sponda sinistra del rio Prequartera, in corrispondenza dell’attraversamento.

* In fase di progettazione esecutiva dovranno essere integrati gli elaborati con delle sezioni trasversali in corrispondenza del deposito di materiale previsto per il sito n. 1 in località Pestarena, appena a monte della confluenza con il rio Vena, che comprendano anche l’alveo del torrente Anza (sez. 27 - sez. 33).

* In fase di progettazione esecutiva dovranno essere integrati gli elaborati estendendo le sezioni d’alveo del torrente Anza in località Ceresolo (sito n. 3 di stoccaggio del materiale) in corrispondenza della prevista scogliera in sponda destra e dell’impluvio esistente (sez. 8 - sez. 9), evidenziando il livello di massima piena rispetto all’opera di difesa prevista.

* In fase di progettazione esecutiva dovranno essere integrati gli elaborati estendendo le sezioni d’alveo del rio Antrogna in corrispondenza dell’argine esistente e del previsto deposito di materiale (sito n. 4) a tergo dello stesso (sez. 35 - sez. 50).

* Tutte le opere previste per la viabilità temporanea e la cantieristica previste in prossimità dell’alveo, dovranno essere realizzate ed ubicate compatibilmente con la dinamica dei corsi d’acqua e le relative fasce di esondazione.

* Nel caso si rendessero necessarie, nel corso dell’esecuzione dei lavori, eventuali modifiche e/o varianti che in qualche modo vanno a modificare le interferenze con i corsi d’acqua demaniali previste a livello di progetto definitivo e/o esecutivo, dovranno essere sottoposti al parere della Direzione Opere Pubbliche - Settore Decentrato OO.PP. e difesa assetto idrogeologico di Verbania della Regione Piemonte.

* Si valuti, in fase di progettazione esecutiva, la possibilità di effettuare la sistemazione del tratto di valle del rio di Prequartera, ripristinando le sezioni di deflusso alla confluenza del torrente Anza, attualmente limitata dalla presenza dei due scatolari d’attraversamento del rilevato della pista temporanea.

* Si valuti l’opportunità di verificare, in fase di progettazione esecutiva, la compatibilità dell’area prevista per il deposito del materiale relativa al sito n. 5 in località Ceresolo, anche con il quadro dei dissesti del PRG della Comunità Montana Monte Rosa.

Aspetti geotecnici

* In sede di esecuzione della galleria dovrà essere redatta la stratigrafia delle rocce attraversate: copia della medesima dovrà essere trasmessa all’APAT - Agenzia per la Protezione Ambientale per i Servizi Tecnici, Roma - ed alla Regione Piemonte, Direzione Industria - Settore pianificazione e Verifica Attività Estrattiva in ottemperanza alla legge 464/1984; in particolare considerando che l’opera viene realizzata in una zona prossima ad un campo minerario dovranno essere segnalati eventuali ritrovamenti di filoni mineralizzati.

Monitoraggio geotecnico

* La ditta che riceverà l’incarico dell’esecuzione dei lavori avrà cura, durante la realizzazione dei lavori, di gestire il sistema di monitoraggio, necessario nelle fasi di scavo, per confermare la validità delle assunzioni progettuali. Anche nelle fasi successive alla realizzazione sarà necessario controllare il comportamento complessivo dell’opera e dello scavo. Si chiede, inoltre, alla ditta di acquisire, nel corso dei lavori e successivamente ad essi, i dati del monitoraggio attualmente in corso sulla porzione di versante a monte e che viene monitorata in continuo con un sistema topografico ed alcuni estensimetri.

Aspetti relativi agli usi civici

* Si dovrà fare riferimento alla determinazione dirigenziale n. 423 del 16.04.2007 della Direzione Regionale Patrimonio Tecnico, Settore attività negoziale e contrattuale - espropri - usi civici, allegato A alla presente determinazione, per tutte le prescrizioni relative ai terreni interessati dall’intervento e gravati da uso civico.

Cantierizzazione dell’intervento

* Considerando che per la discarica dello smarino nel sito n. 2 “Morghen” la pista di servizio attraverserà in parte il piazzale della galleria “ribasso Morghen” pertinenza della miniera “Pestarena”, la ditta esecutrice dovrà concordare con la concessionaria Società Miniere di Pestarena a r.l., con sede a Domodossola (VCO) via Bonomelli n. 28, tempi e modalità dei lavori e dei trasporti, informando la Regione Piemonte, Direzione Industria - Settore pianificazione e Verifica Attività Estrattiva. La pista dovrà avere sezione massima di 3,00 m. ed i lavori per la sua realizzazione non dovranno ostacolare l’ingresso della galleria ed il deflusso delle acque.

* Durante la fase di cantiere, per tutte le lavorazioni che saranno realizzate in prossimità dei corsi d’acqua dovranno essere adottati tutti i provvedimenti necessari per evitare intorbidamenti delle acque e sversamenti accidentali di materiali, in modo da eliminare tutte le possibilità d’inquinamento delle acque. A tal fine dovrà essere predisposto un piano di intervento rapido per il contenimento e l’assorbimento di eventuali sversamenti accidentali che interessino le acque e/o il suolo. Eventuali stoccaggio di materiale e sostanze chimiche in area di cantiere dovranno essere localizzati il più lontano possibile dall’acqua, onde evitare situazioni di dilavamento diretto.

* Il taglio della vegetazione arborea ed arbustiva (abbattimento, dicioccamento, potatura, spalcatura, ecc.) dovrà essere limitato al minimo indispensabile, realizzato a regola d’arte, secondo le buone norme selvicolturali e dovrà essere posta particolare cura nella gestione della fase di cantiere, al fine di evitare danneggiamenti agli alberi esistenti, alla fauna eventualmente presente e all’ambiente circostante.

* Il materiale prodotto dalle sramature, dal dicioccamento e/o dal taglio della vegetazione arborea ed arbustiva dovrà essere asportato dalle zone d’intervento e conferite presso luoghi idonei, subito dopo l’avvenuto abbattimento.

* Nel caso di vegetazione di proprietà comunale, il taglio dovrà essere preceduto dalle operazioni di assegno e stima da parte del Corpo Forestale dello Stato previa adozione di specifica delibera dell’Ente proprietario.

* Il direttore dei lavori dovrà avere cura di apporre giusta cartellonistica nei luoghi preposti al conferimento del materiale di risulta, con indicazione di divieto d’accesso ai non autorizzati e di divieto di abbandono rifiuti, del tipo di attività, denominazione del soggetto responsabile e gli estremi autorizzativi.

* Le superfici rappresentate da terreno smosso, le aree circostanti oggetto di sistemazione, dovranno essere opportunamente profilate, ragguagliate, consolidate nel più breve tempo possibile nonché , ove necessario, trattenute con opere di ingegnerie naturalistica.

* Nel periodo di grave pericolosità per gli incendi boschivi di cui al comma 1 dell’art. 9 della legge 01.03.1975, n. 47 e comma 9 dell’art. 7 della legge regionale 06.04.1994, n. 16, è vietato accendere fuochi, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare motori, fornelli o inceneritori che producano faville o compiere altra operazione che possa creare pericolo d’incendio, se non con il consenso del Corpo Forestale dello Stato.

* Particolare cura dovrà essere posta per il convogliamento e l’allontanamento delle acque superficiali e meteoriche intercettate, adottando tutte le cautele necessarie per il loro innocuo e razionale smaltimento.

* Tutto il materiale prodotto durante i lavori e che, per sue caratteristiche, è classificabile come rifiuto dovrà essere trasportato presso discariche autorizzate; la direzione lavori dovrà comunicare al Corpo forestale dello Stato l’esatta destinazione del suo conferimento.

* L’eventuale eliminazione di rifiuti o di materiale di vario genere dovrà essere effettuata nel rispetto di quanto previsto dalle normative sui rifiuti e sulla tutela ambientale.

* Nell’esecuzione dei lavori, si dovrà porre particolare cura ed attenzione alle indicazioni prescritte dall’ARPA Piemonte Settore Prevenzione dei Rischi Naturali.

* Nel caso si renda necessario effettuare varianti al progetto, dovrà essere presentata istanza ai sensi della L.R. 45/89 ed inviata agli Enti istruttori per il rilascio del necessario atto autorizzativi.

* I lavori dovranno essere ultimati entro e non oltre la data precisata nel Capitolato Speciale d’Appalto.

* I cumuli di terreno agrario derivante dalle operazioni di scotico dovranno essere protetti dall’insediamento di vegetazione infestante e dall’erosione idrica superficiale, procedendo subito al rinverdimento degli stessi con la semina di un miscuglio di specie foraggiere autoctone, adatte alle condizioni stazionali, con presenza di graminacee e leguminose, in modo da evitare interventi di diserbo.

* Al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco. Per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deponia temporanea, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell’esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti.

Trasporto del materiale di scavo

* Il trasporto del materiale proveniente dalle escavazioni, destinato al riuso all’interno dell’ambito di cantiere o conferito nei siti individuati in progetto (da n° 1 a n° 5), dovrà seguire le seguenti prescrizioni:

* Trasporti da effettuarsi verso il sito n° 1 “Pestarena” :

* Limite operativo dei ponti “Bailey” (by-pass) pari a 40 t.;

* Utilizzo di autocarri a 3 assi o autocarri a 4 assi con massa totale inferiore a 3,8 t.;

* Obbligo di raggruppare il più possibile i trasporti formando colonne di 4-5 autocarri con l’impiego di scorta tecnica (tratto Loc. Campioli - Galleria Stabioli causa sezione stradale ristretta).

* Trasporti da effettuarsi verso il sito n° 2 “Morghen”:

* Limite operativo dei ponti “Bailey” (by-pass) pari a 400 q.li;

* Utilizzo di autocarri a 3 assi o autocarri a 4 assi con massa totale inferiore a 380 q.li;

* Obbligo di raggruppare il più possibile i trasporti formando colonne di 4-5 autocarri con l’impiego di scorta tecnica (Tratto interessato dal trasporto limitato alla variante esistente e all’abitato di Campioli).

* Trasporti da effettuarsi verso i siti n° 3-5 “Ceresolo” e n° 4 “Rio Antrogna”:

* Utilizzo di autocarri a 4 assi;

* Obbligo di raggruppare il più possibile i trasporti formando colonne di 4-5 auto-carri con l’impiego di scorta tecnica (sezione stradale ristretta nei centri abitati di Ceppo Morelli, Vanzone e Pontegrande).

* L’impresa, in conseguenza del particolare carico cui verranno sottoposti i ponti “Bailey” dovrà, a propria cura e spese, effettuare, per tutto il periodo in cui si svolgeranno i trasporti del materiale attraverso il by-pass di Ceppo Morelli, le seguenti operazioni:

* Manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impalcato di usura da effettuarsi ogni due mesi (doppio tavolato e materassino intermedio);

* Manutenzione ordinaria e straordinaria delle strutture metalliche da effettuarsi ogni 4 mesi (controllo e serraggio bulloni, tiranti e travi).

* Inoltre i trasporti dovranno rispettare le seguenti prescrizioni temporali:

* Dovranno essere sospesi i trasporti durante qualsiasi periodo di festività, in particolare non si potranno prevedere trasporti:

* Dal 01.12 al 06.01 (periodo festività natalizie)

* Dal 01.08 al 31.08 (periodo festività Agosto)

* Festività Pasquali

* Durante i rimanenti periodi dell’anno i trasporti NON potranno essere eseguiti:

* dalle ore 7.00 alle ore 9.00 |

* dalle ore 11.30 alle ore 14.15 | di tutti i giorni

* dalle ore 16.45 alle ore 19.30 |

* dal venerdì pomeriggio alla domenica sera

* Prima dell’avvio delle operazioni di trasporto dei materiali verrà eseguito sopralluogo in contraddittorio, per l’identificazione dei punti di maggior criticità; l’Impresa sarà tenuta al ripristino di opere d’arte che fossero danneggiate a seguito del particolare carico cui le stesse saranno sottoposte.

* Nel caso in cui l’Impresa, per offerta di miglioria in sede di gara, proponesse il trasporto del materiale escavato al di fuori dall’ambito dei siti previsti in progetto, dovrà concordare con l’Ente gestore della SR 549 (Provincia) le modalità di conferimento, secondo i seguenti principi:

* Il trasporto del materiale proveniente dalle escavazioni, destinato al di fuori dell’ambito di cantiere e/o alla cessione a terzi, non percorrente i tracciati interessati per l’accesso ai siti di discarica sopra descritti, sarà assoggettato ad ulteriori condizioni, che verranno esplicitate da parte dell’Ente gestore della Strada Regionale 549 (Provincia del Verbano Cusio Ossola).

* Particolare cautela dovrà essere riservata ai trasporti che potranno e/o dovranno effettuarsi nei tratto di strada compreso tra il Km. 1+500 (loc. Piedimulera) e il km. 9+000 (loc. Molini) della S.R. 549 di Macugnaga. Il tracciato si presenta accidentato e tortuoso con numerosi tratti di strada a sezione ristretta.

* In tali casi, nei tratti ove il rischio di cedimenti delle opere d’arte risulta più alto (ad esempio, ma non esclusivamente, tra le progressive 6+000 e 8+000) l’Ente gestore imporrà la predisposizione di un numero adeguato di sistemi di monitoraggio, per la verifica costante della situazione statica delle opere d’arte (muri di sostegno in pietrame, tombinature per lo smaltimento di acque); ove si verificassero cedimenti o ammaloramenti, durante o dopo la fase di trasporto, anche a distanza di tempo, la Ditta appaltatrice dovrà, a sua cura e spese, provvedere alla loro sistemazione, secondo le buone regole di costruzione, senza escludere che tali consolidamenti possano essere imposti, in casi particolari anche prima dell’inizio del ciclo di trasporti.

* L’Ente gestore potrà richiedere la concentrazione dei trasporti, mediante l’uso di più mezzi idonei, al fine di creare un unico passaggio giornaliero, almeno in alcuni tratti della SR 549, previa chiusura completa del traffico, al fine anche di consentire il transito dei carichi nella corsia di monte, per evitare la compromissione delle strutture di sostegno della strada nei tratti in cui queste sono costitute da muri in pietrame a secco (in questo caso sarà a carico della ditta appaltatrice l’apprestamento di tutta la segnaletica fissa e provvisoria necessaria, a giudizio dell’Ente gestore, a garantire le condizioni di sicurezza).

* L’Ente gestore potrà imporre il divieto di transito nelle ore diurne.

* Tutte le prescrizioni devono essere tassativamente rispettate anche da parte di eventuali acquirenti in loco che gestiscano il trasporto in proprio.

Aspetti relativi alle interferenze

* Nel caso di interferenze con elettrodotti preesistenti aerei e sotterranei, esse dovranno rispettare quanto previsto dal D.M. 21.03.1988 n. 499 e s.m.i. nonché dalle norme CEI 11 - 17 fasc. 558. Qualora si renda necessario provvedere a modificazioni e/o spostamenti di elettrodotti per renderli compatibili con l’opera dovranno essere trasmessi all’ENEL Distribuzione S.p.A. - Divisione Infrastrutture e Reti Unità Territoriale Rete Elettrica - Piemonte e Liguria - Zona Verbania i progetti esecutivi dell’opera nonché i dati del soggetto che si farà carico della spesa dei relativi eventuali interventi.

* Dovranno essere valutate tecnicamente con gli Enti e le Società interessate le interferenze del tracciato con eventuali ulteriori servizi, per i quali sarà necessario procedere con spostamenti e/o adeguamenti.

i) di trasmettere il presente provvedimento, la determinazione dirigenziale n. 423 del 16.04.2007 della Direzione Regionale Patrimonio Tecnico, ed i pareri pervenuti all’ARES Piemonte, invitando la stessa a tener conto delle prescrizioni e valutazioni di cui al punto h).

Avverso la presente determinazione è ammessa da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte, entro il termine di 60 giorni dalla data di ricevimento del presente atto o dalla piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla Legge n. 1034 del 6.12.1971 oppure Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 24.11.1971 n. 1199.

La presente determinazione dirigenziale sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino