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Bollettino Ufficiale n. 17 del 26 / 04 / 2007

Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2007, n. 7-5602

Partecipazione dell’utenza e tutela dei diritti nel settore della Salute Mentale

A relazione della Presidente Bresso:

Il Decreto Legislativo 30/12/1992, n. 502, come modificato dal D.Lgs. 7/12/93, n. 517, al Titolo IV “Partecipazione e tutela dei diritti dei cittadini”, articolo 14, stabilisce che le Regioni promuovano consultazioni con i cittadini e le loro organizzazioni, con particolare riferimento agli organismi di volontariato e di tutela dei diritti, per raccogliere informazioni sull’organizzazione dei servizi. Lo stesso articolo prevede che tali rappresentanze dei cittadini debbano essere sentite in particolare nelle fasi di impostazione della programmazione e verifica dei risultati conseguiti.

Al riguardo, con il proposito di valorizzare e riconoscere le esperienze di associazionismo di volontariato e di tutela dei diritti, quale risorsa per la programmazione e lo sviluppo dei servizi, la Regione Piemonte, Assessorato Tutela della Salute e Sanità, ha avviato una prima fase di ascolto, che ha interessato varie Associazioni e gruppi di utenti del servizio sanitario regionale, principalmente finalizzata a raccogliere osservazioni e contributi relativi alla proposta di Piano Socio-Sanitario Regionale di cui alla D.G.R. n. 59-2531 del 03 aprile 2006.

Da questa prima ricognizione è divenuta chiara l’esigenza di individuare i principali obiettivi di servizio all’utenza che le ASL e ASO devono tenere in considerazione nell’ambito delle attività di programmazione e gestione dei servizi e la necessità di sperimentare, in un settore scelto per la rilevanza delle funzioni di tutela dei diritti dei pazienti, un modello di partecipazione che possa in seguito essere esteso, con le modifiche che l’esperienza potrà suggerire, ad altre competenze del servizio sanitario.

Nel settore della salute mentale il DPR 10/11/1999, “Approvazione del Progetto Obiettivo Tutela della Salute Mentale 1998-2000", ha attribuito alla Regione lo specifico compito di sviluppare la collaborazione con le Associazioni di familiari, degli utenti e del volontariato, riconoscendone il ruolo attivo ed il valore fondamentale come risorsa al fianco dei servizi.

Nella D.G.R. n. 59 - 2531 del 03 aprile 2006 “Piano Socio-Sanitario Regionale 2006-2010. Proposta al Consiglio Regionale”, tra le criticità per la salute mentale, viene segnato il mancato ascolto e coinvolgimento delle associazioni di pazienti e familiari, che ha avuto il risultato di aumentare il divario tra le necessità dei pazienti e le risposte ottenute dal Servizio Sanitario Regionale.

Nel corso delle precedenti consultazioni sono state condivise con le Associazioni di volontariato e per la tutela dei diritti che si occupano di salute mentale alcune indicazioni sui principi che devono guidare l’attività dei servizi che operano per la salute mentale ed in particolare:

- promozione culturale contro lo stigma;

- rispetto del malato, delle sue fragilità, dei suoi tempi;

- disponibilità di spazio e supporto alla relazione con i famigliari;

- progettazione di percorsi terapeutici che diano centralità alla persona e alle sue esigenze e non si limitino a considerare la malattia;

- miglioramento delle opportunità di cura e assistenza sul territorio

Si rende pertanto necessario fornire alle ASL e ASO indirizzi per stabilire e consolidare un rapporto di partecipazione delle Associazioni di volontariato e per i diritti degli utenti nel settore della Salute Mentale, verificandone l’applicazione sperimentale e l’efficacia nel biennio 2007-2008.

Tutto ciò premesso, la Giunta Regionale, all’unanimità,

delibera

di incaricare le Direzioni di tutte le ASL e le Direzioni delle ASO dotate di Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di:

1. creare e mantenere aggiornato un registro delle Associazioni di volontariato e tutela dei diritti che operano nel campo della salute mentale;

2. assicurare forme di partecipazione attiva delle suddette Associazioni alla programmazione ed erogazione dell’assistenza, assicurando che i Servizi Salute Mentale e i Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura siano posti in grado di operare secondo i diritti degli utenti, dando attuazione ai seguenti principi:

- Promozione culturale contro lo stigma;

- Rispetto del malato, delle sue fragilità, dei suoi tempi;

- Disponibilità di spazio e supporto alla relazione con i famigliari;

- Progettazione di percorsi terapeutici che diano centralità alla persona e alle sue esigenze e non si limitino a considerare la malattia;

- Miglioramento delle opportunità di cura e assistenza sul territorio.

3. Fornire annualmente alle Associazioni di cui al punto 1 ed all’Assessorato Regionale Tutela della Salute e Sanità il programma preventivo ed il resoconto delle attività condotte per migliorare la soddisfazione dei bisogni dell’utenza e i relativi servizi.

4. Organizzare attività di audit interno e civico, anche in forma sperimentale, per quanto attiene il rispetto dei diritti dei pazienti e dei principi individuati dalla presente Deliberazione.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)