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Bollettino Ufficiale n. 16 del 19 / 04 / 2007

Codice 15.10
D.D. 23 febbraio 2007, n. 103

D.lgs. n. 198/2006. Legge 215/1992. D.P.R. n. 314/2000, art. 21. Disciplina dei rapporti tra la Direzione regionale Formazione Professionale-Lavoro e Unioncamere Piemonte e modalita’ di gestione del programma regionale VI bando: Somma prevista di Euro 130.000,00 sui capp. 11748/2006 e 11754/2006.

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

Di affidare ad Unioncamere Piemonte la gestione del programma regionale - VI bando previsto dall’ art. 12 della l. 215/1992 e dall’ art. 21 del D.P.R. 314/2000 per una spesa complessiva di Euro 130.000,00 così distinta:

Euro 50.000,00 per la gestione del programma regionale (realizzazione degli obiettivi, valutazione dei dati conclusivi, organizzazione incontri, seminari e convegni), rapporti con le C.C.I.A.A. del territorio, con i Comitati provinciali per l’imprenditoria femminile e con le Associazioni interessate, supporto informatico relativo alla rendicontazione dei servizi conseguenti alla realizzazione degli obiettivi;

Euro 80.000,00 per la realizzazione del monitoraggio dei programmi regionali a partire dal IV bando, del monitoraggio delle imprese beneficiarie delle agevolazioni previste dalla l. 215/1992 e per l’ aggiornamento della ricerca realizzata con il programma regionale V bando.

Di stabilire per la realizzazione del programma regionale le seguenti indicazioni:

1. per il monitoraggio dei programmi regionali a partire dal IV bando, per il monitoraggio delle i mprese beneficiarie delle agevolazioni previste dalla l. 215/1992 e per l’aggiornamento della ricerca 2004 “Piccole imprese, grandi imprenditrici: l’ attività in tutte le sue fasi come previsto dal citato programma;

2. per la realizzazione del mentoring: la scelta delle imprenditrici, compresa la valutazione del sostegno fornito dall’ impresa “mentore” all’ impresa “giovane” e la verifica della rendicontazione delle spese relative alla formazione integrata prestata, ad eccezione dell’ erogazione dei contributi alle imprese mentori che sarà di competenza del Settore Sviluppo dell’ Imprenditorialità della Direzione regionale citata;

3. per la promozione e lo sviluppo di servizi di assistenza e consulenza tecnica e manageriale alle imprese femminili in crisi su tutto il territorio piemontese: l’attività dal momento della presentazione delle domande dei possibili destinatari in tutte le sue fasi secondo quanto previsto dalle modalità di attuazione del V obiettivo, compresa la valutazione finale della rendicontazione e l’analisi dei risultati, ad eccezione dell’ erogazione dei contributi ai soggetti ammessi ai benefici che sarà di competenza del Settore Sviluppo dell’Imprenditorialità della Direzione regionale citata;

4. per la creazione, su tutto il territorio piemontese, di sportelli per l’ assistenza e consulenza alle imprese femminili che intendono usufruire degli interventi previsti dall’art. 9 della l. 53/2000 “Azioni positive per la flessibilità” e di un elenco regionale di soggetti candidati alla “figura di sostituzione ”: l’attività in tutte le sue fasi come previsto dal citato programma ad eccezione dell’ erogazione di eventuali contributi che sarà di competenza del Settore Sviluppo dell’Imprenditorialità della Direzione regionale citata.

Di approvare lo schema di convenzione allegato alla presente determinazione, di cui costituisce parte integrante, e di provvedere alla stipulazione di formale convenzione con Unioncamere Piemonte.

Di corrispondere il corrispettivo sopra determinato secondo le modalità stabilite nell’ allegato schema di convenzione.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’ art. 61 dello Statuto e dell’art. 16 del DPGR n. 8/R/2002.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale

Allegato

CONVENZIONE FRA LA REGIONE PIEMONTE E UNIONCAMERE PIEMONTE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA REGIONALE - VI BANDO PREVISTO DALL’ ART. 12 DELLA LEGGE 215/1992.

Premesso:

Che il D.lgs n. 198 del 11.04.2006 “Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, a norma dell’articolo 6 della legge 28 novembre 2005, n. 246" ha abrogato la legge 25 febbraio 1992, n. 215 ”Azioni positive per l’imprenditoria femminile";

Che ai programmi regionali presentati anteriormente all’entrata in vigore del decreto legislativo predetto si applicano le norme e gli atti che hanno definito le modalità applicative del VI bando, vigenti all’atto di presentazione della domanda;

Che l’articolo 2 della legge 215/1992 prevede che le Regioni attuino per le finalità coerenti con la legge, in accordo con le Associazioni di categoria, programmi che prevedono la diffusione di informazioni mirate, nonchè la realizzazione di servizi di consulenza ed assistenza tecnica, di progettazione organizzativa, di supporto alle attività agevolate della Legge;

Che l’art. 21 del D.P.R. 314/2000 prevede che “Le Regioni e la Province autonome possono predisporre, in coerenza con i propri obiettivi e strumenti di programmazione regionale e con le proprie normative generali e di settore, un programma per la promozione ed il coordinamento delle iniziative previste dall’art. 2, comma 1, lettera b) e dall’art. 12 della Legge, diretto a:

a) promuovere la formazione imprenditoriale delle donne;

b) sviluppare servizi di assistenza e consulenza tecnica e manageriale a favore dell’imprenditorialità femminile;

c) attuare iniziative di informazione e di supporto per la diffusione della cultura d’impresa tra le donne";

Che la circolare ministeriale n. 946342 del 05.12.2005, emanata ai sensi dell’art. 13, comma 1, del D.P.R. 314/2000, ha previsto le indicazioni esplicative;

Che il decreto ministeriale del 19.11.2004, ai sensi degli artt. 11 e 21, comma 3, del citato D.P.R. 314/2000 ha ripartito le risorse finanziarie statali tra le Regioni e le Province Autonome relativamente all’attuazione dei programmi regionali;

Che l’art. 12, comma 2, della legge 215/1992 prevede che la Regione possa stipulare apposite convenzioni con enti pubblici e privati che presentino caratteristiche di affidabilità e consolidata esperienza in materia e che siano presenti sull’intero territorio regionale;

Che con la deliberazione n. 22 - 1987 del 16.01.2006 la Giunta regionale ha approvato la presentazione del programma regionale - VI bando prevedendo di coinvolgere Unioncamere Piemonte per la realizzazione del programma regionale VI bando;

Che con Decreto del 29.11.2006 il Ministro dello Sviluppo Economico ha approvato il programma regionale per la promozione ed il coordinamento delle iniziative a favore dell’imprenditoria femminile presentato dalla Regione Piemonte per un costo complessivo di euro 700.00,00, di cui euro 292.940,00 risorse statali e euro 407.060,00 risorse regionali;

Che il citato programma regionale intende promuovere su tutto il territorio piemontese a favore dell’imprenditoria femminile le seguenti attività:

1. monitoraggio dei programmi regionali a partire dal IV bando;

2. monitoraggio delle imprese beneficiarie delle agevolazioni previste dalla l. 215/1992;

3. aggiornamento della ricerca 2004 “Piccole imprese, grandi imprenditrici”, realizzata con il programma regionale V bando per fornire una rappresentazione aggiornata e completa del fenomeno imprenditoria femminile in Piemonte;

4. seconda sperimentazione della particolare forma di sostegno offerta dal mentoring, inteso come relazione tra una neo imprenditrice e un’imprenditrice “mentore”;

5. servizi di assistenza e consulenza tecnica e manageriale alle imprese femminili in crisi su tutto il territorio piemontese, obiettivo che si collega al monitoraggio delle imprese beneficiarie del IV e V bando della l. 215/1992, che sono andate in crisi per molteplici cause;

6. creazione, su tutto il territorio piemontese, di sportelli per l’assistenza e consulenza alle imprese femminili che intendono usufruire degli interventi previsti dall’art. 9 della l. 53/2000 “Azioni positive per la flessibilità” e creazione di un elenco regionale di soggetti candidati alla “figura di sostituzione ”.

Che con D.G.R. n. 40 - 2786 del 09.05.2006 la Giunta regionale ha assegnato alla Direzione regionale Formazione Professionale-Lavoro la somma di euro 400.000,00, quale quota regionale stanziata ad integrazione delle risorse statali e la somma di euro 292.940,00, quale risorsa statale stanziata per la realizzazione del programma regionale;

Che con D.G.R. n. 20 - 5012 del 28.12.2006 la Giunta regionale ha dato indicazione alla Direzione regionale Formazione Professionale - Lavoro di avvalersi di Unioncamere Piemonte per la realizzazione del programma regionale;

Considerata l’opportunità di affidare a Unioncamere Piemonte la realizzazione del programma regionale, in quanto ha già gestito la realizzazione dei programmi regionali - IV e V bando, gestisce il coordinamento regionale dei Comitati provinciali per l’imprenditoria femminile, come da protocollo sottoscritto con il Ministero delle Attività Produttive (oggi Ministero dello Sviluppo Economico), è un soggetto istituzionale che ha le competenze per interagire con le Camere di commercio del territorio e le altre Associazioni interessate, soggetti il cui coinvolgimento è previsto dal programma regionale per il perseguimento degli obiettivi;

Tutto cio’ premesso tra:

la Regione Piemonte (omissis), rappresentata dal Direttore regionale della Direzione Formazione Professionale-Lavoro, dr. Giuseppe De Pascale (omissis) domiciliato, ai fini della presente convenzione, presso la sede regionale di Via Magenta, 12 - Torino, autorizzato alla stipula del presente atto con determinazione n° del ;

E Unioncamere Piemonte (omissis) rappresentato dal suo presidente, Renato Viale (omissis) e domiciliato, ai fini della presente convenzione, presso la Unioncamere Piemonte, Via Cavour, 17 - 10123 Torino, autorizzato alla stipula del presente atto da deliberazione del Comitato direttivo n. 96 del 11.12.2006.

Si conviene e si stipula quanto segue:

Art. 1

Le premesse costituiscono parte integrante della presente convenzione.

Art. 2
(Affidamento incarico ad Unioncamere Piemonte)

La Regione affida a Unioncamere Piemonte la realizzazione del programma regionale - VI bando.

Art. 3
(Compiti di Unioncamere Piemonte)

Unioncamere realizzerà il programma gli obiettivi del Programma secondo le seguenti indicazioni:

* per il monitoraggio dei programmi regionali a partire dal IV bando, per il monitoraggio delle imprese beneficiarie delle agevolazioni previste dalla l. 215/1992 e per l’aggiornamento della ricerca 2004 “Piccole imprese, grandi imprenditrici”: l’attività in tutte le sue fasi come previsto dal citato programma;

* per la realizzazione del mentoring: la scelta delle imprenditrici, compresa la valutazione del sostegno fornito dall’impresa “mentore” all’impresa “giovane” e la verifica della rendicontazione delle spese relative alla formazione integrata prestata, ad eccezione dell’erogazione dei contributi alle imprese mentori che sarà di competenza del Settore Sviluppo dell’Imprenditorialità della Direzione regionale citata;

* per i servizi di assistenza e consulenza tecnica e manageriale alle imprese femminili in crisi su tutto il territorio piemontese: l’attività dal momento della presentazione delle domande dei possibili destinatari in tutte le sue fasi secondo quanto previsto dalle modalità di attuazione del V obiettivo, compresa la valutazione finale della rendicontazione e l’analisi dei risultati, ad eccezione dell’erogazione dei contributi ai soggetti ammessi ai benefici che sarà di competenza del Settore Sviluppo dell’Imprenditorialità della Direzione regionale citata;

* per la creazione, su tutto il territorio piemontese, di sportelli per l’assistenza e consulenza alle imprese femminili che intendono usufruire degli interventi previsti dall’art. 9 della l.53/2000 “Azioni positive per la flessibilità” e creazione di un elenco regionale di soggetti candidati alla “figura di sostituzione”: l’attività in tutte le sue fasi come previsto dal citato programma ad eccezione dell’erogazione di eventuali contributi che sarà di competenza del Settore Sviluppo dell’Imprenditorialità della Direzione regionale citata.

Art. 4
(Modalità di realizzazione degli interventi)

La Regione Piemonte è l’ente pagatore. Unioncamere Piemonte realizzerà lo sviluppo dei servizi di assistenza tecnica gestionale e consulenza alle imprese in crisi secondo le modalità previste dal V obiettivo del programma regionale ed è tenuta a rispettare lo scadenziario ivi stabilito, con decorrenza dalla data di emissione del bando regionale.

Per quanto riguarda il monitoraggio dei programmi regionali a partire dal IV bando, il monitoraggio delle imprese beneficiarie delle agevolazioni previste dalla l. 215/1992 e l’aggiornamento della ricerca 2004 “Piccole imprese, grandi imprenditrici”, le modalità di realizzazione sono previste nell’allegato progetto.

Le attività realizzate mediante il ricorso a professionalità esterne ad Unioncamere Piemonte saranno precedute dalla stipula di specifici contratti in conformità a quanto previsto nell’art. 11 del Regolamento amministrativo contabile dell’ente e dalle disposizioni vigenti in materia di contratti o avvalendosi di collaborazioni e consulenze già in corso per prestazioni di contenuto analogo.

Art. 5
(Promozione del programma regionale)

La pubblicazione degli interventi proposti dal programma regionale è attuata mediante i seguenti mezzi:

* gli ordinari canali di pubblicizzazione tramite il Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte;

* apposito spazio sui siti internet della Regione Piemonte e di Unioncamere Piemonte;

* l’Ufficio regionale per le relazioni con il pubblico;

* Camere di commercio piemontesi;

* Comitati provinciali per l’imprenditoria femminile.

Art. 6
(Rimborso e compenso)

L’ Amministrazione regionale si impegna a liquidare la somma dovuta di euro 130.000,00 con le seguenti modalità:

euro 20.000,00 al 30.06.2007 alla consegna della relativa nota di debito e della prima relazione sullo stato avanzamento dell’ attività;

euro 45.000,00 al 31.12.2007 alla consegna della relativa nota di debito e della seconda relazione sullo stato avanzamento dell’ attività;

euro 45.000,00 al 30.04.2008 alla consegna della relativa nota di debito e della terza relazione sullo stato avanzamento dell’ attività;

euro 20.000,00 a conclusione della realizzazione del programma dietro presentazione della relativa nota di debito e della relazione finale.

I predetti importi verranno liquidati a seguito di presentazione della documentazione sopra citata vistata dal Direttore della Direzione regionale Formazione Professionale-Lavoro.

Art. 7
(Durata della convenzione)

La presente convenzione ha validità per il tempo previsto per la realizzazione del programma a decorrere dalla data di avvio del medesimo, come previsto dal punto 21.2 della circolare ministeriale n. 946342 del 05.12.2005.

Ciascuna delle parti si riserva il diritto di risolvere la presente convenzione, anche prima del termine naturale di scadenza, nel caso di comprovato inadempimento degli obblighi e degli impegni assunti.

Alla parte inadempiente, l’altra parte può intimare di adempiere in un congruo termine non superiore a tre mesi, decorso il quale la convenzione si intende risolta di diritto.

Art. 8
(Controversie)

Per la soluzione di eventuali controversie connesse alla presente convenzione che non potessero essere definite in via amministrativa, le parti riconoscono come Foro competente il Tribunale di Torino.

Letto confermato e sottoscritto.

Torino, .....


Proposta di realizzazione degli obiettivi 2 e 3 del Programma regionale L. 215/1992- VI bando

A) Premessa:

E’ stato previsto, sulla base delle linee guida del Ministero delle Attività Produttive (oggi: Sviluppo Economico) per questo bando del Programma regionale L.21511992, di effettuare un monitoraggio delle imprese beneficiarie degli incentivi della legge stessa, in particolare per valutarne l’efficacia e misurare consistenze e, in caso di mancato funzionamento dello strumento, verificarne le cause (quando l’impresa incentivata, per qualche ragione, non riesce a realizzare ì progetti presentati e finanziati).

Si è inoltre consapevoli che l’imprenditoria femminile rappresenta un segmento assai interessante dell’economia locale e che presenta caratteristiche di specializzazione settoriale e dinamismo imprenditoriale uniche: la convinzione è che valga pertanto la pena dì sottoporre a valutazione nel tempo questo fenomeno. Questa proposta prevede un progetto, suddivisibile in parti, che cerca di realizzare il monitoraggio dì legge e, parallelamente, vuole sondare l’universo imprenditoriale femminile per scattare una fotografia nel 2006, a due anni dalla ricerca 2004 “Piccole imprese, grandi imprenditrice”, che fornì una rappresentazione completa del fenomeno in Piemonte. La fotografia diventa “film” e la conoscenza delle donne che intraprendono si affina, così come la conoscenza dei loro bisogni cui le istituzioni potrebbero rispondere.

B) Indice del Progetto:

1. Parte prima: analisi delle imprese beneficiarie degli incentivi della L. 215 / 1992

1.1 Indagine sulle imprese beneficiarie delle agevolazioni sulla base di elenchi trasmessi dalla Regione o dal gestore degli incentivi (Finpiemonte S.p.A.).

L’analisi è rivolta a soddisfare il monitoraggio delle imprese beneficiarie così come puntualmente previsto nella descrizione del secondo obiettivo dello stesso, che consenta una riflessione sulle cause che hanno portato molte imprese, ammesse ai benefici di legge, a rinunciare ai contributi, ad essere oggetto di revoche e ad arrestare la realizzazione del progetto agevolato.

Si intende, inoltre, realizzare un confronto fra le imprese che hanno portato a termine con successo il loro progetto e quelle che, al contrario, non hanno conseguito il proprio obiettivo, cercando in tal modo di evidenziare i fattori principali di successo e insuccesso dei progetti d’impresa.

Tale analisi sarà realizzata attraverso un questionario inviato attraverso i canali ufficiali, sollecitato e infine caricato su supporto magnetico e successivamente elaborato.

Il Questionario sarà composto di due parti

- monitoraggio tecnico

- analisi economico-comportamentale, sulla base del questionario della ricerca realizzata nel 2004, onde apprezzarne le variazioni;

1.2 Redazione della relazione di monitoraggio.

1.3 Redazione di una presentazione in power-point, un abstract e partecipazione alle riunioni.

2. Parte seconda: monitoraggio della consistenza del fenomeno imprenditoriale femminile in Piemonte.

2.1 Introduzione quantitativa sullo stato dell’imprenditoria femminile in Piemonte, sulla base delle statistiche Unioncamere-stock-view; confronti con il 2004; articolazione delle statistiche per provincia.

2.2 L’indagine sub 1.1 soddisfa i requisiti del monitoraggio delle imprese beneficiarie, ma la parte di analisi economico-comportamentale si basa su un sottocampione non rappresentativo dell’universo dell’imprenditoria femminile piemontese. Per questa ragione si intende estendere il sub-questionario (esclusa la parte di monitoraggio) a un campione complementare di imprese femminili (circa 500) estratte casualmente dagli archivi camerali, in modo da confrontare l’esito di questa analisi che sarà svolta nel 2006 con quella precedente del 2004.

Gli aspetti aggiuntivi dell’analisi economico-comportamentale - realizzata per “fare il punto” sulle imprese femminili - saranno in particolare rivolti a:

- approfondire l’andamento dei “business” femminili;

- approfondire i bisogni di supporto, essenzialmente in termini di servizi reali alle imprese e alle imprenditrici;

Questa indagine sarà realizzata attraverso una indagine telefonica. Le fasi dell’indagine sono le seguenti:

2.2.1 selezione delle imprese attraverso gli archivi camerali e formazione del campione;

2.2.2 predisposizione del questionario (derivato da 1.1, parzialmente);

2.2.3 raccolta dei dati, coordinamento e realizzazione di un’indagine telefonica;

2.2.4 elaborazione dei dati ed elaborazione della relazione-pubblicazione.

Si procederà, quindi, alla pubblicazione dei secondo volume dell’indagine “Piccole imprese, grandi imprenditrici”, che potrà essere presentata secondo le modalità e i tempi concordati con la Regione Piemonte, Direzione regionale Formazione Professionale-Lavoro.