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Bollettino Ufficiale n. 16 del 19 / 04 / 2007

Deliberazione della Giunta Regionale 26 marzo 2007, n. 8-5556

Approvazione programma annuale di attivita’ dell’Osservatorio Regionale dell’Artigianato per l’anno 2007 - Art. 41, L.R. 21/97. Accantonamento di Euro 381.520,00 (cap.12392/2007)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

- di approvare ai sensi dell’art. 41 della L.R. 21/97, come modificato dall’art. 24 della L.R. 24/99, il Programma di attività per l’anno 2007 dell’Osservatorio dell’Artigianato allegato alla presente deliberazione;

- di prendere atto che il programma di attività è finanziato con la disponibilità iscritta sul cap. 12392 del bilancio di previsione 2007 e pluriennale 2007-2009;

- di assegnare alla Direzione Commercio e Artigianato le risorse di Euro 381.520,00 iscritte sul richiamato capitolo 12392 per la realizzazione del Programma di attività per l’anno 2007 e di provvedere contestualmente alla registrazione del relativo accantonamento contabile (Acc. n. 100485/07);

- di dare atto che la presente deliberazione sarà trasmessa alla competente Commissione Consiliare.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato

Regione Piemonte
Direzione Commercio e Artigianato

Osservatorio dell’Artigianato Regione Piemonte

PROGRAMMA DI ATTIVITA’
2007

INDICE

1. L’Osservatorio regionale dell’artigianato

2. Attivita’ del 2007

3. Le nuove ricerche in corso di svolgimento nel 2007

3.1 Artigianato e reti d’impresa in Piemonte

3.2. Le azioni di sviluppo per l’artigianato d’eccellenza nelle Dimore Sabaude

3.3 Valutazione d’impatto degli incentivi dati alle imprese artigiane da comparti diversi da quello artigiano nel biennio 2005-2006

3.4 Il sistema del credito all’artigianato nei paesi della Comunità Europea

3.5 Aggiornamento della indagine sul grado di soddisfazione degli artigiani (customer satisfaction)

3.6. Implementazione del sistema informativo- Estensione ricerca con i dati dei Centri per l’impiego

3.6.1 Archivio Infocamere

3.6.2 Archivio INPS

3.6.3 Banche dati

3.6.4 Altre banche dati

4. L’Attività strutturale

4.1 Indagine congiunturale

4.2 Rapporto annuale sull’artigianato piemontese.

4.3 Progetto di integrazione tra albo artigiani e archivi INPS: aggiornamento della banca dati

5. Nuove ricerche da impostare nel 2007

6. L’attività di comunicazione

6.1 Informazione periodica

6.2 Altre pubblicazioni

6.3 Internet

6.4 Rassegne stampa

7. Collaborazioni

8. Impegni di spesa


1. L’Osservatorio regionale dell’artigianato

L’aspetto più rilevante per l’Osservatorio regionale dell’artigianato è che ha ormai assunto una identità organica e rappresentativa nella realtà sociale, economica e istituzionale piemontese, che ha indagato tutti gli aspetti tematici e congiunturali dell’artigianato. Per il 2007 infatti si prevede di completare le ricerche sull’aspetto sociologico dell’artigiano. Questo, aggiunto alla ricerca sul credito nei paesi della CE e a quella sulla valutazione degli incentivi non specifici del comparto artigiano, chiude il cerchio sull’attività di ricerca tematica.

Lo stesso non si può dire per la totale acquisizione degli archivi che contengono dati sugli artigiani, in quanto questo dipende da molti fattori, tra i quali la disponibilità degli enti a fornire tali dati. Nonostante ciò, si è provveduto a impostare una ricerca che va ad integrare gli archivi già esistenti con quelli che contengono i dati dei Centri per l’impiego e che ci può dare informazioni importanti sull’occupazione.

L’attività dell’Osservatorio dell’artigianato svolta fin qui, quindi, ha seguito alcune direttrici fondamentali, che hanno conferito al Settore i seguenti caratteri:

I. Principale organo di rilevamento.

L’Osservatorio rappresenta ormai il principale organo piemontese di rilevamento e di utile strumento di analisi per il comparto artigiano, nonché di adeguata struttura regionale di coordinamento delle attività del settore nei confronti:

a. delle associazioni di categoria;

b. degli altri enti locali e/o enti pubblici;

c. degli stessi artigiani.

II. Ufficio Studi

Nel contempo l’Osservatorio costituisce un importante ed efficace punto di riferimento, alla stregua di un vero e proprio Ufficio Studi, che fornisce consulenza socio-economica specie in materia di:

a. dati statistici sull’artigianato;

b. internazionalizzazione delle PMI;

c. analisi congiunturale sul comparto artigiano;

d. rassegne stampa e gestione banche-dati sull’artigianato e le PMI.

III. Sistema informativo

Tutta l’attività, oltre all’obiettivo finale di fornire il supporto di conoscenza del settore, così come previsto dalla l.r.21/97, tende a creare un sistema informativo attuale, completo e versatile, capace di fornire adeguatamente agli utenti i dati sull’artigianato.

Le associazioni di categoria, gli enti locali e gli stessi artigiani costituiscono il target privilegiato del settore, che continua a produrre i rapporti di ricerca, i dati congiunturali e le pubblicazioni di interesse generali sul settore. Tale attività è accompagnata da una parallela e intensa attività di comunicazione che si concreta nella organizzazione dei convegni, seminari di studio, tavoli di lavoro e, infine, nella realizzazione di strumenti di comunicazione e di informazione (news letter, pubblicazioni, internet e spazi televisivi).

2. Attivita’ del 2007

L’attività dell’Osservatorio Regionale si è rivolta e si rivolge alla realizzazione di ricerche che hanno privilegiato i seguenti aspetti:

a. I soggetti dell’artigianato.

(Giovani imprese artigiane, Imprenditrici artigiane, Due ricerche sugli Artigiani stranieri)

b. La dimensione europea del settore.

(Internazionalizzazione delle PMI e delle imprese artigiane, L’artigianato in Europa e in Italia, La cooperazione internazionale nell’artigianato, Il sistema del credito agli artigiani nei paesi della CE)

c. Gli accordi di Basilea 2

(L’impatto di Basilea sulle piccole e medie imprese, Confidi e fideiussioni verso Basilea 2, La finanza e l’accesso al credito delle imprese piemontesi)

d. Le ricerche sull’impresa artigiana

(I motivi di cessazione delle aziende artigiane, La sopravvivenza delle nuove imprese artigiane, L’artigianato e l’ambiente, lo sviluppo sostenibile nelle aziende artigiane piemontesi)

e. la dimensione sociologica e umana dell’imprenditore artigiano, con le ricerche su “Artigianato tra capitale umano e sociale” e “Artigianato e reti d’impresa in Piemonte”;

f. l’Artigianato artistico in Piemonte, con le ricerche “Artigianato d’eccellenza e circuito delle Dimore Sabaude” e “Le azioni di sviluppo per l’artigianato d’eccellenza nelle Dimore Sabaude”;

g. la valutazione delle politiche pubbliche, con le ricerche “L’impatto dei finanziamenti erogati dalla Regione Piemonte nei confronti dell’artigianato nel triennio 2002-2003-2004", che rappresenta l’aggiornamento della precedente riferita al periodo 1999-2001, e ”Valutazione d’impatto degli incentivi dati alle imprese artigiane da comparti diversi da quello artigiano nel biennio 2005-2006".

Inoltre, si avrà:

L’implementazione del sistema informativo, dopo la conclusione della ricerca “Analisi delle fonti e degli archivi in materia di artigianato”, mentre si sta procedendo a stipulare la Convenzione per la fornitura dei dati con l’INPS, si sta svolgendo la ricerca sugli archivi in possesso dei Centri per l’impiego.

Infine, si avrà L’Attività strutturale, che prosegue nell’effettuazione delle seguenti ricerche e indagini:

a. Indagine congiunturale;

b. Rapporto annuale sull’artigianato riferito al periodo 2005-2006;

c. Integrazione degli archivi Infocamere con l’archivio INPS;

Ultima, ma non inferiore in termini di importanza, è:

f. L’attività di comunicazione.

3. Le nuove ricerche in corso di svolgimento nel 2007

3.1 Artigianato e reti d’impresa in Piemonte

Questa ricerca è rivolta ad indagare, su un campione d’imprenditori artigiani, l’esistenza di reti e forme di aggregazione tra imprese per la gestione di servizi complessi e a verificare quanto queste attività cooperative permettano strategie imprenditoriali e sinergie che favoriscono la competitività.

Lo studio dovrà avere tre obiettivi differenti: da un lato dare un quadro dell’esistente in materia di consorzi o altre forme di associazionismo nell’artigianato e dall’altro verificare quale ipotesi societaria o forma di aggregazione (consorzio, società, associazione ecc) sia quella migliore per fare in modo che gli artigiani siano più competitivi e infine quali forme può attivare l’Ente pubblico per promuovere politiche di incentivazione su questi temi.

Sul piano metodologico, andranno individuati gli indicatori più appropriati per indagare e definire le nuove forme di aggregazione per gli artigiani, basati su informazioni relative a: partecipazione ad associazioni ed organismi collettivi di tipo economico-commerciale; presenza, nella biografia individuale, di esperienze di partecipazione collettiva; modalità di accesso alle informazioni rilevanti per l’attività; presenza di forme di cooperazione, anche informali, con altri soggetti del mercato; natura e tipologia degli intermediari strategici per le attività imprenditoriali; ampiezza delle risorse relazionali utilizzate per l’attività; ecc.

Analisi precedenti hanno evidenziato come spesso gli artigiani desiderino conservare la loro dimensione di impresa, nel senso che, ove il mercato lo richiedesse, non sono sempre propensi ad ampliare la loro capacità produttiva oppure ad investire per ampliarsi. Questa scelta però può provocare problemi in termini di mercato e di concorrenza, vanno perciò pensate soluzioni praticabili per cui gli artigiani possano migliorare le loro performances pur continuando a mantenere una dimensione piccola. Forme di aggregazione tra imprese per la gestione di servizi complessi quali: piattaforme tecnologiche per l’innovazione di prodotto, servizi per l’internazionalizzazione, per la ricerca ecc, permetteranno strategie cooperative e sinergie che potranno favorire la competitività.

La ricerca è stata avviata nel corso del secondo semestre del 2006 e sarà conclusa nel primo del 2007.

3.2. Le azioni di sviluppo per l’artigianato d’eccellenza nelle Dimore Sabaude

Questo progetto non è altro che l’approfondimento della ricerca precedente, che passerà attraverso le seguenti fasi preliminari:

- sviluppo delle proposte emerse a valle del precedente intervento di ricerca operativa

- raccolta e sintesi di informazioni volte all’arricchimento del bagaglio conoscitivo dell’Ente, anche a fini operativi

- finalizzazione dell’intervento alla valorizzazione della struttura regionale e del tessuto imprenditoriale degli artigiani dell’eccellenza.

Questa proposta di ricerca intende sviluppare e definire le modalità e le azioni per l’integrazione tra il circuito delle Dimore Sabaude ed il sistema dell’Artigianato d’eccellenza. Tale sviluppo avverrà esaminando altre esperienze cresciute in contesti caratterizzati però da simili elementi costitutivi.

L’integrazione di cui si parla, passa attraverso la costruzione dell’idea stessa di bene fruibile, di sistema di immagini, di comunicazioni. Prima viene l’idea, l’immagine di un sistema turistico e culturale costruito intorno alla memoria sabauda ed alle abilità professionali dei nostri artigiani. Una volta definito quel messaggio e quella identità, vengono i beni ed i servizi (le dimore, i bed and breakfast, i manufatti artigianali).

Obiettivo e svolgimento della ricerca

In questo contesto si propone di realizzare un progetto di ricerca che abbia per oggetto le azioni di sviluppo per l’Artigianato d’eccellenza nel circuito delle Dimore Sabaude.

Nel dettaglio sono state individuate le seguenti azioni poste a base dello svolgimento della ricerca:

* Esame di esperienze simili in altri contesti territoriali nazionali ed internazionali in particolare con riferimento a:

Comunicazione pubblica e pubblicitaria

Coordinamento con le strutture operanti nel campo turistico e dell’ospitalità

Coordinamento relativo alla attività di merchandising museale

* Definizione delle specificità caratterizzanti ogni singola Dimora ed individuazione di beni o servizi coerenti con quella specificità

* Definizione delle specifiche manutentive richieste nelle diverse Dimore

* Formulazione di una bozza di protocollo di intesa tra Dimore e l’agenzia Agire che evidenzi le opportunità derivanti dalla reciproca collaborazione e dalla eventuale gestione della rete dei book-shop delle Regge

* Individuare le opportunità e le criticità del percorso anche in vista di possibili ulteriori approfondimenti da concordarsi.

Questa ricerca è stata avviata nel corso del secondo semestre del 2006 e sarà conclusa nel primo del 2007.

3.3 Valutazione d’impatto degli incentivi dati alle imprese artigiane da comparti diversi da quello artigiano nel biennio 2005-2006

Questa ricerca ha per oggetto la ricognizione, l’analisi e la valutazione d’impatto degli incentivi ricevuti dalle imprese artigiane piemontesi per mezzo di provvedimenti legislativi non specificatamente rivolti al comparto artigiano. Le fasi principali di svolgimento sono le seguenti:

a) Verifica ed aggiornamento dell’archivio dei provvedimenti legislativi non specificatamente orientati al solo comparto artigiano mediante i quali sono stati erogati contributi alle imprese artigiane piemontesi nella loro qualifica di piccole imprese;

b) Completamento ed integrazione degli archivi dei dati sui contributi erogati alle imprese artigiane piemontesi per mezzo dei provvedimenti legislativi di cui al punto a);

c) Verifica della disponibilità dei dati sui contributi erogati alle imprese artigiane piemontesi, per mezzo dei provvedimenti legislativi di cui al punto a), negli anni 2004 e 2005;

d) Produzione di un’adeguata e robusta valutazione dell’impatto occupazionale dei contributi erogati alle imprese artigiane piemontesi di cui al punto a). A seconda delle risultanze dell’attività c), il periodo di osservazione per l’analisi d’impatto sarà il biennio 2004-05, oppure l’ultimo biennio, immediatamente precedente a quest’ultimo, per i quali siano disponibili i dati e le informazioni necessarie all’analisi;

La ricerca è stata avviata nel corso del secondo semestre 2006 e i risultati presentati prima della fine dell’anno 2007.

3.4. Il sistema del credito all’artigianato nei paesi della Comunità Europea

L’obiettivo della ricerca, a partire dai risultati emersi nell’ambito di precedenti attività di analisi, è quello di ricostruire il quadro del sistema del credito all’artigianato in ambito europeo. Tale ricostruzione riguarderà in particolare il sistema delle microimprese e sarà focalizzata sull’esperienza di due principali paesi europei: la Francia e la Germania.

L’ipotesi di partenza, è che quasi tutti i paesi europei si siano dotati di meccanismi di accesso al credito per le imprese artigiane (e non) di diversa natura e diverso grado di sofisticatezza, e che un’indagine approfondita su queste tematiche possa fornire utili spunti di riflessione alla Direzione Commercio e Artigianato della Regione Piemonte, tradizionalmente attenta alla costruzione di politiche di promozione dell’artigianato ed all’acquisizione di strumenti e metodi di valutazione degli effetti di tali politiche.

Il fenomeno dell’accesso al credito sarà inquadrato a livello europeo (quale è l’entità del fenomeno? Come si caratterizza? Esistono programmi comunitari specifici e fonti di finanziamento a favore dell’artigianato?) e “declinato” rispetto alle esperienze dei singoli paesi. L’approccio potrà essere di natura qualitativa (descrizione del fenomeno, a partire da una attenta e dettagliata ricostruzione normativa) e quantitativa (dimensionamento del sistema del credito e distribuzione dello stesso rispetto ai diversi settori delle microimprese artigiane presenti nei vari paesi).

Nel dettaglio, la ricerca si pone l’obiettivo di:

1) descrivere il meccanismo del credito all’artigianato a livello normativo sia su di un piano comunitario (Unione Europea) che rispetto a quanto previsto dalle legislazioni nazionali e/o locali;

2) individuare e descrivere, per ogni paese individuato, l’architettura delle diverse forme di agevolazione ed accesso al credito: quante e quali sono le forme di agevolazione, da chi sono promosse, a chi sono rivolte (i destinatari); quali sono le forme di rappresentanza e tutela, quali sono i meccanismi di intermediazione, quali sono le best-practices, quali le eventuali criticità;

3) costruire un’eventuale tipologia degli strumenti di accesso al credito adottati dai diversi paesi e/o operare un confronto fra Italia, Francia e Germania;

4) verificare, in particolare nell’ambito di due casi studio (Francia e Germania) se esistono strumenti di monitoraggio e studi di natura qualitativa e/o quantitativa sulla valutazione degli effetti di tali politiche.

3.5 Aggiornamento della indagine sul grado di soddisfazione degli artigiani (customer satisfaction)

La ricerca mira a rilevare come è conosciuta e valutata l’attività della Regione da parte degli artigiani, facendo seguito ad un analogo lavoro svolto nel 2000-2001, e consente, inoltre, di rilevare eventuali cambiamenti rispetto a cinque anni fa.

L’indagine sarà effettuata con interviste telefoniche ad un campione casuale di 1.000 artigiani piemontesi rappresentativi delle diverse attività e dimensione. L’attività si articolerà nei seguenti punti:

1. Predisposizione del questionario per la rilevazione con il metodo C.A.T.I., tendo in considerazione quanto già rilevato nel corso dell’indagine precedente.

2. Predisposizione del piano di campionamento; il campione sarà stratificato settorialmente (8 settori) e territorialmente (8 province).

3. Realizzazione delle 1.000 interviste agli artigiani.

4. Caricamento, elaborazione statistica delle informazioni e predisposizione di tabelle e grafici illustranti i risultati, da discutere con il committente.

5. Analisi e interpretazione dei dati, preparazione e stesura del rapporto di ricerca d’intesa con il committente.

6. Partecipazione alla presentazione pubblica dei risultati della ricerca.

3.6. Implementazione del sistema informativo- Estensione ricerca con i dati dei Centri per l’impiego

E’ stata attivata e ora è a pieno regime l’attività del CAAR, Coordinamento degli archivi in materia di artigianato, diretta alla creazione di una banca dati unica dell’artigianato, nel quale confluiscano tutti gli archivi esistenti in materia, capace di fornire un sistema interattivo in grado di dare i dati sull’artigianato in modo completo e aggiornato.

In questo ambito, è previsto il progetto di integrazione tra albo artigiani e archivi inps, nel caso con l’estensione ai dati dei centri per l’impiego

L’attuale banca dati che unisce l’Albo agli archivi INPS raccoglie informazioni sul lavoro dipendente, ma solo in forma aggregata, seppur a livello di impresa. Non sono disponibili, in altri termini, informazioni di tipo puntuale (sesso, età, luogo di nascita, tipo di contratto, ecc.) sui lavoratori dipendenti, né si osservano altre forme di lavoro “atipico” (es. lavoro ex-interinale).

L’integrazione con i dati dei centri per l’impiego (CPI) permetterebbe di monitorare in modo costante e puntuale i flussi di lavoratori e di seguire eventuali spostamenti delle persone da un’impresa ad un’altra o verso l’occupazione autonoma (artigiana). In particolare appare interessante poter osservare e misurare i flussi da lavoro dipendente ad autonomo che si sono verificati a seguito della regolarizzazione degli extracomunitari del 2002.

L’obiettivo è quindi quello di sperimentare il linkage tra Albo artigiani, INPS e dati CPI.

Le fasi del lavoro si possono sintetizzare in:

raccolta, controllo, normalizzazione dei dati

procedure di linkage e analisi dei risultati e dei mancati abbinamenti

identificazione dell’insieme dei lavoratori comune con INPS (dipendenti) e verifica della comparabilità delle variazioni mensili

misura delle forme di lavoro atipico non osservato in INPS (ex-interinali, ....)

costruzione di statistiche sulle caratteristiche dei nuovi assunti dalle imprese artigiane

analisi dei passaggi da lavoro dipendente ad autonomo

Nel corso del 2007, inoltre, si continua un lavoro di contatti per svolgere una ricerca sperimentale sulla consistenza e disponibilità degli archivi fiscali, che non sono altro che l’Anagrafe tributaria dell’Agenzia delle Entrate. Si tratta di sapere quale utilità, sia a fini statistici, sia a fini economici può dare l’archivio sopradetto.

3.6.1 Archivio Infocamere

Come già detto precedentemente, il sistema informativo dell’Osservatorio dell’artigianato ha come fonte principale dei dati il Registro Imprese-Albo artigiani di fonte Infocamere, la cui acquisizione per l’anno 2007 continua ad avvenire direttamente ad opera del CSI Piemonte. Bisogna ricordare che i dati presenti nell’archivio Infocamere sono solamente di tipo amministrativo e non economico.

3.6.2 Archivio INPS

Da cinque anni l’Osservatorio acquisisce i dati dell’archivio INPS relativo a tutte le province piemontesi sia per le aziende artigiane che hanno dipendenti e sia per gli artigiani autonomi, ovvero coloro che non hanno addetti. L’acquisizione di questo archivio, arricchito dalle informazioni riguardanti l’intero sistema produttivo del Piemonte, è prevista anche per tutto il 2007, in modo da mantenere e sviluppare la banca dati, e anche per gli anni a venire, con l’obiettivo di avere dati certi sull’occupazione nell’artigianato. Si sta cercando, con molte difficoltà, di stipulare una convenzione con l’INPS, per facilitare la fornitura annuale dei dati.

3.6.3 Banche dati

Continua ad essere attivo il collegamento con la banca dati “Il Sole 24 Ore” a cui si può accedere dai punti installati nei diversi Settori della Direzione, con il controllo tecnico - finanziario a livello di Osservatorio; ogni Settore della Direzione è quindi nella condizione di accedere, nel limite del budget previsto, alla documentazione economica disponibile sulla banca dati.

3.6.4 Altre banche dati

Continua ad essere attiva la possibilità di accedere, a titolo gratuito, tramite Il Settore Promozione e Credito al Commercio, alla banca dati dell’ICE denominata Guide Paese.

4. L’Attività strutturale

4.1 Indagine congiunturale

Nel corso del 2006 sono stati adottati i provvedimenti amministrativi e gli atti formali di impegno delle somme necessarie per svolgere nel 2007 le due indagini congiunturali a cadenza semestrale sulle aziende artigiane piemontesi, divenuta ormai, come detto sopra, un’attività consolidata dell’Osservatorio, in quanto servizio permanente di informazione per il settore. Le indagini permettono di cogliere l’andamento congiunturale dell’artigianato piemontese, rispondendo all’obiettivo proposto, ovvero quello di costituire un valido strumento di monitoraggio dei processi produttivi, cosa molto importante per un ente di programmazione come la Regione Piemonte, la quale deve effettuare gli interventi di politiche pubbliche a sostegno della piccola e media impresa sulla base di una conoscenza non casuale del settore.

Quest’anno non è stata formalizzata la convenzione per la consueta consulenza statistica con l’Università di Torino, Dipartimento di statistica “Diego de Castro” ma la collaborazione di fatto continua a sussistere, mentre è stata rinnovata la convenzione con un consulente esperto nel settore socio-economico che ha il compito di redigere uno studio di commento e di analisi dei risultati dell’indagine in modo da effettuare un bilancio temporale dei trend economici in atto nel settore.

La conclusione delle interviste e dell’indagine è stata prevista per fine gennaio 2007, per quanto concerne la prima fase, e la presentazione dei risultati entro il mese di marzo. La seconda sarà presumibilmente svolta a luglio e presentata a settembre.

4.2 Rapporto annuale sull’artigianato piemontese.

Nel corso del 2007 saranno presentati i risultati del Rapporto annuale sull’artigianato relativo al 2005-2006. Nel Rapporto vengono riportati, elaborati e commentati, i principali dati statistici relativi alle imprese artigiane con riferimento al periodo settembre 2005 settembre 2006, ricavati dall’archivio Infocamere delle imprese artigiane, confrontato con l’archivio INPS.

Per il 2007 non è previsto questo rapporto, in quanto si pensa alla realizzazione di uno strumento più specifico nel merito, che tendi ad indagare criticità o rilevare temi di approfondimento con focus, che emergono dall’indagine congiunturale o da altre ricerche tematiche.

4.3 Progetto di integrazione tra albo artigiani e archivi INPS: aggiornamento della banca dati

La banca dati costruita fornisce l’immagine dell’artigianato piemontese da dicembre 1999 a dicembre 2005. La richiesta della nuova fornitura di dati ne consentirà l’aggiornamento al dicembre 2006.

L’attività che si intende svolgere in questa parte del progetto riguarda:

- l’acquisizione, la lettura e la verifica dei nuovi dati INPS, relativi alle imprese con dipendenti e ai lavoratori autonomi, e Albo Artigiani

- l’elaborazione dei dati seguendo le procedure costruite nell’ambito dei precedenti progetti, giungendo alla costruzione della banca dati integrata sulle imprese, lavoratori autonomi e dipendenti, della banca dati longitudinale delle imprese con dipendenti e dei lavoratori autonomi;

- la verifica e il controllo delle procedure di stima adottate sulla base dei nuovi dati acquisiti;

- l’elaborazione delle statistiche di base e il collegamento tra le edizioni successive

Nel 2006 è stato affidato l’incarico per la realizzazione dell’aggiornamento alla Società R & P, la più esperta società nella conoscenza degli archivi, ormai abituale collaboratrice dell’Osservatorio.

5. Nuove ricerche da impostare nel 2007

Come già detto sopra, s’intende sostituire il rapporto annuale, che ormai non rappresenta altro che la sintesi di risultati già noti con le altre ricerche e indagini, con un Focus su aspetti e/o contingenze importanti per il comparto. Queste non sono soltanto fattori interni alle problematiche socio-economiche dell’artigianato, ma possono essere identificati con le stesse tematiche che hanno costituito l’attività dell’Osservatorio (soggetti, capitale umano, credito, legislazione, ecc.)

Oltre alla Sperimentazione sugli archivi fiscali, le nuove ricerche da svolgere nel periodo che va dal secondo semestre del 2006 all’intero corso (o almeno fin quando è possibile fare gli impegni di spesa, vale a dire novembre) del 2007 seguono delle linee di sviluppo che sono:

L’aggiornamento tematico

Man mano che l’attività di ricerca tematica si esaurisce con lo svolgimento delle ricerche previste per quest’anno, sorge il problema dell’attualità dei risultati e la necessità che essi siano aggiornati. L’aggiornamento tematico pertanto avrà lo scopo di operare un sondaggio sui temi dell’artigianato già indagati (L’internazionalizzazione delle PMI e dell’artigianato in Piemonte, giovani artigiani, cooperazione, evoluzione europea, artigiani stranieri, donne artigiane), per verificare le tendenze del settore. L’attività si svolgerà nell’arco di un biennio con priorità per le ricerche datate, come è avvenuto alla fine del 2006 con l’impostazione della ricerca svolta nel 2000 di customer satisfaction relativa al grado di soddisfazione delle aziende artigiane nei confronti delle politiche pubbliche e dei servizi offerti dalla Regione Piemonte.

Una nuova ricerca ulteriore è diretta all’aggiornamento del Taccuino dell’economia piemontese, la cui edizione è datata al 2000, con la relativa pubblicazione del rapporto e di un cd allegato.

Altre ricerche

Altre linee di ricerca che possono essere esplorate, in relazione sia alle esigenze del settore sia ai limiti di spesa, vanno nelle seguenti direzioni:

Pubblicazione di un volume sulla Storia dell’artigianato piemontese. La ricerca sarà articolata in capitoli corrispondenti ai più importanti aspetti dell’artigianato piemontese (cronologia, valutazione delle politiche pubbliche, artigianato artistico, definizione giuridica, peso economico dell’artigianato ecc) e sarà affidata ad uno staff di specialisti in materia e ricercatori, nonché professori universitari.

Artigianato e fiere. L’obiettivo è quello di verificare la partecipazione degli artigiani non solo a fiere ma anche a mostre e saloni e la consistenza degli aiuti pubblici messi a loro disposizione per tale scopo dalla Regione.

Formazione professionale nell’artigianato. Una ricerca da svolgere in collaborazione con il Settore regionale corrispondente e, infine, un settore che varrebbe la pena di indagare è quello dell’artigianato di servizio di manutenzione.

6. L’attività di comunicazione

6.1 Informazione periodica

In conformità con il disposto dell’art. 39 della l.r. 21/97, lett. C, l’Osservatorio dell’artigianato svolge un’intensa attività di comunicazione attraverso la realizzazione di strumenti di informazione periodica.

Quest’anno si prevede la pubblicazione di un numero della news letter “Artigianato 2000", che l’Osservatorio dell’artigianato realizza da ormai quattro anni, secondo forme e modalità osservate nel 2006, ovvero una rivista non più di 8 pagine ma di 32 e in un numero di copie ridotte rispetto all’universo delle imprese artigiane.

Eventuali altre pubblicazioni saranno mirate ad un target specifico che opera nel settore.

Per il 2007, inoltre, in conformità agli indirizzi dell’Assessorato e della Direzione, saranno curati notiziari televisivi aventi ad oggetto l’attività della stessa Direzione, a cadenza settimanale su circa una decina di televisioni regionali.

6.2 Altre pubblicazioni

Nel corso del 2007 si prevede di realizzare le seguenti pubblicazioni:

1. Rapporto sull’artigianato piemontese 2005-2006;

2. Rapporto di ricerca Le azioni di sviluppo per l’artigianato d’eccellenza nelle Dimore Sabaude

3. Rapporto di ricerca Artigianato e reti d’impresa in Piemonte

4. Rapporto di ricerca Valutazione d’impatto degli incentivi dati alle imprese artigiane nel triennio 2002-2003-2004

5. Rapporto di ricerca Valutazione d’impatto degli incentivi dati alle imprese artigiane da comparti diversi da quello artigiano nel biennio 2005-2006

6. Sintesi e rapporti di ricerca delle due indagini congiunturali 2007;

7. Rapporto di ricerca sull’ Integrazione degli archivi Infocamere con l’archivio INPS;

8. Rapporto di ricerca Il sistema del credito all’artigianato nei paesi della Comunità Europea;

9. Rapporto di ricerca Implementazione del sistema informativo Estensione ricerca con i dati dei Centri per l’impiego

10. Un numero della nuova rivista Artigianato 2000.

6.3 Internet

Nel 2007 si è provvederà ad aggiornare il sito Internet della Regione Piemonte, denominato “Piemonte Artigianato”, come è avvenuto nel corso degli anni precedenti.

L’aggiornamento sarà diretto all’inserimento:

1. dei dati statistici con l’inserimento di tabelle e grafici;

2. dei nuovi strumenti di comunicazione;

3. delle sintesi delle indagini congiunturali 2006 e dell’ultimo rapporto sull’artigianato ;

4. dell’aggiornamento e coordinamento delle informazioni su sportello unico e artigianato artistico;

5. delle dati principali e delle sintesi delle nuove ricerche

6.4 Rassegne stampa

Anche per il 2007, si prevede di acquisire la rassegna stampa denominata Selpress, la quale fornisce una selezione particolareggiata degli articoli quotidianamente pubblicati sui giornali nazionali, regionali e locali. La rassegna è particolarmente indicata, nonostante sia in rete usufruibile quella fornita nel sito Intranet della Regione Piemonte, perché integra in maniera specifica quella in relazione alle materie che sono di competenza degli assessorati cui fa capo la Direzione Commercio e Artigianato (artigianato, internazionalizzazione delle PMI, commercio, export, finanza, politica locale, associazioni di categoria, cooperazione, ecc).

L’Osservatorio Regionale dell’artigianato continua a svolgere una funzione di consulenza e di documentazione specialistica riferita:

1. all’Artigianato, sia a supporto delle linee di attività indicate nel presente programma, sia, più in generale, come servizio per gli altri uffici regionali con competenze operative in materia di artigianato e, in particolare, per la stessa direzione;

2. ai dati statistici sull’artigianato e alla gestione del sistema informativo con fornitura di dati sul comparto ad organismi pubblici e uffici studi di categoria che ne facciano richiesta a scopo di ricerca;

3. all’internazionalizzazione delle PMI;

4. alle rassegne stampa e gestione banche-dati sull’artigianato e le PMI.

7. Collaborazioni

Le collaborazioni con Enti, Associazioni di categoria e l’Università iniziato da anni si sono consolidate in maniera così efficace da dare ottimi risultati non soltanto per ciò che riguarda la partecipazione alle due Commissioni dell’Osservatorio (la Commissione Tecnico-Scientifica e il CAAR Coordinamento degli archivi) ma anche per la gestione del sistema informativo (fornitura dati) e la partecipazione a ricerche e indagini esterne.

Questa collaborazione continuerà ad essere proficua anche per il 2006 e sarà principalmente rivolta nei confronti dei seguenti enti e/o uffici:

Regione Piemonte Settore Programmazione Regionale

Regione Piemonte Settore Statistico regionale

Unioncamere e Camera di Commercio di Torino;

Infocamere, per quanto riguarda l’acquisizione dell’archivio delle aziende piemontesi iscritte nell’Albo Artigiani;

Università, Dipartimento di Economia Aziendale;

Mapp, Master in Analisi di Politiche Pubbliche;

Università, Dipartimento di Statistica, per la consulenza statistica alle indagini e ricerche, in particolare per quelle congiunturali;

Centro Studi per l’Artigianato Piemontese (Csar), organismo di studi e ricerche delle Associazioni di categoria, con il quale l’Osservatorio spesso collabora (il Dirigente è membro del Comitato Scientifico dello stesso);

IRES Piemonte;

INPS per l’acquisizione degli archivi e la partecipazione nella CTS di un suo rappresentante;

CSI per il trattamento dei dati in possesso dell’Osservatorio;

Torino Finanza.

8. Impegni di spesa

Sul bilancio del 2006 sono stati impegnate le somme richieste per la realizzazione delle indagini congiunturali, delle ricerche sull’integrazione degli archivi INPS con quelli di Infocamere, Il sistema del credito all’artigianato nei paesi della Comunità Europea, sulla valutazione d’impatto degli incentivi dati alle imprese artigiane da comparti diversi da quello artigiano nel biennio 2005-2006, e per la ricerca di customer satisfaction.

Sono da impegnare sul capitolo di quest’anno le nuove ricerche sopra illustrate, oltre alle attività che possono essere orientativamente comprese nel seguente elenco:

* Indagine congiunturale per l’anno 2008 euro 50 000.00

* Approfondimenti tematici con Focus euro 10 000.00

* Integrazione archivi INPS euro 15 000.00

* Ricerca Consistenza e disponibilità degli archivi fiscali euro 30 000,00

* L’aggiornamento tematico euro 50.000.00

* Nuove ricerche euro 51.520,00

* Rassegna stampa euro 20.000,00

* informazione periodica euro 120.000,00

* pubblicazioni rapporti di ricerca e/o ricerche eventuali euro 15 000.00

* spese eventuali (collaborazione IRES, convegni, altro) euro 20.000,00

Totale euro 381.520,00