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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 14

Codice 25.6
D.D. 20 novembre 2006, n. 1991

L.R 40/98 - D.G.R. n. 21-27037 del 12/4/99 - Fase di verifica della procedura di VIA inerente il progetto" Evento alluvionale Novembre 94 - Adeguamento delle difese arginali del T. Talloria alle condizioni idrogeologiche associate agli studi idraulici del PAI nel Comune di Alba “ presentato dal Comune di Alba - Pos. 43/ver/2006 - Esclusione del progetto dalla Fase di valutazione di cui all’art. 12 della L.R. 40/98 -

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di ritenere che il progetto: “Evento alluvionale del Novembre 1994-Adeguamento delle difese arginali del T. Talloria alle condizioni idrogeologiche associate agli studi idraulici del PAI nel comune di Alba” presentato dal Comune di Alba (CN), sia escluso dalla Fase di Valutazione di cui all’art.12 della L.R. 40/1998 subordinatamente al rispetto delle seguenti condizioni, vincolanti ai fini dei successivi provvedimenti necessari alla realizzazione dell’intervento:

Prescrizioni da recepire nella redazione del progetto definitivo/esecutivo

- Il progetto definitivo/esecutivo dovrà sviluppare la progettazione degli interventi di recupero ambientale delle superfici interessate dalla realizzazione dei lavori in progetto e il computo metrico dovrà comprendere le relative voci di spesa. Al fine di garantire l’attecchimento del materiale vegetale utilizzato, il proponente dovrà prevedere un periodo di manutenzione di tali opere, da svolgersi almeno nell’anno successivo alla realizzazione delle stesse, che preveda la risemina delle superfici ove si sia verificato un mancato o un ridotto sviluppo della copertura erbacea.

- Il progetto definitivo dovrà prevedere l’Individuazione e la localizzazione delle aree cantiere da utilizzarsi durante la realizzazione degli interventi e descrivere le opportune mitigazioni previste per il ripristino ambientale in un’ottica di minimizzazione degli impatti;

- In relazione al fatto che l’intervento si inserisce in un importante corridoio ecologico, individuato nel documento propedeutico - non vincolante - denominato Piano paesaggistico delle Colline del Barolo, il taglio di vegetazione arborea dovrà essere limitato al solo tratto in alveo e comunque dovrà essere contenuto nelminimo indispensabile per mantenere inalterato l’assetto vegetazionale lungo la sponda non interferita dalla realizzazione dell’argine. Per conservare almeno in parte la funzionalità del corridoio ecologico, dovrà essere salvaguardata la fascia di vegetazione ripariale presente sulla sponda sinistra del rio Baracchi, effettuando un taglio selettivo della vegetazione spondale in alternativa al previsto taglio a raso.

- preliminarmente alla fase esecutiva, dovranno essere individuate e risolte eventuali interferenze dell’opera con strutture delle reti acquedottistiche e fognarie e, nell’ eventuale attraversamento di utenze irrigue esistenti, dovranno essere salvaguardati i diritti acquisiti e garantita la possibilità di una corretta manutenzione delle utenze medesime da parte dei legittimi fruitori.

- In sede di progettazione definitiva si dovrà procedere con l’Individuazione e la quantificazione del volume del materiale di scavo e dei materiali inerti occorrenti per la realizzazione delle opere nonché l’indicazione delle cave di approvvigionamento come previsto dagli artt. 15 e 26 del D.P.R. 554/99.

- Prescrizioni da recepire in fase di esecuzione dei lavori

- durante la fase di cantiere dovranno essere adottati tutti i provvedimenti necessari per limitare l’intorbidamento delle acque e soprattutto per evitare sversamenti accidentali di materiali, in modo da eliminare tutte le possibilità d’inquinamento delle acque. A tal fine dovrà essere predisposto un piano di intervento rapido per il contenimento e l’assorbimento di eventuali sversamenti accidentali che interessino le acque e/o il suolo.

- durante le operazioni di taglio della vegetazione, dovrà essere posta particolare cura al fine di evitare danneggiamenti agli alberi esistenti.

- dovrà essere previsto l’accantonamento dello strato superficiale di suolo, ovvero del terreno vegetale, il quale dovrà essere stoccato in cumuli di ridotte dimensioni e dovrà essere impiegato nelle operazioni di recupero ambientale

- i rifiuti prodotti durante la fase di cantiere, ai sensi del D.Lgs. 152/06 Parte IV, dovranno essere conferiti ai soggetti specificatamente autorizzati allo smaltimento e/ recupero

- al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco. Per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deposito temporaneo, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, le eventuali piste di servizio realizzate per l’esecuzione delle opere, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell’esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti

- dovrà essere comunicato al Dipartimento ARPA territorialmente competente l’inizio ed il termine dei lavori, onde permettere il controllo dell’attuazione delle prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/98.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’articolo 9 della l.r. 40/1998 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al tribunale amministrativo regionale entro il termine di sessanta giorni.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Carlo Giraudo