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Supplemento Ordinario n. 2 al B.U. n. 12

Deliberazione della Giunta Regionale 19 marzo 2007, n. 9-5505

Adozione di un accordo strategico tra le Regioni Piemonte e Lombardia per la realizzazione di una comunita’ dell’idrogeno europea (Hydrogen community).

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

di approvare, per le motivazioni e le finalità espresse in premessa, l’accordo strategico tra le Regioni Piemonte e Lombardia per la realizzazione di una Hydrogen community Europea e la costruzione di un asse strategico per la ricerca sui temi dell’Energia rinnovabile, delle Celle a Combustibile e dell’Idrogeno nell’area della pianura padana, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;

di dare mandato alla Presidente della Giunta Regionale, o all’Assessore delegato, alla stipula del succitato accordo, apportando, qualora lo si ritenesse necessario, modifiche non di carattere sostanziale;

di prendere atto della modalità di attuazione del medesimo che prevede la costituzione di una cabina di regia congiunta, composta da tre rappresentanti per ciascuna Regione;

di rinviare a successivo provvedimento del Presidente della Giunta Regionale la nomina dei tre rappresentanti della Regione Piemonte in seno alla cabina di regia medesima;

La presente deliberazione sarà pubblicata sul  Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato

Premesso che:

* Regione Lombardia e Regione Piemonte sono parte integrante e fondamentale del corridoio 5 e del corridoio 24 delineati dalla Commissione Europea; il corridoio 5 è l’asse est-ovest mentre il corridoio 24 è l’asse nord-sud, entrambi strategici per lo sviluppo europeo e lungo i quali si dovranno sperimentare le soluzioni innovative per una mobilità sostenibile;

* per le regioni del corridoio 5 e del corridoio 24 è necessaria una strategia transregionale, in grado di omogeneizzare le politiche di controllo e regolazione, da parte di tutti gli apparati della Pubblica Amministrazione che vi operano;

* dati recentemente presentati dalla Commissione Europea indicano la Pianura Padana come una delle aree dell’Unione Europea di maggiore criticità per la qualità dell’aria, a causa della concomitanza tra forte industrializzazione, elevato tasso di mobilità e una particolare configurazione orografica che favorisce il ristagno dell’aria rendendo meno efficace qualsiasi strategia altrove risolutiva;

* in questa situazione, qualsiasi politica di regolamentazione dovrà essere “trasversale” a tutte le componenti che producono il problema (trasporti, produzione di energia, consumi domestici, industria ed agricoltura) della qualità dell’aria. Uno dei possibili ingredienti di questa “ricetta” sarà la capacità di integrare nuove soluzioni energetiche;

* I territori della Regione Lombardia e della Regione Piemonte, pur avendo una rilevante produzione di energia idroelettrica, possono ancora esprimere significative potenzialità di sviluppo delle fonti rinnovabili;

* le regioni della pianura padana devono studiare una soluzione che possa coniugare la tensione alla crescita industriale con la carenza di fonti di energia coerenti con questi obiettivi tenendo conto anche delle problematiche ambientali e delle criticità del sistema di distribuzione e di utilizzo di energia;

* grazie ai progetti di terminali di rigassificazione del GNL e grazie all’esistente struttura di oleodotti e gasdotti che già oggi collegano i porti italiani con i principali operatori del nord Europa, il nostro Paese si candida a un ruolo di HUB meridionale europeo per l’importazione di energia;

* l’esistente network di gasdotti potrà costituire l’asse portante sul quale implementare la futura rete di distribuzione di carburanti innovativi e a basso impatto ambientale - tra cui l’idrogeno e la miscela idrogeno-metano. L’Italia, inoltre, è da sempre il Paese con il maggiore tasso di utilizzo di mezzi alimentati con gas naturale, sia per il trasporto privato sia per quello pubblico.

Considerato inoltre che:

* nella Regione Lombardia e nella Regione Piemonte hanno sede alcuni dei principali atenei italiani, con una vera e propria rete di centri di ricerca pubblica e privata ad essi integrata. Questa realtà è elemento fondamentale per garantire le migliori condizioni per la gestione di programmi di ricerca e di sviluppo precompetitivo;

* Regione Lombardia e Regione Piemonte hanno assunto lo sviluppo del vettore idrogeno e delle celle a combustibile come una delle opportunità attraverso le quali realizzare un modello di crescita compatibile ed innovativo. In questi anni, entrambe le Regioni hanno avviato numerosi progetti di ricerca di base, industriale e di sviluppo precompetitivo con il supporto e la collaborazione della rete di atenei e del tessuto industriale, distinguendosi sia a livello nazionale che a livello comunitario;

* Regione Lombardia e Regione Piemonte hanno pianificato le azioni di supporto mediante strumenti operativi ed organismi creati ad hoc, attraverso i quali si è potuto instaurare un rapporto sinergico Pubblico-Privato, anticipatore di quanto oggi previsto dalla Commissione Europea e, in particolare, dalla Piattaforma Tecnologia per l’Idrogeno e le Celle a Combustibile;

* rappresentanti della Regione Lombardia e della Regione Piemonte partecipano ai gruppi di lavoro della Piattaforma Tecnologica Europea per l’Idrogeno e le Celle a Combustibile;

* in Lombardia e in Piemonte sono operative unità sperimentali, stazionarie e automotive, che rappresentano un primo importante passo per la realizzazione della infrastruttura idrogeno necessaria;

* la realtà industriale esistente nel territorio delle due regioni è già oggi in grado di offrire la disponibilità di grandi volumi di idrogeno, a costi competitivi, grazie alle unità già operative;

* seguendo la logica che ha portato allo sviluppo di una rete di distribuzione di ossigeno gassoso a servitù delle acciaierie, si ipotizza la realizzazione di un primo importante idrogenodotto che colleghi Torino a Venezia e in grado di raccogliere il prodotto derivante dalle unità dislocate lungo la Pianura Padana.

Preso atto che:

* l’Unione Europea, nel corso del 2007, darà vita a una Joint Technology Initiative sul tema dell’idrogeno e le celle a combustibile. A tale entità Pubblico-Privata sarà chiesto di assumere la responsabilità della pianificazione delle attività di ricerca applicata nel settore dell’idrogeno e delle celle a combustibile, secondo gli indirizzi delineati dai gruppi di lavoro della Piattaforma Tecnologica Europea;

* obiettivo dichiarato della JTI (che sarà composta per il 50 % da rappresentati dell’industria organizzati in un unico raggruppamento) sarà anche quello di favorire il coinvolgimento delle Piccole e Medie imprese europee direttamente ed indirettamente interessate dai mercati tecnologici basati sull’utilizzo dell’idrogeno come vettore energetico;

* si registra un’oggettiva difficoltà ad integrare il fecondo tessuto industriale ed artigianale, espresso dalle piccole e medie imprese nazionali, in una piattaforma tecnologica italiana in grado di ricevere il giusto riconoscimento in sede europea.

Tutto ciò premesso e considerato, Regione Lombardia e Regione Piemonte

concordano che:

1. i motivi di carattere industriale, orografico, strutturale e culturale premessi giustificano la candidatura del territorio delle due regioni per realizzare una Hydrogen Community Europea;

2. a tal fine è necessario realizzare un Accordo Strategico per unificare potenzialità ed infrastrutture, in modo da creare la massa critica necessaria per la ricerca sui temi dell’Energia rinnovabile, delle Celle a Combustibile e dell’Idrogeno;

3. tale Accordo Strategico deve garantire, nell’ambito della JTI, il supporto del sistema di ricerca al tessuto produttivo (con particolare attenzione alle piccole e medie imprese) e deve creare le condizioni per incrementare l’occupazione sul territorio e la crescita di competenze tecnologiche;

4. è necessario realizzare uno strumento operativo congiunto che garantisca la pianificazione delle azioni richieste per raggiungere gli obiettivi esposti.

A tal fine Regione Lombardia e Regione Piemonte sottoscrivono il presente Accordo e si impegnano, entro 30 giorni dalla firma, a realizzare una CABINA DI REGIA congiunta, con l’obiettivo di organizzare e pianificare le attività di coinvolgimento e di partecipazione delle aziende e degli enti di ricerca - pubblici e privati - interessati a cogliere questa opportunità di sviluppo tecnologico.

La CABINA DI REGIA dovrà garantire una visione territoriale, una capacità organizzativa e un livello di investimenti adeguato a un Programma Strategico per l’avvio di un modello di Economia dell’Idrogeno, aperto alle altre Regioni Nazionali ed Europee.

La CABINA DI REGIA dovrà inoltre affrontare le problematiche relative alla distribuzione, al consumo di energia e al relativo impatto ambientale al fine di ricercare le migliori soluzioni.

La Cabina di Regia sarà costituita da un massimo di 6 elementi, tre per ciascuna Regione, scelti con criteri concordati ed omogenei.

Entro tre mesi dalla sua costituzione, la Cabina di Regia dovrà presentare un primo piano strategico, quantificando gli oneri finanziari necessari e proponendo un piano di reperimento delle risorse necessarie.