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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 09

Deliberazione della Giunta Regionale 19 febbraio 2007, n. 1-5289

Politica comunitaria di coesione: obiettivo “Competitivita’ regionale ed Occupazione”: Approvazione della proposta di “Programma operativo regionale 2007/2013" finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Regg.CE n. 1080/2006 e n. 1083/2006)

A relazione della Presidente Bresso:

Premesso che:

l’art. 32 del Regolamento CE n. 1083/2006 (recante disposizioni generali sui Fondi strutturali) prescrive che:

“Le attività dei Fondi sono svolte negli Stati membri sotto forma di Programmi Operativi nell’ambito del quadro di riferimento strategico nazionale ...

Ciascun Programma operativo copre un periodo compreso tra il 1° gennaio 2007 ed il 31 dicembre 2013

Ciascun Programma operativo è redatto. in cooperazione i partner di cui all’art. 11(autorità locali, cittadine, altre autorità pubbliche competenti, le parti economiche e sociali, ogni altro organismo appropriato in rappresentanza della società civile, i partner ambientali, le organizzazioni non governative e gli organismi di promozione della parità tra uomini e donne)

Ogni Stato membro presenta alla Commissione una proposta di Programma operativo ....non oltre 5 mesi dall’adozione degli orientamenti strategici comunitari per la coesione.

La Commissione valuta il programma operativo proposto per stabilire se esso contribuisce alla realizzazione delle finalità e delle priorità del quadro di riferimento strategico nazionale e degli orientamenti strategici comunitari per la coesione.

Entro due mesi dal ricevimento del programma operativo, la Commissione, qualora ritenga che esso non contribuisce alla realizzazione delle finalità e delle priorità del quadro di riferimento strategico nazionale e degli orientamenti strategici comunitari per la coesione, può invitare lo Stato membro a fornire ogni informazione supplementare necessaria e, se del caso, a rivedere di conseguenza il programma proposto

La Commissione adotta ciascun programma operativo ..comunque non oltre quattro mesi dalla sua presentazione ufficiale da parte dello Stato membro..."

In data 3 febbraio 2005 la Conferenza Unificata ha sancito l’intesa in ordine a procedure, tempi e modalità di definizione del Quadro strategico di riferimento nazionale per la politica di coesione 2007/2013; tale intesa prevede che le Amministrazioni regionali elaborino un proprio documento strategico preliminare, da confrontare con l’omologo Documento strategico elaborato dalle Amministrazioni centrali onde pervenire alla stesura del Quadro di riferimento strategico nazionale di cui al sopra citato art. 32 Reg. CE n. 1083/2006.

Con Deliberazione della Giunta regionale n 35-214 del 07/06/2005 sono state approvate le Direttive procedurali ed organizzative per la definizione dei documenti di programmazione e gestione coordinata relativi alle politiche comunitarie di coesione per il periodo 2007/2013, istituendo:

- una Conferenza delle Direzioni regionali coinvolte, a diverso titolo, nella programmazione generale regionale nonché nella programmazione e gestione di politiche settoriali rilevanti ai fini della definizione dei Programmi operativi;

- un Comitato regionale dei Fondi strutturali 2007/2013, quale sede di partenariato istituzionale ed economico-sociale;

- la Cabina di regia - costituita nell’ambito della Conferenza delle Direzioni regionali, con il compito, in particolare, di contribuire alla redazione dei Programmi.

Con Deliberazione del Consiglio regionale n. 26-31183, dell’11/10/2005, è stato adottato il Documento Strategico Regionale (DSR).

In data 6 novembre 2006 ed in data 13 novembre 2006 è stata illustrata e discussa con il partenariato la proposta di Documento di Programmazione Strategico-Operativa (DPSO), previsto dal Quadro Strategico di Riferimento Nazionale per l’adozione di un approccio di programmazione unitaria per l’utilizzo di fonti finanziarie diverse (Fondi strutturali, FEASR, FAS ecc.);

con delibera del Consiglio regionale n. 94-43541, del 21/12/2006, è stato approvato il “Documento di Programmazione Strategico-Operativa” (D.P.S.O);

nel D.P.S.O. gli obiettivi generali per un’efficace programmazione sono ricondotti esplicitamente:

- al massimo livello di utilizzazione di tutti gli strumenti finanziari disponibili;

- all’integrazione tra risorse ordinarie e risorse aggiuntive per lo sviluppo, in riferimento a comuni obiettivi di competitività;

- alla dimensione territoriale quale riferimento per una politica integrata;

- al Programma di legislatura (2005) che ha recepito i principi del Consiglio di Lisbona (2000) e di Göteborg (2001) e ha posto l’accento sulla fisionomia policentrica della regione e sulla conseguente necessità di valorizzare le differenti identità e vocazioni dei territori;

- agli Orientamenti Strategici Comunitari in materia di coesione;

- al Documento Strategico Preliminare della Regione Piemonte 2007-2013 (2005) che ha individuato gli assi strategici, gli obiettivi e le priorità d’intervento della politica di coesione regionale;

- al Documento Strategico Regionale (2005) contenente le linee di indirizzo generale per la predisposizione del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013, inteso anche come contributo della Regione Piemonte al PSN, in coerenza con gli Orientamenti Strategici Comunitari (OSC) sullo sviluppo rurale;

- al Documento programmatico per un nuovo Piano Territoriale Regionale (2005), uno strumento volto a coniugare la programmazione economico-finanziaria con gli indirizzi e gli obiettivi delle politiche territoriali regionali, in coerenza con le indicazioni comunitarie espresse nello Schema di sviluppo dello spazio europeo (SSSE) e nelle raccomandazioni di policy di Espon 2006;

- al Documento di Programmazione Economica e Finanziaria Regionale 2007-2009 (2006), che cadenza, come il suo omologo a scala nazionale, l’attività di programmazione della spesa in funzione degli obiettivi delle diverse politiche settoriali e che, nella versione attuale, costituisce un’anticipazione della programmazione nazionale e comunitaria;

- al Documento regionale predisposto per la formulazione del Programma Innovazione Crescita e Occupazione (P.I.C.O.).

In data 6 ottobre 2006 il Consiglio dell’Unione europea ha adottato la decisione (2006/702/CE) concernente gli “Orientamenti strategici comunitari in materia di coesione”.

In data 22/12/2006 è stato adottato, con deliberazione del C.I.P.E., il Quadro Strategico di Riferimento Nazionale (Q.R.S.N.) sul quale si era già espressa favorevolmente - in data 21/12/2006 - la Conferenza Stato/Regioni.

In data 30 novembre 2006, i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome coinvolte nell’obiettivo “Competitività regionale ed occupazione” (periodo di programmazione 2007/2013) hanno concordato la proposta di riparto interno delle risorse comunitarie (F.E.S.R. e F.S.E.) ad esse complessivamente attribuite, delle risorse messe a disposizione dal Governo nazionale per il cofinanziamento dei Programmi operativi finanziati dal FESR e dal FSE nonché delle risorse derivanti dal Fondo per le Aree sottoutilizzate (F.A.S.); tale proposta è stata successivamente notificata al Ministero dello Sviluppo economico ed è stata recepita dal C.I.P.E (relativamente alle risorse di fonte comunitaria) contestualmente all’adozione del Q.S.N..

In data 13 dicembre 2006 è stata presentata ed ampiamente discussa con il partenariato la bozza di proposta di Programma operativo 2007/2013 della Regione Piemonte da finanziarsi a valere sulle risorse FESR; le osservazioni e proposte rappresentate in tale sede ovvero inoltrate successivamente ovvero esposte nella successiva riunione del 14 febbraio 2006 sono state approfonditamente valutate e di esse si è tenuto conto nella stesura definitiva della proposta di Programma operativo.

Richiamati :

- la Direttiva 2001/42/CE, concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente (c.d. “Direttiva V.A.S.”);

- gli indirizzi metodologici e procedurali per l’applicazione di detta Direttiva, elaborati a livello comunitario e nazionale;

che prescrivono che i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali, per il periodo di programmazione 2007/2013, debbano corrispondere agli obblighi ed agli adempimenti della citata Direttiva;

considerato che il Programma operativo finanziato dal FESR a titolo dell’obiettivo “Competitività regionale ed occupazione” comprende misure ed azioni che interessano i settori richiamati dall’art. 3 della Direttiva V.A.S. e costituisce quadro di riferimento per il finanziamento di interventi che potrebbero avere significativi effetti sull’ambiente o interessare siti protetti ai sensi della direttiva 92/43/CEE (c.d. Direttiva “Habitat”) e, pertanto, è soggetto a valutazione ambientale strategica (V.A,S.);

atteso che il Programma Operativo, per essere considerato ricevibile, deve essere corredato (oltreché del “rapporto ambientale”, già predisposto dall’autorità ambientale):

a) di una sintesi non tecnica del rapporto ambientale (costituente allegato del Rapporto ambientale);

b) di un documento di informazione sulle consultazioni svolte e sulle forme di pubblicità attivate (costituente allegato del Rapporto ambientale);

c) di un documento che descrive le misure di monitoraggio ambientale da attuare nel corso dell’esecuzione del Programma;

d) di una dichiarazione di sintesi che illustra il modo in cui le considerazioni ambientali sono state integrate nel Programma, alla luce delle valutazioni contenute nel rapporto ambientale e degli esiti delle consultazioni e che dia conto delle ragioni che hanno determinato le scelte programmatiche;

atteso che i documenti di cui sub c) e sub d) devono essere adottati contestualmente alla proposta di Programma Operativo e dal medesimo organo della Regione.

Considerato che la proposta di Programma operativo che si intende adottare contiene al suo interno (paragrafo 2.1) le principali conclusioni del rapporto di valutazione ex ante predisposto dal valutatore indipendente che provvederà a consegnare all’Autorità di gestione il rapporto di valutazione finale del Programma, da trasmettere - contestualmente alla proposta di Programma Operativo ed al rapporto ambientale -agli organi nazionali di coordinamento.

Visti :

- il Regolamento (CE ) n. 1080/2006 e n. 1083/2006 del Consiglio dell’Unione europea;

- il Regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione dell’Unione europea.

Atteso che - come da comunicazione congiunta del Ministero dello sviluppo Economico e del Ministero del Lavoro del 22/12/2006 - la procedura di trasmissione dei Programmi operativi alla Commissione dell’Unione europea si articola nel modo seguente:

- invio della proposta di Programma operativo - da parte dell’Autorità di gestione del P.O.R.- ai Ministeri capofila dei Fondi (Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero del Lavoro );

- inoltro della proposta di P.O.R. - da parte del Ministero capofila del Fondo - al Ministero dell’Economia e Finanze per l’acquisizione di eventuali osservazioni;

- verifica - da parte del Ministero capofila del Fondo - della coerenza del Programma operativo rispetto al Quadro di Riferimento Strategico Nazionale e relativa interlocuzione con l’Autorità di Gestione del Programma per eventuali modifiche;

- trasmissione della proposta di Programma Operativo alla Commissione dell’Unione europea a cura del Ministero capofila del Fondo.

La Giunta regionale, a voti unanimi,

delibera

- di adottare la proposta di Programma Operativo 2007/2013, finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo regionale, a titolo dell’obiettivo “Competitività regionale ed occupazione”, nel testo allegato (all. 1) a far parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

- di adottare, contestualmente, il documento (allegato 2) che descrive le Misure per il monitoraggio ambientale del Programma Operativo e la Dichiarazione di sintesi - ex art. 9 della Direttiva 2001/42/CE (allegato 3) - che dà conto del modo in cui le risultanze della valutazione ambientale sono state integrate nel Programma operativo;

- di dare mandato all’Assessore alla Programmazione (che si avvarrà del supporto tecnico delle proprie strutture nonché dell’Autorità di gestione del Programma operativo):

* di trasmettere tale proposta di Programma operativo al Ministero dello Sviluppo Economico - in quanto amministrazione dello Stato capofila dei Programmi operativi finanziati dal F.E.S.R. - ed, al contempo, al Ministero del Lavoro ;

* di interloquire con gli organi nazionali di coordinamento e della Commissione dell’Unione europea anche al fine di fornire, nel corso del negoziato, informazioni supplementari da questi richieste nonché di apportare le necessarie modifiche, variazioni ed integrazioni concordate con gli uffici del predetto Ministero e della Commissione.

La presente deliberazione sarà integralmente pubblicata su Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato