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Bollettino Ufficiale n. 05 del 01 / 02 / 2007
Deliberazione della Giunta Regionale 18 dicembre 2006, n. 40-4931
D.G.R. n. 45-3566 del 2/8/2006. Istituzione dei Distretti commerciali nelle aree di programmazione di Novi Ligure e di Vercelli. Approvazione dei relativi schemi di Protocolli di intesa. Assegnazione alla Direzione Commercio e Artigianato di Euro 500.000,00 sul capitolo 17705/2006 UPB 17021
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
per le motivazioni espresse in premessa che qui integralmente e sostanzialmente si richiamano:
* di approvare lo schema di Protocollo di Intesa tra la Regione Piemonte e le parti interessate del Distretto commerciale del Novese. Detto schema costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto;
* di approvare lo schema di Protocollo di Intesa tra la Regione Piemonte e le parti interessate del Distretto commerciale del Vercellese. Detto schema costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto;
* di dar mandato alla sottoscrizione dei Protocolli di Intesa richiamati ai punti precedenti, per la Regione Piemonte nella persona del suo Presidente, Professoressa Mercedes Bresso, o di suo delegato;
* di destinare alla sperimentazione di ciascun Distretto commerciale la somma di Euro 250.000,00 e di assegnare alla Direzione regionale Commercio e Artigianato la somma complessiva di Euro 500.000,00 per il raggiungimento delle finalità e degli obiettivi in premessa descritti;
* di registrare laccantonamento contabile sul capitolo 17705/2006 della UPB 17021 - Acc.n. 102128.
Ai sensi dellart. 3 u.c. della L. 241/90, avverso la presente deliberazione può essere presentato ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni ovvero al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni dalla piena conoscenza della stessa.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Allegato
SCHEMA DI PROTOCOLLO DI INTESA PER LA SPERIMENTAZIONE DEL DISTRETTO COMMERCIALE PIEMONTESE NELLAREA DI PROGRAMMAZIONE COMMERCIALE DI NOVI LIGURE
Con la Deliberazione n. 45-3566 del 2/8/06, la Giunta regionale ha dato avvio alla sperimentazione dei Distretti Commerciali di cui allarticolo 18 bis della L.R. n. 28/99 (introdotto con la L.R. n. 14/06) nelle aree di programmazione commerciale di Novi Ligure e di Vercelli.
La ragione della sperimentazione del Distretto commerciale nellarea del Novese deriva dal fatto che in tale area la massiccia introduzione di entità economiche forti appartenenti al settore della moderna distribuzione organizzata ha prodotto una altrettanto forte reazione organizzativa del comparto della distribuzione tradizionale, provocando dei forti fenomeni di polarizzazione e, nel contempo, alimentando una diffusa volontà di investire e di crescere del settore del terziario. Lobiettivo principale da raggiungere nel Novese pare essere il ribaltamento della crescita polarizzata sul restante territorio, al fine di evitare i rischi della desertificazione commerciale.
A tale scopo, si è dato avvio alla sperimentazione del Distretto commerciale quale organismo istituzionale ed economico con ruolo di attrattore degli interessi economici, di promozione, di sviluppo e di governo del territorio.
Larea di programmazione è quella definita con la D.C.R. n. 59-10831 del 24/3/2006 e comprende la Città polo di Novi Ligure, quale Comune attrattore, e le realtà territoriali di seguito elencate: Comune di Basaluzzo, Comune di Bosco Marengo, Comune di Cassano Spinola, Comune di Fresonara, Comune di Gavi, Comune di Pasturana, Comune di Pozzolo Formigaro, Comune di Serravalle Scrivia, Comune di Tassarolo e Comune di Arquata Scrivia.
La Deliberazione n. 45-3566 del 2/8/06 ha previsto di dare avvio alla sperimentazione del Distretto attraverso la convocazione di un Tavolo di concertazione, indetto e presieduto dal competente organo politico regionale e composto da un Dirigente della Direzione regionale Commercio e Artigianato, dai rappresentanti dei Comuni appartenenti allarea di programmazione commerciale di Novi Ligure, dai rappresentanti della Camera di Commercio competente per territorio, delle Associazioni di categoria delle Province interessate più rappresentative del settore commerciale e delle loro articolazioni competenti per territorio.
Il fine ultimo della sperimentazione sarà quello di definire i criteri per la istituzione dei Distretti Commerciali del Piemonte, da sottoporre allesame del Consiglio Regionale piemontese e di definire, con conseguente Deliberazione di Giunta regionale, le modalità applicative dei medesimi criteri. Si tratta di individuare la puntuale definizione geografica dei Distretti Commerciali, la composizione delle compagini direzionale ed operativa, gli obiettivi ed i contenuti dei Distretti, le fonti di finanziamento dei progetti di sviluppo ed i relativi partners.
LE PARTI, CONDIVIDENDO LE FINALITA E GLI OBIETTIVI DELLINIZIATIVA
ed in particolare:
La Regione Piemonte, attraverso lAssessorato regionale al Commercio, i Sindaci del Comune di Novi Ligure, quale Comune attrattore dellarea di programmazione commerciale, dei Comuni di Basaluzzo, di Bosco Marengo, di Cassano Spinola, di Fresonara, di Gavi, di Pasturana, di Pozzolo Formigaro, di Serravalle Scrivia, di Tassarolo e di Arquata Scrivia, il legale rappresentante della Camera di Commercio di Alessandria, il legale rappresentante della Confesercenti di Alessandria con competenza sul territorio di Novi Ligure, il legale rappresentante dellASCOM di Alessandria e il legale rappresentante dellASCOM di Novi Ligure.
LASCOM provinciale di Alessandria sottoscrive il Protocollo di intesa e demanda la partecipazione ai Tavoli di concertazione allASCOM di Novi Ligure.
CONVENGONO QUANTO SEGUE E SI IMPEGNANO A:
ART. 1. Istituire e rendere operativo il Tavolo di concertazione quale strumento decisionale della fase sperimentale di avvio del Distretto commerciale di Novi Ligure.
ART. 2. Definire sperimentale il Distretto commerciale di Novi Ligure. Il fine ultimo della sperimentazione è quello di individuare i criteri per la istituzione dei Distretti Commerciali del Piemonte e delle modalità applicative dei medesimi. Si tratta di valutare la puntuale definizione geografica dei Distretti Commerciali, la composizione delle compagini direzionale ed operativa, gli obiettivi ed i contenuti dei Distretti, le fonti di finanziamento dei progetti di sviluppo ed i relativi partners.
ART. 3. Avviare la fase sperimentale attraverso lindividuazione e la successiva analisi dei macro-obiettivi da perseguire, da articolarsi prioritariamente nella definizione dei criteri e delle modalità di organizzazione e funzionamento dei Distretti Commerciali, nonchè nella individuazione delle metodologie per la definizione geografica dei medesimi.
ART. 4. Destinare le risorse finanziarie alla sperimentazione del Distretto commerciale di Novi Ligure, nella misura di Euro 250.000,00. Le medesime sono iscritte sul Bilancio regionale 2006-2008 - Titolo I (Spese di parte corrente) della UPB 17021 - capitolo 17705.
La Regione Piemonte provvede al trasferimento di tali risorse a favore del Comune di Novi Ligure, quale Comune attrattore dellarea di programmazione commerciale del Novese. Il Sindaco pro-tempore del Comune funge da tesoriere con il compito di impiegare dette risorse secondo le disposizioni del Tavolo di concertazione di cui allart. 1. Il trasferimento avverrà successivamente allapprovazione del presente Protocollo, da adottarsi da ciascuna parte interessata secondo le modalità previste dai rispettivi ordinamenti e dalla Regione Piemonte con deliberazione di Giunta Regionale.
Le risorse di cui sopra devono essere prioritariamente destinate alla copertura delle spese necessarie per loperatività del Tavolo di concertazione e quindi della fase sperimentale del Distretto, nonché alla copertura delle spese per l analisi e gli aspetti organizzativi di cui allart. 3.
ART. 5. Programmare la fase sperimentale del Distretto dalla data di sottoscrizione del presente Protocollo sino a tutto il 2007, salvo la necessità di prolungarne i lavori.
ART. 6. Ampliare il numero dei soggetti e le aree geografiche che promuovono la fase sperimentale del Distretto commerciale di Novi Ligure in funzione delle decisioni emerse e assunte dal Tavolo di concertazione.
Letto, confermato e sottoscritto
La Presidente della Regione Piemonte
Mercedes Bresso
Il Sindaco del Comune di Novi Ligure
Il Sindaco del Comune di Basaluzzo
Il Sindaco del Comune di Bosco Marengo
Il Sindaco del Comune di Cassano Spinola
Il Sindaco del Comune di Fresonara
Il Sindaco del Comune di Gavi
Il Sindaco del Comune di Pasturana
Il Sindaco del Comune di Pozzolo Formigaro
Il Sindaco del Comune di Serravalle Scrivia
Il Sindaco del Comune di Tassarolo
Il Sindaco del Comune di Arquata Scrivia
Il legale rappresentante della Camera di Commercio di Alessandria
Il legale rappresentante della Confesercenti di Alessandria
Il legale rappresentante dellASCOM di Alessandria
Il legale rappresentante dellASCOM di Novi Ligure
SCHEMA DI PROTOCOLLO DI INTESA PER LA SPERIMENTAZIONE DEL DISTRETTO COMMERCIALE PIEMONTESE NELLAREA DI PROGRAMMAZIONE COMMERCIALE DI VERCELLI
Con la Deliberazione n. 45-3566 del 2/8/06, la Giunta regionale ha dato avvio alla sperimentazione dei Distretti Commerciali di cui allarticolo 18 bis della L.R. n. 28/99 (introdotto con la L.R. n. 14/06) nelle aree di programmazione commerciale di Novi Ligure e di Vercelli.
La ragione della sperimentazione del Distretto commerciale nellarea del Vercellese è conseguente a studi condotti in tale area dai quali è emerso che il territorio, ad un esame della distribuzione commerciale nel suo complesso, denota una serie di peculiarità negative, anche di ragione storico-economiche, che lo costringono ad uno sviluppo disarmonico sia dal punto di vista territoriale (rischio elevato di desertificazione commerciale e di accentuata polarizzazione) che dal punto di vista commerciale (disequilibrio tra la crescita della distribuzione moderna e la distribuzione tradizionale).
A tale scopo, si è dato avvio alla sperimentazione del Distretto commerciale quale organismo istituzionale ed economico con ruolo di attrattore degli interessi economici, di promozione, di sviluppo e di governo del territorio.
Larea di programmazione è quella definita con la D.C.R. n. 59-10831 del 24/3/2006 e comprende la Città polo di Vercelli, quale Comune attrattore, e le realtà territoriali di seguito elencate: Comune di Asigliano Vercellese, Comune di Borgo Vercelli, Comune di Caresanablot, Comune di Desana, Comune di Lignana, Comune di Olcenengo, Comune di Prarolo, Comune di Salasco, Comune di Sali Vercellese, Comune di Villata e Comune di Vinzaglio.
La Deliberazione n. 45-3566 del 2/8/06 ha previsto di dare avvio alla sperimentazione del Distretto attraverso la convocazione di un Tavolo di concertazione, indetto e presieduto dal competente organo politico regionale e composto da un Dirigente della Direzione regionale Commercio e Artigianato, dai rappresentanti dei Comuni appartenenti allarea di programmazione commerciale di Vercelli, dai rappresentanti della Camera di Commercio competente per territorio, delle Associazioni di categoria delle Province interessate più rappresentative del settore commerciale e delle loro articolazioni competenti per territorio.
Il fine ultimo della sperimentazione sarà quello di definire i criteri per la istituzione dei Distretti Commerciali del Piemonte, da sottoporre allesame del Consiglio Regionale piemontese e di definire, con conseguente Deliberazione di Giunta regionale, le modalità applicative dei medesimi criteri. Si tratta di individuare la puntuale definizione geografica dei Distretti Commerciali, la composizione delle compagini direzionale ed operativa, gli obiettivi ed i contenuti dei Distretti, le fonti di finanziamento dei progetti di sviluppo ed i relativi partners.
LE PARTI, CONDIVIDENDO LE FINALITA E GLI OBIETTIVI DELLINIZIATIVA
ed in particolare:
La Regione Piemonte, attraverso lAssessorato regionale al Commercio, i Sindaci del Comune di Vercelli, quale Comune attrattore dellarea di programmazione commerciale, dei Comuni di Asigliano Vercellese, di Borgo Vercelli, di Desana, di Lignana, di Olcenengo, di Prarolo, di Salasco, di Sali Vercellese e di Villata, il legale rappresentante della Camera di Commercio di Vercelli, il legale rappresentante dellASCOM di Vercelli, il legale rappresentante della Confesercenti di Vercelli
CONVENGONO QUANTO SEGUE E SI IMPEGNANO A:
ART. 1. Istituire e rendere operativo il Tavolo di concertazione quale strumento decisionale della fase sperimentale di avvio del Distretto commerciale di Vercelli.
ART. 2. Definire sperimentale il Distretto commerciale di Vercelli. Il fine ultimo della sperimentazione è quello di individuare i criteri per la istituzione dei Distretti Commerciali del Piemonte e delle modalità applicative dei medesimi. Si tratta di valutare la puntuale definizione geografica dei Distretti Commerciali, la composizione delle compagini direzionale ed operativa, gli obiettivi ed i contenuti dei Distretti, le fonti di finanziamento dei progetti di sviluppo ed i relativi partners.
ART. 3. Avviare la fase sperimentale attraverso lindividuazione e la successiva analisi dei macro-obiettivi da perseguire, da articolarsi prioritariamente nella definizione dei criteri e delle modalità di organizzazione e funzionamento dei Distretti Commerciali, nonchè nella individuazione delle metodologie per la definizione geografica dei medesimi.
ART. 4. Destinare le risorse finanziarie alla sperimentazione del Distretto commerciale di Vercelli, nella misura di Euro 250.000,00. Le medesime sono iscritte sul Bilancio regionale 2006-2008 - Titolo I (Spese di parte corrente) della UPB 17021 - capitolo 17705.
La Regione Piemonte provvede al trasferimento di tali risorse a favore del Comune di Vercelli, quale Comune attrattore dellarea di programmazione commerciale del Vercellese. Il Sindaco pro-tempore del Comune funge da tesoriere con il compito di impiegare dette risorse secondo le disposizioni del Tavolo di concertazione di cui allart. 1. Il trasferimento avverrà successivamente allapprovazione del presente Protocollo, da adottarsi da ciascuna parte interessata secondo le modalità previste dai rispettivi ordinamenti e dalla Regione Piemonte con deliberazione di Giunta Regionale.
Le risorse di cui sopra devono essere prioritariamente destinate alla copertura delle spese necessarie per loperatività del Tavolo di concertazione e quindi della fase sperimentale del Distretto, nonché alla copertura delle spese per l analisi e gli aspetti organizzativi di cui allart. 3.
ART. 5. Programmare la fase sperimentale del Distretto dalla data di sottoscrizione del presente Protocollo sino a tutto il 2007, salvo la necessità di prolungarne i lavori.
ART. 6. Ampliare il numero dei soggetti e le aree geografiche che promuovono la fase sperimentale del Distretto commerciale di Vercelli in funzione delle decisioni emerse e assunte dal Tavolo di concertazione.
Letto, confermato e sottoscritto
Il Presidente della Regione Piemonte
Mercedes Bresso
Il Sindaco del Comune di Vercelli
Il Sindaco del Comune di Asigliano Vercellese
Il Sindaco del Comune di Borgo Vercelli
Il Sindaco del Comune di Desana
Il Sindaco del Comune di Lignana
Il Sindaco del Comune di Olcenengo
Il Sindaco del Comune di Prarolo
Il Sindaco del Comune di Salasco
Il Sindaco del Comune di Sali Vercellese
Il Sindaco del Comune di Villata
Il legale rappresentante della Camera di Commercio di Vercelli
Il legale rappresentante dellASCOM di Vercelli
Il legale rappresentante della Confesercenti di Vercelli