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Bollettino Ufficiale n. 03 del 18 / 01 / 2007

Codice 7.5
D.D. 4 dicembre 2006, n. 381

Progetto di telelavoro a distanza: dipendente Vilma Ariano

Premesso che:

- l’art. 4 della legge 16.06.1998 n. 191, prevede che le amministrazioni pubbliche possano avvalersi di forme di lavoro a distanza, allo scopo di razionalizzare l’organizzazione del lavoro e di realizzare economie di gestione attraverso l’impiego flessibile di risorse umane;

- la disciplina organizzativa di tale materia è contenuta nel D.P.R. 8 marzo 1999, n. 70: “Regolamento recante disciplina del telelavoro nelle Pubbliche Amministrazioni” e nel Contratto Collettivo Nazionale Quadro del 23.03.2000 “Accordo quadro sul telelavoro”;

- l’art. 1 del CCNL del 14.09.2000 detta disposizioni per quanto riguarda l’attivazione del telelavoro in via sperimentale, nella forma del lavoro a distanza negli enti del comparto Regioni-Autonomie locali;

- l’art. 19 del Contratto Decentrato integrativo per il personale non dirigente della Regione Piemonte del 14.11.2000 prevede, da parte dell’Amministrazione, l’effettuazione di una ricognizione delle attività che possono essere compatibili sia con le forme del lavoro a distanza, sia con quelle di lavoro domiciliare;

- lo stesso art. 19, comma 2 del Contratto Decentrato integrativo sopra citato, stabilisce che la Regione verifichi le compatibilità organizzative ed economiche per l’attuazione di progetti di sperimentazione di lavoro a distanza e di lavoro domiciliare, nei limiti e con le modalità dettate dall’art. 3 del D.P.R. n. 70/1999 sopra richiamato;

- tali intendimenti erano sottolineati anche nel Programma Regionale di Sviluppo e nel Documento di programmazione Economica e Finanziaria 2004-2006, i quali prevedono la possibilità di rendere concrete esperienze di telelavoro a distanza per i dipendenti della Pubblica Amministrazione, nella Strategia di sviluppo dell’innovazione tecnologica e delle telecomunicazioni, nell’ottica di uno sfruttamento ottimale delle potenzialità della Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Regionale (RUPAR), che interconnette la propria struttura tecnico-amministrativa e si integra con le reti di altri enti locali;

- la Giunta Regionale, con deliberazione n. 45-12073 del 23.03.2004 ha emanato: “Direttive e linee guida per l’avvio della sperimentazione del telelavoro nell’Ente Regione”.

Considerato che il telelavoro, strumento di flessibilità organizzativa, può essere utilizzato quale ausilio nella gestione di quelle categorie di lavoratori che hanno maggiormente necessità di conciliare la vita familiare e la vita professionale, specie in caso di presenza di figli minori e di lontananza della propria abitazione dal luogo di lavoro;

preso atto che è stato chiesto ad alcune Direzioni regionali di indicare situazioni di lavoro in cui si riteneva potessero rinvenirsi posizioni lavorative integrabili con la sperimentazione del telelavoro, al fine di effettuare una prima analisi delle esigenze delle strutture regionali da coinvolgere nella sperimentazione;

dato atto che questa direzione ha ravvisato una situazione lavorativa per la quale si può utilizzare lo strumento del lavoro a distanza , individuando, come luogo di svolgimento dell’attività, la sede regionale di Alba, C.so Canale n. 10, quale luogo più idoneo, considerata la vicinanza alla residenza della dipendente interessata al progetto;

preso atto che il Direttore della Direzione Formazione Professionale Lavoro, con nota prot. n. 35084/15.15 del 13.11.2006 ha espresso l’assenso ad ospitare la dipendente in oggetto per l’attivazione del progetto di lavoro a distanza,

tutto ciò premesso e considerato,

IL DIRETTORE

visto l’ art. 4 della l. 191/1998;

visto il D.P.R. n. 70/1999;

visto l’art. 1 del C.C.N.L. del 14.9.2000

visto l’art. 19 del C.D.I. del 14.11.2000;

visto l’art.23 della l.r.51/19997;

determina

- di dare avvio ad un progetto sperimentale di lavoro a distanza, compatibilmente con i criteri e le linee guida dettati dalla d.g.r. n. 45-12073 del 23.3.2004;

- di individuare la dr.ssa Vilma Ariano dipendente di categoria D5, assegnata al Settore Reclutamento, Mobilità, gestione dell’organico, quale lavoratrice idonea alla partecipazione del progetto di che trattasi;

- di approvare il documento allegato al presente atto, per farne parte integrante e sostanziale, denominato “Progetto di lavoro a distanza”;

- di individuare, come luogo di lavoro dove si svolgerà l’attività, la sede regionale di Alba, C.so Canale 10;

- di prendere atto che la dr.ssa Vilma Ariano dovrà stipulare, con l’Amministrazione regionale, apposito contratto individuale subordinato di lavoro qualificato come “contratto di lavoro a distanza”, secondo le direttive previste dalla d.r.g. n. 45-12073 già citata.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e art. 16 del D.P.G.R. n. 8/R del 29 luglio 2002.

Il Direttore regionale
Sergio Crescimanno