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Bollettino Ufficiale n. 01 del 4 / 01 / 2007

Deliberazione della Giunta Regionale 20 novembre 2006, n. 131-4474

Programma regionale di ricerca, sperimentazione, dimostrazione, divulgazione ed assistenza tecnica nel campo del tartufo e della tartuficoltura. Approvazione disposizioni per il triennio 2006-2008. Accantonamento della somma di Euro 51.646,00 sul cap. 12299/06

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

1. di approvare le disposizioni per il Programma regionale di ricerca, sperimentazione, dimostrazione, divulgazione ed assistenza tecnica nel campo del tartufo e della tartuficoltura per il triennio 2006-2008 di cui all’Allegato 1, parte integrante della presente deliberazione;

2. di accantonare a favore della Direzione Economia Montana e Foreste, per l’attuazione di un primo stralcio del Programma allegato, la somma complessiva di euro 51.646,00 sul capitolo di spesa 12299/2006 (acc. n. 101773);

3. di demandare alla Direzione Economia Montana e Foreste l’adozione dei provvedimenti necessari per l’attuazione del Programma regionale di ricerca, sperimentazione, dimostrazione, divulgazione ed assistenza tecnica nel campo del tartufo e della tartuficoltura per il triennio 2006-2008.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato 1

REGIONE PIEMONTE
Assessorato Sviluppo della Montagna,
Foreste, Opere pubbliche
Direzione 14 - Economia Montana e Foreste

PROGRAMMA REGIONALE DI RICERCA, SPERIMENTAZIONE, DIMOSTRAZIONE, DIVULGAZIONE ED ASSISTENZA TECNICA NEL CAMPO DEL TARTUFO E DELLA TARTUFICOLTURA

DISPOSIZIONI PER IL TRIENNIO 2006-2008

Il Programma regionale di ricerca, sperimentazione, dimostrazione, divulgazione ed assistenza tecnica nel campo del tartufo e della tartuficoltura per il triennio 2006-2008 è elaborato sulla base delle disposizioni seguenti.

1 - GENERALITA’

1.1 Azioni

Le azioni di seguito individuate sono considerate i temi primari sui quali la Regione Piemonte intende puntare la propria attenzione nel corso del triennio 2006-2008.

Le proposte progettuali di ricerca, sperimentazione, dimostrazione, divulgazione ed assistenza tecnica nel settore del tartufo e della tartuficoltura che verranno finanziate sulla base delle presenti disposizioni dovranno attenersi alle seguenti azioni:

1) tutela della produzione del tartufo bianco pregiato (Tuber magnatum Pico) e salvaguardia del suo habitat naturale, attraverso la caratterizzazione degli ecosistemi naturali;

2) approfondimento delle conoscenze scientifiche e biotecnologiche a sostegno della valorizzazione del Tuber magnatum Pico ai fini della tracciabilità, della conservazione della biodiversità nonché della individuazione di caratteristiche funzionali utili all’industria agroalimentare;

3) diffusione della cultura della tutela e della conservazione dell’ambiente tartufigeno;

4) diffusione della conoscenza delle caratteristiche morfologiche ed organolettiche dei tartufi pregiati piemontesi (Tuber magnatum Pico, Tuber melanosporum Vitt., Tuber aestivum) ai fini di tutela del prodotto e del consumatore;

5) acquisizione di maggiori conoscenze inerenti il mercato dei tartufi freschi e dei prodotti trasformati - studi di filiera.

1.2 Le tipologie di attività finanziabili

Ricerca: progetti volti alla creazione di nuove conoscenze. Sono esclusi gli studi di fattibilità.

Sperimentazione: progetti che consentono la valutazione di conoscenze e innovazioni sul territorio regionale.

Dimostrazione: progetti che consentono la diffusione e l’adozione sul territorio regionale di conoscenze ed innovazioni tecniche consolidate.

Divulgazione: progetti che consentono un’ampia diffusione delle conoscenze scientifiche e tecniche;

Assistenza Tecnica: progetti volti a fornire un supporto nell’acquisizione e nell’applicazione delle conoscenze e delle innovazioni tecniche sul territorio regionale.

I progetti devono assicurare l’applicabilità dei risultati alla realtà regionale in tempi brevi.

1.3 Le modalità di organizzazione e finanziamento

Sono le seguenti:

* l’attività negoziata o a regia regionale;

* la partecipazione a programmi interregionali, nazionali e internazionali;

* il bando pubblico per progetto.

1.4 I partecipanti e i gruppi di lavoro

Possono partecipare al Programma i seguenti soggetti:

ISTITUZIONI SCIENTIFICHE

* Istituzioni scientifiche pubbliche e private;

ORGANISMI TECNICI

* Società a partecipazione regionale che svolgono ricerca e sperimentazione nel campo del tartufo e della tartuficoltura;

* Associazioni a partecipazione pubblica, senza fini di lucro, finalizzate a favorire la diffusione della conoscenza del tartufo e del suo territorio di produzione;

* Istituti e scuole forestali e agrarie;

* Associazioni di cercatori di tartufo, di tartuficoltori e loro unioni;

* Consorzi;

* Società di servizi.

E’ prevista la partecipazione senza finanziamento regionale di altri organismi tecnici, non compresi nell’elenco precedente, che operano in stretto collegamento con le attività di dimostrazione e divulgazione sul territorio regionale.

1.5 Le tipologie di spese ammissibili e loro rendicontazione

Le tipologie di spese ammissibili sono quelle relative a:

* personale;

* trasferte del personale;

* costo d’uso delle attrezzature;

* materiale di consumo;

* collaborazioni (consulenze) esterne;

* altri costi (affitti, noleggi, conto-terzi, acquisto servizi).

Sono altresì ammissibili le spese generali, direttamente imputabili all’attività di ricerca e sviluppo e per una entità massima pari al 5% della somma delle voci precedenti.

Per il finanziamento al 100%, la rendicontazione contabile delle spese non è richiesta e l’erogazione avviene a seguito di emissione di fattura corrispondente al finanziamento riconosciuto.

Per il finanziamento a contributo, la rendicontazione avviene mediante la presentazione di un rendiconto contabile delle spese effettuate che deve essere approvato dall’organo deliberante del soggetto beneficiario (consiglio d’amministrazione, consiglio di dipartimento, ecc.). La documentazione contabile giustificativa relativa a tali spese resta agli atti del soggetto beneficiario per 5 anni ed è a disposizione per i successivi controlli.

Il controllo degli aspetti contabili sarà effettuato sulla totalità dei progetti finanziati ogni anno.

1.6 Il legame con il territorio

Le tematiche di ricerca devono essere collegate alle peculiarità ed alle esigenze del territorio piemontese.

I progetti devono essere svolti sul territorio regionale, con esclusione delle attività di gestione ed elaborazione dati nonché di determinazioni analitiche specialistiche.

2 - L’ATTIVITA’ NEGOZIATA O A REGIA REGIONALE

L’attività NEGOZIATA prevede che la Regione possa, per progetti a ricaduta regionale oppure necessari a fare fronte a situazioni particolari (per rilevanza scientifica o per opportunità tecnico-economica) o di emergenza, coordinare e finanziare un gruppo di ricerca specifico individuato dalla Regione stessa.

Il finanziamento regionale può raggiungere il 100% della spesa ammessa ai soggetti che realizzano il progetto.

2.1 L’organizzazione del progetto

Ogni progetto è realizzato da un gruppo di lavoro costituito da:

* la Regione Piemonte quale soggetto capofila, che coordina il progetto;

* uno o più partecipanti.

I partecipanti producono alla Regione una scheda descrittiva e un preventivo di spesa per le attività di loro competenza e per l’intera durata del progetto.

2.2 La durata del progetto

La durata del progetto potrà essere annuale, biennale o triennale.

2.3 I rapporti contrattuali

La Regione stipula una convenzione con ogni partecipante, di durata annuale o pluriennale, ma provvede comunque ad impegni e liquidazioni su base annuale (coerentemente con lo stato di avanzamento del progetto).

2.4 Gli aspetti finanziari

Il finanziamento regionale può seguire due tipologie di intervento che prevedono:

a) una copertura al 100% della spesa ammessa, erogata annualmente su presentazione di fattura e della documentazione comprovante l’avvenuto svolgimento delle attività ed i risultati ottenuti;

b) contributo fino al 90% della spesa ammessa ed erogato annualmente su presentazione di rendiconto contabile delle spese effettuate (come definito al precedente punto 1.5) e della documentazione comprovante l’avvenuto svolgimento delle attività ed i risultati ottenuti.

Il progetto può essere sostenuto da soggetti non partecipanti pubblici o privati (sponsor) che assicurano un cofinanziamento che integra, e di conseguenza riduce, quello della Regione.

Il costo del personale dipendente da Istituzioni pubbliche di ricerca potrà essere finanziato al massimo per un 20% della relativa spesa ammessa.

Agli organismi tecnici non compresi nell’elenco precedente (confrontare punto 1.4) non è riconosciuto un finanziamento regionale ma i costi della loro attività possono essere considerati nei costi del progetto e inseriti nella eventuale quota di autofinanziamento del gruppo di lavoro.

3 - LA PARTECIPAZIONE A PROGRAMMI INTERREGIONALI, NAZIONALI E INTERNAZIONALI

Nella partecipazione a programmi extraregionali, la Regione promuove e sostiene progetti di interesse regionale nell’ambito di programmi coordinati e finanziati a livello internazionale, nazionale o interregionale attenendosi alle modalità di presentazione delle proposte previste dai diversi programmi e nel rispetto delle generalità di cui al punto 1.

4 - IL BANDO DI RICERCA

Il bando per progetto consiste nella individuazione da parte della Regione, in coerenza con gli obiettivi e sentiti i diversi soggetti interessati, di un tema specifico per il quale la Regione richiede pubblicamente la presentazione di un progetto.

Valgono le seguenti indicazioni.

4.1 L’organizzazione del progetto

Il progetto è realizzato da un gruppo di lavoro costituito da:

* un soggetto capofila, che coordina il progetto;

* uno o più partecipanti.

4.2 Il coordinamento del progetto

Il progetto è coordinato da un soggetto capofila che è unico referente per la Regione e beneficiario del finanziamento regionale.

Il soggetto capofila coordina il gruppo di lavoro, presenta una scheda descrittiva e un preventivo di spesa complessivi per il progetto, assicura il buon funzionamento del progetto e il raggiungimento degli obiettivi, stipula un contratto (convenzione) con la Regione, provvede al pagamento delle attività dei partecipanti.

La proposta di progetto presentata deve contenere tutte le informazioni organizzative, tecnico-scientifiche e finanziarie relative all’intera durata del progetto.

Il Soggetto capofila individua:

* un coordinatore (persona fisica) responsabile della ricerca che presenta un curriculum che assicuri la sua idoneità alla copertura del ruolo;

* un referente scientifico, facente parte di una delle Istituzioni scientifiche, che si assuma la responsabilità degli aspetti metodologici e della validazione dei risultati dell’intero progetto.

Il coordinatore può coincidere con il referente scientifico.

4.3 La durata del progetto

In relazione alle caratteristiche del progetto, la sua durata potrà essere annuale, biennale o triennale e verrà specificata all’interno del bando.

4.4 Gli aspetti finanziari

Il finanziamento regionale è inteso come contributo fino all’80% della spesa ammessa ed erogato su presentazione di rendiconto contabile delle spese effettuate (come definito al precedente punto 1.5) e della documentazione comprovante l’avvenuto svolgimento delle attività ed i risultati ottenuti.

Gli Enti partecipanti assicurano l’autofinanziamento di almeno il 20% delle spese ammesse del progetto.

AI progetto possono inoltre aderire soggetti pubblici e/o privati (sponsor) che non partecipano alle attività ma le cofinanziano nell’ambito dell’80% del finanziamento regionale. Il cofinanziamento di soggetto non partecipante (sponsor) si aggiunge e non sostituisce il 20% di autofinanziamento che deve essere comunque assicurato dal soggetto capofila e/o dai partecipanti al progetto.

La percentuale di autofinanziamento, se superiore a quella minima richiesta (20%), oppure il cofinanziamento da parte di soggetto non partecipante al progetto, possono essere un elemento di priorità in sede di esame delle proposte.

Il costo del personale dipendente da Istituzioni pubbliche di ricerca potrà essere finanziato al massimo per un 20% della relativa spesa ammessa.

Agli organismi tecnici non compresi nell’elenco precedente (confrontare punto 1.4) non è riconosciuto un finanziamento regionale ma i costi della loro attività possono essere considerati nei costi del progetto e inseriti nella quota di autofinanziamento del gruppo di lavoro.

4.5 I rapporti contrattuali

La Regione stipula una sola convenzione per ogni progetto, con il soggetto capofila, di durata annuale o pluriennale, ma provvede comunque ad impegni e liquidazioni su base annuale, coerentemente con lo stato di avanzamento del progetto. Il soggetto capofila riceve il finanziamento per l’intero gruppo di lavoro e regola i rapporti con i partecipanti.

4.6 L’apertura dei bandi

L’ apertura dei bandi avviene mediante Determinazione della Direzione Economia Montana e Foreste in cui, fra l’altro, sono indicati i tempi e le modalità di presentazione delle proposte.