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Bollettino Ufficiale n. 49 del 7 / 12 / 2006

Codice 27.2
D.D. 31 ottobre 2006, n. 154

Protocollo operativo per il funzionamento del servizio regionale Numero Verde per la sicurezza sul lavoro istituito con DGR n. 47-11652 del 2 febbraio 2004

Il Decreto Legislativo 626/1994 colloca le attività di formazione e informazione sui rischi lavorativi tra le misure generali per la protezione della salute e per la sicurezza dei lavoratori (art. 3, lett. s): dunque il legislatore non le considera misure accessorie, degli optional di cui si può fare a meno, ma le ha comprese tra gli elementi essenziali e basilari dell’azione preventiva contro gli infortuni e le malattie professionali. Lo stesso Decreto, inoltre, all’art. 24 assegna alle Regioni e ad altri soggetti istituzionali un compito di informazione, consulenza e assistenza in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro che si affianca all’obbligo di informazione dei lavoratori che la stessa legge all’art. 21 attribuisce al datore di lavoro.

La prevenzione nei luoghi di lavoro, dunque, non comprende solo quel complesso di misure tecniche che i datori di lavoro sono tenuti a osservare per ridurre gli infortuni ma è anche una questione culturale che riguarda la formazione e l’informazione che deve coinvolgere direttamente i lavoratori. In Italia, il livello di osservanza delle norme relative alla sicurezza è ancora molto basso e ciò non è dovuto solo a ragioni tecniche o economiche, ma soprattutto a un deficit culturale. Serve a ben poco disporre in abbondanza di leggi e regolamenti con relativo corredo sanzionatorio, se non si riesce a convincere le diverse componenti sociali che compongono il mondo del lavoro della necessità di modificare comportamenti e atteggiamenti, adottare modalità di pensare e agire in termini di sicurezza, conoscere e rispettare le norme di prevenzione: insomma, adottare “stili di vita sicuri”. Le attività di informazione e sensibilizzazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro non devono pertanto essere considerate semplicemente come una voce di spesa, ma come una risorsa che può contribuire in maniera rilevante alla riduzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, con un notevole risparmio in termini di costi sociali ed economici per la collettività.

Sulla base di questi principi è nato, nel 2004, il Numero Verde della Regione Piemonte per la sicurezza sul lavoro, istituito con l’intento di offrire ai cittadini tutte le informazioni utili per sviluppare una maggiore consapevolezza sulla sicurezza negli ambienti di lavoro: un vero e proprio sportello della sicurezza, un mezzo che permette ai componenti del mondo del lavoro di dialogare con la pubblica amministrazione, rappresentata in questo caso da operatori dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro (SPreSAL) delle Aziende Sanitarie.

Uno dei principi che ispirano il Numero Verde è la consapevolezza che il tema della salute e sicurezza sul lavoro sia delicato e complesso e non possa essere trattato con superficialità; esso merita tempo e attenzione, e tale è l’impronta che si è scelto di dare al servizio: non tanto un call-center, quanto uno sportello specializzato. In caso di domande che non possono avere risposta immediata, gli operatori si incaricano di effettuare le opportune ricerche e forniscono una risposta differita nel tempo. Il loro lavoro non consiste, dunque, solo nel rispondere alle telefonate ma anche, e soprattutto, in un’attività di studio, approfondimento e confronto continuo con gli altri operatori.

Al fine di migliorare l’assetto organizzativo generale di questo servizio, si ritiene opportuno, a conclusione del primo biennio di attività, approvare un protocollo operativo che favorisca una più precisa definizione dei compiti e un consolidamento del gruppo di lavoro.

Tale protocollo operativo si può riassumere nei punti sotto elencati:

1. Il servizio è attivo per 3 ore al giorno, dalle 10.00 alle 13.00 dal lunedì al venerdì, e viene svolto in collaborazione con i Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di lavoro (SPreSAL) delle ASL 5, 8, 12, 18, 20. Ogni SPreSAL delle ASL coinvolte è responsabile dell’attività per un giorno alla settimana, mediante un operatore che risponde alle telefonate, in modo da garantire la continuità del servizio. L’attività è svolta nel normale orario di lavoro e nella sede di competenza, pertanto non sono previsti oneri a carico della Regione Piemonte per quel che riguarda le risorse umane impiegate.

2. Ogni SPreSAL individua, mediante comunicazione scritta alla Regione Piemonte, i nominativi degli operatori incaricati di svolgere il servizio, che costituiscono il gruppo di lavoro. Tra di essi, ogni SPreSAL individua, comunicandolo alla Regione, il proprio referente e vice-referente. Il gruppo di lavoro individua un referente come interlocutore con il Settore regionale competente, scegliendolo tra i referenti dei cinque SPreSAL coinvolti nel servizio.

Va precisato che tale gruppo di lavoro, composto prevalentemente da operatori con la qualifica di Ufficiali di Polizia Giudiziaria ex art. 21, Legge 833/1978, non svolge, nell’ambito del Numero Verde regionale, attività di consulenza, quanto piuttosto di informazione, assistenza e prevenzione.

3. La segreteria del Settore regionale competente risponde alle telefonate degli utenti e, mediante un sistema di trasferimento delle chiamate, le dirotta nella sede dello SPreSAL di turno. Ciascuna telefonata entrante viene registrata su un database che contiene i dati del chiamante, il quesito posto e la risposta fornita, nonché indicazioni riguardanti il tipo di domanda (a risposta immediata o differita), la data in cui è pervenuta e la data di invio della risposta, se differita. Nel caso di domande a risposta immediata e pertinenti alle finalità del servizio possono essere anche accettate telefonate anonime.

4. Alle domande più semplici viene data immediatamente una risposta dall’operatore. Nel caso di domande più complesse è prevista la possibilità di una risposta differita. In alcuni casi specifici, il quesito viene discusso dal gruppo di lavoro insieme a rappresentanti della Direzione Sanità Pubblica. Successivamente, la risposta viene inoltrata all’utente, ove possibile entro un mese dalla ricezione del quesito. Le risposte differite nel tempo vanno fornite preferibilmente per via telefonica o, in subordine, per posta elettronica. I quesiti strettamente attinenti a tematiche in via di regolamentazione vengono, di norma, trasferiti ai competenti funzionari regionali. Tali quesiti vengono registrati nel database analogamente a tutti gli altri. Le domande possono essere poste anche tramite e-mail utilizzando l’apposito indirizzo di posta elettronica dedicato e reperibile sul sito web della Regione Piemonte. Gli stessi operatori di turno per le chiamate telefoniche rispondono ai quesiti pervenuti via e-mail.

5. Gli operatori SPreSAL coinvolti comunicano alla Regione Piemonte i dati relativi alle domande pervenute e alle risposte fornite. Ai sensi del DLgs 196/2003 i dati forniti saranno oggetto di trattamento da parte del Settore regionale competente esclusivamente ai fini dell’espletamento di funzioni istituzionali.

6. Il gruppo di lavoro si incontra in periodiche riunioni di verifica e coordinamento, su proposta dei membri del gruppo o su iniziativa del settore regionale competente. La convocazione della riunione viene inviata dalla Regione ai referenti e vice-referenti. Il gruppo di lavoro può essere coinvolto dal Settore regionale competente in materia nell’elaborazione di proposte di documenti su tematiche inerenti la sicurezza nei luoghi di lavoro.

7. Il gruppo di lavoro produce report periodici al fine di illustrare l’attività svolta nel periodo considerato, esemplificando le tematiche trattate e le domande più frequenti. Questo lavoro contribuisce anche a sviluppare un’area della sezione “Sicuri di essere sicuri” del sito web regionale dedicata alle domande più ricorrenti o FAQ.

Per quanto sopra premesso,

IL DIRETTORE

visto il DLgs 165/01;

vista la L.R. 51/97;

vista la DGR 47-11652 del 2/02/2004;

determina

- di approvare il protocollo operativo, come in premessa indicato, al fine di migliorare l’assetto organizzativo generale del servizio Numero Verde regionale per la sicurezza sul lavoro.

Il Direttore regionale
Vittorio Demicheli