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Bollettino Ufficiale n. 48 del 30 / 11 / 2006

Deliberazione della Giunta Regionale 6 novembre 2006, n. 21-4217

Modifiche ed integrazioni alle DD.G.R. 23 Marzo 2005 n. 37 - 15176 e D.G.R. 18 Luglio 2005 n. 11 - 488 “Approvazione della prima sezione del disciplinare per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento regionale ai fini di protezione civile”

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

di apportare al “disciplinare per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento regionale ai fini di protezione civile”, approvato con D.G.R. 23 Marzo 2005 n. 37 - 15176, le modifiche indicate nel documento tecnico allegato alla presente deliberazione a farne parte integrante e sostanziale.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato 1

DOCUMENTO TECNICO

MODIFICHE AL DISCIPLINARE PER LA GESTIONE ORGANIZZATIVA E FUNZIONALE DEL SISTEMA DI ALLERTAMENTO REGIONALE AI FINI DI PROTEZIONE CIVILE APPROVATO CON D.G.R. DEL 23 MARZO 2005 N. 37-15176 E s.m.i.

1) All’allegato 1 il punto 2.3 “Rischio valanghe e relativi scenari” è sostituito integralmente dal seguente testo:

Il rischio valanghe corrisponde agli effetti indotti sul territorio da fenomeni d’instabilità del manto nevoso che si verificano in particolari condizioni nivo-meteorologiche e che possono giungere ad interessare infrastrutture o centri abitati. Non è oggetto di questo sistema d’allertamento la segnalazione di situazioni di criticità che possono interessare piste da sci, impianti di risalita o tratti di viabilità in alta quota esposti a valanghe con frequenza elevata, anche in condizioni nivo-meteorologiche che rivestono carattere di ordinarietà.

La scala di criticità è articolata in due livelli: moderata (livello 2) e elevata (livello 3).La distinzione tra le situazioni da livello 2 e quelle da livello 3 si basa sul numero di fenomeni valanghivi atteso, sulle loro dimensioni e sull’estensione di territorio coinvolta dai fenomeni.

Le suddette distinzioni automaticamente si riflettono in un diverso impatto dell’evento sul territorio e sulle attività e le opere di origine antropica.

Gli scenari sono descritti dettagliatamente nel seguito.

Moderata Criticità

Le situazioni di moderata criticità sono determinate da condizioni di debole consolidamento o di instabilità del manto nevoso previste o monitorate, generalmente riferibili ad un quadro di riferimento rappresentato dal grado di pericolo 4 (forte) della scala di pericolo valanghe unificata europea. In particolari situazioni anche un quadro riferibile al grado di pericolo 3 (marcato) può determinare il verificarsi di un livello di moderata criticità, qualora tale situazione di pericolo sia riferibile diffusamente a contesti territoriali caratterizzati da forme significative di antropizzazione (insediamenti o infrastrutture di rilievo).

In tali situazioni possono generarsi i seguenti fenomeni di dissesto:

- VIE DI COMUNICAZIONE: possibile interruzione di strade, anche a media o bassa quota, da parte di singole valanghe, anche di grandi dimensioni, in aree periodicamente esposte al rischio, legate a contesti particolarmente critici;

- CENTRI ABITATI: i nuclei abitati montani non sono generalmente esposti a valanghe; tuttavia singole abitazioni isolate o settori di nuclei abitati in settori particolarmente critici possono risultare coinvolti da fenomeni valanghivi.

L’evoluzione di tali fenomeni può determinare l’isolamento di alcuni tratti di viabilità delle valli alpine più interne e l’interruzione sporadica di alcuni servizi (telecomunicazioni, energia elettrica, ecc.).

Elevata Criticità

Le situazioni da elevata criticità sono determinate da condizioni nivometeorologiche straordinarie e da instabilità generalizzata del manto nevoso previste o monitorate, generalmente riferibili ad un quadro di riferimento rappresentato dal grado di pericolo 5 (molto forte) della scala di pericolo valanghe unificata europea. In particolari situazioni anche un quadro riferibile al grado di pericolo 4 (forte) può determinare il verificarsi di un livello di elevata criticità, qualora tale situazione di pericolo sia riferibile diffusamente a contesti territoriali caratterizzati da forme significative di antropizzazione (insediamenti o infrastrutture di rilievo).

In tali situazioni possono generarsi i seguenti fenomeni di dissesto:

- VIE DI COMUNICAZIONE: probabile interruzione di strade, anche a bassa quota, da parte di numerose valanghe, anche di grandi dimensioni e con carattere di eccezionalità.

- CENTRI ABITATI: molti nuclei abitati montani sono potenzialmente esposti a valanghe, anche di grandi dimensioni e in aree non frequentemente esposte a valanghe;

L’evoluzione di tali fenomeni può determinare il totale isolamento di alcune vallate alpine e l’interruzione dei principali servizi (telecomunicazioni, energia elettrica, ecc.).

2) All’allegato 2:

- al punto 1.1 la dicitura “Documenti previsionali” è sostituita da “Documenti revisionali”;

- al punto 1.1.2 “Bollettini di criticità” il testo relativo al “Bollettino nivologico”, è sostituito

dal seguente testo:

“Documento previsionale emesso dal Centro Funzionale del Piemonte tutti i giorni entro le ore 13, nel periodo da novembre a maggio in funzione delle condizioni d’innevamento.

Il bollettino contiene una previsione circa gli effetti sul territorio montano e pedemontano dovuti all’attività valanghiva per il pomeriggio e per il giorno successivo, differenziata per zone di allerta.

Oltre ad un livello base definito come livello 1 - situazione ordinaria in cui le situazioni di criticità possibili sono generalmente riferite al contesto delle attività umane svolte in ambiente innevato al di fuori delle aree gestite, sono previsti due livelli considerati come avvisi di criticità valanghe:

livello 2 - criticità moderata

livello 3 - criticità elevata

Nel bollettino viene anche riportato il grado di pericolo valanghe per il pomeriggio e per il giorno successivo secondo le definizioni della scala di pericolo valanghe unificata europea."

- al punto 1.2.2 “Sorveglianza” il testo relativo all’ “Avviso straordinario pericolo

valanghe" è sostituito dal seguente testo:

“Documento di sorveglianza emesso dal Centro Funzionale del Piemonte nel caso di accertamento di situazioni impreviste di criticità valanghe moderata o elevata.

Il documento contiene una descrizione testuale della situazione basata sul monitoraggio nivometrico e sugli effetti rilevati in corso d’evento e della loro evoluzione a breve termine (now casting) basata sulla previsione e sulle misure raccolte in tempo reale."


Allegato