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Bollettino Ufficiale n. 47 del 23 / 11 / 2006

Deliberazione della Giunta Regionale 20 novembre 2006, n. 69-4413

Giudizio di compatibilita’ ambientale favorevole ed autorizzazione ai sensi della L.R. 40/1998 relativamente al progetto “Evento alluvionale del novembre 1994 - Lavori di completamento sistemazione idraulica del Torrente Talloria - 4 lotto - Interventi di minimizzazione rischio idraulico”, da localizzarsi nei comuni di Alba, Grinzane Cavour e Diano d’Alba (CN), presentato dal comune di Alba - Tip.B1 13 - Pos. 07/

A relazione degli Assessori Sibille, De Ruggiero:

In data 30/06/2006 il Dirigente della Ripartizione Opere Pubbliche dell’U.T.M. del Comune di Alba, Arch. Daniela Albano, ha presentato all’Organo tecnico dell’Autorità competente domanda di pronuncia di compatibilità ambientale ai sensi dell’articolo 12, comma 1 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40, relativamente al progetto “ Evento alluvionale del novembre 1994 - Lavori di completamento sistemazione idraulica del Torrente Talloria - 4° lotto - Interventi di minimizzazione rischio idraulico”, da localizzarsi nei comuni di Alba, Grinzane Cavour e Diano d’Alba (CN), allegando la documentazione prevista dal medesimo comma.

Contestualmente il proponente ha provveduto al deposito degli elaborati di cui all’articolo 12, comma 2, lettera a), alla pubblicazione dell’avviso al pubblico di avvenuto deposito degli stessi, sul quotidiano “La Stampa-Provincia di Cuneo” in data 28/06/2006, e agli ulteriori adempimenti prescritti dall’articolo 12, determinando così l’avvio del procedimento.

Il progetto presentato, relativo ad interventi di ricalibratura dell’alveo del torrente Talloria, di realizzazione di difese spondali con scogliere in massi e muri in c.a. e di realizzazione di un nuovo argine in materiale di natura limosa-argillosa con protezione mediante materassi metallici e scogliera, rientra nella categoria progettuale n. B1 13 dell’Allegato B1 della l.r. 40/1998 (Opere di regolazione del corso dei fiumi e dei torrenti, ecc.) e già sottoposto a fase di verifica ex art. 10, è stato rinviato a fase di Valutazione con Determinazione n. 453 del 17/03/2006 della Direzione Opere Pubbliche - Settore Decentrato OO.PP e Difesa Assetto Idrogeologico di Cuneo.

II Nucleo centrale dell’Organo Tecnico regionale, con nota prot. 8457 del 06/07/2006, ha individuato nella Direzione Opere Pubbliche la struttura regionale competente, nonché le strutture regionali interessate all’istruttoria. A sua volta la Direzione Opere Pubbliche ha individuato, quale Responsabile del Procedimento, il Dirigente del Settore Decentrato OO.PP e Difesa Assetto Idrogeologico di Cuneo delle Direzione Opere Pubbliche, che ha provveduto a dare comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e di avvio del procedimento e della Fase di Valutazione e giudizio di compatibilità ambientale della procedura di VIA, ai sensi dell’art. 12, della L.R. n. 40/1998, mediante pubblicazione sul B.U.R. n. 39 del 28/09/2006.

Il Responsabile del Procedimento ha convocato per il giorno 3/10/2006 la riunione della Conferenza di Servizi alla quale sono intervenuti i soggetti interessati di cui all’art. 9 della L.R. 40/1998, i componenti dell’Organo Tecnico nominati dalle Direzioni competenti per l’istruttoria del progetto nonchè il Comune di Alba in qualità di proponente.

In data 3/10/2006 si è svolta la riunione della Conferenza dei Servizi al termine della quale è emerso che per il progetto in questione, fatto salvo l’obbligo di acquisire i pareri delle Amministrazioni Comunali interessate e della Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica - Settore Gestione Beni Ambientali, sussistono i presupposti per un giudizio di compatibilità ambientale favorevole.

In conclusione, alla luce degli approfondimenti condotti dall’organo tecnico con il supporto tecnico-scientifico dell’ARPA, dei pareri pervenuti, di quanto emerso in sede di Conferenza dei Servizi, e tenuto conto che a seguito del deposito degli elaborati progettuali e dello studio di VIA non sono pervenute osservazioni da parte del pubblico o altre informazioni ritenute utili a caratterizzare la collocazione e che le Amministrazioni Comunali interessate e la Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica - Settore Gestione Beni Ambientali hanno fatto pervenire i loro pareri che nulla aggiungono a quanto concordato in conferenza, si ritiene che per la realizzazione dell’intervento in oggetto, sussistano i presupposti per un giudizio di compatibilità ambientale favorevole da parte della Giunta Regionale, per le seguenti significative motivazioni:

- la realizzazione delle opere proposte comporterà un miglioramento dell’assetto idrogeologico ed idraulico del corso d’acqua nei tratti oggetto degli interventi con miglioramento della sicurezza;

- gli interventi non risultano interferire con l’area di salvaguardia di sorgenti o pozzi ad uso idropotabile;

- gli interventi previsti sono da considerarsi compatibili con gli obiettivi di salvaguardia e valorizzazione del territorio rurale e di tutela della fauna selvatica;

- le mitigazioni progettuali previste in corso d’opera (attività di scavo in periodo di secca o magra, canalizzazione del flusso idrico in savanelle temporanee, predisposizione di un bacino di sedimentazione a valle dell’opera) e gli accorgimenti progettuali di ingegneria naturalistica adottati negli elaborati definitivi (mantenimento di pozze e raschi nel fondo alveo, inerbimento delle sponde e scogliere in massi rivestite con talee di salice, briglia in legno a monte dell’intervento) prefigurano una riduzione del deterioramento qualitativo del corso d’acqua, limitandolo alla sola fase di cantiere;

- gli interventi proposti non appaiono tali da recare pregiudizio alle caratteristiche paesaggistiche della località di intervento;

- il progetto rappresenta un lotto funzionale di un progetto generale di sistemazione idraulica già approvato in seguito agli eventi alluvionali del Novembre 1994;

A conclusione della Conferenza di Servizi sono stati raccolti i pareri favorevoli dei soggetti competenti titolari delle autorizzazioni ambientali ai sensi del R.D 523/1904 “Testo unico sulle opere idrauliche” ed ai sensi del D.lgs. 42/2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio, così come previsto dall’art. 12 della L.R. 40/1998.

Ai fini dell’ottimizzazione della realizzazione dell’opera si è ritenuto di subordinare la validità del giudizio positivo di compatibilità ambientale all’osservanza delle condizioni e prescrizioni di seguito riportate da recepire nella redazione del progetto esecutivo e nella fase di realizzazione delle opere.

ASPETTI IDRAULICI

- nella realizzazione delle opere dovrà essere garantito il franco di sicurezza idraulico previsto dalla normativa vigente;

- eventuale materiale movimentato in alveo dovrà essere usato esclusivamente per la colmatura di depressioni di alveo e/o di sponda evitando asportazioni dall’alveo medesimo;

- durante la realizzazione dei lavori non dovrà essere causata turbativa al buon regime idraulico del corso d’acqua;

ASPETTI PAESAGGISTICI E AMBIENTALI

- per quanto possibile sia conservata la naturalità dei tratti spondali non ancora interessati dalla presenza di muri di sostegno spondali;

- il paramento delle nuove scogliere sia rinaturalizzato attraverso la posa di talee di salice e la stesura di materiale arido misto a terreno agrario, che favorisca l’attecchimento naturale spontaneo della vegetazione erbacea;

- la parte sommitale dei tratti di scogliera sia raccordata morfologicamente al piano campagna, procurando che sia favorita anche la rinaturalizzazione dei tratti di scopertura determinati dai lavori e il tratto di argine in progetto sia recuperato a verde lungo le scarpate e mantenuto al naturale lungo la parte sommatale;

- per un miglior inserimento ambientale e paesaggistico dei muri spondali in cemento armato sia espressamente prevista la loro integrazione nel contesto locale, attraverso tutti gli interventi possibili di rinaturalizzazione a tergo dei muri (vegetazione discendente) o anche lungo il paramento (vegetazione rampicante e/o tappezzante collocata alla base dei muri); in particolare sia perseguito l’effetto di attenuare le percezioni visive di insieme determinate dalle artificializzazioni indotte dei tratti sommitali dei detti muri, sia negli scorci prospettici apprezzabile da tergo (lato campagna) che dal lato del torrente e dalla sua opposta sponda e tali da non compromettere la funzionalità idraulica delle strutture;

- per quanto riguarda le misure di mitigazione volte ad assecondare le morfologie naturali e restituire naturalità al nuovo alveo di magra, lo sviluppo planimetrico dell’alveo dovrà essere quanto più possibile sinuoso, alternando restringimenti ad allargamenti (in particolare sfruttando le aree di naturale espansione del torrente tra le sezioni 13 e 15). Per quanto riguarda il profilo di tale alveo la realizzazione delle buche dovrà avvenire ad intervalli regolari non superiori a 100 m (7 volte la larghezza dell’alveo come da letteratura) e per la realizzazione dei raschi dovrà essere disposto anche del materiale lapideo (arenarie delle Langhe di risulta dagli scavi) di pezzatura grossolana evitando di creare un alveo con prevalenza delle granulometrie fini. Tali disposizioni dovranno diventare istruzioni operative inserite in capitolato d’appalto ed impartite alle maestranze;

- Il progetto esecutivo dovrà sviluppare adeguatamente gli interventi di recupero e di mitigazione ambientale relativi sia alla creazione dell’alveo di magra e al rimodellamento dell’andamento altimetrico del fondo che consenta la formazione di buche e raschi, sia alla messa a dimora delle specie del bosco mesoigrofilo, delle talee di salice, delle piantine di ontano e degli arbusti, esplicitandone la localizzazione e le modalità di realizzazione (sesti d’impianto, tipi di specie previsti, caratteristiche del materiale vegetale impiegato). Il computo metrico dovrà comprendere le relative voci di spesa. La progettazione esecutiva di tali interventi dovrà essere concordata con la Direzione regionale Territorio Rurale e con il Settore VIA/VAS dell’ARPA Piemonte;

- relativamente al tratto canalizzato presso l’abitato di Gallo d’Alba in caso di realizzazione dell’intero muro in cemento armato, senza utilizzo di pannelli in vetro temperato o simili, dovranno essere studiate eventuali soluzioni idonee al mascheramento del manufatto (es. messa a dimora di specie rampicanti) che consentano un inserimento meno intrusivo rispetto al contesto circostante;

- nel caso in cui si preveda di completare l’ultimo metro dei muri spondali con una struttura in lastre trasparenti, queste dovranno essere dotate di idonee segnalazioni (quali sagome di rapaci o altro) in modo da risultare visibili all’avifauna e da scongiurare il pericolo di collisione contro tali strutture da parte della fauna ornitica locale che utilizza l’asta del torrente Talloria quale via preferenziale di spostamento;

- la sistemazione del tratto d’alveo si colloca in un contesto di elevata sensibilità, in quanto area individuata dal Piano Territoriale Regionale di elevata sensibilità paesaggistica e notoriamente oggetto di un notevole flusso turistico anche estero, che utilizza proprio l’arteria stradale parallela al corso d’acqua come accesso alla zona viticola pregiata del Barolo. In considerazione di quanto sopra esposto e della modifica dei luoghi conseguente alla realizzazione del progetto, assume ulteriore priorità ed importanza un’adeguata e pronta realizzazione degli interventi di recupero che dovranno garantire un più possibile rapido ritorno dell’asta torrentizia a condizioni il più possibile naturali e conformi al contesto paesaggistico circostante;

- per quanto riguarda la localizzazione degli interventi di impianto di vegetazione a tergo delle sponde si suggerisce, in assenza di un sufficiente dettaglio progettuale compatibilmente con le locali condizioni di sicurezza idraulica, di provvedere all’intervento in modo il più possibile continuo lungo l’asta interferita per ricreare il corridoio ecologico, espandendo l’impianto in particolar modo nelle aree intercluse tra il torrente e la viabilità provinciale che potrebbero andare incontro a fenomeni di abbandono e dove l’area di impianto potrebbe espandersi;

- al fine di poter meglio definire e concordare gli interventi sopra proposti il dettaglio degli interventi (specie, sesti, ecc..) dovrebbero essere, preventivamente all’intervento, concordati con Arpa Piemonte, Settore Valutazione Ambientale VIA/VAS e con Regione Piemonte, Direzione Territorio Rurale.

CANTIERIZZAZIONE

- prima dell’esecuzione degli interventi in alveo dovranno essere effettuate, in accordo con la Provincia di Cuneo, le operazioni di allontanamento dell’ittiofauna presente;

- durante la fase di cantiere dovranno essere adottati tutti i provvedimenti necessari per limitare l’intorbidamento delle acque del torrente Talloria e soprattutto per evitare sversamenti accidentali di materiali e sostanze (oli ed idrocarburi in genere, polveri e sfridi, residui bituminosi e cementizi, ecc.), in modo da eliminare tutte le possibilità d’inquinamento delle acque. A tal fine, in fase di progettazione esecutiva, dovrà essere predisposto un piano di intervento rapido per il contenimento e l’assorbimento di eventuali sversamenti accidentali che interessino le acque e/o il suolo;

- al fine di ridurre al minimo gli impatti sulla fauna acquatica, durante l’esecuzione degli interventi in alveo dovrà essere garantito il deflusso delle acque del torrente Talloria attraverso la realizzazione di idonee opere provvisionali e il cantiere dovrà essere organizzato in modo da ridurre allo stretto indispensabile le deviazioni del corso d’acqua;

- le attività di manutenzione, rabbocco e rifornimento dei mezzi di cantiere dovranno essere svolte fuori alveo ed in luogo dedicato e opportunamente impermeabilizzato ed in analogia gli eventuali stoccaggi di materiali e sostanze chimiche in area di cantiere dovranno essere localizzati il più lontano possibile dal corso d’acqua, su superficie pianeggiante opportunamente e temporaneamente impermeabilizzata, onde evitare situazioni di dilavamento diretto verso il torrente;

- il taglio di vegetazione arborea dovrà essere limitato al minimo indispensabile. Inoltre dovrà essere posta particolare cura nella gestione della fase di cantiere al fine di evitare danneggiamenti agli alberi esistenti e nella profilatura delle sponde, dovranno essere mantenuti, laddove possibile e non in contrasto con le prioritarie esigenze di sicurezza idraulica, gli elementi arborei autoctoni o di pregio preesistenti;

- qualora risultino interessate dalle opere utenze irrigue esistenti, siano salvaguardati i diritti acquisiti, garantendo la possibilità di una corretta manutenzione delle stesse da parte dei legittimi fruitori;

- il terreno agrario derivante dalle operazioni di scotico dovrà essere adeguatamente accantonato, avendo cura di separare i diversi orizzonti pedologici, e conservato in modo da non alterarne le caratteristiche chimico-fisiche. Per quanto riguarda lo stoccaggio, i cumuli dovranno avere forma trapezoidale e non dovranno superare i 2 metri di altezza e i 3 metri di larghezza di base, in modo da non danneggiare la struttura e la fertilità del suolo accantonato. I cumuli dovranno essere protetti dall’insediamento di vegetazione infestante e dall’erosione idrica superficiale, procedendo subito al rinverdimento degli stessi con la semina di un miscuglio di specie foraggere con presenza di graminacee e leguminose. Il terreno di scotico dovrà essere utilizzato nelle operazioni di ripristino ambientale delle aree interessate dagli interventi. Gli strati terrosi prelevati in fase di cantiere dovranno essere ricollocati secondo la loro successione originaria. Tutte le operazioni di movimentazione dovranno essere eseguite con mezzi e modalità tali da evitare eccessivi compattamenti del terreno;

- per gli aspetti relativi all’esposizione della popolazione a produzione di rumore e polveri sarà necessario dare disposizioni particolarmente cautelative riguardo ai lavori di demolizione e ricostruzione dei muri spondali nell’attraversamento di Gallo d’Alba, che verranno svolti in stretta vicinanza alle abitazioni. Si ritiene altamente probabile infatti che l’utilizzo di martellone pneumatico possa dare luogo in tale contesto urbano a superamenti dei limiti della zonizzazione acustica adottata comunale relativamente alla zona in esame, con necessità di ricorrere all’istituto della deroga temporanea per i lavori di cantiere da parte dell’Ente comunale. Nel concedere un’eventuale deroga si suggerisce di vincolare all’uso delle norme di buona tecnica e delle macchine operatrici che garantiscono le minori emissioni acustiche, ad una cronoprogramma dei lavori che garantisca in tale area un rapido svolgimento degli stessi ed una precisa scadenza entro la quale tali lavori devono essere completati, ad una limitazione oraria alle fasce orarie di minor disturbo per la popolazione (9.30-12 e 14.30-17.30) al di fuori dei quale debbano continuare a valere i limiti della zonizzazione acustica, Durante tali lavorazioni sarebbe opportuno eseguire campagne di misura del rumore (ed eventualmente vibrazioni) rappresentative delle condizioni standard di lavorazione;

- al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco. Per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deposito temporaneo, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, le eventuali piste di servizio realizzate per l’esecuzione delle opere, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell’esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti;

MONITORAGGIO - MANUTENZIONI

- al fine di garantire l’attecchimento del materiale vegetale utilizzato, il proponente dovrà predisporre un piano di manutenzione delle opere a verde, da svolgersi nel primo anno successivo alla realizzazione delle stesse nel caso dei soli inerbimenti o nel primo triennio nel caso di impianto di specie arboree ed arbustive, che preveda la risemina delle superfici ove si sia verificato un mancato o un ridotto sviluppo della copertura erbacea e la sostituzione delle fallanze nell’ambito delle formazioni arboree ed arbustive ricostituite;

- al termine della realizzazione degli interventi dovrà essere prevista un’attività di monitoraggio con indici IBE e altri indici di valutazione dell’habitat in modo da seguire nel tempo l’effettiva rinaturalizzazione degli interventi. I piani di monitoraggio dovranno essere concordati con le Direzioni regionali Territorio Rurale e Pianificazione Risorse Idriche e con il Settore VIA/VAS dell’ARPA Piemonte;

- sia assicurata, da parte del proponente, una manutenzione periodica della prevista briglia in legname a monte dell’opera, onde evitare fenomeni occlusivi e di rigurgito in regime di morbida o di piena;

Vista la direttiva 85/337/CEE e s.m.i.;

Visto il d.p.r. 12.04.1996 e s.m.i.;

Vista la l.r. 40/1998 e s.m.i.;

Visto il R.D 523/1904;

Visto il D.lgs n. 42/2004;

Visti i pareri pervenuti ed acquisiti agli atti della CdS;

Visto il verbale della Conferenza dei Servizi;

Per tutto quanto sopra esposto e accogliendo le proposte dei relatori, la Giunta regionale, con voto unanime espresso nelle forme di legge,

delibera

- di esprimere, per le motivazioni dettagliatamente evidenziate in premessa, giudizio positivo di compatibilità ambientale ex art. 12 della L.R. 40/98, comprensivo delle autorizzazioni ambientali ed urbanistiche, in merito al progetto Evento alluvionale del novembre 1994 - Lavori di completamento sistemazione idraulica del Torrente Talloria - 4° lotto - Interventi di minimizzazione rischio idraulico", da localizzarsi nei comuni di Alba, Grinzane Cavour e Diano d’Alba (CN), presentato o dal comune di Alba;

- di stabilire per il giudizio di compatibilità ambientale validità per tre anni dalla data del presente atto per l’avvio della realizzazione degli interventi, a condizione che vengano ottemperate in sede di progettazione esecutiva, realizzazione ed esercizio dell’opera, tutte le prescrizioni dettagliate in premessa;

- di prendere atto dei pareri espressi e dei contributi formulati dalle Amministrazioni in sede di C.d.S e di considerare acquisito l’assenso delle Amministrazioni che, regolarmente convocate, non abbiano espresso definitivamente la loro volontà nell’ambito della C.d.S medesima, fatto salvo quanto previsto dall’art. 14-ter della Legge 241/90 e s.m.i.;

- di dare atto che ai sensi degli art. 12 e 13 della L.R. 40/1998 il presente provvedimento sostituisce, a tutti gli effetti, ogni autorizzazione, concessione, nulla-osta o atto di assenso comunque denominato di competenza delle Amministrazioni partecipanti o invitate a partecipare alla Conferenza dei Servizi ed in particolare:

- Autorizzazione ex d.lgs 42/04

Ai sensi dell’art. 10, comma 4 della L.R. 20/89 l’autorizzazione vale per un periodo di 5 anni, trascorso il quale l’esecuzione dei lavori progettati e non ancora eseguiti dovrà essere sottoposta a nuova autorizzazione,

L’autorizzazione è rilasciata dalla Regione ai sensi dell’art. 159 del Dlgs 42/2004, solo sotto il profilo dell’inserimento paesistico ambientale dell’intervento proposto.

Compete all’Autorità Comunale garantire il rispetto dell’intervento con gli strumenti di pianificazione territoriale e con le disposizioni urbanistiche ed edilizie vigenti nel Comune ed accertare, nel caso in cui sull’area oggetto dell’intervento siano state rilasciate precedenti autorizzazioni (regionali, comunali, attraverso la sub-delega), che gli interventi siano stati realizzati correttamente, procedendo in caso contrario agli adempimenti richiesti dall’articolo 16 (vigilanza e sanzioni) della legge regioanale 3 aprile 1989 , n. 20

- Autorizzazione ai sensi del R.D. 523/1904

L’autorizzazione è accordata ai soli fini idraulici.

I lavori e le opere dovranno essere realizzati nel rispetto del progetto approvato e nessuna variazione potrà essere introdotta senza la preventiva autorizzazione da parte del Settore Decentrato OO.PP e Difesa Assetto Idrogeologico di Cuneo;

Il committente dei lavori dovrà comunicare al Settore Decentrato OO.PP e Difesa Assetto Idrogeologico di Cuneo, a mezzo di lettera raccomandata, l’inizio e l’ultimazione dei lavori, al fine di consentire eventuali accertamenti tesi a verificare la rispondenza fra quanto previsto e quanto realizzato, nonchè il nominativo del tecnico incaricato della direzione dei lavori e ad avvenuta ultimazione dovrà altresì inviare dichiarazione del Direttore dei lavori attestante che i lavori sono stati eseguiti conformemente al progetto approvato;

Le autorizzazioni e gli atti di assenso sopra indicati sono rilasciati facendo salvi ed impregiudicati eventuali diritti di terzi.

- di dare atto, altresì, ai sensi dell’art. 13 della l.r. 40/1998 che per quanto attiene le autorizzazioni residue, in particolare per quanto riguarda l’eventuale occupazione del sedime demaniale per la realizzazione delle opere, dovrà essere acquisito il provvedimento concessorio al fine della regolarizzazione amministrativa e fiscale dell’occupazione delle aree demaniali in questione;

- di stabilire altresì che il proponente comunichi all’ARPA competente per territorio, la data di inizio lavori con almeno 15 giorni d’anticipo.

- di dare atto che ARPA provvederà, ai sensi dell’articolo 8 comma 2 l.r. 40/1998, ad assicurare il controllo delle condizioni previste per la realizzazione.

Copia della presente deliberazione sarà inviata al soggetto proponente e a tutti i soggetti interessati di cui all’art. 9 della L.R. 40/1998, nonché depositata in copia conforme presso l’Ufficio regionale di deposito progetti in Via P. Amedeo 17 Torino.

Avverso la presente deliberazione è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale entro il termine di sessanta giorni.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto, ai sensi dell’art. 12, comma 8 della L.R. 40/1998. e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)