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Bollettino Ufficiale n. 47 del 23 / 11 / 2006

Codice 25.9
D.D. 13 ottobre 2006, n. 1733

O.M. n. 3090 del 18/10/2000 - O.P.C.M. n. 3237 del 12/08/2002. Eventi alluvionali autunno 2000 - primavera estate 2002 - Novembre 2002. Conferenza di Servizi di Verbania. Comune di Gurro. Lavori di sistemazione idraulica rio Mulini e consolidamento muri d’argine - Perizia di variante. Importo progetto: Euro 100.000,00=. Importo di variante: Euro 99.520,82=. Importo finanziamento: Euro 100.000,00=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di autorizzare l’esecuzione dei lavori di cui sopra ai sensi della L.R. n. 45/1989, del D.Lgs. n. 42/04 e del R.D. n. 523/1904 a condizione che:

1. nell’intervento A venga stralciata la rete di recinzione e la muratura venga fatta proseguire in direzione parallela al corso d’acqua e non ripiegando ad L;

2. venga verificato che nella parte a monte in sponda destra orografica l’altezza delle fondazioni della muratura esistente sia idonea o se sia necessario provvedere ad una sottomurazione;

3. le caratteristiche del materiale lapideo impiegato siano coerenti per cromatismo e tipologia a quelle delle pietre presenti nei luoghi d’intervento;

4. i muri in cls dovranno avere un rivestimento in pietra di adeguato spessore tale da essere coerenti, da un punto di vista paesaggistico, con i muretti a secco tipici dei luoghi;

5. la copertura sommitale del muro sia realizzata in lastre di pietra.

e nel rispetto delle seguenti prescrizioni di carattere generale:

1)- i lavori dovranno essere realizzati a regola d’arte, in conformità al progetto allegato all’istanza ed i movimenti di terreno dovranno essere limitati allo stretto necessario, tenendo in preminente considerazione in qualsiasi fase e circostanza la stabilità del terreno e il buon regime delle acque;

2)- in corso d’opera dovranno essere adottati gli accorgimenti tecnici e provvisionali più indicati per evitare in modo assoluto il verificarsi di smottamenti, scoscendimenti, dilavamenti e/o rotolamento di materiale a valle;

3)- gli sbancamenti in depositi sciolti dovranno essere eseguiti con la creazione di pendenze di scavo adeguate e compatibili con le caratteristiche geotecniche dei materiali, realizzando le opere di sostegno in tempi brevi per evitare il dilavamento delle pareti di scavo ad opera di eventuali acque ruscellanti;

4)- dovrà essere posta particolare cura nell’esecuzione delle opere di regimazione, captazione, drenaggio e smaltimento delle acque superficiali, onde evitare l’insorgere di fenomeni di dilavamento, erosione e/o ristagno, dimensionando in modo adeguato le canalette di raccolta, sottoponendole a una manutenzione periodica e garantendo il convogliamento delle acque stesse negli impluvi naturali; dovranno essere predisposte opportune opere di intercettazione delle acque di infiltrazione a tergo dei muri di sostegno;

5)- i reinterri per la ricostruzione della morfologia circostante potranno avvenire con i materiali di risulta degli sbancamenti, evitando però l’impiego di orizzonti limosi eventualmente incontrati durante gli scavi;

6)- i materiali di risulta degli scavi che non potranno essere riutilizzati nell’ambito degli interventi dovranno essere allontanati dall’area e comunque in nessun modo potranno interessare alvei e fasce spondali di rii o colatori;

7)- dovrà sempre e comunque essere ottemperato al disposto delle norme di cui al D.M. 11/03/1988 sulle norme geotecniche.

- Di trasmettere il presente provvedimento alla Soprintendenza ai beni ambientali e per il paesaggio del Piemonte ai sensi dell’art. 159 del D.lgs. 42/04.

- Contro il presente provvedimento è possibile il ricorso al tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Dirigente responsabile
Giovanni Ercole