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Bollettino Ufficiale n. 45 del 9 / 11 / 2006

Codice 25.6
D.D. 7 settembre 2006, n. 1498

L.R. 40/98 - Realizzazione della briglia a valle del Ponte Madonnina e colmatura fossa - Fase di verifica della procedura di VIA a valle del Ponte Nazionale presentato dal Comune di Mondovi’ - Tip. B1 13 - Esclusione del progetto dalla Fase di valutazione di cui all’art. 12 della L.R. 40/1998 -

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1. di considerare le premesse parte integrante della presente Determinazione Dirigenziale;

2. di concludere il procedimento relativo alla Fase di Verifica di compatibilità ambientale (ex art. 10- L.R. 40/1998) del progetto: “Realizzazione della briglia a valle del Ponte Madonnina e colmatura fossa Fase di verifica della procedura di VIA a valle del Ponte Nazionale(OPP2004/0025*1)”, presentato dalla Città di Mondovì e di non sottoporre il progetto alla fase di valutazione e giudizio di compatibilità ambientale ai sensi dell’art. 12 della L.R. 40/1998;

3. di richiedere al Comune di Mondovì che nel corso della redazione del progetto definitivo vengano recepite le prescrizioni vincolanti nel seguito elencate, finalizzate all’ottimizzazione del progetto dal punto di vista ambientale:

- Vengano curati con particolare attenzione gli aspetti relativi all’inserimento paesaggistico dei manufatti fuori terra,valutando l’opportunità di realizzare a titolo compensativo interventi di riqualificazione e sistemazione delle sponde al fine di favorire una più generale riqualificazione ambientale e paesaggistica dell’ambito interessato;

- Il progetto esecutivo preveda l’individuazione e la quantificazione dei materiali inerti occorrenti per la realizzazione delle opere nonché l’indicazione delle cave di approvvigionamento come previsto dagli artt.15 e 26 del D.P.R. n. 554/1999;

- Poiché la briglia prevista in progetto a valle del ponte Madonnina costituirà una barriera al movimento dell’ittiofauna, il proponente dovrà provvedere alla progettazione e alla realizzazione di idonei dispositivi che consentano la risalita dei pesci;

- Il progetto definitivo/esecutivo dovrà sviluppare la progettazione degli interventi di recupero ambientale delle superfici interessate dalla realizzazione dei lavori in progetto e il computo metrico dovrà comprendere le relative voci di spesa. Le opere a verde dovranno essere eseguite nelle stagioni idonee (primavera ed autunno) utilizzando specie erbacee ed arbustive autoctone adatte alle condizioni stazionali. Al fine di garantire l’attecchimento del materiale vegetale utilizzato, il proponente dovrà prevedere un periodo di manutenzione di tali opere, da svolgersi almeno nell’anno successivo alla realizzazione delle stesse, che preveda la risemina delle superfici ove si sia verificato un mancato o un ridotto sviluppo della copertura erbacea e la sostituzione delle fallanze nell’ambito delle formazioni arboree ed arbustive ricostituite;

- In sede di progetto definitivo dovranno essere chiaramente espresse, così come previsto dalla L.R. 40/98, quali sono le finalità e le motivazioni strategiche di realizzazione dell’opera;

- Dovrà essere individuata l’area cantiere e dovrà essere previsto il ripristino vegetazionale di tale area.

- di richiedere al Comune di Mondovì che in fase esecutiva dei lavori vengano recepite le prescrizioni gestionali vincolanti nel seguito elencate:

- limitare l’intorbidamento delle acque e soprattutto per evitare sversamenti accidentali di materiali, in modo da eliminare tutte le possibilità d’inquinamento delle acque. A tal fine dovrà essere predisposto un piano di intervento rapido per il contenimento e l’assorbimento di eventuali sversamenti accidentali che interessino le acque e/o il suolo;

- Prima dell’esecuzione degli interventi in alveo dovranno essere effettuate, in accordo con la Provincia di Cuneo, le operazioni di allontanamento dell’ittiofauna presente;

- Tutte le attività dovranno essere previste e realizzate in periodo di asciutta o di magra e possibilmente condensate nel più breve arco temporale possibile,tenendo conto delle fasi riproduttive e di sviluppo dell’ittiofauna presente a valle delle opere in progetto;

- Al fine di ridurre al minimo gli impatti sulla fauna acquatica, durante l’esecuzione degli interventi in alveo dovrà essere garantito il deflusso delle acque del torrente Ellero attraverso la realizzazione di idonee opere provvisionali (savanelle) e il cantiere dovrà essere organizzato in modo da ridurre allo stretto indispensabile le deviazioni del corso d’acqua;

- Al termine dei lavori l’alveo dovrà essere ripristinato in maniera tale da presentare caratteristiche morfologiche di naturalità (quali irregolarità planimetriche del fondo,presenza residua di materiale lapideo di pezzatura rappresentativa e caratterizzante) analoghe a quelle precedenti all’intervento, in modo da non determinare effetti di banalizzazione dell’alveo stesso che penalizzerebbero il rapido recupero delle caratteristiche dell’habitat originario;

- Il taglio di vegetazione arborea dovrà essere limitato al minimo indispensabile. Dovrà inoltre essere posta particolare cura nella gestione della fase di cantiere al fine di evitare danneggiamenti agli alberi esistenti.

- Al termine dei lavori, i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco. Per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deposito temporaneo, quelle utilizzate per stoccaggio dei materiali, le eventuali piste di servizio realizzate per l’esecuzione delle opere, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell’esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti.

- Nelle attività di perforazione e posa in opera dei pali e delle strutture in calcestruzzo così come nella eventuale realizzazione di guadi,dovranno essere adottate le migliori tecniche disponibili al fine di impedire la dispersione nelle acque e comunque nell’alveo torrentizio di fanghi di lavorazione,materiali e reflui cementiti ed eventuali altri additivi o inquinanti; a tal fine dovrà essere valutata la opportunità tecnica di incanalare il flusso idrico, qualora presente, in savanelle temporanee, onde limitare intorbidamenti e contaminazioni delle acque ed impedire la eccessiva dissipazione delle stesse;

- Tutte le attività di manutenzione, lavaggio, rabbocco e rifornimento dei mezzi di cantiere, così come il deposito temporaneo dei prodotti chimici in uso ai cantieri dovranno essere volti fuori alveo;

- Dovrà essere predisposto un piano di intervento rapido per il contenimento e la successiva bonifica di eventuali versamenti accidentali lungo l’alveo torrentizio;

- Laddove non necessario intervenire, non dovrà essere alterato il profilo del letto torrentizio e dovranno essere comunque mantenute le residue aree di naturalità ed irregolarità del fondo del corso d’acqua; nella realizzazione della briglia e nel riempimento della buca di erosione dovranno essere utilizzati per quanto possibile massi reperiti nel tratto di alveo soggetto ad intervento e comunque materiale mitologicamente omogeneo con quello presente nel torrente;

- Nelle operazioni a valle del ponte “Nazionale” dovranno essere salvaguardati i diritti acquisiti e pertanto garantita la piena funzionalità dell’opera di presa esistente immediatamente a monte e si raccomanda di conservare una certa diversità morfologica,distribuendo materiale di varia pezzatura(ciottoli,ghiaia),con l’intento di “ricostruire”un habitat più simile a quello naturale.

Dovrà essere comunicato al Dipartimento ARPA territorialmente competente l’inizio ed il termine dei lavori, onde permettere il controllo dell’attuazione delle prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/98.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’articolo 9 della l.r. 40/1998 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al tribunale amministrativo regionale entro il termine di sessanta giorni.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Carlo Giraudo