Torna al Sommario Indice Sistematico

Bollettino Ufficiale n. 40 del 5 / 10 / 2006

Deliberazione della Giunta Regionale 18 settembre 2006, n. 69-3862

L.R. 8 gennaio 2004, n. 1 - Bando per l’assegnazione e concessione di contributi finalizzati alla ristrutturazione e nuova costruzione di strutture residenziali e diurne per disabili - Indirizzi per la partecipazione al terzo bando di finanziamento

A relazione dell’Assessore Migliasso:

Premesso che:

quantificare il fabbisogno di strutture per disabili appare quantomai complesso sia per il concetto di disabilità stessa che per il permanere di “resistenze e pregiudizi culturali” che limitano l’accesso ai servizi delle persone diversamente abili e dei loro familiari;

per promuovere interventi volti a realizzare un’idonea rete dei servizi è necessario utilizzare tutte le informazioni all’uopo reperibili;

a tal fine, in base alla ricognizione effettuata nel corso dell’anno 2005 per redigere “Lo stato della salute della popolazione in Piemonte”, è stato possibile definire, seppur parzialmente, per area geografica, per età, per sesso e per titolo di studio, il numero di persone disabili presenti nel territorio regionale;

in relazione ai dati concernenti le autorizzazioni al funzionamento rilasciate dalle competenti Aziende Sanitarie Locali e dal Comune di Torino per il territorio di sua competenza, sono state - altresì - quantificate le strutture residenziali, quelle diurne nonché il numero dei presidi conformi alla normativa vigente sul totale degli stessi.

Atteso che:

dall’esame dei suddetti dati è stato possibile stimare in 381 il numero complessivo dei presidi per disabili autorizzati in Piemonte;

le strutture residenziali hanno una ricettività complessiva di 2873 posti letto, mentre le strutture diurne possono ospitare fino a 3001 utenti;

solo una modesta parte delle suddette strutture è conforme ai requisiti strutturali e gestionali emanati dalla Regione rispettivamente con D.G.R. 9 dicembre 1997 n. 34-23400 e con D.G.R. 10 giugno 2002 n. 42-6288.

Considerato che la Regione Piemonte:

promuove, ai sensi dell’art. 37 della L.R. 8 gennaio 2004, n. 1, la realizzazione di strutture socio-assistenziali perseguendo l’obiettivo di adeguare i servizi alla normativa vigente nonché attuare un riequilibrio territoriale degli interventi stessi;

definisce, mediante l’utilizzo di risorse proprie, i programmi per l’esecuzione di nuove strutture o la ristrutturazione di quelle esistenti;

concede contributi a soggetti pubblici e privati per l’attuazione dei suoi programmi a condizione che gli interventi da realizzarsi consentano la totale agibilità ed il regolare funzionamento delle strutture stesse;

persegue, altresì, l’obiettivo di finanziare interventi volti al risparmio energetico, al contenimento dei consumi ed all’uso razionale dell’energia.

Preso atto che:

la domanda proveniente dal territorio evidenzia come gli interventi promossi nei due precedenti bandi di finanziamento risultano appropriati, ma non sufficienti ad esaurire il fabbisogno esistente;

ai presidi già realizzati non sono mai state richieste particolari prestazioni energetiche volte a favorire lo sviluppo, la valorizzazione e l’integrazione delle fonti rinnovabili e la diversificazione energetica per il contenimento dei consumi;

la distribuzione territoriale dei presidi non è ancora omogenea rispetto alla popolazione residente e che la realizzazione di nuove strutture potrà consentire, nelle zone di maggiore carenza, l’incremento delle dotazioni stesse in funzione delle reali necessità;

un’equa distribuzione dei servizi sul territorio regionale consentirà, altresì, di evitare l’allontanamento delle persone dal loro contesto di vita relazionale.

Ritenuto pertanto di:

proporre nuove iniziative a sostegno dell’ampliamento della rete dei servizi per le persone diversamente abili, avvalendosi delle indicazioni provenienti dalla lettura comparata dei surrichiamati dati;

individuare, tra le tipologie strutturali da realizzare per incrementare le opportunità di vita indipendente e le azioni d’appoggio e sostegno alle famiglie di tali persone: i Centri diurni socio terapeutici educativi, le Comunità familiari e le Comunità socio-assistenziali, definite dalle D.G.R. 9 dicembre 1997 n. 34-23400 e D.G.R. 10 giugno 2002 n. 42-6288;

garantire, in relazione agli indirizzi più generali di politica ambientale, che gli interventi finanziabili propongano soluzioni tecniche atte a ridurre i consumi energetici.

Tenuto conto che:

il finanziamento alle predette strutture è assicurato dalle risorse previste su più esercizi nel “Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2006 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2006-2008", approvato con L.R. 21 aprile 2006, n. 15;

l’entità del contributo assegnabile per gli interventi di ristrutturazione d’immobili o presidi esistenti, nuova costruzione o fornitura di arredi ed attrezzature per rendere funzionali e funzionanti le strutture residenziali e diurne per disabili, sono stabilite nella misura del 50% dell’importo complessivo dell’intervento e, in ogni modo, per un contributo non superiore ad:

* Euro 500.000,00 per i Centri diurni socio terapeutici educativi, di cui alla D.G.R. 9 dicembre 1997 n. 34-23400;

* Euro 110.000,00 per le Comunità di tipo familiare, di cui alla D.G.R. 10 giugno 2002 n. 42-6288;

* Euro 300.000,00 per le Comunità socio-assistenziali, di cui alla D.G.R. 10 giugno 2002 n. 42-6288.

Ravvisata la necessità di fornire apposite indicazioni e indirizzi alla competente Direzione Regionale delle Politiche Sociali, ai fini della predisposizione dei successivi provvedimenti che dovranno essere assunti per dare corso ai programmi di contribuzione finalizzati alla realizzazione degli interventi di cui trattasi.

Ritenuto che nella formulazione di tali indirizzi si debba prestare particolare attenzione alle caratteristiche dei lavori per i quali è richiesto il contributo, alle scelte progettuali assunte, alla distribuzione degli interventi in relazione alla rete dei presidi esistenti, alla domanda espressa dal territorio e ai mutamenti sociali e familiari prima descritti, precisando, a tal fine, che gli interventi di cui trattasi devono:

* prevedere preferibilmente la ristrutturazione, di cui all’art. 13 comma 3, lett. d) della L.R. n. 56/77 e s. m. i., di presidi o di immobili esistenti da destinare a strutture per disabili;

* effettuare scelte progettuali volte al miglioramento delle prestazioni energetiche del fabbricato oggetto d’intervento;

* privilegiare i Centri diurni socio terapeutici educativi quale supporto alle famiglie e quale intervento alternativo all’inserimento in struttura;

* concorrere al miglioramento e al raggiungimento di un’equa distribuzione di strutture sul territorio regionale;

* garantire la congruità degli interventi, sentita - anche - la competente Direzione “Programmazione sanitaria”;

* prevedere le caratteristiche dell’attività dell’ente promotore nonché gli aspetti qualificanti e innovativi del suo progetto di gestione;

* anticipare le caratteristiche ed esperienze del soggetto gestore, qualora diverso dal soggetto promotore;

* riferirsi ad opere non iniziate prima dell’approvazione del presente provvedimento;

* consentire la realizzazione di strutture dotate del grado di autonomia richiesto dalle esigenze di regolare funzionamento;

visto - infine - l’Allegato A, contenente i criteri e le modalità occorrenti per valutare le domande di finanziamento delle tipologie di strutture sopra indicate;

visto il D.Lgs. 19 agosto 2005, n. 192;

vista la L.R. 4 luglio 2005, n. 7;

visto l’art. 37 della L.R. 8 gennaio 2004, n. 1;

la Giunta Regionale, unanime,

delibera

- di approvare gli appositi indirizzi da applicare in attuazione del bando di finanziamento di strutture socio-assistenziali per le persone disabili e di stabilire che gli interventi previsti debbano:

* prevedere preferibilmente la ristrutturazione, di cui all’art. 13 comma 3, lett. d) della L.R. n. 56/77 e s. m. i., di presidi o di immobili esistenti da destinare a strutture per disabili;

* promuovere interventi volti al miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici da realizzare o ristrutturare;

* privilegiare i Centri diurni socio terapeutici educativi quale supporto alle famiglie e quale intervento alternativo all’inserimento in struttura;

* concorrere al miglioramento e al raggiungimento di un’equa distribuzione di strutture sul territorio regionale;

* garantire la congruità degli interventi, sentita - anche - la competente Direzione “Programmazione sanitaria”;

* prevedere le caratteristiche dell’attività dell’ente promotore nonché gli aspetti qualificanti e innovativi del suo progetto di gestione;

* anticipare le caratteristiche ed esperienze del soggetto gestore, qualora diverso dal soggetto promotore;

* riferirsi ad opere non iniziate prima dell’approvazione del presente provvedimento;

* consentire la realizzazione di strutture dotate del grado di autonomia richiesto dalle esigenze di regolare funzionamento.

- di approvare i criteri e le modalità di partecipazione al bando, nonché i criteri per l’assegnazione dei contributi regionali, contenuti nell’Allegato A, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

- di demandare alla competente Direzione regionale alle Politiche Sociali la predisposizione dei provvedimenti attuativi occorrenti;

- di stabilire per il presente bando di finanziamento una dotazione finanziaria di Euro 5.000.000,00 da suddividersi su più esercizi finanziari;

- di accantonare la somma di Euro 2.000.000,00 sul Cap. 21398 del Bilancio 2006 che presenta la necessaria disponibilità; (Acc. n. 101440)

- di prenotare la somma di Euro 1.500.000,00 sul cap. 21398 del Bilancio 2007 (Prenot. n. 100050) e di Euro 1.500.000,00 sul medesimo capitolo n. 21398 del Bilancio 2008 (Prenot. n. 100011);

- di dare diffusione alla presente deliberazione mediante la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002, e sul sito Internet della Regione Piemonte.

(omissis)

Allegato A

L.R. 8 GENNAIO 2004, N. 1 - BANDO PER L’ASSEGNAZIONE E CONCESSIONE DI CONTRIBUTI FINALIZZATI ALLA RISTRUTTURAZIONE E NUOVA COSTRUZIONE DI STRUTTURE RESIDENZIALI E DIURNE PER DISABILI - INDIRIZZI PER LA PARTECIPAZIONE AL TERZO BANDO DI FINANZIAMENTO.

1. Obiettivo del bando

La Regione Piemonte, al fine di promuovere l’autonomia e l’integrazione sociale delle persone con disabilita’ mediante attivita’ educative, occupazionali e socio assistenziali, ha da tempo definito, sia sotto il profilo strutturale che gestionale, i requisiti dei presidi destinati a garantire il raggiungimento di tale obiettivo.

Per rispondere alle esigenze delle famiglie e dei disabili ha, inoltre, promosso interventi residenziali finalizzati ad assicurare continuita’ assistenziale attraverso una rete di comunita’ residenziali organizzate sul modello di vita quotidiana rispondente a quello familiare, in particolare, nel rispetto dei bisogni delle persone con disabilita’ che si trovino nel percorso del “Dopo di noi” privi del sostegno familiare.

Con relativi bandi di finanziamento ha erogato risorse per potenziare la rete delle strutture senza peraltro completare la richiesta emergente dal territorio nel perseguire obiettivi volti al contenimento energetico.

Obiettivi del presente bando di finanziamento sono - pertanto - il proseguimento del cammino intrapreso con l’approvazione della L.R. 4.08.1997, n. 43 per dare compiuta risposta al fabbisogno emergente di nuove costruzione e/o di ristrutturazioni dei presidi esistenti e, dall’altro, nel richiedere ai progettisti interventi volti a favorire il risparmio energetico mediante lo sviluppo, la valorizzazione e l’integrazione delle fonti rinnovabili.

2. Beneficiari

I beneficiari del presente bando sono: Province, Comuni singoli, associati o consorziati; Comunita’ montane, Comunita’ collinari, Aziende Sanitarie Locali, Consorzi socio assistenziali, Enti assistenziali pubblici, Enti assistenziali privati, Cooperative sociali, Organizzazioni di volontariato, Associazioni, Fondazioni e Soggetti privati con scopo di lucro e che dimostrino d’essere proprietari dell’immobile oggetto dell’intervento o di averne la disponibilita’ per almeno 10 o 20 anni in relazione all’intervento da realizzare.

3. Strutture ammesse a finanziamento

Le tipologie ammesse a finanziamento sono:

* Centri diurni socio-terapeutici educativi, di cui alla D.G.R. n. 34-23400 del 9.12.1997;

* Comunita’ di tipo familiare, di cui alla D.G.R. n. 42-6288 del 10.06.2002;

* Comunita’ socio assistenziale, di cui alla D.G.R. n. 42-6288 del 10.06.2002.

Le suddette tipologie di strutture dovranno altresi’ rispettare i modelli gestionali previsti dalla D.G.R. 22 dicembre 1997, n. 230 e dalla D.G.R. 23 dicembre 2003, n. 51-11389.

4. Interventi ammessi a contributo

Sono ammessi a contributo i lavori volti alla ristrutturazione di immobili o presidi esistenti, alla nuova costruzione nonche’ alla fornitura di arredi ed attrezzature per rendere funzionali e funzionanti le strutture diurne e residenziali per disabili.

Non sono ammessi al finanziamento i lavori gia’ iniziati o approvati alla data d’emanazione del presente bando.

5. Spese ammissibili ed entita’ del contributo

Sono ammesse a contributo le spese complessive d’intervento e/o fornitura desumibili dal quadro economico di progetto.

L’entita’ del contributo assegnabile per gli interventi di ristrutturazione di immobili o presidi esistenti, nuova costruzione o fornitura di arredi ed attrezzature per rendere funzionali e funzionanti le strutture diurne e residenziali per disabili, sono stabilite nella misura del 50% dell’importo complessivo dell’intervento e, comunque, per un contributo non superiore ad:

* Euro 500.000,00 per i Centri diurni socio terapeutici educativi, di cui alla D.G.R. 9 dicembre 1997 n. 34-23400;

* Euro 110.000,00 per le Comunita’ di tipo familiare, di cui alla D.G.R. 10 giugno 2002 n. 42-6288;

* Euro 300.000,00 per le Comunita’ socio-assistenziali, di cui alla D.G.R. 10 giugno 2002 n. 42-6288.

Nel caso in cui per il richiedente l’IVA non rappresenti un costo, la stessa sara’ stralciata dal Quadro Economico complessivo di progetto.

6. Criteri per l’assegnazione dei contributi

Le domande di contributo presentate saranno valutate sulla base dei seguenti criteri e dei relativi punteggi assegnati per ciascuno:

* Caratteristiche dei lavori per i quali e’ richiesto il contributo (Punti 3)

* Tipologia presidio (Punti 3)

* Soluzioni tecniche assunte per il contenimento dei consumi

e dell’uso razionale dell’energia (Punti 3)

* Equilibri territoriali (Punti 3)

* Congruita’ dell’intervento (Punti 3)

* Caratteristiche dell’attivita’ dell’ente promotore (Punti 3)

* Aspetti qualificanti e innovativi del progetto di gestione (Punti 3)

* Progetto di gestione risorse umane (Punti 3)

* Caratteristiche ed esperienze del soggetto gestore,

qualora diverso dal soggetto promotore (Punti 3)

Ferma restando la valutazione dei progetti secondo i suesposti criteri, quelli rientranti nel medesimo punteggio saranno collocati in graduatoria in ordine crescente d’importo contributivo.

7. Modalita’ di presentazione delle domande di contributo

Le domande di contributo dovranno essere consegnate presso la Regione Piemonte - Direzione Politiche Sociali - o inviate a mezzo plico raccomandato con avviso di ricevimento, entro e non oltre il 28 dicembre 2006, corredate della sotto elencata documentazione:

* Domanda di contributo redatta - preferibilmente - su apposito modello predisposto dalla Regione Piemonte e contenente, tra l’altro:

- dichiarazione sostitutiva atto di notorieta’ del titolo di proprieta’ o di disponibilita’ dell’immobile;

- dichiarazione sostitutiva atto di notorieta’ dell’atto costitutivo (ad esclusione dei soggetti pubblici);

- dichiarazione sostitutiva atto di notorieta’ dell’iscrizione alla Camera di Commercio (per i soli soggetti privati);

- estremi di registrazione all’Albo o Registro regionale per le cooperative sociali o le Organizzazioni di Volontariato;

* Fotocopia della Carta di Identita’ del richiedente il contributo;

* Per i lavori edili di nuova costruzione o di ristrutturazione:

- Progetto preliminare dei lavori da eseguire, redatto ai sensi dell’art. 16, comma 3°, della Legge 11 febbraio 1994, n. 109 e composto dai documenti di cui all’art. 18 del DPR 554/99.

* Per la fornitura degli arredi: elenco degli arredi da acquisire; calcolo sommario della spesa e bozza di disciplinare di fornitura.

* Tabella contenente gli standards dimensionali esistenti o derivanti dall’intervento;

* Documentazione fotografica dell’area e/o immobile oggetto di intervento;

* Atto formale di approvazione dell’intervento da realizzare e del relativo piano finanziario, assunto dall’organo competente;

* Per i soli soggetti di cui all’art. 2 - comma 2, lettera a) della L. 109/94 e s.m.i.: atto di nomina del Responsabile Unico del Procedimento;

* Parere di congruita’ dell’intervento espresso dall’ASL competente per territorio;

* Parere di congruita’ dell’intervento espresso dall’Ente Gestore dei servizi socio-assistenziali;

* Relazione illustrativa delle funzioni e delle caratteristiche strutturali, organizzative e gestionali del presidio di nuova edificazione o esistente;

Le richieste giunte dopo i termini fissati, o con modalita’ diverse da quelle indicate, non saranno prese in considerazione.

8. Vincolo di destinazione d’uso

Le strutture immobiliari per le quali vengono concessi i contributi, sono soggette al vincolo di destinazione d’uso socio-assistenziale:

* della durata di 20 anni, a decorrere dall’inizio dei lavori, per i Centri diurni socio-terapeutici educativi e per le Comunita’ socio assistenziale;

* della durata di 10 anni, a decorrere dall’inizio dei lavori, per le Comunita’ di tipo familiare.

Il vincolo e’ reso pubblico mediante trascrizione presso la competente Conservatoria dei registri immobiliari a cura e spese dei beneficiari del contributo concesso.

L’amministrazione regionale, su richiesta motivata del soggetto interessato, puo’ autorizzare il mutamento di destinazione d’uso dell’immobile, previa restituzione del contributo percepito ed il pagamento di una somma pari all’1,5 per cento dell’importo complessivo del contributo medesimo per ciascun anno mancante al raggiungimento del numero di anni di vincolo di cui sopra.

9. Modalita’ di assegnazione, concessione ed erogazione dei contributi

I contributi saranno assegnati dal Dirigente del Settore competente, ai sensi dell’art. 22 della L.R. 8 agosto 1997, n. 51, con indicazione dell’ammontare complessivo del contributo per ciascun progetto e fino alla concorrenza delle somme disponibili per il presente bando di finanziamento.

La concessione formale del contributo sara’ disposta con successiva determinazione dirigenziale in sede di approvazione del Progetto definitivo, redatto ai sensi dell’art. 16, comma 4°, della L. 109/94 e presentato entro i termini stabiliti dall’atto di assegnazione.

E’ fatto divieto, pena la revoca del contributo, al beneficiario di procedere all’esecuzione dell’intervento senza aver ottenuto l’approvazione del progetto definitivo e la contestuale concessione definitiva del contributo.

Il Progetto definitivo sara’ corredato da:

* Permesso a costruire, o D.I.A., ed altri pareri tecnici previsti dalla legge;

* Atto formale di approvazione del Progetto definitivo dell’intervento e del relativo piano finanziario;

* Atti comprovanti l’assunzione degli impegni di spesa;

* Cronoprogramma dei lavori;

* Parere di compatibilita’ dell’intervento con la programmazione sanitaria espresso dalla Direzione Regionale “Programmazione Sanitaria” della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 8 ter, comma 5, del D.Lgs. 229/999.

L’atto di concessione indica il termine di inizio dei lavori e stabilisce altresi’ il termine di ultimazione degli stessi conformemente a quanto previsto dal Cronoprogramma delle opere.

Il tempo stimato per l’esecuzione dei lavori sara’ calcolato con esclusione dei ritardi dovuti ad interruzione dei termini per sospensione dei lavori, approvazione di perizie, rescissione di contratti, contenzioso con le ditte appaltatrici e calamita’ naturali.

Le opere finanziate dovranno essere comunque portate a termine entro due anni dalla data della prima erogazione del contributo, pena la revoca dello stesso.

Il mancato rispetto delle condizioni stabilite nel bando e nell’atto formale di approvazione del progetto definitivo e di concessione del contributo comportera’ la revoca del contributo.

Qualora nel corso dei lavori si rendesse necessario redigere una perizia di variante, di cui alla Circolare del Presidente della Giunta Regionale n. 2/DOP del 25.02.2002 “Criteri esplicativi in materia di varianti inerenti l’applicazione dei disposti contenuti nell’art. 25 della Legge 11.02.1994, n. 109 3 s.m.i. - Pareri ed approvazione progetti ex art. 18 L.R. 18/84 e s.m.i. - Modifica ed integrazioni alla circolare del Presidente della Giunta Regionale prot.n.2/LAP del 3.03.1998", la stessa, corredata della documentazione di rito, dovra’ essere preventivamente sottoposta al competente Settore regionale per la sua approvazione, fermo restando che, in caso di aumento di spesa, l’entita’ del contributo regionale concesso restera’ invariato.

L’erogazione del contributo concesso sara’ erogato, previa presentazione della documentazione elencata e descritta nel provvedimento dirigenziale di attuazione del presente bando di finanziamento, secondo le seguenti modalita’:

* in quattro ratei, ai sensi dell’art. 11 della L.R. 18/84, per i Centri diurni socio-terapeutici educativi e le Comunita’ socio assistenziale;

* in due ratei, 70% alla stipula del contratto e 30% a fine lavori, per le Comunita’ di tipo familiare;

* in un’unica soluzione per la concessione formale del contributo per la sola fornitura degli arredi o attrezzature.

La concessione del contributo sara’ subordinata alla realizzazione dell’opera in conformita’ al progetto presentato e nel rispetto del costo totale stimato; qualora i costi sostenuti risultassero inferiori a quelli previsti, il contributo sara’ rideterminato in diminuzione.

I contributi assegnati con il presente bando non saranno cumulabili con altre forme di finanziamento o di agevolazioni finanziarie previste dalla Regione Piemonte per lo stesso presidio.

E’ demandato al Dirigente del Settore competente la facolta’ di richiedere a chi presenta istanza di contributo, ulteriore documentazione integrativa o comprovante l’inesistenza di situazioni atti a determinare l’esclusione dalla concessione dei contributi previsti dalla legge di finanziamento.

10. Ispezioni e controlli

Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa”, le dichiarazioni rese e sottoscritte da soggetti privati nella richiesta di contribuzione ed ai fini della successiva liquidazione del contributo hanno valore di autocertificazione, pertanto, nel caso di falsita’ in atti e dichiarazioni mendaci si applicheranno le sanzioni previste dal Codice penale e dalle leggi speciali in materia.

In caso di dichiarazioni mendaci o inesatte o di non rispetto degli adempimenti previsti dai provvedimenti regionali di assegnazione e successiva concessione, l’Amministrazione regionale provvedera’ a revocare il contributo medesimo.

L’Amministrazione regionale potra’ disporre in qualsiasi momento ispezioni e controlli, anche a campione, allo scopo di verificare lo stato di attuazione dei progetti e il rispetto degli obblighi previsti dal presente bando di finanziamento e dai successivi atti emessi dalla competente direzione regionale.

In caso di mancata realizzazione dell’intervento o qualora sopraggiunga un interesse pubblico, concreto ed attuale all’eliminazione dell’atto inopportuno, la competente direzione regionale procedera’ alla revoca del contributo gia’ concesso.

11. Trattamento dei dati e diffusione dell’iniziativa

I dati relativi ai soggetti partecipanti al bando di finanziamento, a norma del D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”, saranno utilizzati esclusivamente per le finalita’ connesse allo stesso e saranno trattati in modo da garantirne la riservatezza e la sicurezza.

I dati personali comunicati saranno utilizzati al solo scopo di procedere all’istruttoria della pratica e saranno raccolti presso la Direzione Politiche Sociali, pertanto, la loro mancata o incompleta comunicazione, comportera’ l’impossibilita’ di procedere all’istruttoria stessa.

Il Responsabile del trattamento dati personali e’ individuato nella persona del Direttore regionale della Direzione “Politiche Sociali” della Regione Piemonte.

Per quanto riguarda i diritti degli interessati si fa riferimento alle disposizioni del Titolo III del D.Lgs. 196/2003.

12. Dotazione finanziaria

Alla copertura finanziaria del presente bando si fa fronte mediante la disponibilità del cap. n. 21398 dell’esercizio finanziario 2006 e pluriennale 2007/2008, per una somma complessiva di Euro 5.000.000,00 cosi’ suddivisa:

- anno 2006: Euro 2.000.000,00

- anno 2007: Euro 1.500.000,00

- anno 2008: Euro 1.500.000,00.

13. Modulistica ed informazioni

Sono demandati agli uffici regionali tutte le incombenze connesse al perseguimento degli obiettivi descritti nonche’ all’attuazione del presente bando.

La modulistica per la domanda di ammissione al contributo, la dichiarazione sostitutiva dell’atto costitutivo, l’iscrizione alla Camera di Commercio e tutte le specifiche surrichiamate, saranno approvate con apposito provvedimento dirigenziale e potranno essere scaricate dal sito Internet della Regione Piemonte.

Ai sensi e per gli effetti della L.R. 4.07.2005, n. 7, il Responsabile del Procedimento e’ individuato nel Direttore regionale della Direzione “Politiche Sociali”.