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Bollettino Ufficiale n. 36 del 7 / 09 / 2006

Deliberazione della Giunta Regionale 2 agosto 2006, n. 80-3601

L.R. n. 4 del 24.01.2000, modificata con L.R. n. 5 del 24.01.2000 “Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione ed il miglioramento qualitativo di territori turistici”. Approvazione del Piano triennale degli interventi 2006-2008 e del Piano annuale di attuazione per l’anno 2006

A relazione dell’Assessore Manica:

Premesso che:

il programma del nuovo governo regionale assegna al turismo un ruolo di particolare rilevanza nel processo di diversificazione e di rilancio dell’economia coerentemente con gli indirizzi che l’Unione Europea assegna a questo settore nell’ambito delle proprie politiche di sviluppo e sostegno secondo il principio di sostenibilità;

la sostenibilità dello sviluppo è specificamente richiamata e promossa nel Documento Strategico Preliminare Regionale 2007-2013 approvato dalla Giunta regionale nell’ambito delle “Linee guida per l’elaborazione del Quadro Strategico Nazionale per la politica di Coesione 2007-2013 - Prima fase”;

il sostegno allo sviluppo turistico regionale va perseguito in stretta collaborazione con il territorio, in particolare con gli Enti locali, attraverso la messa in atto di piani di azioni che, tra l’altro, permettano la qualificazione dell’offerta turistica;

con D.G.R. n.42-1831 del 19.12.2005 la Giunta Regionale ha approvato le “Linee di indirizzo strategico e procedurale per la predisposizione del Piano strategico regionale per il Turismo” che prevedono un processo di costruzione del Piano, cosiddetto “dal basso” (bottom up);

che il processo concertativo è in corso con il coinvolgimento e il confronto dei soggetti che, a vario titolo, direttamente e indirettamente, contribuiscono allo sviluppo turistico della regione e, in particolare, dei prodotti turistici;

stante quanto sopra premesso,

considerato che, dal confronto con i territori emerge la necessità di sostenere gli enti locali che intendano agire per il miglioramento dei propri territori a fini turistici, secondo le indicazioni delle linee di indirizzo per il Piano strategico regionale sopraccitate;

vista la L.R. n. 4/00, così come modificata con L.R. n. 5/00 “Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione ed il miglioramento qualitativo dei territori turistici” che definisce gli strumenti di pianificazione e programmazione pubblica, individua le tipologie di intervento per lo sviluppo e la qualificazione dell’offerta turistica piemontese realizzabili dagli enti locali, loro consorzi e da enti no profit attraverso i contributi concessi dalla presente legge;

considerato che l’art. 5, comma 1, della citata L.R. n. 4/00 e s.m.i. stabilisce che la Giunta Regionale - in funzione del perseguimento delle finalità della legge stessa e sentita la competente Commissione consiliare - predisponga e approvi il Piano triennale degli interventi definendo, tra le altre cose, i contenuti ed i criteri degli strumenti di programmazione e di progettazione, le priorità e gli indirizzi per la promozione e l’integrazione degli interventi, l’entità delle risorse finanziarie e le modalità di utilizzo per il raggiungimento degli obiettivi;

preso atto che l’art. 5, comma 2 della L.R. n. 4/00 e s.m.i. stabilisce, inoltre, che l’attuazione del Piano triennale degli interventi debba avvenire attraverso i piani annuali approvati dalla Giunta Regionale entro il 31 ottobre di ciascun anno;

sentita la competente III Commissione consiliare, così come stabilito all’art. 5, comma 1 della L.R. n. 4/00 e s.m.i., che nella seduta del 31 luglio 2006 ha espresso a maggioranza parere favorevole in merito ai contenuti del Piano triennale degli interventi 2006-2008;

preso atto dello stanziamento disponibile sul capitolo n. 26725/06 del bilancio 2006 “Contributi in conto capitale di enti pubblici per interventi per lo sviluppo, la rivitalizzazione ed il miglioramento qualitativo di territori turistici (L.R.4/2000)” pari ad Euro 7.000.000,00 e considerata la possibilità di utilizzare le successive integrazioni che potranno essere effettuate a favore dello stesso capitolo nel corso dell’anno 2006 e le disponibilità finanziarie accertate nell’anno 2006 derivanti da rinunce, revoche e riduzioni, al fine di sostenere il maggior numero di interventi idonei;

ritenuto di accantonare e assegnare alla Direzione Turismo, Sport e Parchi lo stanziamento di Euro 7.000.000,00 iscritto sul capitolo 26725/06 del bilancio 2006 finalizzato alla costituzione presso Finpiemonte spa o altro ente strumentale di apposito “fondo” per la gestione dei contributi concessi dalla Regione Piemonte ai sensi del Piano annuale di attuazione 2006 previsto dalla L.R. n. 4/00 e s.m.i;

ritenuto, pertanto, di poter procedere all’approvazione del Piano annuale di attuazione per l’anno 2006, allegato e parte integrante delle presente deliberazione, secondo quanto previsto all’art. 5, comma 2, della L.R. n. 4/00 e s.m.i.;

ritenuto di dare attuazione al presente Piano 2006 e di provvedere all’accantonamento contabile delle risorse assegnate allo scopo sul Bilancio regionale 2006, ai sensi della L.R. 7/2001;

la Giunta Regionale, con voti unanimi espressi nelle forme di legge,

delibera

di approvare il Piano triennale degli interventi 2006-2008, definito in attuazione dell’art. 5, comma 1 della L.R. 4/00, così come modificata con L.R. n. 5/00, “Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione ed il miglioramento qualitativo dei territori turistici a sostegno dell’offerta turistica”, allegato e parte integrante della presente deliberazione;

di approvare il Piano annuale di attuazione per l’anno 2006, predisposto in applicazione dell’art. 5, comma 2, della L.R. n. 4/00 e s.m.i., allegato e parte integrante della presente deliberazione;

di autorizzare ai fini del Piano annuale di attuazione 2006 l’utilizzo dello stanziamento attuale di Euro 7.000.000,00 sul capitolo n. 26725/06 del bilancio 2006 “Contributi in conto capitale di enti pubblici per interventi per lo sviluppo, la rivitalizzazione ed il miglioramento qualitativo di territori turistici (L.R.4/2000)” finalizzato alla costituzione presso Finpiemonte spa o altro ente strumentale di apposito “fondo” per la gestione dei contributi, con possibilità di integrarlo con ulteriori stanziamenti;

di autorizzare, al fine di poter aumentare la dotazione del citato “fondo” e al fine di maggiormente sostenere gli interventi ritenuti idonei ed ammissibili ai contributi previsti nel presente Piano 2006, l’utilizzo delle disponibilità finanziarie derivanti da rinunce, revoche e riduzioni di contributi, che potranno essere accertate nell’anno 2006;

di accantonare ed assegnare, per quanto espresso in premessa, alla Direzione Turismo, Sport e Parchi lo stanziamento di Euro 7.000.000,00 iscritto sul capitolo 26725/06 del bilancio 2006 “Contributi in conto capitale di enti pubblici per interventi per lo sviluppo, la rivitalizzazione ed il miglioramento qualitativo di territori turistici (L.R.4/2000)” (Acc. n. 101371).

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato

REGIONE PIEMONTE
Assessorato al Turismo, Sport e Pari Opportunità
Direzione Turismo Sport Parchi
Settore Offerta Turistica

Legge Regionale del 24.01.2000, n. 4 modificata con L.R. del 24.01.2000 n. 5 “Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo di territori turistici"

PIANO TRIENNALE DEGLI INTERVENTI 2006-2008

(art. 5 della L.R. n.4/2000 e s.m.i.)

Il Piano triennale degli interventi 2006-2008 è così articolato:

1^ SEZIONE: Indirizzi e criteri.

1.1 Premessa, 1.2 Finalità e obiettivi generali, 1.3 Obiettivi specifici, 1.4 Strumenti e progetti di intervento, 1.5 Localizzazione degli interventi, 1.6 Requisiti e contenuti degli strumenti finanziabili, 1.7 Tipologie di intervento finanziabili, 1.8 Criteri generali di valutazione, 1.9 Priorità, 1.10 Beneficiari, 1.11 Entità dei contributi, 1.12 Spese ammesse, 1.13 Spese non ammissibili, 1.14 Struttura di supporto, 1.15 Piano finanziario, 1.16 Effetti attesi, 1.17 Indicatori fisici e di impatto, 1.18 Programmazione annuale.

2^ SEZIONE: Modalità di attuazione.

2.1 presentazione delle candidature, 2.2 Dossier di candidatura, 2.3 Valutazione delle candidature e formulazione delle graduatorie di idoneità, 2.4 realizzazione degli interventi, varianti, 2.5 Erogazione dei contributi, 2.6 Vincoli, rinunce e revoche, cumulo.

1^ SEZIONE: Indirizzi e criteri.

1.1 Premessa

Con la Legge Regionale 24 gennaio 2000, n. 4, così come modificata dalla L.R. n. 5 del 24 gennaio 2000 “Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione ed il miglioramento qualitativo di territori turistici”, la Regione Piemonte - in conformità al principio del turismo sostenibile - indirizza il proprio impegno verso tre linee di azione indicate tra le finalità della legge stessa, ossia:

* Sviluppo dei territori a vocazione turistica;

* Rivitalizzazione dei territori turistici in declino;

* Miglioramento qualitativo dei territori turistici forti.

In particolare la Regione Piemonte intende promuovere - in conformità con “Le linee di indirizzo programmatico e procedurale per la definizione del Piano strategico regionale per il Turismo”, approvate con D.G.R. n. 42-1831 del 19 dicembre 2005 un’azione di pianificazione delle risorse disponibili in campo turistico tale da garantire la compatibilità tra ambiente, società ed economia locale.

La Legge Regionale si ispira ad un processo di sostegno allo sviluppo turistico-economico locale, con finalità di integrazione e di diversificazione produttiva da perseguire in stretta collaborazione con il territorio e con gli Enti locali che lo rappresentano istituzionalmente, coinvolgendo operatori pubblici e privati e raccordando l’azione regionale con quella di tutti gli altri soggetti attivi sul territorio nei vari settori, in particolare quelli economici.

Gli strumenti d’azione individuati dalla Legge Regionale n. 4/00 sono quelli già in uso nel campo della pianificazione territoriale e ambientale, della programmazione socio-economica e della progettazione degli interventi. In particolare, lo scopo è quello di sostenere lo sviluppo, rivitalizzare e migliorare qualitativamente i territori a vocazione turistica attraverso aiuti per la definizione di studi di fattibilità, la predisposizione di programmi integrati e dei progetti di intervento.

Le tipologie di intervento previste dalla Legge Regionale n.4/2000 sono le infrastrutture e le opere pubbliche aventi finalità turistica, diretta ed indiretta, gli impianti e le strutture turistico-ricettive, ricreative e congressuali realizzate da Comuni o loro consorzi, Comunità montane, Province consorzi pubblici, ed, infine, gli “enti no profit”.

La legge, inoltre, prevede la possibilità di costituire una struttura di supporto organizzativo agli uffici regionali del Turismo per l’indirizzo, il coordinamento, il monitoraggio e la verifica delle iniziative realizzate e da realizzare.

Gli obiettivi, gli strumenti e gli interventi promossi dalla L.R. n. 4/2000 e le relative procedure per la loro attuazione sono definite, come indicato nella stessa legge, dal Piano triennale degli Interventi 2006-2008 che costituisce l’oggetto del presente documento.

1.2 Finalità e obiettivi generali

Come già indicato, il Piano triennale 2006-2008 assume quali linee di azione principali le finalità perseguite all’art. 1 della L.R. n. 4/2000:

* lo sviluppo dei territori a vocazione turistica;

* la rivitalizzazione dei territori turistici in declino;

* il miglioramento qualitativo dei territori turistici forti

e individua, in armonia con quanto indicato anche nelle “Linee di indirizzo per la predisposizione del Piano strategico regionale per il Turismo”, gli strumenti attraverso cui mettere a punto una visione strategica dello sviluppo turistico piemontese condivisa da e con tutti gli attori (pubblici e privati) interessati, promuove un processo di programmazione e di pianificazione dello sviluppo turistico stesso fondato sulla valutazione del sistema dell’offerta e degli altri fattori collegati, definisce e sviluppa prodotti turistici coerenti con la realtà regionale e adeguati alle aspettative della domanda a cui si rivolgono.

In particolare il piano triennale 2006-2008 assume quali obiettivi generali:

* sviluppo, rafforzamento e qualificazione dei sistemi turistici locali;

* completamento, diversificazione ed equilibrio dell’offerta turistica locale;

* valorizzazione turistica integrata e sostenibile delle risorse locali,

da perseguire mediante:

a) la coerenza con i criteri di politica regionale in campo turistico, quali contributo alla “filiera” produttiva turistica di riferimento, integrazione territoriale e socio-economica, effetto moltiplicatore, innovazione, esemplarità-trasferibilità;

b) attraverso gli strumenti di pianificazione, di programmazione e di progettazione promossi dalla legge in relazione agli ambiti di intervento definiti da quest’ultima.

1.3 Obiettivi specifici

Per quanto concerne la coerenza con i criteri di politica regionale turistica, di cui al precedente paragrafo 1.2, punto a), gli obiettivi sono perseguiti attraverso i seguenti obiettivi specifici:

1. contributo alla creazione, al potenziamento ed alla qualificazione delle “filiere” che costituiscono il prodotto turistico locale al fine di sviluppare economie turistiche di sistema;

2. sviluppo dell’iniziativa pubblica, in particolare sul fronte infrastrutturale, dei servizi e della sostenibilità ambientale, a sostegno delle attività turistico economiche al fine di favorire l’integrazione e la diversificazione del prodotto turistico-locale;

3. contributo alla generazione di ricadute socio-economiche delle attività turistiche locali attraverso il potenziamento infrastrutturale e della rete di servizi turistici locali (effetto moltiplicatore);

4. introduzione di elementi di innovazione nella programmazione e gestione delle attività territoriali, sia dal punto di vista tecnologico, sia organizzativo, coerenti e funzionali con il prodotto turistico locale;

5. capacità di dar luogo a “modelli” di programmazione turistico-territoriale esemplari e trasferibili ad altre realtà analoghe (anche in collegamento con l’obiettivo specifico di cui al punto precedente).

1.4 Strumenti e progetti di intervento

In relazione agli obiettivi generali, per quanto concerne il sistema degli strumenti di programmazione, di pianificazione e di progettazione, gli strumenti attivabili ed i progetti di intervento realizzabili sono di seguito descritti.

1.4.1 Strumenti

1. Valutazione preliminare di impatto ambientale degli effetti diretti ed indiretti della pianificazione e programmazione turistica d’area (art. 20 della L.R. n. 40/98);

2. Studio di fattibilità finalizzato alla verifica preliminare delle potenzialità di sviluppo turistico del contesto locale, in relazione alle risorse ambientali, socio economiche e culturali e nel rispetto dello sviluppo sostenibile;

3. Programma integrato che, sulla base dello Studio di fattibilità, predisponga un quadro complessivo degli interventi, pubblici e privati, che si intendono promuovere per lo sviluppo, la rivitalizzazione ed il miglioramento qualitativo del turismo nella località comprensivo delle azioni necessarie in materia di controllo degli impatti e della valutazione delle ricadute socio economiche e dell’uso sostenibile delle risorse;

4. Progettazione degli interventi in attuazione del Programma Integrato e coerente con i criteri di sostenibilità definiti da quest’ultimo nonché attenta alla problematiche di impatto ambientale.

1.4.2 Progetti di intervento

Progetti di intervento per la realizzazione di:

a) Infrastrutture per la fruizione di circuiti, percorsi e aree di sosta attrezzate, compreso l’acquisto di aree o immobili;

b) Riqualificazione ambientale di siti e aree rurali urbane;

c) Impianti turistico-ricreativi e ricettivi, compreso l’acquisto di aree e immobili;

d) Impianti di risalita, piste da sci e impianti per lo sci di fondo

e) Strutture congressuali e per attività di rilevanza turistica, compreso l’acquisto di aree e immobili;

f) Impianti per la fruizione di aree lacuali e fluviali.

1.5 Localizzazione degli interventi

L’intero territorio regionale.

1.6 Requisiti e contenuti degli strumenti finanziabili

Gli strumenti di cui al precedente paragrafo 1.4.1, ai fini dell’ammissibilità al finanziamento, dovranno rispondere ai seguenti requisiti e comprendere i contenuti qui di seguito descritti:

* Valutazione preliminare di impatto ambientale (V.P.I.A.);

* Studio di Fattibilità (S.d.F.);

* Programma Integrato (P.I.) e Progetti unitari di intervento;

* Progettazione degli interventi.

1.6.1 Valutazione preliminare di impatto ambientale (V.P.I.A.)

Come stabilito all’art. 20 della L.R. n. 40 del 17.12.1998 “Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione” s.m.i., la V.P.I.A. consiste in un insieme di informazioni relative all’analisi di compatibilità ambientale degli strumenti di pianificazione e di programmazione promossi ai vari livelli territoriali. Nel caso specifico si tratta di un’analisi di compatibilità riferita ai contenuti specifici dello Studio di Fattibilità e/o del Programma Integrato che sono descritti nei paragrafi successivi.

Ai fini dei finanziamenti previsti dalla L.R. n. 4/2000 e del relativo Piano triennale 2006-2008, la V.P.I.A. è parte integrante dello S.d.F. e/o del P.I. In particolare la V.P.I.A. sarà compresa nello S.d.F. quando la verifica dei dati e degli effetti ambientali risulti determinante ai fini della selezione delle ipotesi alternative oggetto dello Studio; sarà compresa nel P.I. quando non sia stata effettuata in sede di S.d.F. o quando il P.I. necessiti di un ulteriore approfondimento degli aspetti ambientali per la verifica di sostenibilità.

La V.P.I.A. contiene, in tutti i casi, le informazioni indicate nell’allegato F della citata L.R. n. 40/98 s.m.i. a cui si rinvia per il dettaglio.

1.6.2 Studio di Fattibilità (S.d.F.)

In relazione all’obiettivo perseguito (sviluppo, rivitalizzazione, miglioramento qualitativo) lo S.d.F. è finalizzato alla formulazione di ipotesi alternative circa l’indirizzo strategico e le scelte progettuali che si intendono privilegiare nel rispetto della sostenibilità turistica nonché, a seguito di valutazioni comparative, alla scelta dell’ipotesi che si ritiene più idonea in funzione dei risultati attesi.

In sintesi, la valutazione finale dello S.d.F. dovrà dimostrare che l’ipotesi prescelta rappresenta il mezzo più efficace rispetto alle alternative possibili per raggiungere l’obiettivo di sviluppo/rivitalizzazione/miglioramento qualitativo del turismo locale perseguito.

Lo S.d.F. dovrà contenere:

* un’analisi dei punti di forza e di debolezza del contesto di riferimento;

* una valutazione delle condizioni di mercato della domanda e dell’offerta dei beni e dei servizi turistici prodotti;

* una valutazione degli aspetti organizzativi e attuativi (competenze, aspetti istituzionali e autorizzativi, risorse, tempi, ecc.);

* una valutazione della convenienza economica e sociale;

* la verifica preliminare di impatto ambientale (v. paragrafo precedente)

* una analisi dettagliata della sostenibilità dei costi e della copertura finanziaria

Ai fini dell’ammissibilità al finanziamento lo S.d.F. dovrà essere predisposto quale documento obbligatorio per la preparazione del Programma Integrato (P.I.) o dei singoli “progetti unitari di intervento”. Lo S.d.F. riguarderà, a seconda dei casi, ipotesi alternative di P.I. o di “progetti unitari di intervento” (v. paragrafo successivo).

1.6.3 Programma Integrato (P.I.) e progetti unitari di intervento

Il Programma Integrato è finalizzato a definire il quadro complessivo degli interventi, pubblici e privati, che si intendono promuovere sul territorio per il perseguimento degli obiettivi di sviluppo, rivitalizzazione e miglioramento qualitativo del turismo locale.

Sono ammissibili a finanziamento esclusivamente i P.I. predisposti e presentati dai soggetti pubblici di cui al paragrafo 1.10.

Ai fini dell’ammissibilità al finanziamento il P.I. dovrà obbligatoriamente essere accompagnato dalla presentazione dello S.d.F., redatto secondo le indicazioni fornite al paragrafo 1.6.2. Gli S.d.F. relativi alle opere contenute nel progetto di cui si chiede un contributo per la realizzazione e che sono già stati valutati idonei dalla Regione Piemonte ai sensi dei Programmi Integrati di Sviluppo Locale (P.I.S.L.) non saranno oggetto di un ulteriore esame da parte degli uffici regionali e verrà ritenuto valido il giudizio già espresso in tale sede.

I P.I. sono caratterizzati dall’insieme correlato di diverse tipologie di intervento, dalla presenza di più operatori, dal concorso di risorse pubbliche e private la cui entità sia in grado di incidere sull’economia e sui livelli di offerta turistica locale nonché sull’assetto ambientale complessivo.

Il P.I. contiene la descrizione, in relazione all’obiettivo perseguito, degli interventi promossi direttamente dall’ente pubblico proponente (sia quelli di cui si chiede il finanziamento ai sensi della L.R. n. 4/00, sia quelli la cui attuazione si avvale di altre risorse), nonché degli interventi promossi da altri soggetti (imprese, enti no profit, privati, ecc.) di cui è prevista l’attuazione nell’arco temporale considerato dallo stesso Programma. Per quanto concerne gli interventi da comprendere nel P.I. di iniziativa privata, si precisa che - oltre agli interventi in corso o di certa realizzazione - potranno essere indicati anche quelli il cui livello di elaborazione progettuale sia ancora iniziale e/o siano stati semplicemente segnalati da detti soggetti a seguito di un invito pubblico (es. manifestazione di interesse), a tal scopo emanato dall’ente pubblico proponente il P.I.

Infine, tra gli interventi di iniziativa privata da comprendere nel P.I. dovranno obbligatoriamente essere indicati quelli per i quali sia stato richiesto un finanziamento ai sensi di altri provvedimenti di incentivazione regionali, nazionali e comunitari.

Di tali interventi il P.I. dovrà:

* descrivere la strategia adottata in funzione dell’obiettivo perseguito dimostrandone l’efficacia in relazione ai risultati dello S.d.F.;

* descrivere gli elementi su cui si fonda l’integrazione del Programma in termini di soggetti e risorse economiche, naturali e sociali coinvolte;

* descrivere le iniziative mirate a creare reali forme di partenariato tra i diversi soggetti coinvolti;

* descrivere il grado di correlazione tra gli interventi in funzione dell’obiettivo perseguito;

* giustificare la scelta degli interventi di iniziativa pubblica anche in relazione ai risultati dello S.d.F.;

* evidenziare gli interventi promossi e/o realizzati da enti no profit in campo turistico ai sensi del Piano triennale degli interventi 2006-2008;

* evidenziare gli interventi promossi e/o realizzati da piccole e medie imprese ed enti no profit in campo turistico ai sensi di altri provvedimenti di incentivazione regionali, nazionali e comunitari;

* fornire i dati di massima localizzativi, tipologici, tecnici funzionali ed economici dei progetti di intervento pubblici e privati;

* descrivere le ricadute socio-economiche sulla collettività locale;

* descrivere le soluzioni adottate al fine del controllo degli impatti connessi con le attività turistiche promosse e della mitigazione degli effetti negativi sull’ambiente delle attività già esistenti;

* fornire un cronoprogramma dei tempi di attuazione del P.I. con riferimento ai singoli progetti di intervento previsti;

* fornire un bilancio economico complessivo del Programma con particolare dettaglio ai dati finanziari (fonti di finanziamento) relativi agli interventi di iniziativa dell’ente pubblico proponente il P.I.

Il Programma integrato può essere costituito, in alternativa, anche dalla “progettazione di interventi unitari” di particolare rilevanza territoriale e turisticamente sostenibili. Come per il P.I., anche i “progetti di intervento unitari” devono essere obbligatoriamente corredati di uno S.d.F. (di cui al paragrafo 1.6.2) .

1.6.4 Progettazione degli interventi

I progetti di intervento forniscono gli elementi di dettaglio tecnico progettuale relativamente agli interventi compresi nel P.I. ai fini dell’eventuale finanziamento per la loro realizzazione e, laddove presentino le caratteristiche descritte al paragrafo precedente, possono essere definiti “progetti di intervento unitari” ai sensi del presente piano triennale. Anche i “progetti di intervento unitari” sono costituiti dagli elaborati di dettaglio tecnico progettuale ai fini della loro realizzazione ed eventuale finanziamento.

Tutti i progetti di intervento ed i “progetti unitari di intervento” che prevedano - successivamente alla realizzazione - la gestione di attività in forma diretta ed indiretta dovranno obbligatoriamente essere corredati da uno specifico “piano di gestione”.

Ai fini dell’ammissibilità al finanziamento, il livello di elaborazione dei progetti di intervento (compresi quelli unitari) predisposti dai soggetti pubblici è quello di “progettazione definitiva” ai sensi della normativa vigente in materia di opere pubbliche.

Nel caso di enti no profit il livello di progettazione richiesto è assimilato, in termini di dettaglio progettuale, a quello di “progettazione definitiva” previsto per i soggetti pubblici.

1.7 Tipologie di intervento finanziabili

In relazione ai progetti di intervento di cui al paragrafo 1.4.2 le tipologie di intervento realizzabili e ammissibili nell’ambito del Piano triennale 2006-2008 sono le seguenti:

- nei casi di progetti di intervento anche “unitari”, di cui al paragrafo 1.4.2 lettere a,c,e, sono finanziabili le seguenti tipologie:

* nuova costruzione (anche mediante demolizione dell’esistente),

* ampliamento,

* potenziamento tecnico,

* recupero e ristrutturazione del patrimonio immobiliare esistente già utilizzato a fini turistici ma in disuso o destinato ad altri usi, nel rispetto delle norme urbanistiche vigenti.

Tra le tipologie ammissibili nell’ambito dei progetti riferiti alle lettere a,c del paragrafo 1.4.2 sono comprese anche quelle finalizzate alla valorizzazione e alla conoscenza dei caratteri storici, culturali e tradizionali dell’area di intervento. Per quanto concerne i progetti di intervento di cui alle lettere a,c, nei casi in cui i progetti ammessi al finanziamento prevedano, nella fase successiva alla realizzazione delle opere, attività la cui gestione sia demandata a terzi, l’affidamento di quest’ultima da parte del soggetto beneficiario del contributo dovrà essere effettuata a prezzi di mercato, nel rispetto delle norme e delle procedure ad evidenza pubblica.

- nei casi di progetti di intervento anche “unitari”, di cui al paragrafo 1.4.2 lettera b, sono ammesse a finanziamento le seguenti tipologie:

* lavori e opere di arredo urbano finalizzati al recupero dei caratteri storico-urbani propri della località e alla mitigazione degli impatti, compresi i lavori di ripavimentazione stradale e di illuminazione pubblica;

* lavori e opere in attuazione di “Piani di colore” approvati;

* realizzazione di parcheggi esclusivamente se collegati ad una delle tipologie precedenti o la cui funzione turistica prevalente sia documentata;

* realizzazione di aree e servizi di accoglienza turistica.

Sono esclusi dal finanziamento (anche se collegati con gli interventi precedentemente descritti) i lavori e le opere relative alla realizzazione o al rifacimento di reti fognarie, impianti e reti di distribuzione idrica ed energetica, impianti di depurazione e smaltimento, opere di riassetto idrogeologico e forestale,

- nei casi di progetti di interventi anche “unitari”, di cui al paragrafo 1.4, lettera d, l’ammissibilità al finanziamento riguarda:

* la sostituzione di impianti di risalita esistenti e gli interventi di adeguamento tecnico,

* la realizzazione delle strutture complementari e di servizio all’area sciabile compresi gli impianti di innevamento artificiale

* la realizzazione di nuove piste da sci, l’estensione ed il miglioramento tecnico in materia di sicurezza delle piste esistenti,

* la realizzazione di nuovi impianti di sci da fondo comprensivi di piste e di strutture complementari di servizio alla fruizione dell’impianto nonché il potenziamento ed il miglioramento in materia di sicurezza degli impianti di sci di fondo esistenti.

Gli interventi proposti nell’ambito di tali tipologie dovranno risultare compatibili con le normative di tutela e salvaguardia del territorio vigenti e con le caratteristiche ambientali dei luoghi, nonché finalizzati alla mitigazione degli impatti ed al mantenimento o recupero dei caratteri originali naturali dei luoghi. Nei casi in cui gli interventi ammessi a finanziamento prevedano, nella fase successiva alla realizzazione delle opere, attività la cui gestione sia demandata a terzi, l’affidamento di quest’ultima da parte del soggetto beneficiario del contributo dovrà essere effettuata a prezzi di mercato, nel rispetto delle norme e procedure ad evidenza pubblica.

- nei casi di progetti di cui al paragrafo 1.4 lettera f, gli interventi ammessi a finanziamento riguardano le seguenti tipologie:

* sistemazione dei lungo lago e lungo fiume nelle aree urbane;

* sistemazione delle sponde lacuali e fluviali anche ai fini della balneazione e della pratica di attività ricreative e sportive compatibili con le caratteristiche ambientali dei luoghi;

* realizzazione di strutture per il tempo libero, l’accoglienza ed il ristoro;

* la realizzazione di attracchi, porti pontili e strutture per la nautica ivi compresi ricoveri e impianti per lo sviluppo degli sport acquatici.

Gli interventi proposti nell’ambito di tali tipologie dovranno risultare compatibili con le normative di tutela e salvaguardia del territorio vigenti e con le caratteristiche ambientali dei luoghi, nonché finalizzati alla mitigazione degli impatti ed al mantenimento o recupero dei caratteri originali naturali dei luoghi. Nei casi in cui gli interventi ammessi a finanziamento prevedano, nella fase successiva alla realizzazione delle opere, attività la cui gestione sia demandata a terzi, l’affidamento di quest’ultima da parte del soggetto beneficiario del contributo dovrà essere effettuata a prezzi di mercato, nel rispetto delle norme e procedure ad evidenza pubblica.

1.8 Criteri generali di valutazione

1.8.1 Valutazione degli strumenti

Gli strumenti di cui ai paragrafi 1.6.2 Studio di fattibilità e 1.6.3 Programma Integrato, comprensivi della Verifica Preliminare di Impatto Ambientale (V.P.I.A.) di cui al paragrafo 1.6.1, saranno valutati in relazione alla conformità con le linee di azione della L.R. n. 4/2000, con quanto previsto dal presente Piano triennale in materia di pianificazione e sostenibilità turistica locale e con le indicazioni contenute nel Piano Strategico regionale per il Turismo.

In particolare, saranno utilizzati i seguenti criteri specifici.

* Valutazione dello Studio di fattibilità

* completezza dell’analisi del contesto locale (esame dei punti di forza e dei punti di debolezza in relazione ai problemi e alle potenzialità turistiche della località);

* validità dell’analisi della domanda e dell’offerta turistica;

* credibilità delle ipotesi programmatiche e/o progettuali alternative considerate;

* completezza e grado di approfondimento degli aspetti organizzativi e attuativi concernenti le ipotesi considerate;

* dimostrata validità dell’ipotesi programmatica e/o progettuale scelta in relazione all’obiettivo perseguito;

* coerenza e qualità della V.P.I.A.;

* sostenibilità economico finanziaria (sia nella fase di intervento, sia nella fase gestionale)

* Valutazione del Programma Integrato

(Il P.I. potrà essere valutato solo se corredato anche da uno Studio di Fattibilità).

* coerenza del Programma con l’obiettivo di sviluppo/rivitalizzazione/miglioramento qualitativo scelto in relazione al principio di sostenibilità turistica;

* qualità e efficacia della strategia proposta in relazione ai risultati dello Studio di Fattibilità;

* capacità di tradurre operativamente il principio di integrazione tra soggetti, risorse e interventi;

* adeguatezza delle modalità adottate per la formazione del Programma Integrato al fine di garantire l’informazione e la partecipazione dei diversi soggetti affinché si realizzi l’integrazione prevista e il raggiungimento dell’obiettivo;

* metodologia generale proposta con particolare riguardo alla coerenza interna delle iniziative previste sul territorio considerato, all’adozione di procedure credibili e strumenti idonei di coordinamento e gestione del Programma.

* coerenza e qualità della V.P.I.A.

* efficacia del rapporto costi-benefici.

* tempi previsti per l’attuazione del P.I.

* contributo all’economia turistica della località in termini di aumento dei flussi e delle presenze;

* miglioramento della qualità ambientale e della sostenibilità turistica;

* elevato grado di fattibilità del Programma, in particolare sul fronte autorizzativo (idoneità tecnico-urbanistica, tempi) e finanziario;

* collegamento (filiera) con altri provvedimenti di incentivazione comunitari, nazionali o regionali proposti e positivamente considerati (Accordi di programma, Patti territoriali, Progetti Integrati d’Area, Piani Integrati di Sviluppo Locale, ecc.);

* occupazione diretta e indiretta determinata dal Programma Integrato.

* creazione di nuovi servizi turistici e di nuove imprese.

* un elevato grado di innovazione progettuale e tecnica;

* una elevata possibilità di trasferibilità del modello di programmazione adottato.

* possibilità di dare ampia diffusione ai risultati del Programma.

1.8.2 Valutazione dei progetti di intervento e dei progetti unitari di intervento

La realizzazione dei progetti di intervento compresi nei Programmi Integrati e dei “progetti unitari di intervento”, di cui al paragrafo 1.6.3, potrà essere ammessa a finanziamento solo se il Programma Integrato di appartenenza e lo Studio di Fattibilità di riferimento siano stati giudicati idonei sulla base dei criteri di cui al precedente paragrafo 1.8.1.

I progetti di intervento e i “progetti unitari di intervento” riferiti alle tipologie di cui al paragrafo 1.7, saranno valutati in relazione alla conformità con le linee di azione della L.R. n. 4/2000, con quanto previsto dal presente Piano triennale in materia di pianificazione e sostenibilità turistica locale e con le indicazioni contenute nel Piano Strategico regionale per il Turismo.

In particolare per la valutazione di tali elementi saranno utilizzati i seguenti criteri generali:

* Qualità complessiva del progetto.

* Coerenza del progetto rispetto alle finalità e agli obiettivi generali e specifici del Piano triennale 2006-2008 e con le indicazioni contenute nel Piano Strategico regionale per il Turismo.

* Occupazione diretta generata dal progetto nella fase di realizzazione.

* Occupazione generata dal progetto nella fase di gestione (nei casi previsti).

* Contributo allo sviluppo di nuove attività in particolare da parte dei giovani.

* Metodologia generale proposta (in relazione agli strumenti adottati, par. 1.4.1 e 1.6.)

* Sostenibilità ambientale e socio economica della proposta progettuale.

* Contributo della proposta progettuale, in relazione all’obiettivo perseguito (sviluppo, rivitalizzazione, miglioramento qualitativo) anche in termini di “bilancio” dell’intervento sia in valore assoluto (efficienza), sia rispetto al valore aggiunto che apporta al contesto locale (efficacia).

* Contributo al rafforzamento e/o alla caratterizzazione del prodotto turistico locale.

* Qualità della proposta progettuale in relazione ai costi di manutenzione e di gestione successiva (se prevista).

1.9 Priorità

La valutazione dei progetti di intervento inerenti le tipologie di intervento di cui ai paragrafi 1.4.2 e 1.7, sarà svolta considerando i seguenti ordini di priorità:

1.9.1 coerenza con criteri specifici (definiti in relazione ai criteri generali di cui al paragrafo 1.8.2);

1.9.2 tipologie;

1.9.3 ambiti territoriali di intervento.

I Piani annuali di attuazione potranno prevedere ulteriori priorità nelle valutazioni dei progetti di intervento finanziabili.

1.9.1 Coerenza con criteri specifici

In relazione ai criteri generali di valutazione, di cui al precedente paragrafo 1.8.2, verrà data precedenza alla realizzazione di progetti di intervento anche “unitari” sulla base dei seguenti criteri specifici:

* grado di fattibilità del progetto (livello di definizione progettuale, sostenibilità finanziaria, tempi, possesso delle necessarie autorizzazioni);

* caratteri tecnici, qualitativi e funzionali della tipologia di intervento proposta, in particolare rispetto alla capacità di soddisfare l’obiettivo perseguito (sviluppo, rivitalizzazione, miglioramento qualitativo) nel rispetto della sostenibilità ambientale e socio-economica;

* grado di innovazione e di qualità progettuale con particolare riferimento alle soluzioni adottate in materia di impatto ambientale e di recupero dei caratteri originari dei luoghi sia naturali, sia storico-culturali;

* inserimento del progetto nel quadro di pianificazione turistica definito dal Piano Strategico regionale per il Turismo;

* collegamento (filiera) con altri provvedimenti di incentivazione comunitari, nazionali o regionali proposti e positivamente considerati (Accordi di programma, Patti territoriali, Progetti Integrati d’Area, Piani Integrati di Sviluppo Locale, ecc.);

* qualità e operatività del “piano di gestione” proposto (nei casi in cui l’intervento preveda, successivamente alla realizzazione, la gestione diretta o indiretta di attività );

I progetti di intervento anche unitari che a seguito della valutazione effettuata mediante i criteri sopra indicati (generali e specifici) non raggiungano la soglia minima (punteggio minimo) stabilita dalle specifiche “Procedure di valutazione” saranno giudicati non idonei e pertanto non ammissibili al finanziamento.

1.9.2 Tipologie.

In relazione alle tipologie di intervento finanziabili, di cui al paragrafo 1.4.2 e 1.7 verrà data precedenza alla realizzazione di progetti di intervento anche “unitari” appartenenti alle tipologie sotto indicate, secondo il seguente ordine di priorità:

* Interventi di cui al paragrafo 1.4.2, realizzati attraverso il recupero e il restauro di immobili di riconosciuto valore storico-architettonico e artistico dalle normative nazionali e regionali.

* Interventi di cui al paragrafo 1.4.2, realizzati mediante il recupero e la ristrutturazione del patrimonio immobiliare esistente, sia già destinato ad attività turistiche ma in disuso, sia destinato ad altri usi nel rispetto delle norme urbanistiche locali vigenti.

* Interventi di cui al paragrafo 1.4.2, lettera a, realizzate nelle aree parco regionali, così come definite dalla L.R. n. 12/90.

I Piani annuali di attuazione potranno prevedere ulteriori priorità nelle tipologie di intervento finanziabili.

1.9.3 Ambiti territoriali di intervento.

In relazione agli ambiti territoriali di intervento verrà data precedenza alla realizzazione di quelle proposte progettuali che, avendo ottenuto sulla base dei criteri sopra definiti una valutazione (punteggio) superiore alla soglia indicata dalle specifiche “Procedure di valutazione degli interventi”, siano localizzate nei Comuni:

* ad alta marginalità così come definiti dalla D.C.R. n. 102-36778 del 12 dicembre 2000;

* collinari molto svantaggiati, così come indicati dalla D.C.R. n. 211-35416 del 13 novembre 2001.

1.10 Beneficiari

Così come indicato all’art. 7 della L.R. n. 4/00, le agevolazioni - nei limiti delle risorse individuate dal presente Piano Triennale - sono concesse in forma cumulativa a favore di:

* Comuni o loro Consorzi;

* Comunità Montane;

* Province e Consorzi pubblici;

* Enti no profit.

1.11 Entità dei contributi

Per la predisposizione degli Strumenti e la realizzazione dei Progetti di intervento anche “unitari” ritenuti idonei, descritti ai paragrafi 1.4.1 e 1.4.2 del presente Piano triennale 2006-2008, la Regione Piemonte sulla base delle risorse disponibili e nel rispetto delle norme vigenti in materia di concessione di contributi e di regolamentazione delle attività turistiche concederà:

A. Contributo in conto capitale, a favore dei soggetti di cui al paragrafo 1.10, fino alla misura massima del 100% della spesa ritenuta ammissibile e, comunque, entro il limite di contribuzione massimo di euro 30.000,00 per la predisposizione di Studi di Fattibilità, così come definiti al paragrafo 1.6.2, compresi i casi in cui gli Studi contengano la “Valutazione preliminare di impatto ambientale” di cui al paragrafo 1.6.1.

B. Contributo in conto capitale, a favore dei soggetti di cui ai paragrafi 1.10, fino alla misura massima del 70% della spesa ritenuta ammissibile, per la realizzazione di progetti di intervento e di “progetti unitari di intervento”, così come definiti ai paragrafi 1.6.3. e 1.6.4, inerenti le tipologie di cui ai paragrafi 1.4.2 e 1.7.

La spesa minima ammissibile ed il limite massimo di contribuzione per la realizzazione dei progetti compresi nei Programmi Integrati ritenuti idonei e dei “progetti unitari di intervento” il cui Studio di Fattibilità sia stato ritenuto idoneo verrà definita nei Piani Annuali di Attuazione.

La spesa ammissibile è computata al lordo dell’I.V.A., salvo i casi in cui la stessa possa essere recuperata, rimborsata o compensata, in qualche modo, da parte del beneficiario; tali casi devono essere obbligatoriamente segnalati dal beneficiario al momento della domanda di contributo.

1.12 Spese ammesse

Per gli Strumenti e i Progetti di intervento predisposti e realizzati dai soggetti di cui al paragrafo 1.10 le spese ammissibili sono le seguenti:

* spese inerenti lo svolgimento di consulenze finalizzate alla predisposizione degli Strumenti di cui al paragrafo 1.4.1

* lavori e opere edili compresi gli impianti tecnici; acquisto di terreni e immobili connesso con la realizzazione degli interventi ammessi al finanziamento dal presente Piano Triennale 2006-2008, computato nella misura del 10% dell’investimento complessivo; forniture di arredi e attrezzature, comprese quelle di natura informatica, funzionali alla realizzazione dei progetti di intervento; spese tecniche di progettazione nel limite massimo del 10% dell’ammontare complessivo delle opere edili.

Ai fini dell’ammissibilità ai contributi e al riconoscimento delle relative spese, gli incarichi di consulenza inerenti la predisposizione degli Strumenti di cui al paragrafo 1.4.1 (prodromi alla presentazione dei progetti di intervento e dei “progetti unitari di intervento”) dovranno risultare assegnati successivamente al 1/1/2006; di conseguenza anche l’approvazione formale dei progetti definitivi da parte dei soggetti di cui al paragrafo 1.10 dovrà risultare successiva a tale data ai fini dell’ammissibilità ai contributi e al riconoscimento delle relative spese.

Il rispetto di tale obbligo sarà oggetto di specifica verifica da parte degli uffici regionali competenti (vedi 2^ Sezione, Modalità di attuazione, par. 2.3.1) anche mediante la richiesta di ulteriore documentazione a quella obbligatoriamente indicata a corredo delle istanze presentate.

In tutti i casi non potranno essere oggetto di contributo lavori e opere iniziate prima della presentazione della domanda di contributo di cui al presente Piano.

Le modalità operative da osservare affinché una spesa sia da considerare ammissibile, oltre a fare riferimento alle tipologie sopra indicate, devono rispettare i seguenti principi generali:

* le spese sostenute e rendicontate dovranno derivare da impegni giuridicamente vincolanti (contratti, lettere d’incarico ecc.) da cui risulti chiaramente l’oggetto della prestazione o fornitura, il suo importo, la sua pertinenza all’intervento, i termini di consegna;

* tutte le spese sostenute devono essere comprovate da fatture quietanzate o, ove non sia prevista l’emissione della fattura, da un documento avente forza probatoria equivalente; per gli enti pubblici la quietanza è comprovata dal mandato di pagamento;

* l’importo del contributo non potrà essere in nessun caso variato in aumento, nemmeno qualora a rendicontazione i costi rendicontati effettivamente sostenuti dovessero risultare in aumento e nel contempo ammissibili;

* le opere e le infrastrutture sono consentite ed ammesse al finanziamento solo se riguardino immobili o aree di proprietà del beneficiario o la cui disponibilità (attraverso il diritto di utilizzazione esclusivo) sia garantita dal responsabile con atto giuridicamente vincolante e non revocabile, per un periodo non inferiore a 20 anni a partire dalla data di avvio lavori;

* sono da considerarsi ammissibili esclusivamente le spese riconducibili alle voci di spesa previste in ciascun progetto oggetto di finanziamento della L.R.4/2000;

* in linea generale i costi sono riconosciuti solo se effettivamente sostenuti direttamente dal soggetto beneficiario; nei casi di project financing o appalti in concessione dovrà essere dimostrata l’inerenza del costo sostenuto dal soggetto terzo con l’opera finanziata;

* tutte le fatture e gli altri documenti di spesa dovranno essere annullati mediante apposizione di un timbro recante la dicitura “Intervento cofinanziato dalla Regione Piemonte - L..R. 4/2000";

* le spese di gestione sostenute dalle pubbliche amministrazioni per la preparazione e la esecuzione degli interventi, compresi gli stipendi del personale dipendente, non sono ammissibili a finanziamento; sono pertanto esclusi anche gli incentivi contrattuali destinati al personale dipendente dell’ente beneficiario per attività connesse alla realizzazione delle opere;

* sono ammissibili le spese sostenute per la pubblicazione delle gare d’appalto (GU e spazi sui giornali). Le spese inerenti le forme di pubblicizzazione dell’intervento (cartellonistica, targhe permanenti, materiale informativo, ecc) sono a carico del soggetto beneficiario.

1.13 Spese non ammissibili

Tutte quelle non comprese tra quelle ammissibili. In particolare:

* l’I.V.A. che può essere recuperata, rimborsata o compensata in qualche modo dal beneficiario;

* le spese inerenti l’acquisto di attrezzature di “corredo” quali: utensili e altri oggetti similari; tovaglie, biancheria varia, stoviglie (nelle strutture ricettive e di accoglienza turistica).

* Interessi debitori e altri oneri meramente finanziari

1.14 Struttura di supporto

La Giunta regionale potrà costituire una struttura esterna di supporto organizzativo alla Direzione Regionale Turismo, Sport, Parchi, per l’indirizzo, il coordinamento, il monitoraggio e la verifica delle strutture realizzate e da realizzare in attuazione dei progetti di intervento e dei “progetti unitari di intervento”.

1.15 Piano finanziario

Il finanziamento del Piano triennale 2006-2008 sarà definito annualmente sulla base delle disponibilità di bilancio.

Il Piano annuale di attuazione stabilirà, nell’ambito della dotazione finanziaria, la ripartizione delle quote di risorse da destinare al finanziamento degli strumenti scelti (Studi di Fattibilità, Programmi Integrati, e/o progetti unitari di intervento) e della eventuale struttura di supporto.

1.16 Effetti attesi

Potenziamento e qualificazione della dotazione infrastrutturale e dei servizi turistici locali; miglioramento della qualità ambientale urbana e rurale; aumento del n° di impianti e di opportunità turistico ricreative; incremento, potenziamento e qualificazione dei bacini sciistici; qualificazione e incremento della dotazione di servizi turistici; aumento occupati diretti e indiretti; incremento delle presenze turistiche e dell’interscambio culturale; recupero del patrimonio edilizio; valorizzazione e tutela del patrimonio architettonico di pregio; miglioramento dell’ambiente costruito.

1.17 Indicatori fisici e di impatto

Ai fini della valutazione del presente Piano triennale saranno utilizzati i seguenti indicatori:

* N° impianti turistico ricreativi e ricettivi nuovi e riqualificati.

* N° opere di qualificazione urbana e rurale.

* N° strutture congressuali nuove e riqualificate.

* N° impianti di risalita nuovi e riqualificati.

* N° interventi di fruizione delle sponde fluviali e lacustri.

* N° interventi aventi ricadute dirette nella riduzione degli impatti ambientali.

* N° nuovi posti di lavoro a regime

* N° interventi di riuso turistico del patrimonio immobiliare esistente.

* N° interventi di restauro e di recupero del patrimonio architettonico di pregio.

1.18 Programmazione annuale

In conformità con gli obiettivi, i criteri, le priorità e le modalità previste dal presente Piano triennale 2006-2008 sarà predisposto e approvato dalla Giunta regionale, entro il 31 ottobre di ciascun anno, il Piano annuale di attuazione.

Il Piano annuale, nel rispetto di quanto stabilito dalla L.R. n. 4/2000, potrà aggiornare e integrare il Piano triennale 2006-2008, in particolare per quanto riguarda le tipologie di intervento finanziabili, le priorità, le spese minime ammissibili e i massimali di contribuzione (salvo quelli specificati dalla stessa L.R. n. 4/2000), l’articolazione del Piano finanziario, la documentazione richiesta, i tempi di presentazione e di valutazione delle istanze.

2^ SEZIONE: Modalità di attuazione

2.1 Presentazione delle candidature

Le candidature riferite alle iniziative di cui al paragrafo 1.4 (Strumenti e Progetti di intervento) dovranno essere presentate entro i termini di scadenza qui di seguito indicati.

Con riferimento alla programmazione annuale di cui al paragrafo 1.18, 1^ Sezione, ciascun Piano annuale di attuazione potrà stabilire, in relazione a specifiche e motivate esigenze, scadenze diverse da quelle indicate dal presente Piano triennale 2006-2008.

* Studi di Fattibilità (comprensivi di V.P.I.A) relativi ai Programmi Integrati: entro 90 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte (B.U.R.) del Piano annuale di attuazione, ad esclusione dei casi in cui siano richiesti contestualmente ai progetti unitari di intervento.

* Programmi Integrati (ed eventuale V.P.I.A se non già contemplata nello S.d.F.) comprensivi dei progetti di intervento: entro 120 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della graduatoria relativa agli Studi di Fattibilità di riferimento (se questi ultimi risultano idonei).

* Progetti unitari di intervento: entro 90 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte (B.U.R.) del Piano annuale di attuazione

Le candidature dovranno essere presentate, mediante un apposito Dossier, alla Regione Piemonte, Direzione Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica e Interventi comunitari in materia turistica, Via Avogadro, 30 - 10121 TORINO, che effettuerà altresì la valutazione delle proposte .

Nei casi previsti i documenti costituenti la candidatura dovranno risultare in regola con le norme vigenti in materia di imposta di bollo (D.M. 20/8/92).

La gestione dei contributi, una volta assegnati ai beneficiari, sarà demandata alla Finpiemonte S.p.A., Galleria San Federico, 54 - TORINO, o altro ente strumentale della Regione Piemonte.

2.2 Dossier di candidatura

Il Dossier di candidatura dovrà essere presentato utilizzando la modulistica predisposta allo scopo dalla Regione Piemonte e, a seconda del finanziamento richiesto, comprenderà obbligatoriamente i documenti qui di seguito descritti.

2.2.1 Per ogni tipo di finanziamento richiesto il Dossier di candidatura dovrà contenere:

* Domanda di finanziamento da parte del legale rappresentante dell’Ente richiedente (soggetti di cui al paragrafo 1.10, 1^ Sezione) accompagnata dalla deliberazione dell’organo esecutivo che propone l’istanza.

La domanda di finanziamento dovrà contenere le seguenti informazioni:

* informazioni sul richiedente;

* indicazione dell’obiettivo (sviluppo/rivitalizzazione/miglioramento qualitativo);

* denominazione del contenuto dell’istanza (secondo i casi: dello S.d.F.; del P.I. e relativi progetti di intervento; del “progetto unitario di intervento”);

* indicazione dei documenti che compongono il Dossier di candidatura;

* natura del richiedente;

* costo totale e (nei casi dovuti) costi parziali nonché contributo/i richiesti;

* localizzazione (secondo i casi: dello S.d.F; del P.I. e relativi progetti di intervento; del “progetto unitario”);

* responsabile incaricato (se diverso dal legale rappresentante);

* responsabile tecnico;

* dichiarazione ai fini riconoscimento I.V.A.

2.2.2 Per la richiesta di finanziamento relativa agli Studi di Fattibilità, oltre alla Domanda di cui al precedente paragrafo 2.2.1, il Dossier di candidatura dovrà comprendere:

Studio di Fattibilità, redatto conformemente a quanto indicato al paragrafo 1.6.2, 1^ Sezione, corredato della Verifica preliminare di impatto ambientale (V.P.I.A)

2.2.3 Per la richiesta di finanziamento relativa ai Programmi Integrati e alla realizzazione dei progetti di intervento in esso compresi, oltre alla Domanda di cui al precedente paragrafo 2.2.1, il Dossier di candidatura dovrà comprendere:

Programma Integrato, redatto conformemente a quanto indicato al paragrafo 1.6.3, 1^ Sezione, corredato della Verifica preliminare di impatto ambientale (V.P.I.A.), se non già compresa nello Studio di Fattibilità precedentemente presentato e giudicato idoneo, svolta secondo le indicazioni di cui al paragrafo 1.6.1, 1^ Sezione.

Progetto/i di intervento costituiti da: Relazione generale dell’intervento (da redigere utilizzando l’apposita modulistica), elaborati tecnico-progettuali definitivi (conformi a quanto stabilito dalla normativa in materia di opere pubbliche)

2.2.4 Per la richiesta di finanziamento relativa alla realizzazione dei “progetti unitari di intervento”, il cui preliminare Studio di fattibilità comprensivo di V.P.I.A. sia stato giudicato idoneo, oltre alla Domanda di cui al precedente paragrafo 2.2.1 il Dossier di candidatura dovrà comprendere:

Verifica preliminare di impatto ambientale (V.P.I.A.), e Studio di Fattibilità se non precedentemente presentato e giudicato idoneo;

Progetto unitario di intervento costituito da: Relazione generale dell’intervento (da redigere utilizzando l’apposita modulistica), elaborati tecnico-progettuali definitivi (conformi a quanto stabilito dalla normativa in materia di opere pubbliche

2.2.5 Relazione generale

La Relazione generale richiesta per i progetti di intervento e per i “progetti unitari di intervento” dovrà contenere una descrizione completa e articolata dell’intervento organizzata secondo l’ordine illustrato nei seguenti punti:

* premessa;

* descrizione degli obiettivi specifici dell’intervento rispetto agli obiettivi generali;

* previsione dei risultati attesi in coerenza con gli obiettivi generali;

* occupazione nella fase di realizzazione e gestione dell’intervento;

* discussione critica delle soluzioni adottate rispetto agli obiettivi;

* fasi di lavoro e descrizione delle attività programmate per la realizzazione dell’intervento;

* descrizione dei tempi (cronoprogramma) suddivisa secondo le fasi di lavoro e le attività programmate;

* un capitolo dedicato agli aspetti finanziari contenente un bilancio finanziario dell’intervento suddiviso per fasi, per singole attività di pertinenza di ciascuna fase e per voci di costo concorrenti a formare il valore di ciascuna attività. Indicare inoltre il costo totale d’investimento, i valori - assoluti e percentuali - della quota di finanziamento richiesta alla Regione e della quota a carico del soggetto beneficiario (indicando l’entità e la natura di eventuali altri contributi);

* documentazione comprovante la capacità del soggetto proponente di sostenere la quota di spesa a proprio carico non coperta da contributo pubblico;

* descrizione delle modalità gestionali e/ di manutenzione dell’intervento nella fase successiva alla realizzazione (gestione diretta, tramite terzi e relative modalità di affidamento previste);

* piano di gestione per l’ottimizzazione e la valorizzazione dell’investimento.

N.B.

Per la domanda e la predisposizione del Dossier di Candidatura, dovrà essere utilizzata la modulistica predisposta allo scopo, in distribuzione gratuita presso la Direzione regionale Turismo, Sport, Parchi, Settore Offerta turistica, Via Avogadro, 30 - TORINO - o reperibile attraverso il sito Internet www.regione.piemonte.it/turismo.

2.3 Valutazione delle candidature e formulazione delle graduatorie di idoneità

Le candidature presentate in attuazione del Piano di attuazione annuale saranno oggetto:

* di verifica sotto il profilo formale;

* di valutazione di merito.

Ai sensi dell’art. 6, comma 3, della L.R. n. 4/2000, la procedura istruttoria per la valutazione delle istanze è quella negoziale così come definita dall’art. 6 del decreto legislativo 31/3/1998, n. 123 e s.m.i.

2.3.1 Le istanze presentate mediante la predisposizione dei Dossier di candidatura saranno esaminate preliminarmente sotto il profilo della correttezza formale ossia della conformità con quanto stabilito dalla L.R. n. 4/2000, dal Piano triennale 2006-2008, dal Piano annuale di riferimento per quanto concerne: iniziative e tipologie ammissibili, beneficiari, completezza della documentazione richiesta, rispetto dei tempi.

I Dossier di Candidatura che a seguito della verifica preliminare risulteranno: presentati oltre il termine stabilito; non completi dei documenti e delle informazioni richieste (da fornire secondo la modulistica predisposta ); in contrasto con i termini di ammissibilità di cui al par. 1.12; il cui contenuto risulti incompatibile con le iniziative e le tipologie di intervento e con i beneficiari ritenuti ammissibili dalla L.R. n. 4/2000, dal Piano triennale e dal Piano annuale di riferimento saranno giudicati “non accettabili” e, pertanto, le istanze di finanziamento in essi descritte escluse dalla successiva fase di valutazione di merito e dalla ammissione al contributo.

2.3.2 La valutazione di merito delle istanze oggetto dei Dossier di candidatura, ai fini della selezione delle iniziative da ritenere idonee e ammissibili al finanziamento, sarà effettuata sulla base dei criteri e delle priorità indicate nel Piano triennale 2006-2008 e nel Piano annuale di riferimento mediante un metodo di valutazione “a punteggio”, che permetterà la formulazione di graduatorie delle iniziative idonee e ammissibili al finanziamento nonché di stabilire l’entità dei contributi assegnabili in relazione alle risorse disponibili.

A parità di punteggio sarà preso in considerazione l’ordine temporale di presentazione dei Dossier di candidatura.

Le graduatorie relative alle iniziative finanziabili sono approvate con provvedimento amministrativo secondo la seguente organizzazione dei tempi:

* Studi di Fattibilità: entro 60 giorni dal termine di scadenza per la presentazione dei Dossier di Candidatura.

* Programmi Integrati compresi i relativi progetti di intervento: entro 90 giorni dal termine di scadenza per la presentazione dei Dossier di Candidatura.

* Progetti unitari di intervento: entro 90 giorni dalla dal termine di scadenza per la presentazione dei Dossier di Candidatura.

Con lo stesso provvedimento di approvazione delle graduatorie saranno altresì stabiliti i tempi per l’avvio e la conclusione degli interventi nonché per la rendicontazione documentata delle spese sostenute.

L’esito finale della valutazione e l’eventuale ammissibilità al contributo saranno comunicati a tutti i soggetti che hanno presentato istanza.

2.4 Realizzazione degli interventi, varianti.

2.4.1 Nei casi di realizzazione di progetti di intervento e di “progetti unitari di intervento”, successivamente alla comunicazione da parte della Regione Piemonte, Direzione regionale Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica, il legale rappresentante dell’intervento ammesso al finanziamento dovrà confermare formalmente l’accettazione del contributo e sottoscrivere un atto di impegno alla realizzazione e, nei casi previsti, alla successiva gestione dello stesso, secondo le modalità e i tempi stabiliti, pena la revoca del contributo assegnato.

Eventuali proroghe del termine di inizio lavori potranno essere concesse unicamente per motivi eccezionali e documentabili non dipendenti dalla volontà del beneficiario e per un periodo non superiore a dodici mesi.

Gli interventi dovranno comunque essere realizzati non oltre i tre anni successivi alla data del provvedimento di ammissione al contributo, se non diversamente stabilito dallo stesso provvedimento per casi specifici e motivati. Eventuali proroghe del termine di fine lavori potranno essere concesse unicamente per motivi eccezionali e documentabili non dipendenti dalla volontà del beneficiario.

2.4.2 La realizzazione dell’intervento dovrà essere conforme al progetto definitivo approvato e finanziato. Varianti sostanziali, o che comunque snaturino le finalità e i caratteri propri del progetto definitivo approvato, apportate in sede esecutiva, comporteranno la revoca del provvedimento di ammissione al contributo dell’intervento.

I soggetti beneficiari di cui al paragrafo 1.10, dovranno presentare, entro il termine che verrà indicato al momento della comunicazione sopra citata, alla Regione Piemonte, Direzione regionale Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica, il progetto esecutivo nonché i beneficiari soggetti all’applicazione delle norme vigenti in materia di opere pubbliche dovranno altresì comunicare l’esito della gara d’appalto e il relativo importo di aggiudicazione.

Qualsiasi variante del progetto esecutivo anche se non modifica l’impostazione originale del progetto ammesso al finanziamento dovrà essere adottata, da parte dei beneficiari, ai sensi della normativa vigente in materia di opere pubbliche; in tutti i casi, comunque, i beneficiari dovranno preventivamente sottoporre alla Regione Piemonte qualunque variante. La Regione si pronuncerà in merito entro 60 giorni; trascorso tale termine senza osservazioni o provvedimenti da parte della Regione la variante si intende accolta.

L’eventuale incremento del costo d’investimento totale dell’intervento, determinatosi a seguito di variante accolta dalla Regione, non potrà comportare un incremento del contributo inizialmente assegnato al momento dell’approvazione del progetto definitivo.

L’eventuale utilizzo delle economie derivanti dal cosiddetto “ribasso d’asta” a seguito dell’aggiudicazione dell’appalto, a favore di varianti in corso d’opera, dovrà essere oggetto di specifica richiesta da parte del beneficiario alla Regione Piemonte, Direzione regionale Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica.

2.5 Erogazione dei contributi

2.5.1 I contributi concessi per la predisposizione degli strumenti (S.d.F. e P.I. con relativa V.P.I.A.) proposti e realizzati dai soggetti pubblici di cui al paragrafo 1.10, ritenuti idonei e ammissibili in relazione alle risorse disponibili, saranno erogati ai beneficiari secondo le seguenti modalità.

* 70% del contributo ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, dell’affidamento dell’incarico di consulenza per la predisposizione dello strumento in questione;

* 30% del contributo ad avvenuta dimostrazione, mediante rendicontazione finale da parte del beneficiario, della spesa totale sostenuta per l’incarico di consulenza affidato.

In alternativa il contributo può essere liquidato in un’unica soluzione ad avvenuta rendicontazione finale, da parte del beneficiario, della spesa totale sostenuta per l’incarico di consulenza affidato.

2.5.2 I contributi concessi per la predisposizione e la realizzazione dei progetti di intervento e dei “progetti unitari di intervento”, proposti dai soggetti pubblici di cui al paragrafo 1.10 ritenuti idonei e ammissibili in relazione alle risorse disponibili, saranno erogati ai beneficiari secondo le seguenti modalità:

* 50% del contributo ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, dell’inizio dei lavori;

* 40% del contributo ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, di aver realizzato il 50% dei lavori;

* 10% del contributo o quota proporzionale spettante, quale saldo finale, ad avvenuta rendicontazione finale, da parte del beneficiario, della spesa totale sostenuta, previa verifica della conformità dell’intervento realizzato con il progetto approvato.

2.5.3 I contributi concessi per la predisposizione e la realizzazione degli Studi di Fattibilità e dei relativi “progetti unitari di intervento” comprensivi della V.P.I.A., proposti e realizzati dagli enti “no profit” di cui al paragrafo 1.10, ritenuti idonei e ammissibili in relazione alle risorse disponibili, saranno erogati ai beneficiari secondo le seguenti modalità.

* 50% del contributo assegnato ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, di aver sostenuto almeno il 50% della spesa ammessa a contributo, o in alternativa 50% del contributo ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, dell’inizio dei lavori, previa presentazione di garanzia fideiussoria, assicurativa o bancaria rapportata all’ammontare della quota anticipata, a garanzia della completa realizzazione del progetto;

* il restante 50% del contributo, o la relativa quota proporzionale spettante, sarà liquidata a avvenuta rendicontazione finale, da parte del beneficiario, della spesa totale effettivamente sostenuta, previa verifica (nei casi di “progetti unitari di intervento”) della conformità dell’intervento realizzato con il progetto approvato. Nei casi relativi alla realizzazione di “progetti unitari di intervento” (esclusi pertanto gli Studi di Fattibilità) tale quota potrà altresì essere erogata contemporaneamente alla prima, in forma di anticipo, quando richiesto, previa presentazione da parte del beneficiario di garanzia fideiussoria, assicurativa o bancaria rapportata all’ammontare della quota anticipata, a garanzia della completa realizzazione del progetto. Nel caso di una rendicontazione finale inferiore alla spesa prevista ammessa a contributo, la fideiussione sottoscritta dal beneficiario dovrà garantire la restituzione della quota eccedente opportunamente rivalutata. Nel caso in cui il soggetto beneficiario non rispetti i tempi di conclusione dei “progetti unitari di intervento”, stabiliti al momento della concessione del contributo, la Regione Piemonte, previa diffida notificata, potrà procedere alla revoca del contributo già assegnato e al recupero della parte già erogata, opportunamente rivalutata, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

In alternativa alle modalità sopra descritte, i contributi per la redazione dello Studio di Fattibilità e annessa V.P.I.A. e per la realizzazione dei “progetti unitari di intervento”, possono essere erogati a fine lavori, in un’unica soluzione nonché rapportati alla spesa effettivamente sostenuta e documentata, previa verifica della conformità con quanto approvato.

2.6 Vincoli, rinunce e revoche, cumulo.

2.6.1 Gli enti beneficiari del contributo si impegnano a garantire la destinazione d’uso degli interventi realizzati per le medesime finalità per cui sono stati approvati per un periodo di 10 anni.

Eventuali deroghe dovranno essere autorizzate con provvedimento della Regione Piemonte che ne preciserà i limiti e le modalità di attuazione.

2.6.2 Qualora intenda rinunciare al contributo, il beneficiario deve darne immediata comunicazione alla Regione Piemonte, Direzione Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica, Via Avogadro, 30 - 10121 Torino.

I beneficiari sono tenuti alla realizzazione del progetto approvato nei termini e secondo le modalità previste.

Il mancato rispetto dei termini e delle modalità di attuazione del progetto può determinare la revoca del contributo.

In caso di rinuncia o revoca del contributo il beneficiario dovrà provvedere a restituire alla Regione Piemonte tutte le somme eventualmente già percepite e opportunamente rivalutate.

2.6.3 Nei casi in cui le iniziative finanziate ai sensi del presente Piano triennale 2006-2008 e relativi Piani annuali di attuazione, beneficino di altri contributi pubblici, la somma totale di tali contributi non potrà superare il 100% della spesa sostenuta per la realizzazione di dette iniziative. In tali casi, comunque, il beneficiario è tenuto obbligatoriamente a informare preliminarmente la Regione Piemonte, Direzione Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica, degli ulteriori contributi assegnati e utilizzati per le iniziative in questione.


REGIONE PIEMONTE
Assessorato al Turismo, Sport e Pari Opportunità
Direzione Turismo Sport Parchi
Settore Offerta Turistica

Legge Regionale del 24.01.2000, n. 4 modificata con L.R. del 24.01.2000 n.5 “Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo di territori turistici"

PIANO ANNUALE DI ATTUAZIONE 2006

1.1 Premessa

La Giunta regionale del Piemonte, contestualmente a questo Piano annuale, ha approvato il Piano triennale degli interventi 2006-2008 in attuazione dell’art. 5 della Legge Regionale 24 gennaio 2000, n. 4 modificata con L.R. del 24 gennaio 2000 n. 5 “Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo di territori turistici”. La legge regionale, come è richiamato nello stesso Piano triennale, stabilisce che quest’ultimo sia attuato mediante Piani annuali da approvarsi entro il 31 ottobre di ciascun anno.

Il presente documento costituisce il Piano annuale di attuazione per l’anno 2006.

Il Piano annuale di attuazione 2006 richiama i contenuti del Piano triennale degli interventi 2006-2008 e, come precisato al paragrafo 1.18 “Programmazione annuale” di quest’ultimo, per l’anno in corso provvede a integrare e precisare le priorità da considerare nella valutazione dei progetti di intervento proposti, ai fini del finanziamento della loro realizzazione.

In considerazione del fatto che è in corso di definizione il Piano strategico regionale per il Turismo articolato in Piani d’Area, il Piano annuale di attuazione 2006 assume quali strumenti di intervento unicamente i Progetti Unitari e concentra la propria azione solo su alcune tipologie, rinviando agli anni successivi progetti più articolati che possano coincidere con gli indirizzi che verranno espressi dagli attori socio economici dei territori nel Piano strategico regionale.

Con riferimento alla predisposizione e alla presentazione delle istanze di finanziamento ai sensi della L.R. n. 4/2000, il Piano annuale di attuazione 2006 conferma e fa proprie nella loro interezza, salvo le integrazioni sotto specificate, la 1^ Sezione “Indirizzi e criteri” e la 2^ Sezione “Modalità di attuazione” del Piano triennale degli interventi 2006-2008.

Le integrazioni apportate dal presente Piano annuale 2006 al Piano triennale, valevoli esclusivamente per le istanze di finanziamento presentate in relazione alle risorse disponibili per l’anno in corso, come sopra anticipato, riguardano la procedura di presentazione e le priorità di valutazione dei progetti di intervento definite dal Piano triennale.

In particolare, le principali novità del Piano annuale di attuazione 2006 sono rappresentate da:

* possibilità di presentare proposte progettuali unicamente attraverso la modalità dei Progetti unitari di intervento e per alcune specifiche tipologie;

* presentazione contestuale dello Studio di fattibilità e del Progetto definitivo;

* definizione dei criteri di valutazione e delle priorità;

* definizione delle percentuali e dei relativi massimali di contribuzione.

1.2 Finalità ed obiettivi

Il piano annuale di attuazione 2006, come già indicato nel Piano triennale degli interventi 2006-2008, assume quali linee di azione principali le finalità perseguite all’art. 1 della L.R. n. 4/2000:

* lo sviluppo dei territori a vocazione turistica;

* la rivitalizzazione dei territori turistici in declino;

* il miglioramento qualitativo dei territori turistici forti

e individua, in armonia con quanto indicato anche nelle “Linee di indirizzo per la predisposizione del Piano strategico regionale per il Turismo”, gli strumenti attraverso cui realizzare lo sviluppo turistico piemontese, favorendo la nascita e il consolidamento di prodotti turistici coerenti con la realtà regionale e adeguati alle aspettative della domanda a cui si rivolgono.

Il piano triennale 2006-2008 assume quali obiettivi generali:

* sviluppo, rafforzamento e qualificazione dei sistemi turistici locali;

* completamento, diversificazione ed equilibrio dell’offerta turistica locale;

* valorizzazione turistica integrata e sostenibile delle risorse locali.

In particolare, il Piano annuale di attuazione 2006 si propone di:

- Incrementare i flussi turistici;

- Favorire l’aumento della permanenza media dei turisti;

- Aumentare il contributo del turismo all’economia regionale,

con lo sviluppo di modelli che sappiano coniugare la tutela dell’ambiente naturale e culturale del territorio con lo sviluppo sociale ed economico.

1.3 Strumenti

Gli strumenti di intervento adottati dal Piano annuale 2006 sono:

* gli Studi di fattibilità;

* i Progetti di intervento unitari.

1.3.1 Studi di fattibilità

Ai fini della presentazione delle candidature a valere sul presente Piano annuale 2006, lo Studio di fattibilità, propedeutico alla scelta del Progetto unitario che si intende proporre, va presentato contestualmente alla relativa progettazione definitiva.

Le finalità e i contenuti degli Studi di fattibilità sono quelli indicati nel Piano triennale 2006-2008 (par.1.6.2) opportunamente adeguati agli obiettivi e ai contenuti del presente Piano annuale; in particolare lo Studio di fattibilità dovrà contenere, in relazione alle ipotesi progettuali considerate, i seguenti elementi:

* un’analisi dei punti di forza e di debolezza del contesto di riferimento;

* una valutazione delle condizioni di mercato della domanda e dell’offerta dei beni e dei servizi turistici e turistico-sportivi prodotti;

* una valutazione degli aspetti organizzativi e attuativi (competenze, aspetti istituzionali e autorizzativi, risorse, tempi, ecc.);

* una valutazione della convenienza economica e sociale;

* una analisi dettagliata della sostenibilità dei costi e della copertura finanziaria.

Trattandosi di “Progetti unitari” non è richiesta la predisposizione della “Valutazione preliminare di impatto ambientale” (V.P.I.A.) ai sensi dell’art. 20 della L.R. n.40/98 e s.m.i.

1.3.2 Progetti di intervento unitari

Ai fini della presentazione delle candidature a valere sul presente Piano annuale di attuazione 2006 i progetti di intervento unitari dovranno essere di particolare rilevanza territoriale e turisticamente sostenibili.

I “progetti di intervento unitari” sono costituiti dagli elaborati di dettaglio tecnico progettuale ai fini della loro realizzazione ed eventuale finanziamento.

Tutti i progetti di intervento unitari che prevedano - successivamente alla realizzazione - la gestione di attività in forma diretta ed indiretta dovranno obbligatoriamente essere corredati da uno specifico “piano di gestione”.

Ai fini dell’ammissibilità al finanziamento, il livello di elaborazione dei progetti di intervento unitari predisposti dai soggetti pubblici è quello di “progettazione definitiva” ai sensi della vigente normativa in materia di lavori pubblici. Nel caso di enti no profit il livello di progettazione richiesto è assimilato, in termini di dettaglio progettuale, a quello di “progettazione definitiva” previsto per i soggetti pubblici.

1.4 Tipologie di intervento finanziabili

Ai fini della presentazione delle candidature a valere sul presente Piano annuale 2006, tra le tipologie comprese tra quelle indicate dalla L.R. n. 4/00, art.4, e dal Piano triennale, (par.1.4.2 e 1.7 ) i Progetti di intervento unitari riguarderanno esclusivamente:

1) Infrastrutture per la fruizione di circuiti, percorsi e aree di sosta attrezzate, escluso l’acquisto di aree o immobili;

2) Riqualificazione ambientale di siti e aree rurali urbane;

3) Impianti turistico-ricreativi e ricettivi, escluso l’acquisto di aree e immobili;

4) Strutture congressuali e per attività di rilevanza turistica, limitatamente a interventi di potenziamento, completamento o miglioramento ed escluso l’acquisto di aree e immobili;

5) Impianti per la fruizione di aree lacuali e fluviali.

1.5 Valutazione

In relazione a quanto previsto dal presente Piano annuale di attuazione 2006 che stabilisce la presentazione contestuale dello studio di fattibilità e della progettazione definitiva del progetto di intervento unitario, la valutazione delle candidature ai fini dell’idoneità e dell’ammissibilità al finanziamento avverrà mediante:

* la valutazione dello studio di fattibilità;

* la valutazione del progetto di intervento unitario.

I relativi punteggi verranno sommati al fine della formazione della graduatoria di idoneità dei progetti di intervento unitari. Le procedure di valutazione, che saranno successivamente approvate con D.G.R., stabiliranno la soglia minima di punteggio necessaria affinché gli interventi proposti possano essere ammissibili a contributo.

1.5.1 I criteri di valutazione degli studi di fattibilità sono scelti tra quelli indicati al Par.1.8.1 del Piano triennale degli interventi 2006-2008, considerato che si tratta di esclusiva presentazione di progetti unitari, integrati con alcuni nuovi criteri (evidenziati in corsivo). Tali criteri sono complessivamente qui di seguito richiamati:

* completezza dell’analisi del contesto locale (esame dei punti di forza e dei punti di debolezza in relazione ai problemi e alle potenzialità turistiche della località);

* validità dell’analisi della domanda e dell’offerta turistica;

* dimostrata validità dell’ipotesi progettuale scelta in relazione all’obiettivo specifico perseguito.

* fattibilità dell’ipotesi progettuale in relazione alla sostenibilità economico-finanziaria (sia nella fase di investimento, sia nella fase gestionale)

* dimostrata coerenza dell’ipotesi progettuale scelta con le finalità perseguite e le specificità tipologiche richieste dal presente Piano annuale di attuazione 2006;

* fattibilità dell’ipotesi progettuale in relazione ai tempi di realizzazione.

1.5.2 I criteri di valutazione degli progetti di intervento unitari sono scelti tra quelli indicati al Par.1.8.2 del Piano triennale 2006-2008, considerato che si tratta di esclusiva presentazione di progetti unitari.

Tali criteri sono qui di seguito richiamati:

* Qualità complessiva del progetto;

* Coerenza del progetto rispetto alle finalità e agli obiettivi generali e specifici del Piano triennale degli interventi 2006-2008, del Piano annuale di attuazione 2006 e con le indicazioni contenute nelle linee di indirizzo programmatico e procedurale per la definizione del Piano Strategico regionale per il Turismo approvate con D.G.R. n.42-1831 del 19 dicembre 2005;

* Occupazione diretta generata dal progetto nella fase di realizzazione;

* Occupazione generata dal progetto nella fase di gestione (nei casi previsti);

* Contributo allo sviluppo di nuove attività in particolare da parte dei giovani;

* Sostenibilità ambientale e socio economica della proposta progettuale;

* Contributo della proposta progettuale, in relazione all’obiettivo perseguito (sviluppo, rivitalizzazione, miglioramento qualitativo) anche in termini di “bilancio” dell’intervento sia in valore assoluto (efficienza), sia rispetto al valore aggiunto che apporta al contesto locale (efficacia);

* Contributo al rafforzamento e/o alla caratterizzazione del prodotto turistico locale;

* Qualità della proposta progettuale in relazione ai costi di manutenzione e di gestione successiva (se prevista).

1.5.3 Nel rispetto dei criteri di valutazione indicati, la Regione Piemonte, con successivo atto deliberativo, provvederà alla definizione di apposite “Procedure di valutazione ” che stabiliranno l’entità e le modalità di applicazione dei punteggi assegnabili a ciascun indicatore, al fine della formazione della graduatoria di idoneità dei progetti di intervento unitari.

Le “Procedure” stabiliranno per i progetti presentati il punteggio minimo che gli stessi dovranno raggiungere affinché possano essere ammissibili a contributo.

La graduatoria di idoneità finale è formulata sulla base del punteggio totale ottenuto dalla somma del punteggio raggiunto dallo studio di fattibilità con il punteggio assegnato al relativo progetto di intervento unitario comprensivo del punteggio di priorità di cui al successivo par. 1.6.

Le “Procedure di valutazione” potranno, infine, prevedere l’esclusione dell’iniziativa nel caso in cui uno o più indicatori, considerati determinanti ai fini dell’idoneità , non risultino soddisfatti quali, a titolo esemplificativo, l’inadeguatezza dello studio di fattibilità, la coerenza del progetto alle specifiche tipologiche del Piano annuale di attuazione 2006, la sostenibilità economico-finanziaria, l’ipotesi e la sostenibilità gestionale.

I progetti che a seguito della valutazione effettuata mediante i criteri sopra indicati non raggiungano la soglia minima (punteggio minimo) stabilita dalle specifiche “Procedure di valutazione” saranno giudicati non idonei e pertanto non ammissibili al finanziamento.

Tra i progetti di intervento giudicati idonei, ossia che raggiungono la soglia di punteggio minimo sopra citata, saranno considerati prioritari quelli che risultano coerenti con i criteri specifici ed appartengono alle Tipologie e agli Ambiti territoriali sotto descritti.

1.6 Priorità (par. 1.9 del Piano triennale)

1.6.1 La valutazione dei progetti di intervento inerenti le tipologie di intervento di cui al paragrafo 1.3.2 sarà svolta considerando, in primo luogo, la:

* coerenza con criteri specifici definiti nel Piano Triennale degli interventi 2006-2008 al paragrafo 1.9.1 (in relazione ai criteri generali di cui al paragrafo 1.8.2 dello stesso Piano) quale priorità ai fini della loro selezione, integrati con alcuni nuovi criteri (evidenziati in corsivo):

* grado di fattibilità del progetto (livello di definizione progettuale, sostenibilità finanziaria, tempi, possesso delle necessarie autorizzazioni);

* caratteri tecnici, qualitativi e funzionali della tipologia di intervento proposta, in particolare rispetto alla capacità di soddisfare l’obiettivo perseguito (sviluppo, rivitalizzazione, miglioramento qualitativo) nel rispetto della sostenibilità ambientale e socio-economica;

* grado di innovazione e di qualità progettuale con particolare riferimento alle soluzioni adottate in materia di impatto ambientale e di recupero dei caratteri originari dei luoghi sia naturali, sia storico-culturali;

* inserimento del progetto nel quadro di pianificazione turistica definito dalle “linee di indirizzo programmatico e procedurale per la definizione del Piano Strategico regionale per il Turismo” approvate con D.G.R. n.42-1831 del 19 dicembre 2005;

* collegamento (filiera) con altri provvedimenti di incentivazione comunitari, nazionali o regionali proposti e positivamente considerati (Accordi di programma, Patti territoriali, Progetti Integrati d’Area, Piani Integrati di Sviluppo Locale, ecc.) o completamenti degli stessi;

* qualità e operatività del “piano di gestione” proposto (nei casi in cui l’intervento preveda, successivamente alla realizzazione, la gestione diretta o indiretta di attività );

* dimostrata capacità di poter costituire pacchetti turistici commercializzabili o integrare significativamente proposte turistiche esistenti;

1.6.2 Tipologie

Con riferimento alle tipologie specificate al paragrafo 1.4 del presente Piano di attuazione 2006 sarà considerata prioritaria la realizzazione di progetti di intervento unitari, che abbiano rilevanza regionale o intercomunale, inerenti le iniziative qui di seguito descritte:

* la realizzazione, miglioramento, potenziamento dei campi da golf e relative strutture complementari;

* la realizzazione, miglioramento, potenziamento di strutture finalizzate al turismo del benessere;

* recupero e miglioramento di dimore storiche (immobili vincolati ai sensi D.Lgs 490/99) e castelli ai fini di un utilizzo funzionale allo svolgimento di attività turistica;

* realizzazione, miglioramento, potenziamento di infrastrutture per attività turistiche outdoor (es.: percorsi trekking, alpinismo, cicloturismo, turismo equestre, percorsi acrobatici);

* la realizzazione, miglioramento, potenziamento di infrastrutture per la creazione di percorsi a tema che integrino le risorse ambientali con i patrimoni artistico-culturali, storico-architettonici, archeologici, enogastronomici, ecc..dislocati sul territorio;

* realizzazione di infrastrutture relative ai servizi di supporto alle famiglie nello svolgimento di attività turistiche;

Per “rilevanza regionale” si intende la capacità dei progetti in questione di qualificarsi e di collocarsi nel panorama regionale, sia in termini di funzione di servizio svolta, sia in termini di “attrattività” - intesa come capacità di risultare “destinazione turistica” - in posizione sovra ordinata rispetto all’analoga offerta locale e sovra locale; ciò significa, secondo i casi, che elementi quali la dimensione, la qualità, la varietà e la specificità dei servizi offerti collegati all’ampiezza del bacino d’utenza a cui tali strutture si rivolgono (che dovrà essere quanto meno interregionale ma preferibilmente nazionale e internazionale) costituiscono i fattori che caratterizzano tali interventi.

Per “rilevanza intercomunale” si intende la capacità dei progetti in questione di svolgere funzioni che interessino un bacino d’utenza, sia in termini di popolazione che di turisti, di livello “sovra locale”; a titolo esemplificativo, il bacino d’utenza e/o l’area turistica a cui si fa riferimento per tali interventi è quella delle Comunità montane o collinari, così come quella degli “ambiti turistici” definiti al sensi della L.R. 75/96.

1.6.3 Ambiti territoriali.

In relazione agli ambiti territoriali di intervento verrà data precedenza alla realizzazione di progetti di intervento ricadenti negli ambiti territoriali sotto indicati nonché caratterizzati come di seguito descritto:

Proposte progettuali finalizzate ad obiettivi di sviluppo, rivitalizzazione e miglioramento qualitativo realizzati:

* nei Comuni ad alta marginalità così come definiti dalla D.C.R. n. 102-36778 del 12 dicembre 2000;

* nei Comuni collinari molto svantaggiati, così come indicati dalla D.C.R. n. 211-35416 del 13 novembre 2001.

Proposte progettuali finalizzate alla realizzazione nelle aree protette regionali ai sensi della L.R. n.12/90 “Nuove norme in materia di aree protette” e nei parchi nazionali.

Nei casi in cui i progetti di intervento unitari ricadano in più di una delle casistiche di priorità sopra definite i corrispondenti punteggi saranno sommati.

1.7 Beneficiari

I beneficiari dei contributi previsti dal presente Piano annuale 2006 per la predisposizione degli studi di fattibilità e dei progetti di intervento unitari ritenuti idonei sono:

* Comuni o loro consorzi, Comunità Montane, Province e consorzi pubblici, Enti “no profit”.

1.8 Entità dei contributi

Per la predisposizione degli studi di fattibilità e per la realizzazione dei progetti di intervento unitari ritenuti idonei presentati a valere sul presente Piano annuale 2006 la Regione Piemonte, sulla base delle risorse disponibili e nel rispetto delle norme vigenti in materia di concessione di contributi e di regolamentazione delle attività turistiche e sportive concederà:

a. Contributo in conto capitale, a favore dei soggetti di cui al precedente par.1.7, fino alla misura massima del 70% della spesa ritenuta ammissibile e, comunque, entro il limite di contribuzione massimo di euro 30.000,00 per la predisposizione degli Studi di fattibilità relativi a progetti finanziati..

b. Contributo in conto capitale, a favore dei soggetti di cui al par. 1.7, fino alla misura massima del 60% della spesa ritenuta ammissibile, per la realizzazione di progetti di intervento unitari, che comportino un investimento minimo ammissibile superiore a euro 80.000,00. Il contributo massimo concedibile è pari euro 700.000,00;

Per i comuni compresi negli ambiti territoriali di cui al paragrafo 1.6.3:

a. Contributo in conto capitale, a favore dei soggetti di cui al precedente par. 1.7, fino alla misura massima del 100% della spesa ritenuta ammissibile e, comunque, entro il limite di contribuzione massimo di euro 30.000,00 per la predisposizione degli Studi di fattibilità relativi a progetti finanziati..

b. Contributo in conto capitale, a favore dei soggetti di cui al par. 1.7, fino alla misura massima del 70% della spesa ritenuta ammissibile, per la realizzazione di progetti di intervento unitari, che comportino un investimento minimo ammissibile superiore a euro 50.000,00. Il contributo massimo concedibile è pari euro 300.000,00;

La spesa ammissibile è computata al lordo dell’I.V.A., salvo i casi in cui la stessa possa essere recuperata, rimborsata o compensata, in qualche modo, da parte del beneficiario; tali casi devono essere obbligatoriamente segnalati dal richiedente al momento della domanda di contributo.

1.9 Valutazione ex post

Ai soggetti beneficiari dei contributi potrà essere richiesta, dopo un anno dal termine dei lavori, documentazione contenente dati economici e fisici inerenti il progetto finanziato, e una relazione che analizzi i risultati conseguiti dal progetto realizzato relativamente agli obiettivi proposti nella fase di progettazione iniziale..

1.10 Piano finanziario

Le risorse necessarie per il finanziamento del Piano annuale di attuazione 2006 saranno definite nella loro entità complessiva sulla base delle disponibilità relative all’esercizio finanziario 2006.

La dotazione di risorse da destinare al sostegno degli interventi idonei è, inoltre, incrementabile con eventuali disponibilità derivanti dall’attuazione della programmazione pluriennale precedente inerente la L.R. 4/2000 e smi.

Eventuali disponibilità del Piano annuale di attuazione 2006 potranno essere utilizzate per le stesse finalità nelle programmazioni successive.

1.11 Struttura di supporto

Ai sensi dell’art. 5 della Legge 4/2000 e s.m.i., è costituita una struttura esterna di supporto organizzativo alla Direzione Regionale Turismo, Sport, Parchi, per l’indirizzo, il coordinamento, il monitoraggio e la verifica delle strutture realizzate e da realizzare in attuazione progetti unitari di intervento.

2^ SEZIONE: Modalità di attuazione

2.1 Presentazione delle candidature

Le candidature riferite alle iniziative di cui al par.1.3 (comprensive di studio di fattibilità e progetto di intervento unitario definitivo) dovranno essere presentate entro 90 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte (B.U.R.) del Piano annuale di attuazione.

La modulistica di candidatura sarà approvata con determina dirigenziale successivamente all’approvazione del Piano annuale di attuazione 2006 e pubblicata sul B.U.R.

Le candidature dovranno essere presentate, mediante l’apposito Dossier, alla Regione Piemonte, Direzione Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica e Interventi comunitari in materia turistica, Via Avogadro, 30 - 10121 Torino, che effettuerà altresì la valutazione delle proposte .

Nei casi previsti i documenti costituenti la candidatura dovranno risultare in regola con le norme vigenti in materia di imposta di bollo (D.M. 20/8/92).

La gestione dei contributi, una volta assegnati ai beneficiari, sarà demandata alla Finpiemonte S.p.A., Galleria San Federico, 54 - Torino, o altro ente strumentale della Regione Piemonte.

I progetti di intervento unitari idonei e finanziati saranno oggetto delle attività di monitoraggio svolte dalla struttura esterna prevista dall’art. 5, comma 3, della L.R. 4/2000 e s.m.i. a supporto della Direzione regionale Turismo Sport Parchi.

I soggetti beneficiari dei contributi di cui al presente Piano annuale 2006 sono tenuti a collaborare con detta struttura esterna ai fini delle attività di monitoraggio secondo le indicazioni impartite da quest’ultima in accordo con la Direzione regionale competente.

2.2 Dossier di candidatura

Il Dossier di candidatura dovrà essere presentato utilizzando la modulistica predisposta allo scopo dalla Regione Piemonte e comprenderà obbligatoriamente i documenti qui di seguito descritti.

* Domanda di finanziamento da parte del legale rappresentante dell’Ente richiedente accompagnata dalla deliberazione dell’organo esecutivo che propone l’istanza.

* Studio di Fattibilità, redatto conformemente a quanto indicato al paragrafo 1.3.1.

* Progetto di intervento unitario, costituito da: Relazione generale dell’intervento (da redigere utilizzando l’apposita modulistica), elaborati tecnico-progettuali definitivi (conformi a quanto stabilito dalla normativa sui lavori pubblici vigente), altra documentazione richiesta dalla modulistica di candidatura. Tutti i progetti di intervento unitari che prevedano - successivamente alla realizzazione - la gestione di attività in forma diretta ed indiretta dovranno obbligatoriamente essere corredati da uno specifico “piano di gestione”.

La modulistica di candidatura contiene la specificazione delle informazioni richieste ai paragrafi 2.2.1 - 2.2.5 del Piano Triennale 2006-2008 aggiornate e integrate coerentemente con quanto previsto dal presente Piano annuale 2006.

La modulistica è in distribuzione gratuita presso la Direzione regionale Turismo, Sport, Parchi, Settore Offerta turistica, Via Avogadro, 30, Torino o reperibile attraverso il sito Internet: www.regione.piemonte.it/turismo.

2.3 Valutazione delle candidature e formulazione delle graduatorie di idoneità

Le candidature presentate in attuazione del Piano di attuazione annuale saranno oggetto:

* di verifica sotto il profilo formale;

* di valutazione di merito.

2.3.1 Le istanze presentate mediante la predisposizione dei Dossier di candidatura saranno esaminate preliminarmente sotto il profilo della correttezza formale ossia della conformità con quanto stabilito dalla L.R. n. 4/2000 e dal Piano annuale di attuazione 2006 per quanto concerne: iniziative e tipologie ammissibili, beneficiari, completezza della documentazione richiesta, rispetto dei tempi.

I Dossier di Candidatura che a seguito della verifica preliminare risulteranno: presentati oltre il termine stabilito; non completi dei documenti e delle informazioni richieste (da fornire utilizzando la modulistica predisposta ); in contrasto con i termini di ammissibilità ; il cui contenuto risulti incompatibile con le iniziative e le tipologie di intervento e con i beneficiari ritenuti ammissibili dalla L.R. n. 4/2000 e dal Piano annuale di attuazione 2006 saranno giudicati “non accettabili” e, pertanto, le relative istanze di finanziamento escluse dalla successiva fase di valutazione di merito e dalla ammissione al contributo.

2.3.2 La valutazione di merito delle istanze oggetto dei Dossier di candidatura, ai fini della selezione delle iniziative da ritenere idonee e ammissibili al finanziamento, sarà effettuata sulla base dei criteri, delle priorità e delle modalità indicate nel presente Piano annuale di attuazione 2006 e delle relative “Procedure di valutazione” mediante un metodo di valutazione “a punteggio” che permetterà la formulazione di una graduatoria delle iniziative idonee e ammissibili al finanziamento nonché di stabilire l’entità dei contributi assegnabili in relazione alle risorse disponibili.

A parità di punteggio sarà preso in considerazione l’ordine temporale di presentazione dei Dossier di candidatura.

Le graduatorie relative alle iniziative finanziabili sono approvate con provvedimento amministrativo entro 90 giorni lavorativi dal termine di scadenza per la presentazione dei Dossier di Candidatura.

Con lo stesso provvedimento di approvazione delle graduatorie saranno altresì stabiliti i tempi per l’avvio e la conclusione degli interventi nonché per la rendicontazione documentata delle spese sostenute.

L’esito finale della valutazione e l’eventuale ammissibilità al contributo saranno comunicati a tutti i soggetti che hanno presentato istanza.

2.4 Realizzazione degli interventi, varianti

2.4.1 Successivamente alla comunicazione di ammissibilità a contributo da parte della Regione Piemonte, Direzione regionale Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica, il legale rappresentante dell’intervento ammesso a finanziamento dovrà confermare formalmente l’accettazione del contributo e sottoscrivere un atto di impegno alla realizzazione e, nei casi previsti, alla successiva gestione dello stesso, secondo le modalità e i tempi stabiliti, pena la revoca del contributo assegnato.

Eventuali proroghe del termine di inizio lavori potranno essere concesse unicamente per motivi eccezionali e documentabili non dipendenti dalla volontà del beneficiario e per un periodo massimo di dodici mesi.

Gli interventi dovranno comunque essere realizzati non oltre i tre anni successivi alla data del provvedimento di ammissione al contributo, se non diversamente stabilito dallo stesso provvedimento per casi specifici e motivati. Eventuali proroghe del termine di fine lavori potranno essere concesse unicamente per motivi eccezionali e documentabili non dipendenti dalla volontà del beneficiario

2.4.2 La realizzazione dell’intervento dovrà essere conforme al progetto definitivo approvato e finanziato. Varianti sostanziali, o che comunque snaturino le finalità e i caratteri propri del progetto definitivo approvato, apportate in sede esecutiva, comporteranno la revoca del provvedimento di ammissione al contributo dell’intervento.

I soggetti beneficiari di cui al paragrafo 1.7, dovranno presentare, entro il termine che verrà indicato al momento della comunicazione di ammissibilità al contributo, alla Regione Piemonte, Direzione regionale Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica, il progetto esecutivo nonché i beneficiari soggetti all’applicazione delle norme vigenti in materia di opere pubbliche dovranno altresì comunicare l’esito della gara d’appalto e il relativo importo di aggiudicazione.

Qualsiasi variante del progetto esecutivo anche se non modifica l’impostazione originale del progetto ammesso al finanziamento dovrà essere adottata, da parte dei beneficiari, ai sensi della normativa vigente in materia di opere pubbliche; in tutti i casi, comunque, i beneficiari dovranno preventivamente sottoporre alla Regione Piemonte qualunque variante. La Regione si pronuncerà in merito entro 60 giorni; trascorso tale termine senza osservazioni o provvedimenti da parte della Regione la variante si intende accolta.

L’eventuale incremento del costo d’investimento totale dell’intervento, determinatosi a seguito di variante accolta dalla Regione, non potrà comportare un incremento del contributo inizialmente assegnato al momento dell’approvazione del progetto definitivo.

L’eventuale utilizzo delle economie derivanti dal cosiddetto “ribasso d’asta” a seguito dell’aggiudicazione dell’appalto, a favore di varianti in corso d’opera, dovrà essere oggetto di specifica richiesta da parte del beneficiario alla Regione Piemonte, Direzione regionale Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica.

2.5 Erogazione dei contributi

2.5.1 I contributi concessi per la predisposizione e la realizzazione dei “progetti unitari di intervento” comprensivi dei relativi studi di fattibilità, proposti dai soggetti pubblici di cui al paragrafo 1.7 ritenuti idonei e ammissibili in relazione alle risorse disponibili, saranno erogati ai beneficiari secondo le seguenti modalità:

* 50% del contributo ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, dell’inizio dei lavori;

* 40% del contributo ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, di aver realizzato il 50% dei lavori;

* 10% del contributo o quota proporzionale spettante, quale saldo finale, ad avvenuta rendicontazione finale, da parte del beneficiario, della spesa totale sostenuta, previa verifica della conformità dell’intervento realizzato con il progetto approvato.

2.5.2 I contributi concessi per la predisposizione e la realizzazione dei “progetti unitari di intervento” comprensivi dei relativi studi di fattibilità, proposti e realizzati dagli enti “no profit” di cui al paragrafo 1.7, ritenuti idonei e ammissibili in relazione alle risorse disponibili, saranno erogati ai beneficiari secondo le seguenti modalità:

* 50% del contributo assegnato ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, di aver sostenuto almeno il 50% della spesa ammessa a contributo, o in alternativa, 50% del contributo ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, dell’inizio dei lavori, previa presentazione di garanzia fideiussoria, assicurativa o bancaria rapportata all’ammontare della quota anticipata, a garanzia della completa realizzazione del progetto;

* il restante 50% del contributo, o la relativa quota proporzionale spettante, sarà liquidata a avvenuta rendicontazione finale, da parte del beneficiario, della spesa totale effettivamente sostenuta, previa verifica della conformità dell’intervento realizzato con il progetto approvato. Tale quota potrà altresì essere erogata contemporaneamente alla prima, in forma di anticipo, quando richiesto, previa presentazione da parte del beneficiario di garanzia fideiussoria, assicurativa o bancaria rapportata all’ammontare della quota anticipata, a garanzia della completa realizzazione del progetto. Nel caso di una rendicontazione finale inferiore alla spesa prevista ammessa a contributo, la fideiussione sottoscritta dal beneficiario dovrà garantire la restituzione della quota eccedente opportunamente rivalutata. Nel caso in cui il soggetto beneficiario non rispetti i tempi di conclusione del progetto, stabilito al momento della concessione del contributo, la Regione Piemonte, previa diffida notificata, potrà procedere alla revoca del contributo già assegnato e al recupero della parte già erogata, opportunamente rivalutata, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

In alternativa alle modalità sopra descritte, il contributo può essere erogato a fine lavori, in un’unica soluzione nonché rapportato alla spesa effettivamente sostenuta e documentata, previa verifica della conformità con quanto approvato.

2.6 Vincoli, rinunce e revoche, cumulo.

2.6.1 Gli enti beneficiari del contributo si impegnano a garantire la destinazione d’uso degli interventi realizzati per le medesime finalità per cui sono stati approvati per un periodo di 10 anni.

Eventuali deroghe dovranno essere autorizzate con provvedimento della Regione Piemonte che ne preciserà i limiti e le modalità di attuazione.

2.6.2 Qualora intenda rinunciare al contributo, il beneficiario deve darne immediata comunicazione scritta alla Regione Piemonte, Direzione Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica, Via Avogadro, 30 - 10121 Torino.

I beneficiari sono tenuti alla realizzazione del progetto approvato nei termini e secondo le modalità previste.

Il mancato rispetto dei termini e delle modalità di attuazione del progetto può determinare la revoca del contributo.

In caso di rinuncia o revoca del contributo il beneficiario dovrà provvedere a restituire alla Regione Piemonte tutte le somme eventualmente già percepite e opportunamente rivalutate.

2.6.3 Nei casi in cui le iniziative finanziate ai sensi del presente Piano annuale di attuazione 2006 beneficino di altri contributi pubblici, la somma totale di tali contributi non potrà superare il 100% della spesa sostenuta per la realizzazione di dette iniziative. In tali casi, comunque, il beneficiario è tenuto obbligatoriamente a informare preliminarmente la Regione Piemonte, Direzione Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica, degli ulteriori contributi assegnati e utilizzati per le iniziative in questione.

La Determinazione Dirigenziale Codice 21.2, del 3 agosto 2006, n. 674 recante l’approvazione della modulistica per la presentazione delle istanze di contributo relative alla D.G.R. sopra riportata, è pubblicata su questo Bollettino Ufficiale nell’apposita Sezione (ndr)