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Bollettino Ufficiale n. 36 del 7 / 09 / 2006

Codice 14.7
D.D. 27 aprile 2006, n. 255

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Ditta: Comunita’ Montana Valle Ossola - Comuni: Trontano, Bognanco, Pallanzeno (VCO) - Tipo di intervento: autorizzazione lavori di sistemazione idrogeologica e idraulico forestale

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di autorizzare ai sensi della legge regionale 09.08.1989 n. 45, la Ditta Comunità Montana Valle Ossola, con sede in Domodossola (VCO) Via Romita, 13 bis, ad effettuare le trasformazioni del suolo necessarie alla realizzazione di interventi di :

* sistemazione idrogeologica rii Lavonchio e Martinella in Comune di Trontano;

* sistemazione versanti sponda destra rio Boco in Comune di Bognanco;

* sistemazione versanti sponda sinistra rio Cavallera in Comune di Pallanzeno;

sui terreni iscritti al N.C.T. su fogli e mappali vari individuati nelle planimetrie facenti parte del progetto allegato all’istanza che si conserva agli atti.

L’autorizzazione dovrà avvenire nel rispetto delle seguenti prescrizioni:

1) i lavori dovranno essere realizzati a perfetta regola d’arte, in conformità al progetto allegato all’istanza, in ottemperanza e nel massimo rispetto di quanto sarà stabilito dalla Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico di Verbania ai sensi del R.D. 25.07.1904 n. 523;

2) gli interventi al soprassuolo arboreo dovranno esser limitati allo stretto necessario, in corrispondenza dell’area d’incidenza dei lavori, gli abbattimenti dovranno essere realizzati a perfetta regola d’arte, secondo le buone norme selvicolturali senza provocare danni alla vegetazione arborea circostante;

3) il materiale prodotto dalle sramature e dal taglio della vegetazione arborea ed arbusiva ingombrante le superfici d’intervento, dovrà essere concentrato con cura in luoghi idonei subito dopo l’avvenuto abbattimento;

4) nell’esecuzione generale delle opere, si dovrà porre particolare cura ed attenzione nella scelta ed impiego dei materiali, così da non turbare l’equilibrio del contesto ambientale con elementi di disturbo, con speciale riguardo ai metodi di lavorazione, mantenendo intatte le caratteristiche tipiche della zona;

5) i lavori di ingegneria naturalistica necessari per la riprofilatura, stabilizzazione e consolidamento delle scarpate, dovranno essere realizzati secondo quanto previsto dalla documentazione presentata; dovranno essere immediatamente avviati i lavori di rinaturalizzazione delle aree in cui i lavori sono stati ultimati ed essere effettuati facendo ricorso alle più moderne tecniche bioingegneristiche ed essere diretti e seguiti da tecnico specializzato in materia onde garantire la buona riuscita delle operazioni;

6) nessun intervento di trasformazione o di modificazione del suolo potrà essere eseguito se non autorizzato con atto ai sensi della L.R. 45/89;

7) le varianti in corso d’opera dovranno essere oggetto di nuova istanza;

8) restano salve le disposizioni più restrittive risultanti dall’applicazione delle specifiche norme di tutela ambientale, essendo le superfici d’intervento sottoposta al vincolo ai sensi del D.lgs 22.01.2004 n. 42;

9) occorrerà attenersi strettamente alle prescrizioni e alle risultanze contenute nella relazione geologica;

10) in corso d’opera si dovrà verificare la stabilità degli scavi, dei riporti e di tutti i pendii, anche provvisori e di cantiere, in accordo con i disposti del D.M. 11 marzo 1988. Gli scavi, ove necessario, dovranno essere opportunamente armati;

11) nel corso dei lavori si dovranno verificare gli assunti geotecnici al fine di adempiere al dettato del D.M. 11 marzo 1988. Tali verifiche e, se del caso, l’eventuale ricontrollo delle analisi di stabilità, dovranno far parte integrante del Collaudo/Certificato di regolare esecuzione; nel caso di accertata instabilità, sarà necessario provvedere con idonee opere di consolidamento;

12) si dovrà provvedere a una corretta regimazione delle acque meteoriche e superficiali al fine di impedirne la loro permeazione nel terreno, il formasi di pericolosi ristagni ed il ruscellamento incontrollato delle stesse

13) i movimenti di terra dovranno essere limitati allo stretto necessario e conformi al progetto presentato;

14) si dovrà porre la massima attenzione affinché il materiale di risulta non venga scaricato a valle, soprattutto all’interno delle linee di impluvio

15) i terreni movimentati dovranno essere opportunamente stoccati in loco in attesa del riutilizzo, il materiale in eccedenza dovrà essere trasportato presso discariche autorizzate

I lavori dovranno essere ultimati entro e non oltre 4 (quattro) anni dalla data della presente determinazione.

E’ fatta salva la possibilità di dettare ulteriori prescrizioni qualora se ne accertasse la necessità a seguito di verifiche, effettuate dai soggetti competenti, in corso d’opera o al termine dei lavori.

Ai sensi degli artt. 8 e 9 della Legge regionale 9 agosto 1989 n. 45 si deroga dal versamento del deposito cauzionale e del corrispettivo del rimboschimento in trattasi di opere di interesse pubblico.

La presente autorizzazione è rilasciata esclusivamente per gli interventi oggetto di istruttoria. Sono fatti salvi i diritti e gli interessi di Terzi, le competenze di altri Organi, Amministrazioni od Enti, nonché la possibilità di dettare ulteriori prescrizioni qualora se ne accertasse la necessità.

Eventuali violazioni e/o omissioni dei disposti della presente determinazione saranno perseguite a norma delle leggi vigenti.

Il Dirigente responsabile vicario
Anna Maria Ziliani