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Bollettino Ufficiale n. 35 del 31 / 08 / 2006

Codice 25.9
D.D. 19 aprile 2006, n. 620

O.M. n. 3090 del 18/10/2000 - O.P.C.M. n. 3237 del 12/08/2002. Eventi alluvionali autunno 2000, primavera-estate 2002 e Novembre 2002. Conferenza dei Servizi di Verbania. Comune di Ceppo Morelli. Lavori di inalveamento e ripristino sezioni di deflusso rio del Sasso. Importo di progetto Euro 275.000,00=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di autorizzare l’esecuzione dei lavori di cui sopra ai sensi della L.R. n. 45/89, del D.lgs. n. 42/04 e del R.D. n. 523/1904 a condizione che:

1) le caratteristiche del materiale lapideo impiegato siano coerenti per cromatismo e tipologia a quelle delle pietre presenti nei luoghi d’intervento;

2) le scogliere di sostegno della pista di servizio siano intasate a non completo rifiuto con biacca cementizia, i giunti a vista siano riempiti di terreno vegetale per favorire il rapido inserimento della vegetazione spontanea al fine di mitigare la presenza del manufatto nel contesto ambientale;

3) le superfici delle facce a vista delle pietre di cava impiegate nella realizzazione del muro di sostegno siano a spacco ed irregolari e siano prive delle tracce di perforazione;

4) le superfici rappresentate da terreno smosso, nonché le aree circostanti oggetto di sistemazione vengano opportunamente profilate, ragguagliate e consolidate nel più breve tempo possibile;

5) al termine dei lavori, sul manto superficiale della pista di servizio venga steso un idoneo strato di terreno fertile sul quale si provveda ad eseguire l’inerbimento;

6) il materiale di propagazione impiegato nei lavori sia possibilmente di provenienza locale (fiorume di sfalcio) e comunque pienamente coerente con il corredo flogistico locale;

e nel rispetto delle seguenti prescrizioni di carattere generale:

1) i lavori dovranno essere realizzati a regola d’arte, in conformità al progetto allegato all’istanza ed i movimenti di terreno dovranno essere limitati allo stretto necessario, tenendo in preminente considerazione in qualsiasi fase e circostanza la stabilità del terreno e il buon regime delle acque;

2) in corso d’opera dovranno essere adottati gli accorgimenti tecnici e provvisionali più indicati per evitare in modo assoluto il verificarsi di smottamenti, scoscendimenti, dilavamenti e/o rotolamento di materiale a valle;

3) gli sbancamenti in depositi sciolti dovranno essere eseguiti con la creazione di pendenze di scavo adeguate e compatibili con le caratteristiche geotecniche dei materiali, realizzando le opere di sostegno in tempi brevi per evitare il dilavamento delle pareti di scavo ad opera di eventuali acque ruscellanti;

4) dovrà essere posta particolare cura nell’esecuzione delle opere di regimazione, captazione, drenaggio e smaltimento delle acque superficiali, onde evitare l’insorgere di fenomeni di dilavamento, erosione e/o ristagno, dimensionando in modo adeguato le canalette di raccolta, sottoponendole a una manutenzione periodica e garantendo il convogliamento delle acque stesse negli impluvi naturali; dovranno essere predisposte opportune opere di intercettazione delle acque di infiltrazione a tergo dei muri di sostegno;

5) i reinterri per la ricostruzione della morfologia circostante potranno avvenire con i materiali di risulta degli sbancamenti, evitando però l’impiego di orizzonti limosi eventualmente incontrati durante gli scavi;

6) i materiali di risulta degli scavi che non potranno essere riutilizzati nell’ambito degli interventi dovranno essere allontanati dall’area e comunque in nessun modo potranno interessare alvei e fasce spondali di rii o colatori;

7) dovrà sempre e comunque essere ottemperato al disposto delle norme di cui al D.M. 11/03/88 sulle norme geotecniche;

di trasmettere il presente provvedimento alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio del Piemonte ai sensi dell’art. 159 del D.lgs. 42/04.

Contro il presente provvedimento è possibile il ricorso al tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Dirigente responsabile
Giovanni Ercole