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Bollettino Ufficiale n. 33 del 17 / 08 / 2006

Decreto della Presidente della Giunta Regionale 3 agosto 2006, n. 77

XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006. Opere Connesse. Progetto definitivo “S.P. n. 156 di Lusernetta - Realizzazione della variante tra Bibiana e Luserna San Giovanni”. Determinazione di conclusione del procedimento per Conferenza dei Servizi ai sensi della Legge n. 285/2000 art. 9, commi 3-9

Premesso che:

in data 27/12/2005 recepita con prot. n. 14875/26/2005, è pervenuta alla Direzione Regionale Trasporti la nota prot. n. 500259 del 19/12/2005 contenente l’istanza di apertura della Conferenza dei Servizi ai sensi dell’art. 9, commi 3-9, della Legge 285/2000 e s.m.i. sul progetto Definitivo “S.P. n. 156 di Lusernetta - Realizzazione della variante tra Bibiana e Luserna San Giovanni”;

il Responsabile del Procedimento, designato con D.D. n. 680 del 30/12/2005 del Direttore della Direzione Trasporti, avviava i lavori della Conferenza dei Servizi Definitiva, come risulta dall’Istruttoria predisposta dallo stesso Responsabile del Procedimento e trasmessa alla Presidenza della Giunta Regionale con nota prot. 8572 in data 27/07/2006;

come dalla succitata Relazione Istruttoria, nell’ambito della Conferenza di Servizi sono emersi dissensi alla realizzazione del progetto così come proposto ed anche a fronte delle integrazioni richieste in CdS e prodotte dal Proponente, da parte di Amministrazioni preposte alla tutela dei beni ambientali e del paesaggio, nonché alla tutela del territorio, e pertanto il Responsabile del Procedimento ha ritenuto di procedere all’applicazione dei disposti dell’art. 9, comma 8 della Legge 285/20000 e s.m.i.;

in particolare il Responsabile del Procedimento - nell’applicare il succitato disposto di Legge - ha ritenuto di richiedere l’intervento della Presidenza della Giunta Regionale per le determinazioni di competenza, senza lasciare maturare i tempi previsti per il formarsi del silenzio-rigetto;

la Giunta Regionale ha deliberato con provvedimento n. 5-3526 del 2 agosto 2006 di dare mandato alla Presidente di concludere positivamente il procedimento;

Visti:

il R.D. 3267/1923 - Riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani;

il R.D. n. 523/1904 - Testo unico sulle opere idrauliche;

la L. 109/1994 e s.m.i. - Legge quadro sui Lavori Pubblici;

il D.P.R. 554/1999 -Regolamento di attuazione della legge quadro sui lavori pubblici;

la L. 285/2000 n. e s.m.i. - Interventi per i Giochi Olimpici Invernali “Torino 2006";

il D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i. - Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia;

il D. Lgs. n. 42/2004 e s.m.i. - Codice dei beni culturali e del paesaggio;

la L.R. n. 56/1977 e s.m.i. - Tutela ed uso del suolo;

la L.R n. 57/1979 - Norme relative alla gestione del patrimonio forestale

la L.R. 45/1989 - Nuove norme per gli interventi da eseguire in terreni sottoposti a vincolo per scopi idrogeologici - Abrogazione legge regionale 12 agosto 1981, n. 27;

la L.R. 51/1997 - Norme sull’organizzazione degli uffici e sull’ordinamento del personale regionale;

la L.R. 40/1998 - Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione;

la D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001 - art. 9 della Legge n. 285/2000 Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

la D.G.R. n. 41-7279 del 7 ottobre 2002 - Modifica e integrazione D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001. art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

la D.G.R. n. 44-7807 del 25 novembre 2002 - Ulteriore modifica e integrazione D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001 art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

la D.G.R. n. 1-12972 del 12 luglio 2004 - Procedure per il trasferimento alle stazioni appaltanti dei fondi relativi alle opere connesse ai XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

la D.G.R. n. 33-11537 del 19 gennaio 2004 - Procedure di approvazione dei progetti relativi alle opere dichiarate connesse ai XX Giochi Olimpici Invernali - Opere Pubbliche di particolare interesse regionale ai sensi della L.R. 18/1984;

la D.G.R. n. 4 - 2383 del 20 Marzo 2006 - Proseguimento della attività della Struttura Flessibile Torino 2006 per l’attuazione del progetto “Interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006", istituita ai sensi dell’art. 12 della L.R. 51/97, con D.G.R. 16 Luglio 2001, n. 1-3479;

le deliberazioni della Giunta Provinciale n. D.G.P. n. 1661-453850/2005 del 06/12/2005 e n. 217-73714/2006 del 14/03/2006 di approvazione del progetto definitivo e degli atti integrativi richiesti in Conferenza dei Servizi;

la determinazione del Dirigente del Servizio V.I.A. della Provincia di Torino n° 40-165527 del 10/06/2004;

le Deliberazioni del Consiglio Comunale del Comune di Campiglione Fenile n. 2 del 13/01/2006, del Comune di Bibiana n. 4 del 20.01.2006, del Comune di Luserna S.Giovanni n. 5 del 20/01/2006 e del Comune di Lusernetta n. 2 del26/01/2006;

le Deliberazioni della Giunta Comunale del Comune di Campiglione Fenile n. 13 del 08/03/2006, del Comune di Bibiana n. 46 del 21/03/2006, del Comune di Luserna S.Giovanni n. 51 del 02/03/2006 e del Comune di Lusernetta n. 15 del 30/03/2006;

i verbali delle riunioni delle Conferenze dei servizi, acquisiti agli atti;

i pareri ed i contributi tecnici, acquisiti agli atti;

la nota del Settore regionale Attività Giuridico-Legislativa a supporto della Giunta Regionale e delle Direzioni Regionali prot. 2688 del 21/02/2006, pervenuto in data 22/02/2006 e protocollato col n° 22261/26/2006;

la nota del Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale Struttura Torino 2006, prot. 3495 del 22/02/2006, pervenuta in data 23/02/2006 e protocollata col n° 2338/26/2006;

la nota della Provincia di Cuneo, prot. 2599 del 03/04/2006 pervenuta in data 20/04/2006 e protocollata col n° 4532/26/2006;

la nota della Provincia di Torino prot. 213944 del 30/06/2006 pervenuta in data 19/07/2006 e protocollata col n° 8093/26/2006;

la D.G.R. n. 5-3526 del 2 agosto 2006 con cui la Giunta Regionale, esaminata l’istruttoria predisposta dal Responsabile del Procedimento, ha ritenuto meritevole di conclusione positiva il procedimento in esame;

LA PRESIDENTE DELLA REGIONE PIEMONTE

decreta

1) di prendere atto dei pareri espressi dalle Amministrazioni in sede di Conferenza di Servizi e del parere espresso dal C.R.O.P.;

2) di prendere atto delle disposizioni contenute nella D.G.R. n. 44-7807 del 25/11/2002 e conseguentemente di considerare acquisito l’assenso delle Amministrazioni che, regolarmente convocate, non abbiano espresso definitivamente la loro volontà nell’ambito della Conferenza dei Servizi;

3) di approvare e fare proprie le controdeduzioni alle osservazioni presentate come dalle risultanze della Conferenza di Servizi;

4) di approvare il progetto Definitivo “S.P. n. 156 di Lusernetta - Realizzazione della variante tra Bibiana e Luserna San Giovanni” (approvato D.G.P. n. 1661-453850/2005 del 06/12/2005 ed integrato con D.G.P. n. 217-73714/2006 del 14/03/2006), ai fini del rilascio delle seguenti autorizzazioni, concessioni, nulla osta o atti di assenso comunque denominati, richiesti dal Proponente ed integrati da quelli emersi nell’ambito della Conferenza dei Servizi:

-autorizzazione paesaggistica ai sensi del D.Lgs n. 42/2004 e s.m.i.;

-autorizzazione in linea idraulica ai sensi del R.D. 523/1904;

-autorizzazione ai sensi della L.R. 45/1989 per le aree sottoposte a vincolo idrogeologico;

- autorizzazione ai sensi della L.R. 57/1979 per i tagli boschivi nei territori non soggetti a vincolo idrogeologico;

- permesso di costruire non oneroso ai sensi del D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i..;

5) di dare atto che ai sensi della L. 285/2000 e dell’art. 14-ter della L. 241/1990 e s.m.i. , il presente provvedimento sostituisce, a tutti gli effetti, ogni autorizzazione, concessione, nulla osta o atto di assenso comunque denominato di competenza delle amministrazioni partecipanti o invitate a partecipare alla Conferenza dei Servizi;

6) di stabilire che i succitati permessi, autorizzazioni, atti di assenso sono:

a) rilasciati sulla base degli elaborati costituenti il progetto definitivo di cui una copia è conservata agli atti della Direzione Trasporti mentre una copia, debitamente vistata, viene restituita unitamente al presente atto al soggetto proponente;

b) concessi facendo salvi ed impregiudicati eventuali diritti di terzi;

c) subordinati all’osservanza delle prescrizioni di cui all’Allegato “A,” che fa parte integrante e sostanziale del presente decreto;

7) di dichiarare efficaci, ai sensi dell’ art. 9 legge 9 ottobre 2000 n. 285, le variazioni degli strumenti urbanistici vigenti nei Comuni di Bibiana, Campiglione Fenile, Luserna San Giovanni e Lusernetta, necessarie per la realizzazione dell’opera e riportate sugli elaborati a carattere urbanistico pervenuti alla Direzione Regionale Trasporti in data 27/12/2005 e protocollati col n° 14875/26/2005;

8) di dare atto che gli elaborati delle variazione urbanistica del Comune di Luserna S. Giovanni riportano, per un mero errore materiale, la dizione “adottato” in luogo della dizione “vigente”, di conseguenza tutte le tavole e la Relazione Illustrativa con tale dizione sono da intendersi modificate con la dizione “vigente” in luogo della parola “adottato”; - gli elaborati: Tav. 04_0_0_D_R_AZ_015_0, Tav. 04_0_0_D_R_AZ_016_0,Tav. 04_0_0_D_R_AZ_017_0 risultano così superati e stralciati dalle variazioni urbanistiche di cui alla L. 285/2000;

9) di prendere atto dell’impegno del Proponente ad approvare nella prossima seduta utile di Consiglio Provinciale la variazione di bilancio, necessaria per assicurare la completa copertura finanziaria dell’opera in oggetto;

10) di stabilire che il soggetto proponente per la successiva fase di progettazione esecutiva, anche nell’ambito della validazione degli elaborati ai sensi del D.P.R. 554/99, autocertifichi l’ottemperanza delle prescrizioni e condizioni di cui al presente provvedimento dandone contestuale comunicazione alla Regione Piemonte;

11) di prendere atto dei contenuti e delle motivazioni di cui alla Relazione Istruttoria predisposta dal Responsabile del Procedimento ed allegata alla D.G.R. n. 5-3526 del 2 agosto 2006;

12) di superare il dissenso rilevante espresso in sede di conferenza dei servizi, dalla Direzione Regionale Territorio Rurale, dalla Direzione Regionale Economia Montana e Foreste (nota in data 16/05/2006 prot. 14442/14), dalla Direzione Regionale Urbanistica-Settore Beni Ambientali (nota del 28/06/2006 prot. 21202/19), dal Corpo Forestale dello Stato Coordinamento Provinciale di Torino (con nota pervenuta in data 20/04/2006), subordinatamente al rispetto delle prescrizioni riportate nell’allegato, che di essa fa parte integrante e sostanziale;

13) di concludere positivamente il procedimento di approvazione del progetto Definitivo “S.P. n. 156 di Lusernetta - Realizzazione della variante tra Bibiana e Luserna San Giovanni” ;

14) di inviare il presente provvedimento al Proponente e a tutti i soggetti coinvolti nel procedimento;

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data d’avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data d’avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199;

Il presente Decreto sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 13 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

p. Mercedes Bresso
il Vice Presidente
Paolo Peveraro

Allegato A

Elenco delle prescrizioni da recepire ai fini delle autorizzazioni sul Progetto Definitivo “S.P. n. 156 di Lusernetta” - “Realizzazione della variante tra Bibiana e Luserna San Giovanni”.

PRESCRIZIONI PROGETTUALI

1. L’Amministrazione Proponente dovrà attenersi, per quanto di competenza, alla circolare dello Stato Maggiore Difesa n° 146/394/4422 del 09/08/2000 sulle “Opere costituenti ostacolo alla navigazione aerea”;

2. Dovranno essere rispettate le normative vigenti in materia di nuovo codice della strada, di sicurezza e di progettazione delle infrastrutture viarie;

3. I lavori necessari per la realizzazione dell’opera in corrispondenza di reti acquedottistiche e di irrigazione dovranno essere compiuti nel rispetto della normativa vigente in materia; al momento della redazione del progetto esecutivo gli elaborati progettuali di interesse dovranno essere trasmessi ai soggetti che gestiscono le reti (ACEA s.p.a., Consorzio della bealera di Bibiana) per una idonea verifica; le fasi realizzative di comune interesse dovranno essere concordate con i soggetti gestori. In particolare:

- si segnala l’interferenza con le infrastrutture acquedotto in Comune di Lusernetta (tra le sezioni di progetto 108-109-110), per cui è necessario prevedere lo spostamento di una condotta acquedotto PEAD DN 63 con la posa di una nuova condotta in tubo guaina sotto alla nuova viabilità;

- nei tratti in cui è prevista la realizzazione della piattaforma stradale dovranno essere messi in atto tutti quegli accorgimenti necessari a salvaguardare le infrastrutture della rete acquedotto presenti e opportunamente sistemati in quota i chiusini stradali dei gruppi di manovra e degli allacciamenti d’utenza esistenti;

4. In corrispondenza della sovrapposizione con la rete fognaria esistente al Km 3+000 davanti all’impianto di depurazione, si dovranno prevedere idonee protezioni al fine di una corretta distribuzione dei carichi statici; eventuali pozzetti di ispezione che dovessero venire interessati dai lavori dovranno essere mantenuti accessibili; dovrà essere mantenuto un accesso all’impianto di depurazione per permettere le normali operazioni di manutenzione e pulizia;

5. In sede di progetto esecutivo dovranno essere approfondite le informazioni relative alle condizioni di stabilità del tratto di scarpata prossimo alla cascina Caburna, dove è stata rilevata la presenza di substrato roccioso affiorante. Tali approfondimenti, da realizzare attraverso rilievi geostrutturali di dettaglio, come indicato nella Relazione Geologica - versione 1 - dovranno evidenziare, in particolare, la presenza di eventuali situazioni critiche sotto il profilo cinematico e gli accorgimenti tecnici da porre in opera in fase di realizzazione degli interventi;

6. Tenuto conto che il tracciato intercetta un corpo terrazzato per il quale non sono disponibili dati stratigrafici complessivi, è necessario, come peraltro suggerito nella Relazione Geologica - versione 1, che preliminarmente alla progettazione esecutiva venga realizzato almeno un sondaggio geognostico spinto a profondità tale da intercettare l’intera sequenza di depositi (orientativamente, non inferiore a 20 mt) e corredato da prove in sito per la caratterizzazione dei terreni (ad esempio, prove SPT). I risultati di tale indagine, che si suggerisce di sviluppare anche tra le progressive S109 e S135, potranno essere utilizzati per il controllo delle ricostruzioni effettuate con metodi geofisici e l’eventuale revisione delle verifiche già predisposte;

7. Le sezioni di progetto, quanto meno quelle relative agli interventi più significativi (come il Ponte sul T. Luserna, il tratto in trincea ed i tratti in sbancamento lungo il versante), dovranno essere realizzate anche tenendo conto dei dati litostratigrafici già disponibili, ricavati attraverso le indagini geognostiche e geofisiche effettuate nell’ambito dello studio, o derivanti da ulteriori indagini di dettaglio successivamente predisposte a supporto della progettazione;

8. Il tratto di attraversamento della Balera di Bibiana dovrà essere provvisto, quanto meno, di appositi pozzetti di ispezione o tratti grigliati in modo da garantire l’accesso e la manutenzione dell’opera;

9. Per quanto riguarda la classificazione dei suoli operata secondo i criteri definiti al punto 3.1 delle “Norme Tecniche per il progetto, la valutazione e l’adeguamento sismico degli edifici allegate all’Ordinanza P.C.M. n. 3274/03 (ora riportate al punto 3.2.1 delle Norme Tecniche allegate al Decreto Min. Infrastrutture e Trasporti del 14/09/2005 - ”Norme Tecniche per le costruzioni"), si richiama l’opportunità che le relative valutazioni siano improntate a criteri di particolare cautela, specie per le situazioni in cui si rileva la presenza di materiali sciolti di modesta potenza (generalmente inferiori ai 20 mt.), poggianti su substrato roccioso, per le quali anche il D.M. 16/01/1996 prevede specifiche cautele in sede di progettazione;

10. Dovrà essere fornito ai sensi della Legge 109/1994 e s.m.i. e del regolamento di attuazione D.P.R. n. 554/1999 un approfondimento delle tematiche geologiche, geotecniche, idrogeologiche e idrauliche illustrando puntualmente, sulla base del progetto definitivo, le soluzioni tecniche da adottare; in particolare, visto che l’intervento ricade in “zona 2" così come indicato dall’O.P.C.M. n. 3274 del 20 marzo 2003, recante ”Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica", le opere dovranno essere progettate secondo le prescrizioni della normativa antisismica vigente; in particolare poiché negli elaborati contenenti i calcoli preliminari delle strutture (ponte, opere di sostegno e di attraversamento) non risulta richiamata la normativa di riferimento in ambito sismico e nello sviluppo dei calcoli non vengono tenute in conto le azioni sismiche, tali aspetti dovranno essere adeguatamente approfonditi in sede di progetto esecutivo delle opere, provvedendo alla revisione dei relativi elaborati;

11. Una volta concluso il periodo legato alla fase sperimentale di applicazione della normativa tecnica fissato dal Decreto Min. Infrastrutture e Trasporti del 14/09/2005, si dovrà tenere conto delle specifiche norme tecniche allegate al decreto sia nella fase di scelta dei criteri di progettazione e di dimensionamento delle fondazioni e delle opere, sia nelle successive fasi di verifica delle stesse;

12. Dovrà essere fornita un tabella riepilogativa con indicazioni puntuali e precise sulle volumetrie relative a scavi/riporti e dalla provenienza/recapito finale del materiale necessario alla realizzazione dei singoli interventi. Da tale tabella dovrà emergere il bilancio effettivo degli inerti, mettendo in evidenza i quantitativi riutilizzati nel cantiere stesso, quelli acquistati e quelli eventualmente in esubero. Si ricorda al proposito di privilegiare l’utilizzo di eventuali esuberi di cantieri olimpici limitrofi ovvero l’opportunità che almeno parte dei materiali occorrenti per riempimenti e rilevati siano reperiti presso le discariche minerarie di sfridi delle cave di pietre ornamentali del bacino estrattivo di Bagnolo Piemonte, Luserna S. Giovanni e Rorà;

13. Dovranno essere identificate le discariche autorizzate ai sensi della normativa vigente presso cui verranno recapitati i materiali derivanti dalle operazioni di cantiere per i quali non sia possibile il riutilizzo in loco o in cantieri limitrofi alle aree interessate dai progetti in esame;

14. Dovrà essere definita la localizzazione e la quantificazione delle aree di cantiere e l’occupazione di aree di stoccaggio temporanee e/o definitive degli inerti di risulta, e la logistica necessaria per la realizzazione dell’opera (percorsi viari);

15. Dovrà essere predisposto un piano idoneo di ripristino ambientale per le aree di servizio alla realizzazione dell’opera (cantieri, deposito materiali, piste temporanee);

16. Dovrà essere fornito un progetto di regimazione delle acque superficiali che individui soluzioni idonee ad impedire l’innesco di fenomeni erosivi concentrati. In particolare dovranno essere fornite valutazioni sul dimensionamento, planimetrie di progetto a scala adeguata e precisazioni sulla zona di recapito delle acque;

17. Dovranno essere localizzati e dimensionati i sistemi di drenaggio e captazione delle sostanze inquinanti derivanti da sversamenti accidentali sul manto stradale in caso di incidente e di raccolta delle acque di prima pioggia, ai sensi del recente Regolamento Regionale del 20 febbraio 2006, n. 1/R recante la “Disciplina delle acque meteoriche di dilavamento e delle acque di lavaggio esterne”;

18. Dovranno essere presentati per la successiva fase di progetto, dei dettagli progettuali quali:

- tavole relative al recupero ambientale ad adeguata scala e dettaglio di approfondimento, in cui vengano riportate (anche con documentazione fotografica) la situazione attuale delle aree interessate (comprese le zone in cui è previsto l’accantonamento del terreno vegetale e del materiale inerte) e quella finale al termine del recupero;

- tavole (planimetrie, sezioni, particolari costruttivi) degli interventi previsti, ma anche una precisa indicazione delle tempistiche per la realizzazione delle opere stesse. In particolare si evidenzia che:

- le misure di mitigazione indicate in progetto per la componente fauna (passaggi) dovranno essere dettagliate sotto il profilo progettuale ricorrendo all’elaborazione di opportune sezioni e profili, e concordate con i servizi competenti della Provincia, al fine di orientare le modalità costruttive dei singoli manufatti;

- dovranno essere previsti opportuni rimodellamenti morfologici per gli interventi di sistemazione arborea ed arbustiva, con l’utilizzo di specie vegetali di preferenza autoctone e di materiali ecocompatibili (ad es. materiali di riciclo opportunamente trattati);

19. Si dovrà predisporre un adeguato piano di manutenzione delle opere realizzate con particolare riferimento a quelle di riqualificazione ambientale, i cui relativi oneri dovranno essere compresi nel quadro economico;

20. Dovrà essere redatto apposito documento di analisi prezzi nel quale, per quanto concerne i prezzi desunti dal Prezziario Regionale in vigore al momento della redazione del progetto, si riportino i relativi articoli di riferimento, mentre per quelli non perfettamente corrispondenti sia in termini descrittivi che economici, si dovrà puntualmente riportare la specifica e dettagliata analisi. In particolare le voci elementari che costituiscono le analisi dovranno essere desunte dal Prezziario Regionale; nel caso in cui le stesse non siano corrispondenti, si dovranno allegare al documento di analisi almeno tre listini o preventivi previa indagine di mercato;

21. Gli oneri della sicurezza dovranno essere computati e quantificati analiticamente secondo quanto specificato dal Regolamento D.P.R. n° 222 del 03/07/2003. In particolare, secondo quanto stabilito dall’art. 7 comma 3 del suddetto Regolamento, la stima dovrà essere congrua, analitica, per voci singole, a corpo o a misura, riferita ad elenchi prezzi standard o specializzati, oppure basata su listini ufficiali vigenti nell’area interessata, o sull’elenco prezzi delle misure di sicurezza del committente; qualora un elenco prezzi non sia applicabile, o non disponibile, si farà riferimento ad analisi costi complete e desunte da indagini di mercato. I costi della sicurezza così individuati dovranno essere inseriti nel quadro economico di spesa, così come previsto dall’art. 17 comma 2 del DPR 554/1999, suddividendo cioè l’importo dei lavori in importo delle lavorazioni ed importo per l’attuazione dei piani di sicurezza; quest’ultima quota rappresenta la parte del costo dell’opera da non assoggettare a ribasso nelle offerte delle imprese esecutrici;

22. Per quanto riguarda le opere appaltate a corpo, le stesse devono essere illustrate nel dettaglio e si dovrà indicare, per ogni gruppo di lavorazioni ritenute omogenee, il relativo importo e la sua aliquota percentuale, riferita all’ammontare complessivo delle opere a corpo, sulla base della quale emettere i relativi stati di avanzamento, in ottemperanza ai disposti del DPR 554/1999;

23. Tutte le modificazioni conseguenti alle prescrizioni impartite dovranno trovare adeguata rispondenza nel quadro economico del progetto esecutivo.

24. Il progetto esecutivo dovrà essere comunque redatto in conformità al DPR 554/1999, al fine di porre a base di gara l’insieme degli elaborati progettuali formulati con le specifiche di idoneità prescritte dalla norma; la verifica del livello progettuale esecutivo è di competenza e di responsabilità esclusiva del R.U.P., che dovrà provvedere in tal senso prima dell’indizione della gara d’appalto;

25. Lo schema di contratto e il Capitolato Speciale d’Appalto dovranno essere redatti ai sensi della L. 109/1994 s.m.i. e del DPR 554/1999, nonché al DM 145/2000; in particolare lo schema di contratto dovrà indicare, oltre all’importo complessivo dei lavori, anche l’importo degli oneri della sicurezza da non assoggettare a ribasso d’asta e l’importo dei lavori a base d’asta;

26. Ai sensi dell’art. 15 del DPR 554/1999, le valutazioni necessarie per la realizzazione dei lavori in sicurezza e la predisposizione dei documenti di cui all’art. 4 comma 1 lett. a) e b) del D.Lgs. 494/1996 e s.m.i., dovranno essere effettuate durante tutte le fasi della progettazione dell’opera, con un grado di approfondimento commisurato alla fase di progettazione stessa;

27. Gli elaborati tecnici dovranno riportare apposite prescrizioni in ordine alla tematica relativa all’uso dei cementi di miscela più idonei per la natura ed utilizzo delle opere in progetto.

PRESCRIZIONI RELATIVE ALLA FASE DI ESECUZIONE E ALLE OPERE DI CANTIERIZZAZIONE

1. I lavori necessari per la realizzazione dell’opera in corrispondenza di elettrodotti aerei in AT/MT/bt dovranno essere compiuti nel rispetto del D.M. n° 28 del 21/03/88 e delle norme CEI 11-17 fasc. 558; il progetto esecutivo dell’opera nonché i dati del soggetto al quale farà carico la spesa dei relativi interventi dovranno essere tempestivamente trasmessi al soggetto che gestisce le linee elettriche (E.N.E.L. Distribuzione s.p.a.). Durante l’esecuzione dei lavori dovrà essere rispettato quanto previsto dal DPR n. 164 del 07/01/1956, art. 11 che qui integralmente si riporta: “Lavori in prossimità di linee elettriche: non possono essere eseguiti lavori in prossimità di linee elettriche aeree a distanza minore di cinque metri dalla costruzione o dai ponteggi, a meno che, previa segnalazione all’esercente delle linee elettriche, non si provveda da chi dirige detti lavori per una adeguata protezione atta ad evitare accidentali contatti o pericolosi avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse”. All’atto del picchettamento del corpo stradale dovrà essere compiuto un ulteriore controllo sul rispetto della distanza dei sostegni dall’opera da realizzare, in presenza del tecnico incaricato dal soggetto gestore;

2. Tutte le opere di scotico e scavo per la realizzazione del tracciato stradale e per le opere connesse, comprese le piste di cantiere, dovranno essere eseguite con assistenza archeologica continua, da parte di operatori specializzati, sotto la supervisione della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte, senza oneri per quest’ultima, allo scopo di garantire l’immediato riconoscimento, la salvaguardia e la documentazione di eventuali preesistenze di natura archeologica, al momento non conosciute lungo un percorso vallivo certamente attraversato sin dall’antichità da percorsi di collegamento tra i distretti alpini e la pianura;

3. Il competente Ufficio della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte dovrà essere preventivamente informato del calendario previsto per l’inizio dei lavori di scavo e del nominativo della ditta incaricata dell’assistenza;

4. Prima dell’aggiudicazione, prima dell’inizio e durante l’esecuzione dei lavori dovranno essere assunte tutte le iniziative, ed adottate tutte le cautele, per assicurare un corretto inserimento ambientale dell’opera. Si richiede che, nel rispetto della normativa vigente in materia, la realizzazione delle opere di recupero e riqualificazione ambientale sia affrontata da professionisti esperti. Relativamente agli interventi di taglio di soggetti arborei, dovrà essere valutata la possibilità di contenere la sottrazione di vegetazione arborea: prima dell’esecuzione di qualsiasi lavoro, dovranno essere ispezionati i luoghi da un tecnico esperto in campo forestale che collabori con la Direzione Lavori, al fine di minimizzare e ottimizzare la necessità di taglio della vegetazione.

RACCOMANDAZIONI:

1. Trattandosi di opere da realizzare su rete stradale provinciale, ai sensi del Codice della strada, l’Ente titolare dei poteri e dei compiti per quanto riguarda gli aspetti tecnici e della sicurezza stradale è la Provincia di Torino. Pertanto le osservazioni di seguito riportate non sono strettamente vincolanti per il Proponente, ferma restando la necessità di adottare tutte le misure e gli accorgimenti necessari a salvaguardare la sicurezza della circolazione:

- in fase di progettazione esecutiva dovranno essere adottate tutte le misure e gli accorgimenti necessari al fine di evitare possibili situazioni pregiudizievoli per la sicurezza della circolazione che potrebbero crearsi a causa degli automezzi in entrata e in uscita dal piazzale di sosta dello stabilimento Pontevecchio, previsto su un allargamento della sede stradale della S.P. 156;

- sempre in fase di progettazione esecutiva, l’innesto previsto in prossimità della Cascina Pravilla, tra il vecchio sedime stradale della S.P. 156 ed il nuovo tracciato, dovrà essere opportunamente segnalato e studiato al fine di non consentire agli autoveicoli di compiere manovre di svolta ed immissione in modo non regolato;

- gli elaborati progettuali esecutivi relativi alle rotatorie dovranno contenere dettagliate informazioni per quanto riguarda la segnaletica verticale ed orizzontale, le isole spartitraffico, gli eventuali percorsi pedonali, marciapiedi, attraversamenti pedonali ed accessi alle proprietà private.

2. Si ricorda che tutte le opere che presentano rilevanza strutturale e interessano la pubblica incolumità dovranno acquisire l’autorizzazione preventiva all’inizio dei lavori, ai sensi degli art. 93 e 94 del D.P.R. 380/2001 e s.m.i.;

3. Relativamente alla tutela delle risorse idriche superficiali, qualora dovesse rendersi necessario lo scarico, anche temporaneo, di acque civili in corpi d’acqua superficiali, dovrà essere richiesta apposita autorizzazione presso gli uffici provinciali competenti ai sensi del DlGs. 152/2006 (ex art. 45 del DLgs. 152/1999);

4. Le variazioni urbanistiche trasmesse ai sensi dell’art. 9 della L. 285/2000 rendono conformi le opere in progetto, anche in riferimento agli adeguamenti del tracciato, che ricadono comunque all’interno delle fasce di rispetto stradali. Rispetto a tali limitate modifiche sarà cura delle Amministrazioni Comunali provvedere agli adeguamenti cartografici delle Tavole di Piano in occasione della prima variante urbanistica;

5. Si richiede di valutare la possibilità, al fine di tutela dell’aspetto morfologico esistente e per quanto possibile, senza che ciò comporti modifiche sostanziali al progetto presentato, di seguire le curve di livello, ridimensionando le linee di scavo, riporto e rilevati;

6. Tenuto conto di quanto previsto dall’Accordo di Programma Quadro per il potenziamento delle infrastrutture dei Giochi Olimpici Invernali “Torino 2006", nel caso in cui le opere non dovessero essere appaltate entro il 31 Dicembre 2006, e pertanto in caso di sopravvenuta indisponibilità dei finanziamenti statali, il Proponente dovrà provvedere alla copertura finanziaria per la parte mancante.