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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 32

Codice 25.6
D.D. 21 aprile 2006, n. 634

Provvedimento conclusivo della Fase di verifica della procedura di V.I.A. ( L.R. 40/98 art. 10 ) inerente progetto preliminare “ Interventi di sistemazione idrogeologica e stradali nei comuni di Garessio ed Ormea” presentato dalla Comunita’ Montana Alta Val Tanaro - Esclusione del progetto definitivo dalla fase di valutazione di cui all’art.12 della L.R. 40/98 -

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

a) di considerare le premesse parte integrante della presente Determinazione Dirigenziale;

b) di concludere il procedimento relativo alla Fase di Verifica, di cui all’art. 10 della L.R. n. 40/98, relativo al progetto preliminare denominato “Interventi di sistemazione idrogeologica e stradali nei Comuni di Garessio ed Ormea”, da localizzarsi nei Comuni di Garessio ed Ormea (CN), presentato dalla Comunità Montana Alta Val Tanaro - Tip. B1 13 - Pos. 67/ver/2005 e di escludere il progetto medesimo dalla successiva fase di valutazione e giudizio di compatibilità ambientale ai sensi dell’art. 12 L.R. 40/98;

c) di richiedere alla Comunità Montana Alta Val Tanaro, soggetto proponente, che nel corso della redazione del progetto definitivo/esecutivo e dell’esecuzione dei lavori vengano recepite le prescrizioni vincolanti nel seguito elencate, finalizzate all’ottimizzazione del progetto dal punto di vista ambientale per l’ottenimento, nella successiva fase di approvazione dl progetto definitivo, dei necessari atti di consenso da parte delle Amministrazioni interessate:

1. nella fase di redazione del progetto definitivo venga posta particolare attenzione nella progettazione del sottofondo stradale che dovrà presentare caratteristiche tali da garantire nel tempo una notevole resistenza all’erosione,

2. nella fase di redazione del progetto definitivo vengano chiaramente individuate e localizzate le arre di cantiere per le lavorazioni e lo stoccaggi dei materiali da utilizzarsi durante la realizzazione degli interventi in un’ottica di minimizzazione degli impatti connessi e prevedendo le opportune mitigazioni in corso d’opera definendo tempi e modi delle fasi di ripristino ambientale;

3. nella fase di redazione del progetto definitivo e/ esecutivo dovrà essere approfondita l’analisi relativamente alla presenza di specie ittiche nei tratti di corso d’acqua oggetto di intervento. Nel caso in cui si evidenziasse la presenza di ittiofauna, prima dell’esecuzione degli interventi in alveo dovranno essere effettuate, in accordo con la Provincia di Cuneo, le operazioni di allontanamento della stessa.

4. nella fase di redazione del progetto esecutivo siano individuati e quantificati i materiali occorrenti per la realizzazione delle opere nonchè l’individuazione delle cave di approvvigionamento;

5. nella fase di redazione del progetto esecutivo dovrà essere definito un cronoprogramma dei lavori che tenga conto dei periodi riproduttivi delle specie ittiche presenti, in modo da limitare o interrompere gli interventi in alveo in tali periodi;

6. durante i lavori si raccomanda che siano posti in essere tutti gli accorgimenti necessari a garantire la sicurezza del transito sulla viabilità comunale;

7. durante i lavori tutti gli interventi siano eseguiti nel rispetto della vigente normativa in materia di tutela e salute dei lavoratori;

8. durante i lavori siano preservati eventuali pozzi, sorgenti, captazioni e/o altre opere acquedottistiche nel pieno rispetto della normativa vigente in materia di acque destinate al consumo umano;

9. durante i lavori siano adottate tutte le precauzioni per limitare l’intorbidamento delle acque e per evitare sversamenti accidentali di materiali, in modo da ridurre le possibilità d’inquinamento delle acque. A tal fine dovrà essere predisposto un piano di intervento rapido per il contenimento e l’assorbimento di eventuali sversamenti accidentali che interessino le acque e/o il suolo;

10. durante i lavori sia garantito il libero deflusso delle acque a tutela della fauna ittica;

11. per le opere di messa a dimora delle piante sarebbe opportuno prevedere un periodo di manutenzione da svolgersi almeno nell’anno successivo la realizzazione delle opere stesse, in modo da garantire l’attecchimento del materiale vegetale;

12. poiché il progetto prevede la cementazione dei massi nella parte retrostante delle scogliere per una larghezza pari a circa il 50-60 % rispetto a quella totale, si sconsiglia di inserire talee negli spazi vuoti presenti tra un masso e l’altro, in quanto queste non sarebbero in grado di sviluppare adeguatamente il proprio apparato radicale e di sopravvivere. Per un miglior inserimento paesaggistico ed ambientale, gli interstizi tra i massi dovranno essere ricaricati con materiale terroso ed inerbiti;

13. qualora risultasse la necessità di effettuare il taglio di vegetazione arborea, questo dovrà essere limitato al minimo indispensabile. Laddove sia previsto l’abbattimento della vegetazione esistente, dovrebbe essere prevista la piantumazione compensativa di essenze arboree e arbustive autoctone per avviare il processo di rinaturalizzazione dell’area oggetto dei lavori;

14. al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco. Per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deponia temporanea, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, la pista di servizio realizzata per l’esecuzione della difesa spondale, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell’esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti;

15. dovrà essere comunicato al Dipartimento ARPA di Cuneo l’inizio e il termine dei lavori, onde permettere il controllo dell’attuazione delle prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera, ai sensi dell’art. 8 della L.R. n. 40/1198.

d) di dare atto che la presente determinazione sarà inviata alla Comunità Montana Alta Val Tanaro ed ai soggetti interessati di cui all’articolo 9 della L.R. 40/1998 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al tribunale amministrativo regionale entro il termine di sessanta giorni.

La presente determinazione dirigenziale sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Carlo Giraudo