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Bollettino Ufficiale n. 32 del 10 / 08 / 2006

Codice 21.5
D.D. 28 aprile 2006, n. 313

Alluvione Ottobre 2000. Ordinanza Ministeriale n. 3090/2000. Legge 104/94 art. 7. “Lavori su asta del Rivo della Gatta e Rivo S. Pietro. Sistemazione alveo Progetto definitivo”. Proponente Comune di Chiaverano. Valutazione d’incidenza SIC IT1110057 “Serra di Ivrea” DPR 357/97, art. 5 modificato e integrato con DPR 120/03, art. 6

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di esprimere, ai sensi dell’articolo 6 del DPR 120/03 che modifica l’articolo 5 del DPR 357/97 “Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche” e per le motivazioni espresse in premessa, giudizio positivo di valutazione d’incidenza all’esecuzione del progetto “Lavori su asta del Rivo della Gatta e Rivo S. Pietro. Sistemazione alveo Progetto definitivo” situato all’interno del Sito d’Importanza Comunitaria “Laghi d’Ivrea” (cod. IT1110021), presentato dal Comune di Chiaverano, subordinatamente al rigoroso rispetto delle seguenti prescrizioni:

1. In merito agli interventi di mitigazione proposti si condivide la proposta di realizzare un tipo di sistemazione meno artificiale: posa di massi intasati in terra, in modo da non alterare la permeabilità dell’area. In aggiunta, compatibilmente con il mantenimento dell’officiosità idraulica della sezione, si richiede l’inserimento di talee nella parte più alta della sponda, in modo da consentire un ulteriore consolidamento del versante e di ripristinare una fascia naturale a bordo alveo.

2. Relativamente all’impatto sulle specie di piccola e media taglia si richiede l’allestimento di vie di fuga intervallate a guisa di scivolo che consentano agli animali la risalita lungo le sponde. Le vie di fuga (risalite), sistemate presso le sponde, dovranno essere costituite da scivoli ruvidi che servano da scaletta per consentire all’animale la risalita verso il piano campagna. Le rampe dovranno essere sistemate lungo il rio ad intervalli regolari (50-100 metri per piccoli animali) con posizionamento alternato sulle due sponde; la pendenza massima delle risalite è pari a 3/2. Al fine di consentire un’agevole risalita le rampe dovranno essere sagomate a piccoli gradini o opportunamente realizzate o rivestite con materiali che facilitino la presa (es. metallo trattato antiruggine dotato di superficie ruvida). In corrispondenza della risalita sarà opportuno sistemare piccole macchie di arbusti, in modo da facilitare l’individuazione delle rampe alla fauna in transito e di favorirne il riparo.

3. La messa a dimora delle piantine per l’inserimento paesaggistico delle barriere paramassi dovrà adottare le migliori tecniche per la buona riuscita dell’intervento, prevedendo anche la sostituzione delle fallanze in caso di mancato attecchimento.

Si prescrive infine di affidare al Coordinamento VIA-VAS dell’ARPA Piemonte il controllo dell’effettivo recepimento e attuazione di tutte le prescrizioni ambientali contenute ai punti precedenti relative alla fase realizzativa dell’opera e di stabilire conseguentemente che il proponente dia tempestiva comunicazione dell’avvio dei lavori al Coordinamento suddetto.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Ermanno De Biaggi