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Bollettino Ufficiale n. 32 del 10 / 08 / 2006
Codice 17.1
D.D. 11 maggio 2006, n. 192
L.R. n. 40/1998 - Fase di verifica della procedura di Via inerente il progetto presentato dalla Soc. Stella Bianca S.p.A. localizzato nel Comune di Rivarolo Canavese (TO) - Esclusione del progetto dalla Fase di valutazione di impatto ambientale di cui allart. 12 della l.r. n. 40/1998
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
* di ritenere che il progetto destinato alla realizzazione di un centro commerciale classico, tipologia G-CC1, nellarea denominata Ex-Bofim, localizzato nel comune di Rivarolo Canavese (TO), presentato in data 30.01.2006 dalla Società Stella Bianca S.p.A. con sede in Via Cavour n. 1, Torino, allo stato degli atti e sulla base degli elaborati depositati, possa essere escluso dalla fase di valutazione di cui allart. 12 della l.r. 40/1998 per le ragioni espresse in premessa, a condizione che il progetto municipale recepisca tutte opere di compensazione e mitigazione previste dal progetto esaminato nel presente procedimento e le prescrizioni e le raccomandazioni di seguito elencate:
1. Acque - è opportuno che sia prodotta una relazione idrogeologica e idrologica che attesti lassenza di interferenze tra le opere in progetto e la risorsa idropotabile. Si richiede di ottimizzare il rapporto tra fabbisogno idrico e risorse disponibili, al fine non solo di una migliore compatibilità ambientale dellintervento, ma anche del futuro risparmio negli oneri di gestione; inoltre, nellottica della compatibilità ambientale del progetto e del rispetto delle risorse disponibili, si prescrive di allegare al progetto municipale il progetto della gestione delle acque che tenga presente quanto segue:
- per tutte le acque di dilavamento da superfici potenzialmente inquinate (parcheggi a raso, in copertura, viabilità interna, ...) è necessario verificare che il previsto sistema di raccolta delle acque di prima pioggia rispetti il recente Regolamento regionale del 20.02.2006, n. 1/R, recante Disciplina delle acque meteoriche di dilavamento e delle acque di lavaggio di aree esterne (L.R. 29.12.2000, n. 61) (B.U. 23.02.2006, n. 8); inoltre deve essere predisposto un protocollo di gestione dei prodotti di disoleazione;
- limmissione in fognatura mista delle acque bianche provenienti dalle coperture dei fabbricati è condizionata da un atto di assenso dellente gestore e da considerarsi come ipotesi residuale rispetto ad altre che considerino leventualità di immissione parziale o totale delle acque delle coperture nel canale limitrofo.
2. Cantiere - dovranno essere limitati al massimo gli impatti derivanti dalle polveri e linquinamento della falda, in particolare:
- i veicoli utilizzati per la movimentazione degli inerti dovranno essere dotati di apposito sistema di copertura del carico durante la fase di trasporto;
- le aree di cantiere devono essere recintate con recinzioni antipolvere di opportuna altezza in grado di limitare allinterno del cantiere le aree di sedimentazione delle polveri e di trattenere, almeno parzialmente, le polveri aerodisperse;
- dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti tecnico-gestionali del caso al fine di impedire che scarichi o immissioni anche di tipo accidentale, vengano immessi nel canale irriguo;
- le aree di sosta e manutenzione delle macchine operatrici e di stoccaggi di oli, lubrificanti, additivi, ecc. dovranno essere realizzate su aree impermeabilizzate ubicate ad opportuna distanza dal canale irriguo (esempio, almeno 10 m);
- le tempistiche di demolizione del canale dovranno essere concordate con il titolare della concessione individuando il periodo che comporta il minor disagio ed adottando modalità operative che consentano di limitare al massimo linquinamento delle acque.
3. Rifiuti - gestire correttamente i rifiuti derivanti dalle demolizioni o dal rinvenimento di vasche o rifiuti interrati. Nel caso in cui si opti per il recupero sia degli inerti da demolizione sia delle terre da scavo, occorre incentivare al massimo le possibilità di recupero rispetto allo smaltimento in discarica, considerando alcuni aspetti di carattere tecnico-normativo, in particolare:
- la qualità delle terre e rocce da scavo dovrà essere valutata attraverso analisi dei terreni che tengano conto della possibile presenza anche di inquinanti non volatili (es. metalli, IPA, ecc..), nel rispetto di quanto prescritto dal D.Lgs. 152/2006 nella Parte Quarta; il recupero di questi materiali potrà essere effettuato previa presentazione di specifico progetto approvato dallautorità amministrativa su parere dellARPA;
- allegare al Progetto municipale il protocollo di corretta gestione dei rifiuti prodotti dallattività del centro commerciale.
4. Risparmio Energetico - Si raccomanda la razionalizzazione dei consumi energetici anche in vista della normativa regionale in fase di approvazione in materia di risparmio energetico degli edifici. Inoltre, si prescrive di adeguare il sistema di illuminazione previsto alla L.R. n. 31 del 24.03.2000 Disposizione per la prevenzione e lotta allinquinamento luminoso e per il corretto impiego delle risorse energetiche.
5. Rumore - Allegare congiuntamente allistanza per il rilascio dellautorizzazione ex art. 26 della LR. 56/1977 e s.m.i. la Relazione di impatto acustico previsionale, recependo nella stesura quanto contenuto dalla D.G.R. 02.02.2004, n. 9-11616 recante i Criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico di cui allart. 3, comma 3, lett. c) e art. 10 della L.R. 25.10.2000 n. 52. e prevedendo, se del caso, interventi di mitigazione presso i ricettori interessati da fenomeni di disturbo, in particolare nel rispetto della scuola materna nel caso in cui il cantiere sia avviato prima dello spostamento della stessa.
6. Verifica Delle Prescrizioni E Monitoraggi - Deve essere rispettato quanto segue:
- si dovrà effettuare un monitoraggio acustico, in fase di costruzione e di esercizio, da concordare (modalità e tempistiche) preventivamente col Dipartimento ARPA di Torino;
- onde permettere il controllo dellattuazione delle prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dellopera ai sensi dellart. 8 della L.R. 40/1998, deve essere comunicato al Dipartimento ARPA di Torino linizio ed il termine dei lavori e trasmesso alla medesima Agenzia il Progetto Municipale;
- il Direttore dei lavori deve trasmettere allARPA Dipartimento di Torino, una dichiarazione accompagnata da relazione esplicativa relativamente allattuazione di tutte le misure compensative, di mitigazione e di monitoraggio, incluse nella documentazione presentata ed integrate da quelle contenute nel presente atto;
- i risultati dei rilevamenti effettuati devono essere trasmessi allARPA Dipartimento di Torino;
- in caso di significativo aumento dei parametri di inquinamento dovranno essere individuati ulteriori sistemi di mitigazione a carico del proponente volti alla riduzione degli impatti.
7. Dovrà essere ottenuta lautorizzazione ex art. 26 L.R. 56/1977 e s.m.i. preventiva al rilascio del permesso di costruire che sarà subordinata al rispetto di tutte le prescrizioni contenute nei precedenti punti da 1 a 5.
8. Il Comune dovrà subordinare il Permesso di Costruire allottemperanza delle prescrizioni di cui ai precedenti punti da 1 a 7 e dovrà riportare integralmente il punto 6.
9. si invita il proponente a prendere visione interamente dei pareri pervenuti a codesto settore per quanto di competenza di ogni organo interessato ai sensi dellart. 9 della L.R. 40/1998.
Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui allart. 9 della l.r. 40/98 e depositata presso lUfficio di deposito progetti della Regione Piemonte.
Avverso la presente Determinazione é ammesso ricorso innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte entro il termine di 60 giorni a decorrere dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione o in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di cui sopra.
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino della Regione Piemonte ai sensi dellart. 65 dello Statuto ed ai sensi dellart. 12, comma 8 della l.r. n. 40/1998.
Il Dirigente responsabile
Patrizia Vernoni