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Supplemento Ordinario n. 2 al B.U. n. 31

Codice 26
D.D 28 luglio 2006, n. 395

XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006. Opere Connesse - Procedimento conclusivo della Conferenza dei Servizi Definitiva ai sensi dell’art. 9 commi 3 - 9 della L. 285/2000 e s.m.i. - Seggiovia quadriposto ad ammorsamento automatico “Rafuyel - Sagnalonga” nel Comune di Cesana Torinese (TO).

Premesso che:

con Deliberazione n. 51-8364 del 3 febbraio 2003 la Giunta Regionale, ha stabilito di applicare anche alle opere connesse le modalità ed i tempi delle procedure per l’approvazione dei progetti per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 così come definite dalla DGR n. 42-4336 del 5 novembre 2001 e ss.mm.ii;

con Deliberazione n. 4-2383 del 20 marzo 2006 la Giunta Regionale, ha prorogato la durata della Struttura Flessibile Torino 2006 fino al 31 dicembre 2006., per consentire la chiusura dei provvedimenti autorizzativi degli interventi di completamento funzionale all’uso post-olimpico delle opere di cui al Piano degli Interventi ed all’elenco delle opere Connesse attraverso le conferenze di servizi di cui all’art. 9 della L. 285/2000 e ss.mm.ii.;

il Comune di Cesana Torinese, soggetto proponente, con nota pervenuta alla Direzione Regionale Trasporti in data 15/03/2006 al prot. 3131/26/2006, ha richiesto l’attivazione della Conferenza dei Servizi Definitiva ai sensi dell’ art. 9 commi 3-9, della legge 9 ottobre 2000, n. 285 ss.mm.ii, relativamente al progetto definitivo “Seggiovia quadriposto Cesana-Sagnalonga” nel Comune di Cesana Torinese (TO);

con la medesima nota sono stati trasmessi gli atti progettuali, nonché la Delibera di Giunta Comunale, n° 19 del 11/03/2006 - relativa all’approvazione del progetto definitivo in oggetto, l’elenco delle autorizzazioni, dei nulla osta, dei pareri da acquisire ai fini della realizzazione e dell’esercizio delle opere in progetto;

l’opera è inserita nel “Piano delle Opere Connesse” predisposto e finanziato in occasione della preparazione dei Giochi Olimpici 2006;

la nuova seggiovia quadriposto prevista con il nome “”Rafuyel - Sagnalonga" è in sostituzione dell’omonima seggiovia esistente e si posiziona interamente nel comune di Cesana Torinese, sul versante rivolto a nord che domina il centro abitato risalendo la valle Susa sul quale trova collocazione la frazione di Sagnalonga;

per la stazione di monte è previsto l’allungamento della linea verso l’abitato di Sagnalonga al fine di favorire un miglior accesso alle piste sciabili, ponendo la nuova stazione circa 18 metri di quota più in basso;

la stazione di valle, verrà collocata nel medesimo posto di quella della seggiovia attuale, con un leggero spostamento d’asse di 1.75 m. verso destra guardando monte, anche per evitare di incidere il pendio a sinistra dato il maggior ingombro trasversale della stazione. Il dislivello tra le stazioni sarà di circa 471 metri;

con determinazione n. 132 del 03/04/2006 il Direttore della Direzione Trasporti ha designato l’Ing. Tommaso Turinetti, Dirigente del settore Navigazione interna e merci, già assegnato in posizione di staff intermedio alla Direzione Trasporti per le attività relative ai Giochi Olimpici Invernali Torino 2006, Responsabile del Procedimento di cui all’art.9 della L.285/2000 relativo al progetto definitivo “Seggiovia quadriposto Cesana-Sagnalonga” nel Comune di Cesana Torinese (TO);

il Responsabile del Procedimento ha provveduto a dare notizia dell’avvenuto deposito del progetto sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 14 del 06/04/2006 e del conseguente avvio del procedimento;

l’autorità competente ha avviato la Conferenza dei Servizi ai sensi dall’art. 9, commi 3-9, della L. 285/2000 e ss.mm.ii. con i soggetti territoriali e istituzionali interessati, tra i quali gli Enti titolari delle autorizzazioni richieste ed individuate dal soggetto proponente, invitando i seguenti soggetti:

Comune di Cesana Torinese

Comunità Montana Alta Valle Susa

Amministrazione Provinciale di Torino

Direzione Regionale Tutela Risanamento Ambientale

Direzione Regionale Trasporti

Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica

Direzione Economia Montana e Foreste

Direzione Regionale Territorio Rurale

Direzione Regionale Turismo Sport e Parchi

Direzione Regionale Difesa del Suolo

Direzione Patrimonio e Tecnico

Direzione Regionale Pianificazione Risorse Idriche

Direzione Regionale Industria

Direzione Regionale Opere Pubbliche

Osservatorio Regionale dei Lavori Pubblici

CROP

Corpo Forestale dello Stato

Soprintendenza per i Beni Archeologici

Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti U.S.T.I.F.

Autorità D’Ambito Territoriale per i Servizi Idrici

ARPA

ENAV- Dir.Generale di Roma

ENAV- Dir.Generale di Caselle

ENAC- Dipartimento Sicurezza Aree Infrastrutture Aeroportuali- Roma

Comando 1^Regione Area- Milano

ASL 5

i lavori della Conferenza dei Servizi Definitiva si sono espletati nelle riunioni dei giorni 26/04/2006 e 19/07/2006, a tali incontri ha partecipato altresì l’Ente proponente che ha fornito chiarimenti in merito alle varie problematiche sorte in sede istruttoria connesse alla realizzazione dell’impianto.

Considerato che:

il Comune di Cesana Torinese con Delibera della Giunta Comunale, n° 19 del 11/03/2006, ha approvato il progetto definitivo per la realizzazione della seggiovia in questione;

a seguito di quanto richiesto in sede della prima riunione della Conferenza di Servizi Definitiva, in data 24/04/2006, con nota prot. n. 6890/26/2006, la Direzione Regionale Trasporti, ha ricevuto da parte del Comune di Cesana Torinese (TO), la documentazione integrativa relativa al Progetto definitivo della Seggiovia quadriposto ad ammorsamento automatico “Rafuyel - Sagnalonga” nel Comune di Cesana Torinese (TO).e la delibera della G.C. n. 51 del 6 giugno 2006 di approvazione delle integrazioni progettuali;

il Responsabile dell’Area Tecnica per conto del Comune di Cesana Torinese, nella persona del Sindaco, ha dichiarato che le opere in progetto sono conformi allo strumento urbanistico vigente (variante di revisione generale al Piano Regolatore generale Comunale approvata con D.G.R. in data 30/01/2006, N. 23-2071);

la Commissione Beni Culturali e Ambientali, ai sensi della DGR n. 82 - 5618 del 19.03.02, di attribuzione alla Commissione delle funzioni di supporto all’attività di valutazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006, nella seduta del 31 maggio 2006 ha espresso parere non ostativo in merito all’intervento;

Dato atto che:

entro la seconda e conclusiva riunione di Conferenza dei Servizi si sono espressi i seguenti soggetti:

* Direzione Territorio Rurale con nota prot. 6284/13 del 24/07/2006, acquisita con prot. 8316/26/2006 del 24/07/2006

* Direzione Industria con nota prot. 6607/16.4 del 12/06/2006, acquisita con prot. 6670/26/2006 del 15/06/2006

* Ministero per i Beni e le Attività Culturali con nota prot. 5195 del 5/06/2006 acquisita con prot 6325/26 del 7/06/2006

* Direzione Economia Montana e Foreste con nota prot. 23763/14 del 24/07/2006, acquisita con prot. 8358/25/2006 del 24/07/2006

* Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica con nota prot n. 0022954/19 del 11/07/06, acquisita con prot. 7887/26 del 14/07/2006;

* A.R.P.A. Piemonte con nota prot. 89110/05 del 24/07/2006, acquisita con prot. 8433 del 25/07/2006

* Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale con nota prot n. 7939/22.1 del 23/06/06, acquisita con prot. 7725/26 del12/07/2006.

* Comitato Regionale per le Opere Pubbliche, Sezione Infrastrutture, con nota prot. 440/25.99/CROP (prot. 344/2006) del 14/04/06, acquisita con prot. 4541/26 del 20/042006.

In forza di quanto espressamente previsto dalla Deliberazione della Giunta Regionale n°44-7807 del 25/11/2002 il responsabile del procedimento adotta l’atto finale di conclusione della C.d.S., anche in assenza dei pareri delle amministrazioni che, pur regolarmente convocate nel rispetto delle modalità di cui ai commi 2 e 3 dell’art.14 ter della L.241/90, non vi abbiano partecipato, ai sensi del combinato disposto dei commi 7 e 9 dell’art.14 ter della L.241/90 e dei commi dell’art.9 della L.285/2000 nonché nei termini esplicitati dalla D.G.R. n°42-4336 del 5/11/2001 e dalla successiva D.G.R. n°41-7279 del 7/10/2002;

Tutto ciò premesso e considerato,

Vista la L. 9 ottobre 2000 n. 285;

Visto il D.lgs. n. 42/2004;

Vista la L.R. 45/1989;

Vista la L. 1766/1927;

Visto il R.D. 30/12/1923, n°3267

Vista la L.R. 74/1989;

Vista l’ordinanza D.P.C.M. 3274/2003 e D.G.R.61-11017 del 17/11/2003;

Vista la L.R. 5/1/1977 n. 56 e ss.mm.ii.;

Vista la D.G.R. 9 aprile 2001 n.45-2741, Valutazione Ambientale Strategica del piano degli interventi per i Giochi Invernali Torino 2006;

Vista la D.G.R. 5 novembre 2001 n. 42-4336, art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 e successive modificazioni e integrazioni;

Visti i verbali delle riunioni della Conferenza dei servizi acquisiti agli atti;

Visti i pareri ed i contributi tecnici acquisiti agli atti.

Visto l’art.22 della L.R. 51/1997

IL DIRIGENTE

determina

A) di prendere atto dei pareri espressi dalle Amministrazioni in sede di Conferenza dei Servizi;

B) di prendere atto del parere C.R.O.P., il Comitato ha esaminato il progetto nella seduta del 4/4/2006 e si espresso con parere favorevole con prescrizioni a cui l’Amministrazione proponente dovrà attenersi;

C) di prendere atto che il quadro economico del progetto definitivo approvato con delibera di Giunta Comunale n. 19 del 11/03/2006 del Comune di Cesana Torinese, riporta un costo complessivo di euro 6.113.652,00;

D) di prendere atto che con Delibera di Giunta Comunale, n° 55 del 06/06/2006, il Comune di Cesana Torinese, ha approvato le integrazioni al progetto definitivo a seguito delle richieste avanzate dai soggetti competenti in sede di Conferenza dei Servizi , lasciando invariato il quadro economico già precedentemente approvato.

E) di prendere atto delle disposizioni contenute nella D.G.R. n. 44-7807 del 25/11/2002 e conseguentemente di considerare acquisito l’assenso delle Amministrazioni che, regolarmente convocate, non abbiano espresso definitivamente la loro volontà nell’ambito della Conferenza dei Servizi;

F) di dare atto che ai sensi della L.285/2000 e dell’art.14 ter della L. 241/90, il presente provvedimento sostituisce, a tutti gli effetti, ogni autorizzazione, concessione, nulla osta o atto di assenso comunque denominato di competenza delle amministrazioni partecipanti o invitate a partecipare alla C.d.S e pertanto il progetto viene approvato ai fini del rilascio delle seguenti autorizzazioni richieste dal proponente ed integrate da quelle emerse nell’ambito delle riunioni della C.d.S:

* permesso di costruire, ai sensi del D.P.R. n. 380/2001;

* autorizzazione ai sensi dell’art.5 della L.R. n°45/89;

* autorizzazione ai sensi D.Lgs. n°42/04;

Le succitate autorizzazioni sono:

a) rilasciate sulla base degli elaborati costituenti il progetto definitivo di cui una copia è conservata agli atti della Direzione Trasporti ed una copia, debitamente vistata, viene restituita unitamente al presente atto al soggetto proponente;

b) concesse facendo salvi ed impregiudicati eventuali diritti di terzi;

c) subordinate all’osservanza delle prescrizioni e raccomandazioni nel seguito elencate:

1. nella fase di realizzazione delle opere, dovranno essere rigorosamente rispettate le indicazioni costruttive progettuali, contenute nella documentazione redatta dal Dott. Ing. Dino Veronesi per gli aspetti tecnici, dal Dott. Geol. Eugenio Zanella per gli aspetti geologico-tecnici e nivologici e dal Dott. Agr. Paolo Maria Terzolo per gli aspetti agronomico-forestali e di recupero ambientale.

2. constatato la presenza di rocce amiantifere nella zona di monte, il piano di sicurezza dovrà contenere tutte le precauzioni ed attenzioni operative già contenute negli elaborati di progetto oltre a prevedere la presenza in cantiere di un geologo durante tutte le operazioni di scavo per la valutazione dell’eventuale presenza di rocce contenenti materiale amiantifero.

3. dovrà essere predisposto un adeguato piano per la messa in sicurezza di tutte le aree interessate dalla movimentazione terra rispetto ai lavoratori e dell’ambiente circostante. In particolare:

* si dovrà tenere conto dei disposti di cui al D.lgs. 277/1991 e s.m.i., nonché per quanto applicabili dei decreti ministeriali emanati in forza della L. 257/1992, ai fini della loro immediata attuazione in caso di necessità;

* è necessario che l’eventuale materiale scavato contenente amianto sia classificato, movimentato e riutilizzato in ottemperanza con le norme in vigore in materia di riutilizzo e smaltimento delle terre e rocce;

4. è opportuno prevedere durante le fasi di scavo una ulteriore caratterizzazione del materiale litoide ai sensi del D.M. 14 maggio 96 del Ministero della Sanità i cui risultati dovranno essere trasmessi, a firma del Direttore Lavori e del geologo di cantiere, alla Struttura Valutazione Ambientale (VIA-VAS) di ARPA Piemonte;

5. al fine di un attento controllo della presenza di fibre asbestiformi in atmosfera al di fuori delle aree di cantiere dovrà essere predisposto un piano di monitoraggio le cui modalità di esecuzione andranno concordate, prima dell’avvio lavori, con ARPA Piemonte Struttura Valutazione Ambientale (VIA-VAS). Dovrà altresì essere previsto un controllo continuo sugli operatori ai sensi del D.Lgs. 277/91 le cui modalità esecutive dovranno essere concordate anticipatamente rispetto all’inizio lavori con il Settore ASL competente (SPRESAL), Settore al quale dovranno poi essere trasmessi i dati risultanti da tali attività;

6. in sede di progettazione esecutiva dovranno essere eseguite nuovamente, ed estese al settore compreso tra i sostegni n. 5 e 9, le verifiche di stabilità presentate nella Relazione Geologica Integrativa, utilizzando i parametri sismici secondo la normativa vigente per la classe di sismicità relativa al comune di Cesana Torinese. Le stesse verifiche dovranno essere condotte nelle condizioni di massima escursione attesa della falda acquifera e tenendo conto dei carichi trasmessi al terreno dalle opere in progetto ;

7. al fine di garantire il monitoraggio della stabilità del settore di versante interessato dalla realizzazione dell’impianto, il soggetto proponente ovvero la Società esercente dovrà procedere all’esecuzione almeno annuale, nel periodo autunnale, di una lettura strumentale del nuovo tubo inclinometrico installato a 1740 m circa s.l.m. e denominato SR nonché, compatibilmente con la fattibilità tecnica delle misure, dei due inclinometri I2 e I4N già installati in passato; in caso di impossibilità dell’effettuazione delle misure per inidoneità della strumentazione inclinometrica in sito, sarà cura del proponente predisporre una nuova strumentazione in posizione adiacente ai fori esistenti; al verificarsi di movimenti significativi ai fini della sicurezza dell’impianto dovrà essere adottata una maggiore frequenza di rilevamento, associata ad una verifica con strumentazione topografica dell’allineamento dei sostegni di linea. I dati misurati, opportunamente commentati da un geologo professionista, dovranno essere trasmessi alla Comunità Montana Alta Valle Susa e all’Area Previsione e Monitoraggio Ambientale di ARPA Piemonte;

8. le verifiche di stabilità eseguite nelle relazione geologica integrativa datata maggio 2006 (elaborato RAF_D_IN_1.7.1.1.2_0) dovranno essere rielaborate utilizzando come dati di ingresso i valori dei parametri geotecnici desumibili dai risultati della prova SPT in foro (cf. formule e tabelle di correlazione tra NSPT e angolo di attrito interno, densità relativa, coesione, peso di volume e modulo di Young) e tenendo conto, inoltre, dell’accelerazione sismica, della presenza della falda e dei carichi trasmessi al terreno dalle opere in progetto;

9. considerata la presenza di riattivazioni secondarie nell’ambito del fenomeno gravitativo principale (in particolare nel primo tratto di linea fino al sostegno n. 9), ancorché non direttamente interferenti con le opere in progetto, dovranno essere previste le misure necessarie ad inibire l’evoluzione di tali dissesti;

10. il diametro minimo per il tondame in larice necessario per la realizzazione della palificata di sostegno a doppia parete (opere di compensazione) dovrà essere sufficiente a garantire la stabilità interna dell’opera;

11. per il tratto di linea compreso fra i sostegni n. 5 e n. 9, con particolare riguardo per il sostegno n. 6, dovranno essere progettate a livello esecutivo, previa realizzazione di un rilievo topografico di dettaglio, opportune opere di ingegneria naturalistica per il consolidamento delle aree soggette a fenomeni gravitativi superficiali e opere di drenaggio delle acque superficiali e profonde, con successivo convogliamento delle acque raccolte al di fuori della linea dell’impianto verso impluvi naturali idonei; eventualmente andrà valutata dal progettista l’opportunità di impiegare fondazioni speciali per i sostegni posizionati nelle aree più prossime alle riattivazioni gravitative segnalate in carta;

12. la viabilità di cantiere da utilizzarsi dovrà essere quella esistente, e non dovranno essere realizzati scavi e riporti non strettamente inerenti i movimenti terra previsti;

13. in fase di esecuzione dei lavori andranno verificate puntualmente e direttamente, a cura di un geologo professionista responsabile della Direzione Lavori per la parte geologica e geotecnica, le caratteristiche dei terreni interessati dai plinti di fondazione delle opere di sostegno della linea dell’impianto e delle due stazioni di partenza e di arrivo; in base alle condizioni litostratigrafiche, idrogeologiche e geotecniche del terreno rilevate dovranno essere verificati dimensioni e posizionamento delle opere fondazionali, nonché l’esigenza di eventuali ulteriori accorgimenti tecnici utili a garantire nel tempo la stabilità delle opere;

14. tutti i riporti dovranno essere opportunamente consolidati per strati successivi di spessore non superiore a 50 cm, rinaturalizzati secondo quanto previsto negli elaborati progettuali e dotati dei sistemi di drenaggio delle acque superficiali atti ad evitare ruscellamenti concentrati delle acque meteoriche e di fusione del manto nevoso;

15. occorrerà prevedere che i rifiuti derivanti dalle varie attività di cantiere ed in particolare quelli derivanti dallo smantellamento della seggiovia esistente, dovranno essere conferiti a ditte autorizzate così come previsto dal D.Lgs 22/97 e s.m.i.;

16. al fine di prevenire in fase di cantiere sversamenti accidentali nel suolo e nel sottosuolo di oli e carburanti, dovranno essere specificate in una apposita relazione località e modalità di rifornimento e manutenzione straordinaria dei mezzi d’opera e definite le procedure d’emergenza da attuarsi in caso di sversamenti accidentali, oltre alle modalità di smaltimento dei rifiuti di cantiere, nel rispetto della normativa vigente;

17. in considerazione del piano inerti previsto dalla D.G.R. n. 45-2741 del 9 aprile 2001, il quale non prevede l’apertura di nuove cave, in caso di fabbisogno di inerti bisogna reperirli all’interno di cantieri o presso cave già esistenti, oppure per quanta riguarda i volumi per riempimenti e rilevati, presso discariche minerarie di sfridi delle cave di pietre ornamentali del bacino estrattivo di Bagnolo Piemonte, Lucerna S. Giovanni e Rorà;

18. l’apertura all’esercizio dell’impianto in oggetto è subordinata all’esecuzione di tutte le attività di sistemazione, drenaggio, recupero paesaggistico, mitigazione e compensazione ambientale previste nella documentazione esaminata e prodotta anche in sede integrativa. Queste dovranno essere puntualmente eseguite e dovranno procedere per lotti funzionali parallelamente all’avanzamento del cantiere, secondo un cronoprogramma che tenga conto della stagionalità delle opere a verde e della necessità di riposizionare nel più breve tempo possibile il materiale di scotico (piote erbose ecc.) precedentemente accantonato;

19. si raccomanda che nella progettazione esecutiva, nonché nella direzione dei lavori delle opere di sistemazione e recupero siano coinvolti professionisti esperti nelle problematiche inerenti la rinaturalizzazione e il recupero ambientale dei siti, la sistemazione idrogeologica, nonché le tecniche di mitigazione, di inserimento paesaggistico e di Ingegneria Naturalistica nel rispetto della normativa vigente in materia di competenze professionali;

20. si raccomanda che le progettazione esecutiva contenga specifiche previsioni e clausole dedicate alle modalità di realizzazione dei lavori nella logica della massima attenzione alla riduzione della alterazione dei luoghi (ad. es. tipologia dei mezzi, stagionalità delle opere ecc.), nonché relative alla garanzia dei risultati delle opere a verde, intesa sia come garanzia di attecchimento del materiale vegetale che come periodo di manutenzione obbligatoria a seguito dell’ultimazione dei lavori;

21. nel caso risulti necessario adeguare in alcuni punti la viabilità di accesso esistente di cui si prevede l’utilizzo in fase di cantiere, gli interventi relativi dovranno comportare esclusivamente operazioni di sistemazione, consolidamento e risanamento conservativo;

22. in merito all’esecuzione dei lavori si raccomanda che la realizzazione delle opere a verde, costituiscano esse il tutto o parte dei lavori oggetto di esecuzione, nel rispetto e nelle forme della vigente normativa, sia affidata a ditte specializzate e appositamente qualificate;

23. per quanto concerne le opere di compensazione ambientale, dal momento che gli intereventi di consolidamento e manutenzione della strada comunale di collegamento tra Ponte Fredda-Madonna del Pointe con la Cappella del Cognet-Bousson sono interni al SIC IT1110026 “Champlas Colle del Sestriere”, come intervento di compensazione ambientale dovrà anche essere prevista la realizzazione e la posa di pannelli informativi che illustrino le caratteristiche peculiari del SIC da posizionare nei punti di ritrovo e di aggregazione dei fruitori della strada e del Sito Natura 2000. Il contenuto e il posizionamento di tale segnaletica dovrà essere concordato con il Settore Pianificazione Aree protette della Regione Piemonte;

24. fermo restando le competenze istituzionali in materia di vigilanza in capo ad altri Enti, si prescrive di affidare ad ARPA il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera e di stabilire conseguentemente a tal fine che il proponente dia tempestiva comunicazione dell’avvio dei lavori all’ARPA Piemonte (coordinamento VIA/VAS) e trasmetta gli elaborati inerenti le attività di monitoraggio previo accordo sulle specifiche tecniche compatibili con il S.I.R.A. ;

25. si richiede che il Direttore dei Lavori e il Responsabile del Procedimento dell’opera in oggetto, per le rispettive competenze, trasmettano all’ARPA Piemonte (coordinamento VIA/VAS) una dichiarazione accompagnata da una relazione esplicativa relativa allo stato di attuazione di tutte le misure prescrittive, compensative, mitigative e di monitoraggio incluse nel progetto definitivo esaminato ed integrate da quelle ricomprese nell’atto dirigenziale conclusivo del presente procedimento amministrativo;

26. si richiede che il Direttore dei Lavori trasmetta alla Regione Piemonte - Direzione Tutela e Risanamento Ambientale Programmazione Gestione Rifiuti - Settore Politiche di Prevenzione Tutela e Risanamento Ambientale una completa documentazione fotografica, anche in formato digitale, delle fasi realizzative dei lavori, dello stato dei luoghi a seguito dell’intervento e delle fasi di affermazione della vegetazione a seguito delle opere di recupero, mitigazione e compensazione ambientale;

27. gli elementi costruttivi previsti in legno nelle stazioni di monte e valle dovranno essere scuriti con impregnanti opachi color noce;

28. il rivestimento in pietra proposto per il basamento dei fabbricati in progetto dovrà essere realizzato per entrambi gli edifici previsti in progetto, prevedendo, in coerenza con le tecniche costruttive locali, la posa di pietra a spacco di adeguato spessore e pezzatura;

29. dovranno essere effettuati gli interventi di ripristino e rinaturalizzazione dei luoghi a seguito dei lavori di dismissione e smontaggio degli impianti esistenti; le aree dei plinti dei sostegni di linea degli impianti in demolizione e delle stazioni dei preesistenti impianti dovranno essere oggetto di interventi di ripristino morfologico e vegetativo;

30. tutte le opere di scortico e scavo per la realizzazione dei plinti, del cavidotto, delle stazioni di monte e di valle e per le opere connesse, comprese le piste di cantiere, dovranno essere eseguite con assistenza archeologica continua , da parte di operatori specializzati, sotto la supervisione della Soprintendenza per i beni Archeologici , senza oneri per quest’ultima, allo scopo di garantire l’immediato riconoscimento, la salvaguardia e la documentazione di eventuali preesistenze di natura archeologica, tutelate ai sensi della normativa vigente;

31. al fine di limitare la possibilità di collisione dell’avifauna contro i cavi della seggiovia nel periodo in cui vengono smontate le seggiole, si richiede che il cavo venga adeguatamente segnalato, ad esempio utilizzando fettucce di colore bianco e rosso da annodare al cavo stesso e da rimuovere al momento di riposizionamento delle seggiole. A tal fine si richiede che il proponente si interfacci con l’Osservatorio Regionale sulla Fauna Selvatica (Direzione regionale Territorio rurale - Corso Stati Uniti 21 - Torino), onde valutare congiuntamente le succitate e/o ulteriori mitigazioni dell’impatto sull’avifauna. Tali accorgimenti di mitigazione degli impatti sull’avifauna dovranno essere previsti nell’ambito del piano di gestione e di manutenzione dell’impianto seggioviario;

32. nella gestione della fase di cantiere dovrà essere posta particolare cura al fine di evitare interferenze con le aree umide presenti in località Sagnalonga e danneggiamenti agli alberi esistenti nell’area interessata dai lavori;

33. Al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco. Per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deponia temporanea, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, le eventuali piste di servizio realizzate per l’esecuzione dei lavori, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell’esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti.

G) di dare atto che la vigilanza sulla realizzazione dei lavori spetta agli organi competenti per legge;

H) di dare atto che il progetto definitivo delle opere elettromeccaniche tipizzate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dovrà essere approvato dagli uffici regionali competenti, previo nulla osta tecnico, ai fini della sicurezza, rilasciato dal competente ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Ufficio Speciale per i Trasporti ad Impianti Fissi del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta;

I) di dare atto che il progetto Esecutivo corrispondente a quello definitivo oggetto della presente determinazione dovrà essere redatto tenendo conto delle prescrizioni elencate e deve riguardare tutte le opere in esso contenute comprese le opere di recupero e mitigazione ambientale, di compensazione e complementari.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data d’avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data d’avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

La presente Determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e della L.R. 8.8.97 n. 51.

Il Dirigente responsabile
Tommaso Turinetti