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Supplemento Ordinario n. 2 al B.U. n. 31

Codice 26
D.D. 27 luglio 2006, n. 392

XX Giochi Olimpici Invernali - Torino 2006 - Opere connesse. Progetto Definitivo “Seggiovia quadriposto Gimont-Colle Bercia (Cesana Torinese)”. Provvedimento conclusivo della Conferenza dei Servizi Definitiva ai sensi dell’articolo 9, commi 3-9, della Legge n. 285/2000 e ss.mm.ii. secondo quanto disposto dalla D.G.R. 42-4336 del 05.11.2001 e s.m.i.

Premesso che:

con nota prot. 2412 del 14.03.2006 recepita con prot. 3133/26/2005 in data 15/03/2006, il Comune di Cesana Torinese, con sede in Piazza Vittorio Amedeo n. 1, Cesana T.se (TO), in qualità di soggetto proponente e nella persona del Responsabile Unico del Procedimento Dr. Joannas, ha richiesto alla Direzione Regionale Trasporti l’attivazione della Conferenza dei Servizi Definitiva ai sensi dell’art. 9 della legge 9 ottobre 2000, n. 285 e s.m.i. secondo quanto disposto dalla D.G.R. 42-4336 del 5.11.2001 e s.m.i., in merito al progetto definitivo “Seggiovia quadriposto Gimont-Colle Bercia”;

con la medesima nota sono state trasmesse tre copie cartacee del progetto definitivo in esame, con allegata copia della deliberazione di Giunta Comunale n. 20 dell’11.03.2006 di approvazione del progetto e copie dello stesso su supporto informatico, nonché tre copie cartacee del progetto delle opere di compensazione e della deliberazione di Giunta Comunale n. 18 dell’ 11.03.2006 di approvazione delle stesse e relative copie su supporto informatico;

l’opera in esame risulta inserita al n. 17 dell’elenco delle opere connesse di cui alla D.G.R. n. 63-9339 del 12.05.2003 con un costo complessivo di Euro 2.686.000,00 e nel medesimo elenco il Comune di Cesana T.se figura come stazione appaltante;

con Deliberazione n. 142 del 27.10.2005 il Comitato di Regia ha preso atto che il Comune di Cesana T.se utilizzerà i fondi per la realizzazione dell’ opera in esame (così come dell’opera connessa “Seggiovia quadriposto Cesana-Sagna Longa”) anche successivamente all’evento olimpico, ai sensi dell’art. 1, comma 241 della L. 311/2004, tenuto conto del fatto che le opere erano state temporalmente differite; Il Proponente ha peraltro precisato in sede di Conferenza dei Servizi che solo la Seggiovia denominata “Cesana - Sagna Longa” è stata temporalmente differita e non l’opera in oggetto;

con D.G.R. n. 51-8364 del 3 febbraio 2003, la Giunta Regionale ha stabilito di applicare anche alle opere connesse le modalità ed i tempi delle procedure per l’approvazione dei progetti per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 di cui alla L. 285/2000, così come definito dalla DGR n. 42-4336 del 5 novembre 2001, modificata dalla DGR n. 41-7279 del 7 ottobre 2002 e dalla DGR n. 44-7807 del 25 novembre 2002;

l’attività della Conferenza di Servizi prevista dall’art. 9 della L. 285/2000 è ricondotta alla responsabilità gestionale della Direzione Regionale Trasporti, fatto salvo il coordinamento della Struttura Speciale di Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale;

con D.G.R. n. 4 - 2383 del 20.03.2006 la durata dell’attività della Struttura Flessibile Torino 2006, e delle Direzioni Regionali Trasporti e Pianificazione Risorse Idriche, queste ultime per gli aspetti relativi alle Conferenze dei Servizi di cui all’art. 9 della L. 285/2000 e s.m.i., è stata prorogata fino a Dicembre 2006 - come da nota del Direttore della Direzione Trasporti prot. 3729/26 del 30.03.2006, e pertanto il procedimento in menzione, pur posteriore allo svolgimento dell’evento olimpico, viene gestito con le procedure di cui alla Legge Speciale;

con nota prot. n. 3022/26/2004 del 09.03.2004 il Coordinatore delle Conferenze di Servizi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 è stato autorizzato dalla Responsabile della Struttura Flessibile Torino 2006 ad avvalersi per la gestione delle Conferenze di Servizi dei Dirigenti della Direzione Trasporti, compresi i Responsabili di strutture flessibili per l’attuazione di progetti di rilevanza strategica istituiti, ai sensi dell’art. 12 della L.R. 51/97, presso la Direzione Trasporti;

con D.G.R. n. 68-11286 del 09.12.2003, l’ing. Enzo Gino è stato individuato nell’ambito della Direzione Trasporti quale Responsabile ex art. 12 L.R. 51/97 di una struttura organizzativa flessibile per l’attuazione di progetti di rilevanza strategica;

con D.D. n. 131 del 03.04.2006 il Direttore della Direzione Trasporti ha nominato Responsabile del Procedimento l’ing. Enzo Gino;

il Responsabile del procedimento ha provveduto a dare notizia dell’ avvenuto deposito del progetto sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 14 del 06.04.2006 e del conseguente avvio del procedimento;

il Responsabile del procedimento, attuando quanto previsto dalla L. 285/2000, ha successivamente avviato la Conferenza di Servizi con i soggetti territoriali e istituzionali interessati, tra i quali quelli titolari delle autorizzazioni, invitando:

Comune di Cesana T.se - Comune di Claviere - Comunità Montana Alta Valle Susa - Provincia di Torino -Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale Programmazione Gestione Rifiuti - Direzione Regionale Opere Pubbliche - Direzione Regionale Opere Pubbliche, Settore Decentrato OO.PP e Assetto Idrogeologico - Direzione Regionale Pianificazione delle risorse idriche - Direzione Regionale Patrimonio e Tecnico (uff. Usi Civici) - Direzione Regionale Difesa del Suolo - Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica - Direzione Regionale Economia Montana e Foreste - Direzione Regionale Territorio Rurale - Direzione Regionale Industria - Direzione Regionale Turismo Sport e Parchi - Direzione Regionale Trasporti, Settore Viabilità ed Impianti Fissi - Autorita’ D’ambito Territoriale per i Servizi Idrici - A.S.L. n° 5 di Rivoli Servizio Igiene e Sanità Pubblica - A.R.P.A. Piemonte (Area Delle Attività Regionali per l’indirizzo e il Coordinamento in Materia Ambientale, Area Previsione dei Rischi Geologici, Area Previsione e Monitoraggio Ambientale) - Osservatorio Regionale dei Lavori Pubblici - Soprintendenza Archeologica del Piemonte - Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte - Corpo Forestale dello Stato - Prefettura di Torino - Via Lattea s.p.a.(già Sestrieres s.p.a.) - Comando Provinciale dei VV.FF. - - Comando Regione Militare Nord , SM Ufficio Operazioni, Sezione Piani - Comando Infrastrutture Nord - Ispettorato Logistico dell’Esercito, Reparto Coordinamento e Supporti Generali Ufficio Movimento e Trasporti - Comando delle Forze Operative Terrestri, SM Ufficio Logistico — Ministero della Difesa - Comando Logistico Aeronautica Militare, Reparto infrastrutture, 5° Ufficio - AEREONAUTICA MILITARE, Comando 1^ Regione Area, UCTL - MARINA MILITARE, Comando in Capo del Dipartimento Militare Marittimo, Alto Tirreno - Comando Reclutamento Forze di Completamento Interregionale Nord, Ufficio Affari Generali, Sez. Addestramento Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Servizi Integrati infrastrutture e Trasporti per il Piemone e la Valle d’Aosta - ENAV s.p.a. - ENAC, Direzione Operazioni Torino;

Sono stati altresì avvisati:

TOROC — Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio - Direzione Gabinetto della Giunta Regionale Ufficio Torino 2006 - l’Agenzia Torino 2006 - Provincia di Torino, Servizio Valutazione Impatto Ambientale e Attività Estrattiva e l’Ufficio Progetto Olimpiadi — C.R.O.P.

Preso atto che:

il quadro economico del progetto definitivo approvato con la deliberazione di Giunta Comunale n. 20 dell’11.03.2006 riporta un costo di Euro 2.574.310,00 (comprensivo del costo delle opere di compensazione per Euro 53.000,00) rispetto alla somma di stanziata ai sensi e per gli effetti della L. 285/2000 e s.m.i. pari a Euro 2.686.000,00;

con deliberazione della Giunta Comunale n. 45 in data 27.05.2006 il Comune di Cesana Torinese ha approvato le integrazioni al progetto definitivo a seguito delle richieste avanzate dai soggetti competenti in sede di Conferenza dei Servizi ed il nuovo quadro economico per una spesa complessiva di Euro 2.617.886,10;

l’opera in progetto consiste nella realizzazione di una seggiovia a collegamento permanente con seggiole quadriposto, adibita d’inverno al solo trasporto di sciatori con gli sci ai piedi. La seggiovia sostituisce due sciovie esistenti ormai obsolete e prossime alla scadenza di vita tecnica e si snoda sul medesimo tracciato delle stesse, con un leggero disassamento (mt. 1) in corrispondenza della stazione di valle. Di fatto le stazioni di valle e monte coincidono con quelle attuali, pur con una minima riduzione della lunghezza dell’impianto. La stazione di valle è situata a quota 2051,20 m.l.m. e la stazione di monte a quota 2291,20 m.l.m., pertanto il dislivello superato è di 240 m. In particolare, nei pressi della stazione di valle, è prevista la demolizione di un muro paravalanghe esistente e la realizzazione di un rilevato in terra armata posto in adiacenza alla stazione stessa, con funzione di protezione dalle valanghe.

Le opere di compensazione consistono in interventi di regimazione del deflusso idrico nella zona denominata Livernea e Champ de l’Ort, con opere di miglioramento forestale nelle particelle 85 e 86 del Piano di Assestamento Forestale del Comune di Cesana T.se e si pongono come obiettivo il rimodellamento dei pendii in dissesto con tecniche di ingegneria naturalistica, con successivo inerbimento e la stabilizzazione del popolamento forestale. I lavori sono eseguiti interamente su terreni di proprietà comunale.

Il progetto preliminare/definitivo delle compensazioni è stato approvato dal Proponente con apposita deliberazione (D.G.C. n. 18 in data 11/03/2006) per un importo complessivo di Euro 53.000,00 indicati nel quadro economico dell’intervento principale della seggiovia come somme a disposizione dell’Amministrazione;

Il Proponente ha dichiarato che l’opera non rientra nelle fattispecie di cui all’Allegato B1 punto 5 della L.R. 40/1998 “funivie ed impianti meccanici di risalita - escluse le sciovie e le monofuni a collegamento permanente aventi lunghezza inclinata non superiore a 500 metri - con portata oraria massima superiore a 1.800 persone e strutture connesse”, avendo portata oraria non superiore alle 1800 persone/ora. Dichiara altresì che la portata indicata potrebbe essere aumentata solo manomettendo l’impianto con l’aumento della velocità ovvero modificando le caratteristiche tecniche dell’impianto per consentire l’aggiunta di seggiole; pertanto il Responsabile del Procedimento ha reso edotto il proponente che per variare tali caratteristiche superando il limite di portata oraria di 1800 persone, sarà necessario che il progetto - pur non comportando modifiche strutturali - venga nuovamente autorizzato;

i lavori della Conferenza dei Servizi Definitiva si sono espletati nelle riunioni dei giorni 26.04.2006 e del 14.07.2006; a tali incontri ha partecipato altresì l’Ente proponente anche al fine di fornire chiarimenti in merito alle varie problematiche sorte in sede istruttoria e connesse alla realizzazione dell’impianto;

nella prima seduta di Conferenza dei Servizi gli organismi competenti hanno rilevato la necessità di acquisire più dettagliate conoscenze sulle caratteristiche dei terreni interessati dalle opere in progetto, sia in termini di risposta ai carichi trasmessi dai plinti di fondazione della nuova seggiovia (che viene a collocarsi su un versante caratterizzato da un’ ampia deformazione gravitativa profonda di versante (DGPV), estesa dalla dorsale sommitale di Colle Bercia-Serra Granet fino al fondovalle del Torrente Gimont) sia in termini di quantificazione delle concentrazioni di minerali asbestiformi nel terreno da movimentare nonchè relativamente all’aspetto nivologico, stante il riconosciuto rischio valanghe;

sono stati pertanto richiesti degli approfondimenti di indagine geologico-geotecnica e l’esecuzione di analisi sul materiale costituente il rilevato da movimentarsi presso la stazione di monte, nonché un approfondimento di indagine relativo alla valanga del colletto Guignard che, in caso di eventi nivometeorologici di particolare rilevanza, può interessare la stazione di valle dell’impianto in progetto;

a seguito di quanto emerso in sede di Conferenza dei Servizi, il soggetto Proponente, con nota prot. 4561 del 27.05.2006, acquisita con prot. 6207/26/2006 del 05.06.2006, ha trasmesso la documentazione integrativa richiesta, approvata con la Deliberazione di Giunta Comunale n. 45 in data 27.05.2006 con il già citato aggiornamento del quadro economico, acquisito con prot.7742/26/2006 del 12.07.2006, ed inerente in particolare la modifica delle opere di difesa passiva dal rischio valanghe della stazione di partenza dell’impianto, sollecitando con successiva nota prot. 5301 del 19.06.2006, acquisita con prot. 6841/26/2006 del 20.06.2006, la riapertura del procedimento;

sono pervenuti, entro la conclusione dell’ultima riunione della Conferenza dei Servizi, i formali contributi tecnici dei seguenti soggetti interessati, che sono stati acquisiti agli atti:

- C.R.O.P., note prot. 417/25.99 del 12.04.2006, acquisita con prot. 4704/26/2006 del 27.04.2006 e prot. n. 437/25.99/CROP del 14.04.2006, acquisita con prot. 4705/26/2006 del 27.04.2006;

- ENAC, nota prot. 06/1740/OOT del 26.04.2006, acquisita con prot. 4791/26/2006 del 28.04.2006;

- Marina Militare, note prot. INFR/19915 del 21.04.2006, acquisita con prot. 6348/26/2006 del 07.06.2006 e prot. INFR/23236 dell’11.05.2006, acquisita con prot. 5796/26/2006 del 24.05.2006;

- Direzione Regionale Economia Montana e Foreste, nota prot. 15121/14 del 22.05.2006, acquisita con prot. 6204/26/2006 del 05.06.2006;

- Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Soprintendenza per i Beni Archeologici, nota prot. 5194 del 05.06.2006, acquisita con prot. 6317/26/2006 del 06.06.2006;

- Provincia di Torino - Servizio V.I.A. e Attività estrattiva, nota prot. 178135 del 05.06.2006, acquisita con prot. 6414/26/2006 del 08.06.2006;

- Direzione Regionale Industria, nota prot. 6609/16.4 del 12.06.2006, acquisita con prot. 6514/26/2006 del 13.06.2006;

- Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale- Programmazione Gestione Rifiuti nota prot. 7938/22.1 del 23.06.2006, acquisita con prot. 7704/26/2006 del 11.07.2006;

- Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica, nota prot. 22528 del 06.07.2006, acquisita con prot. 7707/26/2006 del 11.07.2006;

- ARPA (Area Previsione e Monitoraggio Ambientale), nota prot. 84989/05 del 14.07.2006;

- Direzione Regionale Territorio Rurale, prot. 6135/13.1del 18.07.2006;

l’elenco dei pareri, autorizzazioni, concessioni, nulla osta od atti di assenso comunque denominati, richiesti dal proponente ed integrati in sede di Conferenza dei Servizi, risulta il seguente:

riguardo all’opera principale:

1. Permesso di costruire, non oneroso, ai sensi del D.P.R. 380/2001 e s.m.i. e della L.R. 56/77 e s.m.i.;

2. Autorizzazione paesaggistica ai sensi del DLgs. 42/2004 e s.m.i.;

3. Autorizzazione ai sensi della L.R. 45/1989 per interventi da eseguire su terreni vincolati per scopi idrogeologici ai sensi del R.D. 3267/1923;

4. Autorizzazione ai sensi della L. 1766/1927 per interventi da eseguire su terreni assoggettati ad uso civico;

5. nulla osta da parte del Comune di Claviere ad intervenire su terreno di sua proprietà (particella 2 fg. 9 del Comune di Claviere);

6. Parere C.R.O.P. ai sensi della L.R. 18/1984 e come da D.G.R. n. 33-11537 del 19.01.2004;

riguardo alle opere di compensazione:

1. Autorizzazione del Comune di Cesana ai sensi del D.P.R. 380/2001 e s.m.i. e della L.R. 56/77 e s.m.i.;

2. Autorizzazione paesaggistica ai sensi del DLgs 42/2004 e s.m.i;

3. Autorizzazione ai sensi della L.R. 45/1989 per interventi da eseguire su terreni vincolati per scopi idrogeologici ai sensi del R.D. 3267/1923;

4. Parere C.R.O.P. ai sensi della L.R. 18/1984 e come da D.G.R. n. 33-11537 del 19.01.2004.

In particolare:

con riferimento all’autorizzazione di cui al punto 1.di entrambi gli elenchi di pareri, autorizzazioni ed atti di assenso già citati, la stessa non è dovuta, ai sensi dell’art. 7 del D.P.R. 380/2001 e s.m.i. in presenza dalla Delibera di Giunta Comunale di approvazione del progetto definitivo; il Proponente provvederà a fornire l’atto di validazione da archiviare agli atti della Conferenza in fase successiva;

la Direzione Regionale Urbanistica ha altresì preso atto, nel proprio parere prot.22528/19 in data 06.07.2006, della dichiarazione del Responsabile dell’area tecnica per conto del Comune di Cesana T.se, nella persona del Sindaco, che ha dichiarato le opere in progetto conformi con la strumentazione urbanistica vigente;

con riferimento al punto 2. di entrambi gli elenchi, la Commissione Beni Culturali e Ambientali, ai sensi della DGR n. 82 - 5618 del 19.03.2002, di attribuzione alla Commissione delle funzioni di supporto all’attività di valutazione dei progetti relativi agli interventi di cui alla L. 285/2000, ha espresso parere non ostativo in merito all’intervento nella seduta del 31.05.2006; la Direzione Regionale Pianificazione e gestione Urbanistica ha espresso, con il già citato parere prot.22528/19 in data 06.07.2006 e per quanto di competenza ai sensi del DLgs. 42/2004 e s.m.i., parere favorevole subordinato all’osservanza di alcune prescrizioni;

con riferimento al punto 3. di entrambi gli elenchi la Direzione Regionale Economia Montana e Foreste, nella seconda seduta di CdS ha preso atto delle valutazioni di A.R.P.A. ed ha espresso il proprio parere favorevole nel rispetto delle prescrizioni impartite dagli organi tecnici;

con riferimento al punto 4. del primo elenco (opere principali) si è preso atto che l’intervento in progetto ricade in parte su terreni gravati da uso civico di proprietà del Comune di Cesana T.se. e che la competente Direzione Regionale, regolarmente convocata e sollecitata ad intervenire alle sedute di Conferenza dei Servizi, non si è espressa; si è altresì preso atto di quanto evidenziato dal Proponente nel corso della seconda seduta di CdS e precisamente che relativamente agli usi civici non avendo partecipato il rappresentante regionale e non essendo pervenuto alcun parere, ai sensi dell’art. 14 ter comma 7 della legge 241/90 e s.m.i. “Si considera acquisito l’assenso dell’amministrazione il cui rappresentante non abbia espresso definitivamente la volontà dell’amministrazione rappresentata” come ribadito dalla DGR n. 44-7807 del 25 novembre 2002;

con riferimento al punto 5. del primo elenco, nel corso della seconda seduta della Conferenza dei Servizi il Responsabile del Procedimento per conto del Comune di Cesana - Dott. Joannas - ha fatto presente che la particella di proprietà del Comune di Claviere (mappale 2, Fg. 9, sup. da occupare 744 mq.) - individuata negli elaborati “Relazione Tecnica, Usi Civici ed elenco ditte per piano particellare di esproprio - GIM_D_UC_8.2_0" e ”Piano Particellare di esproprio - Planimetria catastale 1:1000 con indicazione usi civici - GIM_D_UC_8.3_0" - non è più interessata dai lavori in oggetto a seguito della progettazione di una nuova opera di difesa dalle valanghe; pertanto dagli elaborati suindicati deve intendersi stralciato il riferimento a tale particella; con nota prot. 6517 del 26.07.2006, acquisita con prot. 8516/26/2006 del 26.07.2006, il Comune di Cesana Torinese ha provveduto a trasmettere la copia aggiornata di tali elaborati, anche ai fini del calcolo delle indennità espropriative;

con riferimento al parere C.R.O.P., il Comitato ha esaminato il progetto nella seduta del 04.04.2006 e si è espresso con parere favorevole con prescrizioni sulle opere di compensazione ambientale, mentre ha ritenuto di non entrare nel merito del progetto relativo alla fornitura ed installazione dell’impianto di trasporto a fune, già appaltato con le procedure previste dal D.Lgs. 158/1995;

Preso altresì atto che:

per quanto concerne la vicinanza delle opere in progetto con il Rio Gimont, nel corso della prima seduta di Conferenza dei Servizi su richiesta della Direzione Opere Pubbliche Settore Decentrato OO.PP e Difesa Assetto Idrogeologico-Torino il Progettista per conto del Proponente ha dichiarato che nel tratto in questione il rio non è demaniale; non è pertanto dovuta l’autorizzazione sulla base del R.D. 523/1904;

è stato segnalato al Proponente che ai fini della autorizzazione prevista dalla L.R. 74/1989, trattandosi di opera connessa ai Giochi Olimpici Invernali, l’acquisizione delle autorizzazioni necessarie per l’esecuzione delle opere avviene in seno alla Conferenza convocata ai sensi della Legge Speciale 285/2000 e s.m.i.; successivamente il Comune presenta alla Direzione Regionale Trasporti il progetto definitivo aggiornato a seguito delle prescrizioni impartite dalla Conferenza 285/2000 ed integrato con la parte elettromeccanica per il rilascio dell’autorizzazione ex L. 74/1989 previo nulla osta dell’ U.S.T.I.F. (Ufficio Speciale Trasporti ed Impianti Fissi);

il Proponente ha precisato che, sulla base delle vigenti normative, l’impianto in progetto non richiede l’accessibilità ai disabili, in quanto trattasi di impianto destinato al trasporto di persone con sci ai piedi, che si trova altresì in un bacino sciistico in cui anche gli altri impianti, situati a quote inferiori, non risultano provvisti di dispositivi per l’accessibilità;

Rilevato che:

la Direzione Regionale Patrimonio e Tecnico non ha fatto pervenire le proprie valutazioni (l’istanza presentata dal Proponente riporta prot. 2412 del 14.03.2006 ed è stata recepita con prot. 3133/26/2005 in data 15.03.2006) e tenuto conto che l’opera deve essere realizzata entro la stagione estiva e che è inoltre essenziale in quanto sostitutiva di precedente opera con scadenza tecnica imminente, tenuto conto che ai sensi dell’art. 14 ter comma 7 della legge 241/90 e s.m.i. “Si considera acquisito l’assenso dell’amministrazione il cui rappresentante non abbia espresso definitivamente la volontà dell’amministrazione rappresentata” come ribadito dalla DGR n. 44-7807 del 25 novembre 2002, si ritiene dover comunque autorizzare anche sotto questo profilo l’opera in esame;

per quanto riguarda la partecipazione del pubblico non è pervenuta nessuna osservazione;

il Comune di Claviere, presente in Conferenza, ha sottolineato l’importanza dell’opera anche ai fini della completa fruibilità del comprensorio sciistico;

le indagini geologiche, anche di approfondimento ed integrazione, condotte nell’ambito del presente progetto ed i risultati analitici hanno confermato la presenza di minerali asbestiformi sia nei terreni sciolti che nella roccia del substrato, pur se in concentrazioni inferiori ai limiti di legge ai fini della loro movimentazione (indice di rilascio compreso tra 0.065 e 0.088); pertanto, in merito a tale questione, si prende atto della dichiarazione del professionista incaricato, suffragata da dati analitici quantitativi presentati nell’elaborato progettuale “GIM D IN 1.7.1.1.1. - Relazione geologica, geomorfologica e geotecnica integrativa”, che attesta la possibilità di riutilizzo in loco per rinterri degli inerti di scavo in quanto non inquinanti, ovvero rispettanti i limiti massimi accettabili di cui all’Allegato 1 del D.M. 25 ottobre 1999 n.471 nonché il criterio di non pericolosità del materiale descritto nel D.M. 14 maggio 1996;

tutto ciò premesso e considerato;

IL DIRIGENTE

Visto il R.D. 3267/1923 - Riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani;

Vista la L. 1766/1927 - Riordinamento degli usi civici nel regno;

Vista la L. 109/1994 e s.m.i. - Legge quadro sui Lavori Pubblici ora D.Lgs. 163/2006 - Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE;

Visto il D.P.R. 554/1999 - Regolamento di attuazione della legge quadro sui lavori pubblici;

Vista la L. 285/2000 n. e s.m.i. - Interventi per i Giochi Olimpici Invernali “Torino 2006";

Visto il D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i. - Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia;

Visto il D. Lgs. n. 42/2004 e s.m.i. - Codice dei beni culturali e del paesaggio;

Vista la L.R. n. 56/1977 e s.m.i. - Tutela ed uso del suolo;

Vista la L.R. 45/1989 - Nuove norme per gli interventi da eseguire in terreni sottoposti a vincolo per scopi idrogeologici - Abrogazione legge regionale 12 agosto 1981, n. 27;

Vista la L.R. 51/1997 - Norme sull’organizzazione degli uffici e sull’ordinamento del personale regionale;

Vista la D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001 - art. 9 della Legge n. 285/2000 Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

Vista la D.G.R. n. 41-7279 del 7 ottobre 2002 - Modifica e integrazione D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001. art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

Vista la D.G.R. n. 44-7807 del 25 novembre 2002 - Ulteriore modifica e integrazione D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001 art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

Vista la D.G.R. n. 1-12972 del 12 luglio 2004 - Procedure per il trasferimento alle stazioni appaltanti dei fondi relativi alle opere connesse ai XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

Vista la D.G.R. n. 33-11537 del 19 gennaio 2004 - Procedure di approvazione dei progetti relativi alle opere dichiarate connesse ai XX Giochi Olimpici Invernali - Opere Pubbliche di particolare interesse regionale ai sensi della L.R. 18/1984;

Vista la D.G.R. n. 4 - 2383 del 20 Marzo 2006 - Proseguimento della attività della Struttura Flessibile Torino 2006 per l’attuazione del progetto “Interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006", istituita ai sensi dell’art. 12 della L.R. 51/97, con D.G.R. 16 Luglio 2001, n. 1-3479;

visti i verbali delle riunioni della Conferenza dei Servizi acquisiti agli atti;

visti i pareri ed i contributi tecnici acquisiti agli atti;

determina

- di prendere atto dei pareri ed atti di assenso espressi dalle Amministrazioni in sede di Conferenza dei Servizi e del parere espresso dal C.R.O.P.;

- di prendere atto delle disposizioni contenute nella D.G.R. n. 44-7807 del 25.11.2002 e conseguentemente di considerare acquisito l’assenso delle Amministrazioni che, regolarmente convocate, non abbiano espresso definitivamente la loro volontà nell’ambito della Conferenza dei Servizi;

- di dare atto che ai sensi della L. 285/2000 e dell’art. 14-ter della L. 241/1990 e s.m.i. , il presente provvedimento sostituisce, a tutti gli effetti, ogni autorizzazione, concessione, nulla osta o atto di assenso comunque denominato di competenza delle amministrazioni partecipanti o invitate a partecipare alla Conferenza dei Servizi e pertanto vengono rilasciate le seguenti autorizzazioni richieste dal Proponente ed integrate da quelle emerse nell’ambito delle riunioni della C.d.S.:

riguardo all’opera principale:

- Autorizzazione paesaggistica ai sensi del DLgs. 42/2004 e s.m.i.;

- Autorizzazione ai sensi della L.R. 45/1989 per interventi da eseguire su terreni vincolati per scopi idrogeologici ai sensi del R.D. 3267/1923;

- Autorizzazione ai sensi della L. 1766/1927 per interventi da eseguire su terreni assoggettati ad uso civico;

riguardo alle opere di compensazione:

- Autorizzazione paesaggistica ai sensi del DLgs 42/2004 e s.m.i;

- Autorizzazione ai sensi della L.R. 45/1989 per interventi da eseguire su terreni vincolati per scopi idrogeologici ai sensi del R.D. 3267/1923;

- di stabilire che i succitati permessi, autorizzazioni, atti di assenso sono:

a) rilasciati sulla base degli elaborati costituenti il progetto definitivo di cui una copia è conservata agli atti della Direzione Trasporti mentre una copia, debitamente vistata, viene restituita unitamente al presente atto al soggetto proponente;

b) concessi facendo salvi ed impregiudicati eventuali diritti di terzi;

c) subordinati all’osservanza delle prescrizioni di cui all’Allegato “A”, che fa parte integrante e sostanziale della presente determinazione;

- di inviare il presente provvedimento al Proponente e a tutti i soggetti coinvolti nel procedimento.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data d’avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data d’avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199;

La presente determinazione dirigenziale sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e della L.R. 8.8.97 n. 51.

Il Dirigente responsabile
Enzo Gino

Allegato A

Elenco delle prescrizioni da recepire ai fini delle autorizzazioni sul Progetto Definitivo dell’opera “Seggiovia quadriposto Gimont - Colle Bercia” nel Comune di Cesana Torinese (TO).

Prescrizioni progettuali.

1) Per le opere concernenti i Giochi Olimpici è stato predisposto da parte di TOROC un Piano Inerti in conformità della D.G.R. n. 45-2741 del 9 aprile 2001. Nel caso di fabbisogno di inerti per la realizzazione dell’intervento in oggetto, il suddetto piano non prevede l’apertura di nuove cave; in alternativa i materiali occorrenti devono essere reperiti all’interno dei cantieri o presso cave già esistenti oppure per quanto riguarda i volumi occorrenti per i riempimenti e rilevati, presso le discariche minerarie di sfridi delle cave di pietre ornamentali del bacino estrattivo di Bagnolo Piemonte, Luserna S. Giovanni e Rorà;

2) Vista la presenza di rocce amiantifere nella zona di monte, dovranno essere inserite nel piano di sicurezza tutte le precauzioni ed attenzioni operative già contenute negli elaborati di progetto oltre a prevedere la presenza in cantiere di un geologo durante tutte le operazioni di scavo per la valutazione dell’eventuale presenza di rocce contenenti materiale amiantifero;

3) Dovrà essere predisposto un adeguato piano per la messa in sicurezza di tutte le aree interessate dalla movimentazione terra rispetto ai lavoratori e dell’ambiente circostante. In particolare:

a. nella predisposizione degli elaborati relativi alla pianificazione della sicurezza ai sensi del DLgs. 494/1996 si dovrà tenere conto dei disposti di cui al D.lgs. 277/1991 e s.m.i., nonché per quanto applicabili dei decreti ministeriali emanati in forza della L. 257/1992, ai fini della loro immediata attuazione in caso di necessità;

b. è necessario che l’eventuale materiale scavato contenente amianto sia classificato, movimentato e riutilizzato in ottemperanza con le norme in vigore in materia di riutilizzo e smaltimento delle terre e rocce;

4) Ai materiali comunque derivanti da attività di scavo dovranno essere applicate le disposizioni di cui alla normativa vigente con attuale riferimento ai commi 17,18 e 19 dell’art. 1 della L. 443/2001;

5) Al fine di un attento controllo della presenza di fibre asbestiformi in atmosfera al di fuori delle aree di cantiere dovrà essere predisposto un piano di monitoraggio le cui modalità di esecuzione andranno concordate, prima dell’avvio lavori, con ARPA Piemonte Struttura Valutazione Ambientale (VIA-VAS). La stazione appaltante potrà assumere gli opportuni accordi al fine di estendere anche ai siti oggetto dei lavori il sistema di campionamento per il rilevamento di fibre aerodisperse nell’area interessata dai cantieri olimpici ed in corrispondenza di alcuni recettori sensibili realizzato dall’Agenzia Torino 2006. Dovrà altresì essere previsto un controllo continuo sugli operatori ai sensi del D.Lgs. 277/1991 le cui modalità esecutive dovranno essere concordate anticipatamente rispetto all’inizio lavori con il Settore ASL competente (SPRESAL), Settore al quale dovranno poi essere trasmessi i dati risultanti da tali attività;

6) L’accessibilità ai cantieri è prevista per l’area di valle (Val Gimont) tramite la strada sterrata comunale che si diparte da Claviere, mentre l’area di monte è raggiungibile anche da Cesana Torinese tramite la strada sterrata che raggiunge il Colle Bercia attraverso Sagnalonga; sebbene non siano previste opere di modifica o di sistemazione delle strade esistenti in quanto ritenute idonee e soddisfacenti in relazione alla mobilità di cantiere in oggetto, si chiede di effettuare una verifica di tali conclusioni a seguito di una valutazione che comprenda anche il traffico dovuto agli altri cantieri olimpici insistenti sulla medesima area (tra cui quello per la seggiovia “Sagnalonga - Colle Bercia”). Tenuto conto che la viabilità di cantiere da utilizzarsi dovrà essere preferenzialmente quella esistente, e non dovranno essere realizzati scavi e riporti non strettamente inerenti i movimenti terra previsti, alla luce dei risultati ottenuti, potrà essere valutata e concordata con le amministrazioni comunali interessate la possibilità di operare delle sistemazioni stradali quali opere di compensazione ambientale, anche al fine di non influire negativamente sulla fruibilità da parte del turismo escursionistico;

7) Al fine di prevenire in fase di cantiere sversamenti accidentali nel suolo e nel sottosuolo di oli e carburanti, dovranno essere specificate in una apposita relazione località e modalità di rifornimento e manutenzione straordinaria dei mezzi d’opera e definite le procedure d’emergenza da attuarsi in caso di sversamenti accidentali, oltre alle modalità di smaltimento dei rifiuti di cantiere, nel rispetto della normativa vigente;

8) Occorrerà prevedere che i rifiuti derivanti dalle varie attività di cantiere e quelli derivanti dallo smantellamento della seggiovia esistente, vengano conferiti a ditte autorizzate così come previsto dal D.Lgs 22/97 e s.m.i. Con riferimento in particolare alle operazioni di rimozione della sciovia doppia Gimont esistente, dovrà essere effettuata una puntuale quantificazione dei volumi demoliti previsti in progetto con differenziazione qualitativa per tipologia di materiale (strutture metalliche, c.a., legno, muratura, ecc...) e dovrà essere valutata l’opportunità di conferire tali materiali ad un impianto di trattamento (analizzando in primo luogo la localizzazione dei potenziali siti interessati) in alternativa al previsto conferimento in discarica;

9) I lavori per la costruzione della stazione di monte sono strettamente correlati ai movimenti terra previsti per la nuova seggiovia Sagnalonga - Bercia: risulta pertanto necessario produrre sia un cronoprogramma congiunto di entrambi i progetti (in modo da consentire una visione d’insieme degli interventi) che un approfondimento specifico relativo alla valutazione degli impatti cumulativi sull’area, almeno per quanto riguarda le tematiche relative alla gestione dei cantieri, degli inerti e della viabilità. Inoltre poiché per la realizzazione della stazione di monte sono previsti dei movimenti dei terra consistenti (830 m3 di scavo e 800 m3 di riporto), particolare attenzione dovrà essere posta affinché i movimenti terra relativi al progetto in oggetto non inficino la stabilità di quelli eseguiti per la realizzazione della seggiovia “Sagna Longa - Colle Bercia”;

10) Vista la consistenza dei movimenti terra (circa 600 m3 di scavo e riporto per la stazione di valle, oltre ai già citati 830 m3 di scavo e 800 m3 di riporto per quella di monte), particolare cura dovrà essere impiegata nella progettazione delle opere di regimazione delle acque superficiali lungo tutta l’area sia nella fase di cantiere che al termine dei lavori - in particolar modo nelle zone di riporto di materiale - con la valutazione delle portate, il dimensionamento delle canalette e l’indicazione del recapito finale. Tale progetto dovrà essere finalizzato a garantire da un lato la stabilità dei volumi di scavo e riporto nella nuova configurazione individuata dai lavori e dall’altro il ripristino, dopo i lavori, di una corretta circolazione idrica superficiale lungo le linee di scorrimento naturali, ed inoltre a contrastare l’erosione superficiale ed incanalata;

11) E’ necessario indicare le tecniche di rinforzo - preferibilmente ingegneria naturalistica -relative ai riporti di terreno da effettuare per il rimodellamento morfologico dell’area, indicandone criteri di scelta e dimensionamento. Inoltre, risulta opportuna una valutazione circa la stabilità complessiva del versante, in seguito alla realizzazione di tali opere;

12) Al fine di limitare la possibilità di collisione dell’avifauna contro i cavi della seggiovia nel periodo in cui viene effettuata la manutenzione dell’impianto e vengono smontate le seggiole, si richiede che il cavo venga adeguatamente segnalato, ad esempio utilizzando fettucce di colore bianco e rosso da annodare al cavo stesso e da rimuovere al termine della manutenzione. A tal fine si richiede che il proponente si interfacci con l’Osservatorio Regionale sulla Fauna Selvatica (Direzione regionale Territorio rurale - Corso Stati Uniti 21 - Torino), onde valutare congiuntamente le succitate e/o ulteriori mitigazioni dell’impatto sull’avifauna. Tali accorgimenti di mitigazione degli impatti sull’avifauna dovranno essere previsti nell’ambito del piano di gestione e di manutenzione dell’impianto seggioviario;

13) Gli elaborati tecnici dovranno riportare apposite prescrizioni in ordine alla tematica relativa all’uso dei cementi di miscela più idonei per la natura ed utilizzo delle opere in progetto;

14) La progettazione esecutiva dovrà contenere specifiche previsioni e clausole dedicate alle modalità di realizzazione dei lavori nella logica della massima attenzione alla riduzione della alterazione dei luoghi (es. tipologia dei mezzi, stagionalità delle opere etc.), nonché relative alla garanzia dei risultati delle opere a verde, intesa sia come garanzia di attecchimento del materiale vegetale che come periodo di manutenzione obbligatoria a seguito dell’ultimazione dei lavori;

15) Dovranno essere assunte tutte le iniziative, ed adottate tutte le cautele, per assicurare un corretto inserimento ambientale dell’opera;

16) Gli elementi costruttivi previsti in legno nelle stazioni di monte e di valle dovranno essere scuriti con impregnanti opachi color noce;

17) Il rivestimento in pietra proposto per il basamento dei fabbricati dovrà essere realizzato per entrambi gli edifici previsti in progetto, prevedendo, in coerenza con le tecniche costruttive locali, la posa di pietra a spacco di adeguato spessore e pezzatura;

18) Gli atti del progetto definitivo dovranno essere opportunamente integrati in fase esecutiva anche a seguito degli aggiornamenti prodotti in esito alle richieste della CdS; inoltre l’esecuzione delle opere di mitigazione e di recupero ambientale non è stata inserita nel cronoprogramma, che pertanto dovrà essere integrato con queste informazioni; per quanto concerne il quadro economico generale non si ritengono giustificabili gli accantonamenti operati, tra le somme a disposizione, per quanto concerne le spese tecniche per direzione lavori, misure e contabilità, coordinamento ai fini della sicurezza, in quanto gli oneri necessari per le opere di compensazione ambientale sono già ricompresi nel proprio quadro economico specifico, mentre per il progetto dell’impianto a fune - trattandosi di fornitura ed installazione - detti oneri sono già da ritenersi a carico della ditta aggiudicataria e pertanto si reputa non strettamente necessario affidare specifici incarichi, da parte dell’Amministrazione, per attività non di competenza;

19) In particolare per le opere di compensazione, il cui progetto è allegato - a costituirne parte integrante con internalizzazione dei relativi costi - al progetto dell’impianto a fune, quest’ultimo già appaltato come fornitura ed installazione ai sensi del DLgs. 158/1995, si prescrive che il progetto esecutivo venga redatto in conformità al D.P.R. 554/1999, al fine di porre a base di gara l’insieme degli elaborati progettuali formulati con le specifiche di idoneità prescritte dalla norma; prima dell’indizione della gara d’appalto lo schema di contratto e il Capitolato Speciale d’Appalto dovranno essere opportunamente adeguati alla L. 109/1994 s.m.i., al D.P.R. 554/1999, nonché al D.M.LL.PP. 19 aprile 2000, n. 145. In particolare lo schema di contratto dovrà indicare oltre all’importo complessivo dei lavori anche l’importo degli oneri della sicurezza da non assoggettare a ribasso d’asta e l’importo dei lavori a base d’asta. Si ricorda inoltre che, ai sensi dell’art. 15 del D.P.R. 554/1999, le valutazioni necessarie per la realizzazione dei lavori in sicurezza e la predisposizione dei documenti di cui all’art.4,comma1 lett. a) e b) del DLgs. 494/1996 e s.m.i., devono essere effettuate durante tutte le fasi della progettazione dell’opera, con un grado di approfondimento commisurato alla fase di progettazione stessa;

20) La verifica del livello progettuale esecutivo è di competenza e di responsabilità esclusiva del Responsabile Unico del Procedimento, sia per l’opera principale che per le compensazioni. Il Proponente dovrà provvedere a fornire copia dell’atto di validazione ai sensi del D.P.R. 554/99 alla Regione Piemonte, ai fini dell’archiviazione agli atti della Conferenza in fase successiva. Nell’ambito della validazione degli elaborati, dovrà autocertificare l’ottemperanza delle prescrizioni e condizioni di cui al presente provvedimento.

Prescrizioni relative alla fase di cantiere.

21) In fase realizzativa dovranno essere rigorosamente rispettate le indicazioni costruttive progettuali, contenute nella documentazione redatta dai Progettisti incaricati, per gli aspetti tecnici, geologico-tecnici, nivologici e agronomico-forestali e di recupero ambientale;

22) E’ opportuno prevedere durante le fasi di scavo una ulteriore caratterizzazione del materiale litoide ai sensi del D.M. 14 maggio 96 del Ministero della Sanità i cui risultati dovranno essere trasmessi, a firma del Direttore Lavori e del geologo di cantiere, alla Struttura Valutazione Ambientale (VIA-VAS) di ARPA Piemonte;

23) In fase di esecuzione dei lavori andranno verificate puntualmente e direttamente, a cura di un geologo professionista responsabile della Direzione Lavori per la parte geologica e geotecnica, le caratteristiche dei terreni interessati dai plinti di fondazione delle opere di sostegno della linea dell’impianto e delle due stazioni di partenza e di arrivo; in base alle condizioni litostratigrafiche, idrogeologiche e geotecniche del terreno rilevate dovranno essere verificati dimensioni e posizionamento delle opere fondazionali, nonché l’esigenza di eventuali ulteriori accorgimenti tecnici utili a garantire nel tempo la stabilità delle opere;

24) Nel caso risulti necessario adeguare in alcuni punti la viabilità di accesso esistente di cui si prevede l’utilizzo in fase di cantiere, gli interventi relativi dovranno comportare esclusivamente operazioni di sistemazione, consolidamento e risanamento conservativo;

25) Tutti i riporti dovranno essere opportunamente consolidati per strati successivi di spessore non superiore a 50 cm, rinaturalizzati secondo quanto previsto negli elaborati progettuali e dotati dei sistemi di drenaggio delle acque superficiali atti ad evitare ruscellamenti concentrati delle acque meteoriche e di fusione del manto nevoso;

26) Dovranno essere adottati tutte le precauzioni e gli accorgimenti tecnici illustrati nel progetto atti a preservare almeno le caratteristiche attuali dell’area umida presente in prossimità della stazione di valle ed a mantenere l’efficienza idraulica degli impluvi minori;

27) Nella gestione della fase di cantiere dovrà essere posta particolare cura al fine di evitare danneggiamenti agli alberi esistenti nell’area interessata dai lavori;

28) Per quanto concerne gli scavi di linea dovuti alla posa di cavi di segnalazione ed elettrici si dovrà procedere per lotti consecutivi e di provvedere appena possibile al recupero delle aree interessate, in modo da limitare l’innesco di fenomeni di ruscellamento e di erosione;

29) In ogni caso, in fase di realizzazione dell’opera dovranno essere adottate le opportune misure atte a ridurre il più possibile il rilascio nell’aria di polveri durante le operazioni di cantiere, in particolare bagnatura delle strade percorse dai mezzi di cantiere nei periodi secchi, copertura dei mezzi di trasporto e limitazione velocità dei mezzi;

30) Qualora dovesse rendersi necessario lo scarico, anche temporaneo, di acque in corpi d’acqua superficiali dovrà essere richiesta apposita autorizzazione presso gli uffici provinciali competenti ai sensi dell’art. 45 del D.Lgs. 152/ 1999 e smi;

31) In caso di sversamenti accidentali di sostanze inquinanti - ovvero qualora si dovessero verificare situazioni di contaminazione - dovranno essere messe in atto le procedure previste dalla normativa vigente (D.Lgs.152/2006 - ex D.Lgs. 22/1997 e smi ed ex D.M. 471/99) procedendo innanzitutto ad una tempestiva messa in sicurezza d’emergenza del sito, mettendo in atto ogni intervento necessario ed urgente per rimuovere le fonti inquinanti e contenerne la diffusione;

32) Al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco. Per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deponia temporanea, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, le eventuali piste di servizio realizzate per l’esecuzione dei lavori, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell’esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti;

33) Dovranno essere effettuati gli interventi di ripristino e rinaturalizzazione dei luoghi a seguito dei lavori di dismissione e smontaggio degli impianti esistenti; le aree dei plinti dei sostegni di linea e delle stazioni degli impianti in demolizione dovranno essere oggetto di interventi di ripristino morfologico e vegetativo;

34) Tutte le opere di scotico e di scavo per la realizzazione dei plinti, del cavidotto, delle stazioni di monte e di valle e per le opere connesse, comprese le eventuali piste di cantiere dovranno essere eseguite con assistenza archeologica continua, da parte di operatori specializzati, sotto la supervisione della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte, senza oneri per quest’ultima, allo scopo di garantire l’immediato riconoscimento, la salvaguardia e la documentazione di eventuali preesistenze di natura archeologica, tutelate ai sensi della normativa vigente;

35) Il competente Ufficio della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte dovrà essere preventivamente informato del calendario previsto per l’inizio dei lavori di scavo e del nominativo della ditta incaricata dell’assistenza;

36) Relativamente alle opere di mitigazione e recupero ambientale, per assicurare un recupero ottimale sotto il profilo agronomico e per fini di difesa idrogeologica, si ritiene necessario:

- eseguire una lavorazione leggera e la risemina dell’area di deponia del suolo di scotico;

- prevedere tutte le cure colturali (ed i relativi oneri) necessarie affinché sia assicurata la buona riuscita della formazione del cotico erboso (irrigazioni di soccorso, concimazioni di copertura);

- utilizzare per la semina fiorume o miscugli autoctoni;

37) La ricostituzione delle superfici dovrà essere eseguita ricollocando gli strati terrosi secondo la loro posizione originaria, ed alle operazioni di rimodellamento dovranno seguire al più presto quelle di ripristino e rivegetazione;

38) Gli interventi di mitigazione ambientale dovranno essere realizzati attenendosi alle misure indicate dal proponente nello “Studio di fattibilità ambientale” (elaborato GIM-D-AM-6.1-0) allegato al progetto definitivo;

39) Al fine di garantire nel tempo la funzionalità dell’impianto delle 3.300 piantine di larici (800) e di pino cembro (2500) nelle due aree poste tra Serra Granet e la linea della seggiovia Gimont, dovranno essere previste cure con cadenza annuale per almeno cinque anni prevedendo la sostituzione delle fallanze; inoltre il piano di manutenzione delle opere a verde dovrà entrare a far parte del contratto di gestione dell’impianto, al fine di garantirne il rispetto nel tempo;

40) Riguardo alle opere di compensazione si richiede il ripristino complessivo dei siti a conclusione degli interventi;

41) L’apertura all’esercizio dell’impianto in oggetto è subordinata all’esecuzione di tutte le attività di sistemazione, drenaggio, recupero, mitigazione e compensazione ambientale previste nella documentazione esaminata e prodotta anche in sede integrativa. Queste dovranno essere puntualmente eseguite e dovranno procedere per lotti funzionali parallelamente all’avanzamento del cantiere, secondo un cronoprogramma che tenga conto della stagionalità delle opere a verde e della necessità di riposizionare nel più breve tempo possibile il materiale di scotico (piote erbose etc.) precedentemente accantonato;

42) Fermo restando le competenze istituzionali in materia di vigilanza in capo ad altri Enti, si prescrive di affidare ad ARPA il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera e di stabilire conseguentemente a tal fine che il Proponente dia tempestiva comunicazione dell’avvio dei lavori all’ARPA Piemonte (Coordinamento VIA/VAS) e trasmetta gli elaborati inerenti le attività di monitoraggio previo accordo sulle specifiche tecniche compatibili con il S.I.R.A.;

43) Si richiede che il Direttore dei Lavori e il responsabile del Procedimento dell’opera in oggetto, per le rispettive competenze, trasmettano all’ARPA Piemonte (Coordinamento VIA/VAS) una dichiarazione accompagnata da una relazione esplicativa relativa allo stato di attuazione di tutte le misure prescrittive, compensative, mitigative e di monitoraggio incluse nel progetto definitivo esaminato ed integrate da quelle ricomprese nel presente provvedimento;

44) Si richiede che il Direttore dei Lavori trasmetta alla Regione Piemonte - Direzione Tutela e Risanamento Ambientale, Programmazione e Gestione Rifiuti - Settore Politiche di Prevenzione Tutela e Risanamento Ambientale una completa documentazione fotografica, anche in formato digitale, delle fasi realizzative dei lavori, dello stato dei luoghi a seguito dell’intervento e delle fasi di affermazione della vegetazione a seguito delle opere di recupero, mitigazione e compensazione ambientale.

Prescrizioni relative alla gestione dell’impianto.

45) In condizioni nivometeorologiche e di innevamento particolarmente critiche dovrà essere valutata da parte del Direttore di esercizio e del Responsabile della sicurezza valanghe la sicurezza della conca del L. Freddo in relazione ai possibili distacchi dai versanti orientali della dorsale M. la Plane - Colletto Guignard e conseguentemente disporre la chiusura preventiva dell’impianto e delle piste adiacenti, prevedendone la riapertura solo in seguito alle verifiche necessarie atte a stabilire il grado di consolidamento del manto nevoso.

Prescrizioni in merito all’autorizzazione ex L. 1766/1927 (Usi Civici)

46) Ai sensi della D.G.R. n. 42-4336 del 5.11.2001 (allegato 1) per quanto concerne le autorizzazioni in materia di usi civici, la chiusura positiva del procedimento della Conferenza dei Servizi definitiva tiene luogo delle stesse autorizzazioni, fatte salve le determinazioni economiche per le quali dovrà essere prodotta la documentazione tecnica necessaria entro e non oltre sei mesi dalla conclusione della Conferenza dei servizi definitiva.

Raccomandazioni finali

47) Le autorizzazioni rilasciate sono riferite esclusivamente all’elenco presentato dal Proponente. Per eventuali autorizzazioni, concessioni, pareri, nulla osta o atti di assenso comunque denominati di competenza di Amministrazioni non convocate in C.d.S. si dovrà procedere - verificate le prescrizioni e procedure specifiche per le interferenze con vincoli e normative di settore - per le vie ordinarie. Sarà altresì cura del Comune presentare agli uffici regionali competenti il progetto definitivo aggiornato a seguito delle prescrizioni impartite dalla Conferenza 285/2000 ed integrato con la parte elettromeccanica per il rilascio dell’autorizzazione ex L. 74/1989 previo nulla osta tecnico, ai fini della sicurezza, rilasciato dal competente ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Ufficio Speciale per i Trasporti ad Impianti Fissi;

48) Si raccomanda che nella progettazione esecutiva, nonché nella Direzione dei Lavori delle opere di sistemazione e recupero siano coinvolti professionisti esperti nelle problematiche inerenti la rinaturalizzazione e il recupero ambientale dei siti, la sistemazione idrogeologica, nonché le tecniche di mitigazione, di inserimento paesaggistico e di Ingegneria Naturalistica nel rispetto della normativa vigente in materia di competenze Professionali;

49) Si raccomanda che la realizzazione delle opere a verde, costituiscano esse il tutto o parte dei lavori oggetto di esecuzione, nel rispetto e nelle forme della vigente normativa, sia affidata a ditte specializzate e appositamente qualificate.