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Bollettino Ufficiale n. 29 del 20 / 07 / 2006

Codice 25.9
D.D. 12 gennaio 2006, n. 40

O.M. n. 3090 del 18/10/2000. Evento alluvionale autunno 2000 - Conferenza di servizi di Verbania. Provincia del V.C.O. S.P. n. 68 di Valle Bognanco. Lavori di protezione ambientale, interventi di sostegno corpo stradale, nonche’ di ingegneria naturalistica costituenti ripristino delle opere danneggiate - 3^ lotto. Importo finanziato: Euro 500.000,00= (15^ stralcio). Importo progetto: Euro 500.000,00=.

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare l’esecuzione dei lavori di cui sopra ai sensi della L.R. n° 45/1989, del D. Lgs. n° 42/04 e del R.D. n° 523/1904 a condizione che:

- nell’intervento al Km 0+850 vengano effettuate, in corso d’opera, verifiche per la determinazione della profondità dei drenaggi e della lunghezza dei micropali in relazione al raggiungimento del substrato roccioso;

- vengano curati gli scarichi al fine di non creare dissesti a valle dei muri;

- le caratteristiche del materiale lapideo impiegato siano coerenti per cromatismo e tipologia a quelle delle pietre presenti nei luoghi di intervento;

- il rifacimento dei muri di sostegno realizzi dei manufatti pienamente coerenti, dal punto di vista percettivo, con la preesistenza; i muri in cls dovranno avere un rivestimento pietra di adeguato spessore;

- opportuni accorgimenti siano posti in essere per consentire il tempestivo ed efficace reinserimento della vegetazione nelle scarpate messe in sicurezza tramite la posa di reti metalliche.

- nel rispetto delle seguenti prescrizioni di carattere generale:

1)- i lavori dovranno essere realizzati a regola d’arte, in conformità al progetto allegato all’istanza ed i movimenti di terreno dovranno essere limitati allo stretto necessario, tenendo in preminente considerazione in qualsiasi fase e circostanza la stabilità del terreno e il buon regime delle acque;

2)- in corso d’opera dovranno essere adottati gli accorgimenti tecnici e provvisionali più indicati per evitare in modo assoluto il verificarsi di smottamenti, scoscendimenti, dilavamenti e/o rotolamento di materiale a valle;

3)- gli sbancamenti in depositi sciolti dovranno essere eseguiti con la creazione di pendenze di scavo adeguate e compatibili con le caratteristiche geotecniche dei materiali, realizzando le opere di sostegno in tempi brevi per evitare il dilavamento delle pareti di scavo ad opera di eventuali acque ruscellanti;

4)- dovrà essere posta particolare cura nell’esecuzione delle opere di regimazione, captazione, drenaggio e smaltimento delle acque superficiali, onde evitare l’insorgere di fenomeni di dilavamento, erosione e/o ristagno, dimensionando in modo adeguato le canalette di raccolta, sottoponendole a una manutenzione periodica e garantendo il convogliamento delle acque stesse negli impluvi naturali; dovranno essere predisposte opportune opere di intercettazione delle acque di infiltrazione a tergo dei muri di sostegno;

5)- il reinterro per la ricostruzione della morfologia circostante potrà avvenire con i materiali di risulta degli sbancamenti, evitando però l’impiego di orizzonti limosi eventualmente incontrati durante gli scavi;

6)- i materiali di risulta degli scavi che non potranno essere riutilizzati nell’ambito degli interventi dovranno essere allontanati dall’area e comunque in nessun modo potranno interessare alvei e fasce spondali di rii o colatori;

7)- dovrà sempre e comunque essere ottemperato al disposto delle norme di cui al D.M. 11/03/1988 sulle norme geotecniche.

- Di trasmettere il presente provvedimento alla Soprintendenza ai beni ambientali e per il paesaggio del Piemonte ai sensi dell’art. 159 del D.lgs. 42/04.

- Contro il presente provvedimento è possibile il ricorso al tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Dirigente responsabile
Giovanni Ercole