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Bollettino Ufficiale n. 29 del 20 / 07 / 2006

Codice 12.3
D.D. 17 maggio 2006, n. 89

Applicazione in Piemonte del Decreto Ministeriale del 31/05/2000 “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite”. Disposizioni per l’attivita’ vivaistica viticola

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di adottare le disposizioni per l’attività vivaistica viticola contenute nell’allegato alla presente determinazione per farne parte integrante, ai fini dell’applicazione del D.M. n. 32442 del 31/5/2000 riguardante le “Misure per lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite”;

di adottare, per le violazioni alle sopracitate disposizioni, le sanzioni previste dall’ art. 54 del D.lgs. 19 agosto 2005, n. 214, fatta salva l’applicazione dell’art. 500 del codice penale ai sensi dell’art. 9 del D.M. n. 32442 del 31/05/2000;

di sospendere l’utilizzo del materiale di moltiplicazione dai campi di piante madri e dai barbatellai in cui non siano state attuate tutte le disposizioni contenute nell’allegato.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 16 del DPGR n. 8/R/2002.

Contro la presente determinazione è possibile ricorrere davanti al T.A.R. entro 60 giorni dalla pubblicazione.

Il Dirigente responsabile
Ivano Scapin

Allegato

Disposizioni obbligatorie per l’attività vivaistica viticola ai fini della lotta contro la flavescenza dorata della vite

A) Campi di piante madri marze (CPMM)

1) Eseguire nel corso della stagione almeno tre trattamenti insetticidi contro l’insetto vettore di Flavescenza dorata (FD) con modalità e prodotti indicati dal Settore Fitosanitario regionale (SFR) annualmente con apposite circolari.

2) Tenere registrazione dei trattamenti insetticidi effettuati per ogni appezzamento con l’indicazione della data e del prodotto fitosanitario adoperato. Le registrazioni devono essere effettuate sul modulo allegato alle presenti disposizioni. Inoltre devono essere conservate e consegnate in copia agli incaricati del Settore Fitosanitario (SFR) nel corso delle ispezioni.

3) Utilizzare le trappole cromotropiche gialle come strumento di valutazione dell’efficacia dei trattamenti insetticidi e come indicatore di eventuali reinfestazioni dall’esterno.

4) Non utilizzare campi collocati in vigneti a conduzione biologica a meno che essi non siano ufficialmente destinati alla produzione di materiale vivaistico destinato all’agricoltura biologica.

B) Campi di piante madri portainnesti (CPMP)

1) I CPMP non devono essere contigui a vigneti.

2) Al fine di consentire la distribuzione dei prodotti insetticidi impalcare le piante o almeno lasciare i passaggi necessari per eseguire efficaci trattamenti.

3) Eseguire nel corso della stagione almeno cinque trattamenti contro l’insetto vettore di FD con modalità e prodotti indicati annualmente dal Settore Fitosanitario regionale con apposite circolari.

4) Tenere registrazione dei trattamenti insetticidi effettuati per ogni appezzamento con l’indicazione della data e del prodotto fitosanitario adoperato. Le registrazioni devono essere effettuate sul modulo allegato alle presenti disposizioni. Inoltre devono essere conservate e consegnate in copia agli incaricati del Settore Fitosanitario (SFR) nel corso delle ispezioni.

5) Utilizzare le trappole cromotropiche gialle come strumento di valutazione dell’efficacia dei trattamenti insetticidi e come indicatore di eventuali reinfestazioni dall’esterno.

6) Non utilizzare campi collocati in vigneti a conduzione biologica a meno che essi non siano ufficialmente destinati alla produzione di materiale vivaistico destinato all’agricoltura biologica.

C) Barbatellai

1) Identificare in campo con chiarezza le barbatelle in lotti a seconda del CPMM e del CPMP di origine. A tal fine è sufficiente apporre a inizio e fine del lotto un cartellino col codice attribuito al CPMM dal SFR (n° SFR indicato nei tabulati riepilogativi inviati ogni anno al termine delle ispezioni).

2) Consegnare la planimetra del barbatellaio agli incaricati del SFR nel corso delle ispezioni.

3) Eseguire nel corso della stagione almeno cinque trattamenti contro l’insetto vettore di FD con modalità e prodotti indicati annualmente dal Settore Fitosanitario regionale con apposite circolari.

4) Tenere registrazione dei trattamenti insetticidi effettuati per ogni appezzamento con l’indicazione della data e del prodotto fitosanitario adoperato. Le registrazioni devono essere effettuate sul modulo allegato alle presenti disposizioni. Inoltre devono essere conservate e consegnate in copia agli incaricati del Settore Fitosanitario (SFR) nel corso delle ispezioni.

5) Utilizzare le trappole cromotropiche gialle come strumento di valutazione dell’efficacia dei trattamenti insetticidi e come indicatore di eventuali reinfestazioni dall’esterno.

6) Mantenere separati tra di loro il barbatellaio al primo anno di innesto, i materiali prodotti in conto lavorazione e le rimesse.

D) Prescrizioni speciali per i gemmai (CPMM base per certificato)

È da intendersi come gemmaio la coltivazione contigua di piante di base per certificato appartenenti a più di due cloni.

1) Consegnare agli incaricati del SFR la cartina in cui sia dettagliato per ogni filare il numero di piante per singolo clone.

E) Modalità per l’utilizzo delle trappole cromotropiche

1) Le trappole cromotropiche sono fogli di plastica di colore giallo con colla, 25 x 30 cm circa, da posizionare all’altezza della vegetazione prevalente:

- nei vigneti allevati a spalliera poco sopra la fascia grappolo;

- nei campi di piante madri portainnesto nella zona dei sarmenti;

- nei barbatellai all’altezza del punto di innesto.

2) Devono essere posizionate a fine giugno e sostituite quando hanno perso la capacità incollante o, al più tardi, una prima volta a inizio agosto, una seconda a inizio settembre e una terza a inizio ottobre.

3) Per ogni postazione collocarne un numero variabile in base alla dimensione del campo (esempio: 1 per ogni CPM di poche centinaia di metri quadri e in zone omogenee; 2 per ogni CPM medio, aggiungendo trappole al confine del CPM in presenza di situazioni critiche quali vigneti trascurati, fondi valle, zone più fresche e ombrose; almeno 3 per ogni barbatellaio e gemmaio con numerosi cloni di cui alcune ai margini e alcune centrali)

4) La lettura della trappola, registrando il numero di adulti di Scaphoideus titanus, deve avvenire con frequenza settimanale al fine di facilitare la decisione per eventuali interventi insetticidi d’urgenza e eccezionali quali ad esempio un trattamento ravvicinato per una zona di confine che ha rappresentato un rifugio per il vettore o un trattamento contro reinfestazioni dall’esterno.

5) La data della lettura e il numero di insetti rilevato devono essere registrati per ogni trappola. Conservare le registrazioni e consegnarne una copia agli incaricati del SFR nel corso delle ispezioni.

6) Le trappole sostituite devono essere conservate fino alla fine dell’anno, tenendole separate da pellicola trasparente per eventuali verifiche del Settore Fitosanitario sulla correttezza delle letture effettuate.

F) Altre disposizioni

I vivaisti devono presentare al Servizio Controllo Vivai delle Province la documentazione relativa all’acquisto-cessione di gemme, portainnesti e all’attività in conto lavorazione entro il 15 giugno di ogni anno.

Il Settore Fitosanitario si riserva di effettuare verifiche sull’esecuzione dei trattamenti insetticidi mediante prelievo di materiale vegetale da sottoporre ad analisi per la ricerca pei principi attivi dichiarati per il trattamento inoltre controllerà le trappole cromotropiche.

Il vivaista deve presenziare alle ispezioni annuali nei campi di piante madri e nei barbatellai disposti dal SFR.

G) Termoterapia

Il Settore Fitosanitario ammette la termoterapia come pratica migliorativa delle garanzie fitosanitarie a condizione che siano rintracciabili le partite di materiale sottoposto al trattamento. Gli impianti utilizzati e le modalità di esecuzione devono essere approvati dal SFR. La temperatura più idonea risulta essere di 50°C per 45 minuti.

Inoltre è ammessa la termoterapia in alternativa al non utilizzo o alla distruzione delle partite nei seguenti casi:

1) marze e talee di portainnesto derivanti da campi limitrofi a vigneti con presenza di FD;

2) barbatelle non sintomatiche appartenenti a lotti in cui sono stati riscontrati sintomi fitoplasmatici nei campi di piante madri da cui sono state prelevate le marze l’anno precedente.

In tali casi il Settore Fitosanitario predisporrà il controllo dell’esecuzione della termoterapia.

allegato