ACQUE PUBBLICHE

Codice 24
D.D. 2 febbraio 2006, n. 30

Affidamento di incarico di collaborazione alla dott.ssa Anna Maria Lanfranco per l’attuazione e lo sviluppo del progetto “Studi propedeutici all’applicazione in Piemonte della direttiva quadro sulle acque”. Impegno di euro 27.230,00 sul cap. 12559/2006

AGRICOLTURA

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 37-3189

L.R. 16/2002 “Istituzione in Piemonte dell’Organismo per le erogazioni in agricoltura di aiuti, contributi e premi comunitari” - Disposizioni finanziarie per la chiusura del periodo di programmazione 2000-2006

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 38-3190

L.R. 63/78, art. 17, lett. a). Proroga del programma straordinario per la sostituzione del bestiame bovino di sesso femminile da riproduzione abbattuto per infezioni da Tubercolosi e Brucellosi. Anno 2006

ARTIGIANATO

Codice 17.7
D.D. 22 giugno 2006, n. 280

L.r. 21/97 e s.m.i. art. 21 - contributi Assistenza Tecnica anno 2005. Inammissibilita’ del progetto dell’impresa S.I.E.C.I. S.R.L. con sede legale in Torino

Codice 17.7
D.D. 27 giugno 2006, n. 282

L.R. 21/97 e s.m.i. artt. 16 e 18. Contributi in conto capitale per la localizzazione e rilocalizzazione degli insediamenti artigiani. Revoca del contributo all’impresa “Costruzioni Bergamino F.lli Snc di Bergamino Domenico e Mariano” e concessione del contributo per pari importo all’impresa “Porracchia Roberto”

Codice 17.7
D.D. 28 giugno 2006, n. 293

L.R. 21/97 e s.m.i artt. 16 e 18 - localizzazione e rilocalizzazione degli insediamenti artigiani - contributi anno 2000 - Erogazione all’impresa Martini Silvio di Euro 10.000,00 (cap.26750/05 - I n. 5979/2005 - UPB N. 1603 - Acc. n. 101313)

BILANCIO

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 23-3175

Accantonamento ed assegnazione alla Direzione Turismo - Sport e Parchi della somma di Euro 3.517.000,00 stanziata sul Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2006 (capitoli vari)

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 4-3156

Variazione al bilancio di previsione per l’anno finanziario 2006 mediante l’iscrizione di euro 40.000,00 al capitolo della spesa 15341 e dell’iscrizione di euro 40.000,00 al capitolo 2575 dell’entrata

COMMERCIO

D.G.R. 3 luglio 2006, n. 17-3285

Misure e linee di intervento per la valorizzazione del commercio urbano e per il sostegno delle aree a rischio di desertificazione commerciale e/o commercialmente deboli, in attuazione della LR 28/99 e della Delibera CIPE 100/98.Triennio 06-08:assegnazione di risorse regionali alla Direz. Commercio e Artigianato di 28.500.000,00 con accantonamento di 4.000.000,00/2006; definizione di risorse statali di 3.474.819,86.

COMUNICAZIONE

Codice 6.1
D.D. 11 maggio 2006, n. 168

Corresponsione contributi per manifestazioni varie sul territorio piemontese. Spesa Euro 86.000,00= Cap. 17188/2006

COMUNITA’ MONTANE

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 32-3184

L.r. 63/78. Assistenza tecnica ed economica alle aziende agricole delle Comunita’ Montane. Approvazione criteri di assegnazione fondi anno 2006. Aumento di Euro 100.000,00 accantonamento n. 100342, capitolo 15014/06

CONSIGLIO REGIONALE

D.U.P.C.R. 1 giugno 2006, n. 85

L.R. n. 10/1989 e d.lgs. n. 165/2001 e s.m.i.: dipendente dott. Corrado Zanotti. Autorizzazione ad assumere incarichi extralavorativi (PC)

D.C.R. 13 giugno 2006, n. 73 - 19606

Integrazione degli articoli 21 e 22 del Regolamento interno del Consiglio regionale per il monitoraggio degli interventi e delle opere connesse alla fase post-evento dei XX giochi olimpici e IX paralimpici invernali 2006 e sport invernali

D.U.P.C.R. 1 giugno 2006, n. 84

L.R. n. 10/1989 e d.lgs. n. 165/2001 e s.m.i.: dipendente Dott. Michelangelo Fessia. Autorizzazione ad assumere incarichi extralavorativi (PC)

CONSULENZE

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 26-3178

Incarichi esterni ai sensi della L.R. 6/88. Accantonamento di EUR 30.000,00 sul cap. 11733/2006 a favore della Direzione Beni Culturali

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 33-3185

L.r. 25 gennaio 1988, n. 6 e s.m.i. - Affidamento incarico di consulenza esterna finalizzato all’ottenimento della registrazione Emas, secondo i requisiti previsti dal Reg. CE 761/2001, del Settore Antincendi Boschivi e Rapporti con il Corpo Forestale dello Stato - Accantonamento di Euro 10.200,00 a favore della Direzione Economia Montana e Foreste sul cap. 11733/06

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 46-3196

Accantonamento risorse da destinare all’affidamento, da parte della Direzione Edilizia, di un incarico di consulenza

CONTENZIOSO

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 20-3172

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da (omissis) per l’annullamento del diniego di cessione di quote latte. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Pier Carlo Maina

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 21-3173

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da (omissis) piu’ altri per l’annullamento del diniego di cessione di quote latte. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Pier Carlo Maina

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 22-3174

Autorizzazione a proporre ricorso avanti alla Corte Costituzionale per la dichiarazione di illegittimita’ costituzionale delle norme del D.lgs. 24/3/2006 n. 157 “Disposizioni correttive ed integrative al D.lgs. 22/1/2004 n. 42 in relazione al paesaggio”. Patrocinio nel giudizio dell’avv. Anita Ciavarra e dell’avv. Emiliano Amato

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 48-3198

Autorizzazione a ricorrere avanti alla Corte Costituzionale per la dichiarazione di illegittimita’ costituzionale del D. lgs. 12/4/2006 n. 163, artt. 4 e 5. Patrocinio nel giudizio dell’avv. Anita Ciavarra e dell’avv. Emiliano Amato del Foro di Roma

CULTURA

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 27-3179

Partecipazione della Regione Piemonte al progetto “Vercelli Citta’ d’Arte”. Spesa di Euro 800.000,00

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 28-3180

Legge 15 dicembre 1999, n. 482. Approvazione del progetto a titolarita’ regionale “Occitani, francesi, francoprovenzali e walser: radio web e contenuti digitali on demand” e richiesta del relativo finanziamento

ECONOMIA MONTANA E FORESTE

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 30-3182

Programma di ricerca e divulgazione in campo forestale anno 2006. Accantonamento a favore della Direzione Economia Montana e Foreste della somma di Euro 200.000,00 sul cap. 12289/06

EDILIZIA RESIDENZIALE

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 11-3163

Rettifica della DGR n. 14-13668 del 18/10/2004, recante ad oggetto “Legge n. 21/2001. Autorizzazione all’utilizzo diretto, da parte dell’ATC di Asti, dell’importo di euro 557.923,40 per un intervento di manutenzione straordinaria in Asti, quartieri San Lazzaro e Torretta. (P.I. n. 9087)”

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 9-3161

Legge 17 febbraio 1992, n. 179. VIII Programma di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata, quadriennio 1992-95. Integrazione del finanziamento per il programma di intervento localizzato nel comune di Torino nell’Area Ex Nebiolo, P.I. n. 1073

EDILIZIA SPORTIVA

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 25-3177

L.R. 93/95, art. 3; D.C.R. n. 229-10389 del 28/03/2002 “Programma Pluriennale degli interventi per l’Impiantistica Sportiva”: approvazione del Piano annuale di intervento per l’anno 2006. Accantonamento Euro 4.000.000,00 sul cap. 26720 del Bilancio di previsione 2006

ENERGIA

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 18-3170

Art. 1-sexies del D.L. 239/2003 convertito in Legge 290/2003 e modificato dall’art. 1, comma 26 della Legge 23 agosto 2004, n. 239. Espressione intesa per autorizzazione variante in cavo del tratto terminale dell’esistente linea a 132 kV Borgaro-Lucento n. T923, in Comune di Torino - zona Continassa

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 19-3171

Art. 1-sexies del D.L. 239/2003 convertito in Legge 290/2003 e modificato dall’art. 1, comma 26 della Legge 23 agosto 2004, n. 239. Espressione intesa per autorizzazione alla costruzione ed esercizio di due raccordi per l’entra-esce dalla Stazione elettrica 220 kV AEM di Moncalieri all’elettrodotto a 220 kV Casanova-Stura T239

Codice 22.8
D.D. 2 gennaio 2006, n. 1

Decreto Ministeriale dell’Ambiente n. 106 del 16 marzo 2001. Bando regionale 2001 per la concessione di contributi per la realizzazione di impianti fotovoltaici di potenza da 1 a 20 kWp collegati alla rete elettrica di distribuzione in bassa tensione. Revoca del contributo assegnato a causa di rinuncia e scorrimento della graduatoria

Codice 22.8
D.D. 20 gennaio 2006, n. 12

Art. 8 Legge 10/1991. Bando regionale aperto a favore degli Enti locali piemontesi. Minore erogazione di contributo nei confronti dell’intervento con il codice ufficio C98/064/01. Economia di spesa di euro 2.556,46 sul cap. 26770/2000 (I. 1642), andato in perenzione amministrativa

Codice 22.8
D.D. 14 febbraio 2006, n. 32

Art. 8 della Legge 10/1991. Bando 1988 diretto alla concessione di contributi in conto capitale per interventi di risparmio energetico negli uffici di proprieta’ degli Enti Locali piemontesi. Riammissione a contributo della domanda di contributo del Comune di Fontanetto Po (VC) per la somma di euro 11.788,06. Riduzione di accertamento entrata n. 804/05 pari ad euro 11.788,06 (cap. 6630/06 - ex cap. 2389/05)

Codice 22.8
D.D. 17 febbraio 2006, n. 35

Bando diretto alla concessione di contributi per la realizzazione di impianti solari terici. Rideterminazione del contributo assegnato a favore della domanda individuata con il codice ufficio 938/ST/14

Codice 22.8
D.D. 3 marzo 2006, n. 46

Bando regionale 2000 - Settore “Industria” intervento idroelettrico. Modifica del beneficiario del contributo di cui alla domanda individuata con il codice ufficio 148/IN/00 ammesso a finanziamento con le determinazioni n.231 del 20 settembre 2005 e n. 41 del 2 marzo 2006.

Codice 22.8
D.D. 6 marzo 2006, n. 48

Bando regionale 2000 - Settore Industria - interventi idroelettrici. Minore erogazione di contributo nei confronti della domanda individuata con il codice ufficio 85/IN/00 e scorrimento graduatoria

Codice 22.8
D.D. 9 marzo 2006, n. 52

Bando diretto alla concessione di contributi per la realizzazione di impianti solari termici. Rideterminazione del contributo asseganto a favore della domanda individuata con il codice ufficio 886/ST/13

Codice 22.8
D.D. 22 marzo 2006, n. 60

Bando diretto alla concessione di contributi per la realizzazione di impianti solari termici. Rideterminazione del contributo assegnato alla domanda di contributo contraddistinta con il codice ufficio 844/ST/12

Codice 22.8
D.D. 29 marzo 2006, n. 66

Bando diretto alla concessione di contributi per la realizzazione di impianti solari termici. Revoca del contributo precedentemente assegnato nei confronti della domanda contraddistinta con il codice ufficio 356/ST/15 per il mancato rispetto dei termini stabiliti dall’art. 11 del bando

Codice 22.8
D.D. 27 aprile 2006, n. 87

Contratto con la Commissione Europea n. JOR-CT95-0028 relativo al progetto BAINUS - Biomass Application in Utility System. Impegno della somma di euro 10.701,79 sul capitolo 12460/2006 a favore dell’Istituto Catalano di Energia - ICAEN, Barcellona - Spagna

Codice 22.8
D.D. 2 maggio 2006, n. 90

Bando regionale 2003 diretto alla concessione di contributi per la realizzazione di impiamti solari termici per la produzione di calore a bassa temperatura. Modifica del beneficiario del contributo della domanda individuata con il codice ufficio 774/ST/28 approvata con determinazione n. 207 del 19 agosto 2005

Codice 22.8
D.D. 31 maggio 2006, n. 114

Bando diretto alla concessione di contributi per la realizzazione di impianti solari termici. Rideterminazione del contributo assegnato alla domanda di contributo contraddistinta con il codice ufficio 868/ST/13

ENTI STRUMENTALI

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 6-3158

Determinazioni in merito all’attuazione della convenzione rep. n. 5931 del 29.06.01 tra Regione Piemonte e Università di Torino e della convenzione rep. n. 5847 del 17.05.01 tra Regione Piemonte ed EDISU stipulate ai sensi della l.r. 29/99

FORMAZIONE PROFESSIONALE

Regione Piemonte - Direzione Formazione Professionale - Lavoro
Agenzia Piemonte Lavoro

Interventi monetari integrativi del reddito 2006 - Determinazione del 29 giugno 2006 n. 180

FORMAZIONE PROFESSIONALE LAVORO

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 29-3181

FORMAZIONE PROFESSIONALE . Revisione delle procedure di accreditamento delle sedi operative per la formazione e per l’orientamento. Approvazione delle nuove disposizioni finali

INFORMATICA

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 5-3157

Deliberazione CIPE 35/2005: approvazione della bozza del Secondo Atto Integrativo dell’Accordo di Programma Quadro in materia di e-government e Societa’ dell’Informazione nella Regione Piemonte tra Regione Piemonte - Ministero dell’Economia e delle Finanze e Centro Nazionale per l’Informatica nella P.A. (CNIPA)

INIZIATIVE SPECIALI

D.C.R. 13 giugno 2006, n. 75 - 19620

Legge regionale 25 marzo 1985, n. 21 (Provvedimenti per la tutela e la difesa del consumatore), e successive modifiche. Piano di attività triennale 2005-2007 per la difesa e tutela del consumatore

MOVIMENTI MIGRATORI

D.C.R. 13 giugno 2006, n. 76 - 19792

Individuazione, ai sensi dell’articolo 5 della legge regionale 23 marzo 1995, n. 39, delle associazioni aventi titolo a proporre propri candidati in seno alla Consulta regionale per i problemi dei lavoratori extra-comunitari e delle loro famiglie, di cui all’articolo 4 della legge regionale 8 novembre 1989, n. 64

OPERE PUBBLICHE

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 36-3188

Accantonamento ed assegnazione alla Direzione Regionale Opere Pubbliche della somma di euro 10.331,00 sul capitolo 13195 bilancio 2006. Partecipazione della Regione Piemonte ad Associazione Itaca

Codice 25.3
D.D. 2 novembre 2005, n. 1696

R.D. n. 523/1904 - Aut. idraulica n. 67/05 per la realizzazione di muri di difesa spondale lungo il rio Grande Comba ed un suo affluente in sinistra orografica in Comune di Villar Perosa, loc. Cascinette. Richiedenti: Trotta Donato, Balmas Enzo, Balmas Sergio, Cabrellon Riccardo, Gilli Giuliana, Primo Bruno, Artero Bruna, Laurenti Giovanni, Chinnici Davide, Pace Patrizia, Charrier Graziella, Charrier Marina

Codice 25.9
D.D. 30 dicembre 2005, n. 2162

Demanio Idrico fluviale. Concessione per realizzazione di tombinatura del rio Lancone e occupazione di area demaniale (riempimento canale) circostante il lavatoio in localita’ Calice in Comune di Domodossola

PARTECIPAZIONI REGIONALI

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 1-3153

Adesione della Regione Piemonte all’Associazione Hydroaid. Accantonamento di euro 136.000,00 sul capitolo 17546/06 e assegnazione alla Struttura Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 2-3154

Accantonamento di euro 26.000,00 sul capitolo 17546/06 per l’adesione della Regione Piemonte all’Associazione Globus et Locus per l’anno 2006 e assegnazione della somma alla struttura Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 3-3155

Accantonamento di euo 20.500,00 sul capitolo 17546/06 per l’adesione della Regione Piemonte all’Osservatorio Interregionale per la cooperazione allo Sviluppo (O.I.C.S.) per l’anno 2006

D.C.R. 13 giugno 2006, n. 74 - 19616

Nuovo statuto di Finpiemonte S.p.a. - Legge regionale 26 gennaio 1976. Articolo 1

PERSONALE REGIONALE

D.G.R. 3 luglio 2006, n. 8-3276

Affidamento dell’incarico di direttore ad interim della direzione “Programmazione e statistica” al dr. Giuseppe Benedetto

POLITICHE COMUNITARIE

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 31-3183

Reg. (CE) n. 1257/1999 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (FEOGA) - PSR 2000-2006 della Regione Piemonte - Interventi a titolarita’ regionale - Misura I (Azione I6), Misura N (Azioni N1, N2, N3 intervento a), Misura S (iniziative a, c, d), Misura T (Azione T2) - Quantificazione e ripartizione per anno delle necessita’ finanziarie per il periodo 2000-2006

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 52-3202

Reg. Ce 1260/99 FESR - Ob. 2 DOCUP 2000/2006 Misura 3.1a): Progetti Integrati d’Area. Proroga termine per fine lavori di cui alla D.G.R. 11-1873 del 28-12-2005

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 53-3203

Regolamento (CE) 1260/99 - Documento Unico di Programmazione 2000/2006 Obiettivo 2 - Misura 5.1 “Assistenza Tecnica”. Incremento di accantonamenti preesistenti per complessivi euro 856.400,00 a favore della Direzione Industria (capp. vari bilancio 2006)

POLITICHE SOCIALI

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 55-3205

Approvazione di ulteriori criteri per l’accesso al modulo didattico integrativo di 50 ore per il conseguimento della qualifica professionale di Operatore Socio-Sanitario. Elenco delle qualifiche riconosciute equivalenti alla qualifica professionale di Assistente Domiciliare e dei Servizi tutelari (ADEST)

POLIZIA LOCALE

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 8-3160

Nomina Commissione Tecnica per la Polizia Locale prevista dall’art. 16 della L.R. 30/11/1987 n. 58 e s.m.i.

PROGRAMMAZIONE

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 51-3201

Approvazione della bozza di protocollo d’intesa tra Regione Piemonte, la Provincia di Alessandria, la citta’ di Valenza, le Parti sociali e parti private in materia di ricerca e innovazione

PROTEZIONE CIVILE

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 49-3199

Legge 21 novembre 2000 n. 353. Procedure Operative Antincendi Boschivi della Regione Piemonte, modifica Appendice 2

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 50-3200

L.R. n. 38/78 - Disciplina e organizzazione degli interventi in dipendenza di calamita’ naturali. Prenotazione della somma di euro 3.000.000,00 sul Cap. 22161/2007

SANITA’

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 39-3191

Accantonamento a favore della Direzione Sanita’ Pubblica della somma di 10.000,00 sul capitolo 16050 del bilancio per l’anno 2006 (cod. SIOPE 1550) per la profilassi della setticemia emorragica virale e della necrosi ematopoietica infettiva

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 40-3192

Accantonamento a favore della Direzione Sanita’ Pubblica della somma di 312.763,00 Euro sul cap. 15437/06 da assegnare alle ASL per il pagamento dei compensi spettanti ai veterinari liberi professionisti autorizzati ad eseguire la bonifica sanitaria degli allevamenti

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 41-3193

Assessorato Tutela della Salute e Sanita’, Direzione Programmazione Sanitaria. Accantonamento della somma di Euro 400.000,00 sul capitolo 23261 codice SIOPE 2237;accantonamento della somma di Euro 1.600.000,00 sul capitolo 23266 codice SIOPE 2238;accantonamento di Euro 1.500.000,00 sul capitolo 23266 codice SIOPE 2237;accantonamento di Euro 1.000.000,00 sul capitolo 23370 codice SIOPE 2238 del bilancio 2006

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 42-3194

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.- l.r. 31/92 s.m.i. - DGR 18-23906 del 2.2.1998. Conferenza di Servizi 05.06.2006. Provvedimenti

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 43-3195

D.G.R. n. 58-14492 del 29.12.2004: modificazione costituzione gruppo di lavoro

Codice 28.2
D.D. 6 febbraio 2006, n. 23

anno 2005: conguaglio plasma - emoderivati per le Aziende Sanitarie Regionali

SPORT

Codice 21.4
D.D. 7 luglio 2006, n. 554

L.R. 32/2002 - Aggiornamento Albo delle Societa’ Sportive Storiche del Piemonte per l’anno 2006

TRASPORTI

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 47-3197

Giudizio di compatibilita’ ambientale favorevole ed autorizzazione ai sensi della L.R. 40/1998 relativamente al progetto “Raccordo tangenziale esterno alla conurbazione torinese (Tangenziale est) - Tratto di collegamento tra la S.S. 11 e la S.S. 590. Ponte Gassino”

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 7-3159

Sviluppo della programmazione operativa nel contesto territoriale del Quadrante strategico del Nord-Ovest. Accantonamento di euro 299.987,00 sul capitolo 12000 per l’esercizio finanziario 2006 a favore della Direzione Trasporti per il finanziamento di studi riguardanti le forme d’intervento su cui impostare la programmazione operativa

TURISMO

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 24-3176

Accantonamento ed assegnazione alla Direzione Turismo - Sport e Parchi della somma di Euro 1.500.000,00 stanziata sul Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2006, cap. 17829 - UPB 21031. Approvazione criteri generali, obiettivi e priorita’ per l’assegnazione dei contributi di cui alla L.R. 7/4/2000, n. 36

TUTELA DELL’AMBIENTE

D.G.R. 3 luglio 2006, n. 25-3293

Articoli 52 quater, quinquies e sexies del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 modificato dal D.Lgs. 27 dicembre 2004, n. 330. Procedure di autorizzazione alla realizzazione di gasdotti di distribuzione interprovinciale e di trasporto di competenza regionale e procedure per l’espressione dell’intesa regionale nei procedimenti di autorizzazione alla costruzione ed esercizio di gasdotti facenti parte delle reti energetiche

Codice 22.4
D.D. 11 gennaio 2006, n. 6

Progetto per il potenziamento della rete di vendita del metano per autotrazione. Liquidazione al Comune di Chivasso (TO) delle risorse assegnate per l’attivazione di un distributore per la vendita di metano per autotrazione. Spesa di Euro 75.000,00 sul cap. 26938/2002

Codice 22.7
D.D. 12 gennaio 2006, n. 8

Comune di Vercelli. Bonifica p.v. Esso, Via Manzone n. 50, S.S. n. 23 di Massazza. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa’ Esso Italiana s.r.l. con sede legale in Via Castello della Magliana n. 8, Roma. Importo 40.270,16. (Cod. Anagrafe Reg.le 761)

Codice 22.5
D.D. 16 gennaio 2006, n. 10

Progetti territoriali per la raccolta differenziata dei rifiuti. D.G.R. n. 16-409 del 10.07.2000. Consorzio ACEM di Mondovi’ (CN). Raccolta differenziata porta a porta della frazione secco leggera dei rifiuti urbani domestici. Ulteriore proroga avvio progetto nei comuni della C.M. Alta Val Tanaro

Codice 22.5
D.D. 16 gennaio 2006, n. 11

D.G.R. n. 16-409 del 10.07.2000. Determinazioni dirigenziali 137 del 13 giugno 2005 e 204 del 12 agosto 2005. Consorzio di Bacino Basso Novarese di Novara (NO). Progetto territoriale per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani nel Basso Novarese, Sottoprogetto B, Citta’ di Novara - Lotto 2 (fasi 5 e 6 - Quartieri Nord Est e S.Agabio, centro e frazioni). Approvazione nuovo quadro economico.

Codice 22.5
D.D. 16 gennaio 2006, n. 9

D.G.R. n. 16-409 del 10.07.2000. Determinazioni dirigenziali nn. 480/2001, 413/2003 e 354/2005. Consorzio di Bacino Rifiuti dell’Astigiano (C.B.R.A.) di Asti. Progetto territoriale di raccolta differenziata e dei conferimenti separati e realizzazione centro di raccolta in comune di Montiglio Monferrato. Proroga termini di realizzazione dell’intervento e di rendicontazione delle spese sostenute.

Codice 22.7
D.D. 20 gennaio 2006, n. 13

Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa’ Fiat Auto S.p.A. con sede legale in C.so Giovanni Agnelli n. 180, Torino per la realizzazione dell’intervento di bonifica con misure di sicurezza, ricadente nei Comuni di Orbassano e Rivalta, dello Stabilimento Gallerie Climatiche e Aerodinamiche Fiat Auto S.p.A., Via F. Coppi n. 2, Orbassano. Importo 174.405,52 (Cod. Anagrafe Reg.le 537)

Codice 22
D.D. 24 gennaio 2006, n. 14

Riduzione di impegni di spesa della Direzione “Tutela e risanamento ambientale - Programmazione gestione rifiuti”

Codice 22
D.D. 26 gennaio 2006, n. 15

Impegno a favore del Dr. Fabio Sarzi Amade’ della somma di euro 8.666,72 sul capitolo 10429/2006 ex 15187, nell’ambito dell’accantonamento effettuato con D.G.R. n. 37-2040 del 23 gennaio 2006 (UPB 22021 - A. 100082), a copertura totale delle spese previste dal contratto di collaborazione

Codice 22.7
D.D. 2 febbraio 2006, n. 17

Comune di Predosa (AL). Bonifica fase II p.v. Esso, Via Alessandria n. 6. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa’ Esso Italiana S.r.l. con sede legale in Roma, Via Castello della Magliana n. 25. Importo 34.619,45 (Cod. Anagrafe Reg.le 1134)

Codice 22.7
D.D. 2 febbraio 2006, n. 18

Comune di Novara. Bonifica area interna stabilimento Radici Chimica, Via Fauser n. 50. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa’ Radici Chimica con sede legale in Bergamo, Via Verdi n. 11. Importo 22.529,92 (Cod. Anagrafe Reg.le 1239)

Codice 22.1
D.D. 2 febbraio 2006, n. 19

L.R. 32/82, art. 12. Lavori di recupero ambientale in localita’ Corteranzo nel Comune di Murisengo (AL). Liquidazione della somma di Euro 21.289,20 - (cap. 26940/2002 - imp. 5640) quale saldo del contributo regionale concesso con D.D. n. 474 del 14/11/2002

Codice 22.1
D.D. 2 febbraio 2006, n. 20

L.R. 32/82, art. 12. Lavori di recupero ambientale in localita’ Frazione Ponsoni nel Comune di Porte (TO) appartenente alla Comunita’ Montana Valli Chisone e Germanasca. Liquidazione della somma di Euro 43.580,19 - (cap. 26940/2002 - imp. 5629) quale saldo del contributo regionale concesso con D.D. n. 466/22.01 del 14/11/2002

Codice 22.5
D.D. 2 febbraio 2006, n. 21

D.G.R. n. 25-1096 del 14.10.2005. Determinazione dirigenziale n. 349 del 30.11. 2005. Contributi ai Consorzi di Bacino per la concretizzazione degli studi di riprogettazione servizi di raccolta dei rifiuti urbani predisposti ai sensi della D.G.R. n. 29-13060 del 19.07.2004. Revoca quota parte contributo concesso al Consorzio ACEA di Pinerolo ed assegnazione della somma di Euro 15.691,86 al Consorzio CISA di Cirie’

Codice 22.2
D.D. 2 febbraio 2006, n. 22

Legge regionale n. 40/1998 Disposizioni concernenti la compatibilita’ ambientale e le procedure di valutazione - attivita’ tecnico-scientifiche e di supporto all’attuazione della legge. Contratto di collaborazione con l’arch. Laltrelli (Rep. n. 10283 del 6 giugno 2005): impegno di spesa di euro 6.108,28 sul capitolo 10429/2006 ex 15187 (U.P.B. 22021 - A. 100082) Legge regionale n. 16/2005 art. 1 c. 1

Codice 22.7
D.D. 9 febbraio 2006, n. 23

Comune di Quattordio (AL). Bonifica di Fase 1 - Area di servizio Esso, A 21 - Crocetta Sud. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa’ Esso Italiana S.r.l. con sede legale in Roma, Via Castello della Magliana n. 25. Importo 46.074,34 (Cod. Anagrafe Reg.le 766)

Codice 22.4
D.D. 9 febbraio 2006, n. 24

P.T.T.A. 1994/96 “Aree Urbane” Interventi n. 18 e 19 - Comune di Vercelli - Presa d’atto del quadro economico finale e trasferimento della somma a saldo di Euro 44.002,14, divenuta perente, mediante impegno e liquidazione sul cap. 22811/2006.

Codice 22
D.D. 10 febbraio 2006, n. 26

Impegno della somma di euro 9.500,00 sul capitolo di bilancio 11733/2006 ex 10870 a favore della dott.sa Serena Forno’ a copertura delle spese residue previste per la collaborazione nell’anno 2006

Codice 22.1
D.D. 14 febbraio 2006, n. 27

L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: “Raccolta a fini scientifici e didattici”. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici all’Azienda Sanitaria Locale 17 - Savigliano - a favore del Sig. Fulvio Mina

Codice 22.1
D.D. 14 febbraio 2006, n. 28

L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: “Raccolta a fini scientifici e didattici”. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici all’Azienda Sanitaria Locale 17 - Savigliano - a favore del Sig. Baudino Mario

Codice 22.1
D.D. 14 febbraio 2006, n. 29

L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: “Raccolta a fini scientifici e didattici”. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici al “Centro di Studio sulla Micologia del Terreno” Consiglio Nazionale delle Ricerche a favore della Signora Martini Isabella

Codice 22.1
D.D. 14 febbraio 2006, n. 30

L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: “Raccolta a fini scientifici e didattici”. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici al “Centro di Studio sulla Micologia del Terreno” Consiglio Nazionale delle Ricerche a favore della Signora Faccio Antonella

Codice 22.1
D.D. 14 febbraio 2006, n. 31

L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: “Raccolta a fini scientifici e didattici”. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici all’Azienda Sanitaria Locale 17 - Savigliano - a favore del Sig. Vairoletti Renato

Codice 22.7
D.D. 16 febbraio 2006, n. 33

Comune di Novara. Bonifica con misure di sicurezza area Societa’ Isagro di Novara, Via Fauser n. 4. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa’ Isagro sede legale in Milano, Via Caldera n. 21. Importo Euro 31.104,00 (Cod. Anagrafe Reg.le 1334)

Codice 22.1
D.D. 16 febbraio 2006, n. 34

L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: “Raccolta a fini scientifici e didattici”. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici al “Centro di Studio sulla Micologia del Terreno” Consiglio Nazionale delle Ricerche a favore del Signor Meotto Francesco

Codice 22.7
D.D. 20 febbraio 2006, n. 36

Messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale Rio Vajors, Comuni di Cambiano e Chieri. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa’ Zincatura di Cambiano S.r.l. con sede legale in Cambiano, Str. Valle Torta n. 6. Importo Euro 34.408,54 (Cod. Anagrafe Reg.le 678)

Codice 22.7
D.D. 22 febbraio 2006, n. 37

Comune di Castelnuovo Scrivia. Bonifica del sito Erg Al 099, Porta Dante. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa’ Erg Petroli S.p.A. con sede legale in Roma, Via Vitaliano Brancati n. 60. Importo 49.500,00 (Cod. Anagrafe Reg.le 1282)

Codice 22
D.D. 23 febbraio 2006, n. 38

Assistenza tecnica a supporto dell’Autorita’ Ambientale regionale. Affidamento di incarico di collaborazione coordinata e continuativa all’ing. Francesco Matera. Approvazione dello schema di contratto ed impegno della spesa di euro 6.499,98 sul cap. 10429/2006

Codice 22.7
D.D. 23 febbraio 2006, n. 39

Comune di La Loggia (TO). Bonifica del sito denominato “Area Gaveglio”, ubicato in Via Ronchi n. 47. Svincolo delle garanzie finanziarie prestate dal Sig. Gaveglio Federico, residente in La Loggia, Via Bistolfi n. 2. Importo Euro 2.595,54

Codice 22.7
D.D. 23 febbraio 2006, n. 40

Comune di Rosta (TO). Bonifica dell’area relativa a PV Esso n. 2856, S.S. 25 (Km 18+360). Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa’ Esso Italiana s.r.l. con sede in Roma, Via Castello della Magliana n. 25. Importo Euro 13.002,00. (Cod. Anagrafe Reg.le n. 802)

Codice 22.1
D.D. 2 marzo 2006, n. 43

Liquidazione a saldo e accertamento di economia di spesa per l’attuazione del progetto “Iniziativa locale di sostegno e divulgazione degli obiettivi di Kyoto” curata dal Gruppo ambientalista “Salix alba” nell’ambito della collaborazione con il Comitato d’iniziativa Kyoto dal basso

Codice 22.1
D.D. 2 marzo 2006, n. 44

Liquidazione a saldo e accertamento di economia di spesa per l’attuazione dell’iniziativa di informazione curata dall’Associazione “CumianaCiPiaceCos” nell’ambito della collaborazione con il Comitato d’iniziativa Kyoto dal basso

Codice 22
D.D. 2 marzo 2006, n. 45

Presa d’atto della conclusione dei lavori di competenza della Provincia di Novara relativamente al progetto di bonifica con misure di sicurezza del sito denominato “Cascina Beatrice” nel Comune di Borgomanero

Codice 22.7
D.D. 3 marzo 2006, n. 47

Comune di Novi Ligure (AL). Bonifica dell’area di Via Raggio. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa’ La Marengo S.r.l. con sede in Novi Ligure, Via Baiardi 5/A. Importo Euro 5.387,45

Codice 22.5
D.D. 6 marzo 2006, n. 49

D.G.R. n. 29-13060 del 19.07.2004. DD nn. 396 del 24.11.2004 e 93 del 27.4.2005. Interventi di sostegno finanziario a favore dei Consorzi di bacino per la riprogettazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani. Consorzio Intercomunale di Servizi per l’Ambiente (CISA)di Cirie’.Rendicontazione finale. Liquidazione saldo contributo spettante Euro 623,81 ed accertamento minor spesa di Euro 10.135,68 (cap.26984/2004)

Codice 22.5
D.D. 6 marzo 2006, n. 50

D.G.R. n. 29-13060 del 19.07.2004. Determinazione dirigenziale n. 396 del 24.11.2004. Interventi di sostegno finanziario a favore dei Consorzi di bacino per la riprogettazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani. Consorzio Smaltimento Rifiuti Area Biellese (CO.S.R.A.B.) di Biella. Rendicontazione finale. Liquidazione saldo contributo spettante Euro 23.552,63 (cap. 26984/2004)

Codice 22.5
D.D. 7 marzo 2006, n. 51

D.G.R. n. 29-13060 del 19.07.2004. Determinazione dirigenziale n. 396 del 24.11.2004. Interventi di sostegno finanziario a favore dei Consorzi di bacino per la riprogettazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani. Consorzio di Bacino 16 di Settimo Torinese. Rendicontazione finale. Liquidazione saldo contributo spettante Euro 8.577,30 ed accertamento minor spesa di Euro 172,70 (cap. 26984/2004).

Codice 22.7
D.D. 13 marzo 2006, n. 53

Comune di Tortona (AL). Bonifica p.v. Erg Petroli S.p.A., Corso Don Orione. Accettazione delle garanzie finanziarie su variante progettuale prestate dalla Societa’ Erg Petroli S.p.A. con sede legale in Roma, Via Vitaliano Brancati n. 60. Importo 2.537,52 (Cod. Anagrafe Reg.le 772)

Codice 22.7
D.D. 13 marzo 2006, n. 54

Comune di Trino (VC). Bonifica area interessata da versamento accidentale olio combustibile presso centrale E. Fermi. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa’ Sogin con sede legale in Roma, Via Torino n. 6. Importo Euro 3.929,00 (Cod. Anagrafe Reg.le 1267

Codice 22
D.D. 13 marzo 2006, n. 55

Accertamento d’entrata della somma di euro 9.200,00, sul capitolo di bilancio 6805/2006 (ex 2447), che il Comune di Pianezza ha introitato grazie all’azione di rivalsa per l’intervento di bonifica eseguito in regione Cassagna in Comune di Pianezza e finanziato dalla Regione Piemonte con determinazione dirigenziale n. 316/22.7 del 20 giugno 2001

Codice 22
D.D. 26 aprile 2006, n. 85

Presa d’atto della conclusione dell’intervento di caratterizzazione del sito denominato “Cava Codana” nel Comune di Montiglio con una spesa complessiva pari a euro 332.928,00. Liquidazione del saldo del finanziamento

Codice 22
D.D. 26 aprile 2006, n. 86

Rettifica parziale della determinazione dirigenziale 542 del 5 novembre 2001 che assegnava al Comune di Piossasco la somma di euro 381.886,82, per la progettazione e realizzazione delle opere di completamento e ripristino del sito industriale inquinato “ex Fidom”. Approvazione tabella di ripartizione del finanziamento, per i siti dei Comuni di Albano, Cirie’, Capriata d’Orba, Leini’, Caselle, Carbonara e Piossasco

Codice 22
D.D. 28 aprile 2006, n. 88

Art. 16 della L.R. 42/2000 - Programma regionale di finanziamento siti inquinati anno 2004 - Presa d’atto della conclusione del piano di caratterizzazione del sito n. ord. 1093 “Cortile del Comune di Ameno”

Codice 22
D.D. 2 maggio 2006, n. 89

Presa d’atto dell’avanzamento dell’intervento “Bonifica da amianto stabilimento Eternit” nel comune di Casale Monferrato. Impegno della somma di 450.665,96 euro sul cap. 22821/2006 ex 26956 in favore del comune di Casale Monferrato e liquidazione della somma

Codice 22
D.D. 2 maggio 2006, n. 91

Presa d’atto della conclusione delle attivita’ ammesse a finanziamento con determinazione dirigenziale n. 251 del 16 luglio 2002 per la realizzazione delle attivita’ di messa in sicurezza d’emergenza, caratterizzazione e progettazione del sito n. ord. 825 denominato “Ex Metalchimica” nel Comune di Caselle Torinese per una spesa complessiva pari a euro 932.378,79. Trasferimento di euro 297.726,19 a saldo

Codice 22
D.D. 5 maggio 2006, n. 92

Attivita’ tecnica di supporto allo svolgimento dei compiti dell’Autorita’ Ambientale regionale. Contratto di collaborazione coordinata e continuativa alla dott.sa Giovanna Chessa (Rep. n. 10673 del 2 novembre 2005); impegno di spesa di euro 12.500,02 sul capitolo 10429/2006 ex 15187 (UPB 22021 - A. 100082)

Codice 22.7
D.D. 8 maggio 2006, n. 93

Comune di Pozzolo Formigaro (AL). Bonifica sito Poliresin, Via Alessandria 55. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa’ Poliresin S.r.l. con sede legale in Milano, Via Agnello n. 5. Importo 112.975,20 (Cod. Anagrafe Reg.le 731).

Codice 22.7
D.D. 8 maggio 2006, n. 94

Comune di Novara. Bonifica area p.v. Erg NO 052, L.go Cantelli n. 13. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Erg Petroli S.p.A., sede legale Via Vitaliano Brancati n. 60, Roma. Importo Euro 34.290,50 (Cod. Anagrafe Reg.le 1226)

Codice 22.7
D.D. 8 maggio 2006, n. 95

Comune di Alessandria. Bonifica p.v. Esso 3724, V.le Tivoli. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa’ Esso Italiana S.r.l. con sede legale in Roma, V.le Castello della Magliana n. 25. Importo Euro 3.065,40 (Cod. Anagrafe Reg.le 1206).

Codice 22.1
D.D. 9 maggio 2006, n. 100

L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: “Raccolta a fini scientifici e didattici”. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici al Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo - Sig.ra Rosa Maria Dameri

Codice 22
D.D. 9 maggio 2006, n. 101

Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg III A Italia-Francia (ALCOTRA) - Assistenza tecnica a supporto delle funzioni dell’Autorita’ Ambientale regionale. Affidamento di incarico di collaborazione coordinata e continuativa alla dott.sa Giulia Carlotta Campi; approvazione dello schema di contratto e impegno della spesa di 26.500,00 euro sul cap. n. 20885 del bilancio 2006

Codice 22.1
D.D. 9 maggio 2006, n. 98

L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: “Raccolta a fini scientifici e didattici”. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici al Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo - Sig. Francesco Orsino

Codice 22.1
D.D. 9 maggio 2006, n. 99

L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: “Raccolta a fini scientifici e didattici”. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici al Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo - Sig. Francesco Dovana

Codice 22.5
D.D. 10 maggio 2006, n. 103

D.G.R. n. 29-13060 del 19.07.2004. DD n. 396 del 24.11.2004. Interventi di sostegno finanziario a favore dei Consorzi di bacino per la riprogettazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani. Consorzio Servizi Rifiuti del Novese, Tortonese, Acquese ed Ovadese di Novi Ligure. Rendicontazione finale. Liquidazione saldo contributo spettante Euro 1.981,79 ed accertamento minor spesa di Euro 23.958,33 (cap.26984/2004)

TUTELA DEL SUOLO

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 34-3186

Controdeduzioni alle osservazioni e proposte regionali in ordine al progetto di variante al P.A.I. adottato con deliberazione del Comitato Istituzionale dell’Autorita’ di Bacino del fiume Po in data 5 ottobre 2004, n.18 inerente la rete idrografica minore della Regione Piemonte - Torrente Grana-Mellea, ai fini dell’art. 1 bis della legge n. 365/2000

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 35-3187

Controdeduzioni alle osservazioni e proposte regionali in ordine al progetto di Variante al Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI) - Rete Idrografica Minore Naturale della Regione Piemonte - Torrente Malone

Codice 23.3
D.D. 9 maggio 2006, n. 25

L.R. 6 ottobre 2003, n. 25. Art. 14 Decreto del Presidente della Giunta Regionale 09 novembre 2004, n. 12/R. Autorizzazione dei lavori di asportazione del materiale terroso accumulatosi all’interno del bacino (TO63) situato in localita’ Chianavasso nel Comune di Inverso Pinasca (TO), di proprieta’ della Energie S.p.A

Codice 23
D.D. 30 maggio 2006, n. 36

Presa d’atto di utilizzo di impegno n. 23 - Cap. 11059/2006. Liquidazione trasferte personale assegnato alla Direzione Difesa del Suolo

Codice 23.1
D.D. 5 giugno 2006, n. 42

Designazione del Responsabile del procedimento e del Responsabile dell’istruttoria inerente alla Fase di Verifica della procedura di VIA di competenza regionale, di cui alla L.R. n. 40/1998, relativamente al progetto “Costruzione di argine lungo il fiume Bormida a difesa dell’abitato di Castelnuovo Bormida”, presentato dal Comune di Castelnuovo Bormida (AL)

URBANISTICA

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 12-3164

Comune di Sampeyre (CN). Legge regionale 8 luglio 1999, n.19. Accertamento e contestazione di norme del Regolamento edilizio comunale

D.G.R. 19 giugno 2006, n. 13-3165

Comune di Montezemolo (CN). Legge regionale 8 luglio 1999, n. 19. Accertamento e contestazione di norme del Regolamente edilizio comunale

URBANIZZAZIONE

Codice 24.3
D.D. 2 gennaio 2006, n. 1

Accordo di Programma Quadro Integrativo del 17.12.2003. S.I.I. S.p.A. - Servizio Idrico Integrato del Biellese e Vercellese (VC). Intervento n. 4 - Lavori di costruzione di un chiariflocculatore a completamento dell’impianto di potabilizzazione esistente delle acque dell’invaso sul Torrente Ostola - Concessione finanziamento

Codice 24.3
D.D. 2 gennaio 2006, n. 2

Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto integrativo del 21.02.2005. S.I.I. S.p.A. - Servizio Idrico Integrato del Biellese e Vercellese (VC) - Intervento n. 7 - Lavori di realizzazione di un impianto di trattamento dell’acqua per uso potabile in Comune di Tricerro e di Rovasenda. Concessione finanziamento

Codice 24.3
D.D. 2 gennaio 2006, n. 3

Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto integrativo del 21.02.2005. SMA Torino S.p.A. Intervento n. 08. Lavori di realizzazione nuovo serbatoio nel Comune di Leini’ e potenziamento rete idrica in zona alta. Concessione finanziamento

Codice 24.3
D.D. 2 gennaio 2006, n. 4

Accordo di Programma Quadro Stato-Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto Integrativo del 21.02.2005. Azienda Consortile Ciclo Idrico di Alba-Langhe-Roero (CN). Intervento n. 26. Lavori di ampliamento ed adeguamento al D.lgs. 152/99 dell’impianto di depurazione di Canove di Govone ed estensione rete fognaria consortile. Lotto di completamento. Concessione finanziamento

Codice 24.3
D.D. 2 gennaio 2006, n. 5

Accordo di Programma Quadro Stato-Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche - Atto integrativo del 17.12.2003. A.M.A.G. S.p.A. Azienda Multiutility Acqua Gas (AL). Progetto di interconnessione acquedotto Citta’ di Acqui Terme - Concessione finanziamento.

Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 10

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Ameno (NO). Lavori di adeguamento acquedotto in localita’ Valle. Concessione contributo di Euro 60.000,00

Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 11

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Sozzago (NO). Lavori di rifacimento opere fognarie. Concessione contributo di Euro 70.000,00

Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 12

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Casalvolone (NO). Lavori di costruzione della fognatura comunale. Concessione contributo di Euro 70.000,00

Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 13

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Montaldo Bormida (AL). Lavori di completamento della rete fognaria comunale in localita’ Monperluzzo. Concessione contributo di Euro 50.000,00

Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 14

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Martiniana Po (CN). Lavori di costruzione nuovo tratto fognario in strada Solombra. Concessione contributo di Euro 50.000,00

Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 15

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Invorio (NO). Lavori di realizzazione nuovo pozzo idropotabile in localita’ Barquedo. Concessione contributo di Euro 50.000,00

Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 16

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Mezzomerico (NO). Lavori di ampliamento della rete fognaria. Concessione contributo di Euro 60.000,00

Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 17

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 1109 in data 17.12.1998. Consorzio Servizi Ecologici del Vergante - sede in Lesa (NO). Lavori di realizzazione nuovo pozzo idropotabile in fraz. Ghevio del Comune di Meina. Conferma contributo

Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 18

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Varisella (TO). Lavori di costruzione di un tratto di fognatura per il collegamento dalla Borgata Baratonia al depuratore comunale di Vallo Torinese. Concessione contributo di Euro 60.000,00

Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 19

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Nibbiola (NO). Lavori di rifacimento tratti fognari. Concessione contributo di Euro 50.000,00

Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 20

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Monleale (AL). Lavori di completamento tratto fognario nella frazione Cadaborgo. Concessione contributo di Euro 25.000,00

Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 21

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Mornese (AL). Opere fognarie nelle fraz. Benefizio e Mazzarelli. Concessione contributo di Euro 50.000,00

Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 6

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di San Bernardino Verbano (VCO). Lavori di potenziamento delle captazioni esistenti in localita’ Casaracce - Alpe Faie’. Concessione contributo di Euro 70.000,00

Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 7

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Frassinello Monferrato (AL). Lavori di estensione e completamento della rete fognaria in Cascine Serra. Concessione contributo di Euro 35.000,00

Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 8

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Andrate (TO). Interventi sulla rete fognaria comunale in Vicolo Bovo e Piazza Beccaria. Concessione contributo di Euro 50.000,00

Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 9

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Cassine (AL). Autorizzazione all’esecuzione dei lavori di completamento della rete fognaria nelle localita’ S. Anna e Pizio in zona sottoposta a vincolo idrogeologico. Concessione contributo di Euro 80.000,00

Codice 24.3
D.D. 16 gennaio 2006, n. 22

Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto Integrativo del 21.02.2005. S.I.I. S.p.A. - Servizio Idrico Integrato del Biellese e Vercellese (VC) - Intervento n. 06. Lavori di potenziamento ed ampliamento dell’impianto di depurazione delle acque reflue dell’abitato di Caresanablot. Rideterminazione finanziamento

Codice 24.3
D.D. 16 gennaio 2006, n. 23

Accordo di Programma Quadro Stato-Regione del 4.12.2000 per il Settore delle Infrastrutture Idriche di collettamento e depurazione delle acque reflue urbane. A.M.A.G. S.p.A. Lavori di ampliamento ed adeguamento dell’impianto di depurazione della Citta’ di Alessandria. Conferma finanziamento

Codice 24.3
D.D. 16 gennaio 2006, n. 24

Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto Integrativo del 21.02.2005. Azienda Acquedotto Valtiglione S.p.A. (AT) - Intervento n. 31. Lavori per l’interconnessione con l’acquedotto del Monferrato. Concessione finanziamento

Codice 24.3
D.D. 16 gennaio 2006, n. 25

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Roatto (AT). Autorizzazione all’esecuzione dei lavori di costruzione tratti fognari nella frazione Briassa in zona sottoposta a vincolo idrogeologico. Concessione contributo di Euro 18.000,00.

Codice 24.3
D.D. 17 gennaio 2006, n. 26

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Torre Bormida (CN). Lavori di manutenzione straordinaria degli impianti di depurazione e regimazione di acque superficiali. Concessione contributo di Euro 60.000,00

Codice 24.3
D.D. 20 gennaio 2006, n. 27

Accordo di Programma Quadro Stato - Regione. II Atto Integrativo del 21.02.2005. CO.R.D.A.R. Valsesia S.p.A.. Intervento n. 04. Autorizzazione all’esecuzione dei lavori di completamento reti dei collettori consortili per collegamento al depuratore CO.R.D.A.R. in Serravalle Sesia dei Comuni di Portula e Trivero. Concessione finanziamento

Codice 24.3
D.D. 25 gennaio 2006, n. 28

L.R. 20.01.1997, n. 13. Organizzazione delle Autorita’ d’Ambito. Erogazione contributi andati in perenzione amministrativa. Impegno di Euro 154.937,07 sul cap. 14473/2006 (UPB 24031)

Codice 24.3
D.D. 1 febbraio 2006, n. 29

Opere connesse ai XX Giochi Olimpici Torino 2006 - S.M.A.T. S.p.A. - Progetto di adeguamento e completamento dei depuratori esistenti in Comune di Cesana. Concessione finanziamento di Euro 1.441.029,00.

Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 31

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Seppiana (VCO). Lavori di sostituzione condotte obsolete e potenziamento idranti. Concessione contributo di Euro 50.000,00

Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 32

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Lombriasco (TO). Lavori di realizzazione tratti fognari di acque bianche nel centro storico. Conferma contributo di Euro 60.000,00

Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 33

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Aurano (VCO). Lavori di rifacimento di alcuni tratti dell’acquedotto e della fognatura. Concessione contributo di Euro 70.000,00

Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 34

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Torre Mondovi’ (CN). Lavori di completamento fognatura comunale. Concessione contributo di Euro 50.000,00

Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 35

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Neviglie (CN). Lavori di potenziamento della fognatura in localita’ Piani Materosso e Case Sparse. Concessione contributo di Euro 40.000,00

Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 36

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 155 in data 12.6.2003. Azienda Consortile Ciclo Idrico Alba Langhe Roero. Lavori di ampliamento della fognatura nel Comune di Sommariva Perno (CN). Concessionbe contributo di Euro 55.000,00

Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 37

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Fresonara (AL). Opere fognarie by-pass di piena alla periferia sud - ovest. Concessione contributo di Euro 40.000,00

Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 38

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Bagnasco (CN). Lavori di completamento della rete idrica e fognaria. Concessione contributo di Euro 40.000,00

Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 39

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Momperone (AL). Lavori di realizzazione fognatura comunale tratto Ramata - Rivabella. Concessione contributo di Euro 18.000,00

Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 40

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Voltaggio (AL). Lavori di rifacimento opere acquedottistiche. Concessione contributo di Euro 62.000,00

Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 41

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Traversella (TO). Lavori di costruzione acquedotto in frazione Fondo. Concessione contributo di Euro 50.000,00

Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 42

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Locana (TO). Lavori di sistemazione acquedotto in localita’ Appiatour. Concessione contributo di Euro 60.000,00

Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 43

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Monale (AT). Lavori di completamento rete fognaria nelle localita’ Bricco Scaiola e Serra Cora. Concessione contributo di Euro 40.000,00

Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 44

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Pontechianale (CN). Lavori di prolungamento dell’acquedotto comunale - VII lotto. Concessione contributo di Euro 80.000,00

Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 45

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Consorzio Alta Meja. Lavori di costruzione della fognatura in Via Tre Vigne nella frazione Revislate in Comune di Veruno (NO). Concessione contributo di Euro 20.000,00

Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 46

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Crodo (VCO). Autorizzazione all’esecuzione delle opere acquedottistiche e fognarie nelle localita’ Maglioggio e Viceno in zona sottoposta a vincolo idrogeologico. Concessione contributo di Euro 70.000,00

Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 47

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Castino (CN). Lavori di rifacimento della fognatura nel concentrico e collegamento impianto di depurazione - quinto lotto. Concessione contributo di Euro 50.000,00

Codice 24.3
D.D. 8 febbraio 2006, n. 48

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Mezzana Mortigliengo (BI). Lavori relativi all’acquedotto comunale - serbatoio Mondalforno Inferiore fraz. Mazza e scuola materna. Concessione contributo di Euro 70.000,00

Codice 24.3
D.D. 8 febbraio 2006, n. 49

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Mezzana Mortigliengo (BI). Lavori relativi alla fognatura nella fraz. Bonda e fabbricati comunali. Concessione contributo di Euro 70.000,00

Codice 24.3
D.D. 10 febbraio 2006, n. 51

Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto integrativo del 21.02.2005. Consorzio dei Comuni per l’acquedotto del Monferrato (AT) - Intervento n. 13. Lavori di ripristino adduzione da Campo Pozzi Cascina Giarrea alla centrale di sollevamento di Verrua Savoia. Concessione finanziamento

Codice 24.3
D.D. 10 febbraio 2006, n. 52

Programma Ambiente 1988- D.M.A. 7656/ter del 30.12.1989- Comune di Orta San Giulio - Sostituzione adduttrice idrica dell’isola di S. Giulio (NO) - Concessione finanziamento di Euro 150.000,00

Codice 24.3
D.D. 14 febbraio 2006, n. 53

Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto integrativo del 21.02.2005. Acque Cusio S.p.A. (VB) - Intervento n. 01. Lavori di razionalizzazione scarichi fognari Comuni Lago d’Orta. Concessione finanziamento di Euro 1.147.277,40

Codice 24.3
D.D. 21 febbraio 2006, n. 54

Accordo di Programma Quadro Stato - Regione del 18 dicembre 2002. AMAG S.P.A. (AL) - Intervento n. 03 - Lavori di collettamento reti fognarie di Spinetta Marengo, Cascinagrossa, Litta Parodi e Mangrogne alla rete cittadina di Alessandria, 1 lotto - Concessione finanziamento di 1.000.000,00

Codice 24.3
D.D. 21 febbraio 2006, n. 55

Accordo di Programma Quadro del 26 luglio 2001. Azienda Multiservizi Casalese S.p.A. (AL) - Lavori di potenziamento campo pozzi di Terranova - Realizzazione stazione di rilancio da Terranova verso Vercelli - Potenziamento impianto filtrazione Terranova. Rideterminazione finanziamento

Codice 24.3
D.D. 21 febbraio 2006, n. 56

Accordo di Programma Quadro Stato - Regione del 18 dicembre 2002. AMAG S.P.A. (AL) - Intervento n. 29 - Lavori di collettamento e depurazione nei Comuni lungo il fiume Bormida, 1 stralcio - Concessione finanziamento di 3.400.000,00

Codice 24
D.D. 22 febbraio 2006, n. 57

Comune di Brovello Carpugnino (VCO). Definizione delle aree di salvaguardia di quattro sorgenti a servizio dell’acquedotto comunale. Articolo 21 del Decreto Legislativo n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni

Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 58

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Monta’ (CN). Lavori di realizzazione nuova tubazione dell’acquedotto in localita’ Santuario Madonna dei Piloni. Concessione contributo di Euro 62.000,00

Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 59

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Feisoglio (CN). Lavori di costruzione tratto fognario. Concessione contributo di Euro 40.000,00

Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 60

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Parodi Ligure (AL). Lavori di realizzazione collettore fognario al servizio della localita’ Cadicolla. Concessione contributo di Euro 50.000,00

Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 61

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di La Morra (CN). Lavori di costruzione tratti della fognatura comunale. Concessione contributo di Euro 50.000,00

Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 62

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Borgiallo (TO). Lavori di manutenzione straordinaria servizio idrico integrato “Belvedere - Bastiglia”. Concessione contributo di Euro 50.000,00

Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 63

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Sinio (CN). Lavori di costruzione tratto della fognatura comunale. Concessione contributo di Euro 50.000,00

Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 64

l.r. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Somano (CN). Lavori di sostituzione di tre tratti di tubazione dell’acquedotto. Concessione contributo di Euro 50.000,00

Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 65

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Saliceto (CN). Lavori di manutenzione straordinaria della rete idrica comunale. Concessione contributo di Euro 90.000,00

Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 66

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n.. 76 in data 9.3.2005. Comune di Torresina (CN). Lavori di ripristino acquedotto in localita’ “Lopiano”. Concessione contributo di Euro 60.000,00

Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 67

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Cordar Biella Servizi S.p.a. Lavori di realizzazione nuovi tratti fognari in Comune di Tavigliano. Concessione contributo di Euro 70.000,00

Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 68

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Cordar Biella Servizi S.p.a. Interventi alla rete fognaria di Passo Breve e Vicolo Bellino in Comune di Sagliano Micca. Concessione contributo di Euro 50.000,00

Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 69

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Pontechianale (CN). Lavori di potenziamento dell’acquedotto comunale - estensione della condotta di adduzione - VI lotto. Concessione contributo di Euro 100.000,00

Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 70

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Tarantasca (CN). Lavori di sostituzione condotta dell’acquedotto comunale. Concessione contributo di Euro 50.000,00

Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 71

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Arola (VCO). Autorizzazione all’esecuzione dei lavori di realizzazione tratto di fognatura in zona sottoposta a vincolo idrogeologico. Concessione contributo di Euro 50.000,00

Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 72

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Camerana (CN). Lavori di realizzazione opere idriche e fognarie. Concessione contributo di Euro 70.000,00

Codice 24
D.D. 27 febbraio 2006, n. 73

Comune di Madonna del Sasso (VCO) - Ridefinizione delle aree di salvaguardia delle due sorgenti a servizio dell’acquedotto comunale. Articolo 21 del decreto legislativo n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni

Codice 24
D.D. 27 febbraio 2006, n. 74

Comune di Aurano (VCO) - Ridefinizione delle aree di salvaguardia delle due sorgenti a servizio dell’acquedotto comunale. Articolo 21 del decreto legislativo n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni

Codice 24.3
D.D. 3 marzo 2006, n. 75

Legge n. 135/1997 - Consorzio intercomunale per la gestione dell’impianto di depurazione delle acque di rifiuto di Bellinzago Novarese, Oleggio, Mezzomerico e Marano Ticino (NO). Opere di completamento del collettore di Oleggio centro, VI lotto, III stralcio. Concessione finanziamento di Euro 516.456,90

Codice 24.3
D.D. 3 marzo 2006, n. 76

Accordo di Programma Quadro Stato - Regione. II Atto integrativo del 21.2.2005. CO.R.D.A.R. Valsesia S.p.A. (VC). Intervento n. 3. Autorizzazione all’esecuzione dei lavori di realizzazione approvvigionamento idropotabile e realizzazione ed adeguamento impianto di potabilizzazione in zona sottoposta a vincolo idrogeologico. Concessione finanziamento di Euro 500.000,00

Codice 24.3
D.D. 7 marzo 2006, n. 77

Accordo di Programma Quadro Stato - Regione. II Atto Integrativo del 21.02.2005. Comune di Ricaldone (AL) - Intervento n. 19. Autorizzazione ad eseguire i lavori di completamento della rete fognaria con realizzazione di un depuratore comunale in zona sottoposta a vincolo idrogeologico. Concessione finanziamento di Euro 220.000,00 all’A.M.A.G. S.p.A. di Alessandria, gestore della rete fognaria

Codice 24.3
D.D. 7 marzo 2006, n. 78

Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto integrativo del 21.02.2005. A.M.I.A.S. S.P.A. Azienda Multiservizi ed Ambientali Scrivia (AL) - Intervento n. 17.2 - Razionalizzazione scarichi e collegamenti frazioni non ancora collettate - Concessione finanziamento di Euro 1.979.067,04

Codice 24.1
D.D. 7 marzo 2006, n. 79

Istanza 20 giugno 1994 della societa’ “Edison S.p.A.” di variante alla derivazione dal T. Anza, tramite la diga di Ceppo Morelli, e dai rii Cugnei, Olocchia, Rosenza e Tignaga, nei Comuni di Bannio Anzino e Ceppo Morelli in Prov. del Verbano Cusio Ossola (VB), ad uso energetico nell’impianto idroelettrico di Battiggio. Parere ex art. 56 c. 2 della legge regionale 26 aprile 2000 n. 44

Codice 24.3
D.D. 10 marzo 2006, n. 80

Piano Triennale per la Tutela Ambientale P.T.T.A. 1994-1996 - Legge 137/1997 - Utilizzo economie per interventi in Area critica Valle Bormida. Comune di Cortemilia - Estensione e rifacimento di reti fognarie con stazione di pompaggio. Concessione finanziamento Euro 470.000,00

Codice 24.3
D.D. 13 marzo 2006, n. 81

Fase di verifica della procedura di VIA, ex art. 10 della legge regionale 40/98, inerente il progetto di “Realizzazione del nuovo impianto di depurazione a servizio dello stabilimento Cartiera di Bosco Marengo S.p.A.” presentato dalla Cartiera di Bosco Marengo S.p.A. e da localizzarsi in Comune di Bosco Marengo (AL) . Esclusione dalla fase di valutazione di cui all’art.12 della legge regionale 40/98

Codice 24.3
D.D. 15 marzo 2006, n. 82

Modifica D.D. n. 281/24 del 11.10.2005 recante “Accordo di Programma Quadro Stato-Regione per la Tutela delle Acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto Integrativo del 21.02.2005 - Intervento n. 20. - Comune di Cassine (AL). Concessione finanziamento”

Codice 24.3
D.D. 15 marzo 2006, n. 83

Accordo di Programma Quadro Stato-Regione per la tutela delle Acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto Integrativo del 21.2.2005. Intervento n. 27. Citta’ di Savigliano. Riqualificazione e miglioramento della rete di raccolta delle acque nere. Rideterminazione del finanziamento.

Codice 24.3
D.D. 16 marzo 2006, n. 84

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Cravanzana (CN). Lavori di realizzazione fognatura in localita’ Moglie Sottane. Concessione contributo di Euro 50.000,00

Codice 24.3
D.D. 16 marzo 2006, n. 85

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Falmenta (VCO). Lavori di ristrutturazione della rete idrica in Via Cadorna e sistemazione bacini e prese. Concessione contributo di Euro 70.000,00

Codice 24.3
D.D. 16 marzo 2006, n. 86

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Albaretto della Torre (CN). Lavori di sistemazione acquedotto. Concessione contributo di Euro 70.000,00

Codice 24.3
D.D. 16 marzo 2006, n. 87

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 196 in data 15.5.2001. Comune di Cunico (AT). Lavori di costruzione condotta fognaria ed impianto di depurazione in localita’ Stazione. Variante al tracciato. Conferma contributo di Euro 51.645,69

Codice 24.3
D.D. 16 marzo 2006, n. 88

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 155 del 12.6.2003. Comune di Cravanzana (CN). Lavori di realizzazione della fognatura lungo la strada prov.le e in localita’ Moglie Soprane. Nuovo progetto.

Codice 24.3
D.D. 16 marzo 2006, n. 89

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Cordar Valsesia S.p.a. Lavori di manutenzione straordinaria acquedotto e fognatura in localita’ Grasso nel Comune di Scopello. Concessione contributro di Euro 32.000,00

Codice 24.3
D.D. 16 marzo 2006, n. 90

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Azienda Cuneese dell’Acqua S.p.A. Lavori di potenziamento della rete idrica nel Comune di Roccasparvera (CN). Concessione contributo di Euro 70.000,00

Codice 24.3
D.D. 16 marzo 2006, n. 91

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Dorzano (BI). Lavori di completamento del condotto fognario di allacciamento al depuratore di Cavaglia’ e realizzazione tratto fognario in zona Mauta. Concessione contributo di Euro 50.000,00

Codice 24
D.D. 20 marzo 2006, n. 92

Commissione per la verifica sulla sperimentazione dei rilasci idrici dalle opere di presa sul fiume Toce a servizio delle centrali Enel di fondovalle, Cadarese e Crego nei Comuni di Formazza e Premia di cui al Protocollo d’Intesa tra la Regione Piemonte, la Provincia del Verbano Cusio Ossola ed Enel Produzione S.p.A. sottoscritto in data 19 gennaio 2006. Designazione componenti

Codice 24.3
D.D. 22 marzo 2006, n. 93

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Assegnazione all’AMAG S.p.A. del contributo di Euro 80.000,00 per lavori di completamento della rete fognaria nelle localita’ Sant’Anna e Pizio in Comune di Cassine (AL).

Codice 24.3
D.D. 22 marzo 2006, n. 94

Decreto Legislativo n. 112/1998 - Azienda Consortile Ciclo Idrico di Alba - Langhe - Roero (CN) - Lavori di potenziamento, ampliamento ed adeguamento al D.Lgs. 152/1999 dell’impianto di depurazione sito in frazione Canove di Govone e completamento delle condotte fognarie consortili, 4^ lotto - Rideterminazione finanziamento

Codice 24.3
D.D. 27 marzo 2006, n. 100

Accordo di Programma Quadro del 18.12.2002 per la Tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. Primo e secondo Atto Integrativo - Impegno di Euro 1.770.000,00 sul cap. 24245/2006

Codice 24.3
D.D. 27 marzo 2006, n. 101

Legge n. 341/1995 - Delibera CIPE 23.4.1997. Opere infrastrutturali di disinquinamento, collettamento e depurazione nelle aree depresse. Reimpegno di Euro 1.500.000,00 sul cap. 24307/2006

Codice 24.3
D.D. 27 marzo 2006, n. 102

Legge n. 135/1997 - Deliberazione CIPE 29 agosto 1997 e Decreto Ministero Ambiente 20 ottobre 1997. Piano straordinario delle opere infrastrutturali di disinquinamento, collettamento e depurazione nelle aree depresse. Impegno di Euro 1.000.000,00 sul cap. 24313/2006

Codice 24.3
D.D. 27 marzo 2006, n. 95

Legge 102/90 - Comunita’ Montana Valli Antigorio, Divedro e Formazza. Reimpegno di Euro 130.696,16 sul cap. 23179/2006

Codice 24.3
D.D. 27 marzo 2006, n. 96

Legge 183/1989 - Interventi in materia di risorse idriche e depurazione delle acque. Impegno di Euro 4.000.000,00 sul cap. 24217/2006

Codice 24.3
D.D. 27 marzo 2006, n. 97

Piano Triennale di Tutela Ambientale (P.T.T.A.) 1994-1996. Interventi in materia di collettamento e depurazione delle acque. Impegno di Euro 3.000.000,00 sul cap. 24227/2006

Codice 24.3
D.D. 27 marzo 2006, n. 98

Accordo di Programma Quadro del 26.7.2001 per il settore delle infrastrutture idriche di approvvigionamento e distribuzione delle acque ad uso potabile. Impegno di Euro 8.000.000,00 sul cap. 24233/2006

Codice 24.3
D.D. 27 marzo 2006, n. 99

Accordo di Programma Quadro del 18.12.2002 riguardante “Tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche”. Impegno di Euro 6.000.000,00 sul cap. 24239/2006

Codice 24
D.D. 29 marzo 2006, n. 103

Rimborso di quote di canone demaniale per uso di acqua pubblica versate in eccedenza rispetto a quanto dovuto per un totale di euro 56.370,81. Impegno di euro 56.370,81 sul capitolo 19058/2006

Codice 24
D.D. 30 marzo 2006, n. 105

Comune di Novara - Definizione dell’area di salvaguardia del nuovo pozzo ubicato in Via Alzati che alimenta l’acquedotto comunale gestito dalla Servizi Idrici Novaresi S.p.A. Articolo 21 del decreto legislativo n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni



Parte I
ATTI DELLA REGIONE


DELIBERAZIONI
DELLA GIUNTA REGIONALE

Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 1-3153

Adesione della Regione Piemonte all’Associazione Hydroaid. Accantonamento di euro 136.000,00 sul capitolo 17546/06 e assegnazione alla Struttura Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 2-3154

Accantonamento di euro 26.000,00 sul capitolo 17546/06 per l’adesione della Regione Piemonte all’Associazione Globus et Locus per l’anno 2006 e assegnazione della somma alla struttura Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 3-3155

Accantonamento di euo 20.500,00 sul capitolo 17546/06 per l’adesione della Regione Piemonte all’Osservatorio Interregionale per la cooperazione allo Sviluppo (O.I.C.S.) per l’anno 2006

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 4-3156

Variazione al bilancio di previsione per l’anno finanziario 2006 mediante l’iscrizione di euro 40.000,00 al capitolo della spesa 15341 e dell’iscrizione di euro 40.000,00 al capitolo 2575 dell’entrata

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 5-3157

Deliberazione CIPE 35/2005: approvazione della bozza del Secondo Atto Integrativo dell’Accordo di Programma Quadro in materia di e-government e Societa’ dell’Informazione nella Regione Piemonte tra Regione Piemonte - Ministero dell’Economia e delle Finanze e Centro Nazionale per l’Informatica nella P.A. (CNIPA)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

1) di approvare la bozza del secondo Atto Integrativo dell’"Accordo di Programma Quadro in materia di e-government e società dell’informazione nella Regione Piemonte" allegata alla presente e di cui fa parte integrante (Allegato A), comprensiva della relazione tecnica e schede di sintesi dei progetti, e le rispettive schede di intervento (Allegato 2), per la successiva sottoscrizione;

2) di autorizzare il Direttore della Direzione Organizzazione; Pianificazione, Sviluppo e Gestione delle Risorse Umane a sottoscrivere il Secondo Atto Integrativo dell’"Accordo di Programma Quadro in materia di e-government e Società dell’Informazione nella Regione Piemonte" e ad apportare, qualora si rendessero necessarie, modifiche non sostanziali alla bozza dello stesso;

3) di prendere atto che gli interventi per la “Società dell’informazione nella Regione Piemonte”, ammontanti a euro 3.400.000,00 o.f.i. (previsti all’art. 4, comma 1, tavola 2 dell’Allegato A) vengono finanziati tramite i fondi stanziati con la delibera CIPE del 27 maggio 2005, n. 35, “Ripartizione delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate - rifinanziamento legge 208/1998 per il triennio 2006/2008 (legge finanziaria 2005), per una somma pari a euro Euro 1.483.278,75 o.f.i.;

4) di dare atto che le risorse necessarie per far fronte agli impegni finanziari assunti dalla Regione Piemonte nell’ambito della bozza del secondo Atto Integrativo dell’Accordo di Programma Quadro (previsti all’art. 4, comma 1, tavola 2 dell’Allegato A) pari a euro Euro 1.916.721,25 o.f.i, e relativi agli interventi “Completamento degli strumenti a garanzia dei diritti di cittadinanza digitale”, “Sviluppo di funzionalità avanzate a supporto della cittadinanza digitale” e “Centro Regionale di competenza in materia di e-government e società dell’informazione” saranno reperite come di seguito:

per l’anno 2006 l’importo pari a Euro 1.150.000,00 o.f.i. è già stato accantonato sui capp. 20120/06 (acc. n. 100400) e 20115/06 (acc. n. 100394) del Bilancio di Previsione 2006; alla spesa pari a Euro 550.000,00 o.f.i. per l’anno 2007 ed alla spesa pari a Euro 216.721,00 o.f.i. per l’anno 2008, si farà fronte utilizzando i fondi dei capitoli 20120 e 20115 come da Bilancio di Previsione Pluriennale 2006-2008 con successivo provvedimento deliberativo;

5) di rimandare alle successive convenzioni attuative, come previsto nella bozza del secondo Atto Integrativo dell’Accordo di Programma Quadro, la disciplina in dettaglio dei rapporti tra gli Enti sottoscrittori.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 6-3158

Determinazioni in merito all’attuazione della convenzione rep. n. 5931 del 29.06.01 tra Regione Piemonte e Università di Torino e della convenzione rep. n. 5847 del 17.05.01 tra Regione Piemonte ed EDISU stipulate ai sensi della l.r. 29/99

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

- di approvare, per le motivazioni indicate in premessa, la riassegnazione all’Università degli Studi di Torino della somma di Euro 6.106.674,50, erogata nel quinquennio 2000/04, ai sensi degli artt. 2,3 e 4 della convenzione rep. n. 5931 del 29/06/01 e che l’Ateneo è tenuto a restituire, ai sensi dell’art. 6, comma 4, con la seguente destinazione:

- per Euro 3.106.674,50, ad anticipo sul contributo che sarà destinato all’Università di Torino, ai sensi della l.r. 29/29, artt.1 e 2, nell’ambito del rifinanziamento, di cui allo stanziamento sul cap. 23444 del bilancio regionale di previsione 2006;

- per Euro 3.000.000,00, a copertura del finanziamento di pari importo, fissato dalla l.r. 31/03/2003 (Celebrazione del VI centenario dell’Università degli Studi di Torino), art. 3, comma 2 e la cui copertura finanziaria, ai sensi dell’art. 4,comma 1, era ricompresa nell’UPB 31042, la medesima prevista per gli stanziamenti di cui alla l.r. 29/99, finalizzato agli interventi, di cui all’art. 1, comma 2, lettera a), da approvarsi da parte della Giunta Regionale, previo parere della Commissione consiliare competente;

- di considerare la somma di Euro 2.547.165,50, erogata all’EDISU con D.D n. 5 del 23/01/06 e derivante dagli importi di Euro 2.453,170,50 e di Euro 93.995,00, rispettivamente non liquidati, a saldo, all’Università di Torino e al Politecnico di Torino, per il mancato raggiungimento dell’obiettivo previsto all’art. 6, comma 1 delle sopra citate convenzioni, e destinata alla realizzazione di strutture residenziali e per la ristorazione nel campus che l’Università del Piemonte Orientale sta costruendo a Novara nell’area dell’ex Caserma Perrone, quale anticipo sul contributo che sarà destinato all’Ente, ai sensi della l.r. 29/29, artt.1 e 2, nell’ambito del rifinanziamento della l.r. 29/99, di cui allo stanziamento sul cap. 23444 del Bilancio regionale di previsione 2006.

I programmi di intervento da finanziare con le somme già erogate di Euro 2.547.165,50 e di Euro 6.106.674,50 saranno oggetto di apposite convenzioni rispettivamente con l’EDISU e con l’Università di Torino, in attuazione di quanto previsto dalla l.r. 29/99, art. 2, commi 2, 3 e 4 e, per quanto attiene all’Università, per l’importo di Euro 3.000.000,00 ai sensi della l.r. 31/03, art. 3, commi 1 e 2.

Tali programmi di intervento possono essere ricompresi in quelli che saranno presentati da Università di Torino ed EDISU per l’accesso al rifinanziamento della l.r. 29/99, di cui allo stanziamento sul cap. 23444 del bilancio regionale di previsione 2006 ed al pluriennale 2006/08.

La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 7-3159

Sviluppo della programmazione operativa nel contesto territoriale del Quadrante strategico del Nord-Ovest. Accantonamento di euro 299.987,00 sul capitolo 12000 per l’esercizio finanziario 2006 a favore della Direzione Trasporti per il finanziamento di studi riguardanti le forme d’intervento su cui impostare la programmazione operativa

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

di accantonare a favore della Direzione Trasporti la somma di Euro 299.987,00 sul capitolo 12000 del bilancio regionale 2006 per l’attuazione di studi, meglio descritti nelle premesse, riguardanti le forme d’intervento su cui impostare la programmazione operativa nel contesto territoriale del quadrante strategico transazionale del nord-ovest, nell’ambito del Documento Strategico Regionale (DSR) e del Programma Strategico per la Logistica (n. 101156/acc.);

La presente deliberazione verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 8-3160

Nomina Commissione Tecnica per la Polizia Locale prevista dall’art. 16 della L.R. 30/11/1987 n. 58 e s.m.i.

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

di nominare la commissione tecnica per la Polizia Locale, i cui membri sono:

quale Presidente l’Assessore regionale Pro-tempore alla Polizia Locale o dal Responsabile del Settore competente;

quali esperti i Sigg.ri:

- Sergio Mensa - Comandante della Polizia Municipale di Alba (CN)

- Mauro Famigli - Comandante della Polizia Municipale di Torino

- Giorgio Spalla - Comandante della Polizia Municipale di Vercelli

- Emanuele Mirabile - Segretario del Comune di Avigliana (TO)

- Rosario Ferrara - Professore Ordinario Università degli Studi di Torino Facoltà di Giurisprudenza

- Francesco Garsia - Vice Prefetto Aggiunto ufficio di Governo - Prefettura di Torino

quali rappresentanti degli enti locali i Sigg.ri:

- Giorgio Droetto (ANCI)

- Marco Giovanni Mazzarello (UNCEM)

- Sergio Vedovato (UPP)

quali rappresentanti delle OO.SS. i Sigg.ri:

- Ezio Longo (CGIL)

- Pier Luigi Schifano (CISL)

- Giuseppe Castagnella (UIL).

Le funzioni di segreteria della Commissione saranno esercitate dai funzionari del competente Settore regionale.

Agli oneri derivanti dal funzionamento di detta Commissione si farà fronte con successivi provvedimenti ai sensi della L.R. 2/7/1976 n. 33 e successive modifiche ed integrazioni.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art 61 dello Statuto e dall’art. 14 del DPGR n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 9-3161

Legge 17 febbraio 1992, n. 179. VIII Programma di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata, quadriennio 1992-95. Integrazione del finanziamento per il programma di intervento localizzato nel comune di Torino nell’Area Ex Nebiolo, P.I. n. 1073

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

1) di confermare la localizzazione del finanziamento attribuito e di approvare, per le motivazioni espresse in premessa, l’assestamento del programma di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata localizzato nel comune di Torino, nell’Area Ex Nebiolo corso Novara-via Bologna, P.I. n. 1073, per la realizzazione di 160 alloggi e n° 2 Comunità alloggio, integrando il finanziamento di Euro 20.441.065,04 attribuito con le Deliberazioni della Giunta Regionale n°407-42331 del 29/12/1994 e n° 39-17658 del 24/03/1997 ai sensi della legge 17 febbraio 1992, n. 179, con la somma di Euro 2.608.375,28; il finanziamento complessivo attribuito al P.I. n° 1073 risulta quindi essere pari a Euro 23.049.440,32.

2) di mettere a disposizione sul Programma di Intervento n° 1209 relativo ai fondi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata per l’ambito territoriale di Torino Area Metropolitana l’importo di Euro 4.800.542,70, derivante dalla differenza tra l’importo precedentemente messo a disposizione con la Deliberazione della Giunta Regionale n° 10-3036 del 05/06/2006 pari a Euro 7.408.917,98 e l’importo di Euro 2.608.375,28 relativo all’integrazione al finanziamento di cui al precedente punto 1).

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 11-3163

Rettifica della DGR n. 14-13668 del 18/10/2004, recante ad oggetto “Legge n. 21/2001. Autorizzazione all’utilizzo diretto, da parte dell’ATC di Asti, dell’importo di euro 557.923,40 per un intervento di manutenzione straordinaria in Asti, quartieri San Lazzaro e Torretta. (P.I. n. 9087)”

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

1) di rettificare la D.G.R. n. 14 - 13668 del 18.10.2004 recante ad oggetto “L. n. 21/2001. Autorizzazione all’utilizzo diretto, da parte dell’ATC di Asti, dell’importo di Euro 557.923,40 per un intervento di manutenzione straordinaria in Asti, quartieri San Lazzaro e Torretta. (P.I. n. 9087).” relativamente all’importo del costo dell’intervento;

2) di rideterminare l’importo totale dell’intervento in Euro 405.964,16 anziché in Euro 557.923,40;

3) di autorizzare l’utilizzo diretto di Euro 355.567,54 a valere sui fondi della L. n. 21/2001;

4) di dare atto che la somma restante di Euro 50.396,62 è attinta dall’ATC di Asti a valere sui fondi ex lege n. 560/93.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 12-3164

Comune di Sampeyre (CN). Legge regionale 8 luglio 1999, n.19. Accertamento e contestazione di norme del Regolamento edilizio comunale

A Relazione dell’Assessore Conti:

Premesso che:

la Regione Piemonte ha approvato la legge regionale 8 luglio 1999, n. 19, “Norme in materia edilizia e modifiche alla legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 (Tutela ed uso del suolo)”;

la legge regionale 8 luglio 1999, n. 19, all’ art. 3, comma 3, prevede una procedura semplificata di approvazione dei Regolamenti Edilizi, che consente alle Amministrazioni Comunali di approvare il proprio regolamento sulla traccia di un Regolamento Tipo proposto dalla Regione;

la stessa legge, all’articolo 3, comma 4, prevede la facoltà della Giunta Regionale di annullare disposizioni illegittime o non conformi al regolamento tipo.

Constatato che:

il Consiglio Comunale di Sampeyre (CN), con Deliberazione Consiliare n. 20 del 05/07/2005, ha approvato il Regolamento Edilizio Comunale, introducendo modifiche in contrasto con le prescrizioni dell’articolo 4, comma 1, della legge regionale 8 luglio 1999, n. 19, che disciplina la Commissione Edilizia;

i contrasti consistono nel prevedere, all’art. 2 del Regolamento Edilizio, autoapprovato in sede comunale, l’istituzione della Commissione Edilizia quale organo tecnico consultivo comunale limitatamente al “Settore urbanistico”.

Considerato che:

la norma comunale viola:

1) i disposti del comma 5, dell’art. 4, della legge regionale 19/99, che prescrive inequivocabilmente che la Commissione esprime pareri obbligatori, non vincolanti, sulle istanze per il rilascio di concessioni edilizie, ora permessi di costruire;

2) le prescrizioni del comma 1, dell’art. 2 del Regolamento tipo, che ne prescrive la competenza anche nel settore edilizio.

Accertato che:

i contrasti sono individuabili nel testo del Regolamento Edilizio del Comune di Sampeyre ai seguenti punti:

a) al comma 1 dell’art. 2 nelle parole “La Commissione Edilizia è soppressa. Ex D.P.R. 380/2001, nel settore edilizio. La Commissione Edilizia è invece l’organo tecnico consultivo comunale nel settore urbanistico”;

b) soppressione dei termini “Commissione Edilizia”:

- al comma 1 dell’art. 9;

- ai commi 3 e 4 dell’art. 32;

- al comma 2 dell’art. 35;

- al comma 8 dell’art. 38;

- ai commi 5 e 6 dell’art. 43;

- al comma 4 dell’art. 49;

- al comma 3 dell’art. 53;

- al comma 1 dell’art. 69;

- nel testo del Mod. 4 “Domanda di permesso di costruire”;

c) esclusione dal testo dell’art. 3 del Regolamento Edilizio comunale delle lettere a) e b) del comma 1 dell’art. 3 del Regolamento Edilizio tipo;

ritenuto che il contrasto di tali disposizioni con l’articolo 4 della legge regionale 8 luglio 1999, n. 19, giustifichi l’avvio della procedura di annullamento parziale previsto dalla stessa legge.

Visti:

- l’articolo 3, comma 4, della legge regionale 8 luglio 1999, n. 19;

- l’articolo 4, della legge regionale 8 luglio 1999, n. 19;

- il Regolamento Edilizio del Comune di Sampeyre, approvato con Deliberazione Consiliare n. 20 del 05/07/2005;

la Giunta Regionale, a voti unanimi, resi nei modi di legge

delibera

di contestare per violazione dell’art. 4 della L.R. 08/07/1999, n. 19, all’Amministrazione Comunale di Sampeyre (CN), la legittimità delle disposizioni contenute nel Regolamento Edilizio comunale approvato con deliberazione Consiliare n, 20 del 05/07/2005, accertate ai seguenti punti:

a) al comma 1 dell’art. 2 nelle parole “La Commissione Edilizia è soppressa. Ex D.P.R. 380/2001, nel settore edilizio. La Commissione Edilizia è invece l’organo tecnico consultivo comunale nel settore urbanistico”;

b) soppressione dei termini “Commissione Edilizia”:

- al comma 1 dell’art. 9;

- ai commi 3 e 4 dell’art. 32;

- al comma 2 dell’art. 35;

- al comma 8 dell’art. 38;

- ai commi 5 e 6 dell’art. 43;

- al comma 4 dell’art. 49;

- al comma 3 dell’art. 53;

- al comma 1 dell’art. 69;

- nel testo del Mod. 4 “Domanda di permesso di costruire”;

c) esclusione dal testo dell’art. 3 del Regolamento Edilizio comunale delle lettere a) e b) del comma 1 dell’art. 3 del Regolamento Edilizio tipo;

di invitare, in conformità con le disposizioni di legge citate, l’Amministrazione Comunale di Sampeyre a presentare le proprie controdeduzioni entro il termine di sessanta giorni dal ricevimento della presente.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8 /R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 13-3165

Comune di Montezemolo (CN). Legge regionale 8 luglio 1999, n. 19. Accertamento e contestazione di norme del Regolamente edilizio comunale

A Relazione dell’Assessore Conti:

Premesso che:

la Regione Piemonte ha approvato la legge regionale 8 luglio 1999, n. 19, “Norme in materia edilizia e modifiche alla legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 (Tutela ed uso del suolo)”;

la legge regionale 8 luglio 1999, n. 19, all’ art. 3, comma 3, prevede una procedura semplificata di approvazione dei Regolamenti Edilizi, che consente alle Amministrazioni Comunali di approvare il proprio Regolamento sulla traccia di un Regolamento Edilizio tipo proposto dalla Regione;

la stessa legge, all’articolo 3, comma 4, prevede la facoltà della Giunta Regionale di annullare disposizioni illegittime o non conformi al Regolamento Edilizio tipo;

Constatato che:

il Consiglio Comunale di Montezemolo (CN), con Deliberazione Consiliare n. 14 del 03/10/2005, ha approvato il Regolamento Edilizio Comunale;

in luogo dell’esplicita dichiarazione di conformità del Regolamento Edilizio approvato al testo tipo regionale, prescritta dall’art. 3, comma 3 della legge regionale 8 luglio 1999, n. 19, il Consiglio Comunale delibera di approvare il Regolamento predisposto secondo lo schema del Regolamento Edilizio tipo;

il Comune, in sede di approvazione del Regolamento, ha introdotto nel testo modifiche in contrasto con le prescrizioni dell’articolo 4, comma 1, della legge regionale 8 luglio 1999, n. 19, che disciplina la Commissione Edilizia;

i contrasti riguardano la soppressione, al testo dell’art. 2 del Regolamento Edilizio autoapprovato in sede comunale, della Commissione Edilizia, sostituita con la “commissione urbanistica” quale organo tecnico consultivo comunale nel settore urbanistico ed edilizio;

Considerato che:

la norma comunale viola i disposti del comma 5, dell’art. 4, della legge regionale 19/99, che prescrive inequivocabilmente che la Commissione Edilizia esprime pareri obbligatori, non vincolanti, sulle istanze per il rilascio di concessioni edilizie, ora permessi di costruire;

Accertato che:

i contrasti sono individuabili nel testo del Regolamento Edilizio del Comune di Montezemolo (CN) ai seguenti punti:

a) al comma 1 dell’art. 2 nelle parole “La Commissione Edilizia è soppressa. Ex D.P.R. 380/2001, nel settore edilizio. La Commissione urbanistica è invece l’organo tecnico consultivo comunale nel settore urbanistico ed edilizio”;

b) sostituzione del termine “Edilizia” con il termine “urbanistica”:

c) nel titolo degli articoli 2, 3 e 4;

d) al comma 8 dell’art. 39;

e) soppressione del termine “Commissione Edilizia” dal testo del comma 3 dell’art. 54;

f) esclusione dal testo dell’art. 3 del Regolamento Edilizio comunale dei comma 1 e 2 dell’art. 3 del Regolamento Edilizio tipo.

Ritenuto che il contrasto di tali disposizioni con l’articolo 4 della legge regionale 8 luglio 1999, n. 19, giustifichi l’avvio della procedura di annullamento parziale previsto dalla stessa legge.

Visti:

- l’articolo 3, comma 4, della legge regionale 8 luglio 1999, n. 19;

- l’articolo 4, della legge regionale 8 luglio 1999, n. 19;

- il Regolamento Edilizio del Comune di Montezemolo (CN), approvato con Deliberazione Consiliare n. 14 del 03/10/2005;

la Giunta Regionale, a voti unanimi, resi nei modi di legge,

delibera

di contestare, per violazione dell’art. 4 della legge regionale 8 luglio 1999, n. 19, all’Amministrazione Comunale di Montezemolo (CN), la legittimità delle disposizioni contenute nel Regolamento Edilizio comunale approvato con deliberazione Consiliare n. 14 del 03/10/2005, accertate ai seguenti punti:

a) al comma 1 dell’art. 2 nelle parole “La Commissione Edilizia è soppressa. Ex D.P.R. 380/2001, nel settore edilizio. La Commissione urbanistica è invece l’organo tecnico consultivo comunale nel settore urbanistico ed edilizio”;

b) sostituzione del termine “Edilizia” con il termine “urbanistica”:

c) nel titolo degli articoli 2, 3 e 4;

d) al comma 8 dell’art. 39;

e) soppressione del termine “Commissione Edilizia” dal testo del comma 3 dell’art. 54;

f) esclusione dal testo dell’art. 3 del Regolamento Edilizio comunale dei commi 1 e 2 dell’art. 3 del Regolamento Edilizio tipo;

di invitare, in conformità con le disposizioni di legge citate, l’Amministrazione Comunale di Montezemolo (CN) a presentare le proprie controdeduzioni entro il termine di sessanta giorni dal ricevimento della presente.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8 /R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 18-3170

Art. 1-sexies del D.L. 239/2003 convertito in Legge 290/2003 e modificato dall’art. 1, comma 26 della Legge 23 agosto 2004, n. 239. Espressione intesa per autorizzazione variante in cavo del tratto terminale dell’esistente linea a 132 kV Borgaro-Lucento n. T923, in Comune di Torino - zona Continassa

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

- di esprimere l’intesa di cui all’art. 1-sexies del decreto legge n. 239/2003, convertito in legge 290/2003 e infine modificato dalla legge 239/2004, ai fini del rilascio dell’autorizzazione unica, prevista dalle stesse disposizioni, inerente all’istanza di cui alla premessa, presentata dalla società AEM Trasporto Energia s.r.l. ed avente ad oggetto: variante in cavo del tratto terminale della linea a 132 kV Borgaro-Lucento T923, in Comune di Torino - zona Continassa;

- di dare atto che con nota n. 2201TO6001/00008 il Settore Strumentazione Urbanistica del Comune di Torino ha dichiarato la compatibilità del progetto in questione allo strumento urbanistico vigente, unitamente alla disponibilità a valutare le variazioni al P.R.G. che dovessero rendersi necessarie a seguito del provvedimento ministeriale di autorizzazione dell’opera, ai fini degli adempimenti di competenza del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti;

- di dare atto che, nonostante la mancanza dell’accertamento della conformità urbanistica dell’opera, come in premessa illustrato, l’autorizzazione unica del Ministero per lo Sviluppo Economico costituisce variante agli strumenti urbanistici vigenti;

- di stabilire che l’intesa è vincolata al rispetto delle prescrizioni/raccomandazioni illustrate in premessa, da richiamarsi espressamente nel dispositivo del decreto di autorizzazione del Ministero delle Attività Produttive, nonché al rispetto dei livelli di portata di energia elettrica, dichiarati nella relazione progettuale, atti a garantire il mantenimento dell’obiettivo di qualità per l’inquinamento elettromagnetico, di cui al DPCM 8 luglio 2003, nonché dell’impegno da parte del proponente a fornire i dati informatici relativi al tracciato della variante realizzata, ai fini dell’aggiornamento del catasto regionale delle linee elettriche;

- di trasmettere la presente deliberazione al Ministero delle Attività Produttive e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per i successivi adempimenti di competenza e per opportuna conoscenza al Comune di Torino ed alla società AEM Trasporto Energia s.r.l.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 19-3171

Art. 1-sexies del D.L. 239/2003 convertito in Legge 290/2003 e modificato dall’art. 1, comma 26 della Legge 23 agosto 2004, n. 239. Espressione intesa per autorizzazione alla costruzione ed esercizio di due raccordi per l’entra-esce dalla Stazione elettrica 220 kV AEM di Moncalieri all’elettrodotto a 220 kV Casanova-Stura T239

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

- di esprimere l’intesa di cui all’art. 1-sexies del decreto legge n. 239/2003, convertito in legge 290/2003 e infine modificato dalla legge 239/2004, ai fini del rilascio dell’autorizzazione unica, prevista dalle stesse disposizioni, inerente all’istanza di cui alla premessa, presentata dalla società AEM Torino S.p.a. ed avente ad oggetto: collegamento a 220 kV in entra-esce dalla Stazione elettrica AEM di Moncalieri all’elettrodotto a 220 kV Casanova-Stura T239.

- di dare atto, ai fini degli adempimenti di competenza del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, che con nota n. 4095 del 6.04.06 il Comune di La Loggia ha dichiarato la disponibilità a valutare le variazioni al P.R.G. che dovessero rendersi necessarie a seguito del provvedimento ministeriale di autorizzazione dell’opera, e che lo Sportello Unico per le attività produttive del Comune di Moncalieri, al termine della conferenza dei servizi interna del 16.11.05, nel verbale conclusivo dà atto dell’acquisizione dell’assenso di tutti gli uffici intervenuti, compreso il Servizio Urbanistico comunale;

- di dare atto che, nonostante la mancanza dell’accertamento della conformità urbanistica dell’opera, come in premessa illustrato, l’autorizzazione unica del Ministero per lo Sviluppo Economico costituisce variante agli strumenti urbanistici vigenti;

- di stabilire che l’intesa è vincolata al rispetto delle prescrizioni/raccomandazioni illustrate in premessa, da richiamarsi espressamente nel dispositivo del decreto di autorizzazione del Ministero delle Attività Produttive, nonché al rispetto di livelli di portata di energia elettrica non superiori a quelli dichiarati nella relazione progettuale, atti a garantire il mantenimento dell’obiettivo di qualità per l’inquinamento elettromagnetico, di cui alla prescrizione n. 9 del DEC/VIA/7541 del 5.08.02 citato in premessa, e infine dell’impegno da parte del proponente a fornire i dati informatici relativi al tracciato della variante realizzata, ai fini dell’aggiornamento del catasto regionale delle linee elettriche;

- di trasmettere la presente deliberazione al Ministero delle Attività Produttive e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per i successivi adempimenti di competenza e per opportuna conoscenza ai Comuni di Moncalieri e La Loggia, ed alla società AEM Torino S.p.a.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 20-3172

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da (omissis) per l’annullamento del diniego di cessione di quote latte. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Pier Carlo Maina

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 21-3173

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da (omissis) piu’ altri per l’annullamento del diniego di cessione di quote latte. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Pier Carlo Maina

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 22-3174

Autorizzazione a proporre ricorso avanti alla Corte Costituzionale per la dichiarazione di illegittimita’ costituzionale delle norme del D.lgs. 24/3/2006 n. 157 “Disposizioni correttive ed integrative al D.lgs. 22/1/2004 n. 42 in relazione al paesaggio”. Patrocinio nel giudizio dell’avv. Anita Ciavarra e dell’avv. Emiliano Amato

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 23-3175

Accantonamento ed assegnazione alla Direzione Turismo - Sport e Parchi della somma di Euro 3.517.000,00 stanziata sul Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2006 (capitoli vari)

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 24-3176

Accantonamento ed assegnazione alla Direzione Turismo - Sport e Parchi della somma di Euro 1.500.000,00 stanziata sul Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2006, cap. 17829 - UPB 21031. Approvazione criteri generali, obiettivi e priorita’ per l’assegnazione dei contributi di cui alla L.R. 7/4/2000, n. 36

A relazione dell’Assessore Manica:

Vista la legge regionale n. 14 del 21/4/2006 “Legge finanziaria per l’anno 2006";

vista la legge regionale n. 15 del 21/4/2006 “Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2006 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2006-2008";

vista la legge regionale 8 agosto 1997, n. 51 “ Norme sull’organizzazione degli uffici e sull’ordinamento del personale regionale”;

vista la legge regionale 11 aprile 2001, n. 7 “Ordinamento contabile della Regione Piemonte”;

considerato che l’art. 17 della L.R. 51/97 stabilisce che è competenza degli organi politici la definizione degli obiettivi e dei programmi da attuare, l’indicazione delle priorità, l’accantonamento e l’assegnazione, a tal fine, alle Direzioni generali di quote parte del bilancio, nonché la definizione dei criteri per l’assegnazione delle risorse ai soggetti esterni;

ritenuto altresì opportuno definire, ai sensi dell’art. 17 - comma 1 - della L.R. 51/97, gli obiettivi, le priorità ed i criteri generali di utilizzo e di assegnazione a soggetti esterni delle risorse iscritte sul cap. 17829 - UPB 21031 in materia di Turismo, contenuti nella L.R. 15 del 21/4/2006 “Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2006 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2006-2008", come di seguito specificato:

UPB 21031 - Settore 3 - Organizzazione Turistica

Capitolo 17829 (ex cap. 14775) - stanziamento di Euro 1.500.000,00

Contributi regionali alle associazioni pro-loco per la realizzazione dei programmi di attivita’ (L.R. N. 36/2000).

Possono accedere ai contributi le associazioni pro-loco che hanno i requisiti previsti dall’art. 2 della Legge Regionale 07/04/2000, n. 36;

I contributi sono concessi per la realizzazione di attività finalizzate a promuovere e pubblicizzare le risorse turistiche locali, la storia, le tradizioni e le attività del tempo libero a queste collegate; non sono ammessi a finanziamento gli interventi sulle strutture ed infrastrutture.

Le istanze di contributo, per essere considerate ammissibili, devono essere corredate di ogni elemento utile per consentire la verifica che le attività proposte siano conformi al dettato dell’art. 2 della legge su citata e devono essere presentate alla Regione Piemonte entro i termini previsti dall’art. 6.

Alle pro loco che hanno presentato domanda di contributo ammissibile per le attività con le caratteristiche di cui sopra viene assegnato un contributo di Euro 1.900,00; un contributo superiore è invece previsto per le pro loco che presenteranno proposte di iniziative di particolare rilievo per la promozione del territorio. Tale contributo superiore sarà di uguale entità per ciascuna delle Pro Loco beneficiarie e sarà calcolato sulla base del riparto della somma rimanente a seguito dell’assegnazione dei contributi di Euro 1.900,00.

Costituiscono elementi di particolare rilievo ai fini della promozione del territorio regionale l’offerta ricettiva e l’entità dei movimenti turistici di ciascuna località, la presenza di peculiari beni culturali o attrattive naturalistiche, un buon servizio di accoglienza e informazione turistica, nonché l’organizzazione di iniziative finalizzate al raggiungimento di obiettivi non meramente locali.

I criteri di valutazione delle istanze al fine di individuare le associazioni pro loco che hanno proposto iniziative di particolare rilievo per la promozione del territorio sono i seguenti:

a. pro loco operanti in località di particolare rilevanza turistica, caratterizzate dalla presenza di almeno 100 posti letto in strutture ricettive unitamente ad almeno 5000 presenze, ovvero dalla presenza di seconde case pari ad almeno il 50% del totale delle abitazioni presenti sul territorio comunale ovvero dalla presenza di beni culturali o attrattive naturalistiche di grande rilievo in grado di determinare rilevanti flussi di turismo, anche giornaliero;

b. pro loco che gestiscono almeno un ufficio di informazioni turistiche;

c. pro loco che prevedono nel programma di attività l’organizzazione di una manifestazione di valenza almeno regionale, finalizzata ad attirare i turisti e/o a promuovere la conoscenza del territorio, che comporti una spesa a carico della pro loco di almeno 30.000,00 Euro;

d. pro loco che prevedono nel programma di attività l’organizzazione di iniziative di promozione sovra regionale, nazionale o internazionale del territorio e dei prodotti locali.

Sono da considerarsi di particolare rilievo per la promozione del territorio quelle proposte presentate da Associazioni pro loco che presentano congiuntamente almeno due delle caratteristiche sopra descritte.

I suddetti contributi saranno erogati previa verifica che la spesa effettiva per la realizzazione delle iniziative finanziate sia superiore all’entità del contributo assegnato.

La concessione dei contributi finanziari regionali è assunta con determinazione del Dirigente del Settore .

Ritenuto opportuno accantonare lo stanziamento, approvato con L.R. 15/06 “Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2006 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2006-2008", sul cap, 17829 - UPB 21031 - la cui somma ammonta ad Euro 1.500.000,00;

tutto ciò premesso, la Giunta Regionale unanime,

delibera

- di accantonare e di assegnare alla Direzione Turismo - Sport - Parchi, per le motivazioni espresse in premessa, la somma di Euro 1.500.000,00 pari allo stanziamento previsto per l’anno 2006 sul capitolo 17829 - UPB 21031 - Acc. n. 101133

- di approvare ai sensi dell’art. 17, comma 1, della L.R. 51/97, gli obiettivi, le priorità ed i criteri generali così come indicati in premessa per l’assegnazione della somma stanziata sul cap. 17829 - UPB 21031 in materia di Turismo, del “Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2006".

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’articolo 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R n. 8 R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 25-3177

L.R. 93/95, art. 3; D.C.R. n. 229-10389 del 28/03/2002 “Programma Pluriennale degli interventi per l’Impiantistica Sportiva”: approvazione del Piano annuale di intervento per l’anno 2006. Accantonamento Euro 4.000.000,00 sul cap. 26720 del Bilancio di previsione 2006

A relazione dell’Assessore Manica:

Vista la legge regionale 22 dicembre 1995, n. 93 “Norme per lo sviluppo dello sport e delle attività fisico-motorie” che stabilisce all’art. 3, al fine di promuovere e sostenere il potenziamento e la qualificazione degli impianti sportivi e delle attrezzature sportive, che la Regione si doti di Programmi pluriennali d’intervento approvati dal Consiglio Regionale su proposta della Giunta;

visto il Programma Pluriennale degli Interventi per l’Impiantistica Sportiva, approvato con D.C.R. n. 229-10389 del 28/3/2002 che stabilisce la predisposizione e l’approvazione, da parte della Giunta regionale, di Piani annuali di intervento per l’attuazione degli Assi, delle Misure e delle Azioni di intervento indicate nel Programma Pluriennale;

visto che nel Programma pluriennale per la promozione delle attività sportive e fisico-motorie è stabilito che per dare attuazione agli assi e alle misure in esso contenuti, la Giunta Regionale ogni anno approva un Piano annuale di intervento per l’impiantistica sportiva e ne dà comunicazione alla competente Commissione consiliare;

atteso, inoltre, che nel Programma è stabilito che venga consultato il “Tavolo Regionale Permanente dello Sport”, istituito tra la Regione Piemonte, la Direzione regionale per il Piemonte del Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca scientifica (MIUR) e le Organizzazioni Sportive (CONI, Federazioni sportive, Enti di promozione sportiva, Associazioni sportive, Società sportive);

atteso che per definire gli aspetti tecnici del Programma è stato convocato il Tavolo Tecnico Regionale dello Sport che si è riunito: in data 27/05/2006; al quale hanno partecipato il rappresentante del MIUR per il Piemonte, i rappresentanti delle Federazioni sportive regionali, il rappresentante delle Discipline sportive associate, il rappresentante degli Enti di promozione sportiva regionali, il rappresentante del Comitato Regionale del C.O.N.I. piemontese, il rappresentante del Comitato Regionale del C.I.P. (Comitato Italiano Paraolimpico), per valutare la proposta di “Programma di interventi per la promozione delle attività sportive e fisico-motorie per l’anno 2006";

ritenuto di provvedere all’approvazione del Piano annuale di intervento per l’anno 2006;

preso atto altresì che lo stesso Programma Pluriennale prevede che sia data comunicazione alla competente Commissione consiliare dell’approvazione del Piano annuale di intervento;

preso atto dello stanziamento disponibile sul “Fondo regionale per il potenziamento e la qualificazione degli impianti e delle attrezzature sportive” - istituito ai sensi della L.R. n. 18/2000 - e considerata la possibilità di utilizzare anche le risorse finanziarie derivanti nell’anno 2006 a seguito di rinunce, revoche e riduzioni, al fine di sostenere il maggior numero di interventi idonei;

ritenuto, di dare attuazione al presente Piano 2006 e di provvedere all’accantonamento contabile delle risorse assegnate allo scopo sul Bilancio regionale 2006, ai sensi della L.R. 7/2001;

la Giunta regionale con voti unanimi espressi nelle forme di legge,

delibera

- di approvare il Piano annuale di intervento per l’anno 2006, allegato e parte integrante della presente deliberazione, predisposto in attuazione del Programma Pluriennale degli Interventi per l’Impiantistica Sportiva - approvato ai sensi dell’art. 3 della L.R. n.93/95 con D.C.R. n. 229-10389 del 28/3/2002 - dandone comunicazione alla competente Commissione consiliare;

- di autorizzare ai fini del Piano l’utilizzo dello stanziamento di Euro 4.000.000,00 sul cap. 26720 del bilancio 2006, previo accantonamento n. 101154, al “fondo regionale per il potenziamento e la qualificazione degli impianti e delle attrezzature sportive” di cui alla L.R. 18/2000;

- di autorizzare, altresì, al fine di sostenere gli interventi ritenuti idonei ed ammissibili ai contributi previsti nel presente Piano 2006, l’utilizzo delle risorse finanziarie derivanti nell’anno 2006 da rinunce, revoche e riduzioni, ad integrazione del fondo di anzi.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato

 L.R 93/95 - PIANO ANNUALE DI INTERVENTI PER L’IMPIANTISTICA SPORTIVA PER L’ANNO 2006

1. Finalità ed indirizzi generali dell’azione regionale per l’Impiantistica sportiva.

Il Piano annuale di intervento per l’impiantistica sportiva per l’Anno 2006 è finalizzato a promuovere e sostenere lo sviluppo, il potenziamento e la qualificazione dell’impiantistica sportiva nella regione in attuazione di quanto previsto dal Programma Pluriennale degli Interventi per l’Impiantistica Sportiva, adottato con D.C.R n. 229-10389 del 28/3/2002, e coerentemente con quanto stabilito dalla Legge regionale n. 93/1995 “Norme per lo sviluppo dello sport e delle attività fisico-motorie” , Titolo II, Art. 3.

Il programma ha l’obiettivo di ottimizzare gli interventi regionali in materia di impiantistica sportiva.

I programmi che si sono succeduti a partire dal 1999 hanno tutti individuato nelle azioni di recupero funzionale, manutenzione, miglioria, messa a norma, abbattimento delle barriere architettoniche obiettivi strategici di primaria importanza.

Gli interventi finanziati negli scorsi anni, in base alla LR 93/95, hanno riguardato queste finalità, tanto che oggi si può considerare la situazione dell’impiantistica piemontese decisamente migliorata rispetto ai primi anni ‘90.

Tuttavia, l’obiettivo di rendere efficienti e fruibili tutti gli impianti sportivi oggi esistenti nel territorio regionale si presenta quale priorità essenziale. Per cui, la necessità di finanziare tali tipologie di intervento pertanto rimane.

In questi ultimi anni le politiche varate dall’Amministrazione regionale sono state finalizzate verso l’impiantistica di alto livello, anche di nuova costruzione, ritenuta particolarmente carente in Piemonte. Ciò è avvenuto sia con l’utilizzo dei fondi della LR 93/95, sia con i fondi della LR 4/2000.

Agli impianti realizzati grazie a tali provvedimenti normativi, occorre aggiungere quelle strutture sportive create attraverso le “opere necessarie” e le “opere connesse”, nei territori olimpici, e le “opere di accompagnamento” per il restante territorio regionale.

Inoltre, occorre tenere conto anche dei fondi destinati dalla Legge 65/87, lettera B), destinati in via esclusiva agli enti locali, attraverso i quali sono stati realizzati interventi rilevanti riguardanti la costruzione di nuovi impianti e/o il recupero di impianti inutilizzabili di livello elevato.

In attesa che venga avviato e portato a compimento il censimento degli impianti sportivi presenti in Piemonte, che ci consente di conoscere la realtà infrastrutturale sportiva presente sul territorio, sulla scorta di quanto descritto, la scelta politica è che, per l’anno 2006, non sarà attivato l’Asse 3 - Impiantistica per attività sportive di livello nazionale ed internazionale, compreso nel Programma pluriennale approvato nel 2002 dal Consiglio Regionale, al quale il presente Piano si attiene.

1. Assi di intervento.

Il Piano annuale 2006 individua, pertanto, due Assi di intervento, ciascuno articolato in Misure di intervento e Azioni di intervento che ne precisano i contenuti, finalizzati in particolare:

* Asse 1) Messa a norma, completamento, ampliamento e diversificazione degli impianti;

* Asse 2) Nuova impiantistica sportiva in aree carenti o a particolare vocazione.

2. Beneficiari.

I soggetti che possono beneficiare dei contributi previsti dal presente Piano 2006 sono i seguenti:

A) - Enti Pubblici, Province, Comunità Montane, Comuni e loro consorzi e, aziende e società a prevalente capitale pubblico;

B) - C.O.N.I., Federazioni Sportive Nazionali e Discipline Sportive Associate riconosciute dal CONI; Enti di Promozione Sportiva con o senza personalità giuridica e riconosciuti dal CONI; Enti morali che perseguano, in conformità delle normative che li concernono e sia pure indirettamente, finalità ricreative e sportive senza fine di lucro (art. 3 della legge 24 dicembre 1957, così come sostituito dall’art. 2, della legge 18 febbraio 1983, n. 50);

- Società e Associazioni sportive senza scopo di lucro con e senza personalità giuridica, affiliate da almeno un anno, ad una F.S.N, D.S.A e/o ad un E.P.S., riconosciuti dal C.O.N.I.

I soggetti giuridici di cui sopra, per poter presentare domanda - limitatamente agli interventi su impianti sportivi e/o su aree -, devono avere la piena disponibilità dell’immobile (proprietà, affitto, concessione, ecc.) per un periodo non inferiore a 6 anni a decorrere dal 1° gennaio 2006, e nel caso di stipula di un mutuo, il periodo dovrà essere almeno pari alla durata del mutuo stesso. - Sono escluse forme contrattuali che prevedano il tacito rinnovo.

Di seguito sono precisate, per ciascun Asse, Misura e Azione di intervento, le modalità e l’entità dei contributi assegnabili alle diverse categorie di beneficiari elencate (A e B) nell’ambito del Piano di intervento 2006.

3. Assi, Misure e Azioni di intervento sostenibili nell’ambito del Piano 2006

Asse 1) Messa a norma, completamento, ampliamento e diversificazione degli impianti

Il sostegno è indirizzato al recupero funzionale, al potenziamento e alla qualificazione degli impianti e delle attrezzature sportive, alla diversificazione delle possibilità di utilizzo anche per attività complementari alla pratica sportiva.

Misura 1.1 - Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria

Obiettivi.

Migliorare ed ampliare la possibilità di utilizzo degli impianti esistenti e favorire la loro gestibilità sotto il profilo tecnico-funzionale ed economico.

Azioni.

Interventi volti a:

1. Abbattere le barriere architettoniche per l’accesso agli impianti esistenti, ai sensi della legge n. 13, del 9/1/89, e del D.M. n. 236 del 14/6/89, e anche per meglio favorire la pratica sportiva dei diversamente abili. In questo caso, una copia della domanda e della documentazione allegata dovrà essere trasmessa obbligatoriamente anche al Comitato Paralimpico Italiano (C.I.P.).

2. Adeguare gli impianti esistenti alle norme di sicurezza e igienico-sanitarie compresi gli interventi volti a favorire l’applicazione delle norme nazionali e regionali in materia di sicurezza degli impianti sportivi e dei luoghi di lavoro, al risparmio energetico e allo smaltimento dei rifiuti e dei reflui inquinanti.

3. Effettuare la manutenzione straordinaria e migliorare gli impianti sportivi dati in concessione da Enti pubblici a Organizzazioni sportive o di proprietà di enti ed associazioni senza scopo di lucro.

4. Contribuire all’acquisto di attrezzature sportive che abbiano una vita economica di almeno 5 anni, con l’esclusione dei mezzi di trasporto, degli animali, delle attrezzature utilizzate per interventi di movimento terra e attività di coltivazione e manutenzione di terreni e delle superfici erbose.

Beneficiari

Sono soggetti giuridici beneficiari quelli descritti alle precedenti lettere A) e B) (di cui al paragrafo 2).

Modalità ed Entità dei contributi

A favore dei soggetti giuridici descritti alla precedente lettera A), è concesso il seguente contributo:

- per le Azioni di cui ai punti 1,2,3, sarà concesso un contributo in conto interesse pari all’abbattimento del 2%, degli interessi sui mutui;

-per i Comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, sarà concesso un contributo in conto capitale del 40% della spesa ammissibile per interventi (o lotti funzionali) non superiori ad un importo di euro 100.000=; per il restante 60% sarà concesso un contributo in conto interessi pari all’abbattimento del 2%, con la stipula di un apposito mutuo obbligatorio a carico del beneficiario, con l’ Istituto per il Credito Sportivo.

A favore dei soggetti di cui alla precedente lettera B), è concesso il seguente contributo:

- per le Azioni di cui ai punti 1, 2, 3, 4, sarà concesso un contributo in conto capitale fino al 40% della spesa ammissibile e con un limite massimo di contribuzione di euro 70.000=.

-in alternativa, a quanto prima definito per le Azioni di cui ai punti 1, 2, 3, potrà essere concesso un contributo in conto interesse sulla spesa ammissibile pari all’abbattimento dell’1,5% degli interessi sui mutui e/o garanzia fidejussoria fino ad un massimo di 2/3 della spesa ammissibile per interventi di un importo massimo di euro 100.000=.

Asse 2). Nuova impiantistica sportiva in aree carenti o a particolare vocazione.

Sostegno alla creazione di nuovi impianti sportivi in bacini d’utenza ad elevata domanda o a forte vocazione turistico-sportiva ed alla predisposizione di aree dedicate agli sport praticabili in ambiente naturale ed all’aria aperta ad infrastrutturazione leggera che abbiano valenza sovra-comunale o siano comprese nel territorio di grandi città.

Misura 2.1 - Interventi in zone con gravi carenze impiantistiche

Obiettivi.

* Riequilibrare l’offerta sportiva nei confronti della domanda;

* favorire la realizzazione di impianti per la pratica sportiva di base e specialistica in aree in cui sono riscontrabili gravi carenze che pregiudicano la possibilità di praticare l’attività sportiva, in generale ed in particolare dei ragazzi in età scolare, dei giovani e dei portatori di handicap;

* Realizzare impianti che, per caratteristiche tipologiche, si rivolgono ad un bacino di utenza di livello regionale, localizzati in aree che esprimono una domanda sportiva adeguata alla potenzialità dell’impianto e tale da garantire la possibilità di una corretta gestione sotto il profilo funzionale ed economico.

Azioni.

Interventi volti a:

1. Interventi in bacini di utenza in cui è necessario rafforzare i servizi di base a favore della collettività, nonché i servizi a favore dei plessi scolastici e fruibili anche in orario extrascolastico dalla collettività.

2. Interventi nelle aree a vocazione turistica.

3. Interventi per la realizzazione ex novo e/o il potenziamento di impianti medio-piccoli, preferibilmente con requisiti di polifunzionalità e polivalenza nelle zone marginali del territorio e delle grandi aree urbane.

4. Interventi per la realizzazione ex novo e/o il potenziamento di impianti di livello regionale, in particolar modo in aree carenti di impianti sportivi di tale livello.

5. Interventi di eccellenza volti a favorire la pratica sportiva da parte dei soggetti diversamente abili in bacini di utenza carenti, definiti in accordo con il Comitato Paralimpico Italiano (C.I.P.). In questo caso, una copia della domanda e della documentazione allegata dovrà essere trasmessa obbligatoriamente anche al Comitato Paralimpico Italiano (C.I.P.).

Beneficiari

Sono soggetti giuridici beneficiari quelli descritti alle precedenti lettere A) e B) (di cui al paragrafo 2).

Modalità ed Entità dei contributi.

A favore dei soggetti indicati alla precedente lettera A), è concesso il seguente contributo:

- per le Azioni di intervento di cui ai punti 1, 2, 3, 4 e 5, sarà concesso un contributo in conto interesse pari all’abbattimento del 2% degli interessi sui mutui.

-per i Comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, sarà concesso un contributo in conto capitale del 30% della spesa ammissibile per interventi (o lotti funzionali) non superiori ad importo di euro 150.000=, per il restante 70% sarà concesso un contributo in conto interessi pari all’abbattimento del 2%, con la stipula di un apposito mutuo obbligatorio a carico del beneficiario,con l’ Istituto per il Credito Sportivo.

A favore dei soggetti indicati alla precedente lettera B), è concesso il seguente contributo:

- per le Azioni di intervento di cui ai punti1,2, 3, 4, 5, sarà concesso un contributo in conto capitale fino al 40% della spesa ammissibile e con un limite massimo di contribuzione di euro 150.000=;

-in alternativa a quanto prima definito, per le Azioni di intervento di cui ai punti 3, 4, 5, sarà concesso un contributo in conto interesse sulla spesa ammissibile pari all’abbattimento dell’1,5% degli interessi sui mutui e/o garanzia fidejussoria fino ad un massimo di 2/3 della spesa ammissibile per interventi(o lotti funzionali) di importo massimo di euro 150.000=.

Misura 2.2. - Strutturazione di aree dedicate agli sport praticabili in ambiente naturale ed all’aria aperta ad infrastrutturazione leggera.

Obiettivi.

- sviluppo di attività sportive all’aria aperta, anche a sostegno dell’offerta rivolta al turismo di matrice sportiva.

Azioni

1. Interventi per il miglioramento e la strutturazione di aree dedicate alla pratica di attività sportive all’aria aperta, quali arrampicata sportiva, torrentismo, mountain-bike, parapendio, canoa, e simili, con interventi leggeri ad impatto ambientale bassissimo o nullo.

Beneficiari.

Sono soggetti giuridici beneficiari quelli descritti alle precedenti lettere A) e B) (di cui al paragrafo 2).

Modalità ed Entità dei contributi

A favore dei soggetti indicati alla precedente lettera A), è concesso il seguente contributo:

- per le Azioni di intervento di cui al punto 1, sarà concesso un contributo in conto interesse pari all’abbattimento del 2% degli interessi sui mutui.

-in alternativa a quanto prima definito, per le Azioni di intervento di cui al precedente punto 1, potrà essere concesso un contributo in conto capitale fino al 40% della spesa ammissibile e con un limite massimo di contribuzione di euro 80.000=, a favore di Comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti.

A favore dei soggetti indicati alla precedente lettera B), è concesso il seguente contributo:

- per le Azioni di intervento di cui al punto 1, sarà concesso un contributo in conto capitale fino al 40% della spesa ammissibile e con un limite massimo di contribuzione di euro 80.000=.

-in alternativa a quanto prima definito, per le Azioni di intervento di cui al punto 1, potrà essere concesso un contributo in conto interesse sulla spesa ammissibile pari all’abbattimento dell’1,5% degli interessi sui mutui e/o garanzia fidejussoria fino ad un massimo di 2/3 della spesa ammissibile per interventi (o lotti funzionali) di importo massimo di euro 80.000=.

4. Numero presentazione domande.

Ciascun soggetto giuridico indicato, potrà presentare non più di due domande. Una domanda può riguardare liberamente a scelta le diverse azioni che ricadono nei due assi descritti. L’eventuale seconda istanza, invece, deve ricadere obbligatoriamente nell’azione di intervento 1.1.1. (Abbattere le barriere architettoniche degli impianti esistenti); oppure deve ricadere nell’azione di intervento 1.1.2. (Adeguare gli impianti esistenti alle norme di sicurezza e igienico-sanitarie).

In nessun caso sono concessi contributi a valere sul presente Piano 2006, a favore degli interventi che beneficiano già di contributi assegnati in attuazione della Programmazione, ai sensi della L.R. 93/95, L.R. 32/2002, L.R. 36/2003, L.R. 4/2000, nonché della legge 363/2003.

5. Funzionalità degli interventi.

Gli interventi proposti nell’ambito del presente Piano 2006 dovranno inderogabilmente costituire, in relazione a ciascuna Azione di riferimento, “lotti di intervento funzionali”, ovvero dovranno garantire che l’intero impianto o, una o più parti autonome di esso, siano utilizzabili a norma. Tale vincolo non sussiste per interventi relativi, esclusivamente, all’acquisto delle attrezzature. I progetti proposti dovranno essere redatti almeno a livello preliminare.

6. Spese ammissibili.

Non verranno accolte istanze relative a progetti la cui spesa ammissibile sia inferiore a euro 30.000,00, fatta eccezione per l’azione di intervento 1.1.4 (acquisto di attrezzature sportive) relativamente alla quale il limite minimo di spesa ammissibile è di euro 15.000=.

Ai fini della quantificazione del costo di investimento ammissibile, sulla cui base determinare l’entità del contributo concedibile, le spese ammissibili sono le seguenti:

* spese tecniche di progettazione e di direzione lavori;

* lavori e opere edili compresi gli impianti tecnici; acquisto di terreni e immobili connesso con la realizzazione degli interventi ammissibili computato nella misura massima del 30% dell’investimento complessivo; forniture di arredi e attrezzature comprese quelle di natura informatica (escluso acquisto software);

* IVA, esclusivamente nei casi in cui non possa essere recuperata, rimborsata o compensata in qualche modo dal soggetto beneficiario.

Inoltre, non potranno essere oggetto di contributo i lavori e le opere iniziate anteriormente al 1° gennaio 2006 e, pertanto, anche le spese relative dovranno risultare sostenute successivamente a tale data.

7. Spese non ammissibili.

Le spese non ammissibili sono le seguenti:

* l’I.V.A., che può essere recuperata, rimborsata o compensata in qualche modo dal beneficiario;

* le spese inerenti l’acquisto di attrezzature di “corredo” di rapido deterioramento;

* le spese inerenti ad interventi riguardanti gli impianti di risalita.

8. Parametri generali di valutazione.

I parametri generali di valutazione attraverso alle quali saranno valutate le domande di intervento presentate ai sensi del presente Piano 2006, sono i seguenti:

* Capacità dell’intervento proposto di conseguire efficacemente le finalità della Misura e dell’Asse di riferimento;

* Adeguatezza dell’intervento in relazione ai fabbisogni espressi dalla domanda del bacino d’utenza di riferimento;

* Qualità tecnico-funzionale della proposta di intervento;

* Livello di elaborazione progettuale;

* Stato d’avanzamento dell’iter attuativo previsto;

* Fondatezza dei costi;

* Plausibilità del Piano finanziario;

* Validità dell’ipotesi gestionale (rapporto tra costi di manutenzione-gestione e ricavi) ;

* Capacità dell’intervento di inserirsi o di dar luogo ad un processo di “filiera” con finalità sportiva.

9. Obblighi e adempimenti del soggetto beneficiario.

Tutte le proposte progettuali interessanti gli interventi che ricadono nell’Asse 1, Misura 1.1, Azione 1 (abbattere le barriere architettoniche per l’accesso agli impianti esistenti, ai sensi della legge n. 13, del 9/1/89, e del D.M. n. 236 del 14/6/89, e anche per meglio favorire la pratica sportiva dei diversamente abili) e nell’Asse 2, Misura 2.1, Azione 5 (interventi di eccellenza volti a favorire la pratica sportiva da parte dei soggetti diversamente abili in bacini di utenza carenti, definiti in accordo con il Comitato Paralimpico Italiano (C.I.P.)) dovranno essere corredate da un parere favorevole rilasciato dal Comitato Paralimpico Italiano (C.I.P.).

Per gli interventi, sopraccitati, una copia della domanda e della documentazione allegata dovrà essere trasmessa obbligatoriamente anche al Comitato Paralimpico Italiano (C.I.P.), Il, parere dovrà essere presentato agli Uffici Regionali, Settore Sport, ed al CONI Regionale entro 60 giorni a partire dalla data di scadenza dell’Invito a presentare progetti - anno 2006.

Vista la necessità e l’importanza che il C.O.N.I. attraverso le sue strutture tecniche analizzi e dia il proprio parere favorevole sul progetto prima che ogni intervento venga realizzato, per finalizzare meglio l’iniziativa nel rispetto delle normative vigenti del C.O.N.I., il progetto di ogni intervento finanziato, con la documentazione a tal fine richiesta, dovrà essere presentato, al CONI Provinciale di competenza, entro 30 giorni dall’ammissione al contributo regionale,pena la revoca del contributo al soggetto beneficiario. Il parere del CONI, nel rispetto delle procedure previste, sarà di norma emesso nei successivi 60 giorni.

10. Presentazione delle domande.

Le domande di contributo per la realizzazione delle azioni di intervento prima indicati, dovranno essere presentate entro e non oltre il 31 ottobre 2006.

Le istanze devono essere inoltrate alla Direzione Regionale Turismo-Sport-Parchi. Con Determinazione Dirigenziale si provvederà ad approvare l’"Invito a presentare i progetti - anno 2006", attuativo dei criteri stabiliti dal presente Piano, il relativo “Modello di domanda - 2006", le ”Note esplicative" e la “Tabella di valutazione”.

La domanda di contributo è esente da bollo per gli Enti pubblici, le F.S.N., D.S.A. e gli E.P.S., (art. 90, comma 6, della legge 289/2002); mentre le Società e/o Associazioni sportive devono applicare sulla domanda la marca da bollo secondo la legge vigente. La domanda dovrà essere presentata utilizzando l’apposita modulistica e corredata di tutta la documentazione in essa specificata, pena la mancata accettazione.

La modulistica sarà reperibile, a seguito della pubblicazione dell’"Invito a presentare i progetti - anno 2006" sul B.U.R., presso la Direzione regionale Turismo-Sport-Parchi, Settore Sport, Via Avogadro 30, 10121 - Torino o attraverso il sito Internet: www.regione.piemonte.it/sport.

Le domande di contributo dovranno essere inoltrate alla Regione Piemonte - Ufficio protocollo della Direzione Regionale Turismo-Sport-Parchi, Via Avogadro 30, 10121 - Torino, esclusivamente mediante Raccomandata A.R. e/o con servizio di corriere espresso. Rispetto alla scadenza farà fede la data del timbro postale o quella apposta da chi svolge il servizio di corriere espresso.

11. Piano finanziario

Le risorse necessarie per il finanziamento delle azioni di intervento compresi nel Piano di intervento 2006 saranno definite nella loro entità complessiva sulla base delle disponibilità relative all’esercizio finanziario 2006 e confluirà nel “Fondo regionale per il potenziamento e la qualificazione degli impianti e delle attrezzature sportive” previsto dalla L.R. n. 18/2000.

Il Fondo sarà utilizzato dall’Istituto del Credito Sportivo e dall’Istituto Finanziario Regionale - Finpiemonte S.p.a.- secondo le modalità e la ripartizione stabilita con successivo provvedimento dirigenziale.

La dotazione di risorse da destinare al sostegno degli interventi idonei è, inoltre, incrementata anche alla luce di economie derivanti dall’attuazione della programmazione pluriennale precedente.

Con provvedimento successivo all’approvazione del presente Piano 2006 sarà inoltre stabilita l’articolazione e l’entità delle quote di risorse da attribuire ai singoli Assi di intervento. Nel caso in cui gli interventi ritenuti ammissibili a contributo per ciascun Asse non esauriscano l’importo a questo destinato sarà possibile procedere ad una diversa ripartizione delle risorse disponibili, al fine di ottimizzarne l’uso e garantire il finanziamento del numero massimo di interventi idonei.

12. Valutazione delle domande e formulazione delle graduatorie di idoneità

Le domande presentate in attuazione del Piano di interventi 2006 saranno oggetto:

* di verifica preliminare sotto il profilo formale e di conformità al Piano 2006;

* di valutazione di merito.

Le istanze presentate esclusivamente mediante l’apposita modulistica saranno esaminate preliminarmente sotto il profilo della correttezza formale ossia della conformità con quanto stabilito nel presente Piano 2006.

In particolare le domande che a seguito della verifica preliminare risulteranno: presentate oltre il termine stabilito; non complete dei documenti e delle informazioni richieste (da fornire secondo le indicazioni contenute nella modulistica); i cui lavori siano iniziati prima del 1°/1/2006; il cui contenuto risulti non conforme alle Azioni e ai beneficiari ammissibili o non sia valutabile in termini di lotto funzionale, saranno giudicate “non accettabili” e, pertanto, escluse dalla successiva fase di valutazione di merito e dall’ammissione al contributo.

La valutazione di merito delle proposte di intervento sarà effettuata sulla base dei criteri indicati nel presente Piano annuale 2006 mediante un metodo di valutazione “a punteggio” che permetterà la formulazione di graduatorie aperte delle domande idonee e ammissibili al finanziamento, nonché di stabilire l’entità del contributo da concedere in relazione alle risorse disponibili.

A parità di punteggio sarà preso in considerazione l’ordine temporale di presentazione delle domande.

13. Tempi per la formazione delle graduatorie e individuazione dei beneficiari.

Le graduatorie relative alle domande idonee sono approvate con provvedimento dirigenziale entro 120 giorni lavorativi dal termine di scadenza per la presentazione delle domande.

Con lo stesso provvedimento di approvazione delle graduatorie saranno altresì stabiliti i tempi per l’avvio e la conclusione degli interventi nonché le modalità attuative per la gestione dei contributi assegnati.

In linea generale i lavori dovranno essere iniziati entro un anno dalla data del provvedimento di concessione del contributo e conclusi entro tre anni dalla stessa data.

L’esito finale della valutazione e l’eventuale ammissibilità al contributo saranno comunicati a tutti i soggetti che hanno presentato istanza. Nei casi di ammissione al contributo con la stessa comunicazione saranno indicati i successivi adempimenti del beneficiario pena la decadenza del contributo.

14. Erogazione dei contributi

I contributi concessi in conto capitale ai soggetti giuridici descritti ai precedenti punti A) e B) (di cui al paragrafo 2) saranno erogati ai beneficiari, su richiesta di questi ultimi, secondo le seguenti modalità.

* 50% del contributo assegnato ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, di aver sostenuto almeno il 50% della spesa ammessa a contributo;

* il restante 50% del contributo, o la relativa quota proporzionale spettante, sarà liquidata ad avvenuta rendicontazione finale, da parte del beneficiario, della spesa totale effettivamente sostenuta, previa verifica della conformità dell’intervento realizzato con il progetto approvato. Tale quota potrà altresì essere erogata contemporaneamente alla prima, in forma di anticipo, quando richiesto, previa presentazione da parte del beneficiario di garanzia fideiussoria, assicurativa o bancaria rapportata all’ammontare della quota anticipata, a garanzia della completa realizzazione del progetto. Nel caso di una rendicontazione finale inferiore alla spesa prevista ammessa a contributo, la fideiussione sottoscritta dal beneficiario dovrà garantire la restituzione della quota eccedente opportunamente rivalutata.

In alternativa alle modalità sopra descritte, i contributi possono essere erogati a fine lavori, in un’unica soluzione nonché rapportati alla spesa effettivamente sostenuta e documentata, previa verifica della conformità con quanto approvato.

15. Rispetto dei tempi, proroghe e altri obblighi

Nel caso in cui il soggetto beneficiario non rispetti i tempi di inizio e di conclusione dei lavori la Regione Piemonte, previa diffida notificata, potrà procedere alla revoca del contributo già assegnato e al recupero della parte già erogata, opportunamente rivalutata, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

Eventuali proroghe dei termini di inizio per un massimo di sei mesi, e di fine lavori per un massimo di dodici mesi, potranno essere concesse , su richiesta del beneficiario, esclusivamente per motivi eccezionali e documentati non dipendenti dalla volontà del richiedente.

I soggetti beneficiari sono tenuti a indicare con mezzi idonei e chiaramente visibili (cartelloni, targhe, ecc.), in corso d’opera e a intervento concluso, che l’impianto sportivo è stato realizzato con il contributo della Regione Piemonte.

16. Varianti

La realizzazione dell’intervento dovrà essere conforme alla proposta progettuale approvata e ammessa al contributo. Varianti sostanziali o che snaturino le finalità e l’uso previsti dalla proposta originaria finanziata comporteranno la revoca del contributo.

Eventuali varianti tecnico-funzionali introdotte nel corso dello sviluppo del progetto successivo alla concessione dei contributi e le varianti in corso d’opera dovranno essere preventivamente sottoposte dai beneficiari alla Regione Piemonte che si pronuncerà in merito entro 30 giorni; trascorso tale termine senza osservazioni o provvedimenti da parte della Regione la variante si intende accolta.



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 26-3178

Incarichi esterni ai sensi della L.R. 6/88. Accantonamento di EUR 30.000,00 sul cap. 11733/2006 a favore della Direzione Beni Culturali

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

di accantonare la somma di Euro 30.000,00 a favore della Direzione Beni culturali sul cap. 11733/2006 (A. n. 101155) e di autorizzare i competenti dirigenti ad adottare gli atti amministrativi necessari all’attuazione degli incarichi da affidare ai sensi della l.r. 6/88 e s.m. per i seguenti progetti:

- “Realizzazione di un primo evento espositivo che promuova in Piemonte la conoscenza di altre culture e civiltà”;

- “Realizzazione di un ”festival Cavouriano" in previsione delle celebrazioni del centocinquantenario dell’Unità d’Italia".

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 27-3179

Partecipazione della Regione Piemonte al progetto “Vercelli Citta’ d’Arte”. Spesa di Euro 800.000,00

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

- di condividere, per le motivazioni indicate in premessa, la realizzazione del progetto “Vercelli Città d’Arte” che corrisponde alle linee di intervento definite dal programma di attività della Direzione Regionale Beni Culturali per il periodo 2006-2008, approvato dalla Giunta Regionale con sua deliberazione n. 51-2926 del 22.05.2006 e che, nello svilupparsi intorno a cinque eventi principali dedicati a celebri maestri della pittura piemontese antica, coinvolge importanti istituzioni cittadine, quali il Museo Borgogna, per la programmazione di eventi collaterali e prevede la realizzazione di una struttura espositiva, denominata ARCA, all’interno dell’ex Chiesa di San Marco in Vercelli individuata quale luogo più opportuno a ospitare gli eventi principali di “Vercelli Città d’Arte”;

- di approvare, per le motivazioni indicate in premessa, l’assegnazione di un contributo complessivo di Euro 800.000,00 al Comune di Vercelli per la realizzazione di una struttura espositiva, denominata ARCA, all’interno dell’ex Chiesa di San Marco in Vercelli.

Alla spesa di Euro 800.000,00 si fa fronte, per Euro 300.000,00, con le risorse accantonate sul cap. 21766/2006 (A. 100122) con le D.D.G.R. n. 48-15187 del 23.03.2005 e n. 37-2040 del 23.01.06; la copertura finanziaria di Euro 500.000,00 per l’anno 2007 è assicurata nell’ambito degli stanziamenti della UPB 31992 del bilancio pluriennale 2006-2008.

Con successive determinazioni dirigenziali si provvederà all’impegno delle quote di competenza per gli anni 2006 e 2007.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 28-3180

Legge 15 dicembre 1999, n. 482. Approvazione del progetto a titolarita’ regionale “Occitani, francesi, francoprovenzali e walser: radio web e contenuti digitali on demand” e richiesta del relativo finanziamento

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

- di approvare e candidare al finanziamento, ai sensi della Legge 482/99, per le finalità e con le motivazioni in premessa illustrate, il progetto a titolarità regionale:

“Occitani, francesi, francoprovenzali e walser: radio web e contenuti digitali on demand”, di cui all’allegato 1 della presente deliberazione della quale costituisce parte integrante e sostanziale, volto alla realizzazione di un portale integrato di contenuti digitali testuali, audio (radio -web o podcast) e video (web-tv, ip-Tv, o video PodCast) in grado di trasmettere su tutto il territorio regionale;

- di dare atto che la Regione Piemonte, qualora il progetto fosse finanziato, provvederà a regolamentare il rapporto con eventuali Enti attuatori relativamente alla realizzazione del progetto sopra indicato, stipulando apposite convenzioni;

- di trasmettere per competenza entro il termine del 30 giugno 2006 alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Servizio Affari Speciali delle Regioni - Servizio X - Roma, copia del progetto a titolarità regionale, unitamente a copia del presente provvedimento;

- di dare atto che il presente provvedimento non comporta oneri finanziari a carico del bilancio regionale.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 29-3181

Formazione Professionale. Revisione delle procedure di accreditamento delle sedi operative per la formazione e per l’orientamento. Approvazione delle nuove disposizioni finali

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

- di approvare le nuove disposizioni finali per l’accreditamento degli organismi e delle sedi operative di formazione professionale e di orientamento allegate alla presente deliberazione quale parte integrante;

- di dare atto che la presente sostituisce la D.G.R. n. 74 - 10240 del 01/08/2003.

Si dà atto che la presente deliberazione non comporta oneri di spesa.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 30-3182

Programma di ricerca e divulgazione in campo forestale anno 2006. Accantonamento a favore della Direzione Economia Montana e Foreste della somma di Euro 200.000,00 sul cap. 12289/06

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

1. di incaricare la Direzione Economia Montana e Foreste di redigere un programma organico di azioni di ricerca, sperimentazione, dimostrazione e informazione in campo forestale, anche al fine di assicurare il proseguimento, l’approfondimento e la valorizzazione di azioni intraprese negli anni precedenti nell’ambito dei Programmi di Ricerca e Divulgazione della Direzione stessa e nell’ambito dell’attività tecnico-amministrativa svolta dai Settori della stessa Direzione,

2. di accantonare a favore della Direzione Economia Montana e Foreste, per la realizzazione di un primo stralcio delle attività comprese nel Programma, la somma di Euro 200.000,00 sul cap. 12289/06 (Acc./101130).

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’articolo 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 31-3183

Reg. (CE) n. 1257/1999 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (FEOGA) - PSR 2000-2006 della Regione Piemonte - Interventi a titolarita’ regionale - Misura I (Azione I6), Misura N (Azioni N1, N2, N3 intervento a), Misura S (iniziative a, c, d), Misura T (Azione T2) - Quantificazione e ripartizione per anno delle necessita’ finanziarie per il periodo 2000-2006

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

1) di ripartire sulle annualità 2001-2006, nella misura indicata nella tabella allegata alla presente per farne parte integrante, gli importi finanziari necessari all’attuazione degli interventi a titolarità regionale previsti dal Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Piemonte.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 32-3184

L.r. 63/78. Assistenza tecnica ed economica alle aziende agricole delle Comunita’ Montane. Approvazione criteri di assegnazione fondi anno 2006. Aumento di Euro 100.000,00 accantonamento n. 100342, capitolo 15014/06

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

sulla base di quanto descritto in premessa,

- di stabilire l’assegnazione dei fondi alle comunità montane per il finanziamento dei centri di assistenza tecnica alle aziende agricole sulla base dei parametri di seguito indicati:

* Euro 17.311,89 per ogni tecnico assunto a tempo pieno presso il CATA delle Comunità Montane per il quale sia stato riconosciuto il diritto al finanziamento regionale per l’anno 2000, tenuto conto dell’incremento per l’anno 2006

* Euro 8.655,94 per ogni tecnico assunto a tempo parziale presso il CATA delle Comunità Montane per il quale sia stato riconosciuto il diritto al finanziamento regionale per l’anno 2000, tenuto conto dell’incremento per l’anno 2006

* nel caso in cui presso la comunità montana non sia istituito il CATA, Euro 17.311,89 per le Comunità Montane con superficie territoriale superiore a 50.000 ettari e Euro 8.655,94 per le Comunità Montane con superficie territoriale inferiore a 50.000 ettari con l’esclusione per le comunità montane che abbiano gestito nell’anno 2000 un numero di pratiche relative all’agroambiente inferiore a 5, tenuto conto dell’incremento per l’anno 2006.

- di aumentare l’accantonamento n. 100342 a favore della Direzione regionale Economia Montana e Foreste disposto con D.G.R. n. 25 - 2030 del 23/01/2006 sul capitolo 15014/2006 di Euro 100.000,00.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 33-3185

L.r. 25 gennaio 1988, n. 6 e s.m.i. - Affidamento incarico di consulenza esterna finalizzato all’ottenimento della registrazione Emas, secondo i requisiti previsti dal Reg. CE 761/2001, del Settore Antincendi Boschivi e Rapporti con il Corpo Forestale dello Stato - Accantonamento di Euro 10.200,00 a favore della Direzione Economia Montana e Foreste sul cap. 11733/06

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

di affidare l’incarico di consulenza esterna finalizzato all’ottenimento della registrazione EMAS, secondo i requisiti previsti dal Reg. CE 761/2001, del Settore Antincendi Boschivi e Rapporti con il Corpo Forestale dello Stato, al Politecnico di Torino - Dipartimento di Ingegneria del Territorio, dell’Ambiente e delle Geotecnologie - per una somma pari ad Euro 10.200,00;

di accantonare a favore della Direzione Regionale Economia Montana e Foreste la somma di Euro 10.200,00 iscritta sul Capitolo 11733 del Bilancio di previsione per l’anno 2006 (Acc./n. 101146).

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 34-3186

Controdeduzioni alle osservazioni e proposte regionali in ordine al progetto di variante al P.A.I. adottato con deliberazione del Comitato Istituzionale dell’Autorita’ di Bacino del fiume Po in data 5 ottobre 2004, n.18 inerente la rete idrografica minore della Regione Piemonte - Torrente Grana-Mellea, ai fini dell’art. 1 bis della legge n. 365/2000

A Relazione dell’Assessore Sibille:

Visti:

- il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico del bacino idrografico del fiume Po - P.A.I. adottato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino del fiume Po con deliberazione n. 18 del 26 aprile 2001, approvato con D.P.C.M. in data 24 maggio 2001;

- l’Adozione progetto di variante al P.A.I. inerente la rete idrografica minore della Regione Piemonte (art. 17, comma 6ter e art. 18, comma 10, della legge 18 maggio 1989, n. 183), avvenuta con deliberazione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino del fiume Po in data 5 ottobre 2004, n. 18, che propone una modifica delle fasce fluviali esistenti e l’istituzione di nuove fasce fluviali per i seguenti corsi d’acqua: Malone, Grana-Mellea, Lemina, Ceronda Casternone, Grana e Rotaldo.

Atteso che:

- l’Autorità di Bacino, ai sensi dell’art. 18, comma 3, della legge n. 183/1989, ha dato notizia dell’avvenuta adozione del progetto di variante sulla Gazzetta Ufficiale n. 31 del 08/02/2005;

- la Direzione regionale Difesa del suolo ha trasmesso ai Comuni interessati gli atti relativi al predetto progetto di variante al P.A.I., ai fini della pubblicazione all’Albo Pretorio, dandone pubblicazione sul Bollettino Ufficiale n. 9 in data 03/03/2005;

- il deposito del suddetto progetto di variante è stato effettuato presso la sede della Direzione regionale Difesa del suolo e presso le sedi delle Province di Torino, Alessandria e Cuneo per 45 giorni a decorrere dalla pubblicazione dell’avvenuta adozione sulla Gazzetta Ufficiale, con facoltà, per chiunque, di presentare osservazioni nei successivi 45 giorni, ai sensi dell’art. 18 comma 3 della legge n. 183/1989;

- la pubblicazione del progetto di variante è stata effettuata nell’Albo Pretorio dei Comuni interessati;

- ai sensi dell’art. 18, comma 8, della legge n. 183/1989, sono pervenute le osservazioni contenute nella relazione allegata alla presente deliberazione;

richiamata la D.G.R. n. 55-4060 in data 1/10/2001, con la quale sono stati individuati i criteri e le procedure per lo svolgimento delle Conferenze programmatiche di cui all’art. 1-bis della legge n. 365/2000;

premesso che per rendere più agevole lo svolgimento delle predette Conferenze programmatiche e per garantire la partecipazione di tutti i soggetti interessati le stesse saranno convocate per stralci dal Direttore regionale alla Difesa del suolo, previa formazione delle proposte regionali relative a ciascun corso d’acqua, da assumere ciascuno con specifica deliberazione della Giunta Regionale e sulla base delle osservazioni pervenute;

vista la relazione tecnica istruttoria che si allega quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

Visti:

- la legge 18 maggio 1989, n. 183;

- il decreto-legge 12 ottobre 2000, n. 279, come convertito, con modificazioni, dalla legge 11 dicembre 2000, n. 365;

- il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico - P.A.I., approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 24 maggio 2001, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 183 in data 8 agosto 2001;

- la deliberazione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino del fiume Po in data 5 ottobre 2004 n. 18.

la Giunta Regionale, all’unanimità,

delibera

di far proprie, secondo i contenuti della Relazione tecnica istruttoria allegata quale parte integrante e sostanziale al presente provvedimento, le controdeduzioni alle osservazioni alle osservazioni pervenute sul Progetto di Variante al Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI) - Rete idrografica minore della Regione Piemonte - Torrente Malone, e le modifiche proposte, ai fini della convocazione della Conferenza Programmatica ex art. 1bis della L. 365/2000.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 35-3187

Controdeduzioni alle osservazioni e proposte regionali in ordine al progetto di Variante al Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI) - Rete Idrografica Minore Naturale della Regione Piemonte - Torrente Malone

A Relazione dell’Assessore Sibille:

Visti:

- il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico del bacino idrografico del fiume Po - P.A.I. adottato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino del fiume Po con deliberazione n. 18 del 26 aprile 2001, approvato con D.P.C.M. in data 24 maggio 2001;

- l’Adozione progetto di variante al P.A.I. inerente la rete idrografica minore della Regione Piemonte (art. 17, comma 6ter e art. 18, comma 10, della legge 18 maggio 1989, n. 183), avvenuta con deliberazione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino del fiume Po in data 5 ottobre 2004, n. 18, che propone una modifica delle fasce fluviali esistenti e l’istituzione di nuove fasce fluviali per i seguenti corsi d’acqua: Malone, Grana-Mellea, Lemina, Ceronda Casternone, Grana e Rotaldo.

Atteso che:

- l’Autorità di Bacino, ai sensi dell’art. 18, comma 3, della legge n. 183/1989, ha dato notizia dell’avvenuta adozione del progetto di variante sulla Gazzetta Ufficiale n. 31 del 08/02/2005;

- la Direzione regionale Difesa del suolo ha trasmesso ai Comuni interessati gli atti relativi al predetto progetto di variante al P.A.I., ai fini della pubblicazione all’Albo Pretorio, dandone pubblicazione sul Bollettino Ufficiale n. 9 in data 03/03/2005;

- il deposito del suddetto progetto di variante è stato effettuato presso la sede della Direzione regionale Difesa del suolo e presso le sedi delle Province di Torino, Alessandria e Cuneo per 45 giorni a decorrere dalla pubblicazione dell’avvenuta adozione sulla Gazzetta Ufficiale, con facoltà, per chiunque, di presentare osservazioni nei successivi 45 giorni, ai sensi dell’art. 18 comma 3 della legge n. 183/1989;

- la pubblicazione del progetto di variante è stata effettuata nell’Albo Pretorio dei Comuni interessati;

- ai sensi dell’art. 18, comma 8, della legge n. 183/1989, sono pervenute le osservazioni richiamate nella relazione allegata alla presente deliberazione;

richiamata la D.G.R. n. 55-4060 in data 1/10/2001, con la quale sono stati individuati i criteri e le procedure per lo svolgimento delle Conferenze programmatiche di cui all’art. 1-bis della legge n. 365/2000

premesso che per rendere più agevole lo svolgimento delle predette Conferenze programmatiche e per garantire la partecipazione di tutti i soggetti interessati le stesse saranno convocate per stralci dal Direttore regionale alla Difesa del suolo, previa formazione delle proposte regionali relative a ciascun corso d’acqua, da assumere ciascuno con specifica deliberazione della Giunta Regionale e sulla base delle osservazioni pervenute;

vista la relazione tecnica istruttoria che si allega quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

Visti:

- la legge 18 maggio 1989, n. 183;

- il decreto-legge 12 ottobre 2000, n. 279, come convertito, con modificazioni, dalla legge 11 dicembre 2000, n. 365;

- il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico - P.A.I., approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 24 maggio 2001, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 183 in data 8 agosto 2001;

- la deliberazione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino del fiume Po in data 5 ottobre 2004 n. 18;

la Giunta Regionale, all’unanimità,

delibera

- di far proprie, secondo i contenuti della Relazione tecnica istruttoria allegata quale parte integrante e sostanziale al presente provvedimento, le controdeduzioni alle osservazioni pervenute sul progetto di variante al P.A.I. adottato con deliberazione del Comitato istituzionale dell’Autorità di Bacino del fiume Po in data 5/10/2004, n. 18, inerente la rete idrografica minore della Regione Piemonte - Torrente Grana-Mellea, e le considerazioni regionali, ai fini della convocazione della Conferenza Programmatica ex art. 1 bis della L. 365/2000.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 36-3188

Accantonamento ed assegnazione alla Direzione Regionale Opere Pubbliche della somma di euro 10.331,00 sul capitolo 13195 bilancio 2006. Partecipazione della Regione Piemonte ad Associazione Itaca

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

* di accantonare ed assegnare a favore della Direzione Regionale Opere Pubbliche per i motivi descritti in premessa e per l’adozione dei provvedimenti di cui agli artt. 22 e 23 della L.R. n. 51/97, la somma di Euro 10.331,00 iscritta sul cap. 13195 bilancio anno 2006 (acc. n. 101144).

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 37-3189

L.R. 16/2002 “Istituzione in Piemonte dell’Organismo per le erogazioni in agricoltura di aiuti, contributi e premi comunitari” - Disposizioni finanziarie per la chiusura del periodo di programmazione 2000-2006

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

Al fine di favorire la chiusura della programmazione dello sviluppo rurale 2000-2006, che avverrà il 15 ottobre 2006, per quanto riguarda il Piano di Sviluppo Rurale (PSR) della Regione Piemonte, sono adottate le seguenti disposizioni finanziarie:

1) L’Organismo Pagatore Regionale Finpiemonte-OPR è autorizzato a utilizzare quota parte delle somme trasferite dalla Regione Piemonte a titolo di cofinanziamento regionale del PSR 2000-2006 anche in anticipazione della quota statale per le erogazioni da effettuarsi a partire dal 20 giugno 2006 e fino al 15 ottobre 2006. Le disponibilità trasferite a titolo di cofinanziamento regionale saranno reintegrate a seguito di rimborso delle anticipazioni della quota di cofinanziamento statale.

2) Ai sensi dell’articolo 4 della Legge Regionale 21 giugno 2002 n. 16 Finpiemonte Spa-OPR può ricorrere ad anticipazioni di cassa per l’anticipazione dei fondi nazionali e comunitari fino alla chiusura dell’esercizio finanziario FEOGA-Garanzia 2006. La misura dell’onere della Regione Piemonte è stabilito, ai sensi dell’ articolo 8 del Regolamento di attività dell’Organismo pagatore della Regione Piemonte emanato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale 18 ottobre 2002, n. 10/R e della convenzione Regione Piemonte-Finpiemonte Spa, il cui schema era stato adottato con deliberazione della Giunta Regionale n. 34-13941 del 15 novembre 2004, ed eventuali s.m.i..

3) L’Organismo Pagatore Regionale Finpiemonte-OPR è autorizzato a utilizzare quota parte delle somme trasferite dalla Regione Piemonte a copertura di aiuti di stato aggiuntivi del PSR 2000-2006 ai sensi della Deliberazione della Giunta Regionale n. 49-2523 del 3 aprile 2006, anche in anticipazione della quota statale per le erogazioni da effettuarsi a partire dal 20 giugno 2006 e fino al 15 ottobre 2006. Le disponibilità trasferite a titolo di aiuti di stato aggiuntivi saranno reintegrate a seguito di rimborso delle anticipazioni della quota di cofinanziamento statale.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 38-3190

L.R. 63/78, art. 17, lett. a). Proroga del programma straordinario per la sostituzione del bestiame bovino di sesso femminile da riproduzione abbattuto per infezioni da Tubercolosi e Brucellosi. Anno 2006

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

di prorogare, per le motivazioni indicate in premessa, in sanatoria fino al 31.12.2006, il programma straordinario per la sostituzione del bestiame bovino di sesso femminile da riproduzione abbattuto per infezioni da tubercolosi e brucellosi di cui alla D.G.R. n. 41-6470 del 1 luglio 2002;

di considerare ogni riferimento temporale indicato nella suddetta deliberazione posticipato di 48 mesi.

Al trasferimento dei contributi che le Province richiederanno si fa fronte con i fondi accantonati sul capitolo 14537 del bilancio 2006.

La Direzione Sviluppo dell’Agricoltura è autorizzata ad impegnare e trasferire i fondi necessari, alle Province interessate ed a emanare tutte le disposizioni utili al buon esito dell’intervento.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 39-3191

Accantonamento a favore della Direzione Sanita’ Pubblica della somma di 10.000,00 sul capitolo 16050 del bilancio per l’anno 2006 (cod. SIOPE 1550) per la profilassi della setticemia emorragica virale e della necrosi ematopoietica infettiva

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

di accantonare, per le ragioni in premessa espresse, a favore della Direzione Sanità Pubblica, la somma di Euro 10.000,00 sul capitolo 16050/06 (cod. SIOPE 1550), (A. 101148) per sostenere le spese derivanti dagli esami di laboratorio effettuati dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, con sede in Torino, via Bologna 148.

Con successivo atto determinativo il Direttore competente provvederà ad impegnare ed erogare le somme spettanti all’Istituto summenzionato.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 40-3192

Accantonamento a favore della Direzione Sanita’ Pubblica della somma di 312.763,00 Euro sul cap. 15437/06 da assegnare alle ASL per il pagamento dei compensi spettanti ai veterinari liberi professionisti autorizzati ad eseguire la bonifica sanitaria degli allevamenti

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

di accantonare, a favore della Direzione Sanità Pubblica, la somma di Euro 312.763,00 sul cap. 15437/06 (A. 101147) ed erogarla alle sottoelencate ASL per il pagamento di quanto spettante ai veterinari liberi professionisti autorizzati ad eseguire la bonifica degli allevamenti da tubercolosi, brucellosi e leucomi bovina enzootica, per l’anno 2006:

ASL 6 Ciriè Euro 14.825,00

ASL 7 Chivasso Euro 16.927,00

ASL 8 Chieri Euro 8.874,00

ASL 9 Ivrea Euro 5.387,00

ASL 10 Pinerolo Euro 49.921,00

ASL 12 Biella Euro 5.193,00

ASL 15 Cuneo Euro 35.362,00

ASL 16 Mondovì Euro 10.627,00

ASL 17 Savigliano Euro 128.948,00

ASL 18 Alba-Bra Euro 28.970,00

ASL 20 Alessandria Euro 7.729,00

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 41-3193

Assessorato Tutela della Salute e Sanita’, Direzione Programmazione Sanitaria. Accantonamento della somma di Euro 400.000,00 sul capitolo 23261 codice SIOPE 2237;accantonamento della somma di Euro 1.600.000,00 sul capitolo 23266 codice SIOPE 2238;accantonamento di Euro 1.500.000,00 sul capitolo 23266 codice SIOPE 2237;accantonamento di Euro 1.000.000,00 sul capitolo 23370 codice SIOPE 2238 del bilancio 2006

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

Di autorizzare, a favore della Direzione Programmazione Sanitaria dell’Assessorato Tutela della Salute e Sanità, a copertura delle spese per gli investimenti di competenza di cui in premessa previsti per l’anno 2006, i seguenti accantonamenti:

la somma di Euro 400.000,00 sul capitolo 23261 codice SIOPE 2237 (acc. n. 101136)

la somma di Euro 1.600.000,00 sul capitolo 23368 codice SIOPE 2238 (acc. n. 101137)

la somma di Euro 1.500.000,00 sul capitolo 23266 codice SIOPE 2237 (acc. n. 101138)

la somma di Euro 1.000.000,00sul capitolo 23370 codice SIOPE 2238 (acc. n. 101139).

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 42-3194

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.- l.r. 31/92 s.m.i. - DGR 18-23906 del 2.2.1998. Conferenza di Servizi 05.06.2006. Provvedimenti

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

* di approvare, ai sensi e per gli effetti di cui alla l.r. 31 del 30.06.1992 s.m.i., i seguenti atti:

A.S.O. Maggiore della Carità di Novara - Atto n. 287 del 11/05/2006 avente ad oggetto “Convenzione con l’Università di Torino per la frequenza di allievi della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Vascolare - A.A. 2005/2006";

A.S.O. Maggiore della Carità di Novara - Atto n. 297 del 11/05/2006 avente ad oggetto “Convenzione con l’Università degli Studi di Torino per la frequenza di allievi della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale III - A.A. 2005/2006";

A.S.L. 10 di Pinerolo - Atto n. 237 del 19/05/2006 avente ad oggetto “Convenzione tra l’Azienda Sanitaria Locale 10 di Pinerolo e l’Università degli Studi di Torino - 1° Scuola di Specializzazione in Anestesiologia e Rianimazione - A.A. 2005/2006";

A.S.L. 10 di Pinerolo - Atto n. 238 del 19/05/2006 avente ad oggetto “Convenzione tra l’Azienda Sanitaria Locale 10 di Pinerolo e l’Università degli Studi di Torino - 2° Scuola di Specializzazione in Anestesiologia e Rianimazione - A.A. 2005/2006";

A.S.L. 10 di Pinerolo - Atto n. 239 del 19/05/2006 avente ad oggetto “Convenzione tra l’Azienda Sanitaria Locale 10 di Pinerolo e l’Università degli Studi di Torino - Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale III - A.A. 2005/2006";

A.S.L. 10 di Pinerolo - Atto n. 240 del 19/05/2006 avente ad oggetto “Convenzione tra l’Azienda Sanitaria Locale 10 di Pinerolo e l’Università degli Studi di Torino - Scuola di Specializzazione in Ginecologia e Ostetricia - A.A. 2005/2006";

A.S.L. 10 di Pinerolo - Atto n. 241 del 19/05/2006 avente ad oggetto “Convenzione tra l’Azienda Sanitaria Locale 10 di Pinerolo e l’Università degli Studi di Torino - Scuola di Specializzazione in Pediatria - A.A. 2005/2006";

* la comunicazione all’Azienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 43-3195

D.G.R. n. 58-14492 del 29.12.2004: modificazione costituzione gruppo di lavoro

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

per le motivazioni espresse in premessa,

1. di modificare la premessa dell’allegato 1 della D.G.R. n. 58-14492 del 29/12/2004 eliminando a pagina 4 la previsione della presenza di un funzionario tecnico all’interno del gruppo di lavoro istituito per la valutazione dei progetti edilizi delle Case di Cura private ed eliminando l’elenco della documentazione richiesta alla pagina 67 dell’appendice dell’allegato 1 della deliberazione in oggetto;

2. di disporre che il gruppo tecnico, così come modificato a seguito della presente deliberazione, sia costituito da:

- il Dirigente del Settore Assistenza Ospedaliera e territoriale,

- un Funzionario del Settore Assistenza Ospedaliera e territoriale,

- il Presidente della Commissione di Vigilanza dell’A.S.L. territorialmente competente ed i membri da questi designati,

- un tecnico delegato dalla Casa di Cura privata,

- il Legale Rappresentante della Casa di Cura privata o persona da lui delegata.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 46-3196

Accantonamento risorse da destinare all’affidamento, da parte della Direzione Edilizia, di un incarico di consulenza

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

di accantonare sul capitolo 11733 del bilancio regionale 2006 la somma di Euro 3.000,00, da destinarsi all’affidamento da parte della Direzione regionale dell’edilizia di un incarico di consulenza, come specificato in premessa. (101194/A)

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’articolo 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 47-3197

Giudizio di compatibilita’ ambientale favorevole ed autorizzazione ai sensi della L.R. 40/1998 relativamente al progetto “Raccordo tangenziale esterno alla conurbazione torinese (Tangenziale est) - Tratto di collegamento tra la S.S. 11 e la S.S. 590. Ponte Gassino”

A Relazione degli Assessori Borioli, De Ruggiero:

In data 19.04.2005 l’ARES Piemonte, con sede in Via Belfiore, n. 23 - Torino, ha presentato alla Regione Piemonte domanda di pronuncia di Compatibilità Ambientale ai sensi dell’articolo 12 della L.R. 40/1998 provvedendo contestualmente a depositare presso l’Ufficio di deposito progetti regionale di Via Principe Amedeo, n. 17 - Torino, copia degli elaborati di progetto definitivo e lo studio di impatto ambientale, corredato dalla sintesi in linguaggio non tecnico, relativi a “Raccordo tangenziale esterno alla conurbazione torinese (Tangenziale est) - Tratto di collegamento tra la S.S. 11 e la S.S. 590. Ponte Gassino.”.

Sempre in data 19.04.2005, l’ARES Piemonte ha provveduto a darne comunicazione mediante Avviso al pubblico, sul quotidiano “La Stampa”.

Il progetto, rientrante nella tipologia progettuale n. 9 di cui all’Allegato B1, strade extraurbane secondarie è sottoposto a fase di VIA ex art 12 della l.r 40/98 in quanto ricade parzialmente in area protetta. Nella sua stesura preliminare il progetto era già stato presentato per la Fase di Specificazione ex art. 11, conclusasi con Determinazione Dirigenziale n. 452 del 07.09.2004 della Direzione Regionale Trasporti contenente indicazioni per la successiva fase di VIA ex art. 12 della L.R. 40/1998.

Il progetto consiste nel collegamento tra la S.R. 11 “Padana inferiore” e la S.P. 590 “della Val Cerrina” e si inserisce in un territorio di Pianura segnato dal fiume Po, in posizione intermedia tra i comuni di Settimo Torinese e Brandizzo in sponda orografica sinistra, Gassino e San Raffaele Cimena in sponda orografica destra, ricadendo quasi totalmente all’interno dell’area protetta “Sistema dall’area protetta della fascia fluviale del fiume Po - tratta torinese”.

II Nucleo centrale dell’Organo Tecnico regionale, con nota prot. 6466/22.2 del 03.05.2005, ha individuato nella Direzione Trasporti la struttura regionale competente, nonché le strutture regionali interessate all’istruttoria. A sua volta la Direzione Trasporti ha individuato, quale Responsabile del Procedimento, il Dirigente del Settore Viabilità ed Impianti Fissi della Direzione Regionale Trasporti che ha provveduto a dare comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e di avvio del procedimento ai sensi della D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003 e della Fase di Valutazione e giudizio di compatibilità ambientale della procedura di VIA, ai sensi dell’art. 12, della L.R. n. 40/1998, mediante pubblicazione sul B.U.R. n° 20 del 19-05-2005.

A seguito del deposito degli elaborati progettuali e dello studio di VIA sono pervenute alla Direzione Tutela e Risanamento Ambientale le seguenti osservazioni da parte del pubblico:

- In data 06.06.2005, dalle associazioni ambientaliste Italia Nostra Piemonte, Pro Natura Torino, Legambiente Piemonte e Comitato Nazionale per il Paesaggio che hanno mandato ulteriori osservazioni in data 08.05.06 a seguito del deposito delle integrazioni

Inoltre, a seguito del deposito degli elaborati integrativi, sono pervenute alla CdS, tramite la nota del 29-05-06 da parte di ARES Piemonte, le osservazioni della Coldiretti. Tali osservazioni sono state lette in sede di CdS ma non possono venire prese in considerazione in quanto non pervenute all’Autorità compepente del procedimento .

Il Responsabile del Procedimento ha convocato per il giorno 16.06.2005 la prima riunione della Conferenza di Servizi alla quale sono intervenuti i soggetti interessati di cui all’art. 9 della L.R. 40/1998, i componenti dell’Organo Tecnico nominati dalle Direzioni competenti per l’istruttoria del progetto e l’ARES Piemonte , in qualità di proponente.

In data 05.07.2005 si è svolta la seconda riunione della Conferenza di Servizi nel corso della quale, tenuto conto degli approfondimenti svolti in sede di Organo Tecnico, si è determinata la necessità di acquisire ulteriori elementi progettuali relativamente agli aspetti viabilistici ed ambientali, con particolare riferimento alla soluzione di svincolo con la S.R. 11 ed alle opere di compensazione ambientale. Pertanto in data 20.07.2005 sono stati sospesi i termini procedurali con l’invio ad ARES della richiesta di integrazioni.

In data 23.03.2006 con la presentazione da parte di ARES Piemonte degli elaborati concernenti le integrazioni richieste e con la contestuale pubblicazione del relativo avviso al pubblico sul quotidiano LA STAMPA, è ripreso l’iter procedurale.

In data 11.04.2006 si è tenuta la terza riunione della Conferenza dei Servizi, a seguito della quale, per rispondere ad osservazioni presentate dal comune di Brandizzo, il proponente ha predisposto e trasmesso spontaneamente ulteriori integrazioni pervenute il 23-05-2006 ed acquisite agli atti .

In data 06.06.2006 si è svolta la quarta riunione di Conferenza dei Servizi, al termine della stessa, alla luce di quanto emerso dagli approfondimenti condotti dall’Organo Tecnico con il supporto tecnico-scientifico dell’ARPA Piemonte, formalizzati nei contributi tecnici formulati dalle Direzioni regionali competenti, dalle risultanze delle sedute della Conferenza di Servizi, tenuto conto dei pareri degli Enti e dei soggetti interessati, concordemente si è ritenuto che per la realizzazione dell’intervento in oggetto, sussistano i presupposti per un giudizio di compatibilità ambientale favorevole da parte della Giunta Regionale, sottolineando in merito, anche con riferimento alle osservazioni pervenute, le seguenti significative motivazioni:

Quadro programmatico

- Il progetto è inserito nel Piano Regionale Investimenti approvato con D.C.R. n. 271-37720 del 27-11-2002 e pertanto trattasi di un intervento infrastrutturale ritenuto strategico dalla Regione Piemonte per l’eliminazione di criticità e quindi il miglioramento della rete stradale di interesse regionale.

- Il progetto rientra nell’ambito dello schema direttore della mobilità dell’area metropolitana Torinese previsto dal Piano Regionale dei trasporti e delle Comunicazioni della Regione Piemonte e ripreso integralmente dal Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Torino.

- L’intervento in oggetto si inserisce comunque in uno schema molto più ampio di programmazione della mobilità, in quanto tassello dell’ipotesi di Gronda esterna est all’abitato di Torino.

- II progetto prefigura la realizzazione di un tratto fondamentale del collegamento del comprensorio collinare e pedecollinare con l’aeroporto di Caselle, attraverso il completamento della S.P 40 e la tratta già realizzata nell’ambito dei lavori connessi alla ferrovia AC Torino-Milano. Tale aspetto vincola, peraltro, la posizione scelta per l’infrastruttura.

- Il ponte di Gassino risulta funzionale anche nel caso in cui non si realizzasse la gronda esterna est, in quanto la realizzazione del collegamento dalla S.R. 11 alla S.P. 590, consente di sgravare quest’ultima dagli attuali volumi di traffico nella tratta compresa tra il comune di San Raffaele Cimena e la Città di Torino, con positive ricadute per gli abitati di Gassino Torinese, Castiglione Torinese e San Mauro Torinese. Tale collegamento è risultato quindi motivato dal punto di vista viabile già di per se, in quanto realizza l’obbiettivo di allontanare dalla S.P. 590 tutto il traffico di transito diretto a Nord o a Ovest, incanalandolo nella SR 11.

Quadro progettuale

- Il progetto è derivato dal confronto tra le diverse soluzioni possibili riguardanti il tracciato e le scelte viabilistiche, anche in previsione del futuro adeguamento della sezione stradale per l’eventuale realizzazione della gronda esterna est, con riferimento al corridoio individuato dagli studi relativi alla gronda esterna est ed ai vincoli precedentemente indicati.

- La soluzione progettuale presentata permette di mantenere un livello di funzionalità della S.R. 11 tale da poter contribuire a smaltire i volumi di traffico in caso di chiusura temporanea, anche parziale, dell’autostrada Torino-Milano, anche in considerazione dei lavori in corso di potenziamento della stessa. L’intervento in oggetto, quindi, supporta le più recenti indicazioni trasportistiche in base alle quali una grande arteria stradale (autostrada Torino-Milano) debba essere supportata da un sistema stradale “parallelo” in grado di sopperire a possibili disfunzioni della struttura principale evitando che il reticolo stradale secondario collassi. In risposta a tale aspetto, lo svincolo sulla S.R. 11 è stato previsto, difatti, a livelli sfalsati per garantire l’attuale livello di servizio sull’infrastruttura.

- La soluzione progettuale presentata è il risultato di un’approfondita analisi del tracciato, al fine di ricondurlo il più possibile prossimo all’argine esistente del fiume Po, evitando la disarticolazione fondiaria. Inoltre durante la fase di approvazione si sono definiti gli interventi di mitigazione riferiti alle singole componenti ambientali, si è valutata la progettazione del sistema di raccolta e trattamento delle acque di piattaforma, si sono indicati gli attraversamenti per la fauna selvatica e si è richiesto un approfondimento per quanto riguarda le compensazioni ambientali.

Quadro ambientale

- Gli interventi di mitigazione dell’impatto ambientale proposti nonché gli interventi di compensazione ambientale, definiti a conclusione di significativi approfondimenti in particolare con l’ “Ente di Gestione del Sistema delle Aree della Fascia Fluviale del Po - Tratto Torinese”, consentono di non compromettere le capacità riproduttive delle risorse naturali dei luoghi, mentre gli impatti ambientali residui riconducibili alla fase di costruzione dell’infrastruttura risultano mitigabili con l’attuazione di alcune circostanziate e puntuali prescrizioni.

Con le seguenti note i comuni interessati hanno fornito le certificazioni relative agli usi civici, ai sensi della L.1766/1927 e R.D. 332/1928 ed al vincolo di cui al D.lgs. 227/2001 nota n. 10600 del 15.06.2005, ed ai disposti in materia di subdelega e/o subdelega territoriale previsti dalla L.R. 20/89:

- Comune di Gassino, nota n. 10600 del 15.06.2005;

- Comune di San Raffaele Cimena, nota n. 3080 del 16.07.05;

- Comune di Brandizzo, note n. 6427 del 20.07.2005 e n. 5009 del 31.05.2006;

- Comune di Settimo Torinese, note n. 58604 del 08.08.2005 e n. 0042157 del 01.06.2006.

A conclusione della Conferenza di Servizi sono stati raccolti i pareri favorevoli dei soggetti competenti titolari delle autorizzazioni ambientali ai sensi del R.D 523/1904 “Testo unico sulle opere idrauliche” ed ai sensi del D.lgs. 42/2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio, così come previsto dall’art. 12 della L.R. 40/1998; inoltre ai fini dell’ottimizzazione del progetto presentato, sono state definite le prescrizioni nonché le condizioni autorizzative di seguito elencate, che il proponente dovrà provvedere a recepire nella progettazione esecutiva e nella realizzazione dell’opera.

Ai fini dell’ottimizzazione della realizzazione dell’opera si è ritenuto di subordinare la validità del giudizio positivo di compatibilità ambientale all’osservanza delle condizioni e prescrizioni di seguito riportate:

Aspetti archeologici

- E’ necessario prevedere la costante assistenza archeologica a tutte le operazioni di scotico, scavo e movimento terra sia inerenti la realizzazione dell’opera stessa, sia conseguenti agli interventi accessori, anche provvisori (cave, discariche, viabilità e zone di cantiere, impianti per il trasporto dei detriti).

- Preliminarmente alla stesura del progetto esecutivo il proponente dovrà concordare con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte le metodologie da adottare nell’assistenza archeologica e le relative risorse finanziarie, nonché le metodologie da seguire in caso di eventuale individuazione di siti archeologici in corso d’opera.

Aspetti idraulici

- In fase di progettazione esecutiva, si dovrà prevedere a definire idonee opere di protezione per il rilevato stradale che viene a trovarsi in area interessata dalla piena di progetto.

- Dovrà essere dettagliata meglio l’interferenza del rilevato stradale con quello arginale, in special modo in corrispondenza della zona d’intersezione, estendendo maggiormente le sezioni di progetto.

- Il sistema di protezione al piede del rilevato stradale in progetto presenta discontinuità tipologiche, pertanto si suggerisce di rivederne la tipologia strutturale; comunque, tale sistema di protezione, lato fiume, dovrà essere esteso fino al rilevato arginale avendo cura di estendere tale protezione per un adeguato tratto nel petto arginale.

- Dovrà essere valutata, anche in base allo studio geomorfologico fatto, la necessità di realizzare difese lungo la sponda destra del fiume Po.

- Il proponente dovrà trasmettere all’AIPO copia debitamente firmata del progetto esecutivo approvato.

Raccolta acque di piattaforma

- Per quanto riguarda i due impianti di trattamento delle acque di piattaforma, considerando la profondità del bacino di circa 1 m, si richiede di orientare la progettazione esecutiva verso la creazione di un sistema a flusso superficiale con piante elofite (canne palustri, carici), che consentirebbero di creare una piccola zona umida e di superare periodi di parziale disseccamento, da prevedersi con le pluviometrie attese. Si richiede l’utilizzo di specie vegetali elofite autoctone, tralasciando le specie flottanti e quelle esotiche. Per massimizzare la naturalizzazione di queste strutture, si richiede di prevedere, almeno nella porzione destinata alla fitodepurazione del bacino previsto in prossimità del corridoio ecologico del rio Freidano, una forma planimetrica ed una sezione più irregolari, nel rispetto delle volumetrie di progetto, con zone a maggiore e minore profondità in cui poter piantare le specie suddette in modo differenziato, secondo le caratteristiche ecologiche specifiche.

- Per garantire il mantenimento della funzionalità dei sistemi di drenaggio e captazione delle sostanze inquinanti derivanti da sversamenti accidentali sul manto stradale in caso di incidente e di raccolta delle acque di prima pioggia previsto in progetto, il sistema suddetto dovrà essere sottoposto ad una idonea manutenzione per la rimozione del materiale sedimentato, al fine di mantenere inalterati i volumi ed i livelli di sfioro di progetto. Il piano di gestione e di manutenzione dovrà essere previsto in sede di progettazione esecutiva, anche in base a quanto previsto dal D.P.G.R. n. 1/R del 20 febbraio 2006.

Passaggi per la fauna

- La progettazione esecutiva sia dei passaggi per la fauna sia degli impianti di specie arboree ed arbustive con funzione di invito per l’individuazione dell’ingresso dei passaggi da parte della fauna selvatica dovrà essere sviluppata secondo le indicazioni contenute nella pubblicazione “Fauna selvatica ed infrastrutture lineari. Indicazioni per la progettazione di misure di mitigazione degli impatti delle infrastrutture lineari di trasporto sulla fauna selvatica” (Regione Piemonte e ARPA Piemonte, 2005). Particolare attenzione dovrà essere posta nella progettazione degli accorgimenti atti ad impedire alla fauna selvatica l’accesso diretto alla carreggiata.

- Per migliorare la fruibilità dei passaggi, considerando i limiti dimensionali dovuti alla livelletta stradale, si richiede di valutare la possibilità di ampliare il passaggio previsto in progetto portando l’ampiezza ad almeno 4 metri. Dovrà essere valutata la possibilità di allargare anche gli altri due passaggi portandoli a circa 3 metri.

- Al fine di mantenere nel tempo la funzionalità dei passaggi per la fauna e degli impianti di vegetazione arborea ed arbustiva con funzione di invito, dovrà esserne prevista la di manutenzione con ripulitura interna ed eventuali sfoltimenti della vegetazione all’ingresso dei sottopassi faunistici.

Recupero ambientale ed inserimento paesaggistico

Nel progetto esecutivo:

- dovranno essere approfonditi gli aspetti architettonici del nuovo ponte, sia attraverso lo studio di una qualificata barriera / parapetto laterale, sia attraverso una migliore definizione delle finiture esterne delle strutture in c.a.. Dovrà inoltre essere valutata la possibilità di realizzare, in alternativa ai muri di sostegno in c.a. previsti, opere di sostegno costruite con interventi di ingegneria naturalistica;

- dovrà esseree valutata la possibilità di calibrare le opere di mitigazione già previste, in funzione delle visuali percepibili dai punti o percorsi dominanti, al fine di attenuare la percezione simultanea dell’infrastruttura;

- gli interventi di mitigazione e compensazione, nonché di inserimento paesaggistico dovranno essere previsti per lotti funzionali coerenti con l’avanzamento dei lavori stradali e le specifiche progettazioni dovranno essere corredate da adeguati elaborati tecnici (planimetrie, sezioni, particolari costruttivi) per consentire il successivo monitoraggio;

- le specie arboree ed arbustive da utilizzare negli interventi di mascheratura dei rilevati e di arredo delle rotatorie e delle aree intercluse, dovranno essere scelte tra quelle maggiormente rappresentate nell’area e in grado di costituire una fonte trofica di una certa importanza per l’avifauna (Viburnum lantana). Si suggerisce inoltre di sostituire la Chamaecyparis lawsoniana, di scarsa valenza ecologica, con il corniolo (Cornus mas), arbusto autoctono; l’ontano nero, potrebbe essere sostituito con peri e meli selvatici per creare siti di alimentazione per la fauna selvatica;

- al fine di garantire l’attecchimento del materiale vegetale utilizzato, il proponente dovrà prevedere un periodo di manutenzione per gli interventi di ripristino, mitigazione e compensazione ambientale da svolgersi nel primo triennio successivo alla realizzazione delle stesse, che dovrà prevedere la risemina delle superfici ove si sia verificato un mancato o un ridotto sviluppo della copertura erbacea e la sostituzione delle fallanze nell’ambito delle formazioni arboree ed arbustive ricostituite. Per quanto riguarda gli interventi di compensazione ambientale, dovrà essere individuato il soggetto che si farà carico della gestione e della manutenzione a lungo termine delle opere.

- per l’area in esame a tutela del reticolo idrografico e della falda freatica, nelle operazioni di inerbimento e piantumazione dovrà essere utilizzato concime organico stabilizzato e comunque procedure in accordo con il Codice di Buona Pratica Agricola, ai sensi del D.M. n° 86 del 19-04-99; nelle eventuali operazioni di diserbo, si consiglia l’utilizzo di mezzi fisici e meccanici, e solo ove strettamente necessario, di prodotti fitosanitari del tipo NC e Xi a basso impatto.

Reperimento inerti e smaltimento materiali di scavo

- Per la realizzazione dei rilevati dovrà essere privilegiato l’utilizzo di materiali di riciclo.

- Per il reperimento inerti dovrà essere preliminarmente privilegiato il prelievo presso la cava in località Isolone in comune di San Sebastiano Po, per la quale i tempi di conclusione sono tassativi e vincolati anche da convenzione stipulata tra ditta esercente e Ente di Gestione del Sistema delle Aree Protette della fascia fluviale del fiume Po - tratto torinese.

Aspetti relativi alle interferenze sui sottoservizi

- Poiché l’intervento in progetto interferisce con le aree agricole esistenti, dovrà essere consentito l’accesso ai fondi sia durante la fase di cantiere, sia nella fase di esercizio dell’opera viaria, nonché la funzionalità della rete irrigua e di scolo esistente.

- L’ eventuale modifica o regimazione delle utenze irrigue esistenti dovrà salvaguardare i diritti acquisiti, garantendo la possibilità di una loro corretta manutenzione da parte dei legittimi fruitori.

- Qualora la realizzazione dell’asse viario comporti la dismissione di pozzi esistenti, il loro smantellamento dovrà avvenire secondo le procedure e le modalità previste dalla normativa vigente. Se gli eventuali pozzi fossero ancora attivi e dotati di regolare titolo giuridico alla derivazione, il proponente dovrà farsi carico dei costi di ricostruzione dell’opera, incluse le spese amministrative di rilascio della nuova concessione, e di eventuali danni diretti e indiretti connessi al mancato esercizio della derivazione esistente.

- L’opera stradale in progetto interferisce su terreni privati gravati da servitù di metanodotto, impianti di proprietà SNAM RETE GAS appartenenti al gasdotto in pressione ed esercizio “Cortemaggiore Torino DN 400". La risoluzione dell’interferenza sarà eseguita da SNAM RETE GAS, con proprie imprese qualificate e con onere di spesa a carico del proponente, tramite un idoneo intervento di protezione del tratto di condotta attraversato dalla nuova sede stradale. La pianificazione dei reciproci lavori e la definizione degli aspetti tecnici-economici dovranno essere concordati in fase di progettazione esecutiva tra proponente e SNAM RETE GAS.

- Dovranno essere valutate tecnicamente con gli Enti e le Società interessate le interferenze del tracciato con eventuali servizi che dovranno essere risolte con spostamenti e/o adeguamenti.

Segnaletica, illuminazione, impianti e barriere laterali

- In fase di progettazione esecutiva dovrà essere svolto un approfondimento in merito alla continuità e l’uniformità tra l’illuminazione stradale esistente e quella in progetto, in particolar modo per la parte del progetto insistente sul comune di Settimo T.se.

- Il proponente dovrà attivare idonei momenti di confronto con la Provincia di Torino, al fine di definire nel corso della progettazione esecutiva, i dettagli tecnici relativi agli impianti tecnologici, agli apparati di sicurezza laterale, alla segnaletica e a quant’altro si rendesse necessario per una corretta esecuzione dei lavori.

Cantierizzazione

- I lavori in alveo nel Rio Freidano dovranno essere realizzati in modo tale da non interrompere del tutto la continuità ecologico-funzionale del corso d’acqua, attraverso, ad esempio, la realizzazione di savanelle temporanee qualora sia presente anche in periodo di magra un flusso idrico persistente.

- Nella realizzazione del guado, nelle attività di perforazione e getto delle fondazioni così come nella posa in opera delle pile e degli elementi prefabbricati del ponte sul Fiume Po dovranno essere adottate le migliori tecniche disponibili al fine di impedire intorbidimenti delle acque e la dispersione nell’alveo fluviale di fanghi di lavorazione, materiali cementizi, bituminosi, metallici ed eventuali altri additivi o inquinanti.

- Dovrà altresì essere predisposto un piano di intervento rapido per il contenimento di eventuali sversamenti accidentali e la successiva bonifica dell’area eventualmente contaminata nelle zone esondabili interessate dal progetto.

- L’eventuale accantonamento temporaneo di terreni e materiali soggetti a bonifica, così come di materiali e terreni di riporto per la realizzazione dei rilevati stradali dovrà avvenire al di fuori dell’alveo del Po e di aree soggette a dilavamento verso il Rio Freidano ed i laghi di cava interessati dal progetto.

- Tutte le attività di manutenzione, rabbocco e rifornimento dei mezzi di cantiere, così come il lavaggio delle betoniere ed il deposito temporaneo dei prodotti chimici in uso al cantiere dovranno essere svolti esternamente alle succitate aree, in luogo dedicato e opportunamente impermeabilizzato.

- In merito al rumore generato nella fase di realizzazione, dovrà tendere a rispettare i limiti di zona vigenti prima dell’avvio dell’attività di cantiere, fatte salve le eventuali deroghe concesse dal Comune o dai Comuni interessati per le attività rumorose temporanee di cui all’art. 6, comma 1, lettera h, della legge 447/1995;

- Al fine di ridurre al minimo gli impatti sugli habitat e sulla fauna acquatica, le attività di escavazione e rimodellamento in alveo dovranno essere condensate nel più breve arco temporale possibile, in periodo di magra. Nel caso sia presente un flusso idrico persistente, durante l’esecuzione degli interventi in alveo dovrà essere garantito il deflusso delle acque dei corsi d’acqua interessati dai lavori e il cantiere dovrà essere organizzato in modo da ridurre allo stretto indispensabile le deviazioni del corso d’acqua. Al termine dei lavori l’alveo dovrà essere ripristinato alle caratteristiche morfologiche di naturalità analoghe a quelle precedenti all’intervento.

- Durante la fase di cantiere non dovrà in alcun modo essere interferita l’area umida localizzata tra la Bealera nuova e la Sturella nuova, inserita dal Comune di Settimo in P.R.G.C. come area a parco “Paesaggio fluviale delle Bealera Nuova”.

- Al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco,realizzando quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti.

- Disposizioni generali per la prevenzione dell’inquinamento ambientale

Il proponente dovrà, in sede di progettazione esecutiva, prendere contatti con A.R.P.A. Piemonte al fine di definire alcuni aspetti operativi da inserire eventualmente all’interno dei capitolato speciale d’appalto.

In particolare, l’impresa sarà tenuta a sottoporre agli organi competenti una planimetria e una relazione dettagliata relativa alla distribuzione interna dell’area di cantiere (ubicazione, dimensionamento e modalità di gestione) degli impianti fissi e di tutti i sistemi necessari per lo smaltimento controllato degli inquinanti provenienti dalle lavorazioni previste garantendone, nel tempo, la verifica della capacità e dell’efficacia.

L’impresa sarà tenuta a recepire tutte le indicazioni che deriveranno dalle attività di monitoraggio ambientale, apportando i necessari correttivi per la riduzione degli impatti .

In fase di costruzione, dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti atti a ridurre la produzione e la propagazione di polveri (PTS) e quelli atti a contenere gli inquinanti (N0x, IPA, fumo nero), di macroinquinanti (NO2, CO, SO2, HC, PM10) e l’inquinamento acustico

Per la movimentazione dei mezzi di trasporto, dovrà essere utilizzata la rete della viabilità di cantiere indicata, l’eventuale utilizzo della viabilità ordinaria, dovrà essere sempre preceduto da specifica autorizzazione da parte delle amministrazioni locali competenti.

Attività di monitoraggio

- Dovrà essere definito un articolato piano di monitoraggio ambientale, da concordarsi con ARPA Piemonte e dovrà trasmettere gli elaborati inerenti le attività di monitoraggio previo accordo sulle specifiche tecniche e sulle modalità di rilevamento ambientale. In particolare dovrà essere predisposto un protocollo di monitoraggio delle acque del Po immediatamente a monte ed a valle delle interventi sul medesimo. Dovranno essere previste almeno una rilevazione ante-operam ed una post-operam nonché rilevazioni in corso d’opera per i seguenti parametri: T° acqua, Conducibilità, pH, O2 disciolto, Solidi Sospesi. Le frequenze e le modalità del monitoraggio, in relazione al periodo di effettivo intervento sul Fiume, così come i tempi e le modalità di invio ad A.R.P.A. Piemonte dei risultati analitici, dovranno essere concordate con la stessa A.R.P.A. Piemonte, che procederà al controllo dell’attuazione di tale monitoraggio ed alla valutazione dei relativi dati.

- Il Direttore dei lavori e/o il Responsabile del procedimento, per le rispettive competenze, dovranno trasmettere all’A.R.P.A. Piemonte una dichiarazione accompagnata da una relazione esplicativa relativamente all’attuazione di tutte le misure prescrittive, compensative, di mitigazione e di monitoraggio, comprese quelle esplicitate nel provvedimento conclusivo del procedimento amministrativo relativo all’opera in progetto.

- Dovrà essere previsto un adeguato monitoraggio post-operam, per la verifica del raggiungimento degli obiettivi progettuali e l’eventuale adozione di azioni correttive.

Vista la L.R. 40/1998 e s.m.i.;

Vista la D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003

Visto il R.D 523/1904;

Visto il D.lgs n. 42/2004;

Viste le L.R. n. 45/1989 e la L.R. 44/2000;

Visti i pareri pervenuti ed acquisiti agli atti della CdS;

Visti i verbali delle Conferenze di Servizi;

Per tutto quanto sopra esposto e accogliendo le proposte dei relatori la Giunta, con voto unanime espresso nelle forme di legge

delibera

- di esprimere, per le motivazioni dettagliatamente evidenziate in premessa, giudizio positivo di compatibilità ambientale ex art. 12 della L.R. 40/1998, comprensivo delle autorizzazioni ambientali ed urbanistiche, sul progetto relativo alla “Raccordo tangenziale esterno alla conurbazione torinese (Tangenziale est) - Tratto di collegamento tra la S.S. 11 e la S.S. 590. Ponte Gassino.” presentato dall’ARES Piemonte, con sede in Via Belfiore, n. 23 - Torino;

- di stabilire per il giudizio di compatibilità ambientale validità per tre anni dalla data del presente atto per l’avvio della realizzazione del progetto, a condizione che vengano ottemperate in sede di progettazione esecutiva, realizzazione ed esercizio dell’opera, tutte le prescrizioni dettagliate in premessa nei punti :

Aspetti Archeologici. Aspetti idraulici, Raccolta acque di piattaforma, Passaggi per la fauna, Recupero ambientale ed inserimento paesaggistico, Reperimento inerti e smaltimento materiali di scavo; Aspetti relativi alle interferenze sui sottoservizi, Segnaletica, illuminazione, impianti e barriere laterali; Cantierizzazione, Attività di Monitoraggio;

- di prendere atto dei pareri espressi e dei contributi formulati dalle Amministrazioni in sede di C.d.S e di considerare acquisito l’assenso delle Amministrazioni che, regolarmente convocate, non abbiano espresso definitivamente la loro volontà nell’ambito della C.d.S medesima, fatto salvo quanto previsto dall’art. 14-ter della Legge 241/90 e s.m.i.;

- di dare atto che ai sensi degli art. 12 e 13 della L.R. 40/1998 e della DGR 52-9682 del 16 giugno 2003 il presente provvedimento sostituisce, a tutti gli effetti, ogni autorizzazione, concessione, nulla-osta o atto di assenso comunque denominato di competenza delle amministrazioni partecipanti o invitate a partecipare alla Conferenza dei Servizi ed in particolare:

- Autorizzazione ex d.lgs 42/04, valevole per un periodo di 5 anni, trascorso il quale l’esecuzione dei lavori progettati e non ancora eseguiti dovrà essere sottoposta a nuova autorizzazione, ai sensi dell’art. 10 della L.R. 20/89;

- Autorizzazione ai sensi del R.D. 523/1904;

- Autorizzazione ai sensi della L.R. 45/89.

Le autorizzazioni e gli atti di assenso sopra indicati sono rilasciati facendo salvi ed impregiudicati eventuali diritti di terzi.

- di dare atto, altresì, ai sensi dell’art. 13 della l.r. 40/1998 che per quanto attiene le autorizzazioni residue, in particolare per quanto riguarda l’occupazione del sedime demaniale per la realizzazione delle opere, dovrà essere acquisito il provvedimento concessorio al fine della regolarizzazione amministrativa e fiscale dell’occupazione delle aree demaniali in questione;

- di dare atto che ai sensi della DGR 52-9682 del 16 giugno 2003, ove necessario, il presente provvedimento costituisce variante agli strumenti urbanistici e che le Amministrazioni Comunali dovranno adeguare il PRGC recependo il tracciato di progetto, riportando in scala adeguata sulle cartografie di azzonamento il tracciato stradale ed il relativo svincolo, comprensivo delle fasce di rispetto;

- di dare atto che con il presente provvedimento, ai sensi del D.P.R. n. 327 del 8-06-2001, viene apposto il vincolo preordinato all’esproprio per una durata di anni cinque, sui beni interessati dal progetto approvato;

- di stabilire altresì che il proponente comunichi all’ARPA competente per territorio, la data di inizio lavori con almeno 15 giorni d’anticipo.

Copia della presente deliberazione sarà inviata al soggetto proponente e a tutti i soggetti interessati di cui all’art. 9 della L.R. 40/1998, nonché depositata in copia conforme presso l’Ufficio regionale di deposito progetti in Via P. Amedeo 17 Torino.

Avverso la presente deliberazione è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale entro il termine di sessanta giorni.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 48-3198

Autorizzazione a ricorrere avanti alla Corte Costituzionale per la dichiarazione di illegittimita’ costituzionale del D. lgs. 12/4/2006 n. 163, artt. 4 e 5. Patrocinio nel giudizio dell’avv. Anita Ciavarra e dell’avv. Emiliano Amato del Foro di Roma

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 49-3199

Legge 21 novembre 2000 n. 353. Procedure Operative Antincendi Boschivi della Regione Piemonte, modifica Appendice 2

A Relazione dell’Assessore Sibille:

Richiamata la legge 21 novembre 2000 n. 353, “legge quadro in materia di incendi boschivi” ed in particolare il comma 3 dell’art. 4 in base al quale, testualmente “Le Regioni programmano la lotta attiva ai sensi dell’articolo 3, commi 1 e 3, lettera h), e assicurano il coordinamento delle proprie strutture antincendio con quelle statali”;

vista la D.G.R. n. 65-14694 del 31 gennaio 2005 con la quale è stato approvato il primo livello del documento denominato Procedure operative a.i.b. della Regione Piemonte, e nel quale si rimandava a successivo provvedimento l’approvazione del secondo livello dato dalle Appendici n. 1-10 e successivamente del terzo livello dato dagli Allegati;

vista la D..G.R. n. 20-2684 del 24.04.06 con la quale è stato approvato il secondo livello del documento denominato Procedure operative a.i.b. della Regione Piemonte - appendici 1-10;

considerato quanto attualmente specificato nell’Appendice 2, cap. 2 : “l’idoneità psicofisica ed attitudinale dei Soggetti che svolgono attività operativa aib è accertata e documentata come segue(....).

1.1. Pre-requisiti

Per gli operatori aib, i capisquadra, i dos e tutti gli altri soggetti che agiscono in zona operativa, costituiscono motivo d’esclusione i seguenti prerequisiti, oggettivabili anche da personale non medico a seguito di autocompilazione di questionario, in cui il soggetto dichiara, sotto la propria responsabilità, di non avere nessuna delle sottoindicate condizioni:

età non compresa tra 18 e 60 anni (.......);

considerata la richiesta pervenuta da parte del Corpo Volontari AIB del Piemonte, nella quale si dichiara la completa condivisione nei confronti del documento denominato “Secondo livello Procedure Operative Antincendi Boschivi della Regione Piemonte. Appendici 1-10", approvato con DGR 20-2684 del 24.04.06, e , per quanto concerne nello specifico l’appendice 2 ”Idoneità psicofisica ed attitudinale" - si richiede - per ragioni di carattere organizzativo interno - di voler innalzare a 65 anni il limite massimo di servizio attivo, ferma restando la documentata idoneità psicofisico ed attitudinale secondo i modi previsti;

valutato che con D.G.R. n. 67-14068 del 21 novembre 2004 la Giunta regionale del Piemonte ha individuato gli esami necessari ed indispensabili per stabilire l’idoneità psicofisica dei volontari impegnati direttamente sul fuoco, e che in alcun punto la sopraccitata Deliberazione fa riferimento specifico a limiti di età per gli operatori volontari;

tutto ciò premesso

la Giunta regionale unanime

delibera

di modificare l’appendice 2 del Documento denominato Procedure Operatorie aib della Regione Piemonte, come in allegato alla presente per farne parte integrante e sostanziale.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 50-3200

L.R. n. 38/78 - Disciplina e organizzazione degli interventi in dipendenza di calamita’ naturali. Prenotazione della somma di euro 3.000.000,00 sul Cap. 22161/2007

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

* di prenotare, a favore della Direzione Regionale Opere Pubbliche, la somma di Euro 3.000.000,00 sul Cap. 22161/2007 per far fronte alle esigenze di programmazione di cui alla L.R. n° 38/78 (P/100038).

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 51-3201

Approvazione della bozza di protocollo d’intesa tra Regione Piemonte, la Provincia di Alessandria, la citta’ di Valenza, le Parti sociali e parti private in materia di ricerca e innovazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

- di approvare lo schema di Protocollo di Intesa, allegato alla presente unitamente all’allegato A, tra Regione Piemonte e i sottoscrittori, per lo sviluppo di una collaborazione permanente volta a rafforzare le attività comuni in materia di ricerca e innovazione e alla luce di quanto detto in premessa, i sottoscrittori dichiarano il reciproco impegno a mantenere e sviluppare l’attività produttiva nell’area;

- di incaricare la Presidente della Giunta Regionale, Mercedes Bresso, a sottoscrivere il suddetto Protocollo di Intesa, anche in presenza di modifiche non sostanziali dello stesso.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato A

PROTOCOLLO DI INTESA

Sottoscritto in Valenza, presso la Residenza Comunale il giorno 24 giugno 2006 tra:

Regione Piemonte, in persona del Presidente Mercedes Bresso,

e

Provincia di Alessandria, in persona del Presidente Paolo Filippi

e

Città di Valenza, in persona del Sindaco, Gianni Raselli

(di seguito, Regione, Provincia e Comune, quando insieme richiamati, gli “Enti Territoriali”)

e dopo la consultazione, avvenuta in data 7 giugno 2006 di:

Comitato di distretto, in persona del suo Presidente, Assessore alle Attività Economiche, Massimo Mensi

e

Le Parti sociali e parti private:

* CNA, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola Media Impresa

* CONFARTIGIANATO

* API, Associazione Piccola Industria

* Unione Industriali

* Associazione Orafa Valenzana

* CGIL

* CISL

* UIL

* Confesercenti

* ASCOM Confcommercio

* Consorzio Prometeo

* Istituto di Istruzione Superiore “Benvenuto Cellini”

* Consorzio per la formazione “FOR.AL”

(di seguito, gli Enti Territoriali e Enti privati quando richiamati insieme, le “Parti”)

Premesso che:

A. Le Parti hanno preso atto della gravità della crisi del settore orafo, per le possibili rilevanti ripercussioni sui livelli occupazionali, e della strategicità del settore per l’economia locale, rilevando che le opportunità di rilancio sono legate all’investimento sulle leve competitive della ricerca, del design, della capacità di esportazione e della valorizzazione del territorio;

B. Gli Enti Territoriali hanno, ciascuno per proprio conto, oltre che unitariamente intesi, un interesse convergente al mantenimento nel distretto orafo dell’attuale attività produttiva ed allo sviluppo della stessa tramite anche strumenti concertativi riconducibili al progetto in corso di attuazione denominato “Dal Distretto alla Catena del Valore allungata” che riguardano le policies del distretto industriale;

C. Le Parti, preso atto di quanto sopra, hanno manifestato l’intenzione di definire attraverso la sottoscrizione del presente protocollo, (il “Protocollo”), i punti salienti di un progetto comune volto al conseguimento degli obiettivi di cui alle premesse;

In particolare le Parti hanno individuato le seguenti aree di intervento comune (gli “Interventi”):

definizione di un progetto di valorizzazione del distretto orafo, secondo le policies che emergeranno dal progetto di cui al precedente punto B);

predisposizione di una serie di interventi finanziari, organizzativi e di supporto all’attività di ricerca e sviluppo per le imprese operanti nella filiera;

studio ed individuazione di una serie di interventi finalizzati a migliorare, da un lato, la formazione degli addetti operanti nella filiera, e, dall’altro, ad ottimizzare gli strumenti normativi destinati alla formazione sul territorio.

Tutto ciò premesso, tra le Parti

SI CONVIENE

quanto segue:

1. Premesse

1.1 Le Premesse formano parte integrante ed essenziale del Protocollo .

1.2 Il Distretto Valenzano del Gioiello e dell’Eccellenza

La città di Valenza, in provincia di Alessandria, dà il nome ad uno dei distretti più noti e importanti nel settore della gioielleria. I suoi confini sono tracciati dal Po e dal Monferrato ed occupa una posizione baricentrica rispetto al vecchio triangolo industriale; è a 100 km di distanza da Genova, Milano e Torino.

Il distretto si estende su Valenza e su nove comuni contigui, comprendendo però anche tre comuni lombardi nati per “gemmazione” ma che giuridicamente, ai sensi della vigente Legge Regionale sui Distretti Industriali, non ne possono fare parte.

Su un territorio (quello del versante piemontese) di poco più di 50 kmq, risiedono 33.590 abitanti, in larga parte dediti alla produzione di gioielli.

Valenza vede la nascita della prima impresa alla fine del 1800 e ad oggi, il settore orafo annovera più di 1.300 aziende con circa 7.000 addetti; la produzione, che per la metà è esportata, è pari a circa a 1.550 milioni di euro all’anno.

Ogni anno, nel distretto vengono lavorate circa 30 tonnellate d’oro e l’80% del totale delle pietre preziose importate in Italia.

Le forme giuridiche più diffuse tra le aziende sono le società di persone e le società a responsabilità limitata; nella maggioranza dei casi, sono imprese a conduzione familiare con una forte sovrapposizione tra aziende, imprenditore e famiglia.

Le dimensioni sono ridotte, con una media di 5,6 dipendenti per azienda e il ricambio imprenditoriale all’interno del distretto è sostenuto, segno di una intensa mobilità sociale. La forza lavoro specializzata nelle produzioni orafe è quasi tutta del posto. Molto diffusa risulta la subfornitura che si caratterizza per la stabilità e la continuità dei rapporti fra committenti e fornitori.

I punti di forza del distretto sono un vasto patrimonio di know-how tecnico e professionale, maturato in oltre 150 anni di tradizioni orafe artigianali; la presenza di lavoratori qualificati, con conoscenze che vengono trasmesse e sono assimilate direttamente “on the job”; rapporti densi fra le imprese; rapidità di adeguamento al mutare delle richieste del mercato.

Del distretto va segnalata l’elevata propensione all’imprenditorialità, una risorsa importante che ha permesso all’intero sistema produttivo di mobilitare le energie di tutti i segmenti della popolazione, in particolare quella femminile. In questi ultimi anni la commercializzazione è diventata una delle funzioni critiche per molte piccole imprese e, in particolare, per quelle artigiane.

Il peso contrattuale delle micro imprese, anche se inserite nelle maglie del distretto, è limitato; salvo poche eccezioni, sono limitate le azioni di marketing da parte delle singole imprese: gli investimenti pubblicitari nel settore della gioielleria rappresentano una fascia veramente trascurabile se raffrontate ai normali plafond che normalmente aziende di altri settori merceologici preventivano per le proprie azioni promozionali. Per molte aziende la partecipazione alle rassegne espositive specialistiche, nazionali ed internazionali, è l’unica vera occasione nella quale si affacciano sui nuovi mercati.

Il mercato è percorso da correnti tumultuose che ne hanno ridisegnato profondamente le caratteristiche: nel passato i piccoli produttori operavano direttamente sul mercato finale o attraverso una rete di rappresentanti che raggiungevano i piccoli negozi indipendenti di gioielleria. Oggi, l’avanzata della distribuzione organizzata, la notorietà dei marchi mondiali e l’affollamento delle campagne pubblicitarie lasciano decisamente meno spazi alle micro aziende artigiane.

Il distretto, che possiede ancora un grande know how produttivo, deve imparare rapidamente a rafforzarsi nella commercializzazione del prodotto.

E’ una sfida inedita per molte aziende che devono affrontare su basi nuove i rapporti con il mercato finale.

(periodo eliminato)

È necessario che le imprese cambino le priorità dei fattori con cui determinano le proprie politiche di mercato, dando precedenza ai nuovi fattori della competizione: qualità, ricerca ed innovazione, le scelte sui canali distributivi e i mercati da aggredire con soluzioni organizzative più adatte.

2. Finalità

Con il Protocollo, le Parti intendono individuare, di comune accordo, le modalità di attuazione degli Interventi di cui alla premessa, costituendo con il Protocollo, il documento di riferimento per la determinazione dei principi guida degli Interventi, nonché dei ruoli e delle competenze delle singole Parti.

3. Mantenimento dell’attività produttiva sul territorio valenzano

Alla luce di quanto contenuto nella Premessa, le Parti dichiarano il reciproco impegno a mantenere e a sviluppare l’attività produttiva nell’area nei prossimi anni.

4. Interventi per la filiera

4.1 Le Parti, preso atto della necessità di pianificare interventi di supporto alle imprese operanti sul territorio nel settore orafo, si impegnano a costituire, entro il mese di ottobre 2006, un comitato paritetico (il “Comitato”), aperto anche alla partecipazione dei principali istituti bancari e/o fondazioni bancarie che operano con le imprese della filiera, (le “Imprese”), che individui e ponga i presupposti operativi per l’attuazione dei seguenti interventi :

costituzione di un fondo chiuso, sottoscritto nella fase di “start up” dalle Parti (esclusi gli “Enti Territoriali”) e successivamente aperto ad altri sottoscrittori graditi alle Parti, mirato all’acquisizione di partecipazioni nelle Imprese, validate dal comitato dal punto di vista industriale e competitivo, e dagli Enti Territoriali e dagli istituti bancari dal punto di vista occupazionale, finanziario e patrimoniale; il Comitato dovrà sottoporre alle Parti il progetto di costituzione del fondo con le specificazioni delle modalità di intervento e della sua governance;

individuazione degli incentivi, già esistenti a livello normativo (quale, ad esempio, la Legge 14.05.05 n. 80) o da realizzare, volti a facilitare le aggregazioni industriali nell’ambito delle Imprese, anche tramite il fondo precedentemente citato ;

individuazione di strumenti di supporto alle Imprese interessate alla diversificazione dell’attività produttiva, anche all’estero, e/o alla crescita dei settori del design del concept di prodotto, della ricerca e sviluppo dei prodotti, alla concentrazione, capitalizzazione e alla riorganizzazione aziendali, allo sviluppo di forme di outsourcing “avanzato” nel settore gioielliero.

5. Interventi per la ricerca, la formazione e l’innovazione

5.1 Le Parti, considerando essenziale per la competitività delle Imprese un continuo ed adeguato investimento nelle aree della ricerca dei prodotti o di nuovi prodotti, della formazione delle risorse umane, dell’innovazione della tecnologia esistente anche attraverso l’utilizzo di fonti energetiche nuove e alternative, si impegnano entro il mese di febbraio 2007 a redigere un documento programmatico comune che contenga i principi generali di una serie di interventi mirati a tali aree aventi come destinatari le Imprese.

5.2 In particolare, le Parti, a puro titolo indicativo, hanno individuato le seguenti tipologie di interventi attuabili fin da subito di comune accordo :

Materiali e design di prodotto, attraverso il sostegno e la comune partecipazione a programmi e progetti volti a sviluppare iniziative, tecniche, nuove attività nel campo;

ICT, attraverso il sostegno e la sperimentazione di programmi e progetti

volti all’introduzione delle tecnologie e dei sistemi informativi nella filiera;

Alta formazione, sostenendo congiuntamente iniziative di eccellenza nel

campo della formazione, del life long learning, dell’alta formazione

manageriale, commerciale;

Politecnico e Università come risorsa per il territorio; le Parti si impegnano al sostegno e alla promozione congiunta delle attività di ricerca applicata e della formazione professionale.

5.3 Definito e sottoscritto il documento programmatico di cui all’articolo 5.1., le Parti si impegnano, ciascuna per quanto di propria competenza, all’attuazione concreta dei vari interventi.

6. Comitato Guida

6.1 Le Parti, preso atto della complessità, dell’articolazione, e dell’esecuzione differita dei vari impegni di cui al Protocollo, ritengono necessario costituire un comitato (denominato Comitato Guida) composto da sette membri, individuabili in:

* Regione Piemonte, nella persona del Presidente o suo delegato

* Provincia di Alessandria, nella persona del Presidente o suo delegato

* Amministrazione Comunale di Valenza, nella persona del Sindaco o suo delegato

* Un rappresentante per le OO.SS.

* Due membri in rappresentanza del mondo associativo imprenditoriale valenzano

* Un membro in rappresentanza delle Università e del Politecnico

6.2 Il Comitato Guida dovrà riunirsi periodicamente e comunque non meno di tre volte all’anno, vigilando sulla corretta e tempestiva esecuzione degli impegni di cui al Protocollo, intervenendo qualora una delle Parti non rispetti quanto di sua competenza, e convocando formalmente le Parti in ipotesi di conflitto o contestazioni in ordine all’esecuzione del Protocollo.

6.3 Il Comitato Guida dovrà redigere dei verbali delle riunioni, inviando alle Parti copia degli stessi.

6.4 Il Comitato Guida dovrà infine ricercare, in buona fede e nello spirito e nell’ottica di rispettare i principi generali ispiratori del Protocollo, quali quelli contenuti anche nelle Premesse, di comporre eventuali conflitti insorti tra le Parti relativamente all’esecuzione del Protocollo.

7. Modifiche

7.1. Il Protocollo rappresenta la totalità delle intese finora raggiunte tra le Parti in merito ai contenuti dello stesso.

7.2 Ogni modifica al Protocollo sarà valida solo se redatta in forma scritta e se sottoscritta da tutte le Parti.

Regione Piemonte
La Presidente
Mercedes Bresso

Provincia di Alessandria
Il Presidente
Paolo Filippi

Citta’ di Valenza
Il Sindaco
Gianni Raselli



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 52-3202

Reg. Ce 1260/99 FESR - Ob. 2 DOCUP 2000/2006 Misura 3.1a): Progetti Integrati d’Area. Proroga termine per fine lavori di cui alla D.G.R. 11-1873 del 28-12-2005

A relazione del Vicepresidente Peveraro:

Premesso che:

la Commissione Europea con Decisione C (2001) 2045 assunta in data 07/09/2001 ha approvato il Documento Unico di programmazione (DOCUP) ob. 2 della Regione Piemonte per il periodo di programmazione 2000/2006 redatto ai sensi del Reg. 1260/99;

con deliberazione n. 51/4056 del 01/10/2001 la Giunta Regionale ha preso atto della citata decisione di approvazione del DOCUP ob. 2 programmazione 2000/2006;

con deliberazione n. 83/4453 del 12/11/2001 la Giunta Regionale ha approvato sulla base delle modifiche ed integrazioni apportate dal Comitato di Sorveglianza nella seduta del 31/10/2001 nella versione definitiva il “Complemento di Programmazione” (C.d.P.) che contiene le schede delle misure (suddivise per assi d’intervento) da finanziare con il F.E.S.R., che costituiscono l’articolazione attuativa del DOCUP.

Atteso che, nell’ambito dell’asse 3 (Sviluppo locale e valorizzazione del territorio), risulta programmata la misura 3.1 (Valorizzazione della programmazione integrata d’area) che si articola ulteriormente in due sottomisure denominate rispettivamente:

- Progetti Integrati di sviluppo socio economico di area (misura 3.1 a);

- Sistema della corona Verde (misura 3.1 b).

Entrambe assegnate alla regia regionale.

Considerato altresì che la Giunta Regionale con D.G.R. 67-8820 del 25-3-2003 ha autorizzato la Direzione Industria per quanto attiene alla realizzazione degli interventi finanziati nell’ambito della misura 3.1a) DOCUP 2000-2006 alla concessione della proroga del termine del 31-3-2003 per la consegna lavori e l’apertura cantieri.

Considerato che la Giunta Regionale con D.G.R. n° 83-4858 del 17/12/2001 ha approvato lo schema di indirizzo per l’attuazione della misura 3.1 a, nel quale sono contenute le indicazioni generali per l’attuazione della misura, un’appropriata distribuzione delle risorse disponibili fra le aree potenzialmente interessate alla predisposizione e realizzazione dei Progetti Integrati, le prescrizioni operative per pervenire alla strutturazione dei Progetti integrati idonei a garantire un diffuso sviluppo socio-economico dell’area omogenea di riferimento.

Considerato altresì che la precitata D.G.R. n° 83-4858 del 17/12/2001 prevede al punto 6 dello schema di indirizzo che la fine lavori debba avvenire entro il 31 dicembre 2004.

Considerato che la Giunta Regionale con D.G.R. n° 81-14515 del 29/12/2004 ha autorizzato la Direzione Industria per quanto attiene alla realizzazione degli interventi finanziati nell’ambito della misura 3.1 a) DOCUP 2000/2006 alla concessione della proroga del termine del 31/12/2004 per la fine lavori, collaudo e la presentazione della relativa documentazione quietanzata al 30/6/2005.

Considerato che la Giunta Regionale con D.G.R. n. 18-441 del12-7-2005 ha autorizzato la Direzione Industria per quanto attiene alla realizzazione degli interventi finanziati nell’ambito della misura 3.1a DOCUP 2000-2006 alla concessione della proroga del termine del 30-06-2005 per fine lavori, collaudo e presentazione della relativa documentazione quietanzata al 31-12-2005.

Considerato inoltre che la Giunta regionale con D.G.R. n. 11-1873 del 28/12/2005 ha autorizzato la Direzione Industria per quanto attiene alla realizzazione degli interventi finanziati nell’ambito della misura 3.1a) Docup 2000 - 2006 alla concessione della proroga del termine del 31/12/2005 per fine lavori, collaudo e presentazione della relativa documentazione quietanzata al 30/6/2006.

Considerato che:

Le Province e i soggetti attuatori dei singoli interventi dei Progetti Integrati d’Area hanno presentato alla Regione richiesta di proroga poiché a causa della risoluzione dei contratti con le Ditte inadempienti o per particolari condizioni meteoclimatiche della zona in cui deve essere realizzato l’intervento o per ritardi nell’espletamento degli adempimenti amministrativi e contabili o ancora per problematiche imprevedibili verificatesi nel corso dei lavori o comunque per altre cause indipendenti dalla volontà dai soggetti attuatori; non sono in grado di rispettare la suddetta tempistica.

Verificato inoltre a seguito di monitoraggi sullo stato di avanzamento degli interventi, come permanga tuttora, per alcuni soggetti attuatori, l’impossibilità di ultimare i lavori ed effettuare i pagamenti nei confronti degli appaltatori e dei fornitori e ciò, in molti casi, in conseguenza della carenza di liquidità che ha reso difficoltoso il normale e celere flusso dei pagamenti dalla Regione verso i soggetti attuatori.

La proroga da disporsi per la fine lavori, collaudo e presentazione della relativa documentazione quietanzata è compatibile con le scadenze previste dei Regolamenti Comunitari relativi al DOCUP 2000-2006 Area Obiettivo 2 e Area Phasing Out.

Quanto sopra premesso,

la Giunta Regionale,

vista la proposta di proroga relativa alla realizzazione degli interventi di cui alla misura 3.1 a) DOCUP 2000/2006 formulata dalla competente Direzione Regionale e ritenuta condivisibile,

con voti unanimi, espressi nelle forme di legge,

delibera

sulla base delle motivazioni dettagliatamente esposte in premessa di autorizzare i competenti uffici della Direzione Regionale Industria, per quanto attiene alla realizzazione degli interventi finanziati nell’ambito della misura 3.1 a) DOCUP 2000/2006, alla concessione della proroga del termine del 30 giugno 2006 per la fine lavori, collaudo e presentazione della relativa documentazione quietanzata, stabilendo quale nuovi termini ultimi per la fine lavori il 31 agosto 2006 e per il collaudo e la presentazione della relativa documentazione quietanzata il 31 dicembre 2006, fermo restando la possibilità per situazioni particolarmente complesse della concessione di proroghe temporalmente dimensionate in base ad una previsione ragionevole del tempo strettamente necessario ad ultimare tutte le incombenze richieste, tenuto conto delle esigenze di celerità della spesa imposta dall’art. 31.2 Reg. CE n. 1260/1999e delle altre scadenze del Docup relative alle aree in obiettivo 2 e phasing out. Tali proroghe saranno disposte mediante determinazione del Direttore della Direzione regionale Industria.

La presente deliberazione sarà pubblicata, in forma integrale, sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n° 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 53-3203

Regolamento (CE) 1260/99 - Documento Unico di Programmazione 2000/2006 Obiettivo 2 - Misura 5.1 “Assistenza Tecnica”. Incremento di accantonamenti preesistenti per complessivi euro 856.400,00 a favore della Direzione Industria (capp. vari bilancio 2006)

A Relazione del Vicepresidente Peveraro:

Premesso che:

il Regolamento (CE) n. 1260 del 21/6/99 (GUCE L161/4 del 26/6/99), che ha abrogato il Regolamento (CEE) n. 2052/88, riporta le disposizioni generali sui fondi strutturali comunitari per il periodo 2000/2006;

con la Decisione C(2000) 2327 del 27/7/2000 la Commissione Europea ha individuato le aree in cui si applica l’obiettivo 2 dei Fondi strutturali per il periodo di programmazione 2000-2006;

l’art. 6 del Regolamento n. 1260 del 21/6/99 prevede un sostegno transitorio del FESR dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2005 in favore delle regioni cui si applicavano nel 1999 gli obiettivi n. 2 e 5b in virtù del Reg. (CEE) 2052/88 e che non figurano nell’elenco approvato con la decisione C(2000) 2327 del 27/7/2000 sopra citata;

richiamata la deliberazione del Consiglio Regionale n. 11-16146 del 27/6/2000 che ha approvato la proposta di DOCUP (Documento Unico di Programmazione) della Regione Piemonte, ai sensi dell’obiettivo 2 - periodo di programmazione 2000/2006;

richiamato in particolare quanto disposto dalla citata Deliberazione del Consiglio Regionale ed in particolare avuto presente che si demanda alla Giunta Regionale, informata la Commissione competente, eventuali modifiche del DOCUP conseguenti a eventuali ulteriori determinazioni assunte dall’U.E. e/o dagli Organi Ministeriali;

vista la decisione della Commissione dell’Unione Europea n. C(2001)2045 del 7 settembre 2001 con la quale è stato approvato il DOCUP della Regione Piemonte, ai sensi dell’ob. 2 del Reg. (CE) 1260/01 - periodo di programmazione 2000/2006;

vista la deliberazione della Giunta Regionale n. 51/4056 del 1/10/01 con la quale si è preso formalmente atto della Decisione della Commissione dell’U.E. n. C(2001) 2045 del 7/9/01 e si approvava il DOCUP ob. 2 e il Programma a Sostegno Transitorio (Phasing out) della Regione Piemonte nella versione definitiva;

considerato altresì che la Giunta Regionale ha approvato con la deliberazione n. 83-4453 del 12/11/01 il Complemento di programmazione DOCUP - ob. 2 e del Programma a Sostegno Transitorio (phasing out) - nella stesura definita in sede di Comitato di Sorveglianza;

viste le decisioni n. C(2003) 3983 del 21/10/2003 e C(2004) 3338 del 07/09/2004 con le quali la Commissione ha rettificato e modificato la decisione C(2001) 2045;

vista la decisione n. C(2005) 5237 del 07/12/2005 con cui la Commissione ha approvato la revisione del Documento Unico di programmazione (DOCUP) ob. 2 della Regione Piemonte per il periodo di programmazione 2000/2006 redatto ai sensi del Reg. 1260/99;

preso atto che con nota Prot. n. 14127 del 21/12/2005, la stessa Commissione europea ha giudicato coerente con il DOCUP sopra citato il Complemento di Programmazione, definito dal Comitato di Sorveglianza nella riunione del 19/09/2005 e approvato dalla Giunta Regionale con D.G.R. 16-880 del 26/09/2005;

verificato che con deliberazione 4-2009 del 23/01/2006 la Giunta regionale ha preso atto della decisione n. C(2005) 5237 del 07/12/2005 e della nota Prot. n. 14127 del 21/12/2005 sopra indicate;

vista la misura 5.1 “Assistenza Tecnica”, volta a garantire all’autorità regionale il dovuto supporto per l’attuazione del DOCUP;

considerato che al fine di supportare l’efficienza procedurale nella programmazione e nella gestione degli interventi nell’ambito del DOCUP - ob. 2 e del Programma a Sostegno Transitorio (phasing out) - si rende attualmente necessario procedere all’utilizzo delle risorse previste dalla misura 5.1 “Assistenza Tecnica” per la realizzazione delle seguenti azioni:

* il lancio e il sostegno informativo continuo del programma (pubblicità, definizione delle modalità attuative e criteri di selezione);

* il funzionamento del Comitato di Sorveglianza;

* la realizzazione delle azioni di valutazione, assistenza tecnica e monitoraggio, da svolgersi tramite società individuate con procedura di evidenza pubblica;

* l’acquisizione di collaborazioni esterne, di stagisti e di supporti informatici al fine di supportare le amministrazioni responsabili nelle attività di programmazione, gestione, valutazione, esecuzione, monitoraggio e controllo;

* il sostegno all’efficienza procedurale: definizione e sviluppo di procedure; adozione di metodologie concertate per l’assunzione di decisioni e la definizione di provvedimenti, nonché la gestione delle misure a bando effettuata da Finpiemonte S.p.A. o da altri soggetti gestori;

* lo sviluppo e diffusione di un sistema informativo integrato che possa rappresentare un valido supporto alla Regione per la gestione del programma ed il controllo del flusso finanziario (monitoraggio, eventuali necessità di programmazione, rendicontazione dell’intervento) e dell’efficienza procedurale (selezione e valutazione progetti), realizzate tramite C.S.I. (Consorzio per il Sistema Informativo);

* la realizzazione di studi e ricerche e pubblicazioni, anche periodiche, di natura informativa e/o operativa, nonché l’organizzazione di seminari e incontri dedicati; lo sviluppo dell’informazione attraverso strumenti multimediali;

* l’acquisizione eventuale di attrezzature che si renderanno necessarie per la migliore attuazione del Programma.

Preso atto che al fine di dare attuazione al Reg. (CE) 1260/99 - Documento Unico di Programmazione - Ob. 2 - periodo 2000/2006 e al Complemento di Programmazione ed evitare il cosiddetto disimpegno automatico delle risorse (art. 31, 2c. Reg. (CE) 1260/99), occorre provvedere alla destinazione delle risorse;

vista la D.G.R. n. 11-2244 del 27/02/2006 con cui la Giunta regionale ha provveduto ad assegnare una parte delle risorse relative alla misura 5.1 “Assistenza Tecnica”;

considerata la necessità di provvedere all’assegnazione, mediante l’aumento degli accantonamenti già esistenti, di ulteriori risorse per complessivi Euro 856.400,00, in favore della Direzione Industria;

la Giunta Regionale

a voti unanimi espressi nelle forme di legge

delibera

per le considerazioni in premessa illustrate,

di procedere, ai fini dell’attuazione delle azioni previste nell’ambito della misura 5.1 “Assistenza Tecnica” relativa al Reg. (CE) 1260/99 - Documento Unico di Programmazione - ob. 2 e del Programma a Sostegno Transitorio (phasing out) - periodo 2000/2006, all’assegnazione, mediante l’aumento degli accantonamenti già esistenti, di ulteriori risorse per complessivi Euro 856.400,00, in favore della Direzione Industria nel seguente modo:

* per Euro 450.000,00 sull’accantonamento n. .100532 (cap. 11617/06);

* per Euro 315.000,00 sull’accantonamento n. 100533 (cap. 11605/06);

* per Euro 91.400,00 sull’accantonamento n. 100534 (cap. 11623/06).

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 55-3205

Approvazione di ulteriori criteri per l’accesso al modulo didattico integrativo di 50 ore per il conseguimento della qualifica professionale di Operatore Socio-Sanitario. Elenco delle qualifiche riconosciute equivalenti alla qualifica professionale di Assistente Domiciliare e dei Servizi tutelari (ADEST)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

di approvare l’allegato A), parte integrante della presente deliberazione, contenente l’elenco delle qualifiche rilasciate da altre regioni italiane e riconosciute equivalenti alla qualifica professionale dell’Adest nella regione Piemonte, confermando i criteri per il riconoscimento dell’equivalenza già individuati con D.G.R.n. 33-357 del 27 giugno 2005;

di stabilire che il possesso di una delle qualifiche rientranti nell’elenco di cui all’allegato A), parte integrante della presente deliberazione, consenta sia lo svolgimento delle funzioni di Adest in Piemonte, sia l’accesso al modulo didattico integrativo di 50 ore per il conseguimento della qualifica di O.S.S., qualora l’ente gestore istituzionale dei servizi sociali, riscontri la conformità ai requisiti d’accesso contenuti nel presente provvedimento;

di approvare, l’aggiornamento delle modalità d’accesso per l’ammissione al modulo didattico integrativo di 50 ore per il conseguimento della qualifica di O.S.S., anche con riferimento alle D.G.R. 26-5882 del 22/04/2002 e D.G.R. n. 33-357 del 27/06/2005, linee guida regionali per l’anno 2005:

- per l’accesso ai moduli didattici integrativi di 50 ore verranno redatte, a cura degli enti gestori istituzionali dei servizi sociali, apposite graduatorie in base all’analisi del fabbisogno del territorio di propria competenza;

- nelle graduatorie predisposte dagli enti gestori istituzionali dei servizi sociali, di cui all’art. 9, comma 5 della L.R. 1/2004, saranno inseriti, con ordine di priorità, rispetto alla tipologia di cui al punto successivo, gli operatori in possesso della qualifica di Adest o di qualifiche riconosciute equivalenti dalla Direzione regionale Politiche Sociali, in servizio presso i presidi residenziali o semi residenziali pubblici o privati e i servizi di assistenza domiciliare del Piemonte, che svolgano attività lavorativa continuativa di almeno 20 ore settimanali, nella funzione specifica, da almeno sei mesi alla data di approvazione del presente provvedimento. Tali graduatorie saranno formate prioritariamente secondo l’anzianità di servizio di ciascun operatore. A livello locale potranno, inoltre, essere individuati ulteriori criteri integrativi previa contrattazione/concertazione con i soggetti aventi titolo, valutando eventualmente titoli culturali e professionali;

- in subordine saranno inseriti in graduatoria i soggetti con il titolo di Adest, anche disoccupati, o occupati in settori lavorativi diversi da quello socio-sanitario, purchè abbiano ottenuto la residenza nel territorio regionale piemontese da almeno sei mesi alla data di approvazione del presente provvedimento;

- non sono pertanto accoglibili richieste di agenzie formative finalizzate all’attivazione di moduli formativi destinati a gruppi di operatori provenienti da altre regioni, ancorché autofinanziati.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato A

Elenco delle qualifiche rilasciate da altre regioni italiane riconosciute equivalenti alla qualifica professionale dell’ Assistente Domiciliare e dei Servizi Tutelari (ADEST) della regione Piemonte, ai sensi della legge n. 845/78.

Regione     Denominazione qualifica
CAMPANIA     Operatore Socio Assistenziale (OSA)
    Assistente Geriatrico e Servizi Tutelari

EMILIA-     Addetto all’Assistenza di Base     
ROMAGNA    (ADB)

FRIULI-VENE-
ZIA -GIULIA     Assistente Domiciliare e dei Servizi Tutelari
     (ADEST)

LIGURIA     Assistente Domiciliare e dei Servizi Tutelari
     (ADEST)

LOMBARDIA     Ausiliario Socio Assistenziale (ASA)

PUGLIA     Operatore Socio Assistenziale (OSA)
    Assistente Domiciliare Polivalente

SARDEGNA     Assistente Domiciliare e dei Servizi Tutelari
     (ADEST)

SICILIA     Operatore Sociale Assistenza (Anziani o
    Handicappati)
    Assistente Anziani
    Assistente Domiciliare e dei Servizi Tutelari
     (ADEST)
    Operatore Socio Assistenziale (OSA)

TOSCANA     Operatore Socio Assistenziale (OSA)
    Addetto all’Assistenza di Base (ADB)

VENETO     Operatore Addetto all’Assistenza(OAA)

La Direzione regionale Politiche Sociali, provvederà a riconoscere l’equivalenza - con la qualifica professionale dell’Adest - di qualifiche professionali diverse da quelle contenute nel presente allegato A), secondo i seguenti criteri di massima, già approvati dalle linee guida regionali con D.G.R. n.33-357, del 27 giugno 2005:

- per i corsi di base durata minima di 600 ore;

- durata minima di 250 ore, per i corsi di riqualificazione destinati ad operatori in servizio nel settore socio-assistenziale, ma privi di qualifica;

- corrispondenza al programma formativo dell’Adest, secondo quanto previsto dalla D.C.R. del 31/07/1995, n.17-13219;

- il titolo per il quale si richiede l’equivalenza all’Adest deve essere un attestato di qualifica professionale riconosciuto e rilasciato da un ente pubblico (es.Regione/Provincia), ai sensi dell’art.14 della L. 21/12/1978, n. 845. Non sono valutabili attestati di frequenza.



Deliberazione della Giunta Regionale 3 luglio 2006, n. 8-3276

Affidamento dell’incarico di direttore ad interim della direzione “Programmazione e statistica” al dr. Giuseppe Benedetto

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi...

delibera

per le considerazioni in premessa illustrate

- di affidare, temporaneamente, ad interim l’incarico di direttore della Programmazione e statistica al dr. Giuseppe Benedetto, già titolare della direzione Industria;

- di precisare che il suddetto incarico è conferito mediante clausola aggiuntiva al contratto di diritto privato stipulato dal dr. Benedetto il 2 maggio 2003 e non comporta la corresponsione di alcun compenso aggiuntivo;

- di stabilire, inoltre, che l’incarico ad interim ha effetto dalla data di sottoscrizione della clausola aggiuntiva di cui sopra ed ha durata fino alla data di validità del contratto sottoscritto dal dr. Benedetto in data 2 maggio 2003 e cioè, sino al 1° maggio 2007 o fino alla riorganizzazione dell’Ente, se antecedente;

- di dare, infine, mandato alla direzione Organizzazione di procedere a dare comunicazione del presente provvedimento ai candidati che hanno aderito all’avviso di cui in premessa è detto.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del DPGR n. 8/R/2002.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 3 luglio 2006, n. 17-3285

Misure e linee di intervento per la valorizzazione del commercio urbano e per il sostegno delle aree a rischio di desertificazione commerciale e/o commercialmente deboli, in attuazione della LR 28/99 e della Delibera CIPE 100/98.Triennio 06-08:assegnazione di risorse regionali alla Direz. Commercio e Artigianato di 28.500.000,00 con accantonamento di 4.000.000,00/2006; definizione di risorse statali di 3.474.819,86.

A relazione dell’Assessore Caracciolo:

Premesso che:

Gli innovativi contenuti del decreto legislativo 114/98 hanno attribuito nuove e specifiche competenze per la Regione in materia di programmazione urbanistico-commerciale.

La L.R. 12/11/1999, n. 28 e s.m.i., recante “Disciplina, sviluppo ed incentivazione del commercio in Piemonte, in attuazione del decreto legislativo 31/3/98, n. 114", all’articolo 18, programma varie forme di agevolazione per l’accesso al credito degli operatori nel settore del commercio e, tra queste, il finanziamento di interventi diretti alla realizzazione di progetti integrati volti alla valorizzazione del tessuto commerciale urbano, alla rivitalizzazione delle realtà minori, alla qualificazione del territorio e alla creazione di centri commerciali naturali.

La D.C.R. 29/10/99, n. 563-13414, modificata dalla D.C.R. 23/12/2003, n. 347-42514 e dalla D.C.R. 24/3/06, n. 59-10831 disciplina gli “Indirizzi generali e i criteri di programmazione urbanistica per l’insediamento del commercio al dettaglio in sede fissa in attuazione del decreto legislativo 31/3/98, n. 114" e, agli articoli 18 e 19 del relativo Allegato A, definisce gli interventi per la valorizzazione degli addensamenti commerciali urbani e per il recupero delle piccole e medie imprese e gli interventi per lo sviluppo dei programmi integrati di rivitalizzazione delle realtà minori.

Sulla base di questi strumenti normativi, a partire dall’anno 2000, tramite l’utilizzo di fondi europei, statali e regionali, la Regione Piemonte ha finanziato, da un lato, i Piani di Qualificazione Urbana (P.Q.U.) promossi dai Comuni maggiormente competitivi commercialmente a livello territoriale, con problematiche di tipo urbano e fattori di sviluppo sinergici rispetto al commercio. Tali programmi hanno rappresentato idonei strumenti per favorire il coordinamento delle politiche settoriali inerenti l’urbanistica, il commercio, la viabilità, il turismo, i trasporti, la cultura, etc.

Dall’altro, la Regione Piemonte ha sostenuto i Piani integrati di rivitalizzazione delle realtà minori (P.I.R.) e una serie di interventi promossi dai Comuni e dalle imprese commerciali, anche in attuazione della Delibera C.I.P.E. 5/8/98 n. 100, al fine di salvaguardare le aree a rischio di desertificazione commerciale e di promuovere, in tali aree, la permanenza di un adeguato servizio di vicinato e, al tempo stesso, favorirne lo sviluppo.

Nel quadro più ampio della programmazione e della normativa regionale e in raccordo con gli indirizzi contenuti nel D.P.E.F.R., al fine di favorire lo sviluppo economico e sociale del territorio, in sintonia con la normativa di livello statale e comunitario e attraverso il coordinamento dell’attività degli Enti minori, in conformità dei limiti imposti dalla disciplina comunitaria in materia di aiuti alle piccole e medie imprese, di cui al Regolamento (CE) n. 69/01 della Commissione del 12/1/01 - relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti di importanza minore (regime “de minimis”) - la Giunta Regionale ritiene opportuno consolidare ed innovare le forme di incentivazione avviate nel corso di questi anni attraverso la programmazione delle seguenti misure:

Misura 1 - Valorizzazione del commercio urbano

articolata nelle seguenti linee di intervento:

a. Accreditamento dei promotori di P.Q.U. destinatari della Misura

b. Formazione ed informazione degli attori coinvolti

c. Sostegno degli organismi associati di impresa costituiti nell’ambito di P.Q.U. finanziati dalla Regione Piemonte negli anni 2000-2005

d. Sostegno del programma d’intervento del P.Q.U.

e. Sostegno degli interventi promossi dalle imprese e dagli organismi associati di impresa esercenti nell’ambito di P.Q.U.

Misura 2 - Sostegno delle aree a rischio di desertificazione commerciale e/o commercialmente deboli

articolata nelle seguenti linee di intervento:

a. Sostegno delle aree a rischio di desertificazione commerciale

b. Sostegno delle aree commercialmente deboli

Il presente atto - agli Allegati A e B - disciplina gli obiettivi e i principi fondamentali che regolano le due Misure su richiamate e le relative linee di intervento. Si rinvia a successive deliberazioni la definizione, nel dettaglio, delle singole linee di intervento ed in particolare la specificazione, ove necessario, dei destinatari, delle azioni, delle spese eligibili, della misura e della forma delle agevolazioni, dell’entità delle agevolazioni, dei criteri per la selezione delle domande, delle modalità e delle forme dei controlli.

Considerate le caratteristiche dimensionali, territoriali e demografiche della Città di Torino, che la differenziano da tutte le altre realtà comunali piemontesi e che hanno influenzato la definizione delle zone di insediamento commerciale rendendole non omogenee nè comparabili rispetto alle altre realtà piemontesi, si ritiene opportuno non includere la Città di Torino dalle Misure programmate con la presente deliberazione. Previo assenso con la Città capoluogo regionale, potranno seguire specifiche Misure di intervento a completamento del presente programma.

Le risorse regionali destinate agli interventi programmati con il presente atto sono iscritte nella UPB 17022 sui capitoli di derivazione regionale: 22564 (ex 25990); 22569 (ex 25992); 25972 (ex 26105) del Bilancio di previsione 2006 e pluriennale 2006-2008, approvato con la L.R. n. 15 del 21/4/06.

Le disponibilità complessive regionali assommano ad Euro 28.500.000,00 così ripartite per il triennio 2006-2008, ai sensi della L.R. n. 15/06: Euro 8.500.000,00 per l’anno 2006; Euro 10.000.000,00 per l’anno 2007 ed Euro 10.000.000,00 per l’anno 2008 e potranno essere incrementate in virtù di nuove iscrizioni sul Bilancio regionale.

Tali risorse saranno comunque incrementate con le nuove iscrizioni, su capitoli esistenti o di nuova istituzione, derivanti dai riparti del Fondo previsto dall’art. 16, c. 1, della L. 7/8/97, n. 266 per un importo complessivo di Euro 3.474.819,86, di cui Euro 1.445.562,86 a valere sui fondi dell’anno 2000 destinati alla Regione Piemonte con il Decreto del Ministero delle Attività Produttive del 30/3/2000 (così come modificato dal Decreto ministeriale del 9/10/2003) ed Euro 2.029.257,00 a valere sui fondi dell’anno 2004 destinati alla Regione Piemonte con il Decreto ministeriale 19/7/2004.

Le risorse statali, unitamente ai fondi regionali, consentono di adottare un programma generale in linea con gli obiettivi e le finalità della Delibera C.I.P.E. 5/8/98, n. 100 (come modificata dalla Delibera C.I.P.E. 14/6/2002). I capitoli di spesa di derivazione statale al momento utilizzati per l’attuazione di programmi affini a quelli disciplinati con il presente atto, attuativi della Delibera C.I.P.E. 5/8/98, n. 100, sono: 17844 (ex 14945); 17845 (ex 14946); 22486 (ex 25446); 22487 (ex 25447); 25766 (ex 25480).

La Giunta Regionale, con il presente atto, ritiene opportuno modulare gli interventi in ragione della effettiva eseguibilità dei medesimi; si approva a tale proposito il piano finanziario di sintesi delle Misure 1. e 2., articolato per linee di intervento:



allegato



E’ consentita la compensazione delle risorse finanziarie programmate tra le linee di intervento della Misura 1. e 2.

Con il presente atto, si ritiene opportuno assegnare alla Direzione Commercio e Artigianato le risorse di derivazione regionale che assommano ad Euro 28.500.000,00 e registrare gli accantonamenti contabili per l’anno 2006:

Misura 1. - Accreditamento dei promotori di P.Q.U. destinatari della Misura

Anno 2006 - Capitolo 22569 - Euro 1.000.000,00

Misura 2. - Sostegno delle aree a rischio di desertificazione commerciale

Anno 2006 - Capitolo 22564 - Euro 1.000.000,00

Misura 2. - Sostegno delle aree commercialmente deboli

Anno 2006 - Capitolo 22564 - Euro 2.000.000,00

Con successiva deliberazione, previa rimodulazione in fase di assestamento di Bilancio delle risorse finanziarie disponibili sulla UPB 17022 (secondo le indicazioni contenute nel prospetto sopra dettagliato), la Giunta regionale provvederà a registrare le prenotazioni contabili a valere sugli anni 2007 e 2008.

Le risorse di derivazione statale, assommanti ad Euro 3.474.819,86, saranno invece opportunamente assegnate, accantonate e prenotate a favore della Direzione Commercio e Artigianato previa approvazione del presente programma da parte dell’autorità ministeriale competente.

La selezione delle domande degli interventi promossi nell’ambito delle Misure 1 e 2 è svolta dal Settore Tutela del consumatore, Mercati all’ingrosso ed aree mercatali. L’esito delle istruttorie deve essere ratificato dalla Commissione tecnica da istituirsi con apposita determinazione dirigenziale e composta dal Responsabile del Settore Tutela del consumatore, Mercati all’ingrosso ed aree mercatali, dal Responsabile del Settore Programmazione ed Interventi dei Settori commerciali, da due funzionari della Direzione.

Quanto sopra premesso,

La Giunta regionale,

unanime, a voti resi nelle forme di legge,

delibera

per le motivazioni espresse in premessa che qui integralmente e sostanzialmente si richiamano:

* di approvare gli Allegati A e B del presente atto per farne parte integrante e sostanziale. Gli Allegati disciplinano gli obiettivi e i principi fondamentali che regolano le seguenti Misure:

Misura 1 - Valorizzazione del commercio urbano

Misura 2 - Sostegno delle aree a rischio di desertificazione commerciale e/o commercialmente deboli

Con successive deliberazioni saranno definiti, nel dettaglio, le singole linee d’intervento ed in particolare saranno specificati, ove necessario, i destinatari, le azioni, le spese eligibili, la misura e la forma delle agevolazioni, l’entità delle agevolazioni, i criteri per la selezione delle domande, le modalità e le forme dei controlli.

Considerate le caratteristiche dimensionali, territoriali e demografiche della Città di Torino, che la differenziano da tutte le altre realtà comunali piemontesi e che hanno influenzato la definizione delle zone di insediamento commerciale rendendole non omogenee nè comparabili rispetto alle altre realtà piemontesi, si ritiene opportuno non includere la Città di Torino dalle Misure programmate con la presente deliberazione. Previo assenso con la Città capoluogo regionale, potranno seguire specifiche Misure di intervento a completamento del presente programma.

* di assegnare alla Direzione Commercio e Artigianato le risorse di derivazione regionale che assommano ad Euro 28.500.000,00 e registrare gli accantonamenti contabili per l’anno 2006:

Misura 1. - Accreditamento dei promotori di P.Q.U. destinatari della Misura

Anno 2006 - Capitolo 22569 - Euro 1.000.000,00 - Accantonamento n. 101209

Misura 2. - Sostegno delle aree a rischio di desertificazione commerciale

Anno 2006 - Capitolo 22564 - Euro 1.000.000,00 - Accantonamento n. 101210

Misura 2. - Sostegno delle aree commercialmente deboli

Anno 2006 - Capitolo 22564 - Euro 2.000.000,00 - Accantonamento n. 101211.

Con successiva deliberazione, previa rimodulazione in fase di assestamento di Bilancio delle risorse finanziarie disponibili sulla UPB 17022 (secondo le indicazioni contenute nel prospetto dettagliato in premessa), la Giunta regionale provvederà a registrare le prenotazioni contabili a valere sugli anni 2007 e 2008.

Le risorse di derivazione statale, assommanti ad Euro 3.474.819,86, saranno invece opportunamente assegnate, accantonate e prenotate a favore della Direzione Commercio e Artigianato previa approvazione del presente programma da parte dell’autorità ministeriale competente.

La selezione delle domande degli interventi promossi nell’ambito delle Misure 1 e 2 è svolta dal Settore Tutela del consumatore, Mercati all’ingrosso ed aree mercatali secondo le modalità e con l’ausilio della Commissione di cui in premessa.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato A

Misura 1 - Valorizzazione del commercio urbano

PREMESSA

La Regione Piemonte intende incentivare la qualificazione urbanistico-commerciale in ambiti urbani del territorio piemontese tramite lo strumento del Programma di Qualificazione Urbana (di seguito denominato P.Q.U.).

La D.C.R. 29/10/99, n. 563-13414, modificata dalla D.C.R. 23/12/2003, n. 347-42514 e dalla D.C.R. 24/3/06, n. 59-10831 disciplina gli “Indirizzi generali e i criteri di programmazione urbanistica per l’insediamento del commercio al dettaglio in sede fissa in attuazione del decreto legislativo 31/3/98, n. 114" e, all’articolo 18 del relativo Allegato A, definisce gli interventi per la valorizzazione degli addensamenti commerciali urbani e per il recupero delle piccole e medie imprese nonché i contenuti del P.Q.U.

Il P.Q.U. punta essenzialmente ad incentivare una integrazione tra le risorse organizzative, economiche, strutturali, creative, etc., di cui dispongono i diversi soggetti istituzionali, economici e sociali, che operano in aree a particolare vocazione commerciale. L’ obiettivo è quello di supportare il mantenimento e/o lo sviluppo dei sistemi distributivi urbani locali, attraverso un miglioramento dei fattori di accessibilità, attrattività, animazione, organizzazione degli attori del luogo su cui si vuole intervenire.

La programmazione regionale intende incentivare il P.Q.U. attraverso uno strumento capace di coinvolgere in modo sistemico Comuni ed operatori del settore, al fine di razionalizzare l’esistente, coordinando gli strumenti urbanistici vigenti e integrandoli, ove necessario, per fornire nuove chiavi di lettura del territorio.

L’obiettivo è quello di favorire la competitività tra i luoghi del commercio ponendo la qualificazione commerciale di addensamenti urbani al centro dell’attenzione programmatica dei Comuni e permettendo di affrontare contemporaneamente il tema della produzione di reddito da parte del centro urbano, anche evitando le conseguenze del degrado.

LINEE DI INTERVENTO

Il P.Q.U. si articola nelle seguenti misure di intervento:

a. Accreditamento dei promotori di P.Q.U. destinatari della Misura

b. Formazione ed informazione degli attori coinvolti

c. Sostegno degli organismi associati di impresa costituiti nell’ambito di P.Q.U. finanziati dalla Regione Piemonte negli anni 2000-2005

d. Sostegno del programma d’intervento del P.Q.U.

e. Sostegno degli interventi promossi dalle imprese e dagli organismi associati di impresa esercenti nell’ambito di P.Q.U.

PRINCIPI GENERALI DELLE LINEE DI INTERVENTO

a. Accreditamento dei promotori di P.Q.U. destinatari della Misura

Destinatari della presente linea di intervento sono:

* i Comuni polo

* i Comuni sub-polo

* i Comuni intermedi

così come individuati dalla D.C.R. 29/10/99, n. 563-13414 e s.i., promotori di P.Q.U. nelle seguenti zone di insediamento commerciale:

* Addensamenti A.1

* Addensamenti A.2

* Addensamenti A.3

così come individuate dalla D.C.R. 29/10/99, n. 563-13414 e s.i.

La linea di intervento intende accreditare i promotori di P.Q.U., così come sopra definiti, con tessuto commerciale potenzialmente qualificabile. L’accreditamento avviene sulla base del “dossier di candidatura”, presentato dai promotori di P.Q.U..

Il “dossier di candidatura” si articola in due parti. La prima contiene l’ analisi di fattori qualitativi e quantitativi correlati ai seguenti aspetti: il sistema territoriale ed economico locale; l’offerta commerciale; il partenariato locale; gli interventi strutturali e immateriali; tale analisi è accompagnata dalle relative schede di valutazione. La seconda contiene il piano strategico costruito rispetto agli elementi evidenziati nella fase di analisi, anch’esso accompagnato dalle relative schede di valutazione.

Il “dossier di candidatura” può essere presentato nell’ambito di due scadenze annuali, termini ai quali seguirà l’adozione degli atti di ammissione o esclusione alla fase successiva. Per ogni scadenza, sarà stabilito il numero massimo di “dossier di candidatura” con possibilità di accesso alla fase successiva.

E’ prevista l’assegnazione di un “premio” commisurato al costo della stesura del “dossier di candidatura” e sino ad un tetto massimo stabilito, con la sola esclusione dei “dossier di candidatura” ritenuti non valutabili in quanto carenti degli elementi minimi essenziali.

Sono ammessi alla presente linea di intervento anche i P.Q.U. finanziati dalla Regione Piemonte negli anni 2000-2005, per i quali è prevista l’esclusione dalle linee di intervento b. e d. sotto descritte.

I Comuni non possono presentare contemporaneamente più di un P.Q.U. Alla conclusione di un P.Q.U. potrà essere eventualmente presentato il successivo “dossier di candidatura”.

La selezione dei “dossier di candidatura” termina con l’approvazione di una graduatoria d’ammissibilità che costituisce l’accreditamento dei soggetti che hanno i requisiti per la realizzazione del P.Q.U.. I criteri e le modalità di intervento saranno definiti, in dettaglio, nel bando che sarà approvato, in via sperimentale, nel corso dell’anno 2006.

b. Formazione ed informazione degli attori coinvolti

I realizzatori di P.Q.U., accreditati secondo le modalità di cui alla linea di intervento sopra descritta, possono presentare progetti di formazione ed informazione entro quattro mesi dall’accreditamento e con conclusione negli otto mesi successivi.

I progetti di formazione ed informazione dei Comuni dovranno attenersi alle seguenti linee guida:

* essere affidati a soggetti formatori di comprovata esperienza nell’ambito della qualificazione urbanistico-commerciale e che dispongano di adeguato supporto organizzativo e tecnico-informatico

* rivolgersi agli operatori del Settore (operatori commerciali, funzionari dei Comuni, appartenenti alle Associazioni di categoria operanti sul territorio, membri degli organismi associati d’impresa)

* prevedere un numero minimo di incontri d’aula o conferenze per affrontare le principali tematiche legate all’urbanistica commerciale, a partire dalla normativa di settore per giungere alle esperienze concrete di realizzazione di P.Q.U.

Sono esclusi dalla presente linea di intervento i P.Q.U. finanziati dalla Regione Piemonte negli anni 2000-2005.

Le modalità di intervento saranno definite, in dettaglio, nel bando che sarà approvato, in via sperimentale, nel corso dell’anno 2006.

c. Sostegno degli organismi associati di impresa costituiti nell’ambito di P.Q.U. finanziati dalla Regione Piemonte negli anni 2000-2005

Elemento strategico importante, capace di interagire con gli altri attori del territorio, di favorire l’accoglienza negli ambiti commerciali qualificati e di migliorare i servizi resi al consumatore è l’associazionismo tra gli operatori del settore.

Si intendono dunque sostenere gli interventi promossi dagli organismi associati di impresa, costituiti nell’ambito di P.Q.U. finanziati dalla Regione Piemonte negli anni 2001-2005, interventi concertati tra i diversi attori coinvolti, che riguardano principalmente azioni di promozione e marketing del sistema distributivo locale.

La linea di intervento riconosce quali destinatari sia gli organismi associati di impresa già costituiti sia quelli in fase di costituzione, purchè operanti nell’ambito di P.Q.U. finanziati dalla Regione Piemonte negli anni 2000-2005.

Le modalità di intervento saranno definite, nel dettaglio, nel bando che sarà approvato nel corso dell’anno 2006.

d. Sostegno del programma d’intervento del P.Q.U.

La linea di intervento intende incentivare i realizzatori di P.Q.U., accreditati secondo le modalità di cui alla linea di intervento “a.” sopra descritta che presentino il programma d’intervento del P.Q.U. entro un anno dalla data di accreditamento.

Il programma costituisce il documento di programmazione urbanistico-commerciale nel quale vengono descritte, nel dettaglio, le azioni di intervento necessarie per il conseguimento degli obiettivi e delle linee strategiche già delineate nel piano strategico del “dossier di candidatura”, nonché le risorse necessarie per realizzarle. Le azioni riguardano gli interventi strutturali di qualificazione urbanistico-commerciale di iniziativa pubblica (viabilità, parcheggi, pedonalizzazione, arredo urbano, aree mercatali pubbliche, illuminazione pubblica, etc.), le azioni immateriali di iniziativa pubblica (abbattimento degli oneri di urbanizzazione, flessibilità negli orari dei negozi, etc.). Il programma d’intervento del P.Q.U. deve dare atto delle azioni svolte dal Comune per implementare gli interventi di qualificazione commerciale degli operatori esercenti nell’area oggetto di P.Q.U. e gli interventi promossi dagli organismi associati di impresa che si occupino della gestione dell’area oggetto di qualificazione.

E’ prevista l’assegnazione di un “premio” sulla base della qualità e completezza delle iniziative promosse e del punteggio attribuito al programma.

Il “premio” è corrisposto a conclusione degli interventi ammessi alle agevolazioni e può essere rideterminato, in percentuale, qualora si verifichino riduzioni dell’investimento.

Sono esclusi dalla presente linea di intervento i P.Q.U. finanziati dalla Regione Piemonte negli anni 2000-2005.

I criteri per la selezione dei programmi e le modalità di intervento saranno definiti, in dettaglio, nel bando che avrà operatività a decorrere dall’esercizio finanziario 2007.

e. Sostegno degli interventi promossi dalle imprese e dagli organismi associati di imprese esercenti nell’ambito di P.Q.U.

Al fine di migliorare l’accoglienza e l’attrattività e di comunicare un senso di appartenenza e di azione comune del luogo oggetto di qualificazione, si intendono sostenere gli interventi realizzati dalle imprese e dagli organismi associati di impresa esercenti nell’ambito del P.Q.U. ammesso alle agevolazioni ai sensi delle linee di intervento sopra descritte.

Le imprese destinatarie della presente linea di intervento sono le microimprese, così come definite dal Decreto del Ministero delle Attività Produttive del 18 aprile 2005 che esercitano:

I. la vendita al dettaglio, così come definita all’art. 4, c. 1, lett. b) e all’art. 27, c. 1, lett. a) del Decreto Legislativo 31/3/98, n. 114.

Tali imprese devono possedere, all’atto di presentazione della domanda, i requisiti soggettivi ed oggettivi necessari per la vendita al dettaglio.

Sono escluse le imprese operanti nei settori di cui all’art. 4, c.2 del D.Lgs. 114/98, fatta eccezione per:

a) le farmacie purchè l’attività non sia rivolta, esclusivamente, a prodotti farmaceutici, specialità medicinali, dispositivi medici e presidi medico-chirurgici;

b) i titolari di rivendita di generi di monopolio purchè l’attività di vendita non sia rivolta, esclusivamente, ai generi di monopolio di cui alla L. 22/12/57 n. 1293 e s.m. e al relativo regolamento di esecuzione, approvato con D.P.R. 14/10/58 n. 1074 e s.m. e/o alle attività riguardanti le lotterie e le scommesse;

c) gli artigiani iscritti nell’albo di cui all’art. 5, c. 1 della L. 8/8/85 n. 443.

Nel caso di imprese esercenti le attività elencate alle lettere a) - b) - c), i benefici si applicano esclusivamente, in presenza di autorizzazione alla vendita, prevista nel regime ante D.Lgs. n. 114/98 o di comunicazione, prevista in attuazione del D.Lgs. n. 114/98.

Sono ammessi alle agevolazioni esclusivamente gli esercizi di “vicinato”, così come definiti dall’art. 4, c. 1, lett. d) del D.Lgs. n. 114/98 e dall’art. 5, c. 10 della D.C.R. 29/10/99, n. 563-13414 e s.i.. Si tratta di esercizi la cui superficie di vendita, per i Comuni con popolazione fino a 10.000 abitanti, non è superiore a mq. 150 e, per i Comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti, non è superiore a mq. 250.

II. l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, così come disciplinata dalla L. 25/8/91, n. 287 e s.m.i.;

III. la rivendita di giornali e riviste, così come disciplinata dal D.Lgs. 24/4/2001, n. 170 e s.m.i.;

IV. l’attività di produzione, organizzazione e intermediazione di viaggi, così come disciplinata dalla L.R. 30/3/88, n. 15.

Gli interventi eligibili riguardano l’esteriorità degli esercizi presenti nell’area oggetto di qualificazione (facciate, vetrine, tende, insegne, dehors, etc.) purchè conformi alle linee già programmate all’interno del programma d’intervento del P.Q.U.

A tale proposito, i Comuni devono predisporre progetti unitari e complessivi che contengano non più di due tipologie di iniziative di esteriorità e in cui se ne definiscano le caratteristiche, il numero degli interventi proposti e le caratteristiche soggettive degli operatori aderenti. I progetti riferiti ad interventi da realizzarsi in mercati su area pubblica devono essere presentati separatamente da quelli relativi ad interventi in sede fissa.

Gli organismi associati di impresa destinatari della presente linea di intervento devono essere costituiti sotto forma di consorzi o associazioni secondo le regole previste dal Codice civile. Gli interventi eligibili promossi dagli organismi associati di impresa riguardano la promozione, la fidelizzazione della clientela, l’informazione, il marketing territoriale, etc., ed eventuali iniziative innovative che saranno in specifico descritte. Particolare attenzione sarà dedicata alle forme di funzionamento nonché alle professionalità del management al quale viene affidato il compito della gestione degli organismi associati di impresa.

I criteri per la selezione delle domande e le modalità di intervento saranno definiti, in dettaglio, nel bando che sarà approvato con operatività a decorrere dall’esercizio finanziario 2008.

Allegato B

Misura 2 - Sostegno delle aree a rischio di desertificazione commerciale e/o commercialmente deboli

PREMESSA

L’obiettivo di tale Misura è duplice:

* garantire l’offerta commerciale, in termini di servizio, nei contesti rurali e montani a rischio di desertificazione commerciale, contesti con bassa densità di popolazione ed affetti da carenze strutturali del settore, anche al fine di favorirne l’ offerta turistica

* garantire il mantenimento dell’offerta commerciale nelle aree commercialmente deboli

Attraverso tale Misura viene completato il panorama degli interventi programmati in ambito commerciale a favore del territorio piemontese, riconoscendo quali destinatarie le realtà che non concorrono alla promozione delle iniziative contenute nella Misura 1.

Gli strumenti proposti si affiancano al “Fondo rotativo per lo sviluppo e la qualificazione delle imprese commerciali - istituito ai sensi della L.R. 12/11/99, n. 28".

La D.C.R. 29/10/99, n. 563-13414, modificata dalla D.C.R. 23/12/2003, n. 347-42514 e dalla D.C.R. 24/3/06, n. 59-10831 disciplina gli “Indirizzi generali e i criteri di programmazione urbanistica per l’insediamento del commercio al dettaglio in sede fissa in attuazione del decreto legislativo 31/3/98, n. 114" e, all’articolo 19 del relativo Allegato A, definisce gli interventi per lo sviluppo dei programmi integrati di rivitalizzazione delle realtà minori.

La D.C.R. 1/3/2000, n. 626-3799 disciplina gli “Indirizzi regionali per la programmazione del commercio su area pubblica, in attuazione dell’art. 28 del D.Lgs. 31/3/98, n. 114" e la D.G.R. 2/4/01, n. 32-2642 regolamenta le vicende giuridico-amministrative del settore.

Sulla base di tali strumenti normativi, da un lato, la programmazione regionale intende favorire gli ambiti territoriali svantaggiati, definiti “a rischio di desertificazione commerciale”, in cui sia necessario rivitalizzare il servizio commerciale, attraverso il sostegno dei “centri polifunzionali” di servizi resi al consumatore: offrire in un unico punto di vendita un’ampia gamma di servizi, di tipo artigianale, piuttosto che finanziario o di informazione turistica, da un lato facilita l’approvvigionamento per tutte le fasce della popolazione in aree scarsamente fornite e, nel contempo, garantisce il completamento dell’occupazione e del reddito degli esercenti. Questo strumento potrà essere integrato con forme di sostegno di azioni sperimentali promosse da Comuni, Unioni di Comuni, Comunità Montane, per la salvaguardia del servizio di vicinato - a titolo esemplificativo, forme di consegna di merci a domicilio.

Considerata inoltre la funzione che rivestono i mercati su area pubblica, in sinergia con il commercio in sede fissa, anche nei contesti rurali e montani a rischio di desertificazione commerciale, si intendono sostenere i progetti presentati dai Comuni per la sistemazione degli spazi pubblici da destinare a mercati e degli spazi pubblici, esterni alle sedi mercatali, da destinare all’esercizio dell’attività tramite l’assegnazione di “posteggi singoli” o di “gruppi di posteggi”.

Dall’altro, la programmazione regionale intende sostenere le aree commercialmente più deboli che non hanno le condizioni territoriali, economiche, geografiche, etc. per concorrere alla promozione delle iniziative programmate con la Misura 1. In tali aree, laddove risulti necessario mantenere l’offerta commerciale, anche in termini di occupazione, si ritiene opportuno intervenire attraverso lo sviluppo di progetti di informazione e formazione, anche a vantaggio di reti di Comuni e il sostegno di progetti promossi dai Comuni per la sistemazione degli spazi pubblici da destinare a mercati, quali poli attrattori per il mantenimento e la salvaguardia del servizio di vicinato e sinergici per il buon mantenimento del commercio in sede fissa.

LINEE DI INTERVENTO

a. Sostegno delle aree a rischio di desertificazione commerciale

b. Sostegno delle aree commercialmente deboli

PRINCIPI GENERALI DELLE LINEE DI INTERVENTO

a. Sostegno delle aree a rischio di desertificazione commerciale

L’ambito territoriale di riferimento della presente linea di intervento è rappresentata dai Comuni, inseriti e non in Comunità Montana, sprovvisti di esercizi commerciali e/o di attività di somministrazione di alimenti e bevande ovvero dotati di un numero massimo di due esercizi commerciali e/o un numero massimo di un esercizio di somministrazione di alimenti e bevande.

Destinatari delle agevolazioni sono i Comuni promotori di progetti di predisposizione di locali idonei allo svolgimento di attività commerciale di vendita o di somministrazione di alimenti e bevande; possono aggiungersi alla primaria attività commerciale o alla primaria attività di somministrazione di alimenti e bevande ulteriori attività para-commerciali e/o di servizio. Tali progetti possono essere accompagnati dal potenziamento strutturale della rete viaria di accesso.

Per la realizzazione di progetti di ampliamento, ristrutturazione e trasformazione di immobili da destinarsi o destinati ad attività commerciali di vendita e/o ad attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, sono inoltre destinatari le microimprese, così come definite dal Decreto del Ministero delle Attività Produttive del 18 aprile 2005 operanti negli ambiti territoriali sopra definiti, ed esercenti:

I. la vendita al dettaglio, così come definita all’art. 4, c. 1, lett. b) del Decreto Legislativo 31/3/98, n. 114.

Sono escluse le imprese operanti nei settori di cui all’art. 4, c.2 del D.Lgs. 114/98, fatta eccezione per:

a) le farmacie purchè l’attività non sia rivolta, esclusivamente, a prodotti farmaceutici, specialità medicinali, dispositivi medici e presidi medico-chirurgici;

b) i titolari di rivendita di generi di monopolio purchè l’attività di vendita non sia rivolta, esclusivamente, ai generi di monopolio di cui alla L. 22/12/57 n. 1293 e s.m. e al relativo regolamento di esecuzione, approvato con D.P.R. 14/10/58 n. 1074 e s.m. e/o alle attività riguardanti le lotterie e le scommesse;

c) gli artigiani iscritti nell’albo di cui all’art. 5, c. 1 della L. 8/8/85 n. 443.

Nel caso di imprese esercenti le attività elencate alle lettere a) - b) - c), i benefici si applicano esclusivamente, in presenza di autorizzazione alla vendita, prevista nel regime ante D.Lgs. n. 114/98 o di comunicazione, prevista in attuazione del D.Lgs. n. 114/98.

Sono ammessi alle agevolazioni esclusivamente gli esercizi di “vicinato”, così come definiti dall’art. 4, c. 1, lett. d) del D.Lgs. n. 114/98 e dall’art. 5, c. 10 della D.C.R. 29/10/99, n. 563-13414 e s.i.. Si tratta di esercizi la cui superficie di vendita, per i Comuni con popolazione fino a 10.000 abitanti, non è superiore a mq. 150 e, per i Comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti, non è superiore a mq. 250.

II. l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, così come disciplinata dalla L. 25/8/91, n. 287 e s.m.i.;

III. la rivendita di giornali e riviste, così come disciplinata dal D.Lgs. 24/4/2001, n. 170 e s.m.i.;

Sono altresì destinatari della presente linea di intervento i Comuni promotori di progetti di sistemazione di spazi pubblici da destinare ai mercati, così come definiti all’art. 3, c. 3, lett. a) dell’Allegato A alla D.C.R. 1/3/2000, n. 626-3799 e di progetti di sistemazione di spazi pubblici, esterni alle sedi mercatali, da destinare all’esercizio dell’attività tramite l’assegnazione di “posteggi singoli” o di “gruppi di posteggi”, così come definiti all’art. 4, c. 1, lett. a) dell’Allegato A alla D.C.R. 1/3/2000, n. 626-3799.

Le iniziative sopra descritte potranno essere integrate con forme di sostegno di azioni sperimentali promosse da Comuni, Unioni di Comuni, Comunità Montane per la salvaguardia del servizio di vicinato - quali ad esempio forme di consegna di merci a domicilio.

La presente linea di intervento prevede la concessione di contributi a fondo perduto nonchè premi aggiuntivi, assegnati in relazione al livello di integrazione degli interventi proposti.

I criteri per la selezione delle domande e le modalità di intervento saranno definiti, in dettaglio, nel bando che sarà approvato nel secondo semestre dell’anno 2006.

b. Sostegno delle aree commercialmente deboli

Destinatari sono i Comuni che non rientrano nell’ambito di applicazione della linea di intervento sopra descritta né nell’ambito di applicazione delle iniziative programmate con la Misura 1.

Si intendono incentivare i progetti di formazione ed informazione presentati dai Comuni, anche a vantaggio di reti di Comuni e, più in generale, di un territorio sovracomunale, anche nell’ottica degli istituendi Distretti del commercio, dell’artigianato e del tempo libero.

Si intendono inoltre sostenere i progetti promossi dai Comuni per la sistemazione di spazi pubblici da destinare ai mercati, così come definiti all’art. 3, c. 3, lett. a) dell’Allegato A alla D.C.R. 1/3/2000, n. 626-3799 e di progetti di sistemazione di spazi pubblici, esterni alle sedi mercatali, da destinare all’esercizio dell’attività tramite l’assegnazione di “posteggi singoli” o di “gruppi di posteggi”, così come definiti all’art. 4, c. 1, lett. a) dell’Allegato A alla D.C.R. 1/3/2000, n. 626-3799.

La presente linea di intervento prevede la concessione di contributi a fondo perduto.

I criteri per la selezione delle domande e le modalità di intervento saranno definiti, in dettaglio, nel bando che sarà approvato nel secondo semestre dell’anno 2006.



Deliberazione della Giunta Regionale 3 luglio 2006, n. 25-3293

Articoli 52 quater, quinquies e sexies del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 modificato dal D.Lgs. 27 dicembre 2004, n. 330. Procedure di autorizzazione alla realizzazione di gasdotti di distribuzione interprovinciale e di trasporto di competenza regionale e procedure per l’espressione dell’intesa regionale nei procedimenti di autorizzazione alla costruzione ed esercizio di gasdotti facenti parte delle reti energetiche

A relazione dell’Assessore De Ruggiero:

Ai sensi dell’articolo 52, comma 1, lett. g), della l.r. n. 44 del 26 aprile 2000, recante Disposizioni normative per l’attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 ‘Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59’, e dell’art. 2, comma 2, lett. n), della l.r. 7 ottobre 2002,n. 23 recante Disposizioni in materia energetica sono attribuite alla regione le funzioni amministrative relative ai servizi a rete di distribuzione energetica in ambito interprovinciale, nonché di trasporto energetico non riservate allo Stato.

Il D. Lgs. 23 maggio 2000 n. 164, attuativo della direttiva 98/30/CE che detta norme comuni per il mercato interno del gas naturale, all’art. 9 pone in capo alle Regioni gli adempimenti tecnico-amministrativi connessi alla realizzazione di reti di trasporto di gas non comprese nella rete nazionale dei gasdotti.

Per quanto riguarda il procedimento autorizzatorio dei gasdotti, il D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 modificato dal D. Lgs. 27 dicembre 2004, n. 330, in materia di espropriazione per la realizzazione di infrastrutture lineari energetiche, tra le quali sono compresi i gasdotti, prevede lo svolgimento di un procedimento amministrativo unico, ispirato ai principi di economicità, efficacia, efficienza, pubblicità, razionalizzazione, unificazione e semplificazione.

In particolare, l’art. 52 quater del D.P.R. 327/01, come modificato dal D. Lgs. 330/04, prevede lo svolgimento di un procedimento unico mediante convocazione di una conferenza dei servizi ai sensi della legge n. 241/90 e s.m.i. Specificamente, “Il provvedimento emanato a conclusione del procedimento [...] comprende la valutazione di impatto ambientale, ove prevista dalla normativa vigente, ovvero la valutazione di incidenza naturalistico ambientale [...] e sostituisce, anche ai fini urbanistici ed edilizi, [...], ogni altra autorizzazione, concessione, approvazione, parere, nulla osta comunque denominati necessari alla realizzazione ed esercizio delle infrastrutture energetiche e costituisce variazione agli strumenti urbanistici vigenti.” Nell’ambito del procedimento unico si procede ad accertare la conformità urbanistica delle opere, ad apporre il vincolo preordinato all’esproprio, a dichiarare la pubblica utilità dell’opera, nonché ad approvare il progetto definitivo.

Per quanto concerne, invece, i gasdotti appartenenti alla rete nazionale di cui all’articolo 9 del D. Lgs. 164/00, l’art. 52 quinquies del D.P.R. 327/01, come modificato dal D. Lgs. 330/04, prevede che l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio sia rilasciata dal Ministero delle Attività Produttive d’intesa con le Regioni interessate.

In considerazione della diretta operatività nei riguardi delle Regioni delle disposizioni di cui al Titolo III, Capo II, del D.P.R. 327/2001 e di quanto previsto dall’art. 52, comma 1, lett. g) della l.r. 44/00 e dall’art. 2, comma 2, lett. n) della l.r. 23/02 che stabiliscono in capo alla Regione le funzioni amministrative relative ai servizi a rete di distribuzione energetica in ambito interprovinciale, nonchè di trasporto energetico non riservate alle competenze dello Stato, risulta necessario procedere alla disciplina del procedimento autorizzatorio dei gasdotti non facenti parte delle reti energetiche nazionali e della procedura di intesa prevista per quelli facenti parte delle reti energetiche nazionali.

Ritenuto opportuno, per maggiore chiarezza, distinguere i procedimenti di autorizzazione a seconda che si tratti di:

* gasdotti soggetti alla fase di verifica e/o alla fase di valutazione della procedura di V.I.A. di cui agli articoli 10 e 12 della l.r. 14 dicembre 1998, n. 40, disciplinati nell’allegato A;

* gasdotti non rientranti nel campo di applicazione della normativa in materia di V.I.A. di cui alla l.r. 40/1998, disciplinati nell’allegato B;

considerato inoltre che Snam Rete Gas ha presentato istanze di procedimento unico in relazione a progetti di gasdotti già sottoposti alla fase di verifica della procedura di V.I.A., conclusasi con determinazione di esclusione del progetto dalla fase di valutazione della medesima procedura, e a gasdotti non rientranti nel campo di applicazione della normativa in materia di V.I.A. e che con riguardo ai medesimi sussiste la necessità di prevedere un regime transitorio per lo svolgimento del procedimento unico, come previsto nell’allegato C;

dato atto che la Giunta regionale con precedente deliberazione n. 16 - 1361 del 14 novembre 2005, ha individuato la titolarità del procedimento autorizzatorio unico in materia di gasdotti di trasporto non riservati allo Stato e di distribuzione energetica interprovinciale in capo al settore Programmazione e Risparmio in materia energetica, incardinato nella Direzione Tutela e Risanamento ambientale - Programmazione gestione rifiuti;

ritenuto, inoltre, di individuare l’iter procedimentale per l’espressione dell’intesa regionale di cui all’art. 52 quinquies, comma 5, del D.P.R. 327/01 e s.m.i., come dettagliatamente indicato nell’allegato D e di attribuire alla Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti anche alla luce della competenza esercitata in materia energetica, la funzione di coordinamento finalizzata alla predisposizione della proposta alla Giunta regionale in ordine al rilascio dell’intesa sull’autorizzazione ed esercizio degli impianti;

considerato che, ai sensi dell’art. 3 della l.r. 13 aprile 1995, n. 60 e s.m.i., l’ARPA coadiuva le autorità competenti assicurando nello svolgimento delle istruttorie il necessario supporto tecnico - scientifico;

tutto ciò premesso, con voto unanime espresso nelle forme di legge, la Giunta Regionale,

visto il D.P.R. 327/01e s.m.i.;

vista la l. 241/90 e s.m.i.;

vista la l.r. 51/97;

vista la l.r. 40/98;

vista la l.r. 44/00;

vista la lr 23/02;

vista la l.r. 7/05;

vista la D.G.R. n. 16 - 1361 del 14 novembre 2005;

delibera

- di individuare l’iter procedurale diretto al rilascio dell’autorizzazione in materia di gasdotti di trasporto non riservati alla competenza dello Stato e di distribuzione interprovinciale così come delineato negli allegati A, B e C al presente atto quale parte integrante e sostanziale;

di dare atto che:

* nell’allegato A è disciplinato il procedimento di autorizzazione relativo a gasdotti soggetti alla fase di verifica e/o alla fase di valutazione della procedura di V.I.A. di cui agli articoli 10 e 12 della l.r. 40/1998;

* nell’allegato B è disciplinato il procedimento di autorizzazione relativo a gasdotti non rientranti nel campo di applicazione della normativa in materia di V.I.A. di cui alla l.r. 40/1998;

* nell’allegato C è disciplinato il regime transitorio per lo svolgimento del procedimento unico in relazione alle istanze già pervenute relative a progetti di gasdotti sottoposti alla fase di verifica con esclusione dalla fase di valutazione della procedura di V.I.A. e a gasdotti non rientranti nel campo di applicazione della normativa in materia di V.I.A. di cui alla l.r. 40/1998;

* la titolarità del procedimento autorizzatorio unico in materia di gasdotti di trasporto non riservati allo Stato e di distribuzione energetica interprovinciale è attribuita al Settore Programmazione e Risparmio in materia energetica incardinato nella Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti;

- di individuare altresì l’iter procedurale diretto all’espressione dell’intesa nei procedimenti di autorizzazione alla costruzione ed all’esercizio dei gasdotti facenti parte della rete di trasporto nazionale delineato nell’allegato D alla presente deliberazione quale ulteriore parte integrante e sostanziale;

- di riconoscere in capo alla Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti, che presiede all’esercizio della funzione di programmazione e gestione delle politiche in campo energetico e ambientale, il coordinamento e la responsabilità della procedimento volto all’espressione dell’intesa;

- di dare atto che il responsabile del procedimento può richiedere il supporto tecnico - scientifico dell’ARPA nello svolgimento delle attività istruttorie.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato A

Procedimento di autorizzazione relativo a gasdotti sottoposti alla fase di verifica o alla fase di valutazione della procedura di V.I.A. di cui agli articoli 10 e 12 della legge regionale 40/1998.

L’allegato B1 alla legge regionale 40/1998 comprende, alla categoria progettuale n. 20, i progetti di installazione di gasdotti, finalizzati alla distribuzione interprovinciale ed al trasporto, con lunghezza complessiva superiore ai 20 km; per tali progetti, qualora non ricadenti neppure parzialmente in aree protette, l’art. 4, comma 1, della l.r. 40/1998, prevede la sottoposizione alla fase di verifica della procedura di V.I.A..

Secondo quanto disposto dall’art. 10, comma 1, della l.r. 40/1998, la fase di verifica della procedura di V.I.A., volta a determinare se un progetto debba o meno essere sottoposto alla successiva fase di valutazione, è attivata sulla base di un progetto preliminare.

Il relativo procedimento unico è descritto al punto 1) del presente allegato.

Sono sottoposti alla fase di valutazione della procedura di V.I.A. i gasdotti per i quali la fase di verifica precedentemente espletata ha disposto in tal senso, nonché i gasdotti, finalizzati alla distribuzione interprovinciale ed al trasporto, con lunghezza complessiva superiore ai 10 km, qualora ricadenti anche parzialmente in aree protette.

Il procedimento unico è, in tal caso, descritto al punto 2) del presente allegato.

1) Procedimento unico in caso di gasdotti sottoposti alla fase di verifica

Il proponente presenta alla Regione Piemonte, Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti, Settore Sistema informativo ambientale e valutazione di impatto ambientale domanda di avvio della fase di verifica, ai sensi dell’art. 10, comma 1, della l.r. 40/1998, e contestuale domanda di accertamento della conformità urbanistica dell’opera, apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, approvazione del progetto definitivo, dichiarazione di pubblica utilità e autorizzazione alla costruzione, ai sensi dell’art. 52 quater del D.P.R. 327/2001 e s.m.i. La sottoposizione del progetto alla fase di verifica implica la necessità di attivare il procedimento di cui all’art. 52 quater del D.P.R. 327/2001 e s.m.i. sulla base di un progetto preliminare.

I tempi istruttori decorrono dalla pubblicazione sul B.U.R., a cura della Regione della notizia dell’avvenuto deposito degli elaborati. La pronuncia dell’autorità competente inerente alla fase di verifica avviene entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso al pubblico sopra citato.

La data di pubblicazione della notizia dell’avvenuto deposito degli elaborati sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte costituisce riferimento anche per i termini del procedimento unico di cui all’art. 52 quater del D.P.R. 327/2001 e s.m.i. che deve terminare non oltre duecentosettanta giorni dalla data medesima.

Per le finalità di cui alla fase di verifica della procedura di V.I.A., il proponente allega alla domanda gli elaborati prescritti all’art. 10, comma 1 della l.r. 40/1998.

Ai sensi dell’art. 52 quater, comma 2, del D.P.R. 327/01 e s.m.i., il progetto preliminare è corredato da un adeguato elaborato cartografico che individui le aree potenzialmente interessate dal vincolo preordinato all’esproprio, le eventuali fasce di rispetto e le necessarie misure di salvaguardia.

Qualora la fase di verifica si concluda prevedendo la necessità di sottoporre il progetto alla fase di valutazione, il provvedimento finale indica le problematiche particolari che devono essere comunque affrontate e risolte nello studio di impatto ambientale e con la predisposizione del progetto definitivo, nonché le eventuali modifiche progettuali che si ritengono necessarie.

A seguito della conclusione della fase di verifica con la sottoposizione del progetto alla fase di V.I.A., i termini del procedimento unico sono sospesi per consentire al proponente l’elaborazione del progetto definitivo, dello Studio di impatto ambientale e della Sintesi in linguaggio non tecnico necessari per il prosieguo dell’iter procedurale, secondo quanto disposto al successivo punto 2).

Qualora, invece, la fase di verifica si concluda con l’esclusione del progetto dalla fase di valutazione, la conferenza di servizi indetta ai fini istruttori di cui all’art. 10, comma 3, della l.r. 40/98, indica quali siano le condizioni per ottenere, in sede di presentazione del progetto definitivo, le intese, i pareri, le concessioni, le autorizzazioni, le licenze, i nulla osta e gli assensi, comunque denominati, richiesti dalla normativa vigente.

In tale caso, i termini del procedimento unico sono sospesi per consentire al proponente l’elaborazione del progetto definitivo e degli ulteriori elaborati, con il livello di approfondimento progettuale richiesto per il rilascio dell’autorizzazione di cui all’art. 52 quater del D.P.R. 327/2001, di seguito specificati:

- il progetto definitivo dell’opera, elaborato in scala 1:10.000;

- elaborati, in scala 1:2000, contenenti la descrizione dei terreni e degli edifici di cui è prevista l’espropriazione e l’occupazione temporanea, con l’indicazione dell’estensione e dei confini, nonchè, possibilmente, dei dati identificativi catastali e con il nome ed il cognome dei proprietari iscritti nei registri catastali, salvo che l’autorità espropriante non abbia tempestiva notizia dell’eventuale diverso proprietario effettivo.

- un elenco, con i corrispondenti indirizzi, delle amministrazioni competenti per il rilascio di pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per la realizzazione del gasdotto;

- la dichiarazione prevista dall’art. 31, comma 2, del decreto legislativo 164/2000 che attesti l’impossibilità di effettuare l’attività di trasporto e distribuzione a mezzo delle reti di trasporto e distribuzione esistenti a causa della mancanza di capacità delle stesse o, nel caso in cui l’opera sia necessaria per rifornire un cliente idoneo, a causa di intervenuto rifiuto di accesso al sistema. Negli altri casi le ragioni della pubblica utilità per motivi di sicurezza del sistema gas devono essere motivate;

- la documentazione attestante l’avvenuta affissione ai sensi dell’art. 52 ter del DPR 327/01 e smi, presso l’Albo Pretorio dei Comuni territorialmente coinvolti, dell’avviso di avvenuto deposito del progetto definitivo presso gli stessi, ai fini della consultazione da parte degli interessati, unitamente all’elenco dei fogli e delle particelle catastali interessabili dall’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio. A questo riguardo, nel caso in cui il numero degli interessati sia superiore a cinquanta unità, tale avviso dev’essere pubblicato su due quotidiani, rispettivamente a tiratura nazionale e locale; viceversa, nel caso in cui il numero dei proprietari interessati sia inferiore a cinquanta unità, gli stessi devono essere avvisati mediante comunicazione personale.

Il responsabile del procedimento provvede a comunicare, mediante pubblicazione sul B.U.R. e sul sito internet della Regione, la ripresa del procedimento. La comunicazione indica gli elementi identificativi del procedimento ai sensi dell’articolo 8, comma 2, della legge 241/1990 e dell’articolo 14, commi 1 e 2, della l.r. 7/2005, e precisa che eventuali osservazioni sul tracciato devono essere presentate a pena di decadenza al responsabile del procedimento entro i 30 giorni successivi.

Il responsabile del procedimento provvede a trasmettere le osservazioni pervenute al proponente, che ha quindici giorni di tempo per esaminarle e per produrre le proprie controdeduzioni.

Il provvedimento finale, adottato a seguito dei lavori della conferenza dei servizi, contiene l’accertamento della conformità urbanistica, l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, l’approvazione del progetto, la dichiarazione di pubblica utilità, nonché l’autorizzazione alla costruzione del gasdotto, e costituisce variazione degli strumenti urbanistici vigenti. L’autorizzazione all’esercizio del metanodotto è subordinata alla verifica, da parte dei soggetti competenti, del rispetto della normativa in materia di sicurezza.

Ai sensi dell’articolo 17, comma 2, del D.P.R. 327/01 e s.m.i., al proprietario è data notizia, a cura e spese del proponente, della data in cui è diventato efficace l’atto che ha approvato il progetto definitivo e della facoltà di prendere visione della relativa documentazione mediante pubblico avviso da affiggere per almeno venti giorni all’albo pretorio dei Comuni nel cui territorio ricadono gli immobili da assoggettare al vincolo, nonché su uno o più quotidiani a diffusione nazionale e locale. Lo stesso avviso è pubblicato, a cura del responsabile del procedimento, sul Bollettino Ufficiale e sul sito internet della Regione alla voce avvisi. Al proprietario è contestualmente comunicato che può fornire ogni utile elemento per determinare il valore da attribuire all’area ai fini della liquidazione dell’indennità di esproprio.

Il provvedimento finale determina l’avvio del procedimento di esproprio di cui al Capo IV del titolo II del D.P.R. 327/01 e s.m.i.

2) Procedimento unico in caso di gasdotti sottoposti direttamente alla fase di valutazione o in esito alla fase di verifica.

Ai fini dell’espletamento della fase di valutazione della procedura di V.I.A., il cui esito positivo costituisce parte integrante e condizione necessaria del procedimento autorizzatorio, si applicano le disposizioni di cui alla legge regionale 40/1998.

Il proponente presenta alla Regione Piemonte, Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti, Settore Sistema informativo ambientale e valutazione di impatto ambientale domanda di pronuncia di compatibilità ambientale, ai sensi dell’art. 12, comma 1 della l.r. 40/1998, e contestuale domanda di accertamento della conformità urbanistica dell’opera, apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, approvazione del progetto definitivo, dichiarazione di pubblica utilità e autorizzazione alla costruzione, ai sensi dell’art. 52 quater del D.P.R. 327/2001 e s.m.i., sempre che non sia già stata presentata contestualmente alla domanda di avvio della fase di verifica precedentemente espletata.

Secondo quanto disposto dall’art. 12, comma 3 della l.r. 40/1998, il giudizio di compatibilità ambientale è espresso entro 150 giorni dalla data di avvenuto deposito degli elaborati presso l’apposito ufficio della Regione, fatto salvo quanto previsto all’art. 12, comma 6 e all’art. 14, comma 5 della medesima legge regionale.

Nel caso in cui il progetto sia sottoposto direttamente alla fase di valutazione di impatto ambientale, la data di avvenuto deposito degli elaborati presso l’apposito ufficio della Regione costituisce riferimento per i termini del procedimento unico di cui all’art. 52 quater del D.P.R. 327/2001 e s.m.i., che, qualora non si concluda contestualmente all’espressione del giudizio di compatibilità ambientale, deve terminare non oltre duecentosettanta giorni dalla data medesima.

Per le finalità di cui alla fase di valutazione della procedura di V.I.A., il proponente allega alla domanda gli elaborati prescritti all’art. 12, comma 1 della l.r. 40/1998, attuando, contestualmente, gli adempimenti di cui all’art. 12, comma 2 della medesima l.r. 40/1998.

In particolare, ai sensi dell’art. 12, comma 1, lettera b), ai fini del coordinamento delle procedure di cui all’art. 13 della l.r. 40/1998, funzionale all’espletamento del procedimento unico di cui all’art. 52 quater del D.P.R. 327/2001 e s.m.i., il proponente allega le copie degli elaborati tecnici di interesse e della sintesi in linguaggio non tecnico per i soggetti titolari della funzione di rilascio delle autorizzazioni, dei nulla osta, dei pareri o degli altri atti di analoga natura, da acquisire al fine della realizzazione e dell’esercizio del gasdotto.

La fase di valutazione della procedura di V.I.A., disciplinata dagli articoli 12 e 13 della l.r. 40/1998, è finalizzata, infatti, non soltanto ad esprimere un giudizio sulla compatibilità ambientale del progetto ma anche, qualora questo sia positivo, al rilascio coordinato delle autorizzazioni ambientali, urbanistiche e degli altri atti di analoga natura, necessari per la realizzazione e l’esercizio dell’opera, nei termini previsti per l’espressione del giudizio di compatibilità ambientale.

Qualora non sia possibile il rilascio coordinato di tutte le autorizzazioni nei termini sopra richiamati, sempreché il giudizio di compatibilità ambientale sia positivo, la l.r. 40/1998 consente, in casi eccezionali, il rilascio delle autorizzazioni residue ed il coordinamento delle procedure anche oltre i termini previsti per l’espressione del giudizio di compatibilità ambientale, con modalità e tempi definiti in sede di conferenza di servizi e, comunque, non oltre i termini prescritti per la conclusione del procedimento unico.

Conseguentemente, qualora gli adempimenti finalizzati alle comunicazioni di cui all’art. 52 ter del D.P.R. 327/2001 e s.m.i., non siano già stati attuati dal proponente contestualmente alla presentazione della domanda di pronuncia di compatibilità ambientale, a seguito dell’espressione del giudizio di compatibilità ambientale i termini di cui al procedimento unico saranno sospesi per consentirne l’attuazione, nonché per consentire l’adeguamento del progetto definitivo agli esiti del giudizio medesimo, con particolare riferimento agli approfondimenti progettuali in scala 1:2000 richiesti per la conclusione dell’iter autorizzatorio.

La documentazione necessaria per il rilascio dell’autorizzazione di cui all’art. 52 quater del D.P.R. 327/2001 e s.m.i., comprende, infatti, oltre al progetto definitivo dell’opera, elaborato in scala 1:10.000 ed alla dichiarazione prevista dall’art. 31, comma 2, del decreto legislativo 164/2000:

- gli elaborati, in scala 1:2000, contenenti la descrizione dei terreni e degli edifici di cui è prevista l’espropriazione e l’occupazione temporanea, con l’indicazione dell’estensione e dei confini, nonché, possibilmente, dei dati identificativi catastali e con il nome ed il cognome dei proprietari iscritti nei registri catastali, salvo che l’autorità espropriante non abbia tempestiva notizia dell’eventuale diverso proprietario effettivo;

- la documentazione attestante l’avvenuta affissione ai sensi dell’art. 52 ter del D.P.R. 327/01 e s.m.i., presso l’Albo Pretorio dei Comuni territorialmente coinvolti, dell’avviso di avvenuto deposito del progetto definitivo presso gli stessi, ai fini della consultazione da parte degli interessati, unitamente all’elenco dei fogli e delle particelle catastali interessabili dall’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio. A questo riguardo, nel caso in cui il numero degli interessati sia superiore a cinquanta unità, tale avviso dev’essere pubblicato su due quotidiani, rispettivamente a tiratura nazionale e locale; viceversa, nel caso in cui il numero dei proprietari interessati sia inferiore a cinquanta unità, gli stessi devono essere avvisati mediante comunicazione personale.

Il responsabile del procedimento provvede a comunicare, mediante pubblicazione sul B.U.R. e sul sito internet della Regione, la ripresa del procedimento. La comunicazione indica gli elementi identificativi del procedimento ai sensi dell’articolo 8, comma 2, della legge 241/1990 e dell’articolo 14, commi 1 e 2, della l.r. 7/2005, e precisa che eventuali osservazioni sul tracciato devono essere presentate a pena di decadenza al responsabile del procedimento entro i 30 giorni successivi.

Quest’ultimo provvede a trasmettere le osservazioni pervenute al proponente, che ha quindici giorni di tempo per esaminarle e per produrre le proprie controdeduzioni.

Il provvedimento finale contiene l’accertamento della conformità urbanistica, l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, l’approvazione del progetto, la dichiarazione di pubblica utilità, nonché l’autorizzazione alla costruzione del gasdotto, e costituisce variazione degli strumenti urbanistici vigenti. L’autorizzazione all’esercizio del metanodotto è subordinata alla verifica, da parte dei soggetti competenti, del rispetto della normativa in materia di sicurezza.

Ai sensi dell’articolo 17, comma 2, del D.P.R. 327/01 e s.m.i., al proprietario è data notizia, a cura e spese del proponente, della data in cui è diventato efficace l’atto che ha approvato il progetto definitivo e della facoltà di prendere visione della relativa documentazione mediante pubblico avviso da affiggere per almeno venti giorni all’albo pretorio dei Comuni nel cui territorio ricadono gli immobili da assoggettare al vincolo, nonché su uno o più quotidiani a diffusione nazionale e locale. Lo stesso avviso è pubblicato, a cura del responsabile del procedimento, sul Bollettino Ufficiale e sul sito internet della Regione alla voce avvisi. Al proprietario è contestualmente comunicato che può fornire ogni utile elemento per determinare il valore da attribuire all’area ai fini della liquidazione dell’indennità di esproprio.

Il provvedimento finale determina l’avvio del procedimento di esproprio di cui al Capo IV del titolo II del D.P.R. 327/01 e s.m.i.

Allegato B

Procedimento di autorizzazione relativo a gasdotti non rientranti nel campo di applicazione della normativa in materia di V.I.A..

Il proponente presenta alla Regione Piemonte, Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti, Settore Programmazione e Risparmio in materia energetica, una domanda volta ad ottenere, con procedimento unico, l’accertamento della conformità urbanistica dell’opera, l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, l’approvazione del progetto definitivo, la dichiarazione di pubblica utilità e l’autorizzazione alla costruzione.

Il procedimento unico è avviato sulla base di un progetto preliminare o di un progetto definitivo e si conclude entro centottanta giorni dalla data di presentazione della richiesta.

Nel caso in cui il proponente richieda l’avvio del procedimento unico sulla base di un progetto preliminare, quest’ultimo, ai sensi dell’art. 52 quater, comma 2, del D.P.R. 327/01 e s.m.i., deve essere corredato da:

* un adeguato elaborato cartografico che individui le aree potenzialmente interessate dal vincolo preordinato all’esproprio, le eventuali fasce di rispetto e le necessarie misure di salvaguardia;

* una relazione che indichi le motivazioni per le quali si rende necessario avviare il procedimento unico sulla base del progetto preliminare.

In questo caso, il responsabile del procedimento provvede a pubblicare sul B.U.R. e sul sito internet della Regione l’avviso di avvio del procedimento e indice una conferenza di servizi preliminare, ai sensi dell’art. 14 bis della legge n. 241/90 e s.m.i.

La conferenza indica quali siano le condizioni per ottenere, in sede di presentazione del progetto definitivo, le intese, i pareri, le concessioni, le autorizzazioni, le licenze, i nulla osta e gli assensi, comunque denominati, richiesti dalla normativa vigente, laddove non emergano, sulla base della documentazione disponibile, elementi comunque preclusivi alla realizzazione del progetto.

I termini sono sospesi dalla data di pubblicazione dell’esito della conferenza dei servizi preliminare, fino alla data di presentazione da parte del proponente del progetto definitivo con il livello di approfondimento di seguito indicato.

Nel caso in cui il proponente, invece, richieda l’avvio del procedimento unico sulla base di un progetto definitivo, nonché nell’ipotesi di ripresa dello stesso, a seguito di sospensione dei termini successiva alla conferenza preliminare, deve essere presentata, ai sensi dell’art. 52 quater comma 3 del D.P.R. 327/01 e s.m.i., la seguente documentazione:

- progetto definitivo dell’opera, elaborato in scala 1:10.000;

- elaborati -in scala 1:2000- contenenti la descrizione dei terreni e degli edifici di cui è prevista l’espropriazione e l’occupazione temporanea, con l’indicazione dell’estensione e dei confini, nonché, possibilmente, dei dati identificativi catastali e con il nome ed il cognome dei proprietari iscritti nei registri catastali, salvo che l’autorità espropriante non abbia tempestiva notizia dell’eventuale diverso proprietario effettivo;

- un elenco, con i corrispondenti indirizzi, delle amministrazioni competenti per il rilascio di pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per la realizzazione del gasdotto;

- la dichiarazione prevista dall’art. 31, comma 2, del decreto legislativo 164/2000 che attesti l’impossibilità di effettuare l’attività di trasporto e distribuzione a mezzo delle reti di trasporto e distribuzione esistenti a causa della mancanza di capacità delle stesse o, nel caso in cui l’opera sia necessaria per rifornire un cliente idoneo, a causa di intervenuto rifiuto di accesso al sistema. Negli altri casi le ragioni della pubblica utilità per motivi di sicurezza del sistema gas devono essere motivate;

- la documentazione attestante l’avvenuta affissione ai sensi dell’art. 52 ter del D.P.R. 327/01 e smi, presso l’Albo Pretorio dei Comuni territorialmente coinvolti, dell’avviso di avvenuto deposito del progetto definitivo presso gli stessi, ai fini della consultazione da parte degli interessati, unitamente all’elenco dei fogli e delle particelle catastali interessabili dall’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio. A questo riguardo, nel caso in cui il numero degli interessati sia superiore a cinquanta unità, tale avviso dev’essere pubblicato su due quotidiani, rispettivamente a tiratura nazionale e locale; viceversa, nel caso in cui il numero dei proprietari interessati sia inferiore a cinquanta unità, gli stessi devono essere avvisati mediante comunicazione personale.

Il responsabile del procedimento provvede a comunicare, mediante pubblicazione sul B.U.R. e sul sito internet della Regione, la ripresa del procedimento. La comunicazione indica gli elementi identificativi del procedimento ai sensi dell’articolo 8, comma 2, della legge 241/1990 e dell’articolo 14, commi 1 e 2 della l.r. 7/2005, e precisa che eventuali osservazioni sul tracciato devono essere presentate a pena di decadenza al responsabile del procedimento entro i 30 giorni successivi.

Il responsabile del procedimento provvede a trasmettere le osservazioni pervenute al proponente, che ha quindici giorni di tempo per esaminarle e per produrre le proprie controdeduzioni.

Il provvedimento finale, da rilasciarsi in ogni caso entro il termine di centottanta giorni dalla presentazione della domanda di avvio del procedimento, contiene l’accertamento della conformità urbanistica, l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, l’approvazione del progetto, la dichiarazione di pubblica utilità, nonché l’autorizzazione alla costruzione del gasdotto, e costituisce variazione degli strumenti urbanistici vigenti. L’autorizzazione all’esercizio del metanodotto è subordinata alla verifica, da parte dei soggetti competenti, del rispetto della normativa in materia di sicurezza.

Ai sensi dell’articolo 17, comma 2 del D.P.R. 327/01 e s.m.i., al proprietario è data notizia, a cura e spese del proponente, della data in cui è diventato efficace l’atto che ha approvato il progetto definitivo e della facoltà di prendere visione della relativa documentazione mediante pubblico avviso da affiggere per almeno venti giorni all’albo pretorio dei Comuni nel cui territorio ricadono gli immobili da assoggettare al vincolo, nonché su uno o più quotidiani a diffusione nazionale e locale. Lo stesso avviso è pubblicato, a cura del responsabile del procedimento, sul Bollettino Ufficiale e sul sito internet della Regione alla voce avvisi. Al proprietario è contestualmente comunicato che può fornire ogni utile elemento per determinare il valore da attribuire all’area ai fini della liquidazione dell’indennità di esproprio.

Il provvedimento finale determina l’inizio del procedimento di esproprio di cui al Capo IV del titolo II del D.P.R. 327/01 e s.m.i.

Allegato C

Regime transitorio per progetti di seguito indicati presentati da Snam Rete Gas.

1) Metanodotti che hanno superato la fase di verifica con esclusione dalla fase di valutazione della procedura di V.I.A. di competenza regionale

In questi casi la documentazione presentata alla Regione deve essere integrata dal proponente con:

- una nuova istanza di procedimento unico;

- elaborati progettuali definitivi -in scala 1:10.000- che recepiscono le prescrizioni fissate nel provvedimento conclusivo della fase di verifica;

- una dichiarazione di ottemperanza rispetto alle prescrizioni da osservare in fase di esecuzione dei lavori, fissate nei predetti provvedimenti;

- elaborati -in scala 1:2.000- contenenti la descrizione dei terreni e degli edifici di cui è prevista l’espropriazione e l’occupazione temporanea, con l’indicazione dell’estensione e dei confini, nonchè, possibilmente, dei dati identificativi catastali e con il nome ed il cognome dei proprietari iscritti nei registri catastali, salvo che l’autorità espropriante non abbia tempestiva notizia dell’eventuale diverso proprietario effettivo;

- un elenco, con gli indirizzi delle amministrazioni competenti per il rilascio di pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per la realizzazione dell’opera;

- la dichiarazione prevista dall’art. 31, comma 2, del decreto legislativo 164/2000 che attesti l’impossibilità di effettuare l’attività di trasporto e distribuzione a mezzo delle reti di trasporto e distribuzione esistenti a causa dell’insufficiente capacità delle stesse o, nel caso in cui l’opera sia finalizzata al rifornimento di un cliente idoneo, a causa di intervenuto rifiuto di accesso al sistema. Negli altri casi le ragioni della pubblica utilità per motivi di sicurezza del sistema gas devono essere motivate;

- la documentazione attestante l’avvenuta affissione ai sensi dell’art. 52 ter del D.P.R. 327/01 e smi, presso l’Albo Pretorio dei Comuni territorialmente coinvolti, dell’avviso di avvenuto deposito del progetto definitivo presso gli stessi, ai fini della consultazione da parte degli interessati, unitamente all’elenco dei fogli e delle particelle catastali interessabili dall’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio. A questo riguardo, nel caso in cui il numero degli interessati sia superiore a cinquanta unità, tale avviso dev’essere pubblicato su due quotidiani, rispettivamente a tiratura nazionale e locale; viceversa, nel caso in cui il numero dei proprietari interessati sia inferiore a cinquanta unità, gli stessi devono essere avvisati mediante comunicazione personale.

Il responsabile del procedimento provvede a comunicare, mediante pubblicazione sul B.U.R. e sul sito internet della Regione, l’avvio del procedimento. La comunicazione indica gli elementi identificativi del procedimento ai sensi dell’articolo 8, comma 2, della legge 241/1990 e dell’articolo 14, commi 1 e 2 della l.r. 7/2005, e precisa che eventuali osservazioni sul tracciato devono essere presentate a pena di decadenza al responsabile del procedimento entro i 30 giorni successivi.

Per il prosieguo dell’iter si osserva quanto previsto nell’allegato A, punto 1.

2) Metanodotti non rientranti nel campo di applicazione della normativa in materia di V.I.A.

Ai fini dell’avvio del procedimento, il proponente deve presentare:

- una nuova istanza di procedimento unico che richiami la documentazione già trasmessa;

- un adeguato elaborato cartografico che individui le aree potenzialmente interessate dal vincolo preordinato all’esproprio, le eventuali fasce di rispetto e le necessarie misure di salvaguardia;

- un elenco, con gli indirizzi delle amministrazioni competenti per il rilascio di pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per la realizzazione del gasdotto;

- la dichiarazione prevista dall’art. 31, comma 2, del decreto legislativo 164/2000 che attesti l’impossibilità di effettuare l’attività di trasporto e distribuzione a mezzo delle reti di trasporto e distribuzione esistenti a causa della mancanza di capacità delle stesse o, nel caso in cui l’opera sia necessaria per rifornire un cliente idoneo, a causa di intervenuto rifiuto di accesso al sistema. Negli altri casi le ragioni della pubblica utilità per motivi di sicurezza del sistema gas devono essere motivate.

A seguito dell’integrazione il responsabile del procedimento comunica l’avvio del procedimento ed indice una conferenza dei servizi come previsto dall’allegato B.

Per il prosieguo del procedimento si osserva l’allegato B.

Allegato D

Procedura per l’espressione dell’intesa regionale nei procedimenti di autorizzazione alla costruzione ed esercizio di gasdotti facenti parte della rete nazionale (RTN)

Ai sensi dell’art. 52 quinquies del D.P.R. 327/01, come modificato dal D. Lgs. 330/04, l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio dei gasdotti appartenenti alla rete nazionale di cui all’articolo 9 del D. Lgs. 164/00 è rilasciata dal Ministero dello Sviluppo Economico d’intesa con le Regioni interessate.

Specificamente, l’articolo citato stabilisce che l’autorizzazione comprende la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera, la valutazione di impatto ambientale, ove prevista dalla normativa vigente, ovvero la valutazione di incidenza naturalistico-ambientale di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio dei beni in essa compresi e la variazione degli strumenti urbanistici. L’autorizzazione inoltre sostituisce, anche ai fini urbanistici ed edilizi, ogni altra autorizzazione, concessione, approvazione, parere, atto di assenso e nulla osta comunque denominati, previsti dalle norme vigenti, costituendo titolo a costruire e ad esercire tutte le opere e tutte le attività previste nel progetto approvato, fatti salvi gli adempimenti previsti dalle norme di sicurezza vigenti. (...) Il procedimento si conclude, in ogni caso, entro il termine di nove mesi dalla data di presentazione della richiesta, o di sei mesi dalla stessa data ove non sia prescritta la procedura di valutazione di impatto ambientale. Il provvedimento finale comprende anche l’approvazione del progetto definitivo e determina l’inizio del procedimento di esproprio di cui al Capo IV del titolo II.

Nella fattispecie di cui trattasi, pertanto, la Direzione regionale Tutela e Risanamento ambientale - Programmazione gestione rifiuti indice ai sensi dell’art. 23, c. 1 e 2, della L.r. 7/2005, una Conferenza dei Servizi a cui partecipano i rappresentanti delle Direzioni regionali interessate, nei casi in cui è prevista l’espressione dell’intesa regionale dinanzi al Ministero dello Sviluppo Economico.

Ai sensi di quanto previsto dall’art. 23 della L.r. 7/2005, la predetta Direzione regionale potrà ricorrere al supporto tecnico-scientifico dell’ARPA e richiedere il parere degli Enti Locali coinvolti.

Limitatamente ai casi in cui sia stato espletato il procedimento di V.I.A., regionale o nazionale, la citata Direzione, ai fini di una maggiore semplificazione e celerità del procedimento, valuterà l’opportunità di utilizzare, in alternativa alla convocazione della Conferenza dei Servizi, le risultanze emerse in sede di Organo Tecnico regionale, nel corso del procedimento di cui all’art. 12 della l.r. 40/98 o dell’endoprocedimento di cui all’art. 18 della l.r. 40/98.

La Conferenza effettua una ricognizione sulle eventuali autorizzazioni previste per la realizzazione e l’esercizio dell’opera, indicando se sussistono elementi ostativi alla stessa.

Gli esiti della Conferenza dei Servizi o le risultanze emerse in sede di Organo Tecnico regionale, preventivi al rilascio dell’intesa, dovranno essere recepiti in un provvedimento della Giunta Regionale che assumerà ogni determinazione tenuto conto:

1. delle risultanze emerse nel corso dei lavori delle Conferenze attivate ai sensi dell’art. 23 della l.r. 7/2005, e in alternativa, delle risultanze del procedimento di cui all’art. 12 della l.r. 40/98 o dell’endoprocedimento regionale finalizzato all’espressione del parere di cui all’art. 18 della l.r. 40/98;

2. delle linee previsionali e degli indirizzi del Piano energetico ambientale regionale;

3. dei pareri espressi dalle Comunità locali.

Tale provvedimento, che potrà anche prevedere la prescrizione in capo al soggetto proponente di misure di mitigazione ambientale e riequilibrio territoriale a vantaggio degli Enti Locali interessati, dovrà essere adottato entro il termine di 45 giorni dalla data di convocazione della Conferenza dei servizi.



















DELIBERAZIONI
DEL CONSIGLIO REGIONALE

Deliberazione del Consiglio Regionale 13 giugno 2006, n. 73 - 19606

Integrazione degli articoli 21 e 22 del Regolamento interno del Consiglio regionale per il monitoraggio degli interventi e delle opere connesse alla fase post-evento dei XX giochi olimpici e IX paralimpici invernali 2006 e sport invernali

(omissis)

Tale deliberazione, nel testo che segue, come emendata, è posta in votazione per appello nominale, mediante procedimento elettronico (allegato conservato agli atti). L’esito della votazione è il seguente:

Presenti e votanti n. 40 Consiglieri

Hanno votato si n. 40 Consiglieri

Il Consiglio approva

IL CONSIGLIO REGIONALE

premesso che nella VII legislatura il Consiglio regionale ha istituito la “Commissione speciale XX giochi olimpici invernali 2006 e sport invernali” al fine di provvedere ad un monitoraggio costante e complessivo degli interventi olimpici;

considerato opportuno che il Consiglio regionale svolga un’attività di informazione e monitoraggio della fase post-evento in considerazione dell’importanza delle opere e dei piani strutturali realizzati ed estendendole anche a tutta la materia degli sport invernali;

considerato altresì opportuno che eventuali provvedimenti normativi o amministrativi di competenza consiliare siano affrontati in una sede ad hoc al fine di procedere ad un loro esame omogeneo;

rilevato che già nella VI legislatura (dal 1991 al 1995) era stata prevista l’istituzione di una Commissione permanente a carattere tematico specifico “Adempimenti istituzionali attuativi della legge 8 giugno 1990, n. 142", con analoghe competenze;

ritenuto di procedere ad una parziale integrazione di carattere transitorio degli articoli 21 e 22 del Regolamento interno del Consiglio regionale per istituire una Commissione consiliare con competenza nelle seguenti materie: “Informazione e monitoraggio degli interventi e delle opere connesse alla fase post-evento dei XX giochi olimpici e IX paralimpici invernali 2006 e sport invernali”;

vista la proposta di deliberazione n. 31, licenziata dalla Giunta per il Regolamento in data 7 ottobre 2005

approva

le seguenti modifiche regolamentari:

“A parziale integrazione degli articoli 21 e 22 del Regolamento interno del Consiglio regionale, è istituita una Commissione consiliare avente competenza nelle seguenti materie: ‘Informazione e monitoraggio degli interventi e delle opere connesse alla fase post-evento dei XX giochi olimpici e IX paralimpici invernali 2006 e sport invernali.’”

Per la composizione e per il funzionamento di tale Commissione si applicano le disposizioni del Capo V del Regolamento.

Tale commissione relaziona al Consiglio regionale ogni 60 giorni e terminerà i suoi lavori con la conclusione delle iniziative e degli interventi connessi alle materie di competenza e comunque alla scadenza dell’VIII legislatura".

(omissis)



Deliberazione del Consiglio Regionale 13 giugno 2006, n. 74 - 19616

Nuovo statuto di Finpiemonte S.p.a. - Legge regionale 26 gennaio 1976. Articolo 1

(omissis)

Tale deliberazione, nel testo che segue, è posta in votazione: il Consiglio approva.

IL CONSIGLIO REGIONALE

vista la legge regionale 26 gennaio 1976, n. 8 (Costituzione dell’Istituto Finanziario Regionale Piemontese) e in particolare l’ultimo comma dell’articolo 1, che recita: “Lo Statuto dell’Istituto Finanziario Regionale Piemontese deve essere sottoposto all’approvazione del Consiglio Regionale”;

richiamate le argomentazioni addotte all’interno delle DGR n. 61-1737 del 5 dicembre 2005 e n. 3-2382 del 20 marzo 2006, a sostegno delle modifiche apportate allo statuto di Finpiemonte S.p.a.;

visto il parere favorevole espresso dalla I Commissione permanente in data 24 maggio 2006

delibera

di approvare il nuovo statuto di Finpiemonte S.p.a., secondo la formulazione di cui all’Allegato A, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

Allegato A

Nuovo Statuto di Finpiemonte S.p.A.

Art. 1. - Denominazione

In attuazione della legge regionale 26 gennaio 1976, n. 8, è costituito l’"Istituto Finanziario Regionale Piemontese - Finpiemonte - Società per Azioni".

Art. 2. - Sede Legale

La Società ha sede legale e amministrativa in Torino e può stabilire uffici di rappresentanza e sedi secondarie sia in Italia che all’estero.

Il domicilio dei soci per tutti i rapporti con la Società ed a tutti gli effetti è quello risultante dal libro dei soci.

Al momento della richiesta di iscrizione a libro soci, il socio deve indicare il proprio domicilio ed è onere del socio stesso comunicare ogni eventuale variazione.

Il socio comunica altresì gli eventuali numeri di fax e/o indirizzi di posta elettronica a cui possono essere inviate tutte le comunicazioni previste dal presente statuto.

Art. 3. - Durata

La durata della Società è stabilita sino al 31 dicembre 2050 e può essere prorogata.

In caso di proroga della durata della Società, è escluso il diritto di recesso dei soci che non hanno concorso alla deliberazione.

Art. 4. - Oggetto sociale

La Finpiemonte opera ai fini di interesse regionale nell’ambito stabilito dall’articolo 60 dello Statuto della Regione Piemonte, dall’articolo 117 della Costituzione della Repubblica Italiana e dalla l.r. 8/1976.

La Finpiemonte, quale strumento della programmazione, effettua i propri interventi per concorrere all’attuazione dei documenti di programmazione generale e settoriale della Regione, secondo la finalità e le indicazioni dagli stessi fornite, operando con criteri di economicità.

La Finpiemonte, per conseguire i predetti scopi può assumere iniziative ed effettuare operazioni per contribuire alla realizzazione delle infrastrutture e alla organizzazione dei servizi necessari allo sviluppo economico e sociale della Regione, in particolare: aree attrezzate e sistemi di servizi destinati ad attività economiche e produttive, servizi di assistenza tecnico-gestionale e di formazione, applicazioni economiche nella ricerca, consulenze tecniche e finanziarie per le iniziative di interesse regionale e iniziative per favorire attività economiche in forma associata.

La Finpiemonte può effettuare tutte le operazioni di carattere mobiliare, immobiliare e finanziario, compreso il rilascio di garanzie reali, fidejussioni ed avalli a favore di terzi, quando tali operazioni siano ritenute dal Consiglio di Amministrazione necessarie ed opportune e ciò in conformità agli articoli 1 e 2 della legge istitutiva e nel rispetto delle finalità che l’Istituto Finanziario si propone.

La Finpiemonte, per conseguire gli scopi consentiti dalla l.r. 8/1976, oltre a svolgere attività in forma diretta, può avvalersi di enti, società pubbliche e private, oppure può costituirne di nuove od assumere partecipazioni.

E’ esclusa la facoltà di assumere partecipazioni dirette o indirette in società ed imprese commerciali e industriali che abbiamo per oggetto sociale attività estranee a quanto indicato al comma terzo del presente articolo.

Art. 5. - Finanziamento Soci

E’ consentita alla Società l’acquisizione di fondi con obbligo di rimborso presso coloro che siano iscritti nel libro soci da almeno tre mesi e che detengano una partecipazione pari ad almeno il due per cento del capitale sociale risultante dall’ultimo bilancio approvato.

La raccolta presso soci non può comunque avvenire con strumenti “a vista” o collegati all’emissione o alla gestione di mezzi di pagamento. E’ esclusa la raccolta del risparmio tra il pubblico sotto qualsiasi forma, nonchè l’esercizio professionale nei confronti del pubblico delle attività di prestazioni di servizi di investimento quali indicati nell’articolo 1 del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58.

Art. 6. - Societa’ partecipate e controllate

Per ogni partecipazione in società di qualsiasi genere deve essere assicurata all’Istituto Finanziario Regionale una rappresentanza negli organi di governo o di controllo della società stessa, salvo diversa forma di controllo organico e programmatico più idonea a giudizio del Consiglio di Amministrazione.

L’Istituto Finanziario Regionale esige dalle società controllate che svolgono, in via esclusiva o prevalente non nei confronti del pubblico, l’attività di assunzione di partecipazioni, che gli statuti e le regole di governo siano conformi alle norme e ai limiti che disciplinano gli scopi e le modalità operative della Finpiemonte stessa ed in particolare che siano rispettati i principi e i vincoli di cui agli articoli 16, 26, commi 4, 5 e 6, e 29 del presente statuto.

Art. 7. - Capitale sociale

Il capitale sociale è di euro 33.774.936?00 (trentatremilionisettecentosettantaquattromilanovecento-trentasei/00) diviso in numero 33.774.936 (trentatremilionisettecentosettantaquattromilanovecento-trentasei) azioni. Le dette azioni sono prive di indicazione del valore nominale per cui le disposizioni riferentesi al valore nominale delle azioni si applicano con riguardo al loro numero in rapporto al numero totale delle azioni emesse.

Art. 8. - Azioni

Le azioni sono indivisibili e conferiscono ai loro possessori eguali diritti.

Ogni azione dà diritto ad un voto.

L’Assemblea può deliberare l’emissione di azioni aventi diritti diversi ai sensi dell’articolo 2348, comma 2, e seguenti del codice civile.

I versamenti sulle azioni devono essere effettuati nei tempi e nei modi fissati dal Consiglio di Amministrazione.

La Società si riserva di esercitare tutti i diritti consentiti dalla legge nei caso di mancato o ritardato pagamento delle quote.

Possono essere Soci dell’Istituto Finanziario Regionale Piemontese la Regione Piemonte, Enti pubblici territoriali e locali, enti Pubblici economici, Società a prevalente partecipazione pubblica, Banche italiane e Banche comunitarie secondo la definizione del decreto legislativo 1° settembre 1993 n. 385, Società controllate da gruppi bancari, Consorzi artigiani e di piccole e medie imprese operanti nella Regione, nonchè Società ed Istituti finanziari privati.

La maggioranza assoluta del capitale dovrà sempre appartenere alla Regione Piemonte.

Nel caso di cessione di azioni o di diritti di opzione a favore di terzi non soci, il trasferimento non ha effetto nei confronti della Società senza l’assenso dell’assemblea che deve deliberare in merito entro 90 (novanta) giorni dal ricevimento da parte del Presidente del Consiglio di Amministrazione della richiesta in tal senso inviata dal socio cedente a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno. In caso di mancata autorizzazione, il socio cedente ha facoltà di recedere dalla Società mediante comunicazione scritta da trasmettersi al Presidente del Consiglio di Amministrazione a mezzo lettera raccomandata con ricevuta di ritorno entro e non oltre 30 giorni decorrenti dalla comunicazione, effettuata a cura del Presidente del Consiglio di Amministrazione, dell’avvenuta assunzione di una deliberazione negativa dell’assemblea ovvero decorrenti dalla scadenza del predetto termine di 90 giorni previsto per la deliberazione dell’assemblea.

In caso di recesso trovano applicazione gli articoli 2437-ter e quater del codice civile.

La modifica della presente clausola e comunque l’introduzione o la rimozione di vincoli di circolazione delle azioni non comportano il diritto di recesso dei soci.

Art. 9. - Obbligazioni

La Società può emettere prestiti obbligazionari convertibili o non convertibili con deliberazione dell’Assemblea Straordinaria.

I titolari di obbligazioni debbono scegliere un loro rappresentante comune. All’assemblea degli obbligazionisti si applicano, in quanto compatibili, le norme del presente Statuto relative alle Assemblee straordinarie.

Art. 10. - Assemblea

L’Assemblea è ordinaria e straordinaria ai sensi degli articoli 2364 e 2365 del codice civile e può essere convocata anche fuori della sede sociale, purchè in Italia. L’Assemblea ordinaria annuale deve essere convocata entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale termine prorogabile dal Consiglio di Amministrazione fino a 180 giorni in presenza di:

a)obbligo di redazione del bilancio consolidato;

b)esigenze particolari relative alla struttura e all’oggetto della società.

L’Assemblea regolarmente costituita rappresenta l’universalità dei soci e le sue deliberazioni, prese in conformità alla legge ed al presente statuto, obbligano tutti i soci.

All’assemblea ordinaria, oltre alle attribuzioni di legge, spetta, ai sensi dell’articolo 2364, comma 1, n. 5 del codice civile, la competenza ad autorizzare ogni assunzione di partecipazioni, operazione di finanziamento o di garanzia che comporti l’impegno di una quota globale superiore al 10% del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio approvato. La deliberazione di autorizzazione è approvata, sia in prima che in seconda convocazione, con il voto favorevole dei 3/4 del capitale sociale.

Art. 11. - Convocazione dell’assemblea e modalita’ di funzionamento

L’assemblea è convocata mediante avviso comunicato ai soci con raccomandata con avviso di ricevimento o con altri mezzi che assicurino la prova dell’avvenuto ricevimento almeno 15 giorni prima dell’assemblea.

Nello stesso avviso può essere indicato anche il giorno ed il luogo dell’eventuale seconda convocazione.

Gli amministratori hanno l’obbligo di convocare senza ritardo l’Assemblea, quando ne è fatta domanda da tanti soci che rappresentino almeno il cinque per cento del capitale sociale e nella domanda siano specificamente indicati gli argomenti da trattare.

Anche in assenza di formale convocazione, l’assemblea si reputa regolarmente costituita quando è rappresentato l’intero capitale sociale e all’assemblea partecipa la maggioranza dei componenti sia dell’organo amministrativo sia del Collegio Sindacale.

Tuttavia, in tale ipotesi, ciascuno dei partecipanti può opporsi alla discussione (ed alla conseguente votazione) degli argomenti sui quali non si ritenga sufficientemente informato.

In caso di assemblea totalitaria, deve essere data entro cinque giorni comunicazione delle deliberazioni assunte ai componenti dell’organo amministrativo e di controllo non presenti.

Art. 12. - Diritto di intervento all’assemblea

Hanno diritto di partecipare alle Assemblee gli Azionisti che, almeno cinque giorni prima di quelle fissato per la riunione, abbiano depositato i titoli presso la Sede Sociale o presso gli Enti indicati nell’avviso di convocazione.

I soci possono farsi rappresentare in Assemblea da loro procuratori muniti di delega scritta.

Le deleghe non possono essere rilasciate ad Amministratori, Sindaci e Dipendenti della Società e ai membri degli organi di amministrazione e di controllo e ai dipendenti delle società controllate.

Art. 13. - Presidenza dell’assemblea

L’Assemblea è presieduta dal Presidente del Consiglio di Amministrazione o da chi ne fa le veci, secondo quanto previsto dal successivo articolo 17.

Il Presidente per la redazione del verbale è assistito da un Segretario e, se lo crede opportuno, può scegliere due scrutatori fra gli Azionisti presenti.

Spetta al Presidente dell’Assemblea di constatare la regolarità delle singole deleghe ed il diritto dei presenti di partecipare all’Assemblea e di attestare la validità dell’Assemblea stessa.

Art. 14. - Quorum costitutivi e deliberativi

Tanto per la regolare costituzione dell’Assemblea, ordinaria, quanto per la validità delle deliberazioni, valgono le norme di legge.

L’assemblea straordinaria sia in prima che in seconda convocazione delibera con il voto favorevole di tanti soci che rappresentano la maggioranza del capitale sociale, salvo che per le deliberazioni di nomina e revoca dei liquidatori e le deliberazioni inerenti le modalità della liquidazione in relazione alle quali si applicano le maggioranze previste dalla legge.

Art. 15. - Consiglio di amministrazione

L’Amministrazione della Società è affidata ad un Consiglio composto da un numero di Consiglieri, non inferiore a 15 e non superiore a 21, da determinarsi dall’Assemblea. La maggioranza dei membri del Consiglio è nominata direttamente dalla Regione a norma dell’articolo 2449 del Codice Civile e dell’articolo 8 della l.r. 8/1976.

Gli Amministratori durano in carica tre esercizi, scadono alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della loro carica e sono rieleggibili. Se nel corso dell’esercizio vengono a mancare uno o più Amministratori si provvede a norma di legge.

Art. 16. - Requisiti di professionalita’ e compentenza, di onorabilita’ e di indipendenza.

Almeno la metà dei membri del Consiglio di Amministrazione e tutti i membri del Comitato Esecutivo e del Comitato di controllo interno devono essere scelti secondo criteri di professionalità e competenza fra persone che abbiano maturato un’esperienza complessiva di almeno un triennio attraverso l’esercizio di:

a) attività di amministrazione o di controllo ovvero compiti direttivi presso imprese;

b) attività professionali in materia attinente al settore creditizio, finanziario, mobiliare, assicurativo o, comunque, funzionali all’attività di holding di partecipazioni;

c) attività di insegnamento universitario di preferenza in materie giuridiche o economiche;

d) funzioni amministrative o dirigenziali presso enti pubblici o pubbliche amministrazioni aventi attinenza con il settore creditizio, finanziario, mobiliare o assicurativo ovvero presso enti pubblici o pubbliche amministrazioni che non hanno attinenza con i predetti settori purchè le funzioni comportino la gestione di risorse economico finanziarie.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione deve essere scelto secondo criteri di professionalità e competenza fra persone che abbiano maturato un’esperienza complessiva di almeno un quinquennio attraverso l’esercizio dell’attività o delle funzioni indicate nel comma 1.

Almeno la maggioranza dei Consiglieri non esecutivi deve possedere il requisito di indipendenza. Ai fini del presente statuto per Consiglieri non esecutivi si intendono i consiglieri diversi dal Presidente, dai Vicepresidenti e dai membri del Comitato esecutivo; ai fini del presente statuto il requisito di indipendenza si intende soddisfatto per quei consiglieri che possiedono tutti i seguenti requisiti:

a) non intrattengono, direttamente, indirettamente o per conto di terzi, relazioni economiche con la Società, con le sue controllate, con gli amministratori esecutivi, di rilevanza tale da condizionarne l’autonomia di giudizio;

b) non partecipano a patti parasociali per il controllo della società stessa;

c) non sono collegati agli amministratori esecutivi della società o di soggetti che si trovino nelle situazioni indicate alle precedenti lettere a) e b) dalle attinenze di cui all’articolo 2399, comma 1, lettera b), del codice civile.

Tutti i membri del Consiglio di Amministrazione devono possedere i requisiti di onorabilità previsti dalla normativa vigente.

La verifica della sussistenza dei requisiti è rimessa al Consiglio di Amministrazione, sotto il controllo, ai sensi dell’articolo 2403 codice civile, del Collegio Sindacale.

Art. 17. - Presidente

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, in possesso dei requisiti di cui all’articolo 16, è scelto tra i membri di nomina della Regione Piemonte, ed è designato dal Presidente della Giunta regionale secondo le prescrizioni dell’articolo 2 della legge regionale 23 marzo 1995, n. 39.

Il Consiglio elegge tra tutti i suoi membri uno o più Vice Presidenti, che sostituiscono il Presidente nei casi di assenza o di impedimento. In caso di assenza o di impedimento del Presidente ne assume le funzioni il Vice Presidente più anziano di età. In caso di assenza o di impedimento dei Vice Presidenti ne assume le funzioni l’Amministratore più anziano di età.

Il Consiglio provvede alla nomina di un Segretario anche scelto all’infuori dei suoi componenti.

Art. 18. - Riunioni del Consiglio di amministrazione

Il Consiglio di riunisce nella sede della Società o altrove, tutte le volte che il Presidente lo giudichi necessario ed allorchè ne sia fatta richiesta da almeno un terzo degli Amministratori in carica o dal Collegio Sindacale o, se costituito, dal Comitato per il Controllo Interno anche con deliberazione a maggioranza dei suoi componenti.

La convocazione del Consiglio deve essere fatta dal Presidente o da chi ne fa le veci, con lettera raccomandata o mezzo corriere da spedire almeno 5 giorni prima di quello fissato per la riunione e, nei casi di urgenza, con telefax o servizio di posta elettronica da spedire almeno 2 giorni prima, a ciascun Amministratore ed a ciascun Sindaco Effettivo.

Per la validità delle deliberazioni del Consiglio si richiede la presenza della maggioranza dei suoi componenti in carica.

Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei presenti.

In caso di parità prevale il voto di chi presiede la riunione.

Art. 19. - Poteri

La gestione della società spetta esclusivamente al Consiglio di Amministrazione che compie le operazioni necessarie per l’attuazione dell’oggetto sociale.

Ogni operazione di assunzione di partecipazione, di finanziamento o di garanzia che comporti l’impegno di una quota globale superiore al 10% del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio approvato deve essere previamente autorizzata dall’Assemblea dei soci, in conformità a quanto previsto dall’articolo 10, commi 3 e 4.

Al Consiglio di Amministrazione compete altresì, sotto la sua responsabilità, la tempestiva stesura delle relazioni previste dall’articolo 7 della legge istitutiva regionale.

Il Consiglio può istituire un Comitato per il Controllo Interno determinandone le attribuzioni. Il Comitato per il Controllo Interno, se costituito deve essere composto da tre membri consiglieri non esecutivi ed indipendenti.

I membri del Comitato di Controllo Interno devono essere scelti tra coloro che sono in possesso dei requisiti di professionalità e competenza di cui all’articolo 16 del presente statuto.

Il Consiglio di Amministrazione promuove l’adozione di codici etici che regolamentino l’attività della società e dei suoi dipendenti e collaboratori e, in concorso con il Collegio Sindacale, ne verifica periodicamente lo stato di attuazione e applicazione.

Art. 20. - Compensi

Ai componenti del Consiglio di Amministrazione è dovuto un gettone di presenza, oltre al rimborso delle spese sostenute per l’esercizio delle loro funzioni.

L’Assemblea determina l’ammontare di tale gettone nonchè l’importo complessivo del compenso da corrispondere al Presidente, ai Vice Presidenti e agli altri componenti il Comitato Esecutivo, precisando eventuali criteri di ripartizione e modalità di attribuzione.

Art. 21. - Rappresentanza legale

Il Presidente ha la rappresentanza legale della Società sia di fronte ai terzi che in giudizio, che esercita individualmente.

La rappresentanza sociale, con deliberazione del Consiglio, può essere conferita per determinati atti o categorie di atti ad altri membri del Consiglio, al Direttore generale, ai Dirigenti ed ai Funzionari.

Art. 22. - Organi delegati

Il Consiglio di Amministrazione può delegare parte delle proprie attribuzioni, con esclusione di quelle ad esso espressamente riservate dalla legge e dal presente statuto, ad un Comitato Esecutivo composto da un numero di Consiglieri non inferiore a cinque e non superiore a nove, compresi il Presidente ed i Vice Presidenti, se nominati.

Possono essere nominati quali componenti del Comitato Esecutivo solo i Consiglieri che abbiano i requisiti di professionalità e competenza di cui al precedente articolo 16 e che non rivestano il ruolo di amministratori delegati o membri di comitati esecutivi in più di due altre società tenute alla redazione del bilancio consolidato. Sono in ogni caso riservate al Consiglio di Amministrazione le delibere relative:

a) all’assunzione di nuove partecipazioni;

b) all’approvazione di modifiche statutarie degli enti partecipati;

c) all’approvazione dei piani strategici, industriali e finanziaria della Società;

d) all’individuazione di obiettivi al cui raggiungimento condizionare una parte dei compensi dei membri del Comitato Esecutivo se previsto nella deliberazione assembleare che determina il compenso ai sensi dell’articolo 20 del presente statuto, secondo le indicazioni e i criteri eventualmente stabiliti dalla stessa deliberazione;

e) all’approvazione delle operazioni aventi un significativo rilievo economico, patrimoniale e finanziario e quelle con parti correlate, diverse dalle società controllate e collegate, secondo criteri stabiliti dal Consiglio di Amministrazione nella delibera di delega dei poteri al Comitato Esecutivo, restando escluse dalla riserva e quindi delegabili senza limitazioni al Comitato Esecutivo le operazioni finalizzate al riassetto e alla razionalizzazione delle partecipazioni, a condizione che tali operazioni non comportino impegni finanziari da parte di Finpiemonte ovvero l’incremento dell’indebitamento di quest’ultima.

Art. 23. - Comitato esecutivo

Il Comitato Esecutivo - tramite il Presidente - con periodicità almeno semestrale rende conto al Consiglio di Amministrazione delle attività svolte nell’esercizio delle deleghe attribuite e, comunque, sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società o dalle Società Controllate. A tal fine il Comitato Esecutivo ed il Presidente approntano i necessari strumenti informativi al fine di ricevere le necessarie informazioni dalle Società controllate.

Gli organi delegati, inoltre, forniscono adeguata informativa sulle operazioni atipiche, inusuali o con parti correlate, il cui esame e la cui approvazione non siano riservati al Consiglio di Amministrazione. Essi forniscono al Consiglio di Amministrazione e ai Sindaci le medesime informazioni e la comunicazione delle informazioni viene effettuata, di regola, in occasione delle riunioni consiliari.

Al Comitato Esecutivo si applicano le stesse regole di convocazione e di funzionamento del Consiglio di Amministrazione.

Art. 24. - Verbalizzazioni Consiglio di amministrazione e Comitato esecutivo

Le deliberazioni del Consiglio e del Comitato esecutivo sono fatte constare sui registri dei verbali e sono convalidate con la firma del Presidente della riunione e del Segretario.

Il Segretario del Consiglio di Amministrazione può anche essere Segretario del Comitato esecutivo.

Art. 25. - Direttore Generale

Il Consiglio di Amministrazione nomina un Direttore Generale ed eventualmente un Comitato di Direzione, stabilendo le rispettive attribuzioni.

Il Direttore Generale assiste alle sedute del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo.

Art. 26. - Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale è composto da cinque Sindaci effettivi e da due Sindaci supplenti, iscritti all’albo dei revisori contabili.

Tre Sindaci effettivi e un Sindaco supplente sono nominati dalla Regione Piemonte ai sensi dell’articolo 2449 del Codice Civile.

Il Presidente del Collegio Sindacale è scelto tra i membri di nomina della Regione Piemonte.

Tutti i membri del Collegio Sindacale durano in carica tre esercizi e scadono alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio e sono rinnovabili per non più di una volta.

Non possono essere nominati Sindaci coloro che rivestano la carica di sindaco o di membro dell’organo di controllo in più di altre cinque società che siano tenute alla redazione del bilancio consolidato.

Ferme le cause di ineleggibilità e decadenza previste dalla legge, i Sindaci non devono comunque essere legati alla Regione Piemonte da un rapporto di lavoro o da un rapporto continuativo di consulenza o di prestazione d’opera retribuita ovvero da altri rapporti di natura patrimoniale che ne compromettano l’indipendenza.

Al momento della nomina dei sindaci e prima dell’accettazione dell’incarico, sono resi noti all’assemblea gli incarichi di amministrazione e di controllo da essi ricoperti presso altre società.

Il Collegio Sindacale, con la maggioranza dei due terzi dei suoi componenti, può deliberare l’esperimento dell’azione sociale di responsabilità nei confronti degli amministratori.

Art. 27. - Controllo contabile

Ferme le cause di ineleggibilità e decadenza previste dalla legge, la società di revisione o il revisore, nominato dall’Assemblea ai sensi dell’articolo 2409 bis del codice civile, non deve comunque essere legato alla Regione Piemonte da un rapporto di lavoro o da un rapporto continuativo di consulenza o di prestazione d’opera retribuita ovvero da altri rapporti di natura patrimoniale che ne compromettano l’indipendenza.

L’incarico ha la durata di cui all’articolo 2409 quater del codice civile e può essere rinnovato per non più di una volta.

Art. 28. - Esercizio e bilancio sociale

L’esercizio sociale si chiude al 31 dicembre di ogni anno. Al termine di ciascun esercizio sociale l’Organo Amministrativo provvede alla redazione del bilancio annuale, costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa, nonchè alla sua presentazione all’assemblea per le deliberazioni relative.

Il bilancio è corredato da una relazione dell’organo amministrativo, redatta ai sensi dell’articolo 2428 codice civile, nonchè da una relazione del collegio sindacale e del soggetto incaricato del controllo contabile.

Il bilancio, unitamente alle relazioni degli amministratori, del Collegio Sindacale e del soggetto incaricato del controllo contabile deve restare depositato presso la sede sociale della società - a disposizione dei soci i quali possono prenderne visione - durante i quindici giorni che precedono l’assemblea appositamente convocata e fintanto che non sia stato regolarmente approvato.

Art. 29. - Informativa sociale

Al bilancio debbono essere allegati l’elenco analitico delle partecipazioni in società collegate e controllate, nonchè un prospetto riepilogativo dei dati essenziali dei bilanci di dette Società approvati nel corso dell’esercizio. Debbono inoltre essere determinate le voci del conto economico.

Nella relazione al bilancio gli Amministratori devono altresì illustrare l’andamento della gestione analiticamente nei vari settori in cui la società ha operato.

Il Consiglio di Amministrazione provvede, mediante la relazione sulla gestione, a dare informativa ai soci sulla composizione, funzionamento ed articolazione organizzativa del Consiglio di Amministrazione, sui compensi e gli altri rapporti di natura patrimoniale intercorsi tra la Società e i componenti del Consiglio di Amministrazione, sulla composizione del capitale sociale e, se noti, sui poteri e sui diritti riconosciuti a particolari soci, anche tramite patti parasociali.

Il Consiglio di Amministrazione provvede altresì, nella relazione sulla gestione, a dar conto dei principali rapporti patrimoniali intercorsi tra la Società e i suoi soci.

Il Consiglio di Amministrazione provvede a diffondere al pubblico mediante le modalità più opportune, incluso il sito internet della Società, una sintesi dei dati del bilancio di esercizio e consolidato e una sintetica informativa sull’andamento della società con riferimento alla data del 30 giugno di ciascun anno.

Art. 30. - Relazione previsionale e programmatica

Il Consiglio di Amministrazione è altresì tenuto a predisporre ogni anno ed a presentare alla Giunta Regionale una relazione sull’attività svolta dalla Società ed una relazione previsionale e programmatica con le modalità e nei tempi espressamente previsti dall’articolo 7 della l.r. 8/1976.

Art. 31. - Utili

Gli utili netti dell’esercizio sono ripartiti nel modo seguente:

- il 10% alla riserva legale;

- il 20% alla riserva straordinaria;

- il 10% al fondo rischi;

- la rimanenza a remunerazione del capitale o ad ulteriori riserve, nella misura e con le modalità che sono determinate dall’Assemblea.

Il pagamento dei dividendi viene effettuato nel termine e secondo le modalità stabilite dall’Assemblea.

I dividendi non riscossi nei termini di cinque anni dal giorno della loro esigibilità si intendono prescritti a favore della Società.

Art. 32. - Liquidazione

In caso di scioglimento della Società, l’Assemblea con la maggioranza di legge, determina le modalità della liquidazione e nomina uno o più liquidatori, fissandone i poteri e gli eventuali compensi.

Art. 33. - Norma di rinvio

Per tutto quanto non è disposto dal presente Statuto, si applicano le disposizioni di legge.

(omissis)



Deliberazione del Consiglio Regionale 13 giugno 2006, n. 75 - 19620

Legge regionale 25 marzo 1985, n. 21 (Provvedimenti per la tutela e la difesa del consumatore), e successive modifiche. Piano di attività triennale 2005-2007 per la difesa e tutela del consumatore

(omissis)

Tale deliberazione, nel testo che segue, è posta in votazione: il Consiglio approva.

IL CONSIGLIO REGIONALE

visto l’articolo 1 bis della legge regionale 25 marzo 1985, n. 21 (Provvedimenti per la tutela e difesa del consumatore), come inserito dall’articolo 2 della legge regionale 12 luglio 1994, n. 23, che attribuisce al Consiglio regionale il compito di approvare ogni tre anni, su proposta della Giunta regionale, un piano di attività per dare attuazione agli obiettivi della l.r. 21/1985;

considerato che il piano di attività triennale 2002-2004 in materia di difesa e tutela del consumatore, approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 270-31622 del 15 ottobre 2002, è giunto a scadenza;

preso atto che in data 28 settembre 2005, la Giunta regionale ha acquisito sulla proposta di piano di attività triennale 2005-2007 il parere favorevole della Consulta regionale per la difesa e tutela del consumatore, ai sensi dell’articolo 1 bis della l.r. 21/1985;

vista la deliberazione della Giunta regionale n. 18-1129 del 17 ottobre 2005, contenente in allegato, quale parte integrante e sostanziale, la proposta di Piano di attività triennale 2005-2007 in materia di difesa e tutela del consumatore;

visto il parere favorevole espresso all’unanimità dalla VII Commissione consiliare in data 25 maggio 2006

delibera

di approvare, ai sensi dell’articolo 1 bis della l.r. 21/1985, come inserito dall’articolo 2 della l.r. 23/1994, il Piano di attività triennale 2005-2007 in materia di difesa e tutela del consumatore, allegato alla presente deliberazione della quale costituisce parte integrante e sostanziale.

Allegato

Piano di attività triennale 2005-2007 in materia di difesa e tutela del consumatore, ai sensi dell’articolo 1 bis della legge regionale 25 marzo 1985 n. 21 (Provvedimenti per la tutela e la difesa del consumatore), inserito dalla legge regionale 12 luglio 1994, n. 23.

Scaduto il piano triennale 2002-2004 in materia di difesa e tutela del consumatore, approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 270-31622 del 15 ottobre 2002, e valutati i risultati ottenuti dall’applicazione del suddetto piano, è necessario definire il piano triennale di attività 2005-2007 che rifletta gli obiettivi e le finalità previsti dalla legge regionale 25 marzo 1985, n. 21 (Provvedimenti per la tutela e la difesa del consumatore).

Presupposti fondamentali per il presente piano sono le finalità e gli obiettivi previsti dall’Unione Europea e dalle leggi nazionali nel rispetto del principio di sussidiarietà.

1. Il contesto normativo e operativo di riferimento

1.1 L’Unione europea

L’embrione di una politica in materia di consumo risale alla metà degli anni Settanta: il Trattato di Roma non prevedeva l’instaurazione di tale politica ed è al vertice di Parigi del 1972 che i Capi di stato e di Governo manifestarono per la prima volta una volontà politica in tal senso. Il primo Programma d’azione relativo alla protezione del consumatore risale al 1975 e delinea cinque categorie di diritti fondamentali destinate a costituire la base della legislazione comunitaria:

* il diritto alla tutela della salute e della sicurezza;

* il diritto alla tutela degli interessi economici;

* il diritto al risarcimento dei danni;

* il diritto all’informazione e all’educazione;

* il diritto alla rappresentanza.

Tali principi ancora oggi sono imprescindibili punti di riferimento.

L’Atto unico europeo del 1986 ha permesso di introdurre nel Trattato la nozione di consumatore.

L’articolo 153 del Trattato istitutivo della Comunità europea definisce come segue l’obiettivo generale dell’Unione europea: “Al fine di promuovere gli interessi dei consumatori ed assicurare un livello elevato di protezione dei consumatori, la Comunità contribuisce a tutelare la salute, la sicurezza e gli interessi economici dei consumatori, nonché a promuovere il loro diritto all’informazione, all’educazione e all’organizzazione per la salvaguardia dei propri interessi”.

Va anche tenuto presente il testo della Costituzione europea, che alla tutela dei consumatori dedica l’articolo III - 235 il quale prevede che al “fine di promuovere gli interessi dei consumatori ed assicurare un livello elevato di protezione dei consumatori, l’Unione contribuisce a tutelarne la salute, la sicurezza e gli interessi economici e a promuoverne il loro diritto all’informazione, all’educazione e all’organizzazione per la salvaguardia dei propri interessi.” “L’Unione contribuisce al conseguimento degli obiettivi di cui al paragrafo 1 mediante: a) misure adottate a norma dell’articolo III - 172 nel quadro dell’instaurazione del funzionamento del mercato interno, b) misure di sostegno, di complemento e di controllo della politica svolta dagli stati membri”.

In attuazione degli obiettivi fissati dall’Unione europea sono stati elaborati numerosi piani d’azione che enunciano un certo numero di diritti fondamentali e di principi che hanno permesso alla tutela del consumatore di conquistare un nuovo slancio.

Le priorità 2002-2006 dell’Unione europea discendono dalla consapevolezza del recente allargamento e del conseguente nuovo potenziale che caratterizza il mercato interno, dell’esigenza del consumatore di regole più semplici e uniformi, di un analogo grado di applicazione nell’insieme dell’Unione, di misure di informazione più accessibili nonché meccanismi di ricorso efficaci.

Il Piano di Azione in materia di politica dei consumatori 2002-2006 dell’Unione Europea (Comunicazione della Commissione, del 7 maggio 2002, al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni “Strategie per la politica dei consumatori 2002-2006" ) indica tre principali obiettivi:

* un elevato livello comune di protezione del consumatore;

* l’applicazione effettiva delle regole di protezione del consumatore;

* la partecipazione adeguata delle organizzazioni dei consumatori alle politiche comunitarie.

Il primo obiettivo deve essere interpretato non soltanto come la volontà di armonizzare, attraverso i mezzi più appropriati, la normativa degli Stati membri sulla sicurezza dei beni e dei servizi, ma soprattutto di definire gli aspetti di ordine economico e giuridico che permettano al consumatore di effettuare transazioni nel mercato interno con maggiore fiducia.

Il secondo obiettivo vuole realizzare “in pratica” una medesima tutela per tutti i consumatori dell’Unione europea. Le azioni prioritarie vengono considerate l’elaborazione di un quadro di cooperazione amministrativo tra gli Stati membri e meccanismi di ricorso per i consumatori.

Il terzo obiettivo auspica un ruolo più attivo dei consumatori, tramite le loro organizzazioni e i loro rappresentanti, nella definizione delle politiche che li riguardano, modificando i meccanismi di partecipazione delle organizzazioni e promuovendo progetti di educazione e di rafforzamento delle loro capacità.

Per realizzare tali obiettivi, il Quadro generale finanziario 2004-2007 per le attività comunitarie della politica dei consumatori specifica che le azioni intraprese sono destinate a:

* un elevato livello comune di tutela dei consumatori, in particolare attraverso la definizione di norme e pratiche comuni per la tutela dei consumatori, nonché l’integrazione degli interessi dei consumatori in altre politiche comunitarie;

* un’applicazione efficace delle norme che tutelano i consumatori, in particolare attraverso la sorveglianza del mercato, la cooperazione a livello amministrativo, l’accesso dei consumatori alle informazioni sui servizi e sui prodotti non alimentari e l’accesso dei consumatori ai meccanismi per la risoluzione di reclami e controversie;

* un adeguato coinvolgimento delle organizzazioni dei consumatori nello sviluppo di una politica dei consumatori e di altre politiche comunitarie che hanno conseguenze per gli interessi dei consumatori.

1.2. Lo Stato

La legge 30 luglio 1998, n. 281 (Disciplina dei diritti dei consumatori e degli utenti) è stata la prima legge che:

- ha definito il consumatore - utente;

- ne ha ribadito i diritti e gli interessi individuali e collettivi (tutela della salute; sicurezza e qualità dei prodotti e dei servizi; adeguata informazione e corretta pubblicità; educazione al consumo; correttezza, trasparenza ed equità nei rapporti contrattuali riguardanti beni e servizi; promozione e sviluppo dell’associazionismo libero, volontario e democratico; erogazione di servizi pubblici secondo standard di qualità ed efficienza);

- ha definito la legittimazione ad agire in sede di giudizio delle associazioni, di cui è stato istituito un elenco nazionale;

- ha istituto il Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, organo consultivo del Governo, che ha fra i suoi compiti anche quello di favorire le iniziative di raccordo fra le politiche nazionali e regionali in materia di tutela dei consumatori e degli utenti.

Altra importante norma è costituita dall’articolo 148, comma 1, della legge 23 dicembre 2000, n. 388 (Legge finanziaria 2001), che destina le entrate derivanti dalle sanzioni amministrative irrogate dall’Autorità garante per la concorrenza e del mercato ad iniziative a vantaggio dei consumatori.

Infine si segnala che la legge 30 luglio 1998, n. 281 (Disciplina dei diritti dei consumatori e degli utenti) è stata abrogata dal decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206 (Codice del consumo, a norma dell’articolo 7 della legge 29 luglio 2003, n. 229). Il Codice ha contribuito a riordinare e semplificare la normativa sulla tutela dei consumatori, in coordinamento con i principi e gli indirizzi affermati in sede comunitaria.

1.3. La Regione

La legge regionale 25 marzo 1985, n. 21 (Provvedimenti per la tutela e difesa del consumatore) da ultimo modificata dalla legge regionale 12 luglio 1994, n. 23, prevede, all’articolo 1, il perseguimento dei seguenti obiettivi:

“a) una efficace protezione contro i rischi per la salute e la sicurezza del consumatore;

b) una efficace protezione contro i rischi che possono nuocere agli interessi economici del consumatore;

c) la promozione e l’attuazione di una politica di informazione del consumatore;

d) la promozione e l’attuazione di una politica di educazione e di formazione del consumatore orientata alla costruzione di un nuovo e più razionale rapporto socioeconomico con la produzione e la distribuzione;

e) la promozione e lo sviluppo dell’associazionismo fra i consumatori ed il loro diritto ad essere rappresentati ed ascoltati."

Il nuovo Statuto della Regione Piemonte, all’articolo 10, comma 2 sancisce che “La Regione, nel tutelare il consumatore, promuove la pluralità dell’offerta, la correttezza dell’informazione, la sicurezza e la qualità dei prodotti e favorisce lo sviluppo di associazioni tra i consumatori.”

1.4. I risultati di gestione della legge regionale

Va considerato infine quanto è stato realizzato in questi anni di gestione della l.r. n. 21/1985. Tale strumento normativo ha consentito l’avvio ed il consolidamento di una politica d’informazione e formazione dei consumatori, di una politica di coinvolgimento della scuola per una educazione al consumo, il consolidarsi dell’associazionismo consumerista sul territorio, il riconoscimento del ruolo propositivo delle associazioni presso l’ente regionale nei suoi diversi settori d’intervento.

Una particolare attenzione occorre porre quindi agli obiettivi posti ed ai risultati raggiunti dal Piano di attività triennale 2002-2004 in materia di difesa e tutela del consumatore, approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 270-31622 del 15 ottobre 2002.

Il Piano ha previsto la promozione dei seguenti obiettivi:

1. completamento ed attivazione della strumentazione normativa regionale in materia di tutela del consumatore, in armonia con la normativa nazionale;

2. presenza sul territorio regionale di centri di assistenza al cittadino;

3. consolidamento e sviluppo dell’informazione e della formazione sul consumerismo;

4. promozione delle carte dei servizi e degli accordi intercategoriali finalizzati alla chiarezza delle regole, al contenimento e alla rapida risoluzione del contenzioso fra organizzazioni dei consumatori, associazioni di categoria e aziende di gestione di pubblici servizi.

Per quanto attiene al primo obiettivo, occorre ricordare che la normativa regionale ha interessato, in tale ambito, i settori dell’agricoltura, del commercio, dell’artigianato, della sanità, dei trasporti, dell’ambiente, del turismo, della comunicazione radio-televisiva, della pubblica amministrazione, della formazione professionale. Significativi miglioramenti si sono poi registrati in materia di edilizia agevolata e convenzionata, di assistenza e di istruzione.

Per quanto concerne gli altri obiettivi contenuti nel suddetto piano, una rapida ed efficace sintesi è rappresentata dall’uso delle risorse finanziarie assegnate alla Direzione Commercio e artigianato.

Nel triennio 2002-2004, l’ammontare complessivo della spesa è stato di 1.772.543,27 euro, di cui 1.192.331,00 per contributi alle associazioni dei consumatori ed agli enti locali territoriali ed i restanti 580.212,27 euro per iniziative promosse dall’amministrazione regionale.

Più precisamente: nel 2002 la spesa è stata pari a 619.746,21 euro, di cui 413.165,00 euro per i contributi e 206.581,21 euro per le spese dell’amministrazione; nel 2003 la spesa impegnata è stata pari a 662.780,52,di cui 413.166,00 per i contributi e la restante parte (249.614,52 euro) per le altre spese dell’amministrazione; nel 2004 la spesa complessiva è stata pari a 490.016,54 euro, di cui 366.000 per i contributi e 124.016,54 euro per le spese dell’amministrazione.

Il Piemonte ha assicurato e potenziato la creazione di centri di assistenza al cittadino in ragione di uno sportello in ciascuna provincia, che attualmente sono 14. Gli sportelli del consumatore sono legati a numeri verdi provinciali, che collegano la rete degli sportelli provinciali, al fine di assicurare al consumatore un efficace e gratuito utilizzo del servizio. Sono stati da quattro associazioni dei consumatori iscritte all’albo regionale. Gli sportelli nel 2002 hanno gestito 56.353 casi, nel 2003 73.226 casi e nel 2004 circa 100.000.

In merito all’obiettivo relativo al consolidamento ed allo sviluppo dell’informazione e della formazione sul consumerismo, la Regione Piemonte ha promosso numerose iniziative nel triennio 2002-2004 fra le quali si citano sinteticamente le seguenti.

Si ricorda il bando nazionale per tesi di laurea in materia di difesa e tutela del consumatore che ha premiato 30 tesi su 86 con 2000,00 euro ciascuna. Tale iniziativa ha cadenza annuale ed è peraltro arrivata alla sua sedicesima edizione.

Nel 2002 nel settore scolastico sono state portate avanti iniziative rivolte ad insegnanti e studenti. In tale ambito la Regione ha ritenuto opportuno ampliare il campo di intervento, realizzando un progetto pilota di educazione al consumo, rivolto ai bambini della scuola materna ed elementare di età compresa tra i cinque ed i sette anni.

La Regione Piemonte ha poi finanziato, insieme alla Commissione europea, il progetto “I giovani e la sicurezza dei prodotti”, avente l’obiettivo di sensibilizzare il mondo della scuola, in particolare quella superiore, ed i vari enti preposti all’istruzione e alla tutela dei consumatori, affinché l’educazione al consumo consapevole ed informato possa entrare nel normale curriculum scolastico dei giovani. Il progetto oltre che a Torino, è stato realizzato in altre due città italiane (Roma ed Andria) e due straniere (Salonicco e Madrid). La prima fase ha previsto 32 ore di formazione per gli insegnanti referenti aderenti al progetto e la seconda fase 50 ore di interventi nelle classi con il sussidio di esperti. E’ stato ideato a supporto dell’iniziativa un kit multimediale per insegnanti e allievi.

E’ stato inoltre realizzato, in collaborazione con il dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università degli Studi di Torino, un corso di formazione giuridica per quadri delle Associazioni dei Consumatori della durata di 45 ore. Gli argomenti trattati sono stati: la tutela dei diritti del consumatore nella normativa nazionale e comunitaria, i contratti dei consumatori e le clausole vessatorie, il contratto di assicurazione, la vendita di beni immobili, i difensori civici, la vendita di beni di consumo, l’accesso alla giustizia, il credito al consumo e il diritto alimentare.

Nel corso del 2003 si è inoltre svolto a Torino, dal 19 al 21 giugno, il Forum sui diritti dei consumatori, che ha visto dibattere rappresentanti delle istituzioni locali, nazionali ed europee con le associazioni dei consumatori, in merito all’esperienza delle Regioni nel panorama europeo, nazionale e locale.

E’ stato sviluppato dal Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Torino un progetto di ricerca sulle Carte dei Servizi come strumenti di tutela del cittadino al fine di perseguire l’obiettivo della promozione delle carte dei servizi e degli accordi intercategoriali finalizzati alla chiarezza delle regole, al contenimento e alla rapida risoluzione del contenzioso fra organizzazioni dei consumatori, associazioni di categoria e aziende di gestione di pubblici servizi.

Un significativo salto di qualità si registra, allo scadere del 2003: il Ministero delle attività produttive ha ammesso al contributo complessivo di un milione di euro, i progetti biennali “Educazione al consumo” e “Informazione al consumo”, proposti dall’amministrazione regionale e che costituiscono continuazione di attività già intraprese in passato.

Altro elemento che si ritiene opportuno tenere in considerazione nella proposizione degli obiettivi del Piano triennale di attività 2005-2007, è costituito dall’aumento del numero delle associazioni iscritte all’albo regionale. Queste attualmente sono 14: ACU-Associazione Consumatori Utenti, Adiconsum Piemonte, Adoc Piemonte, Adusbef, Arco Piemonte, Associazione Consumatori Piemonte, Cittadinanzattiva, Codacons Piemonte, Federconsumatori Piemonte, Movimento Consumatori, Movimento difesa del cittadino, Unione Tutela Consumatori, Comitato Difesa Consumatori e La casa del consumatore. Tali associazioni sono dislocate in 27 sedi distribuite sul territorio regionale, e gestite da 198 addetti e 135 consulenti; nel 2003 hanno dichiarato nel complesso 31.500 soci iscritti e nel corso del 2004 hanno affrontato circa 131.000 casi presentati dai cittadini.

Appare utile rilevare la tipologia delle domande di contributo pervenute all’amministrazione: nel 2005 le associazioni e gli enti locali hanno presentato domande di contributo che hanno riguardato per il 67% circa le attività di sportello, per il 18% circa attività di formazione e approfondimento tematico, per il 15% iniziative di informazione al consumatore.

2. Indirizzi di attuazione

2.1. Obiettivi dei progetti e dei programmi.

Soggetti attuatori

I progetti ed i programmi devono convergere nel raggiungimento dei seguenti obiettivi:

1. revisione della strumentazione normativa regionale in materia di tutela del consumatore;

2. presenza sul territorio regionale di centri di assistenza al cittadino;

3. consolidamento e sviluppo dell’informazione e della formazione sul consumerismo;

4. proposte di azioni coordinate con imprese e pubbliche amministrazioni per sviluppare e sostenere migliori standard di trasparenza e di qualità nella produzione, distribuzione ed erogazione di beni e servizi e per prevenire il più possibile l’instaurarsi di contenziosi.

I soggetti attuatori sono la Regione, le associazioni di consumatori iscritte all’albo regionale e gli enti locali territoriali. Ad essi occorre aggiungere altri enti che svolgono ruoli differenziati ed autonomi e che possono concorrere al raggiungimento degli obiettivi, quali l’Unione europea, lo Stato, l’Unioncamere, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e gli enti ad esse collegati - nell’ambito delle competenze di cui all’articolo 2 della legge 29 dicembre 1993, n. 580 (Riordinamento delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura) e al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206 (Codice del consumo, a norma dell’articolo 7 della legge 29 luglio 2003, n. 229) - le organizzazioni di categoria, le scuole di ogni ordine e grado, gli organi d’informazione.

2.1.1. Revisione della strumentazione normativa regionale in materia di tutela del consumatore.

In considerazione del sempre più esteso interesse della Regione nel prevedere, all’interno delle normative di settore, l’attenzione alla tutela e all’informazione del consumatore e utente, si rende necessario rivedere l’impianto legistico della l.r. 21/1985, al fine di renderla più congruente alle riforme dell’ordinamento sia costituzionale che amministrativo, introdotte a partire dai primi anni Novanta.

In particolare, occorre verificare il ruolo assegnato alla Consulta dalla l.r 21/1985, considerato che, nei fatti, tale organo non si è più dimostrato essere luogo di confronto dell’amministrazione regionale con le associazioni, gli enti locali e il mondo accademico. Il ruolo della Consulta è stato svuotato a seguito dell’introduzione di disposizioni che tutelano i consumatori ed, in particolare, del coinvolgimento in differenti sedi dei rappresentanti dell’associazionismo. A tal riguardo si pensi alla legge regionale 12 luglio 1994, n. 23 che, oltre ad introdurre alcune modifiche nella l.r. 21/1985, al fine di una maggiore tutela e difesa del consumatore ha inserito delle disposizioni nelle leggi regionali n. 47/1975, 30/1984, 27/1987, 38/1987, 55/1987, 52/1991.

Si tenga conto ad esempio del fatto che nel triennio 2002-2004, la Consulta regionale per la difesa e tutela del consumatore si è riunita due volte nel 2003.

2.1.2. Presenza sul territorio regionale di centri di assistenza al cittadino

Occorre mettere a disposizione del cittadino, oltre all’informazione sui propri diritti e doveri, centri di assistenza qualificati, presso i quali possa ottenere un servizio di documentazione, ricevere consigli, prospettare i propri problemi, derivandone precise indicazioni operative.

Il Piano si pone l’obiettivo di rafforzare tali centri nei capoluoghi delle province piemontesi, con orari e giorni di apertura, strutture tecniche e personale professionale, tali da consentire un ampio e soddisfacente servizio. Detto obiettivo deve essere perseguito in collaborazione con le associazioni dei consumatori e con gli enti locali.

2.1.3. Consolidamento e sviluppo dell’informazione e della formazione sul consumerismo.

I consumatori sono ormai sollecitati da numerose fonti, tanto da porsi, in alcuni casi, il problema della scelta del materiale informativo adeguato, sia in termini di affidabilità della fonte stessa, sia in termini di individuazione delle notizie utili. La miglior tutela del consumatore è quindi costituita dalla conoscenza delle regole e dalla capacità di comprensione delle informazioni su beni e servizi.

La Regione deve, anche in collaborazione con altri soggetti, continuare a promuovere e gestire le informazioni, con tutti gli strumenti che la tecnica fornisce, tenuto conto dell’esperienza maturata, con i “Quaderni del consumatore”, gli “Spieghevoli”, gli “Strumenti”, l’etichetta multimediale “Informaconsumatori”, valorizzando anche la capacità informativa delle associazioni dei consumatori.

Si ritiene indispensabile altresì promuovere e condurre un’opera di informazione sui diritti dei consumatori nei confronti delle aziende produttrici di beni e fornitrici di servizi; ciò deriva dalla considerazione che un diritto conosciuto è più agevolmente affermabile.

Devono essere condotte anche azioni di promozione, attraverso l’organizzazione o il sostegno di momenti di dibattito e di approfondimento sui temi inerenti il consumerismo, nonché delle iniziative finalizzate ad attrarre l’attenzione su tali problemi.

Sono state realizzate le seguenti iniziative, sostenute dalla Regione, rivolte alla formazione di una cultura consumeristica: la promozione di studi di livello universitario tramite l’emanazione di bandi di concorso per tesi di laurea in materia di tutela del consumatore; la promozione di corsi di formazione dei quadri di associazioni, enti pubblici ed aziende; la promozione di progetti di formazione per la scuola.

Tali esperienze sono da estendere al triennio 2005-2007; inoltre risultano da consolidare la formazione consumeristica nella scuola di ogni ordine e grado, nonché la formazione dei quadri delle associazioni, delle imprese e degli enti locali. La necessità è impellente, per motivi riconducibili all’esigenza di avere:

* presso le associazioni, un patrimonio professionale specifico che possa essere di aiuto al consumatore;

* presso le aziende, sensibilità e conoscenza sul diritto e l’economia dei consumi, che sempre più costituiscono fattore limitante all’attività dell’impresa;

* presso la pubblica amministrazione e presso le scuole, programmi di educazione al consumo consapevole.

2.1.4. Proposte di azioni coordinate con imprese e pubbliche amministrazioni per sviluppare e sostenere migliori standard di trasparenza e di qualità nella produzione, distribuzione ed erogazione di beni e servizi e per prevenire il più possibile l’instaurarsi di contenziosi.

Lo sviluppo della cultura consumeristica costituisce un’esigenza per un sistema Piemonte forte, trasparente e competitivo. Data per consolidata l’acquisizione della rappresentatività sociale delle associazioni dei consumatori, iniziato il percorso del riconoscimento della loro rappresentatività tecnica, favorita dall’azione del Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti in particolare a livello nazionale, occorre anche localmente promuovere e sostenere accordi e protocolli con imprese e pubbliche amministrazioni. Quanto detto allo scopo di sviluppare e sostenere migliori standard di trasparenza e di qualità nella produzione, distribuzione ed erogazione di beni e servizi e per prevenire il più possibile l’instaurarsi di contenziosi. Al fine del perseguimento del suddetto obiettivo occorre individuare e attivare strumenti di monitoraggio delle caratteristiche qualitative e quantitative dei beni e servizi di più largo e generale consumo.

3. Criteri per la scelta dei progetti e dei programmi di attivita’ da incentivare e priorita’ di intervento

3.1. I progetti e i programmi di attività da incentivare, sia attraverso la spesa diretta, sia attraverso la spesa contributiva, devono fare esplicito riferimento agli indirizzi di attuazione di cui al punto 2.

3.2. Per quanto attiene l’attività della Regione, occorre privilegiare le iniziative di informazione e formazione volte a raggiungere l’intero territorio regionale, inserite in programmi o progetti d’interesse nazionale ed europeo, o finalizzate a pubblicizzare i servizi resi dalle associazioni dei consumatori e dagli enti locali territoriali. Gli interlocutori, a cui i programmi e i progetti vanno indirizzati, sono i consumatori e le loro associazioni, gli enti locali territoriali, il sistema scolastico e le imprese, anche nelle loro forme associative.

L’azione della Regione è volta anche a far conoscere gli accordi e i protocolli con imprese e pubbliche amministrazioni, per sviluppare e sostenere migliori standard di trasparenza e di qualità nella produzione, distribuzione ed erogazione di beni e servizi e per prevenire il più possibile l’instaurarsi di contenziosi.

3.3. La spesa contributiva, il cui ammontare non può superare l’80% del costo del progetto ritenuto ammissibile, privilegia le iniziative sostenute o proposte da più soggetti.

La spesa ammissibile consiste nella sommatoria di tutte le voci di costo che concorrono a realizzare le iniziative; per quanto concerne gli enti locali territoriali tali voci non comprendono i costi relativi alle proprie sedi e al proprio personale.

3.3.1. L’obiettivo prioritario della politica contributiva è di assicurare la presenza, sul territorio regionale, di centri di assistenza al cittadino in ragione di uno sportello per ciascuna provincia.

Tali sportelli devono essere accessibili a tutti i cittadini.

Possono essere gestiti da una o più associazioni e/o con l’intervento dell’ente locale che partecipi sinergicamente con un sostegno finanziario: a parità di qualità del servizio fornito, nei casi in cui due o più associazioni presentino un unico progetto in unica sede con strumenti e personale delle stesse associazioni coinvolte nel progetto e/o nel caso che l’Ente locale partecipi con un sostegno finanziario pari almeno al 20% della spesa ammissibile, verrà data priorità al loro progetto.

Nel rispetto di tale principio, la Regione sceglie il miglior servizio offerto, provvedendo a definire nel dettaglio, con deliberazione della Giunta regionale, criteri, tempi e modalità per l’ammissibilità delle voci di spesa.

La Regione intende inoltre consolidare, insieme alle associazioni dei consumatori, un servizio di numero verde, che colleghi la rete degli sportelli provinciali, al fine di assicurare al consumatore un efficace e gratuito utilizzo del servizio sull’intero territorio regionale.

3.3.2. I programmi ed i progetti di cui al punto 2.1.3. sono sostenibili in relazione alla diffusione sul territorio regionale delle iniziative di informazione e formazione.

3.3.3. E’ assicurato il sostegno alle iniziative rientranti nell’ambito della politica consumeristica dell’Unione europea e dello Stato.

3.3.4. E’ inoltre assicurato il sostegno alle attività di ricerca e approfondimento sui temi d’interesse per la tutela del consumatore.

4. Risorse finanziarie

Al fine di raggiungere gli obiettivi del presente piano, la Regione si avvale delle risorse di cui all’Unità previsionale di base (UPB) 17021 (Commercio e artigianato Tutela del consumatore Mercati Titolo I: spese correnti) del bilancio di previsione per l’anno finanziario 2006 e del bilancio pluriennale per gli anni 2006-2008 e di eventuali trasferimenti provenienti dallo Stato e dall’Unione europea.

(omissis)



Deliberazione del Consiglio Regionale 13 giugno 2006, n. 76 - 19792

Individuazione, ai sensi dell’articolo 5 della legge regionale 23 marzo 1995, n. 39, delle associazioni aventi titolo a proporre propri candidati in seno alla Consulta regionale per i problemi dei lavoratori extra-comunitari e delle loro famiglie, di cui all’articolo 4 della legge regionale 8 novembre 1989, n. 64

(omissis)

Tale deliberazione, nel testo che segue, è posta in votazione: il Consiglio approva.

IL CONSIGLIO REGIONALE

vista la legge regionale 8 novembre 1989, n. 64 (Interventi regionali a favore degli immigrati extra-comunitari residenti in Piemonte) che prevede, all’articolo 4, la costituzione della Consulta regionale per i problemi dei lavoratori extra-comunitari e delle loro famiglie;

considerato che l’articolo 4, comma 4, della l.r. 64/1989 stabilisce inoltre che “alla nomina dei membri della Consulta, si provvede a norma della legge regionale 18 febbraio 1985, n. 10 e successive modificazioni”;

considerato che la l.r. 10/1985 è stata abrogata e sostituita dalla successiva l.r. 39/1995 (Criteri e disciplina delle nomine ed incarichi pubblici di competenza regionale e dei rapporti tra la Regione ed i soggetti nominati) che all’articolo 5 dispone “qualora le Associazioni, Enti, Istituti ... non siano nominativamente previsti dalle leggi, ma siano da questi indicati solo i criteri per la loro individuazione e il loro numero, il Consiglio regionale, su proposta della Commissione consiliare competente per materia, sentito l’Assessore competente, procede alla loro individuazione”;

considerato che di tale Consulta, istituita a livello regionale con decreto del Presidente della Giunta, fanno parte, fra gli altri:

1) tre rappresentanti delle Organizzazioni a carattere nazionale maggiormente rappresentative e operanti sul territorio regionale a favore dei cittadini extra-comunitari immigrati in Italia e delle loro famiglie (l.r. 64/1989, articolo 4, comma 3, lettera c);

2) quindici lavoratori rappresentanti delle Organizzazioni regionali più significative, che abbiano una consistenza di almeno trenta soci, che siano espressione delle maggiori Comunità di immigrati extra-comunitari residenti in Piemonte, che abbiano sede e che operino all’interno della Regione da almeno due anni, che svolgano attività culturali e sociali e che abbiano la reale rappresentanza dei cittadini di cui sopra, legalmente riconosciute attraverso uno Statuto rogato con atto notarile (l.r. 64/1989, articolo 4, comma 3, lettera d);

3) tre rappresentanti delle Organizzazioni miste degli italiani ed extra-comunitari, con sede in Piemonte, aventi una consistenza di almeno cinquanta soci e che operino da almeno tre anni a favore degli immigrati extra-comunitari in Piemonte e delle loro famiglie (l.r. 64/1989, articolo 4, comma 3, lettera e);

4) tre rappresentanti degli Istituti di Patronato ed assistenza sociale a carattere nazionale maggiormente rappresentativi che assistono in Piemonte gli immigrati e le loro famiglie (l.r. 64/1989, articolo 4, comma 3, lettera h);

vista la richiesta formulata dall’Assessorato al Welfare - Lavoro di avviare le procedure relative all’individuazione nominativa delle Organizzazioni di cui alle lettere c), d), e) ed h), del comma 3, dell’articolo 4 della l.r. 64/1989;

considerato che le associazioni rientranti nel punto sub 2) in possesso dei requisiti non raggiungono la quota prevista, si ritiene di dover considerare rientranti quelle associazioni di carattere misto che presentino almeno una delle seguenti caratteristiche:

1) una componente minoritaria di popolazione autoctona rispetto a quella straniera;

2) rappresentatività di etnie maggiormente presenti sul territorio regionale;

3) iscrizione nel registro delle associazioni e degli enti che svolgono attività a favore degli immigrati, istituito ai sensi dell’articolo 42 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero) e ai sensi degli articoli 52, 53 e 54 del d.p.r. 31 ottobre 1999, n. 394 (Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, a norma dell’articolo 1, comma 6, del d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286) e successive modificazioni;

fermo restando, per tutte le associazioni miste così individuate, il possesso dei requisiti previsti dalla legge per le organizzazioni di immigrati extracomunitari;

viste le proposte formulate dalla Commissione VII ai sensi dell’articolo 5 della l.r. 39/1995, contenute nell’Allegato A facente parte integrante della presente deliberazione e relative all’individuazione nominativa delle Organizzazioni di cui alle lettere c), d) e) ed h), del comma 3, dell’articolo 4 della l.r. 64/1989;

considerato che in data 1° giugno 2006, sentito il parere dell’Assessore competente, la Commissione VII ha espresso il proprio voto favorevole sulla proposta di deliberazione relativa a “Individuazione, ai sensi dell’articolo 5 della legge regionale 23 marzo 1995, n. 39, delle associazioni aventi titolo a proporre propri candidati in seno alla Consulta regionale per i problemi dei lavoratori extra-comunitari e delle loro famiglie di cui all’articolo 4 della legge regionale 8 novembre 1989, n. 64.”

delibera

di individuare, ai sensi dell’articolo 5 della l.r. 39/1995 e nei limiti sopra esposti, le Associazioni quali risultano nominativamente indicate nell’allegato A facente parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.






Tabelle














DELIBERAZIONI
DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO REGIONALE

Deliberazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale 1 giugno 2006, n. 84

L.R. n. 10/1989 e d.lgs. n. 165/2001 e s.m.i.: dipendente Dott. Michelangelo Fessia. Autorizzazione ad assumere incarichi extralavorativi (PC)

(omissis)

L’Ufficio di Presidenza, unanime,

delibera

1. l’autorizzazione, ai sensi della L.R. 23.1.1989, n. 10 (artt. 3 e 6), nonché del D.Lgs. 30.3.2001 n. 165 e s.m.i. (art. 53), vista la Deliberazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale n. 181/2000, a favore del Dott. Michelangelo Fessia finalizzata ad assumere l’incarico nei confronti della Provincia di Cuneo, quale Presidente della Commissione d’esame, per le prove relative ai corsi in premessa indicati dettagliatamente;

2. che tale autorizzazione è valida per i periodi 5-6-7-8/06/2006;

3. che l’incarico autorizzato deve essere svolto al di fuori dell’orario di servizio, oppure mediante impegno a recuperare le ore non lavorate presso l’Amministrazione regionale entro i novanta giorni successivi all’assenza;

4. che l’incarico in questione comporta il diritto a recepire gli eventuali compensi, indennità o rimborsi spese che saranno liquidati direttamente al dipendente, con l’obbligo di dare notizia agli Uffici del Consiglio Regionale delle somme erogate a tale titolo.

(omissis)



Deliberazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale 1 giugno 2006, n. 85

L.R. n. 10/1989 e d.lgs. n. 165/2001 e s.m.i.: dipendente dott. Corrado Zanotti. Autorizzazione ad assumere incarichi extralavorativi (PC)

(omissis)

IL CONSIGLIO REGIONALE

(omissis)

delibera

1. l’autorizzazione, ai sensi della L.R. 23.1.1989, n. 10 (artt. 3 e 6), nonché del D.Lgs. 30.3.2001 n. 165 e s.m.i. (art. 53), vista la Deliberazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale n. 181/2000, a favore del Dott. Corrado Zanotti finalizzata ad assumere l’incarico nei confronti della Provincia di Novara, quale Presidente delle Commissioni d’esame, per le prove relative ai corsi in premessa indicati dettagliatamente;

2. che tale autorizzazione è valida per i periodi 19-20-21-22-23/06/2006 e 10-11/07/2006;

3. che l’incarico autorizzato deve essere svolto al di fuori dell’orario di servizio, oppure mediante impegno a recuperare le ore non lavorate presso l’Amministrazione regionale entro i novanta giorni successivi all’assenza;

4. che l’incarico in questione comporta il diritto a recepire gli eventuali compensi, indennità o rimborsi spese che saranno liquidati direttamente al dipendente, con l’obbligo di dare notizia agli Uffici del Consiglio Regionale delle somme erogate a tale titolo.

(omissis)


DETERMINAZIONI
DEI DIRIGENTI

Giunta regionale

La legenda esplicativa relativa ai codici delle Direzioni e dei Settori è pubblicata a pagina del presente Bollettino (Ndr)



Codice 6.1
D.D. 11 maggio 2006, n. 168

Corresponsione contributi per manifestazioni varie sul territorio piemontese. Spesa Euro 86.000,00= Cap. 17188/2006

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare, in attuazione della D.G.R. n. 2-1967 del 16.01.2006, la somma di Euro 86.000,00= a copertura di contributi per manifestazioni varie come da allegato elenco che fa parte integrante della presente determinazione

Di autorizzare la liquidazione dei contributi in parola dietro documentazione di cui alle DD.G.R. 1-23841 del 26/1/98 e n. 3-27652 del 28 giugno 1999.

Alla spesa complessiva di Euro 86.000,00= si farà fronte con gli stanziamenti di cui al cap. 17188/2006 Acc. 100267 che presenta la necessaria copertura.

Il Dirigente responsabile
Enzo Carnazza


Allegato







Codice 17.7
D.D. 22 giugno 2006, n. 280

L.r. 21/97 e s.m.i. art. 21 - contributi Assistenza Tecnica anno 2005. Inammissibilita’ del progetto dell’impresa S.I.E.C.I. S.R.L. con sede legale in Torino

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Lucia Barberis



Codice 17.7
D.D. 27 giugno 2006, n. 282

L.R. 21/97 e s.m.i. artt. 16 e 18. Contributi in conto capitale per la localizzazione e rilocalizzazione degli insediamenti artigiani. Revoca del contributo all’impresa “Costruzioni Bergamino F.lli Snc di Bergamino Domenico e Mariano” e concessione del contributo per pari importo all’impresa “Porracchia Roberto”

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Lucia Barberis



Codice 17.7
D.D. 28 giugno 2006, n. 293

L.R. 21/97 e s.m.i artt. 16 e 18 - localizzazione e rilocalizzazione degli insediamenti artigiani - contributi anno 2000 - Erogazione all’impresa Martini Silvio di Euro 10.000,00 (cap.26750/05 - I n. 5979/2005 - UPB N. 1603 - Acc. n. 101313)

Premesso che:

la L.R. 21/97 come modificata dalla L.R. 24/99, (supplemento al BUR n° 37 del 15/09/1999) prevede agli artt. 16 e 18, la concessione di contributi regionali in conto capitale fino al 40% della spesa complessiva ritenuta ammissibile, dedotti gli oneri fiscali, a imprese artigiane singole e associate per progetti di localizzazione o rilocalizzazione, in aree idonee sotto il profilo urbanistico ed ambientale, la cui tipologia è definita dalla normativa medesima;

con D.G.R. n 35-428 del 10/07/2000 la Giunta Regionale ha approvato il Programma degli interventi di cui alla citata normativa per l’anno 2000, individuando gli ambiti di intervento, i criteri le modalità di concessione dei contributi e le modalità e i termini di presentazione delle domande;

con DD n 350 del 09/11/2000, - Impegno 5303/2000 sul Cap 25569/2000 (A100185/2000)- è stato concesso un contributo all’ impresa artigiana Martini Silvio, pos. 24, per Euro 100.000,00 di cui risultano ad oggi ancora da liquidare Euro 10.000,00, rendicontati con nota n 16939/17.7 del 1°.12.2005 ;

le risorse a suo tempo impegnante con la citata DD per la concessione del contributo e non liquidate, risultano perenti agli effetti amministrativi a decorrere dal 01/01/2005;

la D.G.R. n° 17-1088 del 14.10.2005 prevede che le risorse stanziate sul Cap. 26750/2005 accantonate con D.G.R. n 13-1084 del 14/10/2005 sono utilizzate, tra l’altro, per il pagamento delle somme impegnate nel corso degli esercizi finanziari precedenti e dichiarate perenti agli effetti amministrativi a partire dal 01/01/2005;

per far fronte alle obbligazioni assunte nei confronti della citata impresa si rende pertanto necessario liquidare la quota di Euro 10.000,00 già impegnata con D.D. n 536 del 28/11/2005 - cap n. 26750/05 - I n 5979/2005 - Acc. n 101313 - UPB N 1603 ;

IL DIRIGENTE

visto il D. Lgs. n. 165/2001;

vista la L.R. n. 51/1997;

vista la L.R. n. 7/2001;

vista la L. R. n. 21/97 e s.m.i.;

vista la L.R. n 10/04;

vista la L.R. n 3/2005;

vista la L.R. n 14/2005;

in conformità con gli indirizzi in materia disposti dalla Giunta Regionale e nell’ambito delle risorse accantonate con D.G.R. 13-1084 del 14/10/05;

vista la nota del Direttore Regionale Commercio ed Artigianato n° 14440/17 del 17/10/05;

determina

con le motivazioni di cui in premessa che qui sostanzialmente e integralmente si richiamano:

di erogare la somma di Euro 10.000,00 a saldo del contributo concesso nell’anno 2000 ai sensi degli articoli 16 e 18 della L.R. 21/97 e s.m.i. all’impresa Martini Silvio;

all’attuazione del presente provvedimento si fa fronte con le risorse impegnate con D.D. n 536 del 28/11/2005 (UPB 1603 - CAP 26750/05 - ACC 101313/05 - I 5979/05;

di ridurre contestualmente l’impegno n 5303/2000 assunto con d.d. 305 del 9/11/2000 per la somma di Euro 10.000,00 che risulta perente agli effetti amministrativi;

l’erogazione della somma predetta avverrà nel corso del corrente anno a favore dell’ impresa Martini Silvio per l’importo di Euro 10.000,00.

Si da atto che le agevolazioni alle imprese previste dal presente provvedimento sono soggette al regime “de minimis” di cui alla normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato, Regolamento C.E. n. 69/2001 del 12.1.2001, e che pertanto non sussiste l’obbligo di notifica alla U.E..

Avverso il presente provvedimento sono ammessi il ricorso al TAR entro 60 giorni dalla piena conoscenza del provvedimento da parte dell’interessato e il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla piena conoscenza del provvedimento da parte dell’interessato.

Ai sensi dell’art 13 del D.Lgs. 196/2003, i dati personali sono raccolti presso il Settore Promozione, sviluppo e credito dell’artigianato della Regione Piemonte, per le sole finalità di gestione. Gli interessi possono far valere i diritti loro spettanti nei confronti della Regione Piemonte e del Dirigente del citato Settore, rispettivamente titolare e responsabile del trattamento dei dati personali. Il suddetto trattamento rientra nei casi di esclusione di notifica al Garante ai sensi dell’art. 37 del citato D.LGS 196/2003.

La presente determinazione sarà pubblicata sul BU della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto, dell’art. 8 della L.R. 51/97 e dell’art. 14 del regolamento regionale 29/07/2002 n. 8/R.

Il Dirigente responsabile
Lucia Barberis



Codice 21.4
D.D. 7 luglio 2006, n. 554

L.R. 32/2002 - Aggiornamento Albo delle Societa’ Sportive Storiche del Piemonte per l’anno 2006

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- di aggiornare per l’anno 2006, integrandolo con i nominativi delle società sportive descritte in premessa, l’Albo delle Associazioni sportive storiche del Piemonte, ai sensi dell’art. 2 comma 4 della l.r. 32/2002, articolato nelle sezioni:

sezione A - Associazioni costituite da almeno 70 anni;

sezione B - Associazioni costituite da almeno 70 anni e la cui sede sociale sia la medesima da almeno 50 anni

- di approvare l’elenco aggiornato dei soggetti iscritti all’Albo delle Associazioni sportive storiche del Piemonte, sezioni A e B, allegato al presente provvedimento Dirigenziale, quale parte integrante e sostanziale.

- di non iscrivere l’associazione sportiva Biellese tiro a volo alla sez. A dell’Albo delle Associazioni sportive storiche del Piemonte per documentazione carente;

La presente determinazione sarà pubblicata sul B.U.R. della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

Il Dirigente responsabile
Franco Ferraresi


Allegato





Codice 22.8
D.D. 2 gennaio 2006, n. 1

Decreto Ministeriale dell’Ambiente n. 106 del 16 marzo 2001. Bando regionale 2001 per la concessione di contributi per la realizzazione di impianti fotovoltaici di potenza da 1 a 20 kWp collegati alla rete elettrica di distribuzione in bassa tensione. Revoca del contributo assegnato a causa di rinuncia e scorrimento della graduatoria

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di revocare, per le motivazioni espresse in premessa, il contributo precedentemente assegnato nei confronti dei soggetti beneficiari - contraddistinti con il codice ufficio - individuati nella Tabella 1, allegata alla presente determinazione per costituirne parte integrante, per la somma di euro 59.601,71;

di dare atto che, in base allo scorrimento previsto dall’art. 8, comma 4 del bando, la suddetta somma pari ad euro 59.601,71, già impegnata sul cap. 26770/02 (I. 5801) con determinazione n. 492 del 21 novembre 2002 e resasi disponibile a causa delle suddette revoche di contributo, è assegnata fino alla concorrenza di detto importo ai soggetti indicati nella Tabella 2, allegata alla presente determinazione per farne parte integrante e sostanziale, quali beneficiari titolari di domande idonee ma sprovviste di copertura finanziaria inseriti nella graduatoria approvata con la determinazione n. 149 del 21 maggio 2002;

di dare atto che al beneficiario collocato nell’ultima posizione della medesima Tabella 2 contraddistinto con il codice ufficio 198/FV01 è stata assegnata solo una quota parte, fino alla concorrenza di euro 11.150,60;

di dare atto che si provvederà allo scorrimento della graduatoria, qualora si rendessero disponibili ulteriori risorse, a seguito di rinunce o revoche effettuate nei confronti dei suddetti beneficiari;

di dare, altresì, atto che all’erogazione delle somme si provvederà con successivi ed appositi atti di liquidazione a seguito della dimostrazione della corretta realizzazione degli stessi e salve ulteriori verifiche istruttorie.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al TAR Piemonte entro 60 giorni.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dall’art. 16 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia



Codice 22.4
D.D. 11 gennaio 2006, n. 6

Progetto per il potenziamento della rete di vendita del metano per autotrazione. Liquidazione al Comune di Chivasso (TO) delle risorse assegnate per l’attivazione di un distributore per la vendita di metano per autotrazione. Spesa di Euro 75.000,00 sul cap. 26938/2002

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Carla Contardi



Codice 22.7
D.D. 12 gennaio 2006, n. 8

Comune di Vercelli. Bonifica p.v. Esso, Via Manzone n. 50, S.S. n. 23 di Massazza. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa’ Esso Italiana s.r.l. con sede legale in Via Castello della Magliana n. 8, Roma. Importo 40.270,16. (Cod. Anagrafe Reg.le 761)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano



Codice 22.5
D.D. 16 gennaio 2006, n. 9

D.G.R. n. 16-409 del 10.07.2000. Determinazioni dirigenziali nn. 480/2001, 413/2003 e 354/2005. Consorzio di Bacino Rifiuti dell’Astigiano (C.B.R.A.) di Asti. Progetto territoriale di raccolta differenziata e dei conferimenti separati e realizzazione centro di raccolta in comune di Montiglio Monferrato. Proroga termini di realizzazione dell’intervento e di rendicontazione delle spese sostenute.

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Agata Milone



Codice 22.5
D.D. 16 gennaio 2006, n. 10

Progetti territoriali per la raccolta differenziata dei rifiuti. D.G.R. n. 16-409 del 10.07.2000. Consorzio ACEM di Mondovi’ (CN). Raccolta differenziata porta a porta della frazione secco leggera dei rifiuti urbani domestici. Ulteriore proroga avvio progetto nei comuni della C.M. Alta Val Tanaro

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Agata Milone



Codice 22.5
D.D. 16 gennaio 2006, n. 11

D.G.R. n. 16-409 del 10.07.2000. Determinazioni dirigenziali 137 del 13 giugno 2005 e 204 del 12 agosto 2005. Consorzio di Bacino Basso Novarese di Novara (NO). Progetto territoriale per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani nel Basso Novarese, Sottoprogetto B, Citta’ di Novara - Lotto 2 (fasi 5 e 6 - Quartieri Nord Est e S.Agabio, centro e frazioni). Approvazione nuovo quadro economico.

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Agata Milone



Codice 22.8
D.D. 20 gennaio 2006, n. 12

Art. 8 Legge 10/1991. Bando regionale aperto a favore degli Enti locali piemontesi. Minore erogazione di contributo nei confronti dell’intervento con il codice ufficio C98/064/01. Economia di spesa di euro 2.556,46 sul cap. 26770/2000 (I. 1642), andato in perenzione amministrativa

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

* di ridefinire, per le motivazioni espresse nelle premesse, il contributo assegnato a favore del Comune individuato con il codice ufficio C98/064/01 nella misura di euro 5.965,08 per l’intervento di risparmio energetico approvato con determinazione n. 229 del 5 maggio 2000;

* di dare atto che è stata effettuata una minore erogazione di contributo pari ad euro 2.556,46 nei confronti del Comune titolare del succitato intervento;

* di accertare, conseguentemente, un’economia di spesa pari ad euro 2.556,46 sull’impegno assunto sul cap. 26770/2000 (I. 1642) con determinazione n. 229 del 5 maggio 2000, caduto in perenzione amministrativa.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al TAR Piemonte entro 60 giorni.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dall’art. 16 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia



Codice 22.7
D.D. 20 gennaio 2006, n. 13

Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa’ Fiat Auto S.p.A. con sede legale in C.so Giovanni Agnelli n. 180, Torino per la realizzazione dell’intervento di bonifica con misure di sicurezza, ricadente nei Comuni di Orbassano e Rivalta, dello Stabilimento Gallerie Climatiche e Aerodinamiche Fiat Auto S.p.A., Via F. Coppi n. 2, Orbassano. Importo 174.405,52 (Cod. Anagrafe Reg.le 537)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano



Codice 22
D.D. 24 gennaio 2006, n. 14

Riduzione di impegni di spesa della Direzione “Tutela e risanamento ambientale - Programmazione gestione rifiuti”

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

di ridurre, per i seguenti importi, gli impegni di spesa sotto elencati:



Determinazione

Data

Anno

numero

anno 2005

anno 2006

importo riduzioni

n. modifica

140

08/06/1998

1998

316923

26905

20222

156.414,57

689

420

02/08/2000

2000

3755

26958

22826

369.146,69

690

510

18/10/2001

2001

5062

27015

26301

0,02

691

512

22/10/2001

2001

5106

26838

26278

270.173,27

692

512

22/10/2001

2001

5107

26827

22759

827.258,27

693

543

06/11/2001

2001

5542

26940

22800

9.994,51

694

219

03/07/2002

2002

2407

15640

14510

0,02

695

354

06/09/2002

2002

3614

15103

11617

203,86

696

354

06/09/2002

2002

3615

15098

11605

217,33

697

354

06/09/2002

2002

3616

15108

11623

865,65

698

356

09/09/2002

2002

3640

15700

Cap. annullato

14.622,29

699

364

12/09/2002

2002

3717

15186

13586

0,01

700

515

25/11/2003

2003

6435

10870

11733

0,01

701

388

17/09/2003

2003

4246

15103

11617

0,05

702

236

03/06/2003

2003

2184

15249

10434

0,61

703

416

10/10/2003

2003

4769

15187

10429

1.878,93

704

472

13/11/2003

2003

5805

15221

12554

0,01

705

477

14/11//2003

2003

5887

15325

14499

99,75

706

525

27/11/2003

2003

6679

15103

11617

311,74

707

525

27/11/2003

2003

6680

15098

11605

216,70

708

525

27/11/2003

2003

6681

15108

11623

93,01

709

535

27/11/2003

2003

6880

15187

10429

609,69

710

396

01/10/2003

2003

4566

15191

20618

0,01

711

223

30/05/2003

2003

2188

15250

12579

0,03

712

54

10/03/2004

2004

657

15187

10429

0,67

32

73

05/04/2004

2004

1003

15183

12533

15,59

33

84

27/04/2004

2004

1348

23235

20885

1.206,66

34

117

25/05/2004

2004

1774

15249

10434

0,83

35

122

27/05/2004

2004

1876

10870

11733

2.550,46

36

241

03/08/2004

2004

3869

15187

10429

7,84

37

281

17/09/2004

2004

4378

15103

11617

313,66

38

281

17/09/2004

2004

4379

15098

11605

217,07

39

281

17/09/2004

2004

4380

15108

11623

93,00

41

288

27/09/2004

2004

4550

15249

10434

2.440,26

42

292

28/09/2004

2004

4586

15187

10429

278,96

43

410

30/11/2004

2004

7666

15187

10429

1.162,36

44



La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’articolo 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso giurisdizionale nel termine di 60 giorni.

Il Direttore regionale
Laura Bruna



Codice 22
D.D. 26 gennaio 2006, n. 15

Impegno a favore del Dr. Fabio Sarzi Amade’ della somma di euro 8.666,72 sul capitolo 10429/2006 ex 15187, nell’ambito dell’accantonamento effettuato con D.G.R. n. 37-2040 del 23 gennaio 2006 (UPB 22021 - A. 100082), a copertura totale delle spese previste dal contratto di collaborazione

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

- di impegnare a favore del Dr. Fabio Sarzi Amadè la somma di euro 8.666,72 sul capitolo 10429/2006 ex 15187 (I. 141/05), nell’ambito dell’accantonamento effettuato con D.G.R. n. 37-2040 del 23 gennaio 2006 (UPB 22021 - A. 100082), a copertura totale delle spese previste dal contratto di collaborazione stipulato con il Dr. Fabio Sarzi Amadè;

- di stabilire che la suddetta somma sarà erogata nei termini di cui al contratto relativo Rep. n. 10284 del 6 giugno 2005.

Avverso la presente determinazione è ammesso il ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al TAR della Regione Piemonte.

La presente determinazione verrà pubblicata per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto.

Il Direttore regionale
Laura Bruna



Codice 22.7
D.D. 2 febbraio 2006, n. 17

Comune di Predosa (AL). Bonifica fase II p.v. Esso, Via Alessandria n. 6. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa’ Esso Italiana S.r.l. con sede legale in Roma, Via Castello della Magliana n. 25. Importo 34.619,45 (Cod. Anagrafe Reg.le 1134)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano



Codice 22.7
D.D. 2 febbraio 2006, n. 18

Comune di Novara. Bonifica area interna stabilimento Radici Chimica, Via Fauser n. 50. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa’ Radici Chimica con sede legale in Bergamo, Via Verdi n. 11. Importo 22.529,92 (Cod. Anagrafe Reg.le 1239)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano



Codice 22.1
D.D. 2 febbraio 2006, n. 19

L.R. 32/82, art. 12. Lavori di recupero ambientale in localita’ Corteranzo nel Comune di Murisengo (AL). Liquidazione della somma di Euro 21.289,20 - (cap. 26940/2002 - imp. 5640) quale saldo del contributo regionale concesso con D.D. n. 474 del 14/11/2002

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Carlo Bonzanino



Codice 22.1
D.D. 2 febbraio 2006, n. 20

L.R. 32/82, art. 12. Lavori di recupero ambientale in localita’ Frazione Ponsoni nel Comune di Porte (TO) appartenente alla Comunita’ Montana Valli Chisone e Germanasca. Liquidazione della somma di Euro 43.580,19 - (cap. 26940/2002 - imp. 5629) quale saldo del contributo regionale concesso con D.D. n. 466/22.01 del 14/11/2002

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Carlo Bonzanino



Codice 22.5
D.D. 2 febbraio 2006, n. 21

D.G.R. n. 25-1096 del 14.10.2005. Determinazione dirigenziale n. 349 del 30.11. 2005. Contributi ai Consorzi di Bacino per la concretizzazione degli studi di riprogettazione servizi di raccolta dei rifiuti urbani predisposti ai sensi della D.G.R. n. 29-13060 del 19.07.2004. Revoca quota parte contributo concesso al Consorzio ACEA di Pinerolo ed assegnazione della somma di Euro 15.691,86 al Consorzio CISA di Cirie’

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

per le considerazioni esposte in premessa:

* di revocare al Consorzio ACEA Pinerolese di Pinerolo la somma di Euro 15.691,86 , quota parte del contributo concesso con la Determinazione dirigenziale n. 349 del 30 novembre 2005 per la riorganizzazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani nell’area omogenea Pinerolo;

* di assegnare al Consorzio Intercomunale Servizi per l’Ambiente - CISA di Ciriè la somma di Euro 15.691,86, quale quota parte del contributo spettante per la riorganizzazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani nell’area omogenea Ciriè. La restante quota del contributo, pari ad Euro 99.553,14 , sarà concessa qualora si rendessero disponibili risorse derivanti da revoche o rinunce ai contributi assegnati con Determinazione dirigenziale n. 349 del 30 novembre 2005;

* di approvare, come di seguito dettagliato, il nuovo elenco dei Consorzi di Bacino beneficiari dei contributi concessi ai sensi della D.G.R. n. 25-1096 del 14 ottobre 2005 per la riorganizzazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani in aree omogenee di almeno 20.000 abitanti. Tale elenco sostituisce quello approvato con la Determinazione dirigenziale n. 349 del 30 novembre 2005:



Consorzio    Denominazione     Abitanti    Contributo concesso
    Area omogenea     al 31.12.2004    (5,00 euro/ab)
    (Comune con maggior
    n. abitanti)

Consorzio Intercomunale Servizi per l’ambiente -
CISA di Ciriè    Nole    39.879    199.395,00

Consorzio Smaltimento Rifiuti Area Biellese -
COSRAB di Biella    Andorno Micca    25.259    126.295,00

Consorzio di Bacino Alessandrino per la
raccolta il trasporto dei rsu di Alessandria    Alessandria    42.636    213.180,00

Consorzio ACEA Pinerolese di Pinerolo    Volvera    20.000    100.000,00

Consorzio Intercomunale Servizi per l’ambiente -
CISA di Ciriè (quota parte del contributo spettante)    Cirie’    23.049    15.691,86

Totale    654.561,86



La mancata presentazione del monitoraggio trimestrale sullo stato di avanzamento dei servizi, da inviare al Settore Programmazione gestione rifiuti nei termini e con le modalità stabilite dal punto 6 dell’allegato alla Determinazione dirigenziale n. 286 del 21 ottobre 2005, costituirà motivo di revoca del contributo assegnato, con conseguente scorrimento della graduatoria e concessione del contributo alle aree omogenee non oggetto di finanziamento per insufficiente disponibilità di fondi. Costituirà altresì motivo di revoca il mancato raggiungimento al 31.12.2006 degli obiettivi stabiliti.

Il contributo sarà erogato in un’unica soluzione, secondo le modalità stabilite dal punto 7 dell’allegato alla determinazione dirigenziale n. 286 del 21 ottobre 2005.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso, entro 60 giorni dal ricevimento della stessa, al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 16 del D.P.G.R. 29 luglio 2002, n. 8/R.

Il Dirigente responsabile
Agata Milone



Codice 22.2
D.D. 2 febbraio 2006, n. 22

Legge regionale n. 40/1998 Disposizioni concernenti la compatibilita’ ambientale e le procedure di valutazione - attivita’ tecnico-scientifiche e di supporto all’attuazione della legge. Contratto di collaborazione con l’arch. Laltrelli (Rep. n. 10283 del 6 giugno 2005): impegno di spesa di euro 6.108,28 sul capitolo 10429/2006 ex 15187 (U.P.B. 22021 - A. 100082) Legge regionale n. 16/2005 art. 1 c. 1

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- di impegnare a favore dell’arch. Immacolata Laltrelli la somma di euro 6.108,28 sul capitolo 10429/2006 ex 15187 (I. 223/05), nell’ambito dell’accantonamento effettuato con DGR n. 37 -2040 del 23 gennaio 2006 (U.P.B. 22021 - A. 100082), a copertura parziale delle spese previste dal contratto di collaborazione stipulato con l’arch. Laltrelli;

- di stabilire che la suddetta somma sarà erogata nei termini di cui al contratto relativo Rep. n. 10283 del 6 giugno 2005;

- di dare atto che per le spese residue previste fino alla scadenza del contratto, pari a euro 15.558,32 si farà fronte con successivo o successivi atti di impegno nell’ambito dell’accantonamento di cui alla DGR n. 37-2040 del 23 gennaio 2006.

Avverso la presente determinazione è ammesso il ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al TAR della Regione Piemonte.

La presente determinazione verrà pubblicata per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto.

Il Direttore regionale
Laura Bruna



Codice 22.7
D.D. 9 febbraio 2006, n. 23

Comune di Quattordio (AL). Bonifica di Fase 1 - Area di servizio Esso, A 21 - Crocetta Sud. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa’ Esso Italiana S.r.l. con sede legale in Roma, Via Castello della Magliana n. 25. Importo 46.074,34 (Cod. Anagrafe Reg.le 766)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano



Codice 22.4
D.D. 9 febbraio 2006, n. 24

P.T.T.A. 1994/96 “Aree Urbane” Interventi n. 18 e 19 - Comune di Vercelli - Presa d’atto del quadro economico finale e trasferimento della somma a saldo di Euro 44.002,14, divenuta perente, mediante impegno e liquidazione sul cap. 22811/2006.

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- di prendere atto del quadro economico finale, riportato in premessa, relativo agli interventi n. 18 “Piano comunale di disinquinamento acustico” e n. 19 “Controllo e riduzione del traffico e incentivazione mezzi di trasporto a basso impatto ambientale” realizzati dal Comune di Vercelli nell’ambito dell’area programmata “Aree Urbane” di cui alla deliberazione CIPE 21/12/1993 “Programma triennale per la tutela ambientale 1994/96";

- di provvedere ad erogare al Comune di Vercelli la somma di Euro 44.002,14 a saldo del finanziamento concesso per la realizzazione dei suddetti interventi, mediante impegno e liquidazione di pari importo sul cap. 22811/2006, somma già impegnata con determinazione dirigenziale n. 212 del 31 maggio 1999 (I. 349702, cap. 26952/1999), divenuta perente agli effetti amministrativi.

La presente determinazione dirigenziale sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

Il Dirigente responsabile
Carla Contardi



Codice 22
D.D. 10 febbraio 2006, n. 26

Impegno della somma di euro 9.500,00 sul capitolo di bilancio 11733/2006 ex 10870 a favore della dott.sa Serena Forno’ a copertura delle spese residue previste per la collaborazione nell’anno 2006

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

* di impegnare la somma di euro 9.500,00 comprensiva di oneri fiscali, previdenziali e assicurativi, già accantonata a favore della Direzione regionale “Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti” con D.G.R. n. 08-2104 del 7.02.2006 (accantonamento n. 100152), sul capitolo 11733 (ex 10870) del bilancio 2006

(I 322/2006), a copertura delle spese residue previste per la suddetta collaborazione nell’anno 2006 a favore della dott.sa Serena Fornò;

* di stabilire che la suddetta somma sarà erogata nei termini di cui al contratto relativo.

Avverso la presente determinazione è ammesso il ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al TAR della Regione Piemonte.

La presente determinazione verrà pubblicata per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Il Direttore regionale
Laura Bruna



Codice 22.1
D.D. 14 febbraio 2006, n. 27

L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: “Raccolta a fini scientifici e didattici”. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici all’Azienda Sanitaria Locale 17 - Savigliano - a favore del Sig. Fulvio Mina

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di autorizzare ai sensi dell’articolo 35 della legge regionale 02.11.1982 n. 32 e dell’art. 8 della Legge 23.08.93 n. 352 il Signor Fulvio Mina (omissis) dell’Azienda Sanitaria Locale 17 - Savigliano, alla raccolta e alla detenzione di esemplari di specie fungine.

Degli esemplari raccolti è autorizzata la detenzione presso l’Azienda Sanitaria Locale 17 - Savigliano.

L’attività è consentita su tutto il territorio regionale, per il periodo fino al 31 dicembre del corrente anno, in deroga a quanto previsto dall’art. 20 della L.R. 02.11.82 n. 32 ed ai sensi dell’art. 8 della Legge 23.08.93 n. 352

L’autorizzazione rilasciata a fini scientifici e didattici, è finalizzata alla ricerca e studio di specie fungine per poter effettuare indagini microscopiche a supporto di quelle macroscopiche nonché indagini macrochimiche (viraggio della carne a contatto con determinate sostanze chimiche);

La presente autorizzazione è valida esclusivamente per il territorio regionale non soggetto ad ulteriori e più restrittive norme di tutela e, nell’eventualità di raccolta in aree protette, questa deve uniformarsi alle disposizioni localmente vigenti: si ricorda inoltre che relativamente alla raccolta dei funghi epigei il soggetto testé autorizzato, in quanto dipendente di un ente pubblico istituzionalmente deputato alle attività di ricerca e controllo scientifico in campo micologico, è, esclusivamente nell’espletamento di mansioni di servizio e nel relativo orario certificabile, esentato dal possesso dell’autorizzazione alla raccolta di cui all’art. 22 “Istituzione del tesserino per la raccolta dei funghi” della legge regionale 02.11.1982 n. 32.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni al TAR Piemonte.

Il Dirigente responsabile
Carlo Bonzanino



Codice 22.1
D.D. 14 febbraio 2006, n. 28

L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: “Raccolta a fini scientifici e didattici”. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici all’Azienda Sanitaria Locale 17 - Savigliano - a favore del Sig. Baudino Mario

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di autorizzare ai sensi dell’articolo 35 della legge regionale 02.11.1982 n. 32 e dell’art. 8 della Legge 23.08.93 n. 352 il Signor Baudino Mario (omissis) dell’Azienda Sanitaria Locale 17 - Savigliano, alla raccolta e alla detenzione di esemplari di specie fungine.

Degli esemplari raccolti è autorizzata la detenzione presso l’Azienda Sanitaria Locale 17 - Savigliano.

L’attività è consentita su tutto il territorio regionale, per il periodo fino al 31 dicembre del corrente anno, in deroga a quanto previsto dall’art. 20 della L.R. 02.11.82 n. 32 ed ai sensi dell’art. 8 della Legge 23.08.93 n. 352

L’autorizzazione rilasciata a fini scientifici e didattici, è finalizzata alla ricerca e studio di specie fungine per poter effettuare indagini microscopiche a supporto di quelle macroscopiche nonché indagini macrochimiche (viraggio della carne a contatto con determinate sostanze chimiche);

La presente autorizzazione è valida esclusivamente per il territorio regionale non soggetto ad ulteriori e più restrittive norme di tutela e, nell’eventualità di raccolta in aree protette, questa deve uniformarsi alle disposizioni localmente vigenti: si ricorda inoltre che relativamente alla raccolta dei funghi epigei il soggetto testé autorizzato, in quanto dipendente di un ente pubblico istituzionalmente deputato alle attività di ricerca e controllo scientifico in campo micologico, è, esclusivamente nell’espletamento di mansioni di servizio e nel relativo orario certificabile, esentato dal possesso dell’autorizzazione alla raccolta di cui all’art. 22 “Istituzione del tesserino per la raccolta dei funghi” della legge regionale 02.11.1982 n. 32.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni al TAR Piemonte.

Il Dirigente responsabile
Carlo Bonzanino



Codice 22.1
D.D. 14 febbraio 2006, n. 29

L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: “Raccolta a fini scientifici e didattici”. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici al “Centro di Studio sulla Micologia del Terreno” Consiglio Nazionale delle Ricerche a favore della Signora Martini Isabella

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di autorizzare ai sensi dell’articolo 35 della legge regionale 02.11.1982 n. 32 e dell’art. 8 della Legge 23.08.93 n. 352 la Signora Martini Isabella (omissis) alla raccolta e alla detenzione di esemplari di specie fungine, nel quantitativo necessario per lo svolgimento della ricerca.

Degli esemplari raccolti è autorizzata la detenzione presso il “Istituto per la protezione delle piante” - Consiglio Nazionale delle Ricerche - Viale P.A. Mattioli 25 10125 Torino.

L’attività è consentita su tutto il territorio regionale, per un periodo di un anno dalla data della presente determinazione, in deroga a quanto previsto dall’art. 20 della L.R. 02.11.82 n. 32 ed ai sensi dell’art. 8 della Legge 23.08.93 n. 352

L’autorizzazione rilasciata a fini scientifici e didattici, è finalizzata alla determinazione e alla distribuzione delle specie di funghi epigei e delle relative micorrize;

La presente autorizzazione è valida esclusivamente per il territorio regionale non soggetto ad ulteriori e più restrittive norme di tutela e, nell’eventualità di raccolta in aree protette, questa deve uniformarsi alle disposizioni localmente vigenti: si ricorda inoltre che relativamente alla raccolta dei funghi epigei il soggetto testé autorizzato, in quanto dipendente di un ente pubblico istituzionalmente deputato alle attività di ricerca e controllo scientifico in campo micologico, è, esclusivamente nell’espletamento di mansioni di servizio e nel relativo orario certificabile, esentato dal possesso dell’autorizzazione alla raccolta di cui all’art. 22 “Istituzione del tesserino per la raccolta dei funghi” della legge regionale 02.11.1982 n. 32.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni al TAR Piemonte.

Il Dirigente responsabile
Carlo Bonzanino



Codice 22.1
D.D. 14 febbraio 2006, n. 30

L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: “Raccolta a fini scientifici e didattici”. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici al “Centro di Studio sulla Micologia del Terreno” Consiglio Nazionale delle Ricerche a favore della Signora Faccio Antonella

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di autorizzare ai sensi dell’articolo 35 della legge regionale 02.11.1982 n. 32 e dell’art. 8 della Legge 23.08.93 n. 352 la Signora Faccio Antonella (omissis) alla raccolta e alla detenzione di esemplari di specie fungine, nel quantitativo necessario per lo svolgimento della ricerca.

Degli esemplari raccolti è autorizzata la detenzione presso il “ Istituto per la protezione delle piante ” - Consiglio Nazionale delle Ricerche - Viale P.A. Mattioli 25 10125 Torino.

L’attività è consentita su tutto il territorio regionale, per un periodo di un anno dalla data della presente determinazione, in deroga a quanto previsto dall’art. 20 della L.R. 02.11.82 n. 32 ed ai sensi dell’art. 8 della Legge 23.08.93 n. 352

L’autorizzazione rilasciata a fini scientifici e didattici, è finalizzata alla determinazione e alla distribuzione delle specie di funghi epigei e delle relative micorrize;

La presente autorizzazione è valida esclusivamente per il territorio regionale non soggetto ad ulteriori e più restrittive norme di tutela e, nell’eventualità di raccolta in aree protette, questa deve uniformarsi alle disposizioni localmente vigenti: si ricorda inoltre che relativamente alla raccolta dei funghi epigei il soggetto testé autorizzato, in quanto dipendente di un ente pubblico istituzionalmente deputato alle attività di ricerca e controllo scientifico in campo micologico, è, esclusivamente nell’espletamento di mansioni di servizio e nel relativo orario certificabile, esentato dal possesso dell’autorizzazione alla raccolta di cui all’art. 22 “Istituzione del tesserino per la raccolta dei funghi” della legge regionale 02.11.1982 n. 32.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni al TAR Piemonte.

Il Dirigente responsabile
Carlo Bonzanino



Codice 22.1
D.D. 14 febbraio 2006, n. 31

L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: “Raccolta a fini scientifici e didattici”. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici all’Azienda Sanitaria Locale 17 - Savigliano - a favore del Sig. Vairoletti Renato

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di autorizzare ai sensi dell’articolo 35 della legge regionale 02.11.1982 n. 32 e dell’art. 8 della Legge 23.08.93 n. 352 il Signor Vairoletti Renato (omissis) alla raccolta e alla detenzione di esemplari di specie fungine.

Degli esemplari raccolti è autorizzata la detenzione presso l’Azienda Sanitaria Locale 17 - Savigliano.

L’attività è consentita su tutto il territorio regionale, per il periodo fino al 31 dicembre del corrente anno, in deroga a quanto previsto dall’art. 20 della L.R. 02.11.82 n. 32 ed ai sensi dell’art. 8 della Legge 23.08.93 n. 352.

L’autorizzazione rilasciata a fini scientifici e didattici, è finalizzata alla ricerca e studio di specie fungine per poter effettuare indagini microscopiche a supporto di quelle macroscopiche nonché indagini macrochimiche (viraggio della carne a contatto con determinate sostanze chimiche);

La presente autorizzazione è valida esclusivamente per il territorio regionale non soggetto ad ulteriori e più restrittive norme di tutela e, nell’eventualità di raccolta in aree protette, questa deve uniformarsi alle disposizioni localmente vigenti: si ricorda inoltre che relativamente alla raccolta dei funghi epigei il soggetto testé autorizzato, in quanto dipendente di un ente pubblico istituzionalmente deputato alle attività di ricerca e controllo scientifico in campo micologico, è, esclusivamente nell’espletamento di mansioni di servizio e nel relativo orario certificabile, esentato dal possesso dell’autorizzazione alla raccolta di cui all’art. 22 “Istituzione del tesserino per la raccolta dei funghi” della legge regionale 02.11.1982 n. 32.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni al TAR Piemonte.

Il Dirigente responsabile
Carlo Bonzanino



Codice 22.8
D.D. 14 febbraio 2006, n. 32

Art. 8 della Legge 10/1991. Bando 1988 diretto alla concessione di contributi in conto capitale per interventi di risparmio energetico negli uffici di proprieta’ degli Enti Locali piemontesi. Riammissione a contributo della domanda di contributo del Comune di Fontanetto Po (VC) per la somma di euro 11.788,06. Riduzione di accertamento entrata n. 804/05 pari ad euro 11.788,06 (cap. 6630/06 - ex cap. 2389/05)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di riammettere a contributo, per le motivazioni espresse nelle premesse, il Comune di Fontanetto Po (VC) per la somma di euro 11.788,06;

di richiedere, conseguentemente, al Comune di Fontanetto Po la restituzione, entro il termine di 60 giorni, della somma di euro 2.753,04 erogata a titolo di anticipazione del contributo assegnato;

di ridurre l’accertamento di entrata n. 804/05 sul cap. 6630/06 ex cap. 2389/05 nella somma di euro 11.788,06.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al TAR Piemonte entro 60 giorni.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dall’art. 16 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia



Codice 22.7
D.D. 16 febbraio 2006, n. 33

Comune di Novara. Bonifica con misure di sicurezza area Societa’ Isagro di Novara, Via Fauser n. 4. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa’ Isagro sede legale in Milano, Via Caldera n. 21. Importo Euro 31.104,00 (Cod. Anagrafe Reg.le 1334)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano



Codice 22.1
D.D. 16 febbraio 2006, n. 34

L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: “Raccolta a fini scientifici e didattici”. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici al “Centro di Studio sulla Micologia del Terreno” Consiglio Nazionale delle Ricerche a favore del Signor Meotto Francesco

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di autorizzare ai sensi dell’articolo 35 della legge regionale 02.11.1982 n. 32 e dell’art. 8 della Legge 23.08.93 n. 352 il Signor Meotto Francesco (omissis) alla raccolta e alla detenzione di esemplari di specie fungine, nel quantitativo necessario per lo svolgimento della ricerca.

Degli esemplari raccolti è autorizzata la detenzione presso il “Istituto per la protezione delle piante” - Consiglio Nazionale delle Ricerche - Viale P.A. Mattioli 25 - 10125 Torino.

L’attività è consentita su tutto il territorio regionale, per un periodo di un anno dalla data della presente determinazione, in deroga a quanto previsto dall’art. 20 della L.R. 02.11.82 n. 32 ed ai sensi dell’art. 8 della Legge 23.08.93 n. 352

L’autorizzazione rilasciata a fini scientifici e didattici, è finalizzata alla determinazione e alla distribuzione delle specie di funghi epigei e delle relative micorrize;

La presente autorizzazione è valida esclusivamente per il territorio regionale non soggetto ad ulteriori e più restrittive norme di tutela e, nell’eventualità di raccolta in aree protette, questa deve uniformarsi alle disposizioni localmente vigenti: si ricorda inoltre che la presente autorizzazione non esime il soggetto privato testé autorizzato dal possesso dell’autorizzazione alla raccolta di cui all’art. 22 “Istituzione del tesserino per la raccolta dei funghi” della legge regionale 02.11.1982 n. 32.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni al TAR Piemonte.

Il Dirigente responsabile
Carlo Bonzanino



Codice 22.8
D.D. 17 febbraio 2006, n. 35

Bando diretto alla concessione di contributi per la realizzazione di impianti solari terici. Rideterminazione del contributo assegnato a favore della domanda individuata con il codice ufficio 938/ST/14

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di rideterminare, per le motivazioni espresse nelle premesse, nella somma complessiva di euro 1.399,68 il contributo spettante a favore del Signor Galliano Ferruccio contraddistinto con il codice ufficio 938/ST/14 per la realizzazione di un impianto solare termico per la produzione di calore a bassa temperatura a valere sulle risorse impegnate con determinazione n. 405 del 6 ottobre 2003;

di dare atto che all’erogazione del contributo si provvederà con separato atto di liquidazione successivamente all’adozione del presente atto, a seguito della dimostrazione della corretta realizzazione del citato impianto solare termico e salve ulteriori verifiche istruttorie.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al TAR Piemonte entro 60 giorni.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dall’art. 16 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia



Codice 22.7
D.D. 20 febbraio 2006, n. 36

Messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale Rio Vajors, Comuni di Cambiano e Chieri. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa’ Zincatura di Cambiano S.r.l. con sede legale in Cambiano, Str. Valle Torta n. 6. Importo Euro 34.408,54 (Cod. Anagrafe Reg.le 678)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano



Codice 22.7
D.D. 22 febbraio 2006, n. 37

Comune di Castelnuovo Scrivia. Bonifica del sito Erg Al 099, Porta Dante. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa’ Erg Petroli S.p.A. con sede legale in Roma, Via Vitaliano Brancati n. 60. Importo 49.500,00 (Cod. Anagrafe Reg.le 1282)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano



Codice 22
D.D. 23 febbraio 2006, n. 38

Assistenza tecnica a supporto dell’Autorita’ Ambientale regionale. Affidamento di incarico di collaborazione coordinata e continuativa all’ing. Francesco Matera. Approvazione dello schema di contratto ed impegno della spesa di euro 6.499,98 sul cap. 10429/2006

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

- di affidare, per il supporto tecnico alle attività dell’Autorità Ambientale regionale relative al DOCUP ob.2 2000-2006 e specificate nel Piano operativo di cooperazione sistematica con l’Autorità di Gestione, un incarico di collaborazione coordinata e continuativa della durata di 3 mesi all’ing. Francesco Matera, in quanto esperto di comprovata competenza, alle condizioni stabilite nello schema di contratto allegato;

- di approvare lo schema di contratto allegato alla presente determinazione di cui costituisce parte integrante, che regola il rapporto tra la Regione Piemonte e l’ing. Francesco Matera;

- di impegnare (I. 515/2006) in favore dell’ing. Francesco Matera, a valere sulle risorse accantonate e assegnate alla Direzione regionale Tutela e risanamento ambientale - Programmazione gestione rifiuti con la DGR n. 37-2040 del 23 gennaio 2006, la somma di euro 6.499,98 a valere sul cap. 10429/2006 (100082/A), a titolo di compenso forfettario lordo, comprensivo di ogni onere fiscale, contributivo e assicurativo;

- di stabilire che la suddetta somma sarà erogata nei termini di cui allo schema di contratto allegato;

- di dare atto che agli adempimenti di cui alla legge 335/1995 e al D.Lgs. 38/2000 si provvederà con gli appositi stanziamenti iscritti sul bilancio regionale.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro 60 giorni innanzi al TAR del Piemonte.

Il Direttore regionale
Laura Bruna



Codice 22.7
D.D. 23 febbraio 2006, n. 39

Comune di La Loggia (TO). Bonifica del sito denominato “Area Gaveglio”, ubicato in Via Ronchi n. 47. Svincolo delle garanzie finanziarie prestate dal Sig. Gaveglio Federico, (omissis). Importo Euro 2.595,54

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano



Codice 22.7
D.D. 23 febbraio 2006, n. 40

Comune di Rosta (TO). Bonifica dell’area relativa a PV Esso n. 2856, S.S. 25 (Km 18+360). Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa’ Esso Italiana s.r.l. con sede in Roma, Via Castello della Magliana n. 25. Importo Euro 13.002,00. (Cod. Anagrafe Reg.le n. 802)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano



Codice 22.1
D.D. 2 marzo 2006, n. 43

Liquidazione a saldo e accertamento di economia di spesa per l’attuazione del progetto “Iniziativa locale di sostegno e divulgazione degli obiettivi di Kyoto” curata dal Gruppo ambientalista “Salix alba” nell’ambito della collaborazione con il Comitato d’iniziativa Kyoto dal basso

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di procedere alla liquidazione di complessivi Euro 456,00 (IVA inclusa) a favore del Centro Studi Sereno Regis Via Garibaldi 13 - 10122 TO (omissis) ONLUS, dietro presentazione di specifica nota di debito, con utilizzo di Euro 200,00 (IVA inclusa), impegnati con DD n. 362 dell’11.11.2004 (Imp. n. 5911 del 15.11.04) e per la restante parte di Euro 256,00 (IVA inclusa), con utilizzo di Euro 484,00, impegnati con DD n. 74 del 5.4.2005 (Imp. 1046 del 5.4.2005).

Di accertare una economia di spesa di Euro 228,00 sull’impegno n. 1046 del 5.4.2005 assunto con DD n. 74 del 5.4.2005 cap. 15250/05, corrispondente a due articoli non pubblicati.

La presente Determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Carlo Bonzanino



Codice 22.1
D.D. 2 marzo 2006, n. 44

Liquidazione a saldo e accertamento di economia di spesa per l’attuazione dell’iniziativa di informazione curata dall’Associazione “CumianaCiPiaceCos” nell’ambito della collaborazione con il Comitato d’iniziativa Kyoto dal basso

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di procedere alla liquidazione di complessivi Euro 240,00 (IVA inclusa) a favore del Centro Studi Sereno Regis Via Garibaldi 13 - 10122 TO (omissis) ONLUS, dietro presentazione di specifica nota di debito, con utilizzo di Euro 360,00 (IVA inclusa), impegnati con DD n. 70 del 5.4.2005 (Imp. n. 1042 del 5.4.05)

Di accertare una economia di spesa di Euro 120,00 sull’impegno n. 1042 del 5.4.2005 assunto con DD n. 70 del 5.4.2005 cap. 15250/05, corrispondente ad un articolo non pubblicato.

La presente Determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Carlo Bonzanino



Codice 22
D.D. 2 marzo 2006, n. 45

Presa d’atto della conclusione dei lavori di competenza della Provincia di Novara relativamente al progetto di bonifica con misure di sicurezza del sito denominato “Cascina Beatrice” nel Comune di Borgomanero

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di prendere atto della documentazione di rendicontazione delle spese sostenute dalla Provincia di Novara per l’esecuzione del progetto di bonifica con misure di sicurezza del sito denominato “Cascina Beatrice” nel Comune di Borgomanero per la parte di competenza della Provincia di Novara, dalla quale risulta una spesa complessiva pari ad euro 387.000,00;

di autorizzare il trasferimento in favore della Provincia di Novara della somma di euro 38.700,00 a valere sulle somme impegnate sul capitolo di bilancio regionale 26938/2002 (I. 4705), come importo a saldo del finanziamento assegnato con determinazione dirigenziale n. 545/22.7 del 13 dicembre 2002;

di dare atto della minore spesa, pari ad euro 47.070,49 sull’I. 4705 assunto sul capitolo 26938/2002, che potrà essere riassegnata, ai fini dell’eventuale copertura di maggiori oneri, in favore dei Comuni individuati dalla determinazione dirigenziale n. 180/22.7 del 7 giugno 2003 che hanno ottemperato alle condizioni previste dalla D.G.R. n. 81 - 4973 del 28 dicembre 2001.

Alla presente determinazione è ammesso ricorso entro 60 giorni avanti al TAR Piemonte ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.

La presente determinazione verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’articolo 61 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Stefano Rigatelli



Codice 22.8
D.D. 3 marzo 2006, n. 46

Bando regionale 2000 - Settore “Industria” intervento idroelettrico. Modifica del beneficiario del contributo di cui alla domanda individuata con il codice ufficio 148/IN/00 ammesso a finanziamento con le determinazioni n.231 del 20 settembre 2005 e n. 41 del 2 marzo 2006.

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

* di prendere atto della cessione di ramo di azienda e accogliere la richiesta formulata dalla Società Della Maddalena Giorgio & C. Escavazione Sarizzo Garou S.r.l. di provvedere alla voltura del contributo a favore della Società Kramec Idroelettrica S.r.l. - Villadossola (VB);

* di autorizzare la liquidazione e l’erogazione del contributo già concesso in favore della Società Della Maddalena Giorgio & C. Escavazione Sarizzo Garou S.r.l. a favore della Società Kramec Idroelettrica S.r.l. relativamente alla costruzione dell’impianto idroelettrico con derivazione d’acqua dal Rio Foglia nel comune di Premia per un importo complessivo di euro 161.134,55 a valere sulle risorse impegnate con determinazione n. 380 del 25 settembre 2002;

* di dare, altresì, atto che all’erogazione del contributo si provvederà con separato atto di liquidazione successivamente l’adozione del presente atto, a seguito della dimostrazione della corretta realizzazione del citato impianto idroelettrico e salve ulteriori verifiche istruttorie.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al TAR Piemonte nel termine di 60 giorni.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dall’art. 16 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia



Codice 22.7
D.D. 3 marzo 2006, n. 47

Comune di Novi Ligure (AL). Bonifica dell’area di Via Raggio. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa’ La Marengo S.r.l. con sede in Novi Ligure, Via Baiardi 5/A. Importo Euro 5.387,45

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano



Codice 22.8
D.D. 6 marzo 2006, n. 48

Bando regionale 2000 - Settore Industria - interventi idroelettrici. Minore erogazione di contributo nei confronti della domanda individuata con il codice ufficio 85/IN/00 e scorrimento graduatoria

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di dare atto che è stata effettata una minore erogazione di contributo pari ad euro 111.883,54 come specificato nell’Elenco 1, allegato alla presente determinazione per costituirne parte integrante e sostanziale;

di dare atto che, attraverso lo scorrimento della graduatoria, la suddetta somma di euro 111.883,54 resasi disponibile a causa della suddetta minore erogazione di contributo può essere assegnata fino alla concorrenza di detto importo al soggetto individuato nell’Elenco 2, unito alla presente determinazione per costituirne parte integrante e sostanziale, quale quota parte del contributo spettante (euro 405.160,44), a valere sulle risorse impegnate con determinazione n. 459 del 10 novembre 2003.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al TAR Piemonte nel termine di 60 giorni.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dall’art. 16 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia



Codice 22.5
D.D. 6 marzo 2006, n. 49

D.G.R. n. 29-13060 del 19.07.2004. DD nn. 396 del 24.11.2004 e 93 del 27.4.2005. Interventi di sostegno finanziario a favore dei Consorzi di bacino per la riprogettazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani. Consorzio Intercomunale di Servizi per l’Ambiente (CISA)di Cirie’.Rendicontazione finale. Liquidazione saldo contributo spettante Euro 623,81 ed accertamento minor spesa di Euro 10.135,68 (cap.26984/2004)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

per le considerazioni esposte in premessa:

1. di prendere atto della realizzazione dello “Studio di riprogettazione dei servizi di raccolta dei rifiuti nei Comuni del Bacino 17/A” presentato dal Consorzio Intercomunale di Servizi per l’Ambiente (CISA), Via Don Lorenzo Giordano 21, 10073 Ciriè (TO) ed ammesso a finanziamento con la determinazione dirigenziale n. 396 del 24 novembre 2004;

2. di accertare nell’importo di Euro 22.767,00, I.V.A. esclusa la spesa finale sostenuta dal Consorzio per la realizzazione dello studio;

3. di dare atto che lo studio è stato realizzato secondo quanto stabilito nei criteri tecnici di cui alla D.G.R. 29-13060 del 19 luglio 2004 e con le modalità previste dalla determinazione dirigenziale n. 214 del 20.7.2004,

4. di rideterminare nell’importo di Euro 11.383,50, pari al 50% della spesa sostenuta ed ammessa, il contributo regionale spettante al CISA di Ciriè per la realizzazione dello studio finalizzato alla riprogettazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani nei Comuni del bacino 17/A;

5. di accertare rispetto al contributo di Euro 21.519,38, stabilito per la realizzazione dell’intervento con la determinazione dirigenziale n. 396/2004, una minor spesa di Euro 10.135,88;

6. di autorizzare la liquidazione a favore del Consorzio Intercomunale di Servizi per l’Ambiente (CISA) di Ciriè del saldo del contributo regionale spettante per un importo di Euro 623,81 a valere sulle risorse impegnate con la DD 396/2004 al capitolo 26984/2004 (impegno 6608).

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso, entro 60 giorni dal ricevimento della stessa, al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 16 del D.P.G.R. 29 luglio 2002, n. 8/R.

Il Dirigente responsabile
Agata Milone



Codice 22.5
D.D. 6 marzo 2006, n. 50

D.G.R. n. 29-13060 del 19.07.2004. Determinazione dirigenziale n. 396 del 24.11.2004. Interventi di sostegno finanziario a favore dei Consorzi di bacino per la riprogettazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani. Consorzio Smaltimento Rifiuti Area Biellese (CO.S.R.A.B.) di Biella. Rendicontazione finale. Liquidazione saldo contributo spettante Euro 23.552,63 (cap. 26984/2004)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

per le considerazioni esposte in premessa:

1. di prendere atto della realizzazione dello studio di riprogettazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani denominato “Progetto di implementazione del sistema integrato dei rifiuti urbani nel territorio del Bacino biellese”, presentato dal Consorzio Smaltimento Rifiuti Area Biellese (CO.S.R.A.B.), Via Battistero 4, 13900 Biella ed ammesso a finanziamento con la determinazione dirigenziale n. 396 del 24 novembre 2004;

2. di accertare nell’importo di Euro 95.200,00 la spesa finale sostenuta dal Consorzio per la realizzazione dello studio;

3. di dare atto che lo studio è stato realizzato secondo quanto stabilito nei criteri tecnici di cui alla D.G.R. 29-13060 del 19 luglio 2004 e con le modalità previste dalla determinazione dirigenziale n. 214 del 20.7.2004,

4. di confermare il contributo regionale di Euro 47.105,25, come stabilito dalla determinazione dirigenziale n. 396 del 24 novembre 2004, e di autorizzare la liquidazione a favore del CO.S.R.A.B. di Biella del saldo del contributo regionale spettante per un importo di Euro 23.552,63 a valere sulle risorse impegnate con la DD 396/2004 al capitolo 26984/2004 (impegno 6608).

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso, entro 60 giorni dal ricevimento della stessa, al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 16 del D.P.G.R. 29 luglio 2002, n. 8/R.

Il Dirigente responsabile
Agata Milone



Codice 22.5
D.D. 7 marzo 2006, n. 51

D.G.R. n. 29-13060 del 19.07.2004. Determinazione dirigenziale n. 396 del 24.11.2004. Interventi di sostegno finanziario a favore dei Consorzi di bacino per la riprogettazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani. Consorzio di Bacino 16 di Settimo Torinese. Rendicontazione finale. Liquidazione saldo contributo spettante Euro 8.577,30 ed accertamento minor spesa di Euro 172,70 (cap. 26984/2004).

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

per le considerazioni esposte in premessa:

1. di prendere atto della realizzazione dello “Studio di riprogettazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani” presentato dal Consorzio di Bacino 16, Via Verga 40, 10036 Settimo Torinese (TO) ed ammesso a finanziamento con la determinazione dirigenziale n. 396 del 24 novembre 2004;

2. di accertare nell’importo di Euro 34.654,60, I.V.A. inclusa, la spesa finale sostenuta dal Consorzio per la realizzazione dello studio;

3. di dare atto che lo studio è stato realizzato secondo quanto stabilito nei criteri tecnici di cui alla D.G.R. 29-13060 del 19 luglio 2004 e con le modalità previste dalla determinazione dirigenziale n. 214 del 20.7.2004;

4. di rideterminare nell’importo di Euro 17.327,30, pari al 50% della spesa sostenuta ed ammessa, il contributo regionale spettante al Consorzio di Bacino 16 di Settimo T.se per la realizzazione dello studio finalizzato alla riprogettazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani;

5. di accertare rispetto al contributo di Euro 17.500,00, stabilito per la realizzazione dell’intervento con la determinazione dirigenziale n. 396/2004, una minor spesa di Euro 172,70 e di provvedere conseguentemente alla riduzione dell’impegno di spesa n. 6608 assunto sul capitolo 26984/2004;

6. di autorizzare la liquidazione a favore del Consorzio di Bacino 16 di Settimo Torinese del saldo del contributo regionale spettante per un importo di Euro 8.577,30, a valere sulle risorse impegnate con la DD 396/2004 al capitolo 26984/2004 (impegno 6608).

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso, entro 60 giorni dal ricevimento della stessa, al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 16 del D.P.G.R. 29 luglio 2002, n. 8/R.

Il Dirigente responsabile
Agata Milone



Codice 22.8
D.D. 9 marzo 2006, n. 52

Bando diretto alla concessione di contributi per la realizzazione di impianti solari termici. Rideterminazione del contributo assegnato a favore della domanda individuata con il codice ufficio 886/ST/13

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di approvare la variante al progetto presentato e di rideterminare, per le motivazioni espresse nelle premesse, nella somma complessiva di euro 2.157,00 il contributo spettante a favore del Signor Pero Lorenzo con codice ufficio 886/ST/13 per la realizzazione di un impianto solare termico per la produzione di calore a bassa temperatura a valere sulle risorse impegnate con determinazione n. 405 del 6 ottobre 2003;

di dare atto che all’erogazione del contributo si provvederà con separato atto di liquidazione successivamente all’adozione del presente atto, a seguito della dimostrazione della corretta realizzazione del citato impianto solare termico e salve ulteriori verifiche istruttorie.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al TAR Piemonte entro 60 giorni.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dall’art. 16 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia



Codice 22.7
D.D. 13 marzo 2006, n. 53

Comune di Tortona (AL). Bonifica p.v. Erg Petroli S.p.A., Corso Don Orione. Accettazione delle garanzie finanziarie su variante progettuale prestate dalla Societa’ Erg Petroli S.p.A. con sede legale in Roma, Via Vitaliano Brancati n. 60. Importo 2.537,52 (Cod. Anagrafe Reg.le 772)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano



Codice 22.7
D.D. 13 marzo 2006, n. 54

Comune di Trino (VC). Bonifica area interessata da versamento accidentale olio combustibile presso centrale E. Fermi. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa’ Sogin con sede legale in Roma, Via Torino n. 6. Importo Euro 3.929,00 (Cod. Anagrafe Reg.le 1267

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano



Codice 22
D.D. 13 marzo 2006, n. 55

Accertamento d’entrata della somma di euro 9.200,00, sul capitolo di bilancio 6805/2006 (ex 2447), che il Comune di Pianezza ha introitato grazie all’azione di rivalsa per l’intervento di bonifica eseguito in regione Cassagna in Comune di Pianezza e finanziato dalla Regione Piemonte con determinazione dirigenziale n. 316/22.7 del 20 giugno 2001

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di accertare l’entrata di euro 9.200,00 sul capitolo di bilancio 6805/2006 (ex 2447) (Accertamento n. 247/06) che il Comune di Pianezza ha introitato grazie all’azione di rivalsa per l’intervento di bonifica eseguito in regione Cassagna in Comune di Pianezza e finanziato dalla Regione Piemonte con determinazione dirigenziale n. 316/22.7 del 20 giugno 2001.

- Di stabilire che la suddetta somma potrà essere introitata a favore della Tesoreria Regione Piemonte, Piazza Castello n. 165, Torino mediante (omissis), oppure Tesoreria Regione Piemonte, via Garibaldi n. 2, Torino (omissis) Istituto Bancario S. Paolo Imi di Torino (omissis), entro i 60 (sessanta) giorni successivi alla notifica della presente determinazione, indicando quale causale di versamento “Art. 12 l.r. 42/2000. Azione di rivalsa. Finanziamento 2000. Intervento di bonifica del sito n. ord. 15 Reg. Castagna” e fornendo contestuale informazione alla Struttura regionale “Progetto Bonifiche di interesse nazionale e grandi bonifiche regionali” della Direzione regionale “Tutela e risanamento ambientale - Programmazione gestione rifiuti”, via Principe Amedeo n. 17, 10123 Torino.

Alla presente determinazione è ammesso ricorso entro 60 giorni avanti al TAR Piemonte ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.

La presente determinazione verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’articolo 61 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Stefano Rigatelli



Codice 22.8
D.D. 22 marzo 2006, n. 60

Bando diretto alla concessione di contributi per la realizzazione di impianti solari termici. Rideterminazione del contributo assegnato alla domanda di contributo contraddistinta con il codice ufficio 844/ST/12

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di rideterminare, per le motivazioni espresse nelle premesse, nella somma complessiva di euro 1.360,08 il contributo spettante a favore del Signor Ceretta Sergio con il codice ufficio 844/ST/12 per la realizzazione di un impianto solare termico per la produzione di calore a bassa temperatura a valere sulle risorse impegnate con determinazione n. 405 del 6 ottobre 2003;

di dare atto che all’erogazione del contributo si provvederà con separato atto di liquidazione successivamente all’adozione del presente atto, a seguito della dimostrazione della corretta realizzazione del citato impianto solare termico e salve ulteriori verifiche istruttorie.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al TAR Piemonte entro 60 giorni.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dall’art. 16 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia



Codice 22.8
D.D. 29 marzo 2006, n. 66

Bando diretto alla concessione di contributi per la realizzazione di impianti solari termici. Revoca del contributo precedentemente assegnato nei confronti della domanda contraddistinta con il codice ufficio 356/ST/15 per il mancato rispetto dei termini stabiliti dall’art. 11 del bando

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- di revocare, per le motivazioni espresse nelle premesse, l’assegnazione del contributo nei confronti del soggetto titolare della domanda contraddistinta con il codice ufficio 356/ST/15 per la somma complessiva di euro 7.424,28;

- di dare atto che, con successiva determinazione di procederà a destinare la suddetta somma di euro 7.424,28, già impegnata con determinazione n. 405 del 6 ottobre 2003 e resasi disponibile a causa della suddetta revoca di contributo.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al TAR Piemonte entro 60 giorni.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dall’art. 16 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia



Codice 22
D.D. 26 aprile 2006, n. 85

Presa d’atto della conclusione dell’intervento di caratterizzazione del sito denominato “Cava Codana” nel Comune di Montiglio con una spesa complessiva pari a euro 332.928,00. Liquidazione del saldo del finanziamento

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Stefano Rigatelli



Codice 22
D.D. 26 aprile 2006, n. 86

Rettifica parziale della determinazione dirigenziale 542 del 5 novembre 2001 che assegnava al Comune di Piossasco la somma di euro 381.886,82, per la progettazione e realizzazione delle opere di completamento e ripristino del sito industriale inquinato “ex Fidom”. Approvazione tabella di ripartizione del finanziamento, per i siti dei Comuni di Albano, Cirie’, Capriata d’Orba, Leini’, Caselle, Carbonara e Piossasco

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- di rettificare parzialmente, per le ragioni esplicitate in premessa, la determinazione dirigenziale 542 del 5 novembre 2001 che, assegnava al Comune di Piossasco la somma di euro 381.886,82, per la progettazione e realizzazione delle opere di completamento e ripristino del sito industriale inquinato “ex Fidom”, suddividendo la somma totale del finanziamento in euro 262.963,50 a valere sull’impegno 5106/2001 capitolo 26838 ed euro 118.923,32 a valere sull’impegno 5107/2001 capitolo 26827.

- di approvare una nuova tabella di ripartizione del finanziamento, per i siti dei Comuni di Albano, Ciriè, Capriata d’Orba, Leinì, Caselle, Carbonara e Piossasco, di seguito riportata:



allegato


- di confermare, quanto alle modalità di liquidazione del finanziamento, quanto disposto nella varie determinazioni di assegnazione del finanziamento stesso.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’articolo 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso giurisdizionale nel termine di 60 giorni.

Il Dirigente responsabile
Stefano Rigatelli



Codice 22.8
D.D. 27 aprile 2006, n. 87

Contratto con la Commissione Europea n. JOR-CT95-0028 relativo al progetto BAINUS - Biomass Application in Utility System. Impegno della somma di euro 10.701,79 sul capitolo 12460/2006 a favore dell’Istituto Catalano di Energia - ICAEN, Barcellona - Spagna

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- di impegnare sul cap. n. 12460/2006, nell’ambito delle risorse stanziate per il pagamento dei residui perenti, la somma di euro 10.701,79 a titolo di trasferimento di risorse destinate a favore dell’Istituto Catalano di Energia - ICAEN, Avenida Diagonal, 453 bis, Atic, 08036, Barcellona, Spagna, con le determinazioni n. 564 del 13 novembre 2001 e n. 582 del 19 novembre 2001;

- di dare atto che al pagamento della somma sopra indicata si provvederà con separato atto di liquidazione successivamente l’adozione del presente atto.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dall’art. 16 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia



Codice 22
D.D. 28 aprile 2006, n. 88

Art. 16 della L.R. 42/2000 - Programma regionale di finanziamento siti inquinati anno 2004 - Presa d’atto della conclusione del piano di caratterizzazione del sito n. ord. 1093 “Cortile del Comune di Ameno”

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Stefano Rigatelli



Codice 22
D.D. 2 maggio 2006, n. 89

Presa d’atto dell’avanzamento dell’intervento “Bonifica da amianto stabilimento Eternit” nel comune di Casale Monferrato. Impegno della somma di 450.665,96 euro sul cap. 22821/2006 ex 26956 in favore del comune di Casale Monferrato e liquidazione della somma

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Stefano Rigatelli



Codice 22.8
D.D. 2 maggio 2006, n. 90

Bando regionale 2003 diretto alla concessione di contributi per la realizzazione di impiamti solari termici per la produzione di calore a bassa temperatura. Modifica del beneficiario del contributo della domanda individuata con il codice ufficio 774/ST/28 approvata con determinazione n. 207 del 19 agosto 2005

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia



Codice 22
D.D. 2 maggio 2006, n. 91

Presa d’atto della conclusione delle attivita’ ammesse a finanziamento con determinazione dirigenziale n. 251 del 16 luglio 2002 per la realizzazione delle attivita’ di messa in sicurezza d’emergenza, caratterizzazione e progettazione del sito n. ord. 825 denominato “Ex Metalchimica” nel Comune di Caselle Torinese per una spesa complessiva pari a euro 932.378,79. Trasferimento di euro 297.726,19 a saldo

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Stefano Rigatelli



Codice 22
D.D. 5 maggio 2006, n. 92

Attivita’ tecnica di supporto allo svolgimento dei compiti dell’Autorita’ Ambientale regionale. Contratto di collaborazione coordinata e continuativa alla dott.sa Giovanna Chessa (Rep. n. 10673 del 2 novembre 2005); impegno di spesa di euro 12.500,02 sul capitolo 10429/2006 ex 15187 (UPB 22021 - A. 100082)

(omissis)

Il Direttore regionale
Laura Bruna



Codice 22.7
D.D. 8 maggio 2006, n. 93

Comune di Pozzolo Formigaro (AL). Bonifica sito Poliresin, Via Alessandria 55. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa’ Poliresin S.r.l. con sede legale in Milano, Via Agnello n. 5. Importo 112.975,20 (Cod. Anagrafe Reg.le 731).

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano



Codice 22.7
D.D. 8 maggio 2006, n. 94

Comune di Novara. Bonifica area p.v. Erg NO 052, L.go Cantelli n. 13. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Erg Petroli S.p.A., sede legale Via Vitaliano Brancati n. 60, Roma. Importo Euro 34.290,50 (Cod. Anagrafe Reg.le 1226)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano



Codice 22.7
D.D. 8 maggio 2006, n. 95

Comune di Alessandria. Bonifica p.v. Esso 3724, V.le Tivoli. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa’ Esso Italiana S.r.l. con sede legale in Roma, V.le Castello della Magliana n. 25. Importo Euro 3.065,40 (Cod. Anagrafe Reg.le 1206).

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano



Codice 22.1
D.D. 9 maggio 2006, n. 98

L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: “Raccolta a fini scientifici e didattici”. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici al Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo - Sig. Francesco Orsino

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Carlo Bonzanino



Codice 22.1
D.D. 9 maggio 2006, n. 99

L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: “Raccolta a fini scientifici e didattici”. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici al Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo - Sig. Francesco Dovana

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Carlo Bonzanino



Codice 22.1
D.D. 9 maggio 2006, n. 100

L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: “Raccolta a fini scientifici e didattici”. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici al Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo - Sig.ra Rosa Maria Dameri

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Carlo Bonzanino



Codice 22
D.D. 9 maggio 2006, n. 101

Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg III A Italia-Francia (ALCOTRA) - Assistenza tecnica a supporto delle funzioni dell’Autorita’ Ambientale regionale. Affidamento di incarico di collaborazione coordinata e continuativa alla dott.sa Giulia Carlotta Campi; approvazione dello schema di contratto e impegno della spesa di 26.500,00 euro sul cap. n. 20885 del bilancio 2006

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- di affidare un incarico di collaborazione coordinata e continuativa della durata di mesi dodici, per il supporto tecnico alle attività dell’Autorità Ambientale regionale relative al Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg III A Italia-Francia denominato ALCOTRA, alla dott.sa Giulia Carlotta Campi, per le motivazioni esplicitate in premessa ed alle condizioni stabilite nel contratto di conferimento dell’incarico;

- di approvare lo schema di contratto, che regola il rapporto tra la Regione Piemonte e la dott.sa Giulia Carlotta Campi, allegato alla presente determinazione di cui costituisce parte integrante;

- di impegnare sul capitolo 20885 del bilancio 2006 (I. 1493) in favore della dott.sa Giulia Campi la somma complessiva di 26.500,00 euro accantonata con la DGR n. n. 30-2362 del 13 marzo 2006 (A100592) ed assegnata alla Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti, da destinare come segue:

- 25.000,00 euro a titolo di compenso forfettario lordo, comprensivo di ogni onere fiscale, contributivo e assicurativo a carico del collaboratore;

- 1.500,00 euro a titolo di rimborso delle spese nei termini di cui al contratto di collaborazione;

- di stabilire che la suddetta somma sarà erogata nei termini di cui allo schema di contratto allegato;

- di dare atto che agli adempimenti di cui alla legge 335/1995 e al D.Lgs. 38/2000 si provvederà con gli appositi stanziamenti iscritti sul bilancio regionale;

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 61 dello Statuto.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro 60 giorni innanzi al TAR del Piemonte.

Il Direttore regionale
Laura Bruna



Codice 22.5
D.D. 10 maggio 2006, n. 103

D.G.R. n. 29-13060 del 19.07.2004. DD n. 396 del 24.11.2004. Interventi di sostegno finanziario a favore dei Consorzi di bacino per la riprogettazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani. Consorzio Servizi Rifiuti del Novese, Tortonese, Acquese ed Ovadese di Novi Ligure. Rendicontazione finale. Liquidazione saldo contributo spettante Euro 1.981,79 ed accertamento minor spesa di Euro 23.958,33 (cap.26984/2004)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Agata Milone



Codice 22.8
D.D. 31 maggio 2006, n. 114

Bando diretto alla concessione di contributi per la realizzazione di impianti solari termici. Rideterminazione del contributo assegnato alla domanda di contributo contraddistinta con il codice ufficio 868/ST/13

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

* di rideterminare, per le motivazioni espresse nelle premesse, nella somma complessiva di euro 649,00 il contributo spettante a favore del Signor Cattozzi Ottorino - contraddistinto con il codice ufficio 868/ST/13 per la realizzazione di un impianto solare termico per la produzione di calore a bassa temperatura a valere sulle risorse impegnate con determinazione n. 405 del 6 ottobre 2003;

* di dare atto che all’erogazione del contributo si provvederà con separato atto di liquidazione successivamente all’adozione del presente atto, a seguito della dimostrazione della corretta realizzazione del citato impianto solare termico e salve ulteriori verifiche istruttorie.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al TAR Piemonte entro 60 giorni.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dall’art. 16 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia



Codice 23.3
D.D. 9 maggio 2006, n. 25

L.R. 6 ottobre 2003, n. 25. Art. 14 Decreto del Presidente della Giunta Regionale 09 novembre 2004, n. 12/R. Autorizzazione dei lavori di asportazione del materiale terroso accumulatosi all’interno del bacino (TO63) situato in localita’ Chianavasso nel Comune di Inverso Pinasca (TO), di proprieta’ della Energie S.p.A

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Si autorizzano i lavori per l’asportazione del materiale terroso accumulatosi all’interno del bacino (TO63) situato in località Chianavasso nel comune di Inverso Pinasca (TO), di proprietà della Energie S.p.A., proposti con nota datata 13/04/2006 (Ns. prot.n.2570/23.3 del 21/04/2006) con la quale si è trasmesso il progetto di gestione, redatto dalla società Noviconsult s.a.s. e firmato dall’Ing. Francesco Fossati, con le prescrizioni che vengono riportate nel seguito.

Le operazioni vengano limitate all’asportazione dei volumi dichiarati (8000m3) e confinate in modo tale da non interessare le acque invasate, o, meglio, che, durante le operazioni di scavo, siano temporaneamente interrotte le attività di produzione idroelettrica connesse all’invaso e siano tenuti chiusi i relativi scarichi di mezzo fondo; inoltre operazioni di manutenzione e rabbocco dei mezzi di cantiere da utilizzarsi per gli scavi, così come il deposito temporaneo di altri materiali e prodotti chimici in uso al cantiere dovranno tassativamente essere effettuati al di fuori dell’invaso stesso.

Le operazioni di rimozione del materiale richiedono lo svuotamento dell’invaso al fine di procedere all’asportazione con mezzi meccanici; le operazioni di svuotamento dovranno essere condotte in modo lento e graduale, con tempistiche programmate e monitoraggio continuo, in modo da evitare l’innescarsi di eventuali movimenti franosi della parte di pendio sommerso.

Il materiale rimosso deve essere dislocato in condizioni di sicurezza idraulica sia per quanto riguarda la stabilità degli accumuli sia per quanto riguarda l’esposizione a fenomeni erosivi.

Gli elaborati presentati, carenti nella descrizione delle modalità e delle tempistiche di gestione e privi di dati analitici relativi alla qualità delle acque (che, seppur indirettamente, vengono convogliate al Torrente Chisone), non possono configurarsi come un vero e proprio nonché esaustivo “Progetto di Gestione” dell’invaso, bensì esclusivamente come elaborati progettuali propedeutici alla realizzazione della operazione di sfangamento. Per quanto detto la presente autorizzazione non costituisce approvazione del Progetto di Gestione dell’invaso e dall’avvenuto ricevimento della documentazione in esame, da considerarsi respinta, non decorre alcun termine per il realizzarsi del silenzio - assenso previsto dall’art. 40 comma 5 del D. L.gs n. 152/1999.

Gli elaborati sin qui prodotti potranno tuttavia essere utilizzati ad integrazione della documentazione richiesta, allorquando sia stata predisposta apposita regolamentazione regionale in merito, ai sensi del D.M. 30 giugno 2004, Art. 1, comma 2.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 06.12.1971, n. 1034; ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

La presente determinazione dirigenziale sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto e verrà inviata al proponente e depositata presso l’Ufficio deposito della Regione.

Il Dirigente responsabile
Ilario Nebiolo



Codice 23
D.D. 30 maggio 2006, n. 36

Presa d’atto di utilizzo di impegno n. 23 - Cap. 11059/2006. Liquidazione trasferte personale assegnato alla Direzione Difesa del Suolo

(omissis)

Il Direttore regionale
Nella Bianco



Codice 23.1
D.D. 5 giugno 2006, n. 42

Designazione del Responsabile del procedimento e del Responsabile dell’istruttoria inerente alla Fase di Verifica della procedura di VIA di competenza regionale, di cui alla L.R. n. 40/1998, relativamente al progetto “Costruzione di argine lungo il fiume Bormida a difesa dell’abitato di Castelnuovo Bormida”, presentato dal Comune di Castelnuovo Bormida (AL)

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

- di delegare, ai sensi dell’art. 23, comma 1 lett. d), della legge regionale n. 51/1997 e dell’art. 8 della legge regionale n. 7/2005, al Dirigente responsabile del Settore Difesa Assetto Idrogeologico, ing. Carlo Pelassa, la responsabilità del procedimento in oggetto;

- di assegnare, sentito il Responsabile del Settore Difesa Assetto Idrogeologico, all’ing. Roberto Fabrizio, funzionario del Settore medesimo, la responsabilità dell’istruttoria del procedimento in oggetto, nell’ambito delle attribuzioni connesse alla gestione tecnico-amministrativa delle procedure di valutazione di impatto ambientale di competenza della Direzione, svolte attraverso una specifica segreteria tecnica;

- di richiamare integralmente l’art. 12 della legge regionale n. 7/2005 per ciò che attiene alla specificazione dei compiti del responsabile dell’istruttoria, fermo restando quanto previsto in materia di attribuzioni di competenze e responsabilità per il personale dell’Amministrazione regionale;

- di individuare all’interno della Direzione quali altri Settori coinvolti nel procedimento il Settore Pianificazione Difesa del Suolo.

Il Direttore regionale
Nella Bianco



Codice 24.3
D.D. 2 gennaio 2006, n. 1

Accordo di Programma Quadro Integrativo del 17.12.2003. S.I.I. S.p.A. - Servizio Idrico Integrato del Biellese e Vercellese (VC). Intervento n. 4 - Lavori di costruzione di un chiariflocculatore a completamento dell’impianto di potabilizzazione esistente delle acque dell’invaso sul Torrente Ostola - Concessione finanziamento

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1. E’ concesso al S.I.I. S.p.A. Servizio Idrico Integrato del Biellese e Vercellese (VC) per la realizzazione dei lavori di costruzione di un chiariflocculatore a completamento dell’impianto di potabilizzazione esistente delle acque dell’invaso sul Torrente Ostola nell’importo di Euro 455.375,28, il finanziamento rideterminato di Euro 405.375,28 a valere sui fondi di cui all’Accordo di Programma Quadro Stato Regione Integrativo del 17.12.2003.

2. All’erogazione del finanziamento di cui al punto 1 si provvederà con le seguenti modalità:

- il 50% alla presentazione della documentazione attestante l’effettivo inizio dei lavori;

- ulteriori acconti, nel limite massimo del 40% dell’importo del finanziamento, alla presentazione di stati di avanzamento lavori o di altri documenti giustificativi di spesa;

- il saldo pari al rimanente 10%, o minor importo necessario, su presentazione del collaudo finale dei lavori e del quadro economico a consuntivo della spesa effettivamente sostenuta.

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 2 gennaio 2006, n. 2

Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto integrativo del 21.02.2005. S.I.I. S.p.A. - Servizio Idrico Integrato del Biellese e Vercellese (VC) - Intervento n. 7 - Lavori di realizzazione di un impianto di trattamento dell’acqua per uso potabile in Comune di Tricerro e di Rovasenda. Concessione finanziamento

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1. E’ concesso al S.I.I. S.p.A.-Servizio Idrico Integrato del Biellese e Vercellese (VC) per la realizzazione di un impianto di trattamento dell’acqua per uso potabile in Comune di Tricerro ed in Comune di Rovasenda nei rispettivi importi di Euro 126.175,46 e di Euro 156.387,00 il finanziamento complessivo rideterminato di Euro 132.562,46 a valere sui fondi di cui all’Accordo di Programma Quadro Stato Regione, II Atto integrativo del 21.02.2005 di cui Euro 57.175,46 per l’impianto in Comune di Tricerro ed Euro 75.387,00 per l’impianto in Comune di Rovasenda.

2. All’erogazione del finanziamento di cui al punto 1 si provvederà con le seguenti modalità:

- il 50% alla presentazione della documentazione attestante l’effettivo inizio dei lavori;

- ulteriori acconti, nel limite massimo del 40% dell’importo del finanziamento, alla presentazione di stati di avanzamento lavori o di altri documenti giustificativi di spesa;

- il saldo pari al rimanente 10%, o minor importo necessario, su presentazione del collaudo finale dei lavori e del quadro economico a consuntivo della spesa effettivamente sostenuta.

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 2 gennaio 2006, n. 3

Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto integrativo del 21.02.2005. SMA Torino S.p.A. Intervento n. 08. Lavori di realizzazione nuovo serbatoio nel Comune di Leini’ e potenziamento rete idrica in zona alta. Concessione finanziamento

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1. E’ concesso alla SMA Torino S.p.A. per la realizzazione del progetto dell’importo di Euro 914.000,00 relativo i lavori di realizzazione nuovo serbatoio del Comune di Leinì e potenziamento rete idrica in zona alta, il finanziamento di Euro 300.000,00 previsto nell’Accordo di Programma Quadro Stato - Regione, II° Atto integrativo siglato in data 21.02.2005;

2. Il finanziamento di Euro 300.000,00 sarà rideterminato in esito alle risultanze della gara d’appalto, rimanendo inalterato il cofinanziamento a carico dell’Azienda in argomento;

3. All’erogazione del finanziamento rideterminato si provvederà con le seguenti modalità:

- il 50% alla presentazione della documentazione attestante l’effettivo inizio dei lavori;

- ulteriori acconti, nel limite massimo del 40% dell’importo del finanziamento, alla presentazione di stati di avanzamento lavori o di altri documenti giustificativi di spesa;

- il saldo pari al rimanente 10%, o minor importo necessario, su presentazione del collaudo finale dei lavori e del quadro economico a consuntivo della spesa effettivamente sostenuta.

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 2 gennaio 2006, n. 4

Accordo di Programma Quadro Stato-Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto Integrativo del 21.02.2005. Azienda Consortile Ciclo Idrico di Alba-Langhe-Roero (CN). Intervento n. 26. Lavori di ampliamento ed adeguamento al D.lgs. 152/99 dell’impianto di depurazione di Canove di Govone ed estensione rete fognaria consortile. Lotto di completamento. Concessione finanziamento

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1. E’ concesso all’Azienda Consortile Ciclo Idrico Alba-Langhe-Roero (CN) per la realizzazione del progetto dell’importo di Euro 6.250.000,00 relativo ai lavori di ampliamento ed adeguamento al D.lgs. 152/1999 dell’impianto di depurazione di Canove di Govone ed estensione rete fognaria consortile, lotto di completamento, il finanziamento di Euro 3.550.000,00 previsto nell’Accordo di Programma Quadro Stato-Regione, II Atto integrativo siglato in data 21.2.2005;

2. Il finanziamento di Euro 3.550.000,00 sarà rideterminato in esito alle risultanze della gara d’appalto, rimanendo inalterato il cofinanziamento a carico dell’Azienda in argomento;

3. All’erogazione del finanziamento rideterminato si provvederà con le seguenti modalità:

- il 50% alla presentazione della documentazione attestante l’effettivo inizio dei lavori;

- ulteriori acconti, nel limite massimo del 40% dell’importo del finanziamento, alla presentazione di stati di avanzamento lavori o di altri documenti giustificativi di spesa;

- il saldo pari al rimanente 10%, o minor importo necessario, su presentazione del collaudo finale dei lavori e del quadro economico a consuntivo della spesa effettivamente sostenuta.

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 2 gennaio 2006, n. 5

Accordo di Programma Quadro Stato-Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche - Atto integrativo del 17.12.2003. A.M.A.G. S.p.A. Azienda Multiutility Acqua Gas (AL). Progetto di interconnessione acquedotto Citta’ di Acqui Terme - Concessione finanziamento.

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1. E’ concesso all’A.M.A.G. S.p.A. Azienda Multiutility Acqua Gas (AL) per la realizzazione del progetto di interconnessione acquedotto della città di Acqui Terme nell’importo di Euro 7.742.000,00, il finanziamento di Euro 3.500.000,00 a valere sui fondi di cui all’Accordo di Programma Quadro Stato Regione, Atto Integrativo del 17.12.2003.

2. Il finanziamento di Euro 3.500.000,00 sara’ rideterminato in esito alle risultanze della gara d’appalto, rimanendo inalterato il cofinanziamento a carico dell’A.M.A.G. S.p.A.

3. All’erogazione del finanziamento rideterminato si provvederà con le seguenti modalità:

- il 50% alla presentazione della documentazione attestante l’effettivo inizio dei lavori;

- ulteriori acconti, nel limite massimo del 40% dell’importo del finanziamento, alla presentazione di stati di avanzamento lavori o di altri documenti giustificativi di spesa;

- il saldo pari al rimanente 10%, o minor importo necessario, su presentazione del collaudo finale dei lavori e del quadro economico a consuntivo della spesa effettivamente sostenuta.

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 6

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di San Bernardino Verbano (VCO). Lavori di potenziamento delle captazioni esistenti in localita’ Casaracce - Alpe Faie’. Concessione contributo di Euro 70.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 7

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Frassinello Monferrato (AL). Lavori di estensione e completamento della rete fognaria in Cascine Serra. Concessione contributo di Euro 35.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 8

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Andrate (TO). Interventi sulla rete fognaria comunale in Vicolo Bovo e Piazza Beccaria. Concessione contributo di Euro 50.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 9

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Cassine (AL). Autorizzazione all’esecuzione dei lavori di completamento della rete fognaria nelle localita’ S. Anna e Pizio in zona sottoposta a vincolo idrogeologico. Concessione contributo di Euro 80.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino




Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 10

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Ameno (NO). Lavori di adeguamento acquedotto in localita’ Valle. Concessione contributo di Euro 60.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino




Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 11

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Sozzago (NO). Lavori di rifacimento opere fognarie. Concessione contributo di Euro 70.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 12

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Casalvolone (NO). Lavori di costruzione della fognatura comunale. Concessione contributo di Euro 70.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 13

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Montaldo Bormida (AL). Lavori di completamento della rete fognaria comunale in localita’ Monperluzzo. Concessione contributo di Euro 50.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 14

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Martiniana Po (CN). Lavori di costruzione nuovo tratto fognario in strada Solombra. Concessione contributo di Euro 50.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino




Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 15

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Invorio (NO). Lavori di realizzazione nuovo pozzo idropotabile in localita’ Barquedo. Concessione contributo di Euro 50.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 16

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Mezzomerico (NO). Lavori di ampliamento della rete fognaria. Concessione contributo di Euro 60.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 17

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 1109 in data 17.12.1998. Consorzio Servizi Ecologici del Vergante - sede in Lesa (NO). Lavori di realizzazione nuovo pozzo idropotabile in fraz. Ghevio del Comune di Meina. Conferma contributo

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 18

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Varisella (TO). Lavori di costruzione di un tratto di fognatura per il collegamento dalla Borgata Baratonia al depuratore comunale di Vallo Torinese. Concessione contributo di Euro 60.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 19

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Nibbiola (NO). Lavori di rifacimento tratti fognari. Concessione contributo di Euro 50.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 20

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Monleale (AL). Lavori di completamento tratto fognario nella frazione Cadaborgo. Concessione contributo di Euro 25.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 21

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Mornese (AL). Opere fognarie nelle fraz. Benefizio e Mazzarelli. Concessione contributo di Euro 50.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 16 gennaio 2006, n. 22

Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto Integrativo del 21.02.2005. S.I.I. S.p.A. - Servizio Idrico Integrato del Biellese e Vercellese (VC) - Intervento n. 06. Lavori di potenziamento ed ampliamento dell’impianto di depurazione delle acque reflue dell’abitato di Caresanablot. Rideterminazione finanziamento

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

4. Il finanziamento di Euro 600.000,00 concesso al S.I.I. S.p.A. Servizio idrico Integrato del Biellese e del Vercellese (VC) per la realizzazione del progetto dei lavori di realizzazione di un nuovo impianto di depurazione al servizio del Comune di Caresanablot, giusta Determinazione Dirigenziale n. 200 in data 13.07.2005, richiamata nelle premesse, è rideterminato nell’importo di Euro 511.423,00 a valere sui fondi di cui all’Accordo di Programma Quadro Stato - Regione, II Atto Integrativo siglato in data 21.2.2005.

5. E’ accertata un’economia di Euro 88.577,00 sul progetto di cui trattasi.

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 16 gennaio 2006, n. 23

Accordo di Programma Quadro Stato-Regione del 4.12.2000 per il Settore delle Infrastrutture Idriche di collettamento e depurazione delle acque reflue urbane. A.M.A.G. S.p.A. Lavori di ampliamento ed adeguamento dell’impianto di depurazione della Citta’ di Alessandria. Conferma finanziamento

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1. Di confermare, a favore dell’A.M.A.G. S.p.A. (AL), per l’attuazione dei lavori di ampliamento ed adeguamento dell’impianto di depurazione della città di Alessandria, il finanziamento di Euro 5.164.569,00 a valere sui fondi di cui all’Accordo di Programma Quadro Stato-Regione del 4.12.2000.

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 16 gennaio 2006, n. 24

Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto Integrativo del 21.02.2005. Azienda Acquedotto Valtiglione S.p.A. (AT) - Intervento n. 31. Lavori per l’interconnessione con l’acquedotto del Monferrato. Concessione finanziamento

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1. E’ concesso all’Azienda Acquedotto Valtiglione S.p.A. con sede in San Marzanotto (AT) per la realizzazione del progetto dell’importo complessivo di Euro 300.000,00 riguardante i lavori per l’interconnessione con l’acquedotto del Monferrato, il finanziamento di Euro 200.000,00 a valere sui fondi di cui all’Accordo di Programma Quadro Stato Regione, II Atto Integrativo siglato in data 21.02.2005.

2. Il finanziamento di Euro 200.000,00 sarà rideterminato in esito alle risultanze della gara d’appalto, rimanendo inalterato il cofinanziamento a carico dell’Azienda.

3. All’erogazione del finanziamento rideterminato si provvederà con le seguenti modalità:

- il 50% alla presentazione della documentazione attestante l’effettivo inizio dei lavori;

- ulteriori acconti, nel limite massimo del 40% dell’importo del finanziamento, alla presentazione di stati di avanzamento lavori o di altri documenti giustificativi di spesa;

- il saldo pari al rimanente 10%, o minor importo necessario, su presentazione del collaudo finale dei lavori e del quadro economico a consuntivo della spesa effettivamente sostenuta.

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 16 gennaio 2006, n. 25

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Roatto (AT). Autorizzazione all’esecuzione dei lavori di costruzione tratti fognari nella frazione Briassa in zona sottoposta a vincolo idrogeologico. Concessione contributo di Euro 18.000,00.

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 17 gennaio 2006, n. 26

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Torre Bormida (CN). Lavori di manutenzione straordinaria degli impianti di depurazione e regimazione di acque superficiali. Concessione contributo di Euro 60.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 20 gennaio 2006, n. 27

Accordo di Programma Quadro Stato - Regione. II Atto Integrativo del 21.02.2005. CO.R.D.A.R. Valsesia S.p.A.. Intervento n. 04. Autorizzazione all’esecuzione dei lavori di completamento reti dei collettori consortili per collegamento al depuratore CO.R.D.A.R. in Serravalle Sesia dei Comuni di Portula e Trivero. Concessione finanziamento

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

4. E’ autorizzata l’esecuzione dei lavori di completamento delle reti dei collettori consortili per il collegamento al depuratore CO.R.D.A.R di Serravalle Sesia dei Comuni di Portula e Trivero, nelle zone sottoposte a vincolo idrogeologico, nei limiti delle prescrizioni contenute nei pareri citati nel verbale della Conferenza dei Servizi, richiamata nelle premesse, parte integrante del presente provvedimento.

5. E’ concesso al CO.R.D.A.R. Valsesia S.p.A. (VC) per la realizzazione del progetto dell’importo di Euro 650.000,00 relativo ai lavori richiamati al punto 1, il finanziamento di Euro 300.000,00 previsto nell’Accordo di Programma Quadro, II Atto integrativo siglato in data 21.2.2005.

6. Il finanziamento di Euro 300.000,00 sarà rideterminato in esito alle risultanze della gara d’appalto, rimanendo inalterato il cofinanziamento a carico dell’Azienda in argomento.

7. All’erogazione del finanziamento rideterminato si provvederà con le seguenti modalità:

- il 50% alla presentazione della documentazione attestante l’effettivo inizio dei lavori;

- ulteriori acconti, nel limite massimo del 40% dell’importo del finanziamento, alla presentazione di stati di avanzamento lavori o di altri documenti giustificativi di spesa;

- il saldo pari al rimanente 10%, o minor importo necessario, su presentazione del collaudo finale dei lavori e del quadro economico a consuntivo della spesa effettivamente sostenuta.

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 25 gennaio 2006, n. 28

L.R. 20.01.1997, n. 13. Organizzazione delle Autorita’ d’Ambito. Erogazione contributi andati in perenzione amministrativa. Impegno di Euro 154.937,07 sul cap. 14473/2006 (UPB 24031)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di impegnare la somma di Euro 154.937,07 sul cap. 14473/2006 ai fini del pagamento del contributo andato in perenzione amministrativa (2° acconto), a favore dell’Autorità d’Ambito n. 1 “Verbano Cusio Ossola e Pianura Novarese” per la prima organizzazione.

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 1 febbraio 2006, n. 29

Opere connesse ai XX Giochi Olimpici Torino 2006 - S.M.A.T. S.p.A. - Progetto di adeguamento e completamento dei depuratori esistenti in Comune di Cesana. Concessione finanziamento di Euro 1.441.029,00.

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1. E’ concesso alla SMAT S.p.A., per l’attuazione del progetto di adeguamento e completamento dei depuratori esistenti in Comune di Cesana il finanziamento di Euro 1.441.029,00 a valere sul cap. 24205 (I. 2613/2004) sul quale sono state iscritte le somme provenienti da mutuo per il finanziamento delle opere connesse ai XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006.

2. L’erogazione di tale finanziamento avverrà secondo le modalità stabilite con D.G.R. n. 1-12972 del 12.7.2004.

3. E’ accertata un’economia di Euro 211.971,00 sul progetto di cui trattasi.

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24
D.D. 2 febbraio 2006, n. 30

Affidamento di incarico di collaborazione alla dott.ssa Anna Maria Lanfranco per l’attuazione e lo sviluppo del progetto “Studi propedeutici all’applicazione in Piemonte della direttiva quadro sulle acque”. Impegno di euro 27.230,00 sul cap. 12559/2006

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- di affidare alla dott.ssa Anna Maria Lanfranco, (omissis), un incarico di collaborazione della durata di 12 mesi a decorrere dal 3 febbraio 2006 per l’espletamento delle attività necessarie al pieno raggiungimento degli obiettivi di cui al Progetto “Studi propedeutici all’applicazione in Piemonte della Direttiva quadro sulle acque” unito alla presente come parte integrante e secondo le condizioni indicate nell’allegato schema di contratto, unito anch’esso come parte integrante e sostanziale al presente provvedimento;

- di riconoscere alla dott.ssa Anna Maria Lanfranco un compenso annuo lordo di Euro 26.730,00 oltre ad Euro 500,00 per eventuali spese di viaggio, vitto e alloggio fuori dalla sede abituale di lavoro;

- di impegnare la somma di Euro 27.230,00 sul cap. 12559/2006 (A 100362)

Il Direttore regionale
Salvatore De Giorgio



Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 31

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Seppiana (VCO). Lavori di sostituzione condotte obsolete e potenziamento idranti. Concessione contributo di Euro 50.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 32

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Lombriasco (TO). Lavori di realizzazione tratti fognari di acque bianche nel centro storico. Conferma contributo di Euro 60.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 33

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Aurano (VCO). Lavori di rifacimento di alcuni tratti dell’acquedotto e della fognatura. Concessione contributo di Euro 70.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino




Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 34

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Torre Mondovi’ (CN). Lavori di completamento fognatura comunale. Concessione contributo di Euro 50.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino




Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 35

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Neviglie (CN). Lavori di potenziamento della fognatura in localita’ Piani Materosso e Case Sparse. Concessione contributo di Euro 40.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 36

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 155 in data 12.6.2003. Azienda Consortile Ciclo Idrico Alba Langhe Roero. Lavori di ampliamento della fognatura nel Comune di Sommariva Perno (CN). Concessionbe contributo di Euro 55.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino




Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 37

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Fresonara (AL). Opere fognarie by-pass di piena alla periferia sud - ovest. Concessione contributo di Euro 40.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 38

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Bagnasco (CN). Lavori di completamento della rete idrica e fognaria. Concessione contributo di Euro 40.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 39

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Momperone (AL). Lavori di realizzazione fognatura comunale tratto Ramata - Rivabella. Concessione contributo di Euro 18.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 40

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Voltaggio (AL). Lavori di rifacimento opere acquedottistiche. Concessione contributo di Euro 62.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 41

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Traversella (TO). Lavori di costruzione acquedotto in frazione Fondo. Concessione contributo di Euro 50.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 42

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Locana (TO). Lavori di sistemazione acquedotto in localita’ Appiatour. Concessione contributo di Euro 60.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 43

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Monale (AT). Lavori di completamento rete fognaria nelle localita’ Bricco Scaiola e Serra Cora. Concessione contributo di Euro 40.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 44

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Pontechianale (CN). Lavori di prolungamento dell’acquedotto comunale - VII lotto. Concessione contributo di Euro 80.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 45

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Consorzio Alta Meja. Lavori di costruzione della fognatura in Via Tre Vigne nella frazione Revislate in Comune di Veruno (NO). Concessione contributo di Euro 20.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 46

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Crodo (VCO). Autorizzazione all’esecuzione delle opere acquedottistiche e fognarie nelle localita’ Maglioggio e Viceno in zona sottoposta a vincolo idrogeologico. Concessione contributo di Euro 70.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 47

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Castino (CN). Lavori di rifacimento della fognatura nel concentrico e collegamento impianto di depurazione - quinto lotto. Concessione contributo di Euro 50.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 8 febbraio 2006, n. 48

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Mezzana Mortigliengo (BI). Lavori relativi all’acquedotto comunale - serbatoio Mondalforno Inferiore fraz. Mazza e scuola materna. Concessione contributo di Euro 70.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 8 febbraio 2006, n. 49

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Mezzana Mortigliengo (BI). Lavori relativi alla fognatura nella fraz. Bonda e fabbricati comunali. Concessione contributo di Euro 70.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 10 febbraio 2006, n. 51

Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto integrativo del 21.02.2005. Consorzio dei Comuni per l’acquedotto del Monferrato (AT) - Intervento n. 13. Lavori di ripristino adduzione da Campo Pozzi Cascina Giarrea alla centrale di sollevamento di Verrua Savoia. Concessione finanziamento

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1. E’ concesso al Consorzio dei Comuni per l’Acquedotto del Monferrato (AT) per la realizzazione del progetto dell’importo complessivo di Euro 1.300.000,00 relativo ai lavori di ripristino adduzione da Campo Pozzi Cascina Giarrea alla centrale di sollevamento di Verrua Savoia, il finanziamento di Euro 650.000,00 a valere sui fondi di cui all’Accordo di Programma Quadro, II Atto integrativo siglato in data 21.02.2005.

2. Il finanziamento di Euro 650.000,00 sarà rideterminato in esito alle risultanze della gara d’appalto, rimanendo inalterato il cofinanziamento a carico del Consorzio.

3. All’erogazione del finanziamento rideterminato si provvederà con le seguenti modalità:

- il 50% alla presentazione della documentazione attestante l’effettivo inizio dei lavori;

- ulteriori acconti, nel limite massimo del 40% dell’importo del finanziamento, alla presentazione di stati di avanzamento lavori o di altri documenti giustificativi di spesa;

- il saldo pari al rimanente 10%, o minor importo necessario, su presentazione del collaudo finale dei lavori e del quadro economico a consuntivo della spesa effettivamente sostenuta.

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 10 febbraio 2006, n. 52

Programma Ambiente 1988- D.M.A. 7656/ter del 30.12.1989- Comune di Orta San Giulio - Sostituzione adduttrice idrica dell’isola di S. Giulio (NO) - Concessione finanziamento di Euro 150.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 14 febbraio 2006, n. 53

Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto integrativo del 21.02.2005. Acque Cusio S.p.A. (VB) - Intervento n. 01. Lavori di razionalizzazione scarichi fognari Comuni Lago d’Orta. Concessione finanziamento di Euro 1.147.277,40

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 21 febbraio 2006, n. 54

Accordo di Programma Quadro Stato - Regione del 18 dicembre 2002. AMAG S.P.A. (AL) - Intervento n. 03 - Lavori di collettamento reti fognarie di Spinetta Marengo, Cascinagrossa, Litta Parodi e Mangrogne alla rete cittadina di Alessandria, 1 lotto - Concessione finanziamento di 1.000.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 21 febbraio 2006, n. 55

Accordo di Programma Quadro del 26 luglio 2001. Azienda Multiservizi Casalese S.p.A. (AL) - Lavori di potenziamento campo pozzi di Terranova - Realizzazione stazione di rilancio da Terranova verso Vercelli - Potenziamento impianto filtrazione Terranova. Rideterminazione finanziamento

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Il finanziamento di Euro 1.291.142,25 concesso all’Azienda Multiservizi Casalese S.p.A. (AL), giusta Determinazione Dirigenziale n. 248 del 06.09.2005, richiamata nelle premesse, per la realizzazione dei lavori di potenziamento campo pozzi di Terranova, realizzazione stazione di rilancio da Terranova verso Vercelli e potenziamento impianto filtrazione di Terranova, è rideterminato nell’importo di Euro 1.221.998,10 a valere sui fondi di cui all’Accordo di Programma Quadro Stato -Regione del 26.07.2001.

- E’ accertata un’economia di Euro 69.144,25 sul progetto di cui trattasi.

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 21 febbraio 2006, n. 56

Accordo di Programma Quadro Stato - Regione del 18 dicembre 2002. AMAG S.P.A. (AL) - Intervento n. 29 - Lavori di collettamento e depurazione nei Comuni lungo il fiume Bormida, 1 stralcio - Concessione finanziamento di 3.400.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24
D.D. 22 febbraio 2006, n. 57

Comune di Brovello Carpugnino (VCO). Definizione delle aree di salvaguardia di quattro sorgenti a servizio dell’acquedotto comunale. Articolo 21 del Decreto Legislativo n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Le aree di salvaguardia delle sorgenti 1, 2, 3, ubicate in località Oria e della sorgente 5, ubicata in località Canarei, nel Comune di Brovello Carpugnino (VCO), articolate in zone di tutela assoluta e in zone di rispetto, sono definite come risulta nella tavola GEO4, in scala 1:2000 e in scala 1:500 (aggiornamento agosto 2005), allegata alla presente determinazione quale parte integrante e sostanziale.

Nelle aree di salvaguardia sono vietati gli insediamenti e le attività di cui all’art. 21, comma 5, del decreto legislativo n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni.

A norma dell’art. 21, comma 6, del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni, sono disciplinate all’interno delle zone di rispetto le seguenti strutture ed attività:

* è vietato l’insediamento di nuove attività produttive ed artigianali; per quanto riguarda le attività esistenti il Comune di Brovello Carpugnino, dovrà adeguare il proprio strumento urbanistico con una specifica normativa tecnica di attuazione che disciplini gli interventi edilizi consentiti al fine di favorire la riduzione del potenziale carico inquinante nonché agevolare, ove possibile, la graduale rilocalizzazione delle attività stesse;

* è vietato l’insediamento di nuovi fabbricati, a qualsiasi uso destinati; sui fabbricati preesistenti, regolarmente autorizzati a norma delle disposizioni urbanistiche e edilizie di legge, la medesima normativa tecnica di attuazione potrà consentire solo gli interventi edilizi di recupero funzionale e di adeguamento igienico-sanitario fermi restando i divieti di cui all’articolo 21, comma 5, del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni;

* le attività agricole sono ammesse esclusivamente nel pieno rispetto delle condizioni stabilite alle lettere c), n), del comma 5, dell’art. 21, del decreto legislativo n. 152/1999 e, in ogni caso, in conformità del Codice di Buona Pratica Agricola, approvato con il D.M. 19 aprile 1999. In tal caso il conduttore del fondo comunica al Dipartimento dell’A.R.P.A. competente per territorio e al Comune di Brovello Carpugnino, il programma delle attività agrarie che intende attuare;

* qualunque altro intervento che non rientri fra quelli espressamente vietati all’art. 21 del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni, dovrà essere soggetto al preventivo nulla osta del Dipartimento dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale e del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Locale territorialmente competenti.

Il Comune di Brovello Carpugnino, d’intesa con L’Autorità D’Ambito Ottimale 1, il competente Dipartimento dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale e il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Locale, al fine di prevenire e ridurre i rischi di compromissione delle risorse idriche captate dalle sorgenti dovrà provvedere:

* alla sistemazione e manutenzione delle zone di tutela assoluta, in conformità alle disposizioni dell’articolo 21, comma 4, del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni;

* alla verifica degli eventuali scarichi delle acque reflue domestiche, o a questi assimilabili, a norma delle disposizioni di cui alla Legge regionale 26 marzo 1990 n. 13, disponendone l’allacciamento alla rete fognaria, ai sensi dell’articolo 8 della medesima legge regionale, o l’allontanamento dalle aree di salvaguardia;

* alla verifica delle condizioni di drenaggio delle acque meteoriche e di dilavamento delle sedi stradali interferenti con le aree di salvaguardia, provvedendo, ove necessario, alla raccolta e convogliamento all’esterno delle aree di salvaguardia medesime;

* le attività agricole, interessanti le aree di salvaguardia, siano condotte in conformità alle disposizioni di legge ed al programma d’utilizzazione agricola;

* nell’ambito dei controlli analitici di cui al D.P.R. n. 236/1988 e al D.Lgs. n. 31/2001 e successive modifiche ed integrazioni, venga effettuato un sistematico controllo della qualità delle acque di falda in arrivo alle sorgenti.

In attesa dell’adeguamento della normativa tecnica d’attuazione dello strumento urbanistico, il Comune di Brovello Carpugnino dovrà emanare apposite ordinanze ed adottare ogni altro provvedimento di competenza ai fini del recepimento e della notifica dei vincoli vigenti all’interno delle aree di salvaguardia.

In relazione ai risultati dei periodici controlli analitici, da effettuarsi ai sensi degli articoli 10, 11, 12, 13 e 14, del D.P.R. n. 236/88 e del D.Lgs. n. 31/2001 e successive modifiche ed integrazioni, il Comune di Brovello Carpugnino è tenuto a adottare i conseguenti provvedimenti per la protezione delle acque destinate al consumo umano e per la tutela della salute pubblica, dandone adeguata informazione alla popolazione interessata.

Copia del presente provvedimento sarà trasmessa ai competenti uffici dell’Amministrazione provinciale del Verbano Cusio Ossola, per gli adempimenti in ordine alla concessione d’uso delle acque.

Il Direttore regionale
Salvatore De Giorgio



Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 58

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Monta’ (CN). Lavori di realizzazione nuova tubazione dell’acquedotto in localita’ Santuario Madonna dei Piloni. Concessione contributo di Euro 62.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 59

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Feisoglio (CN). Lavori di costruzione tratto fognario. Concessione contributo di Euro 40.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 60

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Parodi Ligure (AL). Lavori di realizzazione collettore fognario al servizio della localita’ Cadicolla. Concessione contributo di Euro 50.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 61

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di La Morra (CN). Lavori di costruzione tratti della fognatura comunale. Concessione contributo di Euro 50.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 62

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Borgiallo (TO). Lavori di manutenzione straordinaria servizio idrico integrato “Belvedere - Bastiglia”. Concessione contributo di Euro 50.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 63

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Sinio (CN). Lavori di costruzione tratto della fognatura comunale. Concessione contributo di Euro 50.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 64

l.r. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Somano (CN). Lavori di sostituzione di tre tratti di tubazione dell’acquedotto. Concessione contributo di Euro 50.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 65

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Saliceto (CN). Lavori di manutenzione straordinaria della rete idrica comunale. Concessione contributo di Euro 90.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 66

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n.. 76 in data 9.3.2005. Comune di Torresina (CN). Lavori di ripristino acquedotto in localita’ “Lopiano”. Concessione contributo di Euro 60.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 67

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Cordar Biella Servizi S.p.a. Lavori di realizzazione nuovi tratti fognari in Comune di Tavigliano. Concessione contributo di Euro 70.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 68

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Cordar Biella Servizi S.p.a. Interventi alla rete fognaria di Passo Breve e Vicolo Bellino in Comune di Sagliano Micca. Concessione contributo di Euro 50.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 69

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Pontechianale (CN). Lavori di potenziamento dell’acquedotto comunale - estensione della condotta di adduzione - VI lotto. Concessione contributo di Euro 100.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 70

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Tarantasca (CN). Lavori di sostituzione condotta dell’acquedotto comunale. Concessione contributo di Euro 50.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 71

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Arola (VCO). Autorizzazione all’esecuzione dei lavori di realizzazione tratto di fognatura in zona sottoposta a vincolo idrogeologico. Concessione contributo di Euro 50.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 72

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Camerana (CN). Lavori di realizzazione opere idriche e fognarie. Concessione contributo di Euro 70.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24
D.D. 27 febbraio 2006, n. 73

Comune di Madonna del Sasso (VCO) - Ridefinizione delle aree di salvaguardia delle due sorgenti a servizio dell’acquedotto comunale. Articolo 21 del decreto legislativo n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Le aree di salvaguardia delle due sorgenti: 1 e 2, ubicate in località San Giulio, nel Comune di Madonna Del Sasso (VCO), articolate in zone di tutela assoluta e in zone di rispetto, sono ridefinite come risulta nella tavola 4/bis, in scala 1:2000 (aggiornamento maggio 2005), allegata alla presente determinazione quale parte integrante e sostanziale.

Nelle aree di salvaguardia sono vietati gli insediamenti e le attività di cui all’art. 21, comma 5, del decreto legislativo n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni.

A norma dell’art. 21, comma 6, del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni, sono disciplinate all’interno delle zone di rispetto le seguenti strutture ed attività:

* è vietato l’insediamento di nuove attività produttive ed artigianali; per quanto riguarda le attività esistenti il Comune di Madonna Del Sasso, dovrà adeguare il proprio strumento urbanistico con una specifica normativa tecnica di attuazione che disciplini gli interventi edilizi consentiti al fine di favorire la riduzione del potenziale carico inquinante nonché agevolare, ove possibile, la graduale rilocalizzazione delle attività stesse;

* è vietato l’insediamento di nuovi fabbricati, a qualsiasi uso destinati; sui fabbricati preesistenti, regolarmente autorizzati a norma delle disposizioni urbanistiche ed edilizie di legge, la medesima normativa tecnica di attuazione potrà consentire solo gli interventi edilizi di recupero funzionale e di adeguamento igienico-sanitario fermi restando i divieti di cui all’articolo 21, comma 5, del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni;

* le attività agricole sono ammesse esclusivamente nel pieno rispetto delle condizioni stabilite alle lettere c), n), del comma 5, dell’art. 21, del decreto legislativo n. 152/1999 e, in ogni caso, in conformità del Codice di Buona Pratica Agricola, approvato con il D.M. 19 aprile 1999. In tal caso il conduttore del fondo comunica al Dipartimento dell’A.R.P.A. competente per territorio e al Comune di Madonna Del Sasso, il programma delle attività agrarie che intende attuare;

* qualunque altro intervento che non rientri fra quelli espressamente vietati all’art. 21 del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni, dovrà essere soggetto al preventivo nulla osta del Dipartimento dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale e del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Locale territorialmente competenti.

Il Comune di Madonna Del Sasso, d’intesa con l’Autorità D’Ambito Ottimale 1, il competente Dipartimento dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale e il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Locale, al fine di prevenire e ridurre i rischi di compromissione delle risorse idriche captate dalle sorgenti dovrà provvedere:

* alla sistemazione e manutenzione delle zone di tutela assoluta, in conformità alle disposizioni dell’articolo 21, comma 4, del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni;

* alla verifica degli eventuali scarichi delle acque reflue domestiche, o a questi assimilabili, a norma delle disposizioni di cui alla Legge regionale 26 marzo 1990 n. 13, disponendone l’allacciamento alla rete fognaria, ai sensi dell’articolo 8 della medesima legge regionale, o l’allontanamento dalle aree di salvaguardia;

* alla verifica delle condizioni di drenaggio delle acque meteoriche e di dilavamento delle sedi stradali interferenti con le aree di salvaguardia, provvedendo, ove necessario, alla raccolta e convogliamento all’esterno delle aree di salvaguardia medesime;

* le attività agricole, interessanti le aree di salvaguardia, siano condotte in conformità alle disposizioni di legge ed al programma d’utilizzazione agricola;

* nell’ambito dei controlli analitici di cui al D.P.R. n. 236/1988 e al D.Lgs n. 31/2001 e successive modifiche ed integrazioni, venga effettuato un sistematico controllo della qualità delle acque di falda in arrivo alle sorgenti.

In attesa dell’adeguamento della normativa tecnica d’attuazione dello strumento urbanistico, il Comune di Madonna Del Sasso dovrà emanare apposite ordinanze ed adottare ogni altro provvedimento di competenza ai fini del recepimento e della notifica dei vincoli vigenti all’interno delle aree di salvaguardia.

In relazione ai risultati dei periodici controlli analitici, da effettuarsi ai sensi degli articoli 10, 11, 12, 13 e 14, del D.P.R. n. 236/88 e del D.Lgs. n. 31/2001 e successive modifiche ed integrazioni, il Comune di Madonna Del Sasso è tenuto ad adottare i conseguenti provvedimenti per la protezione delle acque destinate al consumo umano e per la tutela della salute pubblica, dandone adeguata informazione alla popolazione interessata.

Copia del presente provvedimento sarà trasmessa ai competenti uffici dell’Amministrazione provinciale del Verbano Cusio Ossola, per gli adempimenti in ordine alla concessione d’uso delle acque.

Il Direttore regionale
Salvatore De Giorgio



Codice 24
D.D. 27 febbraio 2006, n. 74

Comune di Aurano (VCO) - Ridefinizione delle aree di salvaguardia delle due sorgenti a servizio dell’acquedotto comunale. Articolo 21 del decreto legislativo n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Le aree di salvaguardia delle due sorgenti denominate Lesana 1 e Lesena 2, a servizio della Frazione Scareno nel Comune di Aurano (VCO), articolate in zone di tutela assoluta e in zone di rispetto, sono ridefinite come risulta nella tavola 4, in scala 1:2000 (aggiornamento marzo 2005), allegata alla presente determinazione quale parte integrante e sostanziale.

Nelle aree di salvaguardia sono vietati gli insediamenti e le attività di cui all’art. 21, comma 5, del decreto legislativo n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni.

A norma dell’art. 21, comma 6, del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni, sono disciplinate all’interno delle zone di rispetto le seguenti strutture ed attività:

* è vietato l’insediamento di nuove attività produttive ed artigianali; per quanto riguarda le attività esistenti il Comune di Aurano, dovrà adeguare il proprio strumento urbanistico con una specifica normativa tecnica di attuazione che disciplini gli interventi edilizi consentiti al fine di favorire la riduzione del potenziale carico inquinante nonché agevolare, ove possibile, la graduale rilocalizzazione delle attività stesse;

* è vietato l’insediamento di nuovi fabbricati, a qualsiasi uso destinati; sui fabbricati preesistenti, regolarmente autorizzati a norma delle disposizioni urbanistiche e edilizie di legge, la medesima normativa tecnica di attuazione potrà consentire solo gli interventi edilizi di recupero funzionale e di adeguamento igienico-sanitario fermi restando i divieti di cui all’articolo 21, comma 5, del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni;

* le attività agricole sono ammesse esclusivamente nel pieno rispetto delle condizioni stabilite alle lettere c), n), del comma 5, dell’art. 21, del decreto legislativo n. 152/1999 e, in ogni caso, in conformità del Codice di Buona Pratica Agricola, approvato con il D.M. 19 aprile 1999. In tal caso il conduttore del fondo comunica al Dipartimento dell’A.R.P.A. competente per territorio e al Comune di Aurano, il programma delle attività agrarie che intende attuare;

* qualunque altro intervento che non rientri fra quelli espressamente vietati all’art. 21 del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni, dovrà essere soggetto al preventivo nulla osta del Dipartimento dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale e del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Locale territorialmente competenti.

Il Comune di Aurano, d’intesa con L’Autorità D’Ambito Ottimale 1, il competente Dipartimento dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale e il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Locale, al fine di prevenire e ridurre i rischi di compromissione delle risorse idriche captate dalle sorgenti dovrà provvedere:

* alla sistemazione e manutenzione delle zone di tutela assoluta, in conformità alle disposizioni dell’articolo 21, comma 4, del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni;

* alla verifica degli eventuali scarichi delle acque reflue domestiche, o a questi assimilabili, a norma delle disposizioni di cui alla Legge regionale 26 marzo 1990 n. 13, disponendone l’allacciamento alla rete fognaria, ai sensi dell’articolo 8 della medesima legge regionale, o l’allontanamento dalle aree di salvaguardia;

* alla verifica delle condizioni di drenaggio delle acque meteoriche e di dilavamento delle sedi stradali interferenti con le aree di salvaguardia, provvedendo, ove necessario, alla raccolta e convogliamento all’esterno delle aree di salvaguardia medesime;

* le attività agricole, interessanti l’area di salvaguardia, siano condotte in conformità alle disposizioni di legge ed al programma d’utilizzazione agricola;

* nell’ambito dei controlli analitici di cui al D.P.R. n. 236/1988 e al D.Lgs. n. 31/2001 e successive modifiche ed integrazioni, venga effettuato un sistematico controllo della qualità delle acque di falda in arrivo alle sorgenti.

In attesa dell’adeguamento della normativa tecnica d’attuazione dello strumento urbanistico, il Comune di Aurano dovrà emanare apposite ordinanze ed adottare ogni altro provvedimento di competenza ai fini del recepimento e della notifica dei vincoli vigenti all’interno delle aree di salvaguardia.

In relazione ai risultati dei periodici controlli analitici, da effettuarsi ai sensi degli articoli 10, 11, 12, 13, e 14, del D.P.R. n. 236/88 e del D.Lgs. n. 31/2001 e successive modifiche ed integrazioni, il Comune di Aurano è tenuto a adottare i conseguenti provvedimenti per la protezione delle acque destinate al consumo umano e per la tutela della salute pubblica, dandone adeguata informazione alla popolazione interessata.

Copia del presente provvedimento sarà trasmessa ai competenti uffici dell’Amministrazione provinciale del Verbano Cusio Ossola, per gli adempimenti in ordine alla concessione d’uso delle acque.

Il Direttore regionale
Salvatore De Giorgio



Codice 24.3
D.D. 3 marzo 2006, n. 75

Legge n. 135/1997 - Consorzio intercomunale per la gestione dell’impianto di depurazione delle acque di rifiuto di Bellinzago Novarese, Oleggio, Mezzomerico e Marano Ticino (NO). Opere di completamento del collettore di Oleggio centro, VI lotto, III stralcio. Concessione finanziamento di Euro 516.456,90

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 3 marzo 2006, n. 76

Accordo di Programma Quadro Stato - Regione. II Atto integrativo del 21.2.2005. CO.R.D.A.R. Valsesia S.p.A. (VC). Intervento n. 3. Autorizzazione all’esecuzione dei lavori di realizzazione approvvigionamento idropotabile e realizzazione ed adeguamento impianto di potabilizzazione in zona sottoposta a vincolo idrogeologico. Concessione finanziamento di Euro 500.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 7 marzo 2006, n. 77

Accordo di Programma Quadro Stato - Regione. II Atto Integrativo del 21.02.2005. Comune di Ricaldone (AL) - Intervento n. 19. Autorizzazione ad eseguire i lavori di completamento della rete fognaria con realizzazione di un depuratore comunale in zona sottoposta a vincolo idrogeologico. Concessione finanziamento di Euro 220.000,00 all’A.M.A.G. S.p.A. di Alessandria, gestore della rete fognaria

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1. E’ autorizzata l’esecuzione dei lavori di completamento della rete fognaria con realizzazione di un depuratore comunale nel Comune di Ricaldone (AL) nelle zone sottoposte a vincolo idrogeologico, nei limiti delle prescrizioni contenute nei pareri citati in premessa, parte integrante del presente provvedimento.

2. E’ concesso ad A.M.AG. S.p.A. - Alessandria, per la realizzazione del progetto dei lavori di cui al punto 1, dell’importo di Euro 250.000,00, il finanziamento di Euro 220.000,00 previsto nell’Accordo di Programma Quadro Stato - Regione, II Atto Integrativo siglato in data 21.2.2005.

3. Il finanziamento di Euro 220.000,00 sarà rideterminato in esito alle risultanze della gara d’appalto, rimanendo inalterato il cofinanziamento a carico dell’Ente.

4. All’erogazione del finanziamento rideterminato si provvederà con le seguenti modalità:

- il 50% alla presentazione della documentazione attestante l’effettivo inizio dei lavori;

- ulteriori acconti, nel limite massimo del 40% dell’importo del finanziamento, alla presentazione di stati di avanzamento lavori o di altri documenti giustificativi di spesa;

- il saldo pari al rimanente 10%, o minor importo necessario, su presentazione del collaudo finale dei lavori e del quadro economico a consuntivo della spesa effettivamente sostenuta.

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 7 marzo 2006, n. 78

Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto integrativo del 21.02.2005. A.M.I.A.S. S.P.A. Azienda Multiservizi ed Ambientali Scrivia (AL) - Intervento n. 17.2 - Razionalizzazione scarichi e collegamenti frazioni non ancora collettate - Concessione finanziamento di Euro 1.979.067,04

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1. E’ concesso all’A.M.I.A.S. S.p.A, Azienda Multiservizi ed Ambientali Scrivia (AL), per l’attuazione del progetto dei lavori di razionalizzazione scarichi e collegamenti frazioni non ancora collettate dell’importo di Euro 2.900.000,00, il finanziamento di Euro 1.979.067,04 a valere sui fondi previsti nell’Accordo di Programma Quadro Stato-Regione, II Atto integrativo siglato in data 21.2.2005;

2. Il finanziamento di euro1.979.067,04 sarà rideterminato in esito alle risultanze della gara d’appalto, rimanendo inalterato il cofinanziamento a carico dell’Azienda in argomento;

3. All’erogazione del finanziamento rideterminato, si provvederà con le seguenti modalità:

a) il 50% alla presentazione della documentazione attestante l’effettivo inizio dei lavori;

b) ulteriori acconti, nel limite massimo del 40% dell’importo del finanziamento, su richiesta dell’Ente attestante l’avvenuta spesa della prima erogazione o l’insufficienza dei fondi erogati per la copertura dei crediti maturati dall’Impresa esecutrice dei lavori;

c) il saldo su presentazione del certificato di collaudo o di regolare esecuzione dei lavori e del quadro economico a consuntivo della spesa totale effettivamente sostenuta.

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.1
D.D. 7 marzo 2006, n. 79

Istanza 20 giugno 1994 della societa’ “Edison S.p.A.” di variante alla derivazione dal T. Anza, tramite la diga di Ceppo Morelli, e dai rii Cugnei, Olocchia, Rosenza e Tignaga, nei Comuni di Bannio Anzino e Ceppo Morelli in Prov. del Verbano Cusio Ossola (VB), ad uso energetico nell’impianto idroelettrico di Battiggio. Parere ex art. 56 c. 2 della legge regionale 26 aprile 2000 n. 44

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Fatta salva l’acquisizione delle ulteriori autorizzazioni prescritte dalle leggi, di esprimere, ai sensi dell’art. 56 della Legge regionale 26 aprile 2000 n. 44, parere favorevole al rilascio del provvedimento di variante alla concessione in oggetto a favore della società “Edison S.p.A.” con incremento della portata massima derivabile complessiva da 10.000 l/sec a 12.000 l/sec e conseguente aumento della portata media annua derivabile da 4.943 l/sec a 5.320 l/sec e della potenza nominale media da 10754,42 kW a 11.574,65 kW, dati questi ultimi da verificare e rideterminare alla luce della modulazione delle portate di rilascio stabilite, fermo restando il salto a 221,92 m.

Il parere favorevole è subordinato all’inclusione nel disciplinare di concessione delle specifiche condizioni di seguito riportate:

1) rilascio di una portata istantanea minima in alveo immediatamente a valle dell’opera di presa dal torrente Anza non inferiore a 575 l/sec, da modulare mensilmente elevandola a 700 l/sec nel trimestre marzo - maggio per una maggiore tutela della fauna ittica. Le modalità di rilascio, mediante l’utilizzo di una delle paratoie di alleggerimento ubicate in sponda destra della diga di Ceppo Morelli, proposte dal concessionario, si intendono provvisorie, fatta salva l’approvazione da parte del RID. Detta modulazione, nel momento in cui sarà realizzato un sistema definitivo di rilascio a mezzo di un’opera dedicata esclusivamente al DMV e fermo restando il valore istantaneo minimo, dovrà essere omogeneizzata con la regola operativa applicata all’impianto dell’ENEL denominato “Pieve II”, la cui opera di presa è collocata sul medesimo corpo idrico subito a valle dello scarico dell’impianto in oggetto;

2) rilascio di una portata istantanea minima in alveo immediatamente a valle dell’opera di presa dal torrente Olocchia non inferiore a 100 l/sec;

3) rilascio di una portata istantanea minima in alveo immediatamente a valle dell’opera di presa dai torrenti Cugnei, Rosenza e Tignaga, non inferiore a 50 l/sec;

4) installazione, entro 6 mesi dalla data di rilascio del provvedimento di variante, dei dispositivi di misura e registrazione delle portate e dei volumi derivati totali, nonché quelli prelevati dal torrente Anza tramite la diga di Ceppo Morelli;

5) installazione di un’asta graduata su tutte le sezioni di prelievo al fine di consentire una verifica puntuale del rispetto degli obblighi di rilascio in alveo a valle delle stesse;

6) installazione di un idrometro registratore sul torrente Anza, a monte dello sbarramento in modo da misurare le portate istantanee in arrivo alla diga;

7) trasmissione all’Autorità concedente, secondo le modalità che saranno definite dalla Regione con apposito regolamento, dei dati di misura registrati con gli strumenti di cui sopra, nonché dei dati relativi ai livelli idrici giornalieri registrati nell’invaso di Ceppo Morelli ed i corrispondenti volumi idrici invasati.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’articolo 61 dello Statuto e dell’articolo 16 del Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 8/R/2002.

Il Dirigente responsabile
Walter Mattalia



Codice 24.3
D.D. 10 marzo 2006, n. 80

Piano Triennale per la Tutela Ambientale P.T.T.A. 1994-1996 - Legge 137/1997 - Utilizzo economie per interventi in Area critica Valle Bormida. Comune di Cortemilia - Estensione e rifacimento di reti fognarie con stazione di pompaggio. Concessione finanziamento Euro 470.000,00

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1) E’ concesso al Comune di Cortemilia (CN), per la realizzazione dei lavori di estensione e rifacimento reti fognarie con stazione di pompaggio, il finanziamento di Euro 470.000,00 a valere sulle economie P.T.T.A. 1994-1996 come da D.G.R. n. 35-860 del 19.09.2005 citata nelle premesse.

2) Il finanziamento di cui sopra sarà rideterminato al netto del ribasso d’asta, fermo restando il cofinanziamento a carico dell’Ente.

3) All’erogazione del citato finanziamento si provvederà a presentazione di comprovati stati di avanzamento lavori e di altri documenti giustificativi della spesa.

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 13 marzo 2006, n. 81

Fase di verifica della procedura di VIA, ex art. 10 della legge regionale 40/98, inerente il progetto di “Realizzazione del nuovo impianto di depurazione a servizio dello stabilimento Cartiera di Bosco Marengo S.p.A.” presentato dalla Cartiera di Bosco Marengo S.p.A. e da localizzarsi in Comune di Bosco Marengo (AL) . Esclusione dalla fase di valutazione di cui all’art.12 della legge regionale 40/98

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- il progetto di “Realizzazione del nuovo impianto di depurazione a servizio dello stabilimento Cartiera di Bosco Marengo S.p.A.” presentato dalla Cartiera di Bosco Marengo S.p.A. e localizzato in Comune di Bosco Marengo (AL) è escluso dalla fase di valutazione di cui all’articolo 12 della L.R. 40/1998;

- la progettazione esecutiva è subordinata al recepimento delle seguenti prescrizioni:

* dovrà essere effettuata una verifica di compatibilità idraulica dell’asta del Rio Acqua Nera aggiornata con i valori di scarico del depuratore consortile di Frugarolo al fine di verificarne eventuali ricadute sul territorio e sulle infrastrutture esistenti;

* dovranno essere adottate le migliori tecnologie disponibili e le opportune modalità di gestione del depuratore e del ciclo produttivo al fine di ridurre i prelievi dalla falda idrica massimizzando il riutilizzo delle acque reflue depurate;

* dovrà essere adottato il piano di prevenzione e gestione delle acque di prima pioggia e di lavaggio in conformità al regolamento regionale di cui al DPGR 20 febbraio 2006 n. 1/R;

* prima dell’inizio dei lavori dovrà essere presentata la relazione di impatto acustico - prevista dalla legge 26 ottobre 1995, n. 447, e dalla legge regionale 20 ottobre 2000, n. 52, redatta secondo quanto previsto dalla deliberazione della Giunta Regionale del 2 febbraio 2004, n. 9-11616;

* dovrà essere effettuato, d’intesa con l’ARPA, un monitoraggio dell’impatto atmosferico rispetto ai bersagli sensibili con adozione di interventi di mitigazione in caso di accertata criticità quali la copertura delle fasi di trattamento, la captazione ed il trattamento delle relative emissioni;

* dovrà essere data tempestiva comunicazione all’ARPA dell’avvio e del termine dei lavori in esito al quale il proponente trasmetterà relazione esplicativa relativamente all’attuazione di tutte le misure prescrittive, compensative, di mitigazione e di monitoraggio contenute nello studio di impatto ambientale ed integrate con le prescrizioni del presente provvedimento.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’articolo 9 della L.R. 40/1998 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte.

Avverso la presente determinazione è ammesso, da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo regionale per il Piemonte entro il termine di sessanta giorni dalla data di ricevimento del presente atto o della piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla Legge 6 dicembre 1971 n. 1034 ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla data di cui sopra, ai sensi del D.P.R. 24 novembre 1971 n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 15 marzo 2006, n. 82

Modifica D.D. n. 281/24 del 11.10.2005 recante “Accordo di Programma Quadro Stato-Regione per la Tutela delle Acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto Integrativo del 21.02.2005 - Intervento n. 20. - Comune di Cassine (AL). Concessione finanziamento”

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Il dispositivo numero uno della Determinazione Dirigenziale n. 281 del 11.10.2005 è così modificato;

“E’ concesso all’AMAG S.p.A. con sede in Alessandria, per la realizzazione del progetto dell’importo di Euro 260.000,00 relativo ai lavori di rifacimento e completamento della rete fognaria nel concentrico del Comune di Cassine (AL), il finanziamento di Euro 200.000,00 previsto nell’Accordo di Programma Quadro (APQ) - II Atto integrativo siglato il 21.2.2005".

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 15 marzo 2006, n. 83

Accordo di Programma Quadro Stato-Regione per la tutela delle Acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto Integrativo del 21.2.2005. Intervento n. 27. Citta’ di Savigliano. Riqualificazione e miglioramento della rete di raccolta delle acque nere. Rideterminazione del finanziamento.

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

2. Il finanziamento di Euro 500.000,00 concesso al Comune di Savigliano (CN) per la realizzazione del progetto dei lavori di riqualificazione e miglioramento della rete di raccolta del acque nere, giusta Determinazione Dirigenziale n. 291 in data 20.10.2005, richiamata nelle premesse, è rideterminato in Euro 413.000,00 a valere sui fondi di cui all’Accordo di Programma Quadro, II Atto integrativo siglato in data 21.2.2005;

3. E’ accertata un’economia di Euro 87.000,00.

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 16 marzo 2006, n. 84

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Cravanzana (CN). Lavori di realizzazione fognatura in localita’ Moglie Sottane. Concessione contributo di Euro 50.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 16 marzo 2006, n. 85

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Falmenta (VCO). Lavori di ristrutturazione della rete idrica in Via Cadorna e sistemazione bacini e prese. Concessione contributo di Euro 70.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 16 marzo 2006, n. 86

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Albaretto della Torre (CN). Lavori di sistemazione acquedotto. Concessione contributo di Euro 70.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 16 marzo 2006, n. 87

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 196 in data 15.5.2001. Comune di Cunico (AT). Lavori di costruzione condotta fognaria ed impianto di depurazione in localita’ Stazione. Variante al tracciato. Conferma contributo di Euro 51.645,69

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 16 marzo 2006, n. 88

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 155 del 12.6.2003. Comune di Cravanzana (CN). Lavori di realizzazione della fognatura lungo la strada prov.le e in localita’ Moglie Soprane. Nuovo progetto.

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 16 marzo 2006, n. 89

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Cordar Valsesia S.p.a. Lavori di manutenzione straordinaria acquedotto e fognatura in localita’ Grasso nel Comune di Scopello. Concessione contributro di Euro 32.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 16 marzo 2006, n. 90

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Azienda Cuneese dell’Acqua S.p.A. Lavori di potenziamento della rete idrica nel Comune di Roccasparvera (CN). Concessione contributo di Euro 70.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 16 marzo 2006, n. 91

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Dorzano (BI). Lavori di completamento del condotto fognario di allacciamento al depuratore di Cavaglia’ e realizzazione tratto fognario in zona Mauta. Concessione contributo di Euro 50.000,00

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24
D.D. 20 marzo 2006, n. 92

Commissione per la verifica sulla sperimentazione dei rilasci idrici dalle opere di presa sul fiume Toce a servizio delle centrali Enel di fondovalle, Cadarese e Crego nei Comuni di Formazza e Premia di cui al Protocollo d’Intesa tra la Regione Piemonte, la Provincia del Verbano Cusio Ossola ed Enel Produzione S.p.A. sottoscritto in data 19 gennaio 2006. Designazione componenti

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

Di nominare quali membri della commissione tecnica di cui all’articolo 11 del protocollo:

Dott. Luigi Guidetti;

sig. Sisto Quaglia;

ing. Mauro Proverbio e geom. Fabrizio Pizzorni;

dott.sa Floriana Clemente e dott. Gianfranco Bertolotto

Di dare atto che il presente provvedimento non comporta oneri a carico dell’Amministrazione Regionale.

Il Direttore regionale
Salvatore De Giorgio



Codice 24.3
D.D. 22 marzo 2006, n. 93

L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Assegnazione all’AMAG S.p.A. del contributo di Euro 80.000,00 per lavori di completamento della rete fognaria nelle localita’ Sant’Anna e Pizio in Comune di Cassine (AL).

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 22 marzo 2006, n. 94

Decreto Legislativo n. 112/1998 - Azienda Consortile Ciclo Idrico di Alba - Langhe - Roero (CN) - Lavori di potenziamento, ampliamento ed adeguamento al D.Lgs. 152/1999 dell’impianto di depurazione sito in frazione Canove di Govone e completamento delle condotte fognarie consortili, 4^ lotto - Rideterminazione finanziamento

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Il finanziamento di Euro 3.500.000,00 concesso all’Azienda Consortile Ciclo idrico di Alba Langhe Roero (CN), per l’attuazione del progetto dei lavori richiamati nelle premesse, giusta Determinazione Dirigenziale n. 355 in data 10.12.2004, è rideterminato nell’importo di Euro 3.168.119,00 a valere sui fondi di cui al D.lgs. n. 112/1998 - D.G.R. n. 6-10315 del 02.09.2003.

- E’ accertata un’economia di Euro 331.881,00 sul progetto di cui trattasi.

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 27 marzo 2006, n. 95

Legge 102/90 - Comunita’ Montana Valli Antigorio, Divedro e Formazza. Reimpegno di Euro 130.696,16 sul cap. 23179/2006

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 27 marzo 2006, n. 96

Legge 183/1989 - Interventi in materia di risorse idriche e depurazione delle acque. Impegno di Euro 4.000.000,00 sul cap. 24217/2006

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 27 marzo 2006, n. 97

Piano Triennale di Tutela Ambientale (P.T.T.A.) 1994-1996. Interventi in materia di collettamento e depurazione delle acque. Impegno di Euro 3.000.000,00 sul cap. 24227/2006

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 27 marzo 2006, n. 98

Accordo di Programma Quadro del 26.7.2001 per il settore delle infrastrutture idriche di approvvigionamento e distribuzione delle acque ad uso potabile. Impegno di Euro 8.000.000,00 sul cap. 24233/2006

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 27 marzo 2006, n. 99

Accordo di Programma Quadro del 18.12.2002 riguardante “Tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche”. Impegno di Euro 6.000.000,00 sul cap. 24239/2006

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 27 marzo 2006, n. 100

Accordo di Programma Quadro del 18.12.2002 per la Tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. Primo e secondo Atto Integrativo - Impegno di Euro 1.770.000,00 sul cap. 24245/2006

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 27 marzo 2006, n. 101

Legge n. 341/1995 - Delibera CIPE 23.4.1997. Opere infrastrutturali di disinquinamento, collettamento e depurazione nelle aree depresse. Reimpegno di Euro 1.500.000,00 sul cap. 24307/2006

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24.3
D.D. 27 marzo 2006, n. 102

Legge n. 135/1997 - Deliberazione CIPE 29 agosto 1997 e Decreto Ministero Ambiente 20 ottobre 1997. Piano straordinario delle opere infrastrutturali di disinquinamento, collettamento e depurazione nelle aree depresse. Impegno di Euro 1.000.000,00 sul cap. 24313/2006

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino



Codice 24
D.D. 29 marzo 2006, n. 103

Rimborso di quote di canone demaniale per uso di acqua pubblica versate in eccedenza rispetto a quanto dovuto per un totale di euro 56.370,81. Impegno di euro 56.370,81 sul capitolo 19058/2006

(omissis)

Il Direttore regionale
Salvatore De Giorgio



Codice 24
D.D. 30 marzo 2006, n. 105

Comune di Novara - Definizione dell’area di salvaguardia del nuovo pozzo ubicato in Via Alzati che alimenta l’acquedotto comunale gestito dalla Servizi Idrici Novaresi S.p.A. Articolo 21 del decreto legislativo n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

L’area di salvaguardia del pozzo che alimenta l’Acquedotto Comunale di Novara gestito dalla Servizi Idrici Novaresi S.p.A, ubicato in via Alzati, é definita come risulta nella planimetria, in scala 1:1000, allegata alla presente determinazione quale parte integrante e sostanziale.

La definizione dell’area di salvaguardia in argomento è strettamente dimensionata al valore di portata utilizzato per il calcolo delle isocrone pari a 10 l/s.

Nelle zone di rispetto ristretta ed allargata, sono vietati gli insediamenti e le attività di cui all’art. 21, comma 5, del decreto legislativo n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni.

A norma dell’art. 21, comma 6, del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni, sono disciplinate le seguenti strutture ed attività:

* all’interno dell’area di salvaguardia è vietato l’insediamento di nuove attività produttive ed artigianali; per quanto riguarda le attività esistenti il Comune di Novara dovrà adeguare il proprio strumento urbanistico con una specifica normativa tecnica d’attuazione che disciplini gli interventi edilizi consentiti al fine di favorire la riduzione del potenziale carico inquinante, nonché agevolare la loro rilocalizzazione all’esterno dell’area di salvaguardia;

* all’interno della zona di rispetto ristretta è vietato l’insediamento di nuovi fabbricati, a qualsiasi uso destinati; per i fabbricati preesistenti, regolarmente autorizzati a norma delle disposizioni urbanistiche ed edilizie di legge, la medesima normativa tecnica d’attuazione potrà consentire solo gli interventi edilizi di recupero funzionale e di adeguamento igienico-sanitario, fermi restando i divieti di cui all’articolo 21, comma 5, del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni;

* all’interno della zona di rispetto allargata è consentita la realizzazione di fognature a condizione che siano adottati accorgimenti tecnici in grado di evitare la diffusione nel sottosuolo di liquami derivanti da eventuali perdite della rete fognaria; le soluzioni tecniche adottate dovranno essere comunicate all’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale territorialmente competente;

* all’interno delle zone di rispetto ristretta ed allargata le attività agricole sono ammesse esclusivamente nel pieno rispetto delle condizioni stabilite alle lettere c), n), del comma 5, dell’art. 21, del decreto legislativo n. 152/1999 e, in ogni caso, in conformità del Codice di Buona Pratica Agricola, approvato con il D.M. 19 aprile 1999. In tal caso il conduttore del fondo comunica al Dipartimento dell’A.R.P.A. competente per territorio e al Comune di Novara, il programma delle attività agrarie che intende attuare;

* qualunque altro intervento che non rientri fra quelli espressamente vietati all’art. 21 del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni, dovrà essere soggetto al preventivo nulla osta del Dipartimento dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale e del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Locale territorialmente competenti.

La Servizi Idrici Novaresi S.p.A, in qualità di Ente gestore e il Comune di Novara, d’intesa con l’Autorità d’Ambito n. 1 “Verbano Cusio Ossola e Pianura Novarese”, il competente Dipartimento dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale e il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Locale, al fine di prevenire e ridurre i rischi di compromissione delle risorse idriche captate dal pozzo dovranno:

* provvedere alla sistemazione e manutenzione della zona di tutela assoluta, in conformità alle disposizioni dell’articolo 21, comma 4, del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni, come evidenziato nei pareri ASL e ARPA;

* procedere all’interno dell’area di salvaguardia alla verifica degli eventuali scarichi delle acque reflue domestiche, o a questi assimilabili, a norma delle disposizioni di cui alla Legge regionale 26 marzo 1990 n. 13, disponendone ove possibile l’allacciamento alla rete fognaria, ai sensi dell’articolo 8 della medesima legge regionale;

* provvedere alla verifica delle condizioni di drenaggio delle acque meteoriche e di dilavamento delle sedi stradali procedendo, ove necessario, alla raccolta e convogliamento all’esterno dell’area di salvaguardia medesima;

* assicurarsi che le attività agricole, interessanti l’area di salvaguardia, siano condotte in conformità al programma delle attività agrarie, a norma delle disposizioni di legge sopra indicate;

* nell’ambito dei controlli analitici di cui al D.P.R. n. 236/1988 e al D.Lgs. n. 31/2001 e successive modifiche ed integrazioni, effettuare una sistematica verifica della qualità delle acque di falda in arrivo al pozzo.

In attesa dell’adeguamento della normativa tecnica d’attuazione dello strumento urbanistico, il Comune di Novara dovrà emanare apposite ordinanze ed adottare ogni altro provvedimento di competenza ai fini del recepimento e della notifica dei vincoli vigenti all’interno delle zone di rispetto ristretta ed allargata.

In relazione ai risultati dei periodici controlli analitici, da effettuarsi ai sensi degli articoli 10, 11, 12, 13 e 14, del D.P.R. n. 236/88 e del D.Lgs. n. 31/2001 e successive modifiche ed integrazioni, il Comune di Novara è tenuto a adottare i conseguenti provvedimenti per la protezione delle acque destinate al consumo umano e per la tutela della salute pubblica, dandone adeguata informazione alla popolazione interessata.

Copia del presente provvedimento sarà trasmessa ai competenti uffici dell’Amministrazione provinciale di Novara, per gli adempimenti in ordine alla concessione d’uso delle acque.

Il Direttore regionale
Salvatore De Giorgio



Codice 25.3
D.D. 2 novembre 2005, n. 1696

R.D. n. 523/1904 - Aut. idraulica n. 67/05 per la realizzazione di muri di difesa spondale lungo il rio Grande Comba ed un suo affluente in sinistra orografica in Comune di Villar Perosa, loc. Cascinette. Richiedenti: Trotta Donato, Balmas Enzo, Balmas Sergio, Cabrellon Riccardo, Gilli Giuliana, Primo Bruno, Artero Bruna, Laurenti Giovanni, Chinnici Davide, Pace Patrizia, Charrier Graziella, Charrier Marina

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di autorizzare, ai soli fini idraulici, i signori Trotta Donato, Balmas Enzo, Balmas Sergio, Cabrellon Riccardo, Gilli Giuliana, Primo Bruno, Artero Bruna, Laurenti Giovanni, Chinnici Davide, Pace Patrizia, Charrier Graziella, Charrier Marina, proprietari di appezzamenti di terreno in località Cascinette in Comune di Villar Perosa, ad eseguire le opere in oggetto, nella posizione e secondo le caratteristiche e modalità indicate e illustrate negli elaborati progettuali allegati all’istanza, che si restituiscono ai richiedenti vistati da questo Settore, e subordinatamente all’osservanza delle seguenti prescrizioni:

1. nessuna variazione all’intervento progettato potrà essere introdotta senza la preventiva autorizzazione da parte di questo Settore;

2. siano eseguiti accuratamente i calcoli di verifica di stabilità dei muri di difesa spondale dei corsi d’acqua in argomento, nei riguardi delle spinte dei terreni, di eventuali sovraccarichi e delle pressioni e sottospinte idrauliche; il piano di appoggio della struttura di fondazione dei suddetti muri dovrà essere posto ad una quota comunque inferiore di almeno 1 m rispetto alla quota più depressa del fondo alveo nelle sezioni trasversali interessate;

3. i muri di difesa spondale dovranno essere idoneamente immorsati nei confronti delle spalle del ponticello esistente sul rio denominato “R1" e del ponte della ex S.S. n. 23, mentre il paramento esterno degli stessi muri dovrà essere raccordato senza soluzione di continuità con il profilo spondale esistente;

4. relativamente alle opere previste lungo il rio denominato “R1", le quote di sommità dei muri di difesa spondale in sinistra orografica non dovranno essere superiori alle quote previste di sommità dei muri sopraelevati in destra orografica;

5. il materiale di risulta proveniente dagli scavi in alveo demaniale dovrà essere usato per la colmatura di depressioni in alveo o di sponda, ove necessario, in prossimità delle opere di cui trattasi, mentre quello proveniente dalla demolizione di murature esistenti dovrà essere asportato dall’alveo;

6. le sponde, le eventuali opere di difesa e le aree demaniali interessate dall’esecuzione dei lavori dovranno essere accuratamente ripristinate a regola d’arte, restando il soggetto autorizzato unico responsabile dei danni eventualmente cagionati;

7. durante la costruzione dell’opera non dovrà essere causata turbativa del buon regime idraulico dei corsi d’acqua;

8. la presente autorizzazione ha validità per mesi 18 (diciotto) dalla data di ricevimento del presente atto e pertanto i lavori in argomento dovranno essere eseguiti, a pena decadenza della stessa, entro il termine sopraindicato, con la condizione che una volta iniziati dovranno essere eseguiti senza interruzione, salvo eventuali sospensioni dovute a causa di forza maggiore quali eventi di piena, condizioni climatologiche avverse ed altre simili circostanze; è fatta salva l’eventuale concessione di proroga, su istanza del soggetto autorizzato, nel caso in cui, per giustificati motivi, l’inizio dei lavori non potesse avere luogo nei termini previsti;

9. il committente dell’opera dovrà comunicare a questo Settore, a mezzo di lettera raccomandata, l’inizio e l’ultimazione dei lavori, al fine di consentire eventuali accertamenti tesi a verificare la rispondenza fra quanto previsto e quanto realizzato, nonché il nominativo del tecnico incaricato della direzione dei lavori; ad avvenuta ultimazione il committente dovrà inviare dichiarazione del Direttore dei lavori attestante che l’opera è stata eseguita conformemente al progetto approvato;

10. l’autorizzazione si intende accordata con l’esclusione di ogni responsabilità dell’Amministrazione in ordine alla stabilità dei manufatti (caso di danneggiamento o crollo) in relazione al variabile regime idraulico dei corsi d’acqua, anche in presenza di eventuali variazioni del profilo di fondo (abbassamento o innalzamento d’alveo) in quanto resta l’obbligo del soggetto autorizzato di mantenere inalterata nel tempo la zona d’imposta dei manufatti mediante la realizzazione di quelle opere che saranno necessarie, sempre previa autorizzazione di questo Settore;

11. il soggetto autorizzato dovrà mettere in atto le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, sia dell’alveo che delle sponde, in corrispondenza ed immediatamente a monte e a valle dei manufatti, che si renderanno necessarie al fine di garantire il regolare deflusso delle acque, sempre previa autorizzazione di questo Settore;

12. questo Settore si riserva la facoltà di ordinare, a cura e spese del soggetto autorizzato modifiche alle opere autorizzate, o anche di procedere alla revoca della presente autorizzazione, nel caso intervengano variazioni delle attuali condizioni dei corsi d’acqua o che l’opera stessa sia, in seguito, giudicata incompatibile in relazione al buon regime idraulico del corsi d’acqua interessati;

13. l’autorizzazione è accordata ai soli fini idraulici, fatti salvi i diritti dei terzi, da rispettare pienamente sotto la personale responsabilità civile e penale del soggetto autorizzato, il quale terrà l’Amministrazione Regionale ed i suoi funzionari sollevati ed indenni da ogni pretesa o molestia da parte di terzi, e risponderà di ogni pregiudizio o danno che dovesse derivare ad essi in conseguenza della presente autorizzazione;

14. il soggetto autorizzato, prima dell’inizio dei lavori in oggetto, dovrà ottenere ogni autorizzazione necessaria secondo le vigenti leggi in materia (permesso di costruire, autorizzazioni di cui al D.Lgs. 42/2004-vincolo paesaggistico, alla L.R. 45/1989-vincolo idrogeologico, ecc.).

Con il presente provvedimento è autorizzato l’ingresso in alveo e l’occupazione del sedime demaniale per la realizzazione delle opere di che trattasi.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al Tribunale Superiore dalle Acque oppure innanzi al Tribunale Regionale delle Acque con sede in Torino, secondo le rispettive competenze.

Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi



Codice 25.9
D.D. 30 dicembre 2005, n. 2162

Demanio Idrico fluviale. Concessione per realizzazione di tombinatura del rio Lancone e occupazione di area demaniale (riempimento canale) circostante il lavatoio in localita’ Calice in Comune di Domodossola

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- di concedere al Comune di Domodossola con sede municipale in Piazza Repubblica dell’Ossola n. 1- 28845 Domodossola (VB) (omissis), l’occupazione delle aree demaniali come individuate negli elaborati tecnici allegati all’istanza e meglio descritti nel disciplinare citato in premessa;

- di accordare la concessione dalla data della presente determinazione e fino al 31.12.2018 subordinatamente all’osservanza degli obblighi e delle condizioni espresse nel disciplinare;

- di stabilire che il canone annuo, fissato in Euro 240= e soggetto a rivalutazione periodica secondo quanto stabilito dalle disposizioni regionali vigenti, dovrà essere versato di anno in anno a seguito di richiesta della Regione Piemonte;

- di approvare il disciplinare di concessione allegato alla presente determinazione per farne parte integrante;

- di dare atto che l’importo di Euro 240= per canone demaniale sarà introitato sul capitolo 2130 (accertamento n. 26) del bilancio 2005.

Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso nei termini di legge.

Il Dirigente responsabile
Giovanni Ercole



Codice 28.2
D.D. 6 febbraio 2006, n. 23

Anno 2005: conguaglio plasma - emoderivati per le Aziende Sanitarie Regionali

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- di prendere atto del rendiconto della cessione del plasma e del consumo di emoderivati da parte delle Aziende Sanitarie Regionali e relativo all’anno 2005 predisposto dal Centro Regionale di Coordinamento e Compensazione e allegato al presente atto per farne parte integrante;

- di dare atto che il flusso finanziario verrà regolato dal Settore Gestione Risorse Finanziarie di questa Direzione in sede di erogazione dei flussi di cassa nei confronti delle A.S.R.

Il Dirigente responsabile
Valter Galante


Allegato














COMUNICATI

Regione Piemonte - Direzione Formazione Professionale - Lavoro
Agenzia Piemonte Lavoro

Interventi monetari integrativi del reddito 2006 - Determinazione del 29 giugno 2006 n. 180

INDICE

1) Oggetto

2) Destinatari

3) Risorse disponibili

4) Entità del sussidio

5) Modalità e termini di presentazione delle domande

6) Selezione delle domande e assegnazione del sussidio


1) OGGETTO

L’Agenzia Piemonte Lavoro, nell’ambito degli interventi regionali previsti per fronteggiare le conseguenze sociali della crisi che, in Piemonte, investe rilevanti settori di attività:

* vista la legge regionale 14 dicembre 1998, n. 41 “Organizzazione delle funzioni regionali e locali in materia di mercato del lavoro”;

* considerato l’art. 47, comma 2 della legge regionale 21 aprile 2006 n. 14 che prevede l’istituzione di un fondo speciale pari a 10.500.000,00 euro a carico del bilancio della regione, per l’esercizio finanziario dell’anno 2006, destinato a favorire, in via sperimentale, anche ai fini di prevenzione, interventi monetari integrativi del reddito e di prestazioni sociali, rivolti a quelle persone che a causa dell’interruzione temporanea o definitiva del lavoro svolto alle dipendenze altrui, vengono a trovarsi al di sotto della soglia di reddito di 12.000,00 euro ISEE annui;

* preso atto della D.G.R. n. 34-2990 del 30/05/2006 che stabilisce le modalità e i criteri di erogazione di tali interventi contemplando l’attribuzione di sussidi;

emana un avviso per l’assegnazione di sussidi monetari a favore di quelle persone che, a causa dell’interruzione temporanea o definitiva del lavoro svolto alle dipendenze altrui, o che, avendo un contratto di collaborazione a progetto (cd. co. co. pro.) previsto dalla Legge 14 febbraio 2003 n. 30, hanno un Indicatore di Situazione Economica Equivalente (ISEE) per l’anno 2005 minore o uguale a 12.000,00 euro, e che si trovano nelle condizioni di cui al successivo punto 2.

2) DESTINATARI

Possono presentare domanda di sussidio i soggetti con i seguenti requisiti:

1. residenti o domiciliati in Regione Piemonte;

2. provenienti da aziende con unità produttive ubicate in Regione Piemonte;

3. con un Indicatore di Situazione Economica Equivalente (ISEE)(1) dell’anno 2005 di ammontare minore o uguale a 12.000,00 euro;

4. che nel periodo intercorrente dal 1/1/2005 al 31/12/2006 rientrano in una delle seguenti

condizioni :

a) lavoratori in Cassa integrazione guadagni ordinaria o straordinaria, anche in deroga alla normativa vigente, a zero ore per almeno 4 mesi consecutivi o considerati in un arco di 6 mesi complessivi;

b) lavoratori in mobilità, sia indennizzata che non indennizzata;

c) percettori dell’indennità di disoccupazione ordinaria o speciale per l’edilizia erogata dall’INPS;

d) lavoratori a tempo indeterminato, licenziati per motivo diverso dalla giusta causa, con un’anzianità di servizio presso la stessa azienda di almeno 4 mesi complessivi nel periodo dall’1/1/2005 al 31/12/2006;

e) lavoratori sospesi dal lavoro a tempo indeterminato in aziende del settore artigiano con meno di 15 dipendenti o di quello del commercio e dei servizi con meno di 50 dipendenti, con sospensione di almeno 4 mesi consecutivi o considerati in un arco di 6 mesi complessivi;

f) lavoratori a tempo determinato con contratto risolto almeno 4 mesi prima della scadenza del termine salvo il licenziamento per giusta causa provenienti da aziende assoggettate a procedura concorsuale - fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria - o che abbiano cessato l’attività (la risoluzione del rapporto di lavoro per la naturale scadenza del contratto non da diritto alla presentazione della domanda di sussidio);

g) contrattisti a progetto di cui alla L 30/2003 con contratto intercorrente con un unico committente e della durata minima di 12 mesi, sospeso senza erogazione del corrispettivo ex art 66 DLGS 276/2003, per almeno 4 mesi consecutivi o considerati nell’arco di 6 mesi complessivi, o risolto dal datore di lavoro prima della scadenza concordata tra le parti per assoggettamento dell’azienda a procedura concorsuale - fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria - o per cessazione dell’attività;

A chi presenta la domanda di sussidio viene richiesta una dichiarazione di disponibilità a partecipare, compatibilmente con il proprio stato occupazionale, ad eventuali azioni di politica del lavoro finalizzate alla ricollocazione.

Il sussidio non può esser percepito più di una volta da ciascun richiedente.

3) RISORSE DISPONIBILI

Le risorse disponibili per l’erogazione dei sussidi ammontano a 10.500.000,00 euro

4) ENTITÀ DEL SUSSIDIO

L’ammontare del sussidio è il seguente:

per i soggetti con valore ISEE fino a 8.000,00 euro

sussidio lordo pari a 3.000,00 euro

per i soggetti con valore ISEE compreso tra 8.000,01 euro e 12.000,00 euro

sussidio lordo pari a 2.500,00 euro

In entrambi i casi il sussidio viene erogato dall’INPS in un’unica soluzione.

5) MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

La domanda di sussidio deve essere presentata utilizzando esclusivamente i moduli allegati al presente avviso e va debitamente sottoscritta .

I moduli di domanda vengono resi disponibili dal giorno 13/07/2006 nel seguente orario 09-12 dal lunedì al giovedì:

A. presso lo sportello informativo della sede dell’Agenzia Piemonte Lavoro, via Belfiore 23/c, 10125 Torino ;

B. presso le sedi dei Centri provinciali per l’impiego del Piemonte;

C. presso le sedi dell’Osservatorio Regionale sul Mercato del Lavoro di seguito indicate:

ALBA - Via F.lli Ambrogio, 5

ALESSANDRIA - Via Dei Guasco,

ASTI - C.so Dante, 165

BIELLA - Via Tripoli, 33

BORGOSESIA - Via Sesone, 9

CASALE MONF. - Strada Valenza, 4D

CUNEO - C.so IV Novembre, 22

IVREA - Piazza Castello, 5

MONDOVI’ - C.so Statuto, 35

NOVARA - Via Dominioni, 4

PINEROLO - Via S. Giuseppe, 39

SALUZZO - Via Torino, 73/f

VERBANIA - Villa S. Remigio, 19

VERCELLI - Via Marsala, 23

E inoltre possibile reperire la modulistica al seguente indirizzo internet: www.agenziapiemontelavoro.net;

Il richiedente deve presentare, insieme al modulo di domanda, la seguente documentazione obbligatoria:

a)per i lavoratori in C.I.G. ordinaria o straordinaria anche in deroga a zero ore:

* copia della lettera dell’azienda di messa in C.I.G. ordinaria o straordinaria anche cd. in deroga a zero ore, o altra documentazione equivalente;

* copia del documento dell’azienda che attesta la durata, nel periodo dal 01/01/2005 al 31/12/2006, di almeno 4 mesi consecutivi o considerati nell’arco di 6 mesi complessivi, della CIG ordinaria o straordinaria anche cd in deroga a zero ore;

* Indicatore di Situazione Economica Equivalente (ISEE)(2) dell’anno 2005;

* copia di un documento d’identità.

b)per i lavoratori in mobilità indennizzata e non:

* autocertificazione attestante di trovarsi o essersi trovato, nel periodo dall’ 1/01/2005 al 31/12/2006, in mobilità indennizzata o non indennizzata;

* copia della lettera di licenziamento, o altra documentazione equivalente;

* Indicatore di Situazione Economica Equivalente (ISEE)(3) dell’anno 2005;

* copia di un documento d’identità.

c)per i lavoratori percettori dell’indennità di disoccupazione ordinaria o speciale per l’edilizia:

* dichiarazione rilasciata dall’INPS attestante di fruire o aver fruito, nel periodo dal 01/01/2005 al 31/12/2006, della disoccupazione ordinaria o speciale per l’edilizia;

* copia della lettera di licenziamento, o altra documentazione equivalente;

* Indicatore di Situazione Economica Equivalente (ISEE) dell’anno 2005;

* copia di un documento d’identità.

d)per i lavoratori a tempo indeterminato licenziati per motivo diverso dalla giusta causa con un’anzianità di servizio presso la stessa azienda di almeno 4 mesi complessivi dall’1/1/2005 al 31/12/2006:

• copia del/dei contratto/i di lavoro che comprova/no l’esistenza e la durata del rapporto di lavoro, o altra documentazione equivalente ;

* copia della/e lettera/e di licenziamento per motivo diverso dalla giusta causa attestanti nel periodo dal 01/01/2005 al 31/12/2006 la maturata anzianità di servizio di almeno 4 mesi complessivi presso la stessa azienda, o altra documentazione equivalente;

• Indicatore di Situazione Economica Equivalente (ISEE) dell’anno 2005;

* copia di un documento d’identità.

e)per i sospesi dal lavoro a tempo indeterminato in aziende del settore artigiano con meno di 15 dipendenti o di quello del commercio e dei servizi con meno di 50 dipendenti, con sospensione di almeno 4 mesi consecutivi o considerati in un arco di 6 mesi complessivi:

Ÿ copia del contratto di lavoro, o altra documentazione equivalente che comprova l’esistenza e la durata del rapporto di lavoro;

• copia della lettera che attesta la sospensione dal lavoro nel periodo dal 01/01/2005 al 31/12/2006 di almeno 4 mesi consecutivi o considerati in un arco di 6 mesi complessivi o altra documentazione equivalente;

* Indicatore di Situazione Economica Equivalente (ISEE) dell’anno 2005;

* copia di un documento d’identità.

f) per i lavoratori a tempo determinato con contratto risolto almeno 4 mesi prima della scadenza del termine salvo il licenziamento per giusta causa provenienti da aziende assoggettate a procedura concorsuale -fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria - o che abbiano cessato l’attività:

* copia del contratto di lavoro o altro documento equivalente che comprova l’esistenza e la durata del rapporto di lavoro;

* copia del provvedimento del datore di lavoro di risoluzione del contratto almeno 4 mesi prima della scadenza del termine, per assoggettamento dell’azienda a procedura concorsuale -fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria -, o per cessazione dell’attività, salvo il licenziamento per giusta causa, o altra documentazione equivalente (la risoluzione del rapporto di lavoro per la naturale scadenza temporale del contratto non da diritto alla presentazione della domanda di sussidio);

* Indicatore di Situazione Economica Equivalente (ISEE)(4) dell’anno 2005;

* copia di un documento d’identità

g) per i contrattisti a progetto (Legge 30/2003) con contratto intercorrente con un unico committente e della durata minima di 12 mesi sospeso senza erogazione del corrispettivo ex art 66DLGS 276/2003 per almeno 4 mesi consecutivi o considerati nell’arco di 6 mesi complessivi o risolto dal datore di lavoro prima della scadenza concordata tra le parti per assoggettamento dell’azienda a procedura concorsuale -fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria - o per cessazione dell’attività:

* copia del contratto individuale di lavoro a progetto;

• copia della lettera di sospensione che attesta nel periodo dal 01/01/2005 al 31/12/2006 la sospensione del contratto senza erogazione del corrispettivo ex art 66 DLGS. 276/2003 di almeno 4 mesi consecutivi o considerati in un arco di 6 mesi complessivi, o altra documentazione equivalente, ovvero copia della lettera del datore di lavoro di risoluzione del contratto prima della scadenza concordata tra le parti per assoggettamento dell’azienda a procedura concorsuale -fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria -, o per cessazione dell’attività, o altra documentazione equivalente;

* Indicatore di Situazione Economica Equivalente (ISEE) dell’anno 2005;

* copia di un documento d’identità

Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero verde 800.125.565 attivo dal giorno 13/07/2006 nel seguente orario: dal lunedì al giovedì dalle ore 14 alle ore 16 il venerdì dalle ore 09 alle ore 12

Le domande di sussidio vanno presentate all’Agenzia Piemonte Lavoro - via Belfiore 23/c, 10125 Torino a partire dal giorno 20/07/2006 con le seguenti modalità:

* a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzata all’Agenzia Piemonte Lavoro via Belfiore 23/c, 10125 Torino apponendo sulla busta la dicitura “Integrazione al reddito 2006.” In tal caso fa fede la data del timbro postale. L’Agenzia Piemonte Lavoro non assume alcuna responsabilità in caso di dispersione di comunicazioni causate da inesatte o incomplete indicazioni del recapito da parte del richiedente, né per eventuali disguidi postali, telegrafici o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o di forza maggiore, né per la mancata restituzione dell’avviso di ricevimento della raccomandata.

* tramite consegna a mano

presso lo sportello informativo dell’Agenzia Piemonte Lavoro, Torino - via Belfiore 23/c nell’orario 09-12 dal lunedì al giovedì. In tal caso fa fede la data apposta sulla domanda dal personale addetto alla ricezione che ne rilascia ricevuta.

6) SELEZIONE DELLE DOMANDE E ASSEGNAZIONE DEL SUSSIDIO

Le domande sono oggetto di istruttoria da parte dell’Agenzia Piemonte Lavoro che può provvedere a verificare la veridicità delle autodichiarazioni dei lavoratori e della documentazione allegata.

Non sono considerate ammissibili, e pertanto verranno rigettate, le domande:

* redatte su modulistica diversa da quella allegata al presente bando;

* non corredate dalla documentazione obbligatoria richiesta;

* presentate da soggetti privi dei requisiti indicati;

* incomplete in quanto prive di dati essenziali per la valutazione;

* recanti correzioni o cancellazioni sui moduli e/o sulla documentazione ad essi allegata;

Le domande ammesse sono finanziate fino all’ esaurimento delle risorse disponibili, in applicazione dei seguenti criteri di priorità:

1. data di presentazione della domanda (per cui ha precedenza la domanda presentata per prima).

a) In caso di trasmissione a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno fa fede la data del timbro postale.

b) In caso di consegna a mano presso lo sportello informativo dell’Agenzia fa fede la data apposta sulla domanda dal personale addetto alla ricezione che ne rilascia ricevuta.

2. valore ISEE dell’anno 2005 (per cui a parità di data di presentazione della domanda ha precedenza quella con il valore ISEE dell’anno 2005 più basso).

3. età anagrafica del richiedente ( per cui a parità di data di presentazione della domanda e di valore ISEE dell’anno 2005 ha precedenza quella presentata dal richiedente di età più elevata).

L’ Agenzia Piemonte Lavoro provvede a dare comunicazione scritta dell’esito delle domande di sussidio a tutti i richiedenti.

L’elenco dei soggetti ammessi al sussidio viene comunicato trimestralmente dall’Agenzia Piemonte Lavoro all’INPS che da corso al suo pagamento in un’unica soluzione.

Note:

(1) Il calcolo e la certificazione dell’indicatore ISEE può essere richiesto presso le sedi territoriali dell’INPS o presso i CAAF della CGIL, della CISL e della UIL , o presso qualsiasi altro CAAF convenzionato con l’INPS.

(2) Il calcolo e la certificazione dell’indicatore ISEE può essere richiesto presso le sedi territoriali dell’INPS o presso i CAAF della CGIL, della CISL e della UIL , o presso qualsiasi altro CAAF convenzionato con l’INPS.

(3) Il calcolo e la certificazione dell’indicatore ISEE può essere richiesto presso le sedi territoriali dell’INPS o presso i CAAF della CGIL, della CISL e della UIL , o presso qualsiasi altro CAAF convenzionato con l’INPS

(4) Il calcolo e la certificazione dell’indicatore ISEE può essere richiesto presso le sedi territoriali dell’INPS o presso i CAAF della CGIL, della CISL e della UIL , o presso qualsiasi altro CAAF convenzionato con l’INPS



Allegato