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Bollettino Ufficiale n. 23 del 8 / 06 / 2006
Deliberazione della Giunta Regionale 15 maggio 2006, n. 44-2861
Indicazioni in merito al percorso preospedaliero e intraospedaliero per i pazienti con ictus cerebrale
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
* di approvare le indicazioni sul percorso clinico preospedaliero nello stroke ischemico, in particolare per i pazienti da sottoporre a trombolisi, contenute nellallegato A, parte integrante della presente deliberazione;
* di approvare, le indicazioni per il trattamento del paziente con ictus cerebrale allarrivo al DEA, contenute nellallegato B, parte integrante della presente deliberazione;
* di approvare la scheda di registrazione dei ricoverati in letti dedicati ai pazienti con ictus, come definita nellallegato C, parte integrante della presente deliberazione, e di stabilire che i relativi dati vengano aggiornati regolarmente tramite il sistema TELESTROKE da parte dei Centri Ictus della rete;
* di impegnare le Aziende Sanitarie al recepimento delle indicazioni contenute nel presente provvedimento.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Allegato
Percorso clinico preospedaliero nello stroke ischemico e identificazione del paziente da sottoporre a trombolisi
Lictus è una emergenza medica che richiede un ricovero immediato in ospedale, perché è solo con gli accertamenti eseguibili in regime ospedaliero che si può rapidamente diagnosticare sede, natura ed origine del danno cerebrale, oltre che evidenziare e curare eventuali complicanze.
Tutta la rete sanitaria e il sistema di emergenza-urgenza territoriale devono tendere al precoce riconoscimento dellevento, al suo assessment ed al trasferimento del paziente in una sede ospedaliera idonea, per la diagnosi ed il trattamento.
La tempestività è quindi riconosciuta come un cardine fondamentale nella terapia dello stroke ischemico, le prove di efficacia che si sono accumulate negli ultimi trenta anni sul trattamento trombolitico indicano come dato acquisito che la trombolisi, in una popolazione selezionata di ictus ischemici, effettuata entro 3 ore, riduca la mortalità e la disabilità a distanza e si ritiene che tali trattamenti debbano espandersi nellimmediato futuro a seguito della prevedibile registrazione per luso routinario in Europa e in Italia.
Risulta quindi importante la necessità di identificare, nel minor tempo possibile, i pazienti colpiti da stroke al fine di razionalizzare e ridurre il percorso diagnostico ed abbreviare linizio della terapia.
Ritenuto che la Centrale Operativa 118 riveste un ruolo fondamentale nella ricezione dellallarme sanitario, che già dallintervista telefonica sia possibile individuare il paziente da sottoporre a trombolisi presso un centro individuato come abilitato a tale procedura terapeutica ( vedi D.G.R. n.30-12461 del 10.5.2004 ) ed infine che linvio del paziente presso lo stesso centro consenta un più rapido inizio della terapia ed un migliore out came;
Lintervista telefonica da parte degli operatori della Centrale Operativa 118 sarà integrata come segue nel caso di un paziente con età< 80 a. e dove lintervallo tra lesordio della patologia riferita e lospedalizzazione sia < 150 :
- fino allintroduzione del sistema Medical Priority Dispatch, alla ricezione di una chiamata, nel caso sia sospettabile una patologia neurologica, indipendentemente dal codice di gravità assegnato loperatore chiederà anche:
Ha difficoltà a parlare?
Ha la bocca storta?
Muove braccia/gambe in modo diverso?
- Dallintroduzione del M.P.D. le domande risulteranno implicite nellintervista stessa
Al Mezzo di Soccorso inviato sul target verrà fornito, in aggiunta al codice standard, anche il codice dedicato: codice S.T. .
Alla conferma del codice neurologico, da parte dellequipaggio presente sul target, la Centrale Operativa provvederà ad allertare il DEA/PS di destinazione, sede di centro identificato come abilitato alla trombolisi sistemica, per lattivazione del personale specialistico interessato, e comunicherà anche in questo caso il codice S.T..
Il Mezzo di Soccorso Avanzato inviato compilerà la scheda allegata, facente parte del presente protocollo, e ne consegnerà una copia al DEA/PS di destinazione contestualmente alla scheda clinica.
Nel caso in cui il Mezzo di Soccorso Avanzato affidi il paziente, per il trasporto ad un Mezzo di Soccorso di Base, la scheda andrà consegnata al personale del Mezzo di Soccorso di Base che la lascerà in DEA/PS.
Lospedalizzazione avverrà per i Mezzi di Soccorso Avanzato, di norma, sul DEA di riferimento sede di centro abilitato alla trombolisi sistemica ( vedi D.G.R. n. 30 - 12461 del 10.5.2004 ) e per i Mezzi di Soccorso di Base in base al codice: Bianco-Verde sul DEA di riferimento, sede di centro abilitato alla trombolisi sistemica; Giallo -Rosso sul PS più vicino.
Lesecutività del presente protocollo presuppone la formazione congiunta del personale interessato e ladozione nei singoli Centri del percorso intraospedaliero come previsto nellallegato B della presente deliberazione.
Allegato B
Percorso intraospedaliero nello stroke ischemico
Come previsto dalla D.G.R. 27 - 3447 del 9.7.2001 e dal documento della Conferenza Stato -Regioni approvato nella seduta del 3.2.2005, negli ospedali della Rete Stroke vanno previste aree di degenza dedicate e geograficamente definite per offrire assistenza ai pazienti con ictus nella fase acuta. In questa area deve essere presente uno staff esperto nella gestione diagnostico-terapeutica del paziente con ictus.
Attualmente nella nostra Regione sono stati avviati i Centri Ictus che
prevedono i requisiti e le caratteristiche indicate nella D.G.R. 27-3447/2001
che andranno integrati con quanto definito dal documento della Conferenza
Stato -Regioni.
In accordo alle linee di indirizzo della Conferenza Stato-Regioni, sono requisiti essenziali per i Centri che trattano i pazienti con ictus acuto:
* TC disponibile nelle 24 ore (esecuzione e refertazione)
* Procedure e protocolli diagnostico-terapeutici condivisi
* Multidisciplinarietà e integrazione professionale tra neurologi, internisti, cardiologi, fisiatri, infermieri, fisioterapisti, logopedisti
* Personale infermieristico specificamente addestrato
* Precoce presa in carico riabilitativa
* Disponibilità della rete riabilitativa, al fine di garantire la continuità del processo assistenziale
* Ecodoppler TSA, Ecocardiografia transtoracica
* Disponibilità 24 ore su 24 della diagnostica di laboratorio
* Monitoraggio pressione, ECG, saturazione di ossigeno, glicemia e temperatura
corporea
Requisiti addizionali per i centri di 2° livello:
* RM cerebrale con software per lanalisi di perfusione-diffusione, angio-TC, angio-RM, angiografia
* Ecocardiografia transesofagea
* Consulenze neuroradiologiche e neurochirurgiche 24 ore su 24, anche per
via telematica, e di chirurgia vascolare
Con riferimento allarrivo del paziente nel Pronto Soccorso degli ospedali che non sono sede di Centro Ictus, è necessario un rapido inquadramento diagnostico al fine di un eventuale trasferimento presso un ospedale dotato di Centro Ictus.
A tal scopo devono essere concordati protocolli e modalità di trasferimento
tra i P.S. degli ospedali sprovvisti di Centri Ictus e quelli con Centri
Ictus di 1° e 2° livello.
Premesso che sulla base di quanto previsto dalla D.G.R. 27 - 3447 del 9.7.2001 i Centri Ictus sono localizzati nei presidi sede di DEA, il percorso intraospedaliero deve essere improntato a criteri di tempestività ed efficacia fin dal momento dellaccesso del paziente:
* gli infermieri del triage devono essere formati nel riconoscimento dei sintomi di ictus acuto per la corretta assegnazione, contemporaneamente alla rilevazione dei parametri vitali, del codice di priorità daccesso alla visita medica. La formazione degli infermieri di triage deve comprendere la preparazione allimpiego di apposite scale, come la Cincinnati pre-hospital stroke scale
* gli infermieri che assistono i pazienti durante la degenza in DEA devono conoscere i percorsi dellictus acuto ed essere formati per fornire adeguata assistenza ai pazienti con ictus, con particolare attenzione al monitoraggio di: ECG, PAO, SatO2, T, glicemia
* il medico dellemergenza deve prendere in carico precocemente i pazienti con sospetto ictus allarrivo in DEA e deve essere formato nel riconoscimento e gestione dellictus, compreso limpiego di scale come la NIHSS, di provata utilità per una rapida valutazione prognostica
* i medici del DEA devono impiegare protocolli diagnostico-terapeutici
condivisi e periodicamente aggiornati in collaborazione con i medici dei
Centri Ictus, allo scopo di ottimizzare il trattamento della fase acuta
dellictus in DEA su tutto il territorio regionale.
Protocolli diagnostico-terapeutici e procedure assistenziali condivisi permettono nel DEA:
- il pronto riconoscimento dei pazienti eleggibili al trattamento trombolitico e quindi, con lincremento di tale trattamento, la possibilità di ridurre il danno cerebrale con miglior outcome e riduzione degli esiti invalidanti
- un miglior controllo di parametri (glicemia, temperatura, pressione arteriosa, Sat.O2) che sono frequentemente alterati nella fase acuta dellictus e correlati a un outcome peggiore
- la riduzione e il miglior controllo delle complicanze internistiche e
neurologiche che possono manifestarsi nelle prime ore dallesordio dellictus
* la TC cerebrale deve essere eseguita e refertata entro 24 ore.
Nei Centri autorizzati allesecuzione della trombolisi:
le procedure fondamentali per selezionare i candidati al trattamento devono essere eseguite entro 1 ora, in particolare: esecuzione e refertazione di TAC, esami di laboratorio previsti dal protocollo, parere dello specialista.
Con riferimento al Decreto Ministeriale del 24/7/2003, nei Centri in questione
deve essere identificata larea di terapia intensiva o semintensiva in
cui viene assistito il paziente durante la terapia trombolitica e nel primo
giorno di degenza dopo la trombolisi.
In particolare per la trombolisi nellictus ischemico il percorso del paziente deve prevedere:
1) Al triage: valutazione rapida del paziente con lutilizzo della Cincinnati Prehospital Stroke Scale, e assegnazione del codice giallo stroke , in modo tale da garantire il rispetto dei tempi previsti dal protocollo regionale
2) In Pronto Soccorso:
* Valutazione clinica da parte del medico durgenza anche mediante lutilizzo della NIH Stroke Scale.
* Stabilizzazione del paziente
* Verifica della tempistica e delle comorbilità
* Valutazione dellindicazione alla trombolisi
* Esclusione delle controindicazioni assolute alla trombolisi
* Richiesta della TC con percorso prioritario per assicurare il rispetto dei tempi
* Allertamento dello Specialista Neurologo
3) Allarrivo del Neurologo in consulenza urgente:
* lo specialista si reca immediatamente presso il paziente (in P.S. o presso il servizio di Radiologia)
* rivaluta la NIHSS per la conferma definitiva
* revisiona i dati clinico-laboratoristici e strumentali
* dà lindicazione alla trombolisi
* raccoglie il consenso del paziente o dei familiari
4) Segue il posizionamento immediato del paziente in un area ad alta intensità di cure, ove sia possibile praticare un monitoraggio continuo ed ove sia garantita unassistenza medica attiva e continuativa per le 24 ore successive. Qui si procede a:
* Effettuazione della trombolisi
* Qualora la trombolisi venga effettuata al di fuori dellarea dedicata (Centro Ictus) deve essere garantita la presenza attiva dello Specialista Neurologo per la gestione del protocollo e delle sue complicanze
5) Dopo le prime 24 ore, verificate le condizioni di stabilità, se il paziente è degente presso unarea ad alta intensità di cure al di fuori dellarea dedicata, deve essere trasferito nell area dedicata ( Centro Ictus ).
I medici dellemergenza, in collaborazione con gli altri specialisti che partecipano alla gestione del paziente con ictus acuto in DEA (neurologi, radiologi, medici del laboratorio analisi) devono organizzare programmi di verifica della qualità dellassistenza in DEA con particolare attenzione, in questa fase iniziale di impiego della trombolisi, allanalisi delle possibili cause di ritardo nei 60 minuti in cui il paziente, eleggibile al trattamento, effettua il percorso diagnostico necessario per il trattamento specifico.
Scheda di registrazione dei ricoverati in letti dedicati ai pazienti con ictus