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Bollettino Ufficiale n. 23 del 8 / 06 / 2006

Deliberazione della Giunta Regionale 5 giugno 2006, n.38-3064

Contributi ad organismi di coordinamento e collegamento di organizzazioni di Volontariato a carattere regionale, interregionale o interprovinciale, iscritti nella sezione regionale del Registro del Volontariato. Accantonamento di Euro 300.000,00 sul capitolo 17071/2006

A relazione dell’Assessore Migliasso:

Da anni la Regione Piemonte promuove e sostiene l’impegno degli enti locali nelle politiche volte a prevenire i disagi degli anziani e delle fasce a rischio della popolazione, dovuti a situazioni di solitudine/isolamento collegate in particolare al periodo estivo.

A fianco delle attività attivate da parte degli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali e dei Comuni, si colloca l’esperienza delle molteplici iniziative a cura di singole organizzazioni di volontariato, caratterizzate dalla capacità di presidiare bisogni emergenti e fornire risposte di tipo relazionale.

Negli ultimi due anni si è ritenuto che fosse opportuno promuoverne di nuove, che si qualificassero per idoneità a creare reti di supporto sovra-territoriali, continuità e omogeneità di comportamento nell’ambito di azione, capacità di coordinamento e di coinvolgimento di una pluralità di soggetti.

A tal fine, con D.G.R. n. 26-12552 del 24 maggio 2004 e D.G.R. n. 43-261 del 13 giugno 2005, sono stati individuati, quali destinatari di contributi, gli Organismi di collegamento e coordinamento, formati da organizzazioni di volontariato a carattere regionale, interregionale o interprovinciale, iscritti al registro e che operano nell’ambito delle politiche di welfare, privilegiando le iniziative realizzate congiuntamente da più organismi e con un ambito territoriale di riferimento extraprovinciale.

Considerata la positività dei risultati conseguiti ed il numero considerevole di persone coinvolte nelle predette iniziative, nonché la rete di risorse del privato sociale attivate, si rileva ora la convenienza a consolidare le esperienze maturate per non privare il territorio di una risorsa, che ha costituito un valore aggiunto per l’intera comunità piemontese oltre che uno stimolo ed esempio da proporre.

Per la prosecuzione e l’ampliamento dei progetti attuati negli anni 2004 e 2005, si ritiene che, a fronte di proposte qualificate e specifiche che si caratterizzino per respiro sociale, potenzialità di sviluppo e maggiore durata nel tempo, le motivazioni di interesse pubblico sottese ai citati provvedimenti di sostegno ai coordinamenti di volontariato siano tuttora valide e di rilevante interesse per l’amministrazione regionale e, pertanto, meritevoli di ulteriore considerazione.

Si reputa, inoltre, fondamentale che in un sistema di protezione sociale integrato ed in rete tra pubblico e privato sociale, siano da incentivare forme di collaborazione non solo tra organismi di volontariato ma, anche, tra questi e i soggetti titolari della funzione socio assistenziale, con l’obiettivo di sviluppare interventi maggiormente programmati e sinergici che consentano, altresì, trasparenza e criteri di verifica dei risultati conseguiti.

A tal fine si rende necessario integrare con ulteriori criteri, rispetto a quelli indicati nelle citate deliberazioni regionali, i requisiti che i progetti debbono necessariamente presentare.

Considerato che con le passate contribuzioni si può ritenere positivamente conclusa la fase sperimentale volta ad accertare la congruità e l’efficacia dell’azione dei citati organismi rispetto alle esigenze della popolazione ed alla politica regionale di integrazione e sostegno delle fasce deboli della popolazione.

Ritenuto che la contribuzione regionale debba avere il ruolo di sostegno e di promozione di iniziative che nel tempo si qualifichino per autonoma capacità organizzativa e gestionale, consentendo in misura progressiva negli anni agli organismi di adeguare la propria organizzazione e, in ossequio alla regola generale della “par condicio”, di ammettere a contributo gli organismi che non ne hanno beneficiato negli anni passati, per garantire pluralità di interventi e parità di accesso a tutte le componenti della sezione regionale del registro del volontariato.

Ritenuto necessario verificare a consuntivo la capacità di risposta da parte dei beneficiari del contributo nonché le ricadute in termini di risultati raggiunti.

La Giunta regionale, a voti unanimi espressi nelle forme di legge,

delibera

- di promuovere attraverso una contribuzione economica la prosecuzione e l’ampliamento delle iniziative progettuali, volte a contrastare la solitudine/isolamento/emarginazione, che si qualifichino per qualità di risposta e potenzialità di sviluppo, presentate dagli Organismi di coordinamento e collegamento formati da organizzazioni di volontariato a carattere regionale, che hanno fruito di analoga contribuzione negli anni 2004 e 2005;

- di ammettere a contributo nuovi progetti presentati da organismi di coordinamento e collegamento formati da organizzazioni di volontariato a carattere regionale, interregionale o interprovinciale iscritti nell’apposita sezione del registro regionale del volontariato, che operano nell’ambito delle politiche di welfare e che non hanno beneficiato negli anni passati del contributo;

- di stabilire i seguenti criteri per l’approvazione dei progetti e per la relativa contribuzione:

-     i progetti dovranno attuarsi in un ambito territoriale interprovinciale e/o regionale: saranno privilegiati i progetti che interessino ambiti territoriali più ampi e che in ogni caso garantiscano una copertura d’intervento, sia presso i grandi centri urbani, sia presso le realtà rurali e montane e che prevedano forme di comunicazione e/o collaborazione con gli EE.LL e con i soggetti gestori delle funzioni socio assistenziali.

-     saranno ritenuti prioritari i progetti presentati in comune da più Organismi di coordinamento e che prevedano specifiche attività volte a prevenire i disagi degli anziani e delle fasce a rischio della popolazione, in particolare dovuti a situazioni di solitudine/isolamento/emarginazione, che si sviluppino in un arco temporale più ampio del solo periodo estivo.

I progetti ammessi a contributo dovranno inoltre necessariamente presentare:

-     Una descrizione degli interventi con le iniziative che si intendono attuare;

-     Le partnership tra i vari organismi di coordinamento proponenti, con l’individuazione dell’organismo capofila;

-     l’arco temporale e l’ambito territoriale di riferimento;

-     una descrizione e quantificazione dei destinatari, nonché le modalità di collaborazione per individuare gli utenti che coinvolgano, oltre ai canali attivati autonomamente, anche i servizi sociali degli enti gestori titolari della funzione socio assistenziale;

-     le modalità di comunicazione diffusa per l’accesso da parte degli utenti, indicando altresì le forme di collaborazione attuate in tale prospettiva, con le reti pubbliche e gli enti gestori titolari della funzione;

-     le tappe di verifiche intermedie e finali per la valutazione dei risultati conseguiti, che prevedano anche modalità di confronto e collaborazione con i predetti enti istituzionali;

-     a fianco della contribuzione richiesta, un’idonea copertura finanziaria a carico dell’Organismo proponente non inferiore al 20% del costo complessivo.

La contribuzione massima prevista per progetto, proposto da ogni organismo è di 45.000,00 euro; in caso di progetti presentati in comune da più Organismi di coordinamento somma complessiva del contributo potrà essere aumentata tenuto conto dell’importo massimo dello stanziamento accantonato. Nel caso le richieste eccedano le disponibilità dell’accantonamento, la Direzione politiche sociali procederà alla concessione dei contributi, operando le riduzioni necessarie, in relazione ai contenuti dei progetti, sino all’importo massimo dello stanziamento accantonato. La Direzione regionale competente potrà autorizzare e concordare con gli Organismi di coordinamento le opportune correzioni e modifiche ai progetti presentati, volte ad evitare duplicazioni d’interventi ed a garantire la massima copertura territoriale degli interventi medesimi.

Con il provvedimento d’approvazione del progetto sarà liquidata una prima rata del 70% dell’importo contribuito, mentre il saldo sarà disposto al termine del progetto, previa presentazione d’idonea documentazione delle spese effettivamente sostenute e relazione finale sulle attività svolte, entro 12 mesi dall’approvazione del provvedimento medesimo.

I progetti che possono costituire sviluppo o integrazione d’attività in corso, devono essere presentati entro il giorno 30 giugno 2006 alla Direzione regionale Politiche Sociali, C.so Stati Uniti 1 Torino (fa fede il timbro postale di spedizione).

Alle spese derivanti dalla presente deliberazione si fa fronte, per un importo massimo di 300.000,00 euro da destinare alla Direzione politiche sociali, che s’intendono accantonati con il presente atto deliberativo sul capitolo 17071 del bilancio 2006 ( acc. n. 101066).

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)